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EDIFICIO RESIDENZIALE AD UN PIANO - Gianluca Vergani

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Il progetto prevede la realizzazione di una abitazione ad un piano fuori terra e uno interrato accessibile internamente tramite scala e esternamente attraverso la rampa di accesso al box. Al piano sotterraneo posto alla profondità di -2,75 m, rispetto al piano di riferimento del marciapiede comunale, sono collocati un box di grandi dimensioni, tale però da non ospitare più di nove auto, e quindi non soggetto al controllo dei Vigili del Fuoco. Oltre al box, al piano interrato sono presenti una cantina di 12 m2, la centrale termica e il locale immondezzaio dimensionato e equipaggiato come previsto dall’art. 3.4.56 del R.L.I. della Regione Lombardia, un locale per l’alloggio delle biciclette come previsto dalle N.T.A. del P.G.T. vigente e un locale per l’alloggiamento degli impianti per la manutenzione della piscina. Le altezze di piano dell’interrato variano in funzione della destinazione d’uso, risultando un’altezza di piano massima di 2,80 m, nelle zone box e immondezzaio, tramite controsoffitto l’altezza è di 2,50 m, mentre nei locali cantina e biciclette è di 2,70 m, rimanendo di 2,80 m per le zone degli impianti. Il piano terra è costituito da tre blocchi, uno a nord, uno centrale e il terzo a sud collegati fra loro da corridoi e disimpegni. I blocco nord ospita la cucina, la sala da pranzo, l’ingresso, un bagno, lo studio e la scala che porta al piano interrato il guardaroba e un piccolo ripostiglio. Il nucleo centrale è formato dal soggiorno, mentre quello a sud, contiene tre camere da letto, due bagni e un ripostiglio. I locali dei due nuclei nord e sud, eccetto i corridoi e i disimpegni, hanno un’altezza interna di 2,70 m, mentre, come accennato, nei disimpegni e i corridoi l’altezza è di 2,40 m, realizzata tramite ribassamento in cartongesso. Il bagno dedicato alla camera n. 1, ha un’altezza di piano differenziata 2,70 m dove vi sono i lavandini e la vasca da bagno, mentre nella zona della doccia e dei sanitari, l’altezza è di 2,40 m in quanto il pavimento è rialzato da due gradini. Il locale soggiorno, ha altezze differenti del tetto in legno, in questo locale funge anche da soffitto, mentre negli altri blocchi, tra falde del tetto è soffitto dei locali, vi è un solaio creando un sottotetto che per le sue dimensioni e altezze medie minori di 1,20 m risulta non abitabile e praticabile. Le facciate saranno rifinite tutte con intonaco ai silicati di colore ocra chiaro, i pilastri delle portici tutti aperti su tre lati, saranno di colore marrone chiaro. La copertura realizzata in legno, avrà un manto di tegole tipo coppo di colore naturale anticato, i camini sono rivestiti in pietra, le lattonerie in lamiera verniciata di colore marrone e i pluviali in PVC di colore bianco. I serramenti e le persiane, sono in alluminio colore legno noce nazionale.

Gianluca Vergani — EDIFICIO RESIDENZIALE AD UN PIANO

Vista Nord-Est Edificio

Gianluca Vergani — EDIFICIO RESIDENZIALE AD UN PIANO

Vista Nord-Ovest Edificio, lato piscina

Gianluca Vergani — EDIFICIO RESIDENZIALE AD UN PIANO

Lato Nord-Est ingresso

Gianluca Vergani — EDIFICIO RESIDENZIALE AD UN PIANO

Cancello pedonale d'ingresso

Gianluca Vergani — EDIFICIO RESIDENZIALE AD UN PIANO

Ipotesi di interno soggiorno

Gianluca Vergani — EDIFICIO RESIDENZIALE AD UN PIANO

Giardino e piscina


FUNERAL HOME - Simone De Luca

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Progetto per la costruzione di un edificio da adibirsi a Casa funeraria da realizzarsi in Via Prato nel Comune di Giulianova (TE)

Simone De Luca — FUNERAL HOME

Simone De Luca — FUNERAL HOME

Simone De Luca — FUNERAL HOME

Modellazione solida parte strutturale in acciaio.

6000 Campanili - COMUNE DI ANCARANO - Simone De Luca

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Redazione del progetto preliminare di un circolo ricreativo / centro culturale a disposizione della collettività per gli “ADEMPIMENTI RELATIVI ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA 6000 CAMPANILI, DI CUI ALL’ART. 18 COMMA 9 DEL D.L. N.69 DEL 21/06/2013 CONVERTITO IN LEGGE N.98 DEL 09/08/2013 PUBBLICATA SU GAZZETTA UFFICIALE N.194 DEL 20/08/2013 – SO N.63 ENTRATA IN VIGORE IL 21/08/2013” come previsto dal bando “6000 CAMPANILI” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti su incarico dell’Amministrazione Comunale di Ancarano.

Simone De Luca — 6000 Campanili - COMUNE DI ANCARANO

Schizzi.

Simone De Luca — 6000 Campanili - COMUNE DI ANCARANO

Render parziale del centro ricreativo/culturale

Simone De Luca — 6000 Campanili - COMUNE DI ANCARANO

Render completo del centro ricreativo/culturale

Simone De Luca — 6000 Campanili - COMUNE DI ANCARANO

Diagrammi.

Metamorfosi urbana della sopraelevata di Genova - MASStudio, Nicolò Riva, Beth Ellen Campbell, Chiara Martini, Lorenzo Rossetti, Luca Cardellicchio, Alessandra Memoli, Pavel Matyska, Glen Lasio, Elena Raimondi

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E_LEVATA, il nuovo organismo generato dalla metamorfosi della sopraelevata, trasforma il paesaggio della città per arricchire la sua identità di Signora superba austera vibrante conferendole una nuova energia. L’opera, intesa nella sua interezza, compresa tra il capo orientale dei padiglioni fieristici e l’estremo occidentale dello svincolo autostradale, si modifica secondo precise azioni e intraprende relativi processi di mutazione.

MASStudio, Nicolò Riva, Beth Ellen Campbell, Chiara Martini, Lorenzo Rossetti, Luca Cardellicchio, Alessandra Memoli, Pavel Matyska, Glen Lasio, Elena Raimondi — Metamorfosi urbana della sopraelevata di Genova

tavola di concorso

1. smantellamento del sedime asfaltato delle carreggiate e di tutti gli impianti esistenti. L’opera si alleggerisce nella sua fisicità e carico antropico, la fruizione da parte delle persone si sposta dal livello superiore al livello inferiore.

MASStudio, Nicolò Riva, Beth Ellen Campbell, Chiara Martini, Lorenzo Rossetti, Luca Cardellicchio, Alessandra Memoli, Pavel Matyska, Glen Lasio, Elena Raimondi — Metamorfosi urbana della sopraelevata di Genova

2. restauro dei piloni metallici e delle travature reticolari. Si identifica una nuova testimonianza di archeologia industriale per la città. L’opera trasfigurata viene messa in scena per il suo godimento da parte della collettività, sia locale che turistica.

3. modellazione dei canali cementizi con azioni puntuali di fessurazione, assottigliamento, rotazione, torsione in funzione delle caratteristiche fisiche ed energetiche del tessuto urbano attraversato. L’opera viene naturalizzata grazie all’interazione delle forze naturali con il nuovo scheletro scarnificato. L’acqua delle precipitazioni si accumula in piccoli bacini o scorre lungo i canali generatisi dall’azione di fessurazione, dando luogo a cascatelle stagionali. Il sole penetra nelle fessure per diffondere i suoi bagliori. Il vento trasporta sulle superfici libere nuova vita vegetale: cespugli di alofite, cuscini di timo, piante di ninfee dentro i bacini d’acqua, papaveri e gigli, palme…

4. alleggerimento dell’effetto di copertura del suolo. Il tessuto urbano, ferito dall’infrastruttura, è riepitelizzato. La nuova forma dell’opera, leggera e a volte effimera, consente di riqualificare gli spazi che una volta erano “sotto” oppure “al buio”, di conferire loro nuova dignità e di collegarli funzionalmente e fisicamente ad importanti aree della città. L’opera trasfigurata si attiva attraverso un travaso dei suoi elementi costituenti, inerti (ferro, cemento) e naturali (vegetali). In senso inverso le preesistenze circostanti contribuiscono a determinare la forma dell’opera stessa, modellandola in uno scambio di forze.

5. assottigliamento della barriera visiva tramite la demolizione parziale della superficie cementizia e delle travature reticolari. Il quadro ottico viene ampliato per permettere un’osservazione libera del paesaggio di Genova.

Le mutazioni descritte conducono all’individuazione di una scultura urbana, un nuovo “urban mark” caratterizzante la città, dotato di una propria unitarietà conferitagli dalla particolare morfologia lineare e dalla commistione di materia dura e materia morbida. Un nuovo episodio nella storia del paesaggio di Genova.

Casa_1P - Simone La Paglia

OCEANIA BUSINESS PLAZA I OFFICE #2 - dos G arquitectos, GINNETTE GOTTI, Ivan Grippaldi

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(ITA) Lo spazio da progettare è un ufficio ad angolo situato al 42esimo piano di un grattacielo per uffici. La scelta progettuale è stata quella di dividere gli spazi che il committente ci ha richiesto cercando di ottenere un effetto di apertura verso l’esterno, in modo da approfittare al massimo l’apporto di luce naturale che permane dentro il locale.

dos G arquitectos, GINNETTE GOTTI, Ivan Grippaldi — OCEANIA BUSINESS PLAZA I OFFICE #2

Open space

Si è scelto quindi di realizzare un solo volume completamente chiuso, rivestito in porcellanato, all’interno del quale collocare tutti i servizi (due bagni, un IT rooM, una piccola cucina/caffetteria) e di utilizzare come elementi divisori tra gli uffici e le postazioni di lavoro situate nell’open space dei vetri a tutta altezza con delle pellicole traslucide che definiscono gli spazi senza chiuderli visivamente e permettendo il passaggio della luce naturale dalla finestra perimetrale prossima agli uffici privati fino agli spazi più interni dell’open space.

dos G arquitectos, GINNETTE GOTTI, Ivan Grippaldi — OCEANIA BUSINESS PLAZA I OFFICE #2

Private office #1

(ESP) El desafío a nivel de diseño fue realizar un layout que aprovechara al máximo la luz natural en todos los espacios y de la vista ya que las oficinas se encuentran en el piso 42. Para que todas las oficinas y los espacios de trabajo tuvieran vista y luz natural el concept arquitectónico fue poner un cubo en el medio del espacio que teníamos a disposición.

dos G arquitectos, GINNETTE GOTTI, Ivan Grippaldi — OCEANIA BUSINESS PLAZA I OFFICE #2

Private Office #1

Este cubo, totalmente cerrados y revestido en porcelanato, contienen los servicios básicos (baños, cocineta, it room, cuarto de aseo, depósitos, etc.). Decidimos utilizar divisorios traslúcidos esto con el fin de que los espacios fueran definidos pero no se sintieran cerrados y también para que hasta los lugares que se encontraran mas lejos de las ventanas pudieran tener luz natural y vista.

dos G arquitectos, GINNETTE GOTTI, Ivan Grippaldi — OCEANIA BUSINESS PLAZA I OFFICE #2

PRIVATE OFFICE #1

Para realizar estas superficies traslúcidas utilizamos vidrios templados de piso a techo a los que se instalaron unos papeles decorativos que nos permitieron obtener un efecto degradé que empieza con una fascia opaca en el centro para dar privacidad a las personas dentro de las oficinas y/o cubículos y que degradan hacia arriba y abajo hasta volverse totalmente transparentes de manera que la luz natural pueda pasar a través de ellas hasta los demás espacios.

dos G arquitectos, GINNETTE GOTTI, Ivan Grippaldi — OCEANIA BUSINESS PLAZA I OFFICE #2

Private office #2

dos G arquitectos, GINNETTE GOTTI, Ivan Grippaldi — OCEANIA BUSINESS PLAZA I OFFICE #2

Private office #2

dos G arquitectos, GINNETTE GOTTI, Ivan Grippaldi — OCEANIA BUSINESS PLAZA I OFFICE #2

conference room #1

dos G arquitectos, GINNETTE GOTTI, Ivan Grippaldi — OCEANIA BUSINESS PLAZA I OFFICE #2

conference room #2

dos G arquitectos, GINNETTE GOTTI, Ivan Grippaldi — OCEANIA BUSINESS PLAZA I OFFICE #2

Open space

dos G arquitectos, GINNETTE GOTTI, Ivan Grippaldi — OCEANIA BUSINESS PLAZA I OFFICE #2

Open space

dos G arquitectos, GINNETTE GOTTI, Ivan Grippaldi — OCEANIA BUSINESS PLAZA I OFFICE #2

Open space

dos G arquitectos, GINNETTE GOTTI, Ivan Grippaldi — OCEANIA BUSINESS PLAZA I OFFICE #2

Detail

Pergula Dominica - Dante Salmè

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Progetto di ampliamento di una villa bifamiliare, mediante realizzazione di veranda chiusa sul giardino e nuovo terrazzo panoramico circolare. In attesa di realizzazione

Dante Salmè— Pergula Dominica

Vista da Sud Ovest

Dante Salmè— Pergula Dominica

Vista da NO

Dante Salmè— Pergula Dominica

Vista da Ovest

SPAZIO MUTTY - spazzini e trivini bellini architetti

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Spazio Mutty è un nuovo edificio nel centro storico di Castiglione delle Stiviere, costruito in sostituzione di una vecchia officina dismessa. Di essa recupera le semplici regole della composizione ed il gusto dei materiali – ferro, legno, cemento – trattati secondo le loro naturali potenzialità espressive. L’edificio comprende la libreria e la caffetteria con cucina al piano terra, gli ambienti espositivi e di laboratorio culturale al piano primo. Il giardino interno recintato, completa lo spazio dell’intervento. L’efficienza energetica ( classe A ) è implementata dall’impianto fotovoltaico in copertura.

spazzini e trivini bellini architetti — SPAZIO MUTTY

spazzini e trivini bellini architetti — SPAZIO MUTTY

spazzini e trivini bellini architetti — SPAZIO MUTTY

spazzini e trivini bellini architetti — SPAZIO MUTTY

spazzini e trivini bellini architetti — SPAZIO MUTTY

spazzini e trivini bellini architetti — SPAZIO MUTTY

spazzini e trivini bellini architetti — SPAZIO MUTTY

spazzini e trivini bellini architetti — SPAZIO MUTTY

spazzini e trivini bellini architetti — SPAZIO MUTTY

spazzini e trivini bellini architetti — SPAZIO MUTTY

spazzini e trivini bellini architetti — SPAZIO MUTTY

spazzini e trivini bellini architetti — SPAZIO MUTTY

spazzini e trivini bellini architetti — SPAZIO MUTTY

spazzini e trivini bellini architetti — SPAZIO MUTTY

spazzini e trivini bellini architetti — SPAZIO MUTTY


Corte Urbana - Marino la Torre, Alberto Ulisse, Unoaunostudio

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EX MAZZOLENI: NUOVA FABBRICA SOCIALE Il progetto EC101: ECO-Corte Urbana vuol definire un modello di riconversione per l’insediamento industriale dismesso “Mazzoleni”, sito in Via Marconi (32) a Seriate, tende a riscattare il luogo come nuova occasione urbana collettiva – attraverso una mixitè urbana funzionale, all’interno della quale la memoria produttiva e sociale conservi un ruolo caratterizzante per il progetto – rispetto alla quale costruire un nuovo ECOQUARTIERE residenziale, una vera a propria COMUNITA’ urbana aperta, una nuova centralità locale, immersa nel verde e ricca di funzioni che si apre al contesto urbano e sociale esistente – verso la città– verso gli spazi verdi e i servizi circostanti esistenti (il Cineteatro, le piscine comunali, il centro sportivo, e il centro urbano di Seriate – al di là della ferrovia) – in stretta aderenza con quanto richiesto dal bando. CONCEPT: RUOLO SOCIALE DELL’ARCHITETTURA – Il Cuore centrale del progetto è caratterizzato da un luogo pubblico per eccellenza: la PIAZZA, declinata nella tipologia aggregativa per antonomasia: la CORTE URBANA. Si è scelto di evitare il frazionamento dello spazio aperto, concentrando le volumetrie sul bordo e ottenendo in questo modo un unico spazio/piazza centrale, capace di attivare interazioni sociali articolate e plurime. CORTE URBANA = PIAZZA COLLETTIVA CONDIVISA Eco-Corte è proprio questo: un centro nel centro, un grande spazio aperto collettivo vocato alla co-divisione dello spazio pubblico, sospeso tra istanze di intimo raccoglimento e apertura verso un pensare ed agire metropolitano. E’ duale, tiene insieme, crea continuità, organizza e razionalizza, scherma, protegge, si apre verso la campagna e la città, ridefinendo i suoi “bordi abitati”. Costruisce gli spazi per gli orti sociali, si ridefinisce come nuova polarità di servizi e di spazio pubblico collettivo aperto a tutta la realtà di Seriate (piazza/centralità come luogo per l’incontro e gli eventi).

Marino la Torre, Alberto Ulisse, Unoaunostudio — Corte Urbana

foto del plastico

Marino la Torre, Alberto Ulisse, Unoaunostudio — Corte Urbana

Marino la Torre, Alberto Ulisse, Unoaunostudio — Corte Urbana

Marino la Torre, Alberto Ulisse, Unoaunostudio — Corte Urbana

Marino la Torre, Alberto Ulisse, Unoaunostudio — Corte Urbana

sezioni

Marino la Torre, Alberto Ulisse, Unoaunostudio — Corte Urbana

masterplan - prima fase

Marino la Torre, Alberto Ulisse, Unoaunostudio — Corte Urbana

plastico del concept di progetto

Luxury & Spa Pavilion - Massimiliano Caviasca

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Il disegno dello stand è stato concepito con l’intento di proporre il concetto di “centro benessere”, ripensandone gli elementi essenziali che lo compongono e sperimentando, al contempo, la proprietà della pietra di ricreare ambientazioni ed atmosfere di intimità e relax.

Massimiliano Caviasca — Luxury & Spa Pavilion

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Una vasca da bagno di marmo di Botticino si staglia, con la sua figura ricavata da una porzione di sfera, contro una brillante parete traforata in granito Luz de Compostella™. Completano l’ambiente lo studio di un bagno turco modulare, pensato come un monolite scolpito in un blocco di marmo di Covelano, ed una panca da sauna, concepita per sfruttare al massimo, attraverso le sue forme, il blocco di marmo di Botticino dal quale è stata tagliata.

Massimiliano Caviasca — Luxury & Spa Pavilion

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The stand was designed to remind the idea of a wellness center, reinterpreting its main elements and testing the property of the stone to evoke intimate and relaxing atmospheres.

Massimiliano Caviasca — Luxury & Spa Pavilion

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A spherical bathtub of Botticino marble stands in front of a brilliant wall of Luz de Compostella™ granite. The composition is completed by the study of a modular turkish bath, designed as a monolith carved in a block of Covelano marble, and a sauna seat, designed to make the most of the block of Botticino marble it was obtained from.

Massimiliano Caviasca — Luxury & Spa Pavilion

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Massimiliano Caviasca — Luxury & Spa Pavilion

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Luxury & Pool Pavilion - Massimiliano Caviasca

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Lo stand è nato dall’intenzione di sperimentare le possibili relazioni tra la piscina, elemento di pregio e caratterizzazione del paesaggio, ed un materiale di altrettanto valore: la pietra.

Massimiliano Caviasca — Luxury & Pool Pavilion

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L’idea consiste in uno specchio d’acqua scura, circondato da un percorso che si sviluppa al di sopra di un guscio pesante di legno e granito Luz de Compostella™ che avvolge la piscina. Il gioco di incastri e fughe marcate, che sottolineano l’orizzontalità dell’acqua, accompagna il visitatore nel lungo percorso all’aperto tra i padiglioni di Veronafiere, attraversando uno spazio più intimo, racchiuso tra alti setti murari in moduli Qubastone.

Massimiliano Caviasca — Luxury & Pool Pavilion

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The stand was designed with the desire to test the possible relationships between the pool, luxury element that strongly characterizes the landscape, and a likewise precious material: the stone.

Massimiliano Caviasca — Luxury & Pool Pavilion

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The idea consists in a stretch of dark water, surrounded by a path developed above a heavy shell, made of wood and Luz de Compostella™ granite, which wraps around the pool. The interplay of joints and clear gaps, which emphasize the horizontality of the water, leads the visitor in the long outdoor path between the exibition halls, passing through an intimate space, surrounded by tall walls of Qubastone blocks.

Massimiliano Caviasca — Luxury & Pool Pavilion

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Massimiliano Caviasca — Luxury & Pool Pavilion

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Massimiliano Caviasca — Luxury & Pool Pavilion

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Europan 12 - David Vecchi, Emanuela Ortolani, Michela Romano, Federica Spinaci, simona fazio

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“ I walked down from the University to Porto Brandao, going through the vineyards. The delicate aroma of Fernao Pires grapes assuaged me with its notes of exotic fruit. Mixed to the sea breeze, it elated me. Looking up, the Tejo river met the ocean. I arrived to the old Lazareto, where the cellars of the well know white wine Lazareto, genuine and organic, are located. Here, thanks to the new dedicated spaces of biology faculty, accurated selections and controls are been done for one of the most beloved Portughese product. I went doen to the road that twisted and turned from west hill to the village and I was surrounded by the colours of vegetable gardens of ancient houses. Northbound, at the other side of the street I was accompained by the blue of Tejo river. The church square in front of me was crowded of children, pedestrians and bikes. I followed the water cutting crossed from the church to Rua Capitao Ribeiro da Cruz to rejoin the Tejo river. I moved trought the palm tree gardens that seeps the clear light of the sky and the river water. The arbor framed the see and Lisbon view. Finally I sat on thise terrace’s harbour by the bay. There’s a warm light and once can feel the sea breeze and the summer which is almost here. Along the dock sides there were several moored boats and people that enjoyed the summer breeze. At the left side voices and clamors came from new fish market. There was a pleasant mood in the air. I look towards Lisbon and saw, through the palm gardens, the ferry-boat doked and there my foreigner friends, who were fascinated by this place. The new building recived them. From here I could see the bridge that, imposing, connect Almada to Lisbon. The students’ voices came from their residences mingled with just now arrived tourist voices”. I will carry them out with bicycles along the waterfront, I will let them visit the Azinhaga dos Fornozhinos vineyard and I will order that white wine which they like so much. Then we will go to the restaurant located inside the new fish market’s building and I will order the wonderful claims and we will not leave the restaurant without testing the fresh grilled fish. At night I will bring them to the concert at the anphitheatre on the est hill. The urban rhythms of Porto Brandao accompained us untill the frist light of the new day ”.

David Vecchi, Emanuela Ortolani, Michela Romano, Federica Spinaci, simona fazio — Europan 12

Porto Brandao

David Vecchi, Emanuela Ortolani, Michela Romano, Federica Spinaci, simona fazio — Europan 12

a. harbour (r3); b. ferry terminal (r3); c. boat repair; d. fish market (r4); e. students and turists’ residences; f. palm grove; g. church; h. amphitheatre (r7); i. lazareto, wine cellars, biology faculty, guestroom (r6); l. vineyards (r5); m. panoramic point; n. parking; o. vegetable garden; p. pine grove

David Vecchi, Emanuela Ortolani, Michela Romano, Federica Spinaci, simona fazio — Europan 12

a. harbour; b. lazareto, wine cellars, biology faculty, guestroom; c. amphitheatre; d. vineyards; e. university expansion

David Vecchi, Emanuela Ortolani, Michela Romano, Federica Spinaci, simona fazio — Europan 12

David Vecchi, Emanuela Ortolani, Michela Romano, Federica Spinaci, simona fazio — Europan 12

David Vecchi, Emanuela Ortolani, Michela Romano, Federica Spinaci, simona fazio — Europan 12

David Vecchi, Emanuela Ortolani, Michela Romano, Federica Spinaci, simona fazio — Europan 12

David Vecchi, Emanuela Ortolani, Michela Romano, Federica Spinaci, simona fazio — Europan 12

David Vecchi, Emanuela Ortolani, Michela Romano, Federica Spinaci, simona fazio — Europan 12

eco-social lab - labzona studio, federico tinti, Enrico Natali

Europan 12 - Milano (h)eart(h) rythm - Rebecca Vassallo, Shirly Fiore Mantin, Mauro Sullam, alessandro baschera, DRD Studio

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Nel progetto é stato mantenuto l’edificato di rilevanza storica costituito dalle cascine che liberate dalle superfetazioni torneranno ad avere un rapporto diretto con l’area circostante. Il nuovo edificato é connotato volumetricamente da altezze di gronda variabili che non superano comunque quelle esistenti delle stecche di quartiere Mazzini prospicenti via Fabio Massimo, fanno eccezione i blocchi a pianta trapezoidale su via Marochetti che, in rapporto alla più ampia sezione del raccordo autostradale, ne bilanciano l’impatto visivo e acustico ponendosi come quinta scenica da un lato e come marchio visivo percepibile dalla percorrenza automobilistica dall’altro. ACCESSIBILITA’ Obiettivi primari sono stati l’accessibilità pedonale e la valorizzazione del sistema dei parchi, il verde attrezzato dei parchi Cassinis e Vettabbia, nella cornice di paesaggio del parco agricolo e delle Abbazie. Il parco Cassinis si presta a fare da volano tra il contesto urbano della citta consolidata e quello agricolo del parco delle Abbazie oltre che da varco per chi vi giungesse dalla media e lunga distanza attraverso i collegamenti su ferro della linea 3 e della stazione ferroviaria di Rogoredo ad essa collegata. all’altro capo di via Fabio Massimo il Borgo di Nosedo costituisce l’altro accesso al parco con la fermata della linea Filobus 93, e Bus 77 oltre alla radiale ciclopedonale che da porta romana andrebbe a raggiungere, la circolare della cintura verde prevista dal pgt; in questo punto si realizza il collegamento tra il comparto degli impianti sportivi con il percorso attrezzato del parco Vettabbia.

Rebecca Vassallo, Shirly Fiore  Mantin, Mauro Sullam, alessandro baschera, DRD Studio — Europan 12 -  Milano (h)eart(h) rythm

Planimetria generale

CONNESSIONE CON IL SISTEMA VIABILISTICO Le connessioni viabilistiche con il quartiere Mazzini si prolungano all’interno del nuovo comparto edilizio andando a servire una spina di distribuzione che collega le due parti attestate sulle vie Fabio Massimo e San Dionigi. Il connettivo pedonale si costituisce lungo una teoria di spazi aperti allacciati fra di loro a costituire una lunga piazza fluida che interferisce con lo spazio carrabile facendo prevalere la continuità dello spazio pedonale rispetto a quello automobilistico. perseguiamo così l’obiettivo di valorizzazione della mobilità dolce, con la riduzione dell’impatto della mobilita privata su quella ciclopedonale, garantendo altresi un livello di accessibilità veicolare attraverso una distribuzione degli accessi e delle corrispondenti aree di sosta.

Rebecca Vassallo, Shirly Fiore  Mantin, Mauro Sullam, alessandro baschera, DRD Studio — Europan 12 -  Milano (h)eart(h) rythm

Planimetria alla scala di quartiere

Rebecca Vassallo, Shirly Fiore  Mantin, Mauro Sullam, alessandro baschera, DRD Studio — Europan 12 -  Milano (h)eart(h) rythm

Piazza fluida

Vasi in tessuto cementato - Daniele Stiavetti

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Vasi realizzati tramite immersione di tessuto in miscela a base di cemento e successiva messa in forma per l’asciugatura fino ad indurimento. La proprietà intellettuale di questo metodo innovativo ed i relativi diritti d’autore sono riservati all’Architetto Daniele Stiavetti. Riproduzione vietata.

Daniele Stiavetti — Vasi in tessuto cementato

Pots made by immersion of fabric into a concrete mixture and subsequent putting into shape for drying until hardening. The intellectual property of this new method and its copyrights are reserved by Architect Daniele Stiavetti.

Daniele Stiavetti — Vasi in tessuto cementato

Daniele Stiavetti — Vasi in tessuto cementato

Daniele Stiavetti — Vasi in tessuto cementato

Daniele Stiavetti — Vasi in tessuto cementato

Daniele Stiavetti — Vasi in tessuto cementato


Un involucro innovativo - La Cà d'Or - Rebecca Vassallo, alessandro baschera, Francesco Tavella, DRD Studio

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L’involucro proposto si propone di ricucire il legame con la storia del luogo.

Rebecca Vassallo, alessandro baschera, Francesco Tavella, DRD Studio — Un involucro innovativo - La Cà d'Or

Prospetto Nord

Rebecca Vassallo, alessandro baschera, Francesco Tavella, DRD Studio — Un involucro innovativo - La Cà d'Or

Dettaglio tecnico del nuovo involucro

Rebecca Vassallo, alessandro baschera, Francesco Tavella, DRD Studio — Un involucro innovativo - La Cà d'Or

Prospetti

stand - FEDERICO MANNELLA

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Un “oggetto” che si posizionasse nell’ambito della riflessione e dell’interrogazione. Un oggetto architettonico e scultoreo, funzionale e artistico semplice e complesso. Dalla semplice sovrapposizione di elementi otteniamo una forma che definisce uno spazio, attrae l’attenzione e suscita interesse.

FEDERICO MANNELLA — stand

stand

FEDERICO MANNELLA — stand

stand b

FEDERICO MANNELLA — stand

stand c

Concorso di progettazione per la riqualificazione di Piazza Libertà in Avellino - Mauro Ciotoli, Alessio Sirizzotti, Luca Ritarossi

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Il concept progettuale prende vita da una suggestione, dalla visione di uno spazio che viene riempito dal movimento riverberante di un’ellisse. Uno spazio che si riconferma come luogo d’incontro perduto nel tempo, con l’intento di offrire sistemi di funzioni in una nuova scena urbana. Lo spazio risponde a diversi usi con aree di passaggio e scambio tra piani interrati e superficie e altri usi per le esigenze tipiche della piazza che mirano alla socializzazione e a momenti dedicati al riposo, svago e al gioco.

Mauro Ciotoli, Alessio Sirizzotti, Luca Ritarossi — Concorso di progettazione per la riqualificazione di Piazza Libertà in Avellino

vista diurna della piazza

Nella elaborazione del progetto si è partiti dall’analisi dello stato attuale dei luoghi fino ad arrivare alla proposta di soluzioni, funzioni e materiali della piazza distinguendo tre sistemi principali che possono sintetizzare la proposta.

Mauro Ciotoli, Alessio Sirizzotti, Luca Ritarossi — Concorso di progettazione per la riqualificazione di Piazza Libertà in Avellino

vista diurna della piazza

Nel sistema delle preesistenze sono individuati gli elementi da rispettare e inglobare nel progetto quali : la direttrice storica che collegava Corso Vittorio Emanuele con Via Nappi, il filare di alberi da riproporre sulla stessa come nel passato e l’albero di Cedro, punto focale dell’attuale piazza. Lo schema strutturale della soluzione progettuale proposta scaturisce da un sistema delle geometrie generatrici composto da elementi puntuali quali la circonferenza ed elementi continui quali le ellissi. Al suo interno l’albero di Cedro preesistente è uno degli elementi generatori del disegno della piazza.

Mauro Ciotoli, Alessio Sirizzotti, Luca Ritarossi — Concorso di progettazione per la riqualificazione di Piazza Libertà in Avellino

vista diurna della piazza

I due sistemi mettono in gioco elementi nuovi di progetto con elementi preesistenti e interagiscono tra loro con i materiali della piazza in un unico sistema delle interazioni, contribuendo, con un nuovo linguaggio, a dare omogeneità all’intero progetto nonché a riconquistare una parte del tessuto urbano attualmente degradata. Segni luminosi sottolineano l’interazione tra le tracce del progetto e la direttrice storica.

Mauro Ciotoli, Alessio Sirizzotti, Luca Ritarossi — Concorso di progettazione per la riqualificazione di Piazza Libertà in Avellino

Gli elementi puntuali nella piazza accolgono al loro interno le uscite dal parcheggio interrato e offrono diverse funzioni annesse tra cui servizi igienici e info point; un terzo elemento, più piccolo, è una piccola attività commerciale come ad esempio tabacchi e/o giornalaio. Questi nascono dalla forma geometrica del cono troncato in punta da un piano inclinato. Nella planimetria si innestano in alcuni casi nelle tangenze alle ellissi vincolandosi ad esse e in altri casi invece liberi e svincolati da queste.

Gli elementi continui delle ellissi invece sono pensati come degli anelli di congiunzione tra gli elementi puntuali e gli altri spazi della piazza e segnano i cambi di trattamento della pavimentazione oltre a ricongiungere le sedute tra loro.

L’elemento acqua è stato riproposto al centro della piazza, in uno spazio creato dal leggero dislivello tra due ellissi. Si ripenserà la preesistente fontana e vasca come testimonianza e tradizione della piazza in una chiave contemporanea. La sensazione finale è quella dell’allagamento parziale di un settore della piazza con uno specchio d’acqua basso con possibili scenari variabili.

Il risultato finale sarà quello di uniformità cromatica e continuità architettonica e urbana nello stesso tempo abbinate alla varietà funzionale della piazza, aperta alla possibilità di prevedere allestimenti temporanei ed eventi all’interno e mutare così i suoi scenari con la domotica grazie ai sistemi di automazione dei materiali acqua e luce.

Don Bosco University of Dodoma - Giulio Valentini

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Progetto preliminare per il nuovo campus universitario a Dodoma, capitale della Tanzania. Progetto in fase di finanziamento.

Giulio Valentini — Don Bosco University of Dodoma

Veduta generale

Giulio Valentini — Don Bosco University of Dodoma

Prima fase di realizzazione

Giulio Valentini — Don Bosco University of Dodoma

Veduta dal viale di ingresso

Giulio Valentini — Don Bosco University of Dodoma

Veduta dall'entrata verso il complesso seminariale

logement saint-Denis - geoffroy Boucher

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La cité ouvrière Törten à Dessau conçu par Walter Gropius entre 1926 et 1928 croisent deux trames de conception : l’utilisation d’une géométrie stricte pour organiser l’espace et des aménagements intérieurs modulables pour optimiser l’espace du logement. Le plan de travail en béton est rabattable pour devenir le lieu du bain. Dans un logement à Paris de petite dimension, cette méthode est intéressante à deux points de vue : la géométrie stricte permet de réaliser un espace facilement constructible intégrant dans un volume restreint les rangements, equipements de cuisine, lavabos, sanitaires, baignoire… la modularité permet de faire vivre cet espace de manière très différente suivant l’heure de la journée, d’offrir des modes d’appropriations variées et de briser la monotonie d’une géométrie qui sans cela deviendrait oppressante. Le plan de travail ramené au minimum dans la vie courante peut s’allonger grâce à une tablette rabattable en Corian afin de pouvoir cuisiner à quatre mains. La partie basse de l’escalier est sur roulette et permet d’accéder aux rangements hauts. La douche en ductal encastré dans le sol est accessible par deux marches qui peuvent se retirer pour obtenir une baignoire.

geoffroy Boucher — logement saint-Denis

geoffroy Boucher — logement saint-Denis

geoffroy Boucher — logement saint-Denis

geoffroy Boucher — logement saint-Denis

geoffroy Boucher — logement saint-Denis

geoffroy Boucher — logement saint-Denis

geoffroy Boucher — logement saint-Denis

geoffroy Boucher — logement saint-Denis

geoffroy Boucher — logement saint-Denis

geoffroy Boucher — logement saint-Denis

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