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XX Settembre, restauro in centro storico - MBAR architetti

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XX Settembre, restauro in centro storico.

MBAR architetti — XX Settembre, restauro in centro storico

MBAR architetti — XX Settembre, restauro in centro storico

MBAR architetti — XX Settembre, restauro in centro storico

MBAR architetti — XX Settembre, restauro in centro storico

MBAR architetti — XX Settembre, restauro in centro storico

MBAR architetti — XX Settembre, restauro in centro storico

MBAR architetti — XX Settembre, restauro in centro storico

MBAR architetti — XX Settembre, restauro in centro storico

MBAR architetti — XX Settembre, restauro in centro storico


Warehouse C40 - Ibos Vitart

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New construction. Two warehouses, adjoining offices.

Ibos Vitart — Warehouse C40

Ibos Vitart — Warehouse C40

Ibos Vitart — Warehouse C40

Parco etnografico di Rubano, Padova - B SCAPE architettura del paesaggio

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La necessità di definire più chiaramente l’identità del Parco etnografico di Rubano è stata il punto di partenza per una serie di riflessioni che hanno portato allo sviluppo di un progetto che coinvolge molteplici aspetti del parco, in primo luogo il riassetto dell’area attraverso un’azione di pulizia e diradamento della vegetazione esistente, con nuovi reimpianti localizzati e mirati ad un giusto equilibrio della flora esistente, in virtu’ della vocazione didattica che si intende ancor più sottolineare. In questo senso si prevede la realizzazione di un nuovo sistema di percorsi, che permetteranno di fruire il parco in maniera ordinata e con una logica che consenta di identificare chiaramente il tipo di esperienza che si vuole vivere all’interno del parco: sono state individuate infatti due macro tematiche attorno alle quali si sviluppano tutti i ragionamenti progettuali: il percorso didattico-botanico ed il percorso ludico-artistico.

B SCAPE architettura del paesaggio — Parco etnografico di Rubano, Padova

Progettazione del verde, parco etnografico di Rubano, Padova

B SCAPE architettura del paesaggio — Parco etnografico di Rubano, Padova

Architettura del paesaggio, parco etnografico di Rubano, Padova

B SCAPE architettura del paesaggio — Parco etnografico di Rubano, Padova

Progettazione del verde, parco etnografico di Rubano, Padova

B SCAPE architettura del paesaggio — Parco etnografico di Rubano, Padova

Riqualificazione del verde, parco etnografico di Rubano, Padova

B SCAPE architettura del paesaggio — Parco etnografico di Rubano, Padova

Progettazione del verde, parco etnografico di Rubano, Padova

B SCAPE architettura del paesaggio — Parco etnografico di Rubano, Padova

Progettazione del verde, parco etnografico di Rubano, Padova

B SCAPE architettura del paesaggio — Parco etnografico di Rubano, Padova

Progettazione del verde, parco etnografico di Rubano, Padova

B SCAPE architettura del paesaggio — Parco etnografico di Rubano, Padova

Progettazione area didattica, parco etnografico di Rubano, Padova

B SCAPE architettura del paesaggio — Parco etnografico di Rubano, Padova

Progettazione area relax arredi urbani, parco etnografico di Rubano, Padova

B SCAPE architettura del paesaggio — Parco etnografico di Rubano, Padova

Progettazione percorsi didattici, parco etnografico di Rubano, Padova

B SCAPE architettura del paesaggio — Parco etnografico di Rubano, Padova

Progettazione del verde, parco etnografico di Rubano, Padova

casa a corte - andrea peraro

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Finalità dell’opera

andrea peraro — casa a corte

corte interna

Il progetto mira a recuperare il concetto di spazio domestico, intimo, attraverso il recupero della tipologia della casa a corte. L’intervento è quindi caratterizzato da un corpo di fabbrica dalla forma a “C”che delimita uno spazio aperto di forma quadrata; un luogo protetto nel quale affacciarsi, condividere e vivere. Il corpo dell’edificio è aperto a sud, verso la prospettiva ideale del paesaggio rurale, chiuso e protetto a nord dai venti freddi. Da questo sedime compositivo l’edificio genera nuovi assi visivi prospettici sia con l’ambiente naturale esterno, attraverso le grandi aperture quadrate a nastro orizzontali e verticali collocate nella zona giorno, sia con quello più intimo riservato allo spazio centrale della corte. L’insieme di tutte queste relazioni interne ed esterne definisce la dinamica dell’intervento, ottenendo una permeabilità percettiva data dalle fughe prospettiche filtranti. Al piano terra, a sud-est, attorno alla corte centrale sistemata a giardino, trovano spazio la zona giorno composta di cucina con il piccolo patio annesso, il pranzo, un grande camino centrale aperto a 360 gradi ed il soggiorno con la doppia altezza. Quest’ultimo, con il suo importante volume vuoto, diventa il perno ideale dove si costruisce tutta la casa. A sud-ovest le tre camere, con i relativi locali, di servizio chiudono la corte. L’autorimessa di pertinenza, indipendente dai locali abitabili, realizzata nell’ala più lunga del lato est della casa, pone l’attenzione sul percorso che conduce all’ingresso principale protetto da una mensola aggettante che ripara dal sole e dalla pioggia. Al primo piano un living ed una camera-studio abbracciano lo spazio a doppia altezza del soggiorno sottostante. Da qui si estendono due terrazze pergolate, di lunghezze diverse, che diventano una sorta di ‘promenade aerea’ verso la quinta naturale del vicino paesaggio rurale.

andrea peraro — casa a corte

corte interna diurna

Inquadramento urbanistico

andrea peraro — casa a corte

corte

L’area d’intervento è collocata in un terreno piano delimitato a Nord, Est ed Ovest da una quinta di edifici esistenti caratterizzati per lo più da residenze unifamiliari su due piani fuori terra. Il nuovo edificio, a destinazione residenziale unifamiliare, si colloca in un lotto di terreno di completamento urbanistico, indicato dal P.R.G. come Z .T .O. C1,sito nel Comune di Conselve (PD). Conformemente alle disposizioni delle NTA del P.R.G., è stato adottato l’indice fondiario di 1,3 mc/mq calcolato sull’area di 1.310 mq, desunta da rilievo strumentale. L’accesso al lotto avviene a Sud da via delle Rose nel punto dove la strada finisce.

andrea peraro — casa a corte

soggiorno

Scelta dei materiali Visto lo sviluppo della struttura dell’edificio, si è scelto di adottare, sia per l’interno che per l’esterno, l’impiego di intonaco tinteggiato di bianco 9010 che attraverso la sua materica semplicità dona all’insieme il giusto equilibrio. A creare il contrappunto è la parete d’ingresso del lato est della casa dipinta color antracite. A contrastare il candore della tinta chiara murale sono, all’interno, il pavimento in legno di rovere e, all’esterno, quello in zovonite Euganea. Lo spazio della corte ed alcune parti marginali del lotto sono lasciati a tappeto erboso. La scala interna, illuminata dall’alto, è autonoma nella struttura e completamente rivestita in biancone di Asiago quasi a sembrare un monolite. Materiali più‘tecnici’ come kerlite, mosaico e gres porcellanato, pavimentano e rivestono i locali di servizio. I serramenti in vetrocamera in pvc bianco a taglio termico hanno un vetro a basso emissivo. Soglie e davanzali sono realizzati in pietra di Trani da 3 cm di spessore con battigoccia. Le lattonerie e le scossaline sono in alluminio verniciato di color grigio chiaro. La copertura piana è rivestita con ghiaino bianco a fine granulometria. Una siepe di leylandii recinta la casa.

andrea peraro — casa a corte

scala interna 1

Scelte tecnologiche-strutturali

andrea peraro — casa a corte

scala

A livello tecnologico sono stati impiegati per il riscaldamento i pannelli radianti a pavimento e a parete in corrispondenza dello spazio a doppia altezza. Una caldaia a condensazione, alimentata a gas e integrata da pannelli solari, gestisce il controllo del calore invernale e del circuito interno dell’acqua calda sanitaria. Un impianto di raffrescamento a split controlla la regolazione della temperatura estiva. E’ stata inoltre prevista la predisposizione per l’impianto fotovoltaico come da normativa nazionale. Un sistema di impianto elettrico programmabile gestisce aperture e chiusure degli oscuranti, di parte dell’illuminazione generale e dell’impianto antifurto. Le fondazioni, realizzate in cemento armato a travi rovesce, sostengono una struttura antisismica mista con pilastri in c.a. e muratura in laterizio. L’attacco a terra è realizzato su vespaio areato tale da poter eliminare il gas radon proveniente dal sottosuolo. Il muro a cassetta di 47cm è composto, partendo dall’interno, da un laterizio di 25 cm + lana di roccia da 8 cm + 12 cm di laterizio esterno opportunamente zancato alla muratura portante. Il cappotto esterno in laterizio, consente di non avere alcun ponte termico interno all’abitazione. Le partizioni interne sono realizzate in blocchi di laterizio leggero da 8,12 cm di spessore. Il ribassamento in cartongesso, partendo dall’ingresso, segna il lungo percorso che porta alla zona notte. Il solaio interpiano è realizzato in latero-cemento con cappa armata, alleggerito, con sottofondo e pavimento in legno di rovere come finitura. Quello piano di copertura, oltre alla cappa armata e all’alleggerito, prevede l’inserimento di una barriera al vapore e uno strato di isolamento di 14 cm in polistirene estruso ad alta densità sopra il quale è stato gettato il massetto delle pendenze. Una doppia guaina incrociata fissata tramite posa a freddo con elevatissime proprietà idrorepellenti riveste e protegge la casa dall’acqua. In tutto il solaio intermedio e in tutte le coperture piane è stato previsto l’inserimento di una guaina fonoassorbente. I pergolati sopra le due ali della casa sono realizzati in cemento armato intonacato. Per proteggere gli stessi dall’acqua, nella parte superiore, è stata impiegata una guaina liquida.

andrea peraro — casa a corte

soggiorno superiore

andrea peraro — casa a corte

esterno nord-est

andrea peraro — casa a corte

planimetria

andrea peraro — casa a corte

pianta piano terra

andrea peraro — casa a corte

prospetti e sezione

andrea peraro — casa a corte

schizzo

Ristrutturazione di appartamento privato - MBAR architetti

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Lo spazio e la funzionalità sono i protagonisti di questo intervento. Esso è visto come l’insieme di aree con funzioni diverse, che confluiscono l’una nell’altra. L’unità spaziale e l’indagine della sua percezione reale hanno guidato il lavoro di ristrutturazione non solo nel disegno generale, ma anche nella scelta dei materiali e nella definizione dei particolari costruttivi. Il pavimento diventa portatore di continuità materica, spezzato solo da setti che cromaticamente segnano gli spazi. Gli ambienti proporzionati che si vengo a definire, vengono valorizzati da fonti luminose che ne segnano la spazialità.

MBAR architetti — Ristrutturazione di appartamento privato

MBAR architetti — Ristrutturazione di appartamento privato

MBAR architetti — Ristrutturazione di appartamento privato

MBAR architetti — Ristrutturazione di appartamento privato

RIVITALIZZAZIONE CONTRADA DELLA TERRA A ROVERETO - Angelo Maria Tellone

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La “Contrada della Terra” è un rione della città di Rovereto. Stretti vicoli e passaggi sotto alcune antiche porte della città sono le caratteristiche più interessanti di questo quartiere. In queste vie Antonio Rosmini, passeggiando pensoso concepì la sua idea dell’essere. L’obbiettivo del progetto ha lo scopo di migliorare la qualità urbana promuovendone la riqualificazione e la rivitalizzazione sociale legando le trasformazioni urbane alle pratiche di vita dei cittadini, ai modi d’uso degli spazi urbani, per garantire a tutti il senso d’identità e di appartenenza ai luoghi e alla collettività. La riqualificazione urbana e l’integrazione sociale sono strumenti per garantire coesione, rigenerazione, sicurezza, quindi, individuare una serie di occasioni, diffuse nel territorio (mappatura e localizzazione), per la trasformazione qualitativa del borgo ed avviare sperimentazioni.

Angelo Maria Tellone — RIVITALIZZAZIONE CONTRADA DELLA TERRA A ROVERETO

Vista scalinata su Via Castelbarco

Angelo Maria Tellone — RIVITALIZZAZIONE CONTRADA DELLA TERRA A ROVERETO

Ipotesi di progetto

Angelo Maria Tellone — RIVITALIZZAZIONE CONTRADA DELLA TERRA A ROVERETO

Piazzetta pubblica su Via della Terra

Casa P.C. - Francesco Del Conte

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L’edificio è costituito da due blocchi incernierati: il principale presenta due livelli e una giacitura nord-sud; l’altro presenta un livello con una terrazza praticabile ad uso di orto. Da questi volumi, mediante “sfogliamenti” o “piegature” dell’edificio, si realizzano volumi secondari che fungono da accessi o espansioni dello spazio interno verso l’esterno. La giacitura dei blocchi tiene conto dei grandi alberi esistenti che sono assunti come condizione basilare per la composizione del progetto e la realizzazione di spazi esterni.

Francesco Del Conte — Casa P.C.

prospetto est

L’ingresso principale alla casa avviene attraverso un piccolo volume che immette nel soggiorno a doppia altezza. Questo è caratterizzato dal corpo della scala, dal ballatoio che vi si affaccia, dalle grandi vetrate e dalle complesse relazioni che si innescano con gli altri spazi della casa. Vi è alla base del progetto la ricerca di una fluida concatenazione degli spazi, che inducono alla scoperta progressiva dei luoghi abitativi, dal più“formale” al più“riservato”.

Francesco Del Conte — Casa P.C.

lato interno

Il progetto cerca di interpretare in termini compositivi i fattori climatici del sud Italia recuperando strategie bioclimatiche dell’architettura tradizionale pugliese: logge profonde, ampio pergolato, schermature del sole sono occasioni per articolare i volumi e costruire rapporti ambigui e mediati fra interno ed esterno. La luce è un elemento importante del progetto: il modo di portala all’interno, in rapporto al percorso del sole, avviene mediante vetrate continue e tagli occasionali.

Francesco Del Conte — Casa P.C.

lato sud

La casa presenta un linguaggio semplice e silenzioso e allo stesso tempo genera relazioni circostanziate con il verde e gli alberi, mediante aperture studiate e luoghi dove sostare a metà fra esterno e interno.

Francesco Del Conte — Casa P.C.

viste interne

TIF - Tokio Intenational Forum - Vitantonio Ciasca - architetto

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Tokio Intenational Forum

Vitantonio Ciasca - architetto — TIF - Tokio Intenational Forum

Pianta generale - Foto del Plastico

Diversi anni fa ….......

Vitantonio Ciasca - architetto — TIF - Tokio Intenational Forum

Prospetto - Plastico

Vitantonio Ciasca - architetto — TIF - Tokio Intenational Forum

Prospetto 2 -Plastico

Vitantonio Ciasca - architetto — TIF - Tokio Intenational Forum

Assonometria - Disegno

Vitantonio Ciasca - architetto — TIF - Tokio Intenational Forum

Prospetto 01 - Disegno

Vitantonio Ciasca - architetto — TIF - Tokio Intenational Forum

Sezione 01 - Disegno

Vitantonio Ciasca - architetto — TIF - Tokio Intenational Forum

Sezione 02 - Diesgno

Vitantonio Ciasca - architetto — TIF - Tokio Intenational Forum

Planimetria Generale - Disegno


Casa PJ - Vitantonio Ciasca - architetto

Letto A - Vitantonio Ciasca - architetto

Residenze per studenti e spazio commerciale - Scotchcarta

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Scotchcarta si è occupato esclusivamente del modello. Tutte le indicazioni che forniamo sono infatti relative esclusivamente al plastico. Materiali usati: cartonlegno, cartoncino, plexiglass, legno.

Scotchcarta — Residenze per studenti e spazio commerciale

Scotchcarta — Residenze per studenti e spazio commerciale

Scotchcarta — Residenze per studenti e spazio commerciale

Scotchcarta — Residenze per studenti e spazio commerciale

Scotchcarta — Residenze per studenti e spazio commerciale

LA FRESQUE - Ithaques, Atelier WRA

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Student Halls of residence in Versailles / France
The architectural project is clear: regular windows are those of student housing. The large faults indicate (and light) circulations. They divide the building different volumes whose skin reflects the context : very mineral side city, wood forest side … Good building, simple idea, nice details, it looks like it has nothing to hide but… It’s a timber structure building of 5 floors, placed on a pre-existing infrastructure. The wooden building is unmarked. This not ostentatious environmental approach was a bit complex to implement, but it is exciting because it shows that it is possible to build wood without writing specific! It’s now possible to produce open, free architecture, while monitoring its grey energy rates.

Ithaques, Atelier WRA — LA FRESQUE

Résidence étudiante à Versailles / France
Le projet d’architecture est limpide : les fenêtres régulières sont celles d’une résidence. Les grande failles indiquent (et éclairent) les circulations. Elles divisent le bâtiment en volumes dont la modénature reflète le contexte : très minéral coté ville, bois du coté bois… Un projet clair, RAS, et cependant, l’air de rien, ce bâtiment a un très bon bilan carbone : c’est une structure bois à R+4 posé sur une infrastructure préexistante. La construction bois est banalisée, cette forme de Grey Washing (démarche environnementale non ostentatoire) a été un peu complexe à mettre en œuvre, mais elle est enthousiasmante puisqu’elle montre qu’il est possible de construire bois sans s’enfermer dans une écriture spécifique; de produire une architecture libre, tout en surveillant son taux d’énergie grise.

Ithaques, Atelier WRA — LA FRESQUE

Date du concours / Competition : 2009
Date de la commande / Contract : 2010
Date de réalisation / Completion : 2013
Surface / Area : 2100 m2
Coût / Cost : 3 875 000 €HT

Ithaques, Atelier WRA — LA FRESQUE

Ithaques, Atelier WRA — LA FRESQUE

Ithaques, Atelier WRA — LA FRESQUE

Ithaques, Atelier WRA — LA FRESQUE

Ithaques, Atelier WRA — LA FRESQUE

Ithaques, Atelier WRA — LA FRESQUE

Ithaques, Atelier WRA — LA FRESQUE

Ithaques, Atelier WRA — LA FRESQUE

Ithaques, Atelier WRA — LA FRESQUE

Ithaques, Atelier WRA — LA FRESQUE

Ithaques, Atelier WRA — LA FRESQUE

Ithaques, Atelier WRA — LA FRESQUE

Ithaques, Atelier WRA — LA FRESQUE

Ithaques, Atelier WRA — LA FRESQUE

Ithaques, Atelier WRA — LA FRESQUE

Ithaques, Atelier WRA — LA FRESQUE

Da ex-manifattura a nuovi uffici - Emma Bacchi, Marta Bacchi

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Un comparto ex manifatturiero potrebbe concretizzare gli ideali di una società di servizi polivalenti abitativi.

Emma Bacchi, Marta Bacchi — Da ex-manifattura a nuovi uffici

Vista della zona di accesso

Il progetto nasce dalla volontà di Plurima di cercare uno spazio per la propria nuova sede all’interno del tessuto urbano e che possa essere riqualificato al fine di presentarsi come un biglietto da visita per i propri clienti.

Emma Bacchi, Marta Bacchi — Da ex-manifattura a nuovi uffici

Il comparto individuato in sinergia con la societàè stato costruito a partire dalla metà degli anni Sessanta del Novecento, e fino alla fine degli anni 80 era adibito a laboratori artigianli per la produzione di mobili. Il fabbricato principale è caratterizzato da oltre 8 mila metri quadrati di superficie ed è una vera e propria idrovora energetica, così come tutti i sistemi edificio concepiti prima della green awareness.

Emma Bacchi, Marta Bacchi — Da ex-manifattura a nuovi uffici

L’intervento in tal senso dimostrerebbe, ed è anche lo scopo della Società, che non tutti gli edifici della metà del secolo scorso e attualmente in disuso, sono vuoti a rendere: con un accurato restyling, e in questo caso la dignità estetica del fabbricato ha aiutato, e soprattutto un adeguato efficientamento energetico, possono diventare un volano di riqualificazione per comparti in decadimento e causa di degrado architettonico e sociale anche all’interno della cinta urbana.

Emma Bacchi, Marta Bacchi — Da ex-manifattura a nuovi uffici

Vista della zona uffici

La società potrebbe insediarsi al secondo piano del corpo di fabbrica a stecca e di quello a torre, sfruttando alcuni locali posti al piano terreno come lobby e front office. In tal senso anche lo space planning sviluppato valorizzerebbe uno dei pregi distributivi della struttura: la possibilità di avere alla medesima quota sia la zona uffici che quella delle riunioni condominiali serali, che consentirebbe a entrambi i settori della società, tecnico-amministrativo e gestionale, di lavorare in parallelo, ma con accessi e spazi distinti.

Emma Bacchi, Marta Bacchi — Da ex-manifattura a nuovi uffici

Vista delle sale riunioni

Per l’efficientamento energetico (l’obiettivo è di arrivare a spegnere i consumi nell’intero comparto), si interverrebbe globalmente sul sistema edificio. Per il raffrescamento e il riscaldamento, utilizzando la geotermia per puntare alla completa autosufficienza, mentre per l’energia elettrica, realizzando un impianto fotovoltaico e optando per un’illuminazione con tecnologia LED. Per l’isolamento termico, le partizioni orizzontali sarebbero coibentate dall’interno, mentre le verticali, essendo l’involucro interamente vetrato, tramite infissi e vetri ad altissime prestazioni. Per la protezione dall’irraggiamento, invece, si applicherebbe ai vetri una pellicola filtrante che non muta la trasparenza del vetro, ma impedisce un irraggiamento eccessivo.

Emma Bacchi, Marta Bacchi — Da ex-manifattura a nuovi uffici

Stato di fatto (zona sale riunioni)

Grande attenzione all’ambiente sarebbe posta anche negli spazi interni, attraverso l’utilizzo di materiali e arredi a basso impatto ambientale o di origine riciclata, di colle, tinteggi e intonaci traspiranti, eco-compatibili e basso-emissivi.

Emma Bacchi, Marta Bacchi — Da ex-manifattura a nuovi uffici

Stato di fatto (zona uffici)

Emma Bacchi, Marta Bacchi — Da ex-manifattura a nuovi uffici

Stato di fatto esterni

House in Saitozaki - CASE-REAL

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In a residence, For the configuration of volume and internal space In a residence, we thought timeless and simple was best. Here, keeping an awareness of orientation and road connections, but without paying special attention the site geometry, two anonymous architectural volumes (a typical one-story gable and a two-layer box) are bound together leaving the simple internal structures intact.

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

CASE-REAL — House in Saitozaki

RIQUALIFICAZIONE CENTRO SPORTIVO - Roberto Crespi

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Il progetto prevede la riqualificazione degli spazi esterni alla zona sportiva e ricreativa. Tale riqualificazione rappresenta il completamento di un processo urbano che ha visto negli ultimi anni la costruzione di un centro socio culturale, di un edificio che contiene i nuovi spogliatoi per le attività sportive, oltre al già esistente campo da calcio regolamentare. Il progetto mette in relazione due aree caratterizzate dalla presenza del torrente Cargello, che oltre a dividerle ne definisce i limiti morfologici. Il lato ovest dell’area è caratterizzato inoltre, dalla presenza di una zona collinare molto significativa per l’intero territorio di Ambivere.

Roberto Crespi — RIQUALIFICAZIONE CENTRO SPORTIVO

FRONTE

Gli elementi che compongono il progetto sono: - Campetto polifunzionale per il gioco del calcetto e della pallavolo. Tale campetto verrà realizzato in gomma e occuperà circa metà dell’area che si trova dietro il centro socio culturale. L’altra metà dell’area verrà occupata da un prato, che in una previsione futura ospiterà una piscina all’aperto. Tale area sarà delimitata da una recinzione alta sei metri e contornata da un filare di alberi che contribuirà a rafforzare l’idea del “recinto” oltre che a rappresentare una vera e propria barriera frangi suono per gli edifici circostanti. E’ prevista la presenza di una tettoia che ospiterà alcuni servizi per le attività sportive. - Campetto in sabbia per allenamenti. Quest’altro campetto verrà realizzato nell’area attualmente occupata dal campo da bocce all’aperto e dai vecchi spogliatoi (ormai in disuso). L’idea di fondo che sostiene quest’opera, oltre a quella di ospitare gli allenamenti delle varie squadre, è quella di voler offrire la possibilità ai ragazzi di poter giocare a calcio liberamente anche al di fuori degli orari di allenamento: il campo dovrà essere raggiungibile senza necessariamente accedere alle strutture custodite (spogliatoi, tribune e campo da calcio regolamentare). A mettere in relazione le due aree saranno dei percorsi pedonali che attraverseranno in torrente Cargello con un ponticello in legno. Sono previsti dei vialetti dalla larghezza di due metri che rappresentano il tessuto connettivo di tutto il progetto, essi dovranno integrarsi a quelli già esistenti.

Roberto Crespi — RIQUALIFICAZIONE CENTRO SPORTIVO

VISTA

Il gioco del calcio e della pallavolo implicano la presenza di recinzioni piuttosto alte per permettere il regolare svolgimento delle attività e per non disturbare gli abitanti degli edifici circostanti.

Roberto Crespi — RIQUALIFICAZIONE CENTRO SPORTIVO

PONTE

Per permettere lo svolgimento anche nelle ore notturne dei giochi all’aperto, è previsto un sistema illuminante, che in parte riutilizzerà quello esistente.

Roberto Crespi — RIQUALIFICAZIONE CENTRO SPORTIVO

PONTE

L’area che ospiterà il campetto polifunzionale in gomma e il prato verrà recintata anche da una fila di alberi, con lo scopo di creare uno spazio riservato per il gioco ed il tempo libero. Non ritratta quindi di semplice ornamento, ma di un elemento essenziale per la composizione del progetto. La stessa fila di alberi dovrebbe continuare lungo il corso del Cargello e collegarsi con l’area che ospiterà il campetto di sabbia. Il verde attrezzato, insieme con i percorsi pedonali, contribuisce a mettere in relazione le due aree di progetto e quindi a dare unità e ordine ad un luogo importante per lo sport ed il tempo libero.

Roberto Crespi — RIQUALIFICAZIONE CENTRO SPORTIVO

SPALTI

Roberto Crespi — RIQUALIFICAZIONE CENTRO SPORTIVO

PLANIMETRIA


CASE DI ABITAZIONE IN LINEA A SERRAVALLE ALL'ADIGE (TN) - Angelo Maria Tellone

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Il progetto interviene in un’area che il Piano Regolatore Generale Comunale la destina ad area di completamento. E’ posta al piede della parete montuosa ad est della valle. La scelta dell’impianto urbanistico proposto origina dai caratteri morfologici del suolo (giacitura, orientamento, preesistenze naturali ed artificiali) e dai caratteri infrastrutturali della viabilità pubblica e agricola. Gli aspetti architettonici della composizione delle fronti tentano di ricucire gli aspetti formali delle presenze edilizie più datate con altre di più recente fattura. I parametri oggettivi si individuano nel paesaggio, nel clima e nell’orientamento; quelli soggettivi si individuano nelle tipologie edilizie esistenti che evidenziano l’uso di materiali e tinte ricorrenti quali legno, terrazze, ringhiere tradizionali, infissi in legno, tegole canale, rivestimenti e pavimenti in pietra locale o di Lessinia. La scelta della giacitura planimetrica angolata trasferisce nell’osservatore un singolare e gradevole aspetto prospettivo d’insieme. D’altronde la scelta dell’angolatura nasce in epoca rinascimentale attraverso leggere curvature delle vie cittadine per permettere al viandante di godere di un’ampia veduta d’insieme della qualità delle facciate prospicienti le vie.

Angelo Maria Tellone — CASE DI ABITAZIONE IN LINEA A SERRAVALLE ALL'ADIGE (TN)

Fronte Ovest

Angelo Maria Tellone — CASE DI ABITAZIONE IN LINEA A SERRAVALLE ALL'ADIGE (TN)

Fronte Est

Angelo Maria Tellone — CASE DI ABITAZIONE IN LINEA A SERRAVALLE ALL'ADIGE (TN)

Studio prospettico ambientale dell'unità di testa

Phantom - CASE-REAL

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A studio design for a breeder amongst the pig farms along the banks of the gently flowing Chikugo River, the renovation of an old pigsty turned warehouse. In keeping this environment, rather than an unsympathetic total redesign, the project was planned so as to maintain its original aesthetic integrity as much as possible—that of a pigsty. The facade is of the same Galvalume steel plate that is used on the surrounding pigsties, with the building seemingly melting into the farm.

CASE-REAL — Phantom

The interior of the building has been given a greater revision, with a main space that includes a large open kitchen and dining area and a small exhibition room, to be used as a venue for exhibitions and dining experiences as the owner sees fit. In addition, a compact Japanese-style tatami mat room for receiving guests or smaller exhibitions, a laboratory for production management, an employee office and stock room are all also included in the complex.

CASE-REAL — Phantom

CASE-REAL — Phantom

CASE-REAL — Phantom

CASE-REAL — Phantom

CASE-REAL — Phantom

CASE-REAL — Phantom

CASE-REAL — Phantom

CASE-REAL — Phantom

CASE-REAL — Phantom

CASE-REAL — Phantom

CASE-REAL — Phantom

CASE-REAL — Phantom

CASE-REAL — Phantom

CASE-REAL — Phantom

CASE-REAL — Phantom

Attico BP104 - Erika Tirloni

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Oggetto d’intervento è un appartamento posto all’ultimo piano di uno stabile di nuova costruzione situato in zona semi centrale della città. Il progetto ha riguardato la ridefinizione degli spazi interni e la rivitalizzazione degli ambienti attraverso interventi puntuali di interior design. Oltre al disegno, alla scelta e all’accostamento di pezzi d’arredo appropriati sono stati ideati diversi apparati che traggono ispirazione dal mondo della grafica.

Erika Tirloni — Attico BP104

Tappezzeria custom

La grande tappezzeria sul muro di fondo è stata realizzata allestendo una scena e fotografando un soggetto vero, amico dei committenti, la parete è completata da un lungo mobile pensile su sui si innestano tre grandi volumi verticali scorrevoli con ripiani nascosti. All’ingresso un collage di episodi caratteristici del personaggio Mr. Linea di Osvaldo Cavandoli si trasforma in un tracciato tridimensionale realizzato con perizia artigianale in lamiera piegata.

Erika Tirloni — Attico BP104

Pensile TV

Il grande tavolo da pranzo è realizzato in alluminio alveolare. Per questo oggetto si è optato per un contrasto spiccato tra gamba e piano: le prime massive e spigolose il secondo leggero e adimensionale.

Erika Tirloni — Attico BP104

Tavolo pranzo

Il ripostiglio ricavato nel sottoscala asseconda la struttura gradinata e le scansioni della balaustra metallica. Insieme ad altri interventi queste scelte hanno reso lo spazio prima scarno e asettico in un ambiente accogliente che rispecchia il carattere dei suoi abitanti.

Erika Tirloni — Attico BP104

Mobile sottoscala

Erika Tirloni — Attico BP104

Mr.Linea

Erika Tirloni — Attico BP104

Grafica tappezzeria

Erika Tirloni — Attico BP104

Mobili scorrevoli

Erika Tirloni — Attico BP104

Tavolo

OLIV_ three vacation houses - paan architects

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The three buildings were scattered on the site so that they could be close to each other but still have privacy. The three houses relate to the existing stone walls following the natural curvature of the mountain terrain. The buildings have the same general ethos but they were designed and adjusted to achieve the perfect fit for each specific spot constituting them different from each other, both in form and size

paan architects — OLIV_ three vacation houses

Design date: 2006
Construction date: 2007-2011
Site Area: 14.365,63 m²
Total Surface: 306.06 m²

paan architects — OLIV_ three vacation houses

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Ηill house - paan architects

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The plot is situated in the suburb of Dionisos on the foot of the Pendeli Mountain. A beautiful pine forest and a fine carpet of Mediterranean shrubbery colored the site. Unfortunately in the big fire of Athens 2008 the site was completely burned and today the house looks quite naked without its context.

paan architects — Ηill house

Our aim was to intervene to the site in a sensitive way and maintain the outmost respect for the natural surroundings. The first thing we noticed was a natural clearing between the different clusters of trees. The articulated volume reflects the character of that clearing and the lot. The house mimics the landscape and tries to camouflage itself becoming the extrusion of that clearing, a hill.

paan architects — Ηill house

By considering the building as a solid mass and incorporating the roof in to the walls we minimize the archetype of the object-house. The monolithic and earthy character is emphasized by the use of rough brick as the sole material to clad the exterior surfaces. The brick was also an answer to our clients wish for a low maintenance and natural facade material. The inclinations of the roof result from the solar studies in order to achieve maximum shading in the summer and sun exposure in the winter. The ceilings inside the house follow the inclinations of the roof and create unique experiences in every room. Single and double high spaces interchange to complement the total experience of the interior. Parts of the volume are subtracted creating voids that define in between spaces, blur the limits and create new relations. In vs. out, enclosed vs. open, intimate vs. public vs. private, high vs. low, light vs. dark.

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The house is also designed to have a minimum energy footprint. A combination of systems are applied that use solar energy for heating and an air to water heat pump for cooling. Black and grey water as well as the rainwater are treated and purified in a bio cleaning tank and then reused for irrigation. The energy demands are reduced significantly by the continuous external insulation layer just underneath the façade bricks. The combination of that external layer of insulation and the fact that the bricks are placed on their short side required a complex and particular construction detail for attaching the bricks to the concrete structure without damaging the insulation.

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The whole design of the house was based on the lush and green character that the site originally had. In the fire the house was half completed and major works had to be done from the beginning. Today the owners are striving to recreate the natural environment of the lot and finally live inside the hill on the clearing between the trees.

paan architects — Ηill house

Design date: 2007
Construction date: 2008-2011
Site Area: 785,78 sq.m.
Total Surface: 229,04 sq.m.

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