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Sala Riunioni - Jacopo Mannucci

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Realizzazione di una sala la riunioni in uno stabile adibito a laboratorio. Progettazione e realizzazione comprensiva di allestimento e arredi.

Jacopo Mannucci — Sala Riunioni

Jacopo Mannucci — Sala Riunioni

Jacopo Mannucci — Sala Riunioni


Studio Mazzi Commercialisti - Jacopo Mannucci

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Ristrutturazione di un appartamento adibito ad uffici in uno studio professionale per commercialisti. Sostituzione di tutti gli impianti, degli infissi, realizzazione di isolamento termico secondo parametri di legge e nuovo allestimento degli interni. Nuovo controsoffitto tecnico lungo il corridoio.

Jacopo Mannucci — Studio Mazzi Commercialisti

Jacopo Mannucci — Studio Mazzi Commercialisti

Jacopo Mannucci — Studio Mazzi Commercialisti

Jacopo Mannucci — Studio Mazzi Commercialisti

Jacopo Mannucci — Studio Mazzi Commercialisti

Jacopo Mannucci — Studio Mazzi Commercialisti

TICE Learning Centre - Matteo Faroldi, Franz Bergonzi

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Progetto di interni e cromatologia applicata per la prima sede piacentina del centro per le Tecniche di Insegnamento per le Competenze dell’Età evolutiva TICE.

Matteo Faroldi, Franz Bergonzi — TICE Learning Centre

Matteo Faroldi, Franz Bergonzi — TICE Learning Centre

Matteo Faroldi, Franz Bergonzi — TICE Learning Centre

Matteo Faroldi, Franz Bergonzi — TICE Learning Centre

Matteo Faroldi, Franz Bergonzi — TICE Learning Centre

Matteo Faroldi, Franz Bergonzi — TICE Learning Centre

HOTEL BB MARSEILLE - Rémy MARCIANO

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The hotel is part of Yves Lion’s « Parc Habité» project in the Euroméditerrannée area. The park, along with the hotel, refers to a kind of inhabited cliff. This cliff composes a mineral setting on its external part. A garden takes place at the very heart of the area. This urban block plays with transparencies. There’s no place for monotony here, a new urban landscape is expected, with this entire minerals porosities. The building becomes a sculpture itself where each entity is part of a unity but remains peculiar. It also reflects the mix of urbanism with landscape. The idea arising from this is a mixed urban collective and a highly present landscape connecting with architecture. The hotel is an urban object with living walls, a mineral setting with random windows built on a “Marseillais” style. Windows are like vegetal bulbs growing from the porous mineral surface.

Rémy MARCIANO — HOTEL BB MARSEILLE

Luc Boegly

Rémy MARCIANO — HOTEL BB MARSEILLE

general vue

Rémy MARCIANO — HOTEL BB MARSEILLE

Rémy MARCIANO — HOTEL BB MARSEILLE

Rémy MARCIANO — HOTEL BB MARSEILLE

Rémy MARCIANO — HOTEL BB MARSEILLE

Room

Rémy MARCIANO — HOTEL BB MARSEILLE

Rémy MARCIANO — HOTEL BB MARSEILLE

Rémy MARCIANO — HOTEL BB MARSEILLE

Rémy MARCIANO — HOTEL BB MARSEILLE

Rémy MARCIANO — HOTEL BB MARSEILLE

Rémy MARCIANO — HOTEL BB MARSEILLE

Concorso di idee per l'ideazione di un sistema di arredamento completo per affittacamere realizzato in una antica filanda salentina - Ivan Tancorre Architetto, Gaspare Amante

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Il processo di ideazione del sistema completo di arredo progettato per il completamento dell’”Affittacamere della filanda” a Casamassella (LE) è partito dall’attenta osservazione e dall’accurata analisi dell’immobile costituente l’antica filanda; esso si presenta in ottimo stato di conservazione e, cosa ancor più rimarchevole, intatto nei suoi tratti caratterizzanti e completo nella possibilità di lettura “storica” del suo passato. Evidenti sono le vicende che, storicamente, hanno portato l’antica filanda al suo stato odierno, ivi compreso l’accorto e premuroso intervento di ristrutturazione volto a donarle nuova vita e splendore.

Ivan Tancorre Architetto, Gaspare Amante — Concorso di idee per l'ideazione di un sistema di arredamento completo per affittacamere realizzato in una antica filanda salentina

Stanza tipo

Il sistema di arredo è composto dai seguenti materiali: legno (massello e multistrato rivestito), vetro (colorato trasparente e colorato satinato), cotone, acciaio COR-TEN e pietra leccese. La scelta dei materiali è stato operata secondo precisi riferimenti al passato della filanda ed alle attrezzature e complementi d’arredo presumibilmente presenti al suo interno: il legno richiama, infatti, tutti gli strumenti in dotazione alla filanda quali telai per la tessitura, bauli e contenitori di modelli per la tessitura, sedie, tavoli, sgabelli e piani di lavoro; il vetro costituisce un richiamo contemporaneo alle trasparenze multicolore dei tessuti freschi e pregiati come la seta, con evidente riferimento alle calde e soleggiate estati salentine; il cotone identifica i filati meno pregiati impiegati come superfici ombreggianti e schermi; l’acciaio, del tipo COR-TEN, simboleggia, in chiave contemporanea, il tessuto (materiale) più pregiato, la seta appunto, ed è stato utilizzato come rivestimento per quasi tutti gli arredi per impreziosire, con la sua presenza, ambienti già di per sé eleganti e raffinati nella loro forma e costruzione. La pietra leccese infine è un materiale di per sé da sempre onnipresente nella tradizione salentina oltre che come blocco da costruzione anche per pregiati complementi di arredo. Concettualmente, si è fatto ampio riferimento agli elementi certamente più caratterizzanti di una filanda: il telaio da tessitura ed, in un secondo momento, il prodotto della filatura stessa, i tessuti. Il “telaio tessile”è l’elemento di supporto dei filati che, in assenza di un adeguato sostegno, non possono essere lavorati e composti; esso costituisce la parte portante, la “struttura” vera e propria dell’intero lavoro svolto nella filanda. Nel progetto del sistema di arredo, il “telaio tessile”, semplice ed essenziale nelle sue forme dettate principalmente dalla funzione cui assolve, diventa il “telaio strutturale” dell’elemento di arredo, componendolo e caratterizzandolo nelle sue forme, sostenendolo, e assegnandogli una funzione ben specifica.

Ivan Tancorre Architetto, Gaspare Amante — Concorso di idee per l'ideazione di un sistema di arredamento completo per affittacamere realizzato in una antica filanda salentina

Suite

L’intero sistema di arredamento è informato ai concetti di semplicità geometrica e di riproducibilità in serie, concetto tipico dell’organizzazione del lavoro moderno, sfruttando pochi elementi discreti che, combinati tra loro, generano forme sempre diverse per dimensioni ed utilizzo. Componente base del progetto è un elemento a forma di “U” realizzato in legno e rivestito di una sottile lamina in acciaio COR-TEN che si combina e si articola in vari modi a formare la gran parte delle unità di arredo; esso costituisce il vero e proprio filo conduttore dell’intero progetto. Il cuore dell’elemento caratterizzante il progetto è il legno che, solo in alcuni casi, viene lasciato a vista permettendone l’autentica lettura e l’originaria percezione; nei casi in cui questo avviene, il legno è del tipo massello ed è lasciato volutamente allo stato (apparentemente) grezzo, senza trattamenti di finitura o lucidatura al fine di lasciare trapelare la sua naturale essenza e le imperfezioni derivanti dal suo utilizzo (è previsto il trattamento di abrasione e verniciatura superficiale per eliminare il fenomeno della scheggiatura). Con evidente richiamo all’utilizzo che veniva fatto in passato, legato anche alla economicità ed alla massima riduzione di sfridi e tagli, il legno lasciato a vista presenta le caratteristiche degli assiti che in passato erano adoperati per la realizzazione di tavolati, piano di appoggio e mobili che, in relazione alle loro dimensioni, permettevano l’utilizzo delle assi (la cui lunghezza è notevolmente maggiore della larghezza) senza che fosse necessaria una accurata lavorazione che, come è facilmente immaginabile, avrebbe comportato ulteriori costi e sacrificio di prezioso materiale. A completamento e chiusura del processo di composizione si trova l’utilizzo del tessuto come elemento ombreggiante e schermante sia per interni che per esterni; la traforatura del tessuto è utilizzata come ombreggiamento per l’esterno, è richiamata dalla particolare lavorazione dell’intonaco interno della sala colazioni ed è sublimata dalla sua utilizzazione nello schienale della sedia prevista per la sala colazioni costituito da una lamina di acciaio COR-TEN e dal pannello di chiusura del tavolo previsto nelle camere e nella reception.

Ivan Tancorre Architetto, Gaspare Amante — Concorso di idee per l'ideazione di un sistema di arredamento completo per affittacamere realizzato in una antica filanda salentina

Solarium 1

Il set di arredo completo prevede 22 elementi così distinti: 3 mobili da giorno, 4 tavoli, 3 sedie, 4 lampade, 1 libreria, 1 coppia di fioriere composte con corrimano, 2 letti, 2 armadi, 1 comodino ed 1 sgabello/portavaligia. I mobili da giorno, realizzati con assi di legno a vista, sono posizionati nella sala colazioni, nella terrazza adiacente alla sala colazioni e nel solarium. I tavoli progettati sono realizzati in due modi distinti: i primi, più semplici e meno ricercati, sono realizzati interamente con assi di legno a vista e posizionati nella terrazza esterna, mentre i secondi, più eleganti e formali, sono rivestiti in acciaio COR-TEN e presentano piani di appoggio in vetro satinato e sono posizionati nella sala colazioni, nelle camere da letto come scrittoi e nella reception; i tavoli usati nelle camere da letto e nella reception presentano, sul lato opposto alla seduta, una lamina di acciaio COR-TEN contro l’introspezione. Le sedie, abbinate ai tavoli, sono realizzate con gli stessi materiali, previste negli stessi ambienti ma con dettagli distintivi tra loro come lo schienale con lamina in acciaio COR-TEN traforato in dotazione alle sole sedute della sala colazioni.

Ivan Tancorre Architetto, Gaspare Amante — Concorso di idee per l'ideazione di un sistema di arredamento completo per affittacamere realizzato in una antica filanda salentina

Solarium 2

Le lampade, di cui tre per interno ed una per esterno, sono realizzate in lastre di acciaio COR-TEN e vetro ad eccezione della lampada prevista per la suite realizzata interamente in vetro; le lampade per interno sono del tipo a soffitto destinate alla sala colazione ed alle camere e da tavolo destinate ai soli tavoli delle stanze e della reception; la lampada per esterno è destinata alla terrazza dove, grazie alla luce indiretta e soffusa, si può godere di cene all’aperto e momenti di relax serali. La libreria per la reception è prevista in assi di legno a vista. La coppia di fioriere composte con corrimano è posizionata sulla gradonata della terrazza adiacente alla sala colazioni ed è realizzata con assi di legno e vetro trasparente colorato e corrimani in acciaio satinato. I letti presentano una struttura in legno a vista e le testate realizzate con lastra in pietra leccese ed inserti in cuoio marrone. Gli armadi sono realizzati con assi di legno a vista, maniglie in bronzo ed, in uno dei due modelli proposti, sono previsti inserti in lamiera di acciaio COR-TEN e pannelli in vetro colorato. Il comodino, previsto in tutte le camere da letto, è realizzato in legno rivestito da una lamina di acciaio COR-TEN, piani di appoggio in vetro trasparente colorato e lastra di contenimento in pietra leccese. Lo sgabello/portavaligia, posizionato in tutte le camere da letto, è realizzato in legno rivestito da una lamina di acciaio COR-TEN e piano di appoggio in fasce di cuoio marrone, eccezionalmente utilizzato invece dei tessuti per la sua maggiore resistenza. Completano l’arredo una serie di quadri e tappeti realizzati in tessuto chiaro e molto contrastato, quasi a richiamare l’antico e prezioso prodotto della filanda, i cui soggetti sono scelti fra quelli effettivamente oggetto di lavorazione nell’immobile.

Ivan Tancorre Architetto, Gaspare Amante — Concorso di idee per l'ideazione di un sistema di arredamento completo per affittacamere realizzato in una antica filanda salentina

Particolare tavolo e sedie

Ivan Tancorre Architetto, Gaspare Amante — Concorso di idee per l'ideazione di un sistema di arredamento completo per affittacamere realizzato in una antica filanda salentina

Particolare tavolino

Ivan Tancorre Architetto, Gaspare Amante — Concorso di idee per l'ideazione di un sistema di arredamento completo per affittacamere realizzato in una antica filanda salentina

Impaginazione A1

Ivan Tancorre Architetto, Gaspare Amante — Concorso di idee per l'ideazione di un sistema di arredamento completo per affittacamere realizzato in una antica filanda salentina

Vista esterna colazioni

Casa T - anna chiericati

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Ristrutturazione di porzione di fabbricato residenziale sito nelle campagne lughesi un tempo adibito a stalla e fienile e progettazione di una nuova unità immobiliare e dell’arredo interno.

anna chiericati — Casa T

Stalla e fienile prima dei lavori

anna chiericati — Casa T

Lavori in corso

anna chiericati — Casa T

La nuova unità a lavori ultimati

Manutenzione straordinaria unità immobiliare residenziale - MATTEO BRISCA architetto

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La riqualificazione dell’unità immobiliare, sita al quarto piano di un condominio nel centro storico urbano, è avvenuta attraverso opere di manutenzione straordinaria: la geometria dei nuovi locali, frutto di specifiche richieste della Committenza, è stata possibile attraverso la creazione di nuove tramezzature con blocchi pieni in calcestruzzo areato autoclavato e demolizioni di alcune pareti preesistenti in muratura, la posa di massetto per realizzare un “sistema galleggiante” a pavimento rispondente ai requisiti di legge sull’isolamento acustico al calpestio, la collocazione di nuove porte scorrevoli a scomparsa o con sistema di apertura a libro. Trattasi quindi di un intervento incentrato sulla flessibilità dei locali poiché essi potranno, in futuro, essere utilizzati anche ad ufficio (previa pratica SCIA per cambio di destinazione d’uso con modeste opere)

MATTEO BRISCA architetto — Manutenzione straordinaria unità immobiliare residenziale

Parete in blocchi di cls areato autoclavato

Villa 1 - Nicola Paolicchi


L'Isola dei Gabbiani fish&food - Nicola Paolicchi, Alessio Santini

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Il locale recentemente realizzato offre servizi complementari, di ristorazione e bevande, all’attività principale di vendita di pesce fresco. L’intervento si pone come capofila per il rilancio del settore commerciale alimentare di genere nel centro storico della città.

Nicola Paolicchi, Alessio Santini — L'Isola dei Gabbiani fish&food

Nicola Paolicchi, Alessio Santini — L'Isola dei Gabbiani fish&food

Nicola Paolicchi, Alessio Santini — L'Isola dei Gabbiani fish&food

Nicola Paolicchi, Alessio Santini — L'Isola dei Gabbiani fish&food

Nicola Paolicchi, Alessio Santini — L'Isola dei Gabbiani fish&food

Nicola Paolicchi, Alessio Santini — L'Isola dei Gabbiani fish&food

Nicola Paolicchi, Alessio Santini — L'Isola dei Gabbiani fish&food

Nicola Paolicchi, Alessio Santini — L'Isola dei Gabbiani fish&food

Nicola Paolicchi, Alessio Santini — L'Isola dei Gabbiani fish&food

Nicola Paolicchi, Alessio Santini — L'Isola dei Gabbiani fish&food

Nuova Chiesa Santa Maria La Carità - Paolo Verducci, Francesca Catalini, Federico Dottorini, Matteo Benvenuti, Francesco Castellani, Valentina Fantini, HANDE YILDIZ, Nino Caruso (Artista), Don Luciano Avenati (Liturgista)

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Rapporto con l’ambiente urbano L’area, pur inserendosi in un ambiente urbano caratterizzato da insediamenti tipici delle zone di espansione, è connotata da elementi di naturalità ed importanti emergenze storico-archeologiche. L’idea fondante il progetto del nuovo complesso parrocchiale di Santa Maria La Caritàè triplice: legare il complesso edilizio al paesaggio ed al ‘genius loci’ in forma di dialogo e non di mimesi; costituirsi nel tempo come nuova centralità urbana; tener conto dei problemi acustici e della viabilità. L’impianto compositivo, pur risentendo della dimensione del lotto, intende tradurre plasticamente il ruolo generatore della Chiesa, attraverso l’unità di forme architettoniche diverse tra di loro. Il complesso, infatti, sebbene pensato come una struttura compatta, è articolato in due blocchi: l’edificio per le opere parrocchiali, utilizzato come ‘sfondo’ e l’Aula liturgica, in ‘primo piano’. All’interno di questa composizione visiva, l’Aula liturgica gioca un ruolo centrale ed unico e le opere parrocchiali, seguendo l’andamento longitudinale del lotto, divengono le quinte urbane della scena. Il campanile costituisce un punto di riferimento nel paesaggio.

Paolo Verducci, Francesca Catalini, Federico Dottorini, Matteo Benvenuti, Francesco Castellani, Valentina Fantini, HANDE YILDIZ, Nino Caruso (Artista), Don Luciano Avenati (Liturgista) — Nuova Chiesa Santa Maria La Carità

Vista in notturna

Riconoscibilità dell’edificio sacro La Chiesa, orientata secondo il tradizionale asse est-ovest, apparirà come un volume dalle linee morbide ed accoglienti. L’idea non è tanto ‘marcare’ il territorio con un segno contemporaneo, bensì riaffermare l’unicità dello spazio sacro, nel quale lo spazio liturgico può aspirare a diventare spazio urbano, soprattutto per i tanti giovani che potranno riconoscersi e ritrovarsi nel nuovo centro parrocchiale. D’altra parte una comunità diocesana non può gestire la costruzione di una nuova Chiesa come fatto meramente burocratico e amministrativo, ma deve pensarla come «Casa del Popolo di Dio», che in essa si raduna per esprimere il suo statuto battesimale, crismale eucaristico. Il popolo di Dio, in essa, deve trovare in qualche modo rispecchiata la propria identità.

Paolo Verducci, Francesca Catalini, Federico Dottorini, Matteo Benvenuti, Francesco Castellani, Valentina Fantini, HANDE YILDIZ, Nino Caruso (Artista), Don Luciano Avenati (Liturgista) — Nuova Chiesa Santa Maria La Carità

Vista di giorno dal Sagrato

Profilo estetico, formale Un grande manto si piega e avvolge l’assemblea dei fedeli creando un’architettura di pura luce, dove la meditazione e soprattutto la preghiera possano trovare con naturalezza il proprio luogo. Le linee curve si generano naturalmente dallo spazio interno dell’Aula; anche il Sagrato, che non è un corpo aggiunto, ma un elemento costitutivo della stessa architettura, si protende all’esterno invitando i fedeli a entrare e offre un riparo acustico alla loro sosta. L’idea ispiratrice trova origine dal panneggio del velo della Vergine Maria.

Paolo Verducci, Francesca Catalini, Federico Dottorini, Matteo Benvenuti, Francesco Castellani, Valentina Fantini, HANDE YILDIZ, Nino Caruso (Artista), Don Luciano Avenati (Liturgista) — Nuova Chiesa Santa Maria La Carità

Vista interna

Impianto liturgico Le funzioni liturgiche sono dislocate nello spazio sacro in un’articolazione differenziata quanto sostanzialmente unitaria; si identificano così luoghi distinti, unificati dalla copertura curva e dalla pavimentazione continua in listoni di travertino. In quest’ottica risulta molto importante: la centralità dell’altare ed il chiaro collegamento con l’ambone; la collocazione del battistero in funzione della celebrazione comunitaria durante la Santa Messa e il suo collegamento visivo con l’ambone per indicare che il Mistero Pasquale, annunciato dalla parola, si compie sacramentalmente anzitutto nel Fonte Battesimale e trova la sua pienezza nell’Altare. Importante, il risalto del Tabernacolo in una posizione che permetta facilmente il suo utilizzo anche dalla Cappella dei giorni feriali.

Paolo Verducci, Francesca Catalini, Federico Dottorini, Matteo Benvenuti, Francesco Castellani, Valentina Fantini, HANDE YILDIZ, Nino Caruso (Artista), Don Luciano Avenati (Liturgista) — Nuova Chiesa Santa Maria La Carità

Vista dell'interno

Opere d’arte Le opere d’arte sono state ideate tenendo conto del ‘genius loci’ e del progetto architettonico. L’intento è stato quello di far convivere in modo armonico le due discipline senza tradirne l’autonomia. Gli arredi sacri sono stati immaginati come basamenti classici in pietra sopra i quali vengono posizionati elementi in metallo. Concettualmente, si è ricercato un contrasto materico tra la superficie curva e levigata dello spazio interno e la rugosità delle sculture. L’idea di sovrapporre al basamento classico in marmo (reperti memori delle villae rustiche di Petraro) elementi e simboli tipici della tradizione liturgica intende ricordare l’opera di evangelizzazione del Cristianesimo sul Mondo Romano. Per quanto riguarda l’immagine della Madonna del Carmelo, si consiglia la collocazione di un ‘quadro antico’, dietro la Seduta del Presidente. In questa fase è stata prevista solo la posizione in pianta. Per quanto concerne le altre immagini sacre (si consigliano scene tratte dalla vita di Maria come l’Annunciazione, la Visitazione, Cana, la Croce, La Pentecoste, l’Assunzione) si propone di collocarle all’interno di un bassorilievo in marmo retroilluminato da inserire nell’apposita nicchia. In questa fase è stata prevista la posizione in pianta, in alzato ed un’idea di massima (cfr. rendering dello spazio interno). La Croce, in metallo e sfilabile, è stata collocata a sinistra dell’altare all’interno di un basamento in pietra. La via Crucis, costituita da 14 quadri in bronzo di dimensione 50×50, è stata collocata esternamente, nel lato sud del Sagrato. La porta principale, leggermente disassata, è contenuta all’interno di un Portale fatto da elementi in cotto smaltato stilisticamente simili agli arredi interni.

Paolo Verducci, Francesca Catalini, Federico Dottorini, Matteo Benvenuti, Francesco Castellani, Valentina Fantini, HANDE YILDIZ, Nino Caruso (Artista), Don Luciano Avenati (Liturgista) — Nuova Chiesa Santa Maria La Carità

Vista dell'interno

Aspetti funzionali Tutte le principali funzioni (parcheggi, locali per la catechesi, Aula liturgica e salone polifunzionale) sono accessibili e utilizzabili in forma autonoma ed indipendente. E’ stato previsto un ampio parcheggio collocato sotto l’area del sagrato e distribuito con due rampe poste lungo la via principale. La presenza di un doppio schermo curvo semitrasparente consente di minimizzare l’impatto visivo delle rampe di accesso e di migliorare l’isolamento acustico. Il salone, posizionato a quota –2.40 sotto l’Aula liturgica, è completamente aperto sul lato nord tramite la presenza di un ampio patio arricchito da un giardino con acqua, sopra il quale è collocata una doppia rampa (pend. 8%) per l’accesso dall’esterno. La scalea gradonata di accesso al salone potrà essere utilizzata anche come spazio per spettacoli e/o cinema all’aperto. Lo spazio verde intorno al complesso verrà attrezzato ad orto botanico. La casa del sacerdote è stata prevista in una posizione tale da garantirne una successiva ed autonoma realizzazione.

Paolo Verducci, Francesca Catalini, Federico Dottorini, Matteo Benvenuti, Francesco Castellani, Valentina Fantini, HANDE YILDIZ, Nino Caruso (Artista), Don Luciano Avenati (Liturgista) — Nuova Chiesa Santa Maria La Carità

Aspetti tecnologici Gli edifici sono stati progettati secondo i principi della progettazione passiva per attingere alle risorse naturali: essi infatti respirano grazie alla ventilazione e sono illuminati naturalmente, limitando il ricorso agli impianti meccanici e promuovendo un migliore rapporto con il contesto ambientale. Da notare nella sezione bioclimatica la presenza di un impianto geotermico per integrare la ventilazione naturale con una ventilazione ibrida. L’elemento che identifica l’immagine della chiesa è la copertura: una sorta di telo, che si distende, sinuoso e morbido, a proteggere lo spazio liturgico. L’estradosso è rivestito da un mosaico irregolare di lucido grès color acqua marina grigio chiaro. La copertura è ordita da una struttura metallica che, articolata in diversi componenti, viene estrusa in fabbrica e poi rapidamente montata a secco in cantiere con giunti bullonati, e perfettamente conforme ai requisiti di sismicità.

Paolo Verducci, Francesca Catalini, Federico Dottorini, Matteo Benvenuti, Francesco Castellani, Valentina Fantini, HANDE YILDIZ, Nino Caruso (Artista), Don Luciano Avenati (Liturgista) — Nuova Chiesa Santa Maria La Carità

Sezione bioclimatica

Altro Il rapporto tra chiesa e quartiere ha valore qualificante rispetto ad un ambiente urbano non di rado anonimo, che acquista fisionomia (e spesso anche denominazione) tramite questa presenza, capace di orientare e organizzare gli spazi esterni circostanti ed essere segno dell’istanza divina in mezzo agli uomini. Nella nostra proposta, il complesso parrocchiale intende costituirsi come nuovo centro nevralgico per arricchire di nuovi significati la vita degli abitanti di Santa Maria La Carità. Un luogo per pregare e meditare, ma anche per riunirsi, incontrarsi, passeggiare, ammirare l’arte. Da questo punto di vista, lo spazio interno della Chiesa assume un’importanza prioritaria, dal momento che esso trascrive architettonicamente il mistero della chiesa-popolo di Dio, pellegrino sulla terra e immagine della chiesa nella sua pienezza. Un luogo per il culto, ma anche uno spazio per riscoprire la ‘memoria’ e la ‘storia’ del territorio.

Paolo Verducci, Francesca Catalini, Federico Dottorini, Matteo Benvenuti, Francesco Castellani, Valentina Fantini, HANDE YILDIZ, Nino Caruso (Artista), Don Luciano Avenati (Liturgista) — Nuova Chiesa Santa Maria La Carità

Sezioni e prospetti

Paolo Verducci, Francesca Catalini, Federico Dottorini, Matteo Benvenuti, Francesco Castellani, Valentina Fantini, HANDE YILDIZ, Nino Caruso (Artista), Don Luciano Avenati (Liturgista) — Nuova Chiesa Santa Maria La Carità

Via Crucis

Paolo Verducci, Francesca Catalini, Federico Dottorini, Matteo Benvenuti, Francesco Castellani, Valentina Fantini, HANDE YILDIZ, Nino Caruso (Artista), Don Luciano Avenati (Liturgista) — Nuova Chiesa Santa Maria La Carità

Planimetrie

Villa 2 - Nicola Paolicchi, Ernesto Muscatello

Via Altopiano, Sasso Marconi - (BO) Italia. - Francisco Pérez Amitrano

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La residenza si trova all’interno di un lotto molto verde in posizione predominante nella zona pedecollinare che si affaccia sulla valle de fiume Reno. L’intervento si è sviluppato sopratutto al piano primo, ampliando l’abitazione esistente con una zona coperta adibita a soggiorno e delle aree esterne , sempre allo stesso piano, di tipo semicoperte e altre destinate a giardino pensile.

Francisco Pérez Amitrano — Via Altopiano, Sasso Marconi - (BO) Italia.

Francisco Pérez Amitrano — Via Altopiano, Sasso Marconi - (BO) Italia.

Francisco Pérez Amitrano — Via Altopiano, Sasso Marconi - (BO) Italia.

Francisco Pérez Amitrano — Via Altopiano, Sasso Marconi - (BO) Italia.

Francisco Pérez Amitrano — Via Altopiano, Sasso Marconi - (BO) Italia.

Francisco Pérez Amitrano — Via Altopiano, Sasso Marconi - (BO) Italia.

Francisco Pérez Amitrano — Via Altopiano, Sasso Marconi - (BO) Italia.

Francisco Pérez Amitrano — Via Altopiano, Sasso Marconi - (BO) Italia.

Complesso residenziale - Nicola Paolicchi, Ernesto Muscatello

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Edificio per appartamenti di varie tipologie con roof-garden e parcheggio interrato.

Nicola Paolicchi, Ernesto Muscatello — Complesso residenziale

Nicola Paolicchi, Ernesto Muscatello — Complesso residenziale

Prospetto 1

Nicola Paolicchi, Ernesto Muscatello — Complesso residenziale

Nicola Paolicchi, Ernesto Muscatello — Complesso residenziale

Pianta piano tipo

Nicola Paolicchi, Ernesto Muscatello — Complesso residenziale

Nicola Paolicchi, Ernesto Muscatello — Complesso residenziale

Prospetto 2

Nicola Paolicchi, Ernesto Muscatello — Complesso residenziale

Prospetto 3

Nicola Paolicchi, Ernesto Muscatello — Complesso residenziale

Nicola Paolicchi, Ernesto Muscatello — Complesso residenziale

Nicola Paolicchi, Ernesto Muscatello — Complesso residenziale

Prospetto 4

Nicola Paolicchi, Ernesto Muscatello — Complesso residenziale

Studi facciate

Nicola Paolicchi, Ernesto Muscatello — Complesso residenziale

Nicola Paolicchi, Ernesto Muscatello — Complesso residenziale

Sezione

Nicola Paolicchi, Ernesto Muscatello — Complesso residenziale

PARAcities - Galasso Corrado, Stocco Nicola

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L’incipit del progetto è la volontà di indagare la progettazione di quegli spazi che la città offre come marginali e residuali, considerati spesso spazi di risulta. Noi crediamo che all’interno della città reale, espressione della città diffusa, esista una seconda città, possibile e potenzialmente infinita, che raccoglie in sè percorsi e spazi che attraversano il tessuto urbano e sul quale essa di “aggrappa”: la città PARAllela o PARAssita cresce e si sviluppa in rapporto alla città reale, da essa dipende ma con essa intereagisce al fine di cambiare l’utilizzo degli spazi e migliorare la qualità urbana pubblica.

Galasso Corrado, Stocco Nicola — PARAcities

PARAcities

Quello che ne è risultato è stata l’opportunità di agire in spazi interstiziali che insieme ad alcune considerazioni di origine paesaggistico- ambientale hanno dato forma al Masterplan: questo si basa su 4 layers, ovvero la rete delle acque, la mobilità lenta dei percorsi ciclopedonali, la rete alberata atta a connettere un corridoio ecologico appena accennato e il paesaggio progettato.

Galasso Corrado, Stocco Nicola — PARAcities

masterplan

Galasso Corrado, Stocco Nicola — PARAcities

scenario di progetto

Galasso Corrado, Stocco Nicola — PARAcities

vista

Galasso Corrado, Stocco Nicola — PARAcities

vista2

Galasso Corrado, Stocco Nicola — PARAcities

mobilità

Galasso Corrado, Stocco Nicola — PARAcities

paracities assonometria

Galasso Corrado, Stocco Nicola — PARAcities

sezione paesaggistica

Galasso Corrado, Stocco Nicola — PARAcities

le città

Vernice0010 / Vernissage0010 - Lorenzo Degli Esposti

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Lorenzo Degli Esposti, vernice bianca coprente su riproduzione su carta 80g formato cm 28,9×15,8 di fotografia dell’opera “Double Negative” a Moapa Valley, Nevada, di Michael Heizer, Milano, 2013

Lorenzo Degli Esposti — Vernice0010 / Vernissage0010

Lorenzo Degli Esposti, white covering paint over a 28,9×15,8 cm print on 80 g paper of a picture of the work “Double Negative” in Moapa Valley, Nevada, by Michael Heizer; Milan, 2013


Sala Eventi ditta Patrioli - Matteo Vidali

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Un’azienda storica che opera nel settore dei prodotti per bar e ristorante richiede un’area al suo interno che rappresenti appieno la sua filosofia. Il progetto realizzato parte da questo caposaldo per offrire ai propri clienti, fin dal primo sguardo, la forza del proprio know-how.

Matteo Vidali — Sala Eventi ditta Patrioli

Matteo Vidali — Sala Eventi ditta Patrioli

Matteo Vidali — Sala Eventi ditta Patrioli

Matteo Vidali — Sala Eventi ditta Patrioli

Matteo Vidali — Sala Eventi ditta Patrioli

Installazione Pubblicitaria Ferrarelle presso l'Aeroporto Internazionale di Napoli - Gnosis Architettura

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Un grande installazione che intende non solo comunicare il marchio di un brand oramai famoso, ma soprattutto realizzare una atmosfera di magia e stupore in un luogo di passaggio veloce quale è un aeroporto.

Gnosis Architettura — Installazione Pubblicitaria Ferrarelle presso l'Aeroporto Internazionale di Napoli

Le tipiche bollicine della effervescenza naturale sono le protagoniste della facciata del parcheggio Multipiano. Una serie di bolle grandi e piccole salgono dal basso verso l’alto ricreando l’effetto dell’acqua effervescente. Sulla sommità dell’edificio campeggia l’ insegna rossa della Ferrarelle ed ai suoi lati un insieme di bolle realizza la grande onda tipica del marchio. Al di sotto insiste la scritta con il claim della campagna pubblicitaria del momento.

Gnosis Architettura — Installazione Pubblicitaria Ferrarelle presso l'Aeroporto Internazionale di Napoli

Schizzo

Di giorno le bolle di colore bianco ben si contrastano sul fondo rosso della facciata del Multipiano, mentre di sera sono caratterizzate da una illuminazione di colore verde che si anima grazie ad un sistema di dissolvenza della luce tale da rendere l’effetto del movimento.

Gnosis Architettura — Installazione Pubblicitaria Ferrarelle presso l'Aeroporto Internazionale di Napoli

Schizzo

Gnosis Architettura — Installazione Pubblicitaria Ferrarelle presso l'Aeroporto Internazionale di Napoli

Gnosis Architettura — Installazione Pubblicitaria Ferrarelle presso l'Aeroporto Internazionale di Napoli

Gnosis Architettura — Installazione Pubblicitaria Ferrarelle presso l'Aeroporto Internazionale di Napoli

Gnosis Architettura — Installazione Pubblicitaria Ferrarelle presso l'Aeroporto Internazionale di Napoli

Gnosis Architettura — Installazione Pubblicitaria Ferrarelle presso l'Aeroporto Internazionale di Napoli

Gnosis Architettura — Installazione Pubblicitaria Ferrarelle presso l'Aeroporto Internazionale di Napoli

Padiglione Infanzia - Roberto Cacciapuoti

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Padiglione Infanzia

Roberto  Cacciapuoti  — Padiglione Infanzia

Il Padiglione Infanzia sarà destinato al gioco e alla promozione della cultura ludica, in sintonia con i contenuti della “Carta Nazionale delle Ludoteche Italiane” patrocinata dall’“Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza” . Il lotto di intervento è situato lungo il perimetro occidentale del Parco “La Biblioteca degli Alberi”. Il Lotto è delimitato a Nord-Est dall’edificio residenziale di Via De Castillia, a Sud-Ovest e a Nord-Ovest dal corpo basso dell’edificio di Beni Stabili e a Sud-Est dal Parco ”La Biblioteca degli Alberi”. Il lotto ha una superficie complessiva di circa 1.300 mq. e si sviluppa longitudinalmente lungo uno dei percorsi del parco, quest’ultimo ricompreso in parte nel lotto di progetto. Il lotto di intervento si inserisce all’interno del Master Plan “La Biblioteca degli Alberi”, che ne definisce la forma e l’accessibilità veicolare e pedonale. Inoltre la presenza di torri molto alte al contorno fanno si che l’area di concorso soffra di una scarsa illuminazione diretta,trovandosi per quasi tutto il giorno in ombra.Fatta eccezione per la facciata sud/est ,il grosso dell’illuminazione proviene dall’alto.Una illuminazione zenitale diffusa caratterizza l’area di progetto. PROGETTO La Ludoteca si sviluppa su due livelli per una altezza complessiva di 7 m. ed una superfice lorda di 500 mq.La forma si adatta al perimetro che il bando definisce fatta eccezione per una leggera sporgenza dell’angolo sud/est .Tale elemento pero’ e’ costituito da una terrazza aggettante al primo piano,mentre al piano terra la struttura e’ da considerarsi solo appoggiata con fondamenta modeste,visto che l’intera parte dell’edificio che supera il limite di progetto e’ pensata in aggetto rispetto al resto del padiglione,questo per non interferire con le installazioni interrate presenti nel lotto di progetto. Rotta la tradizionale maglia ortogonale il padiglione si sviluppa intorno agli spazi dell’accoglienza sia al piano terra che al primo piano.Al piano terra l’accesso avviene da sud est seguendo una delle direttrici del parco passando al di sotto di una terrazza.L’accoglienza e lo spogliatoio sono pensati come un unico ambiente da cui accedere alle diverse aule .Queste sono disposte in maniera tale da ricevere la migliore illuminazione naturale (sud-sud/est-sud/ovest) .Sempre al piano terra i servizi ed i collegamenti verticali costituiscono il blocco nord del fabbricato.Le stutture orizzontali(solai) sono piu’ in alto dei volumi che contengono ,questo per ottenere una illuminazione soddisfacente per gli spazi dell’accoglienza.Inoltre,l’andamento inclinato dei vari volumi che costituiscono il blocco genera una strombatura continua lungo i lati sud e ovest.In questo modo anche la ventilazione interna del padiglione ne trae notevole vantaggio.La superfice del piano terra e’ di 260 mq.Ascensore e scale sono sistemati al centro in modo da garantire un facile ed immediato orientamento all’interno della ludoteca.Al secondo piano l’organizzazione funzionale segue la stessa logica del piano inferiore presentandosi pressocche’ invariata .Orientamento facile ed immediato,comunicazione visuale tra le varie parti ed una illuminazione naturale costante garantiranno il buon funzionamento della struttura .Questo livello e’ composto da una sal dedicata all’incontro con le famiglie con una terrazza che affaccia sul parco con grandi aperture a sud e sud/est.Una piccola cucina e’ prevista al suo interno .La biblioteca invece si trova sul lato ovest dell’edificio ed e’ anch’essa aperta verso sud e con scarse aperture a nord.A sud/ovest l’ufficio del coordinamento e la segreteria ed infine a nord il blocco servizi ed i collegamenti verticali.Il secondo piano ha una superfice lorda di 240 mq.Poche aperture a nord e grandi vetrate a sud insieme all’impiego di materiali e tecnologie altamente performanti,congiuntamente ad una corretta esposizione dei vari ambienti in funzione dei loro usi e una ventilazione naturale incrociata garantiranno alti standard in termini di efficienza energetica e sostenibilita’ ambientale.La scelta del sistema costruttivo e della tipologia dei materiali e degli impianti da adottare è stata effettuata in relazione a criteri di economicità di realizzazione dell’opera. Tecnologie classiche della tradizione costruttiva che non richiedano manodopera ad alta specializzazione e quindi che non comportino elevati costi, materiali di larga diffusione commerciale(c.a./acciaio/vetro/prefabbricazione), d’uso e di facile reperibilità che non comportino elevati costi di approvvigionamento, scelte progettuali che garantiscano costi di esercizio e manutenzione contenuti hanno guidato la progettazione in ogni sua fase. L’orientamento, la forma e dimensione degli spazi, la scelta dei materiali e le soluzioni impiantistiche adottate concorrono a minimizzare l’impatto ambientale dell’opera a tutte le scale.

Roberto  Cacciapuoti  — Padiglione Infanzia

concorso padiglione-infanzia - Mario Senatore, G. Bellini, M. Grometto

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“al modo delle foglie che nel tempo fiorito della primavera nascono e ai raggi del sole rapide crescono, noi simili a quelle per un attimo abbiamo diletto del fiore dell’età” (Mimnermo)

Mario Senatore, G. Bellini, M. Grometto — concorso padiglione-infanzia

Mario Senatore, G. Bellini, M. Grometto — concorso padiglione-infanzia

Mario Senatore, G. Bellini, M. Grometto — concorso padiglione-infanzia

Mario Senatore, G. Bellini, M. Grometto — concorso padiglione-infanzia

CYRCUS - Barbara Radici, Raffaella Guazzoni, Cristina Rovetta

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Il progetto prevede la conversione di un locale a destinazione d’uso commerciale in una enoteca con degustazione al banco e ristorazione al tavolo. La difficoltà principale è stata quella di organizzare l’impiantistica piuttosto ingombrante del locale provvisto di cucina, aria condizionata e ricircolo d’aria, considerata la superficie disponibile e la struttura a volta esistente. La scelta è stata quella di addossare tali impianti al muro portante centrale e di rivestire lo stesso con una controparete in cartongesso, rifinita in foglia d’argento. Tale quinta diventa uno degli elementi caratterizzanti del locale: divisione tra la sala ristorante e lo spazio d’assaggio al bancone, armadio per lo stoccaggio delle attrezzature per la degustazione ed elemento luminoso. Le volte in mattone esistenti, così come le murature, sono state intonacate e valorizzate con una finitura in grassello di calce, completata da due mani di cera, che ha reso l’intero ambiente più luminoso. Oltre allo studio dell’impianto illuminotecnico, alcuni elementi di arredo sono stati oggetto di progettazione: bancone curvo, parete-porta bottiglie, mobile cassa, insegne e maniglia dell’ingresso, tavoli e carrello di sala.

Barbara Radici, Raffaella Guazzoni, Cristina Rovetta — CYRCUS

Barbara Radici, Raffaella Guazzoni, Cristina Rovetta — CYRCUS

pianta di progetto

Barbara Radici, Raffaella Guazzoni, Cristina Rovetta — CYRCUS

prospetti di progetto e riferimenti progettuali

Barbara Radici, Raffaella Guazzoni, Cristina Rovetta — CYRCUS

vetrina su strada

Barbara Radici, Raffaella Guazzoni, Cristina Rovetta — CYRCUS

dettaglio insegna locale

Barbara Radici, Raffaella Guazzoni, Cristina Rovetta — CYRCUS

il muro centrale

Barbara Radici, Raffaella Guazzoni, Cristina Rovetta — CYRCUS

banco degustazione

Barbara Radici, Raffaella Guazzoni, Cristina Rovetta — CYRCUS

degustazione al tavolo

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