Quantcast
Channel: Divisare - Projects Latest Updates
Viewing all 11324 articles
Browse latest View live

Collider Activity Center - federico ortiz sánchez, Oriol Beltran Porres, Valentin Kokudev

0
0

A wedge has been nailed on the ground creating a violent crack; the terrain collapses forming a new canyon!!!

03_large

The building appears as a volume covering the wedge and part of the canyon in order to give place to a new reference point for all active people offering unlimited possibilities of sports, rest and social interaction and offering a strong landmark to the Mladost area.

01_large

A rotation of the building allow to extend the views towards the park area and generates a new public space marking the main entrance to the complex and aligning with the main pedestrian accesses towards the metro station.

02_large

The project takes advantage of this new artificial topography in order to provide the greatest amount of climbing area with maximum versatility: an extensive typological variation of boulder walls plus 4087 m2 of climbing surface potential.

Imagen_7_large

The program focuses on a compact volume with a minimum footprint in order to stimulate different synergies in a centralized structure with a clear functional logic.

Imagen_6_large

A set of void spaces inside the building generate crossed views and allows better natural lighting while incorporating movement and interactivity as a base concept of the Center.

Imagen_1_large

The activities extend over the park area taking advantage of the different topographies in order to graduate the privacy and allowing potential uses for a wide range of sportive and cultural events.

Imagen_2_large

The building operation in conjunction with the park generates a variety of “exploration paths” activating the peripheral circulation throughout the whole complex.

Imagen_3_large

The new urban square can be used for outdoor climbing exhibitions as the main facade of the building is formed by a concrete climbing wall; it works as an open air entrance hall for the building. A set of sliding doors allow to connect both the indoor and outdoor hall during the summer for a more continuous and fluent space.

Imagen_4_large

Imagen_5_large

Imagen_8_large


casa DBC - act _ romegialli

0
0

il progetto si confronta con il tema di un deposito agricolo da riconvertire in una casa unifamiliare di civile abitazione. L’edificio pre-esistente non presentava alcun elemento di pregio architettonico. I vincoli determinati dalle regole urbanistiche permettevano la parziale ricostruzione del sedime esistente e imponevano il mantenimento del sedime costruito e delle quote di gronda pre-esistenti. L’edificio si colloca su un terreno che dalle pendici del monte Legnone degrada verso le sponde del lago di Como. Il progetto partendo dalle condizioni delle regole edilizie lavora su una sequenza di scavi nel profilo del terreno circostante per dare abitabilità al piano semi-interrato, altrimenti non utilizzabile. Questa sequenza di patii e cortili permette alla luce di penetrare nel piano semi-interrato della zona notte.Genera spazi protetti dai venti dominanti e rimanda la vista solo al cielo e alle montagne circostanti eliminando dalla vista le costruzioni all’intorno prive di qualità. Uno sbalzo molto pronunciato di un grande terrazzo posto a sud permette di avere una visuale libera sul panorama del lago di Como. La finitura esterna delle parti intonacate realizzata con finitura grezza a cazzuola rimanda agli edifici rurali della zona. Partiture in cemento armato faccia a vista con finitura ottenuta tramite l’utilizzo di pannelli di legno pressato tipo OSB costruiscono gli spazi sottratti al pendio naturale ( patii e cortili ).

Img_6960_large

Casa_dbc_03_large

Casa_dbc_01_large

© marcello mariana

Casa_dbc_02_large

Casa_dbc_04_large

Casa_dbc_05_large

Casa_dbc_06_large

Casa_dbc_07_large

Casa_dbc_08_large

Casa_dbc_09_large

Casa_dbc_confronto_large

stato di fatto / progetto

Pianta_piano_terra_casa_dbc_large

Img_1885_large

Img_2315_large

interior in engadina 01 - act _ romegialli

0
0

progetto di arredo in Engadina di appartamento in un edificio progettato da Luigi Caccia Dominioni.

Zecca01_000_large

Engadina_01-01_large

Engadina_01-05_large

Engadina_01-06_large

Engadina_01-02_large

Engadina_01-11_large

Engadina_01-19_large

lo spirito della casa - Michele Filippi, Viviana Puecher

0
0

LA FORMA Lo spirito della casa trova il suo spiazzante equilibrio tra generi contrapposti. Le forme immediate provengono dalla sub-cultura pop, dai canoni deformati dell’estetica superflat. Il principale materiale impiegato, il legno naturale, appartiene invece alle radici della scultura classica. Tuttavia la tecnica di lavorazione è tutt’altro che tradizionale: l’ausilio di strumenti meccanici ha un ruolo preponderante, attribuendo alle forme una precisione altrimenti ineguagliabile. Ma le origini sono ben più lontane, ataviche. E’ legno, etereo e naturale. E’ la più infantile forma antropomorfa. E’ un tripode, basa la stabilità sul numero tre, il concetto più antico di equilibrio. L’inserimento in un ambiente istituzionale infine ne esalta il principio innovatore e la capacità comunicativa ad ampio raggio.

04_large

IL SIGNIFICATO Lo spirito della casa è la metafora dell’uomo e del suo rapporto con la natura attraverso il filtro che li unisce e li separa, la casa. Ad ogni casa appartiene uno spirito diverso. Se essa è in armonia con la natura e con l’uomo, anche lo spirito sarà in armonia. Se lo farà in modo moderno, altrettanto farà lo spirito. La natura è grande, è il legno. L’uomo è piccolo ma forte, un corno d’acciaio. Assieme costruiscono la casa. E’ un processo di vita, morte e rinascita che solo con coscienza diventa sostenibile. Per questo edificio e scultura usano stesse tecniche, stessi materiali, stessi principi: sono una cosa sola.

03_large

photo by Carlo Busetti

LA CREAZIONE Lo spirito della casa è per prima cosa un’opera letteraria, una cosmogonia che intreccia il mondo reale, cui appartengono l’edificio e le sue forme, con uno fantastico fatto di spiriti elementari. Solo ora, come in una trasposizione cinematografica, l’idea diventa materia, mentre la narrazione annichilisce in un unico pensiero posto sulla soglia tra i due mondi: basterà entrare da quella porta e vedere che ti sta osservando. E non potrai fare a meno di osservarlo. Allora ti domanderai a cosa stia pensando. Ma non sarà lui a darti le risposte, sarai tu stesso a dartele. Esprimere questa vocazione concettuale in un concorso d’arte per un’opera pubblica è una sfida, un’ulteriore incognita sull’anonimato, sui possibili giudizi e pregiudizi della commissione e del committente ultimo, la gente. Allora bozzetto e tavole non sono più rappresentazioni formali, bensì emotive dell’opera. Un prototipo di stracci ne individua il lato maturo: le venature del legno sono cicatrici nel tessuto, le forme sono grezze, i lineamenti disarmonici. I disegni parlano invece dell’aspetto evanescente e spirituale, di naturalezza e armonia. La relazione infine tratta dei materiali, della tecnica, della simbiosi tra edificio e scultura. Una volta approvata, l’idea evolve in entità digitale e si trasforma in legno con processo CAD/CAM e qui finisce la favola. Sbagliato. Numerose false piste portano a perfette macchine robotizzate che nessuno è in grado di comandare. Ma solo in un contesto mozzafiato, in un paesino ai piedi delle Pale di S.Martino, un tornio enorme e la mano di Celestino (l’unica in grado di manovrarlo) riescono ad estrarre dal legno la forma unica dello spirito della casa.

01_large

05_large

05b_large

06_large

07_large

08_large

08b_large

09_large

10aa_large

10ab_large

10ac_large

10b_large

11_large

12_large

14_large

15_large

16_large

interior in engadina 02 - act _ romegialli

0
0

progetto di arredo in Engadina di appartamento in un edificio progettato da Luigi Caccia Dominioni.

Engadina_02-00_large

Engadina_02-04_large

Engadina_02-05_large

Engadina_02-01_large

Engadina_02-10_large

Engadina_02-18_large

interior casa AB - act _ romegialli

0
0

recupero/ampliamento di un sottotetto ad uso abitativo

Bong003_large

Bong004_large

Bong002_large

Bong001_large

Bong005_large

Bong007_large

Bong006_large

Bong008_large

Bong010_large

Bong009_large

Bong000_large

interior negozio AM - act _ romegialli

interior uffici E - act _ romegialli


interior enoteca E - act _ romegialli

0
0

...

Eno_013_large

Eno001_large

Eno000_large

Eno008_large

Eno005_large

Eno011_large

Eno010_large

URBAN PLANNING AND ARCHITECTURAL DESIGN FOR PENÍNSULA OF SANCTI-PETRI, CÁDIZ (SPAIN) - bakpak

0
0

The village of Sancti Petri owes its importance to the past tuna industry and seafarers. Today everything has changed and fishing architecture has gone. The project aims to give back the original meaning to the peninsula reinterpreting architectural and spatial values of the past.

1_large

The beauty of the peninsula (also known in the region as “the boat”) lies in the simplicity and compactness of functional and economic architecture. This project takes that tradition and introduces new elements that adapt to the new reality of uses. The industrial architecture, pitched roofs, sequences of gables…has inspired this new architecture. This type of architecture was based on growth by adding very basic modules in terms of typology so that we can generate blocks with certain complexity. This view of planning as the sum of individual parts is the theoretical and conceptual basis of our proposal.

This “new town” is divided into 13 themed compact uses sets and each of them are made up of modules. These square shaped sets are related in one hand to the environment through its open perimeter, and in other hand with itself through its “streets and squares” in the interior. These sets has a strong relationship to the sea, the natural park and the new forest, showing a scale close to a village with a complex tissue and sheltered from the wind east and west.

Outward we can find their white facades, more opaque, with square holes…in other words, a one familiar landscape. Inward the facades are built with pine wood boards, generating a certain historical relation with the tradition of the wooden boats and its carpenters.

As a connecting element between all the parts, but also as the new value of the peninsula, we introduce a new “forest” of replantes pines (Pinus pinea) form south to north, creating a new reality landscape.

Due to its shape, the module (78 square meters) combined with itself generate naves (occasionally interrupted by yards) in the same proportion as the ancient town. To build it we will use a metallic structure. This concept of repetitive modules has some benefit in serialized construction so the cost of implementation will be significantly lower than any conventional construction.

For creation of the sets are designed two modules, one generic (gable roof) and other “edge” building with in a three waters roof.

BAKPAK ARCHITECTS

Profondo Rossi v/s Superclassico - stARTT

0
0

The work aims to rehabilitate the monumental halls of the Hotel de Galliffet, looking for the previus restoration, made by Italo Rota in the earlier nineties and adapting the spaces to the uses of the Italian Cultural Institute in Paris.

Ec_o33_startt_lungarella-_mg_0649_large

1. A series of minimal design pieces compose a fantastic landscape, hinting at a monstrous iron figure. As single objects they are free characters living the existing landscape of monumental rooms of the Hôtel de Galliffet, the head become the support for manifestoes an colophons, the body is dissected to make up the bases for the objects to be exposed; the tail is the structure for big elements. Their essential shapes, made by lines an planes, play backlit with the natural light coming from the garden and they multiply themselves in the hall of mirrors of the restoration by Italo Rota. Within their compact form, they combine a furniture for the activities of the Institute: a bench for the expositions, a catering table for a preview, the plan for the presentation of catalogs and publications or – simply – a singular object, made by the variation of the same type element…

Ec_o33_startt_lungarella-_mg_0698_large

2. The conference hall is given back to its monumental form, dismantling the trellis ad redesigning the stage, to contain an hidden retractable machinery for the screen. This solution allows us to give back the direct relationship between the open spaces of the garden and the architectural set of interiors. The mirrors and the opening in the vault, frescoed like a sky, come back to be part of an illusory design framing a natura naturata – painted on the vault and controlled in the garden. The light design is thought to emphasize the sequence of four layers: the one of the pavement, in red and white marble or parquet; the plan of columns, architrave and mirrors, in gold and green; the level of stuccoes at the beginning of the vault, in white and yellow; finally the sky frescoed opening in the vault.

Ec_o33_startt_lungarella-_mg_0662_large

A sectional landscape and an exceptional space. The pattern and the monument; the Architecture of the City and the reflected architecture, Aldo Rossi and Superstudio: a corpus of concepts and instruments for the project, able to be given back to the toolbox of architecture, finally free to be reinterpreted, used and hybridized with the other tools available, for new challenges and needs of experimentation, in order to save them from the fate of fetishes.

Startt_par_t002_large

Ec_o33_startt_lungarella-_mg_1009-12_large

Ec_o33_startt_lungarella-_mg_1000_large

Ec_o33_startt_lungarella-_mg_1025_large

Ec_o33_startt_lungarella-_mg_1048_large

Ec_o33_startt_lungarella-_mg_1066_large

Ec_o33_startt_provsup_015_large

Ec_o33_startt_provsupa_016_large

Ec_o33_startt_provsup_017_large

Ec_o33_startt_t8_large

Ec_o33_startt_ante_operam_001_large

ante operam

Ec_o33_startt_ante_operam_002_large

ante operam

RISTRUTTURAZIONE APPARTAMENTO - FATmaison

0
0

L’idea è quella di trasformare un appartamento in una villa. L’appartamento sarà ampliato alzando un piano. La pulizia e la semplicità sono le parole chiave di questo progetto.

001_large

002_large

003_large

004_large

006_large

RINNOVO LUNGOFIUME - FATmaison

0
0

Il rinnovo urbano del fiume Testene nasce dalla necessità di trasformare zona a zona lo spazio pubblico, senza peculiarità morfologiche.

001_test_copia_large

002_large

003_large

005_large

006_large

004_large

rustico PP - federica pellegrini

PROGETTAZIONE VILLA - FATmaison

0
0

La particolarità del progetto risiede nel metodo innovativo di costruzione; utilizzare il polistirolo e l’effetto serra. La facciata in legno,con due serre climatizzate, contribuirà a mantenere all’interno delle case temperature stabili.

001_large

002_large

003_large

004_large

005_large

006_large


ESPANSIONE CLINICA - FATmaison

0
0

L’espansione sarà costruita tra due edifici esistenti, (la clinica e gli uffici della clinica).

001_large

002_large

003_large

004_large

005_large

007_large

009_large

COSTRUZIONE DI UNA VILLA - FATmaison

0
0

Progettazione e realizzazione di una villa privata

001_large

002_large

003_large

004_large

PROGETTAZIONE DI UN EDIFICIO - FATmaison

0
0

Progettazione e realizzazione di un hotel a Baranzate (MI)

001_large

002_large

003_large

004_large

005_large

006_large

Casa in pianura a basso costo - Cesare Piva - piva&b, Paolo Piva

0
0

Amare e tra-dire la propria terra. Dopo la redazione del Piano di edilizia convenzionata a San Clemente – zona pianeggiate, a sud del centro di Occhieppo inferiore, con vista sulle Alpi Pennine e sulla Serra morenica – ci siamo posti questa domanda. Come progettare una serie di case economiche e flessibili, vicine alle forme della tradizione piemontese come alle nuove esigenze abitative, senza poter dialogare con un cliente reale?

1

Foto archetipocreativo

Oggi la crisi economica e la moltitudine dei modi costruttivi si contraggono e si espandono così velocemente che risulta necessario dissipare le prassi consolidate e nel contempo evitare la retorica contemporanea della casa a costo energetico nullo. Per navigare “a vista” nel tempestoso mare edilizio, oggi è auspicabile avere buone e rapide idee, maturare una fluida immaginazione più che essere un timoniere-tecnico-ambientale sopraffino. In questo con-testo, per scovare idee e conoscenze abbiamo provato a decifrare liberamente alcuni frammenti di memoria del nostro passato e del nostro esistente: le case con altana e manto di copertura in coppi osservate nella bassa Valle Cervo; le vivide corrispondenze con la natura analizzate nella Casa Olano (1957) di José Antonio Coderch; l’asciutta domesticità delle case lombarde degli anni Sessanta sbirciata nei libri dimenticati di Carlo Perogalli; la luce sublime che ci ha inondati nel tetro Dome (1812) della Casa-Museo di John Soane; “a never-ending story”. Ossia frammenti in-finiti di case, di sensazioni e di abbagli che si sono stratificati misteriosamente nel tempo. Non sappiamo dipanarli e catalogarli come fanno gli archeologi, né conosciamo come e quanto abbiano nutrito la genesi del progetto. Sono remote suggestioni, insieme ad altre cadute nell’oblio, che hanno concorso (supponiamo) a prefigurare e simultaneamente a disegnare, a progettare e insieme a costruire una casa ideale che poi è diventata la casa di Alfredo Rondano. Una casa semplice, la sua casa, che si genera per sottrazione (con e) dentro la figura quadrata del tetto (14X14m), con l’altana nel centro (pozzo di luce zenitale e aerazione naturale per il soggiorno, lanterna per il paesaggio circostante). Una casa famigliare, la sua casa, costruita senza acrobazie formali, con mattoni e “cappotto” esterno, con infissi di pino lamellare a taglio termico e pietra di Luserna fiammata per soglie e davanzali, con lamiera di zinco per le gronde e i pluviali, shed per integrare i pannelli solari e fotovoltaici.

2

Foto archetipocreativo

3

Foto archetipocreativo

5

Foto archetipocreativo

4

Pianta_persuasivi_12e5_x_12e5_large

Sezione_persuasivi_25x12e5_large

4

4

4

4

PROGETTAZIONE DI UNA VILLA - FATmaison

0
0

La casa è modulare, progettata per esser montata facilmente, in breve tempo e in qualsiasi luogo. Le dimensioni possono variare a seconda del sito del progetto e le esigenze del cliente. La casa è in legno e canapa, sviluppato e progettato in collaborazione con il Casalovapila carpenteria. Ogni materiale utilizzato è ecologico. Il riscaldamento si materializza attraverso una caldaia a legna.

001_large

002_large

003_large

004_large

005_large

006_large

007_large

Viewing all 11324 articles
Browse latest View live




Latest Images