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CONCORSO DI IDEE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA DISMESSA DELLA VECCHIA STAZIONE FERROVIARIA DI CIVIDALE DEL FRIULI (UD) - bruno cucit, Ilaria Cucit

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L’obiettivo è il recupero della centralità dell’area sulla base delle nuove funzioni culturali, ricreative e turistiche. In particolare: 1.VIABILITA’ ED ACCESSI ALL’AREA 1.1 PERCORRIBILITAVEICOLARE L’area è stata recentemente interessata da una radicale modifica della viabilità esterna di scorrimento ( SR 54), conseguente alla realizzazione della nuova stazione ferroviaria e dei nuovi insediamenti direzionali ( area ex cementificio) e commerciali (coop ), che bypassa il tratto di via Libertà antistante la vecchia stazione fino all’innesto con l’incrocio tra via Borgo S.Domenico e via Carlo Alberto. Si è ritenuto che tale congiungimento possa comportare alcune problematicità per la fluidità del flusso veicolare lungo la strada regionale, e pertanto è stata prevista una nuova rotatoria, sia pure con dimensioni ridotte entro nei limiti fisici imposti dalla conformazione dell’edificato. Conseguenza dell’interruzione del viale Libertà, l’accessibilità al centro storico viene assicurata, oltre che da via Mons. Liva (dalla rotatoria in costruzione), anche dal Viale Duca degli Abruzzi , con penetrazione attraverso via Verdi e via Marconi, il cui sbocco su viale Libertà viene impedito dalla nuova zona pedonale antistante la vecchia stazione, con transito limitato all’accesso carrabile ai lotti interclusi, in particolare al parcheggio interno del a sede della latteria sociale. La nuova proposta progettuale garantisce inoltre l’accesso, pedonale e carrabile ai lotti residenziali posti sul tratto alberato di viale Libertà ora interdetto al traffico. 1.2 PARCHEGGI La necessità di dotare le nuove strutture di un adeguato sistema di parcheggi di supporto, ha avuto un rilievo fondamentale nelle scelte progettuali. Ritenendo non facilmente percorribile l’ipotesi di un parcheggio interrato, per il notevole impegno tecnicoeconomico che tale soluzione avrebbe comportato ( oltretutto nelle vicinanze di un sito archeologico), la scelta è stata quella di definire due ampie aree di parcheggio poste ai limiti della zona pedonale, e di riconfermare il parcheggio in linea ed a pettine posti lungo via Verdi ed il tratto a fondo cieco di viale Libertà bypassato dalla nuova viabilità di scorrimento. Viene riconfermata anche l’area parcheggio esistente a supporto del centro commerciale Vidussi. Le due nuove aree parcheggio, con dotazione di stalli anche per pullman turistici, prevedono complessivamente oltre 130 posti auto. In previsione di una possibile demolizione delle costruzioni su viale Libertà ( box auto ed edificio residenziale-commerciale) in contrasto con l’insediamento storico, poste a ridosso dell’antica cinta muraria e di un palazzo di valore storico-artistico, l’area è stata destinata a parcheggio, con una fascia verde di protezione. Al fine di non gravare sul bilancio comunale, l’eventuale acquisizione dell’area e l’auspicabile demolizione degli edifici potrebbe trovare soluzione mediante l’attivazione dello strumento della “compensazione urbanistica”, con relativa variante al PRGC. Complessivamente la dotazione di parcheggi a supporto delle attività terziarie esistenti, e per le nuove funzioni previste nell’area d’intervento appaiono congrue. MATERIALI: la pavimentazione dei parcheggi è in asfalto, con marciapiedi in cemento. ILLUMINAZIONE : illuminazione a led su palo. 1.3 PERCORSI PEDONALI Il tratto di via Libertà antistante l’edificio della vecchia stazione viene completamente precluso al traffico veicolare fino all’incrocio con via Liva. Il bel viale alberato, ripavimentato ed attrezzato con panchine ed illuminazione adeguata, viene valorizzato quale asse portante dei percorsi pedonali all’interno dell’area d’intervento, con funzioni di collegamento con le nuove destinazioni : parco urbano- piazza- strutture museali- parco didattico “delle trincee”. MATERIALI : pavimentazione drenante in cubetti 15×15x10 in pietra di torreano a spacco, su fondo in sabbia; cordonate ed elementi ricorrenti in lastre di Torreano fiammato; panchine in cemento con seduta in legno. ILLUMINAZIONE : illuminazione a led su palo in acciaio h.3,00. 1.4 PERCORSI CICLABILI Lungo il viale alberato, su sede propria è stato individuato un percorso ciclabile, che si collega alla pista ciclabile già individuata lungo la SR 54. PAVIMENTAZIONE : pista ciclabile in cemento colorato con osssidi. 2. IL MUSEO L’edificio della vecchia stazione ferroviaria viene riadattato a sede del museo della 1^ guerra mondiale. L’intervento di recupero edilizio per le nuove funzioni prevede la completa riorganizzazione degli spazi, con l’integrazione di nuove strutture di collegamento verticale ( scale-ascensore), e di locali adeguati per servizi. Al piano terra l’ingresso principale è previsto attraverso l’attuale pensilina esterna, tamponata con superfici vetrate, e trasformata in atrio e spazio per esposizioni temporanee . Gli spazi espositivi museali, che dovranno essere necessariamente modulati sulla base del materiale storico disponibile, prevedono un percorso didattico sviluppato attraverso stanze passanti, determinate dall’attuale muratura portante a setti, e completati da locali per biglietteria/libreria e per proiezioni/sala conferenze. Non si è ritenuto di prevedere ampliamenti della struttura esistente, di dimensioni sufficientemente ampie ad ospitare le nuove funzioni museali. Viceversa, per l’esistente struttura del “bar alla stazione” viene prevista la demolizione. La nuova struttura, con destinazione bar/ristorante, a supporto sia delle attività culturali e degli spazi museali, che degli spazi ricreativi della nuova area pedonale, è stata prevista in connessione funzionale al museo stesso, ed a chiusura visiva del piazzale antistante. Ad un livello fuori terra, e con tipologia compositiva e costruttiva necessariamente diversa e contrastante con la vecchia stazione ( ricca di decorazioni), il nuovo edificio è stato progettato con pianta rettangolare delle dimensioni di m. 9×18 ( su modulo di 4,5×4,5) . Le facciate rivolte verso la piazza sono costituite da una vetrata continua , trasparente e con struttura in acciaio, attestata su un corpo arretrato, cieco, con struttura in cemento armato a vista, contenente gli spazi ed i locali di servizio. Quale prolungamento della nuova struttura, ed a delimitazione della piazza del museo, è stata prevista una zona filtro/spazio multifunzionale , costituita da una struttura modulare aperta in travi di acciaio, con funzioni di sosta ( tavoli all’aperto ) e per esposizioni all’aperto. 4. LA PIAZZA Lo spazio aperto tra il viale pedonale/ciclabile alberato ed il nuovo museo, ed accesso principale alla struttura, è stato definito come nuovo spazio urbano: la piazza. L’area scoperta è suddivisa in due parti, in cui la piazza vera e propria, con una leggera gradonatura degrada verso un piazzale più riservato, posto ad un livello di – 0,50 m. , delimitato da un muretto/panchina, cui si accede con una leggera rampa . La piazza e l’intera area museale sono segnalati visivamente da una grande scritta ( 1915-18) posta all’ingresso, con struttura e rivestimento in metallo, a richiamare l’attenzione dalla viabilità esterna di scorrimento sulle nuove funzioni. MATERIALI: pavimentazione della piazza in lastre di pietra aurisina bocciardata, di larghezza variabile, poste a correre, con fasce trasversali in lastre in pietra Torreano con finitura a taglio sega; muretti e gradoni in lastre e masselli in pietra Torreano; percorsi pedonali in cubetti di pietra Torreano a spacco 15×15 x 10 ( pavimentazione drenante su sabbia). ILLUMINAZIONE : illuminazione piazza con lampade a led su palo, e riflettori su edificio museale. 5. IL VERDE Il parco urbano esistente viene collegato funzionalmente al nuovo asse pedonale attrezzato per la sosta (viale alberato), con aperture nella cancellata esterna, e posto in continuità con il nuovo sistema dei percorsi pedonali/ ciclabili e con la nuova area verde (parco didattico delle trincee). 6. IL PARCO DIDATTICO DELLE“TRINCEE” L’ampia area posta tra la viabilità esterna ed i parcheggi, in continuità ed a completamento della struttura museale, viene destinata a “parco didattico delle trincee”. Il parco è organizzato su percorsi a labirinto con esplicito richiamo alle trincee della prima guerra mondiale. I percorsi, con pavimentazione in ghiaino compattato tipo “Sarone”, sono delimitati da due muri in cemento grezzo, di altezza variabile ( 1,40-2,0 0 m.), e si aprono, attraverso diagonali, spezzate e piazzole irregolari, sul museo e sugli spazi verdi sistemati a prato. A nascondere visivamente i percorsi vengono realizzati dei terrapieni/colline raccordanti verso il prato. Ai lati del percorso verrà posizionata una pannellatura continua con documentazione fotografica storico-didattica sulla vita in trincea durante la 1^ guerra mondiale. L’illuminazione della mostra fotografica e dei percorsi pedonali è costituita da un impianto a led posto a terra entra una canalina continua con chiusura esterna ermetica in vetro stratificato. Tale illuminazione, a basso consumo energetico, costituirà un notevole impatto scenografico notturno.

bruno cucit, Ilaria Cucit — CONCORSO DI IDEE PER LA RIQUALIFICAZIONE  DELL'AREA DISMESSA  DELLA VECCHIA STAZIONE FERROVIARIA DI CIVIDALE DEL FRIULI (UD)

tav.4

bruno cucit, Ilaria Cucit — CONCORSO DI IDEE PER LA RIQUALIFICAZIONE  DELL'AREA DISMESSA  DELLA VECCHIA STAZIONE FERROVIARIA DI CIVIDALE DEL FRIULI (UD)

tav.1

bruno cucit, Ilaria Cucit — CONCORSO DI IDEE PER LA RIQUALIFICAZIONE  DELL'AREA DISMESSA  DELLA VECCHIA STAZIONE FERROVIARIA DI CIVIDALE DEL FRIULI (UD)

tav.2

bruno cucit, Ilaria Cucit — CONCORSO DI IDEE PER LA RIQUALIFICAZIONE  DELL'AREA DISMESSA  DELLA VECCHIA STAZIONE FERROVIARIA DI CIVIDALE DEL FRIULI (UD)

tav.3


gallery in the park - fala atelier

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The building is a curious landmark in the east side of the garden. The shape dialogues with the surrounding geometries while reinforces the natural flow of the hidden routes and the red brick facade provides a strong image in between the greenery. The inside space is a surprise. Curvy walls open several views inside the different rooms: all are diferent but still depending on each other. The spaces work as a balanced system. Rooms are always fluid and harmonious but optimal for various exhibitions and performances. The walls break the sloaping roof designing an unique space in the terrace ready to guest different activities. In the roof is possible to enjoy the best views of the dense garden as well as the river.

fala atelier — gallery in the park

view from the garden

fala atelier — gallery in the park

view from the garden

fala atelier — gallery in the park

view from the garden

fala atelier — gallery in the park

axonometric

fala atelier — gallery in the park

axonometric

fala atelier — gallery in the park

atrium

fala atelier — gallery in the park

multipurpose room

fala atelier — gallery in the park

exhibition space

showroom fusco via Pretoria - Potenza - - Arch. Salvatore Cannito

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Il nuovo concept dello showroom, progettualmente utilizza materiali della tradizione come la pietra, il legno nelle diverse finiture, dal laccato ai piallacci nobili, compreso il pavimento in parquet di rovere spazzolato e finito a taglio sega, fino all’utilizzo del coorten sapientemente utilizzato per caratterizzare le pedane delle vetrine ed il portale d’ingresso. Tecnicamente si è dato valore al progetto architettonico dello spazio unitamente alle finiture ed alla progettazione di tutti gli arredi realizzati su misura. i colori chiari sono il segno grafico che unisce tutti i materiali dal soffitto con luci da incasso e plafoni, al coorten che impreziosisce le vetrine.

Arch. Salvatore Cannito — showroom fusco via Pretoria - Potenza -

Arch. Salvatore Cannito — showroom fusco via Pretoria - Potenza -

Arch. Salvatore Cannito — showroom fusco via Pretoria - Potenza -

Arch. Salvatore Cannito — showroom fusco via Pretoria - Potenza -

Arch. Salvatore Cannito — showroom fusco via Pretoria - Potenza -

DAS ANDERE - Gianmaria Socci, Andrijana Sekulic

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Adaptable City is, after all, a tautology, as cities themselves are the place of transformation and adaptation par excellence. The modes in which this adaptation occurs are indeed very diverse.There was a time when it was believed that Planning could actually reshape the destiny of a city: the right functions at the right place, all baked in a coherent form to fulfil the highest degree of efficiency. This is not the case anymore. The multiplicity of stakeholders involved in the making of the city nowadays, with their own contrasting, unpredictable interests, makes unsustainable any uniform, top-down action, and rather asks for a process of Negotiation. On the other hand, the empowerment and participation of citizens in decision making, opens the way to a new, exciting application of direct democracy: it seems urgent to take advantage of this great opportunity as citizens are, ultimately, the ones who really make the city. Thus, instead of answers, cities shall be provided of questions. Questions in built form. Punctual, uncanny interventions are laid down as Baits, following empiric occasions, to foster interest around certain spots in the city. As incubators, they reveal hidden potentials and disclose the widest spectre of possibilities. A dialectic process of negotiation is then started between municipality, stakeholders and citizens: it is based upon Negotiative Plans in form of exemplary architectural proposals. These, starting from the given Baits, will evolute trough iterative adaptation to changing needs, they will inspire people’s imagination, give birth to unpredictable uses and, lately, influence the physical transformation of the neighborhood wider area.

Gianmaria Socci, Andrijana Sekulic — DAS ANDERE

Quotidian Vestbyen VS Exceptional Vestbyen

Gianmaria Socci, Andrijana Sekulic — DAS ANDERE

Baits

Gianmaria Socci, Andrijana Sekulic — DAS ANDERE

negotiative plans

Gianmaria Socci, Andrijana Sekulic — DAS ANDERE

The Hospital

Gianmaria Socci, Andrijana Sekulic — DAS ANDERE

the Viaduct

Gianmaria Socci, Andrijana Sekulic — DAS ANDERE

The Back Court

Gianmaria Socci, Andrijana Sekulic — DAS ANDERE

The Pier

Gianmaria Socci, Andrijana Sekulic — DAS ANDERE

Uffa abbigliamento donna - Arch. Salvatore Cannito

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lo spazio progettato è collocato nel centro storico di Potenza, dove i materiali contemporanei dialogano con la realtà storica dell’edificio. la luce come tutti i materiali utilizzati giocano un ruolo fondamentale nella valorizzazione dello spazio. pochi gesti progettuali hanno valorizzato lo spazio, migliorato la gestione di vendita, esaltato l’abbigliamento vero protagonista.

Arch. Salvatore Cannito — Uffa abbigliamento donna

Arch. Salvatore Cannito — Uffa abbigliamento donna

202 Coffey - AA Studio

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Creative complex of art studios and galleries warehouse conversion.

AA Studio — 202 Coffey

AA Studio — 202 Coffey

AA Studio — 202 Coffey

AA Studio — 202 Coffey

AA Studio — 202 Coffey

AA Studio — 202 Coffey

250 Bowery - AA Studio

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A new and highly successful mixed-use condominium, 250 Bowery is a contemporary factory that reflects the industrial proportions of the Bowery’s cast-iron past.

AA Studio — 250 Bowery

AA Studio — 250 Bowery

AA Studio — 250 Bowery

AA Studio — 250 Bowery

AA Studio — 250 Bowery

AA Studio — 250 Bowery

AA Studio — 250 Bowery

AA Studio — 250 Bowery

AA Studio — 250 Bowery

AA Studio — 250 Bowery

AA Studio — 250 Bowery

AA Studio — 250 Bowery

AA Studio — 250 Bowery

AA Studio — 250 Bowery

AA Studio — 250 Bowery

Appartamento B+T - Claudio Beltrame


Spring Studios - AA Studio

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Spring Studios NY is the new global hub for fashion photography. Its dramatic volumes as an existing factory have been transformed into studios, event spaces and post production facilities.

AA Studio — Spring Studios

AA Studio — Spring Studios

AA Studio — Spring Studios

AA Studio — Spring Studios

AA Studio — Spring Studios

AA Studio — Spring Studios

AA Studio — Spring Studios

A Chapel In The Forest - qbo_Paolo Zardo Architetto

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I soggetti di Spiritualità e Meditazione sono importanti temi per ogni architetto. La mia idea è semplice: creare un ambiente caldo ed intimo che favorisca la relazione tra Dio e le persone, usando materiali semplici ed una forma che dia spazio alla luce. La cappella è situata nella foresta per rafforzare il senso di pace ed armonia con la Natura.

qbo_Paolo Zardo Architetto — A Chapel In The Forest

The subjects of Spirituality and Meditation are important issues for every architect. My idea is simple: create a warm and intimate environment that would foster the relationship between God and people by using simple materials and a form that gives space to the light. The chapel should be settled in the forest in order to strengthen this sense of peace and harmony with the Nature.

qbo_Paolo Zardo Architetto — A Chapel In The Forest

qbo_Paolo Zardo Architetto — A Chapel In The Forest

Open House - matthew mazzotta, Jegan Vincent De Paul - Architectural Designer

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5 minute video of the history, context, and concept behind Open House - http://www.youtube.com/watch?v=hh_RB6uWQ-c

matthew mazzotta, Jegan Vincent De Paul - Architectural Designer — Open House

Open House 5 min video -- http://www.youtube.com/watch?v=hh_RB6uWQ-c For More Photos and Story - colemanarts.org/2013/06/open-house-matthew-mazzotta/

OPEN HOUSE is a transforming theater in York, Alabama

matthew mazzotta, Jegan Vincent De Paul - Architectural Designer — Open House

Open House 5 min video -- http://www.youtube.com/watch?v=hh_RB6uWQ-c For More Photos and Story - colemanarts.org/2013/06/open-house-matthew-mazzotta/

Artist Matthew Mazzotta, the Coleman Center for the Arts, and the people of York Alabama have teamed up to work together and transform a blighted property in York’s downtown into a new public art project this is in the shape of a house, but can physically transform into a 100 seat open air theater, free for the public.

matthew mazzotta, Jegan Vincent De Paul - Architectural Designer — Open House

Open House 5 min video -- http://www.youtube.com/watch?v=hh_RB6uWQ-c For More Photos and Story - colemanarts.org/2013/06/open-house-matthew-mazzotta/

Through open conversations, hard work and planning we have developed a project that uses the materials from an abandoned house as well as the land it sits on to build a new smaller house on the footprint of the old house. However this new house has a secret, it physically transforms from the shape of a house into an open air theater that seats 100 people by having its walls and roof fold down. We call our project ‘Open House’.

matthew mazzotta, Jegan Vincent De Paul - Architectural Designer — Open House

Open House 5 min video -- http://www.youtube.com/watch?v=hh_RB6uWQ-c For More Photos and Story - colemanarts.org/2013/06/open-house-matthew-mazzotta/

Open House lives mostly in the form of a house between the grocery store and the post office, reminding people what was there before, but it opens up when the community wants to enjoy shows, plays, movies, and any other event people can think of that supports community life here in York. When the theater is folded back up into the shape of a house the property is a public park for anyone to enjoy.

matthew mazzotta, Jegan Vincent De Paul - Architectural Designer — Open House

Open House 5 min video -- http://www.youtube.com/watch?v=hh_RB6uWQ-c For More Photos and Story - colemanarts.org/2013/06/open-house-matthew-mazzotta/

Open House was awarded grants from the National Endowment for the Arts and the Visual Artist Network, as well as individual contributions

matthew mazzotta, Jegan Vincent De Paul - Architectural Designer — Open House

Open House 5 min video -- http://www.youtube.com/watch?v=hh_RB6uWQ-c For More Photos and Story - colemanarts.org/2013/06/open-house-matthew-mazzotta/

Special Thanks to: Jegan Vincent De Paul – Architectural Designer Cory Vineyard – Carpenter Curtis Oliveira – Set Designer

matthew mazzotta, Jegan Vincent De Paul - Architectural Designer — Open House

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For more details on Matthew Mazzotta- matthewmazzotta.com

matthew mazzotta, Jegan Vincent De Paul - Architectural Designer — Open House

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For More Photos and Story – colemanarts.org/2013/06/open-house-matthew-mazzotta/

matthew mazzotta, Jegan Vincent De Paul - Architectural Designer — Open House

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matthew mazzotta, Jegan Vincent De Paul - Architectural Designer — Open House

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matthew mazzotta, Jegan Vincent De Paul - Architectural Designer — Open House

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matthew mazzotta, Jegan Vincent De Paul - Architectural Designer — Open House

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matthew mazzotta, Jegan Vincent De Paul - Architectural Designer — Open House

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matthew mazzotta, Jegan Vincent De Paul - Architectural Designer — Open House

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National Heritage Museum a Tripoli, Libia - chiara airoldi

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Il nuovo museo HEART OF LIBYA sarà realizzato nel cuore della città di Tripoli, ai margini della Medina, patrimonio UNESCO. Il Museo occuperà il sedime, rigenerandolo, della vecchia Manifattura Tabacchi, opera italiana dei primi anni venti. Gli ambiti funzionali che si articolano all’interno della struttura ricreano la frammentarietà, la vivacità del tessuto urbano, con soluzioni spaziali e sensoriali riprese dal genius libico. Le attività proposte amplificano questa filosofia, proponendosi con un mix funzionale trasversale: dalle aree museali permanenti alla shopping area, dai laboratori di fine artigianato alla scuola per la gestione del patrimonio storico artistico, dalle sale per esposizioni temporanee all’auditorium, alla mediateca, alla biblioteca storica, al ristorante di nouvel cusine mediterranea allo sky cafè. Saranno spazi aperti alla città 24 ore al giorno, collegati multimedialmente con i maggiori musei del globo; un grande Workshop dove “produrre” cultura e arte, farà parte della vita quotidiana. Il moderno velario ne rappresenta il concetto di accoglienza offerto dalle tende e segna con delicatezza e precisione il nuovo intervento accompagnando i visitatori alla scoperta dei luoghi della struttura museale al riparo dal forte irraggiamento, come una nuvola leggera. Il Periscopio, moderno obelisco, è il simbolo che unisce il principio di modernità e tradizione. È una “antenna“ alta 40 m simbolo e segnale che rende percepibile alla città gli avvenimenti che si svolgono all’interno del Museo come un cuore pulsante. Alla sua sommità sono posti specchi e telecamere in grado di riprendere le immagini “live” della città di Tripoli e trasmetterle nell’etere. Grande attenzione è stata posta al restauro dell’edificio esistente, in quanto, se da un lato il museo si intende come un grande e prezioso contenitore che accoglierà funzioni diversificate, dall’altro, trattandosi di un restauro, ne andranno adeguate le parti architettoniche, funzionali e tecnologiche nel rispetto della salvaguardia storica. Le attività di restauro che si intende intraprendere sull’edificio puntano al recupero dello stato originale. Verranno riportati alla luce gli antichi volumi e finiture. Ciò comporta la rinuncia ai volumi aggiunti in maniera invasiva nel corso della vita dell’edificio. I volumi che, invece, verranno aggiunti per esigenze di progetto saranno denunciati differenziando il linguaggio architettonico, le tecniche costruttive e i materiali da costruzione in favore di materiali leggeri quali vetro e acciaio la cui installazione prevede interventi puntuali, removibili e poco invasivi. Un altro aspetto di rilevante importanza su cui si è posta l’attenzione è la sostenibilità ambientale, intesa come perseguimento della compatibilità tra fattori economici, tutela delle risorse e qualità dell’ambiente. I fattori energetici sono stati affrontati con soluzioni che garantiscono la massima efficienza ed il miglior comfort. Il forte irraggiamento solare è qui utilizzato per la produzione energetica mediante pannelli fotovoltaici integrati al grande velario, che unitamente ad una mirata scelta dei materiali naturali, delle essenze a verde e dell’uso dell’acqua nelle corti esterne permetterà la creazione di microclimi controllati e la riduzione dell’albedo.

chiara airoldi — National Heritage Museum a Tripoli, Libia

Immagini analogiche

chiara airoldi — National Heritage Museum a Tripoli, Libia

chiara airoldi — National Heritage Museum a Tripoli, Libia

chiara airoldi — National Heritage Museum a Tripoli, Libia

chiara airoldi — National Heritage Museum a Tripoli, Libia

Propstoo principale - analisi restauro

chiara airoldi — National Heritage Museum a Tripoli, Libia

chiara airoldi — National Heritage Museum a Tripoli, Libia

Rendering Hall di ingresso area museale

chiara airoldi — National Heritage Museum a Tripoli, Libia

chiara airoldi — National Heritage Museum a Tripoli, Libia

Schema energetico dell'edificio

Europan 12 | Venezia - Andrès Holguin, Alessandro Deana, Elena Barbiero, Gilda Lombardi

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Filosofia di progetto Si propone uno sviluppo della città a basso consumo di suolo, in cui vengono riciclate le strutture obsolete, con l’inserimento di nuove architetture capaci di innestare nuovi cicli di vita; Riqualificazione economica, sociale e urbana dell’intera area attraverso l’inserimento di nuove funzioni e spazi pubblici e il miglioramento degli standard a verde; Soluzione del nodo infrastrutturale e degli scambiatori intermodali e l’integrazione con il quartiere di Marghera; La proposta si articola in due momenti progettuali: il primo risponde alle richieste edificatorie effettive e attuali della città, mentre il secondo completerà la capacità edificatoria prevista del piano mediante l’occupazione gli spazi liberi lasciati a tale scopo, allorché il mercato immobiliare ne farà richiesta.

Andrès Holguin, Alessandro Deana, Elena Barbiero, Gilda Lombardi — Europan 12 | Venezia

Vista generale del progetto

L’occasione del vuoto La notevole crescita delle aree urbanizzate nella pianura veneta, veloce e diffusa ma priva di una vera progettazione architettonica e urbanistica, rappresenta oggi un problema largamente avvertito. Un problema legato alla scarsa qualità architettonica dei manufatti e degli spazi per la socializzazione, alla criticità dell’assetto urbanistico e delle relazioni territoriali, ai negativi impatti ambientali e alla progressiva occupazione degli spazi agricoli. Negli ultimi anni stiamo però assistendo a una ridensificazione delle città mediante l’utilizzazione dei vuoti urbani residui e delle strutture obsolete con un potenziale di rigenerazione. Uno sviluppo di questo tipo permette di avviare un nuovo processo di crescita urbana sostenibile. I concetti alla base di questo atteggiamento sono:
  • il risparmio del suolo come risorsa
  • il rallentamento del fenomeno della crescita della città verso la periferia a favore di una trasformazione urbana della città consolidata
  • la riduzione dei tempi degli spostamenti e della pressione sulle infrastrutture e sui trasporti
  • la riduzione del consumo del suolo rurale
  • l’attivazione di una riconversione eco-sostenibile dello stock edilizio esistente Intervenire sulla città costituita permette di ripristinare la continuità spaziale rafforzando i tessuti urbani, permette l’introduzione di nuovi usi che soddisfano le necessità della comunità, introduce nuove tipologie abitative e destinazioni d’uso aumentando la mixitè sociale e funzionale e il valore economico della proprietà.

Il progetto L’area di progetto coincide con il punto di congiunzione tra tre realtà fortemente caratterizzate e reciprocamente dipendenti: Mestre, Marghera e Venezia. Questa configurazione urbana, a forma di farfalla, determina complesse tensioni tra il punto di unione (ambito della stazione) e il centri urbani di piazza Ferretto, piazza Sant’ Antonio e l’isola di Venezia. Data la straordinaria potenzialità che l’area presenta nel saldare le diverse realtà urbane e nel conformarsi come un nuovo cuore funzionale nella terra ferma, il progetto propone propone di intervenire in maniera differenziata nei diversi ambiti di progetto: ex scalo ferroviario, viale della stazione e giardini di via Piave.

Andrès Holguin, Alessandro Deana, Elena Barbiero, Gilda Lombardi — Europan 12 | Venezia

Planimetria generale di progetto

Ambito 1: ex-scalo ferroviario Nell’ambito del Viale della Stazione, si propone:
  • l’inserimento di nuove volumetrie in aggiunta alle volumetrie esistenti in modo da valorizzare e funzionalizzare il patrimonio edilizio esistente: nuova stazione autobus, superfetazione edificio ex poste, superfetazione della stazione treni, affiancamento volumetrico edificio delle ferrovie;
  • la conferma dei vuoti urbani presenti liberandoli da volumetrie incongruenti e inserendo chiare destinazioni: stazione autobus, piazza della stazione, parcheggi- playground, giardini pubblici, bosco lineare;
  • la realizzazione di una nuova piazza pubblica posta tra la stazione dei treni e l’edificio ex-poste. Questa piazza sarà motore della rigenerazione urbana dell’area e favorirà la mobilità e i flussi tra i diversi sistemi di trasporto. La realizzazione di una connessione facile e fluida tra i diversi sistemi di trasporto: tram, bus urbano, stazione autobus interurbano e internazionale, stazione treno, taxi, parcheggio auto e bici e il sistema bike-sharing.
Ambito 2: viale della stazione Nell’ambito del Viale della Stazione, si propone:
  • l’inserimento di nuove volumetrie in aggiunta alle volumetrie esistenti in modo da valorizzare e funzionalizzare il patrimonio edilizio esistente: nuova stazione autobus, superfetazione edificio ex poste, superfetazione della stazione treni, affiancamento volumetrico edificio delle ferrovie;
  • la conferma dei vuoti urbani presenti liberandoli da volumetrie incongruenti e inserendo chiare destinazioni: stazione autobus, piazza della stazione, parcheggi- playground, giardini pubblici, bosco lineare;
  • la realizzazione di una nuova piazza pubblica posta tra la stazione dei treni e l’edificio ex-poste. Questa piazza sarà motore della rigenerazione urbana dell’area e favorirà la mobilità e i flussi tra i diversi sistemi di trasporto. La realizzazione di una connessione facile e fluida tra i diversi sistemi di trasporto: tram, bus urbano, stazione autobus interurbano e internazionale, stazione treno, taxi, parcheggio auto e bici e il sistema bike-sharing.
Ambito 3: giardini di via Piave Nell’ambito dei giardini di via Piave, si propone:
  • il rafforzamento delle testate nord e sud del parco con l’inserimento di attività commerciali rivolte al parco;
  • l’inserimento di nuovi spazi lastricati in corrispondenza di Via Ortigara e Via Sernaglia, allo scopo di favorire l’integrazione tra le attività commerciali e il parco; l’inserimento di due nuovi volumi commerciali provvisori all’interno del parco che svolgeranno una duplice funzione: potenziatori delle attività e presidio del parco. I volumi saranno smontati non appena i giardini raggiungeranno il livello di riutilizzo atteso da parte della comunità (città adattabile).

Processo incrementale (città adattabile) La difficile situazione economica che interessa oggi il settore delle costruzioni, l’incertezza degli scenari e delle previsioni per il breve e medio periodo e la debolezza della domanda di nuove costruzioni in città, dove la presenza di immobili invenduti è già alta, spinge a immaginare un progetto che sfrutta la massima volumetria prevista dal piano in modo incrementale. In una prima fase le nuove edificazioni dovranno rispondere alle necessità immediate e contingenti della città. Nell’area dell’ex scalo-merci si prevede soltanto il trasferimento delle famiglie provenienti dal quartiere sorto tra le linee ferroviarie per Treviso e Trieste e l’inserimento di una serie di case a schiera necessarie a conformare e limitare il sistema del verde. Questa tipologia, non presente nelle zone centrali della città, può rispondere a una nicchia specifica di mercato. Nell’area della Stazione, invece, le aree vuote edificabili vengono provvisoriamente occupate da spazi ad uso pubblico, mentre vengono incrementate le volumetrie di vecchie costruzioni in stato di obsolescenza in modo da riattivarle ed avviare un nuovo ciclo di vita per questo patrimonio costruito. In una fase successiva, nel caso in cui l’andamento dell’economia e del mercato immobiliare lo permettano, potranno essere realizzate nuove costruzioni nei terreni lasciati liberi, sfruttando così le volumetrie previste dalla normativa non espresse nella prima fase del progetto.

Andrès Holguin, Alessandro Deana, Elena Barbiero, Gilda Lombardi — Europan 12 | Venezia

Immagine del nuovo parco nell'area dell'ex scalo ferroviario

Andrès Holguin, Alessandro Deana, Elena Barbiero, Gilda Lombardi — Europan 12 | Venezia

Immagine della nuova piazza e del nuovo accesso alla stazione

Andrès Holguin, Alessandro Deana, Elena Barbiero, Gilda Lombardi — Europan 12 | Venezia

Prima e Seconda fase del progetto

Andrès Holguin, Alessandro Deana, Elena Barbiero, Gilda Lombardi — Europan 12 | Venezia

Tavola 1

Andrès Holguin, Alessandro Deana, Elena Barbiero, Gilda Lombardi — Europan 12 | Venezia

Tavola 2

Andrès Holguin, Alessandro Deana, Elena Barbiero, Gilda Lombardi — Europan 12 | Venezia

Tavola 3

GREEN VILLAGE “SUNFLOWER” - TONDI - chiara airoldi

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Il disegno planivolumetrico è stato generato da una attenta analisi del soleggiamento dell’area e dall’approfondito studio delle ombre riportate dei singoli edifici nelle stagioni. La disposizione e l’orientamento degli edifici sono stati scelti allo scopo di ottimizzarne sia la visuale prospettica, sempre aperta, che l’esposizione, sia degli alloggi con doppio affaccio, sia di quelli con singolo affaccio; non sono previsti alloggi con singolo affaccio a Nord. Le analisi eliodinamiche hanno “scolpito” la sagoma degli edifici in funzione della maggior possibilità di far penetrare il soleggiamento all’interno degli alloggi e tra gli edifici stessi. L’area del Green Village “Sunflower”è suddivisa in tre aree tematiche, ciascuna con le proprie caratteristiche e peculiarità importanti per “l’imprinting”, ovvero l’identificazione degli abitanti verso il proprio luogo di residenza. ARTE: è l’area dedicata a soggetti maggiormente sensibili agli aspetti artistici, alla moda, all’eleganza, è localizzata verso nord-est. Le residenze e le attività commerciali-terziarie creano un mix funzionale “aperto”, dove le attività creative si concretizzano creando un tessuto unico, vivo e mondano. SPORT: è l’area dedicata agli sportivi, a soggetti molto attivi. Le aree residenziali sono localizzate in prossimità del grande complesso sportivo esistente, fulcro ed elemento di attrazione. L’atmosfera dovrà essere giovane ed informale, dove la dinamicità si fonde con le qualità del paesaggio naturale in un contesto unico. NATURA: è l’area tematica dedicata agli amanti della natura, posizionata al centro del lotto, sarà data la possibilità di esprimere le proprie attitudini all’interno dell’ ambito urbano con maggior presenza di essenze naturali autoctone che ne caratterizzano lo spazio. La rete della mobilità interna all’area è imperniata sulle linee ortogonali generatrici dell’intero villaggio e si fonda sul principio della separazione tendenziale delle diverse modalità di spostamento. Finalità di tale scelta è la creazione di un insediamento a misura d’uomo, in cui sia particolarmente agevole e piacevole spostarsi senza auto da qualsiasi punto del villaggio gli spostamenti risultano agevoli e sicuri, attraverso le ciclopiste ed i percorsi pedonali. Le aree a parcheggio private sono localizzate al piano interrato, al di sotto degli edifici e delle aree a verde piantumate. La versatilità dei Layout distributivi delle singole unità faciliterà il corretto posizionamento delle funzioni in virtù delle esigenze di mercato. Il tessuto edilizio sarà costituito da 11 edifici modulari, di cinque piani d’altezza, disposti parallelamente gli uni agli altri, orientati lungo l’asse nord-ovest, sud-est, per un migliore soleggiamento, sfalsati per mitigare l’impatto visivo. Lungo la Sojakooli Tn è prevista la localizzazione di 3 edifici modulari in linea a destinazione mista, i laterali di minore dimensione sviluppati su cinque livelli, quello centrale disposto su 4 livelli di pari dimensione con un quinto livello più piccolo, con terrazzo a verde. La zona destinata al commercio ed al terziario, che riguarda il 10% della superficie, potrà essere qui distribuita al piano terra e parzialmente ai livelli superiori serviti dalla viabilità primaria di quartiere e da abbondanti parcheggi a raso per la veloce fruizione

chiara airoldi — GREEN VILLAGE “SUNFLOWER” - TONDI

chiara airoldi — GREEN VILLAGE “SUNFLOWER” - TONDI

chiara airoldi — GREEN VILLAGE “SUNFLOWER” - TONDI

Villa Roces - Govaert & Vanhoutte

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Villa Roces is integrated in an oblong terrain of about 70m long and 30m wide, situated in the forest surroundings of Bruges. The concept consists of a 50 m long and a 4.20 m high wooden wall flanking 6 m wide glass box is disposed. The house is built along a wall with the intention to meet the lack of light and reflect the presence of the forest, the verticality of the trees, etc. The 54m long wall functions as a background for the transparant volume in front. The wall is not only visible at the outside, but also continuously visible at the inside.
As the transparent volume is conceived as a box, the inside space is filled in with clearly defined boxes and volumes and incorporate the structural elements.
The glass box is indented at three sides:
One to give access to the underground parking place
One to develop the half underground swimming pool
And one to give access, at the backside of the house, to the master bedroom and annex bathroom

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

The plan concept is very simple:
On the level of the garden there is the income, kitchen, dining room and fireplace situated. The kitchen can be separated from dining room with a big sliding door.
The bedroom section of the children and the master bedroom are situated one above the other and put in split-level with the living room which has one and a half height
In front of the master bedroom we have a secondary sitting room which spatial makes the conversion to the handled levels.
A slope guarantuees the connection between the living room and the bedroom section of the children.
By handling the explained levels and heights we could maintain a continuously horizontal box which was of main importance to be put in contrast to the verticality of the trees.
Under the living room and kitchen is the underground parking situated. To put this underground was also of main importance in order to reduce the build volume above the ground level, this in relation to the disposable space and give the house the visual impression of a big pavilion.

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces

Govaert & Vanhoutte — Villa Roces


Terme Sensoriali - chiara airoldi

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L’intervento di riqualificazione funzionale del Padiglione Garboli si inserisce all’interno di un più ampio programma d’intervento che interessa l’intera area delle Terme di Chianciano, Parco Fucoli, Sorgente Sillene e Stabilimento Acqua Santa. Il progetto si struttura attraverso un percorso a “spirale” che si sviluppa lungo i tre livelli dell’edificio in cui si ritrovano i cinque elementi (acqua, fuoco, terra, aria, etere). L’intento è quello di realizzare un edificio in cui sia possibile riequilibrare le energie del proprio corpo attraverso il Percorso Sensoriale che i diversi ambienti mettono in scena, ciascuno con una sua peculiarità. Il concept di progetto, studiato in collaborazione con una equipe di specialisti, messa a disposizione dalla committenza, trae origine dalla medicina Ayurvedica che ha una visione olistica dell’uomo: cioè vede l’essere umano formato da mente, corpo e spirito e il cui benessere psico-fisico è dato dall’equilibrio del campo energetico di tali elementi. Di conseguenza la malattia non è altro che uno squilibrio energetico non risolto. Si compongono così i percorsi del progetto “TERME SENSORIALI” basati sul riequilibrio del campo energetico umano attraverso l’armonia dei 5 elementi. I percorsi iniziano dalla parte più materiale fino ad arrivare a quella più sottile, attraverso questa sequenza:ACQUA, FUOCO, TERRA, ARIA, ETERE.

chiara airoldi — Terme Sensoriali

Vista delll'edificio dal parco

chiara airoldi — Terme Sensoriali

chiara airoldi — Terme Sensoriali

chiara airoldi — Terme Sensoriali

chiara airoldi — Terme Sensoriali

chiara airoldi — Terme Sensoriali

chiara airoldi — Terme Sensoriali

chiara airoldi — Terme Sensoriali

chiara airoldi — Terme Sensoriali

chiara airoldi — Terme Sensoriali

Play city_place your bet - laprimastanza, Matteo Battistini, Davide Agostini, steve camagni, francesco ceccarelli, Luca Landi, Michele Vasumini, Giorgio Liverani

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“Configurations of disordered atoms are much more than groups of atoms organized in an interesting way. A collection of atoms which moves randomly will assume a disordered state with much more probability than an organized configuration. This is due to the fact that in nature there are much more disordered states. For this reason the disordered state is the state of equilibrium. In fact there’s a very small propability that a disordered state will turn into an organized one. This is the essence of the entropy increase”_Lee Smolin

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According to the motto “Town in transition – Launching into an innovative development” the task of the project is to create an innovative duo project-entropy. The pair control-case plays in a sort of attraction of the opposites in order to make views for the conversion of Kaufbeuren Air Base in terms of urban planning, economic, supply management, landscape, environmental, demographic, social and cultural development.

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According to quantum physics and to Heisenberg’s uncertainty principle, we believe that in nature there’s no determination about what happens in space and time but that the happening itself is due to a case game.

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This is the end of static, stiff and top-down urban planning; this is the beginning of a new type of urban planning where the urban planner design the layout the city will born from, the plug-in the city will feed from, a game board on which the city will roll the dices of the urban, economic, social and cultural development.

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At the same time, the project acts like the maker of the entropy and its manager. In this way we can stress that this is a logical case, a rational entropy.

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The project layout is logical and rational and very relevant because it’s the only designed shape in the start up phase of the new Kaufbeuren. Very few and minimal actions: the layout is like a butterfly and its wings beat will give born to a city; the project is like a seed which from the very beginning has got everything it needs to develop a luxuriant tree, that is to say the blooming new Kaufbeuren. The new Kaufbeuren will born like rolling dices as if in a Craps game!

laprimastanza, Matteo Battistini, Davide Agostini, steve camagni, francesco ceccarelli, Luca Landi, Michele Vasumini, Giorgio Liverani — Play city_place your bet

The architect must design the game board and the dices. The players will do their part! The probability will think about all the rest!

Are you ready? Let’s get the game started!

BLUGIRL handbags - Donatella Ermanni, Katia Romano

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Ideazione e realizzazione di Stand Fieristico in occasione della 103° edizione MIPEL Marzo 2013.

Donatella Ermanni, Katia Romano — BLUGIRL handbags

Donatella Ermanni, Katia Romano — BLUGIRL handbags

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Corralitos - AA Studio

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High in the hills above the Monterrey Bay, California, a winding road and curving driveway leads to this modern Italian country house. On the front side of the home, expansive views are enjoyed from every room, wrap-around terraces, and courtyards. A pool and spa were carefully sited to allow guests to enjoy both the tower wing and shaded outdoor kitchen at one end, and the main house at the other.

AA Studio — Corralitos

AA Studio — Corralitos

AA Studio — Corralitos

AA Studio — Corralitos

AA Studio — Corralitos

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AA Studio — Corralitos

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AA Studio — Corralitos

AA Studio — Corralitos

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Cross Creek - AA Studio

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This house is located in Sedona, Arizona in the beautiful subdivision called “Cross Creek Ranch”. The design creates a “Modern Pueblo” look with the entrance, doors and windows recessed into the external walls, in order to deepen the shadow line at each opening.

AA Studio — Cross Creek

AA Studio — Cross Creek

AA Studio — Cross Creek

AA Studio — Cross Creek

AA Studio — Cross Creek

AA Studio — Cross Creek

AA Studio — Cross Creek

AA Studio — Cross Creek

AA Studio — Cross Creek

AA Studio — Cross Creek

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