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PRU3 Rubicone Civitas - CHIAUZZI|architetti&urbanisti

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Il progetto riguarda la riqualificazione di un’area di circa mq 63.000 in cui si agisce secondo meccanismi perequativi, alfine di realizzare un intervento sostenibile rispondente a chiari obiettivi pubblici: la realizzazione del tratto urbano del parco lungo il fiume Rubicone civitas, di aree di sosta e connessioni al centro storico. L’area lambisce il fiume Rubicone, la ferrovia Bologna-Ancona, la Circonvallazione Emilia. Lungo quest’ultima insistono grandi edifici, destinati ad usi produttivi-espositivi in parte dismessi ed in parte attivi (deposito a vendita di legname), che costituiscono assieme al fiume il perno della riqualificazione. L’area è prossima al centro storico e al quartiere residenziale adiacente. La zona intorno all’area di progetto è carente di dotazioni territoriali, piste ciclabili, percorsi pedonali e presenta situazioni da riqualificare soprattutto attorno all’alveo del fiume.

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Il progetto non si limita alla dimensione del comparto, ma si estende a est fino al punto di possibile collegamento al centro storico. Gli interventi previsti mediante il nuovo insediamento, gli spazi aperti pubblici lungo il fiume e le nuove connessioni, assumono un ruolo fondamentale per la riqualificazione del tratto urbano della via Emilia e per la creazione di nuovi servizi al centro storico. Dell’intero comparto infatti circa il 65% delle aree vengono riqualificate e cedute al Comune per la creazione di spazi pubblici. Gli elementi che caratterizzano il parco sono aree boscate, prati, percorsi ciclo-pedonali, piazze. Dal punto di vista morfologico, tenuto conto delle caratteristiche dell’area – più urbana nella parte prospiciente la via Emilia, più rarefatta nella parte verso la ferrovia – la proposta tende a strutturare l’insediamento lungo un asse principale ed una densità graduale, dal fronte verso la campagna.

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L’insediamento progettato è caratterizzato da un ricco e articolato sistema di spazi pubblici che concorrono a formare il nuovo parco della città, servito da una rete di percorsi ciclabili e pedonali, dove la presenza dell’auto è relegata agli spazi privati e ai parcheggi dedicati e posizionati in punti strategici. L’insediamento si snoda da sud a nord lungo l’asse viario urbano concentrando l’edificazione a ovest a confine con il quartiere residenziale esistente; la forma dell’insediamento lievemente sinuosa, consente di alternare il tessuto insediativo a visuali aperte sul verde pubblico e sul fiume. Il progetto prevede la realizzazione di percorsi ciclopedonali e di una passerella in legno sul fiume Rubicone, che collega il parco al centro storico. L’area attrezzata si presta anche ad accogliere piccole manifestazioni, mercatini, attività, ecc.. Sono previste nuove forme di abitazioni, riferibili a tipologie contemporanee e sostenibili attente alle tecnologie più sofisticate in termini di risparmio energetico, ben integrate nel contesto ambientale e paesaggistico. L’insediamento è caratterizzato da un articolato sistema di edifici singoli o aggregati, che offrono l’opportunità di inserire diverse tipologie edilizie, da realizzare in forma coordinata.

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WATERFRONT6 - CHIAUZZI|architetti&urbanisti

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Il progetto riguarda la riqualificazione di due comparti adiacenti affacciati sul canale Candiano della Darsena di Città. Quest’ultima rappresenta l’ambito di riqualificazione più importante per lo sviluppo e l’innovazione di Ravenna. Funge da cerniera fra il centro storico e l’ambito portuale.

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Qui importanti progetti attenti alla contemporaneità, sono stati realizzati o si avviano alla realizzazione. Gli strumenti che hanno definito il contesto di riferimento progettuale sono il PRU del 1995 (Vittorini) e l’ipotesi di Masterplan del 2005 (Boeri). Oggi è in corso di redazione il Piano operativo comunale tematico, che consentirà di avviare gli interventi mediante nuovi meccanismi perequativi e nuove forme di partenariato pubblico privato.

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L’amministrazione comunale e Agen.Da svolgono il ruolo di coordinamento degli interventi. Filo conduttore dell’intero ambito sono: il waterfront con la passeggiata lungo il canale, la viabilità longitudinale, il parco lineare che costituisce un grande spazio verde fra i quartieri retrostanti e l’acqua.

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I comparti di progetto hanno una dimensione complessiva di circa 45.000 mq con un fronte sul canale di 200 ml ed una profondità di 240 ml. Le superfici realizzabili sono destinabili a edilizia residenziale privata e pubblica, con diversi mix funzionali urbani. Il progetto attesta il nuovo insediamento in parte sul waterfront ed in parte in adiacenza al quartiere retrostante. Lungo il waterfront il sistema degli edifici alti abbraccia tre piazze inclinate verso il canale Candiano, creando un sistema continuo di spazi pubblici fra il parco lineare e la passeggiata. Le piazze inclinate a belvedere affacciate sull’acqua scandiscono gli edifici facendo entrare il sole e la luce sulla banchina. Le architetture così articolate e svergolate – quasi danzanti sull’acqua – consentono non solo di fare entrare il sole e la luce, evitando punti troppo in ombra e freddi, ma consentono al parco di proiettarsi sulla banchina e viceversa. Per il progetto degli edifici vengono assunte le proporzioni (altezze, larghezze) degli elementi puntuali presenti, per esempio le strutture dei Silos, trasformandoli in forme della contemporaneità. Il waterfront oggi non ha una forma, è tutto da inventare. Gli edifici industriali attuali sono racchiusi da recinti murari e rivolti verso l’interno. La progettualità potrà attingere da un’idea storica di waterfront, lineari e paralleli all’acqua, ma anche e soprattutto dai nuovi waterfront costruiti sui canali e spazi d’acqua secondo regole più contemporanee che tengono conto dei principi di sostenibilità, aprendo gli spazi al sole, alla luce, all’aria, all’energia. Sul nuovo asse viario si attesteranno i fronti urbani formati da edifici più bassi con funzioni prevalentemente residenziali, che andranno a ricucire il quartiere a sud.

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Un sistema di piste ciclabili e di percorsi pedonali metterà in relazione sia longitudinalmente che trasversalmente il sistema degli spazi aperti. Si pensa inoltre all’uso dello spazio d’acqua mediante allargamenti o prolungamenti della banchina per accogliere spazi fruibili dalle persone per creare vivibilità e vivacità al fronte.

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CCT Corian Christmas Tree - alessia oliviero, marco elia

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Albero di Natale ad incastro realizzato con superfici retroilluminate in Corian per il corianday organizzato da bsolid s.r.l. Il progetto mira ad accentuare le potenzialità del corian di diventare traslucido attraverso l’assottigliamento dello spessore della lastra creando giochi di luce. Le differenti gradazioni tonali della luce proveniente da una fonte luminosa posta dietro le palline in corian sono possibili attraverso una lavorazione di differente riduzione di spessore della sezione della lastra. Sfruttando la tecnica del bassorilievo, benché ottenuta mediante pantografo a CNC, è possibile riportare sulla lastra qualsiasi motivo decorativo o disegno riproducibile mediante un programma vettoriale. Sfruttando le diverse colorazioni delle lastre disponibili sul mercato, è possibile anche modificare la colorazione della fonte luminosa, amplificando le potenzialità decorative del sistema. Le lastre sono dimensionabili a misura, personalizzabili nella decorazione e facilmente riproducibili in serie anche limitate.

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progetto grafico invito corianday 2012

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Salus per Aquaria - ABnormA architetture

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La proposta di ampliamento delle terme esistenti occupa il piano terra dell’edificio, sviluppandosi tutt’attorno ad un patio e creando un collegamento con gli spazi esterni che si affacciano sul lago di Garda. All’interno le funzioni tipiche delle SPA più moderne, situate in unità indipendenti, sono distribuite attorno al patio centrale che illumina gli spazi di relazione e socializzazione

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Nuova scuola primaria di Quinto Vicentino (VI) - Gianluca Perottoni

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Intervento di realizzazione ex novo di una scuola primaria in aderenza al centro sportivo esistente e di sistemazione esterna dell’area circostante. La progettazione del nuovo complesso si è posta come obiettivo principale quello di assecondare le attuali metodologie educative e per questo, oltre alle aule didattiche tradizionali, sono state definite numerose aule interdisciplinari, aule speciali e tematiche, attentamente relazionate con spazi di aggregazione e spazi ludico-ricreativi. Distributivamente i vari ambienti si organizzano in maniera tale da razionalizzare l’utilizzo separato per funzioni, consentendo lo sfruttamento di alcuni ambiti in maniera indipendente anche al di fuori dell’orario scolastico e da parte di utenza diversificata. Particolare attenzione è stata riservata sicurezza antisismica ed alla sostenibilità attraverso l’utilizzo di soluzioni tecnologico-costruttive e di dotazioni impiantistiche efficienti, il tutto associato all’impiego di componenti edilizi come vetrate basso emissive con frangisole e materiali coibenti ad elevata resistenza termica.

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PROPOSTA DI ADEGUAMENTO LITURGICO - Antonio Lattuchella

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L’adeguamento liturgico delle chiese è parte integrante della riforma liturgica voluta dal Concilio Ecumenico Vaticano II: perciò la sua attuazione è doverosa come segno di fedeltà al Concilio. L’adeguamento delle chiese non si può considerare un adempimento discrezionale né lo si può affrontare secondo modalità del tutto soggettive. La fedeltà al Concilio comporta adesione convinta agli obiettivi, ai criteri e alla disciplina che autorevolmente ne guidano l’attuazione su scala nazionale, in comunione con la Chiesa universale.

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proposta progettuale

In particolare, la Costituzione Conciliare sulla sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium (1963) ha stabilito, tra l’altro, che “nella costruzione degli edifici sacri ci si preoccupi diligentemente della loro idoneità a consentire lo svolgimento delle azioni liturgiche e la partecipazione attiva del fedeli” . Successivamente, per dare attuazione concreta alla Costituzione Conciliare sono stati emanati diversi documenti4 che danno disposizioni specifiche per l’adeguamento delle chiese alla riforma liturgica. La Conferenza Episcopale Italiana, da parte sua, in riferimento a questo tema, ha emanato alcuni documenti. Le norme che abbiamo richiamato, e che la presente Nota pastorale intende organicamente riproporre, richiedono l’adeguamento del presbiterio (altare, ambone, sede), della navata (posti del fedeli, posto del coro e dell’organo) e di altri luoghi celebrativi (battistero, penitenzieria, luogo della custodia eucaristica). Si intende inoltre sottolineare la necessità che si passi in modo graduale dalle soluzioni provvisorie a quelle definitive e che, nell’adeguamento liturgico, si proceda con prudenza per evitare danni al patrimonio storico e artistico.

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proposta progettuale

(L’ADEGUAMENTO DELLE CHIESE SECONDO LA RIFORMA LITURGICA, Nota Pastorale della Commissione episcopale per la liturgia C.E.I., 1996)

Nuova scuola secondaria di Calcinate (BG) - Gianluca Perottoni

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Una scuola è un centro importante per la collettività che l’ha realizzata: oltre alla funzionalità e alla piacevolezza estetica, in cui si deve armonizzare il costruito con la parte di edificio già realizzato evidenziandone però anche la parte di nuova aggiunta, occorre che la sua frequentazione costituisca un piacere per l’utente. Il comfort non deve essere inteso come qualcosa di superfluo o accessorio, ma strettamente connesso con la redditività sociale ed economica dell’investimento. Il comfort o benessere si misura attraverso alcune prestazioni fondamentali: comfort visivo, comfort termo igrometrico, comfort acustico, controllo della qualità dell’aria. Le innovazioni proposte riguardano in particolare due aspetti normalmente poco curati nell’esecuzione di opere pubbliche: il comfort degli utenti e le componenti tecnologiche ed impiantistiche.

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DEISIGN_2012 L'OSTENSORIO PER L'ADORAZIONE EUCARISTICA - Antonio Lattuchella , Fabio Rizzo

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“MOSTRACI SIGNORE LA TUA MISERICORDIA”: L’ostensorio per l’adorazione eucaristica

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Semplicità e Solennità– i principi ispiratori della soluzione proposta

Come ridefinire la forma di un oggetto di così antica tradizione, che riveste un ruolo centrale nella preghiera di adorazione eucaristica e nelle processioni? Il punto di partenza non può che essere dato dalla funzione rituale dell’ostensorio e dal suo significato simbolico. La funzione impone una forma maneggevole, che ne faciliti l’uso nei contesti previsti dal Rituale. Il secondo aspetto, invece, richiede che forma, materiali e dimensioni siano in grado di esprimere la solennità insita nell’oggetto, a motivo della preziosità del contenuto.

La proposta mira, quindi, a coniugare i due aspetti della semplicità e della solennità. L’ostensorio è generato dalla combinazione di forme geometriche semplici ed elementi sinuosi. Il materiale leggero (metallo nobilitato dal bagno in oro) ne facilita la presa e l’esposizione, garantendo la funzionalità dell’ostensorio sia per le processioni eucaristiche che per l’ostensione prolungata. Al rigore della raggiera, la cui forma è rivisitata in chiave contemporanea, si contrappone la forma della base che, rievocando il fusto di un albero, rappresenta il Trionfo della Croce. All’interno del fusto è collocato un corallo, il cui colore rosso ricorda il sangue di Cristo e, simbolicamente, la doppia natura di Cristo, umana e divina. Non si tratta, quindi, solo di una aggiunta decorativa, ma di un elemento iconografico che accentua il riferimento a Cristo: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui. Come il vivente Padre mi ha mandato e io vivo a cagion del Padre, così chi mi mangia vivrà anch’egli a cagion di me. Questo è il pane che è disceso dal cielo; non qual era quello che i padri mangiarono e morirono; chi mangia di questo pane vivrà in eterno” (Gv 6,56-58).


Nuova scuola materna di Casorezzo (MI) - Gianluca Perottoni

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Intervento di nuova realizzazione di una scuola primaria concepita con forte attenzione per i principi del comfort abitativo e del risparmio energetico. Il volume è realizzato con una razionale struttura lignea in elementi lamellari e pur essendo di per sè piuttosto semplice per quanto riguarda la configurazione volumetrica, viene articolato con un particolare trattamento di facciata. Gli elementi di facciata, oltre a movimentare il prospetto, fungono da sostegni per gli abbondanti sporti della copertura, calibrati a propria volta in maniera tale da ricavare spazi protetti all’aperto e da proteggere le grandi superfici vetrate dall’irraggiamento solare.

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Chiyodanomori Dental Clinic - Hironaka Ogawa & Associates

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This is a dental clinic accompanied with a housing project. The conditions required were: to make the clinic and housing into one building, to create three individual treatment rooms and a couple of rooms that are able to alter into treatment rooms in the future for the clinic, and to provide the treatment area wide spread feelings while keeping its privacy. For the housing section, the client wanted to have a pleasant view of the sky. Other than these conditions, locating openings also needed particular attention in order to maintain enough natural lighting levels in the building; the site suffers from strong winter wind and is famous for the hottest temperature record in Japan during the summer. First of all, I made a rule to create a 2.7m x 2.7m cell that is needed for the individual treatment area. I placed the cells in grid inside of a walled box and located a couple of courtyards to get sunlight while considering their relations to each cell. By doing so, fifty-five cells were created on the plane. I let the building be seen as one volume by employing a hip roof and laid the second floor of the housing in the hipped or inclined section. The clinic and a part of the housing have different ceiling heights created by the slanted roof, and the courtyards’ varying depth creates natural light gradations. Therefore, there would be diversities in spaces. The plan is fairly ruled by a 2.7m grid. However, one can experience diverse feelings in each and every space because of the dissimilarities in each cell heights, natural lighting, and volume. While aiming for a functional and rational plan, I encountered ambiguous relationships between outside and inside conditions that generated a mysterious depth in the space. The diversity in light and space was created unintentionally by the fifty-five cells inside of the structure.

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function : dental clinic (+private house)
location : Gunma , Japan
structure : wood frame
site area : 804.26 sqm
architectural area : 306.18 sqm
total floor area : 383.31 sqm
completed date : 2011

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Garden Tree House - Hironaka Ogawa & Associates

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This is an extension project on a thirty-five year-old house for a daughter and her husband. A Zelkova tree and a Camphor tree stood on the site since the time the main house was build thirty-five years ago. Removing these trees was one of the design requirements because the new additional building could not be built if these trees remained. When I received the offer for the project, I thought of various designs before I visited the site for the first time. However, all my thoughts were blown away as soon as I saw the site in person. The two trees stood there quite strongly. I listen to the stories in detail; the daughter has memories of climbing these trees when she was little. These trees looked over the family for thirty-five years. They colored the garden and grew up with the family. Therefore, utilizing these trees and creating a new place for the client became the main theme for the design. In detail, I cut the two trees with their branches intact. Then I reduced the water content by smoking and drying them for two weeks.

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Thereafter, I placed the trees where they used to stand and used them as main structural columns in the center of the living room, dining room, and kitchen. In order to mimic the way the trees used to stand, I sunk the building addition 70 centimeters down in the ground. I kept the height of the addition lower than the main house while still maintaining 4 meter ceiling height. By the way, the smoking and drying process was done at a kiln within Kagawa prefecture. These two trees returned to the site without ever leaving the prefecture. The client asked a Shinto priest at the nearby shrine to remove evil when the trees were cut. Nobody would go that far without a love and attachment to these trees. When this house is demolished and another new building constructed by a descendant of the client hundreds of years from now, surely these two trees will be reused in some kind of form.

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function : private house
location : Kagawa , Japan
structure : wood frame
site area : 699.54 sqm
architectural area : 50.90 sqm
total floor area : 50.90 sqm
completed date : 2010

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Recupero di una ex fornace: scuola, uffici, teatro - Stanislao Fierro

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Il progetto riguarda la riconversione di una struttura industriale (una Fornace con forno Hoffmann per la produzione a ciclo continuo di laterizi, costruita nel 1908, e dismessa nel 1970) in un centro scolastico e culturale. Per la precisione le nuove necessità saranno: – Scuola media 6 cicli, 18 classi , 450 alunni. – Palestra di tipo normale – Teatro per 700 posti;- Uffici ( restauro edificio esistente);- parchiggi (6000 mq); siatemazioni esterne ( Piazze, piste ciclo-pedonali). L’idea progettuale e tesa a formare un intervento unitario e riconoscibile. L’idea generale è finalizzata a rendere armoniosa la relazione tra “le parti ed il tutto” , di conseguenza diventano imporanti anche le sistemazionei esterne: Piazze; percorsi pedonali e ciclabili; giardini e zone verdi; percorsi viari interni e relativi parcheggi. Tutta la riqualificazione doveva , in maniera del tutto naturale e conseguenziale, relazionarsi, ed allacciarsi alla preesistenza. Si è eletto come riferimento costruttivo il tema “ dell’Addizione “ inteso come relazione di un nuovo edificio con una membratura esististenze. In questa mutua relazione il nuovo e l’antico si uniscono per divenire un nuovo corpo. Quest’ idea è stata perseguita con grande coerenza : dalla scelta del sistema costruttivo all’uso dei materiali.

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Riqualificazione della "Tour de Conoz" e della "Tour d'Emarèse", nonché la dell'area del "vecchio cimitero". Chatillon - stefano staro, Cristina Imbro', Luca Mariotti

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Il progetto proposto, nell’intento di rispondere alla finalità prioritaria di recuperare le strutture oggetto di concorso nella loro qualità di beni artistici e monumentali rappresentativi della comunità cui appartengono, aspira a contribuire allo sviluppo dell’immagine pubblica di Chatillon e in particolare dei borghi in cui tali risorse sono collocate potenziandone la vocazione e la capacità di attrarre turismo.

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Sintesi della proposta progettuale

In tal senso, in particolare per la Tour de Conoz e per il Vecchio Cimitero, il progetto prevede la compenetrazione tra ambienti aperti al pubblico e spazi specificatamente dedicati alle funzioni di ricezione turistica, mentre per la Tour d’Emarese si è inteso valorizzare la potenza ieratica e il contributo d’immagine che l’architettura della torre, con la sua presenza imponente può rendere alla comunità del borgo in cui è inserita.

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Conoz

Nel Vecchio Cimitero sono poste strutture semplici, idonee ad ospitare, oltre che eventi artistici e culturali, attività ludico-sportive dolci, ma si offre anche all’utenza infantile la possibilità di esercitare attività di gioco e movimento senza apparato iconico contrastante con le caratteristiche del sito

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Conoz, viste

Le attività ricettive proposte sono classificate come affittacamere con complementari servizi aggiuntivi di ristorazione (ubicati nella Tour de Conoz), per un totale di 7 camere (15 posti letto) e 22 posti ristorante al coperto oltre altri all’aperto.

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Emarese

Le attività aggiuntive comprendono inoltre la collocazione in tutti gli ambienti di progetto (e massimamente nel Vecchio Cimitero) di spazi destinati ad esposizioni ed eventi artistico – culturali, che si ritiene possano essere complementari a quanto il territorio già offre (ambiente, artigianato, gastronomia) collocando su un livello qualitativo elevato la proposta.

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Emarese, viste

Si è curata l’accessibilità a tutte le strutture, (per la Tour d’Emarese, l’inserimento di un elevatore è condizionato dall’eventuale irrecuperabilità di parte delle strutture esistenti).

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Vecchio cimitero

Si è inteso garantire il massimo rispetto per le strutture esistenti, la loro qualità e la loro storia intervenendo in modo assolutamente reversibile, mantenendo inalterate tutte le strutture di cui esiste traccia recuperabile, aprendo solo tre passaggi nella muratura interna della Tour de Conoz, rendendo compatibile la distribuzione interna di progetto con tutti gli accessi e i vani esistenti, senza crearne di nuovi con demolizioni neanche parziali, rispettando le opere fondali, non proponendo scavi, riutilizzando le canne fumarie scegliendo, per le opere aggiuntive all’esistente, particolarmente in esterno, strutture quasi sempre in legno. I sistemi impiantistici sono pensati per non risultare invadenti (geotermia e pannelli radianti a parete con coibentazione interna).

Il progetto prevede un intervento di restauro dei manufatti storici ispirato alla massima conservazione dei caratteri stilistici, architettonici e morfologici ed interventi sui paramenti murari delle tre strutture in esame volti a ripristinare le trame originarie dei paramenti murari stessi.

Spazio polifunzionale coperto per il Parco di Serravalle ad Empoli - Antonio Iannalfi, FBengineering, Francesco Badini, Shila Pouladin, Manuel Senatori

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Dall’osservazione del parco, questo si caratterizza da linee curve tanto in alzato che in pianta; il lago, gli avvallamenti di terreno, la presenza di alcune collinette che movimentano lo spazio ci dicono che l’area è governata da andamenti morbidi e fluidi che la proposta progettuale intende riprendere, facendo sì che il nuovo si integri con l’esistente in maniera del tutto naturale senza che vi siano delle forzature, dei punti di attrito che facciano percepire l’opera come estranea. Lo spiazzo sterrato accanto al parco ha una forma pressocchè ellittica anche se il suo andamento regolare si interrompe lungo la sezione di contatto con il parco, dove la linea curva si trasforma in una linea retta che tronca di netto il regolare sviluppo del piazzale. Nella parte alta della zona di contatto si individua un vialetto, unico percorso dichiarato di questa area che, in fase di sopralluogo, risulta essere utilizzato dalla maggior parte delle persone per il jogging e per le passeggiate.

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Vista la presenza di pochi percorsi la proposta progettuale intende anche creare nuove parti pavimentate in modo tale da rendere più fruibile il parco ottenendo così una doppia utilità: utilizzare l’area indipendentemente dalle condizioni atmosferiche, e preservare il manto erboso da un numero consistente di fruitori dell’area che possono essere presenti durante le manifestazioni.

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Calandosi poi sul territorio e volgendo lo sguardo all’area verde, si nota che questa risulta caratterizzata da due collinette che presentano fitte alberature. Poiché una delle due collinette si erge di fronte allo spazio dove sorgerà la nuova struttura, la scelta progettuale che si è deciso di perseguire è stata quella di creare una forma tale che si potesse relazionare con l’avvallamento di terreno esistente e che permettesse di incorniciare il percorso esistente fra due alture, una naturale esistente e una artificiale nuova, in modo tale da marcare in qualche modo l’ingresso al parco. Le due collinette diventano quindi due segnali, due elementi che si propongono di formare una sorta di “portale” naturale facendo sì che il vialetto di accesso alla parte più interna del parco si snodi fra due elementi più alti. Il progetto è stato pensato intorno a specifici punti che il gruppo si è prefissato: • Creare il minor impatto possibile • Aumentare l’offerta che di per sé il Parco già offre alla comunità empolese • Creare un luogo che permettesse lo svolgimento degli eventi, senza che il parco di per sé risentisse troppo di un afflusso massiccio di persone, mantenendo i caratteri di tranquillità. Il primo elemento è stato raggiunto realizzando un elemento che si integrasse e interagisse con il lago, che rappresenta l’elemento emergente presente nel parco. Inoltre come già anticipato la nuova copertura presenta una forma curva così da poter ricordare l’andamento della collina in modo tale che le forme possano dialogare fra di loro. L’impatto è stato ridotto poi pensando di rinverdire la copertura e le gradonate e di utilizzare il più possibile materiali che fossero naturali; ecco perché si è scelto il legno per la struttura, per i rivestimenti e per alcuni elementi di arredo urbano. La scelta del legno per la struttura non solo è una scelta architettonica ma ha anche una valenza strutturale, in quanto il materiale ha consentito di coprire delle luci importanti.

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Per poter aumentare l’offerta del parco gli accorgimenti presi sono stati essenzialmente 2: per prima cosa si è deciso di creare una piazza sul fronte dove è collocato l’accesso allo spazio coperto, pensando di realizzare così un ulteriore punto di aggregazione; la piazza è arricchita da una fascia di interno/esterno data dalla struttura della copertura a vista con una funzione simile al brise soleil, che può essere utilizzata anche come sostegno per l’installazione di eventuali insegne nel caso in cui venissero organizzate mostre o simili.

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Il secondo accorgimento è stato quello di creare sul retro della copertura delle gradonate dalla doppia valenza: punto di aggregazione e di relax di giorno e punto privilegiato per assistere a spettacoli all’aperto di sera.

Infine facendo attenzione all’orientazione del fabbricato, al posizionamento degli accessi e a chiudere un lato della copertura nella zona rivolta verso il cuore del parco, si è cercato di creare una divisione fra quest’area, interessata in particolari momenti da un eccessivo afflusso di persone, e la parte interna del parco che si caratterizza per la sua tranquillità.

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AGRITURISMO E RESIDENZA - PAT. architetti associati

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L’edificio presenta i caratteri tipici della cascina piemontese ottocentesca. Secondo tradizione, il corpo principale stretto e lungo, orientato secondo l’asse est-ovest, è costituito da una parte ad uso residenziale e una tipicamente rurale adibita a fienile e stalla. Il progetto ha previsto la ristrutturazione del fabbricato principale, ad uso residenziale, e il recupero dei corpi di fabbrica adiacenti ad esso verso nord, per la realizzazione di un nuovo agriturismo e di laboratori per la trasformazione prodotti agricoli.

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Pianta piano primo

In fase di ristrutturazione, la struttura muraria è stata restaurata con finitura a intonaco o a mattoni pieni faccia a vista, secondo lo schema esistente, al fine di evidenziare le caratteristiche originarie dell’edificio.

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schema tecnologie

Le parti di fabbricato caratterizzate da forte degrado sono state invece demolite e ricostruite mantenendo la stessa sagoma utilizzando, al contrario, un sistema tecnologico di ultima generazione in modo da evidenziare il nuovo intervento rispetto al restauro conservativo operato sull’esistente. È stato utilizzato un sistema a prefabbricazione aperta con struttura portante in legno tipo “balloon frame”, con tamponamenti ad elevata efficienza energetica e rivestimenti in doghe di larice naturale.


Light of the Memory - Marcos Enrique López Barrera

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The Light of the Memory is a Solar Lamp permanently flushed. It has a pyramid inverted with a reflective surface that promotes the projection of the light. It is a mausoleum without religion.

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UNITA' RESIDENZIALE GU.M. - Natale Avolio

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Una nuova figurazione urbana, in un lotto di testata di uno dei principali assi viari dello Scalo di Corigliano. Immagine di un progetto contemporaneo che concilia e risolve con continuità di linguaggio le diverse destinazioni d’uso residenziali e direzionali, unitamente alla dotazione di spazi a servizio e complementari alle vicinissime realtà imprenditoriali del committente.

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scorcio anteriore sx

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scorcio posteriore sx

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scorcio anteriore dx

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laterale sx

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laterale dx

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schizzi

Progettazione di una Nuova Piazza per la Città della Musica - Francesca

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La progettazione inizia da un accurata analisi urbana del territorio. Ci troviamo all’interno del II Municipio del Comune di Roma nel Quartiere Flaminio, dove negli ultimi anni si è vista sviluppare un arteria stradale strettamente collegata con il tema della musica e della cultura. A primo impatto ciò che colpisce l’attenzione su questa area è il sistema di collegamento stradale, costituito da un grande tridente che parte dal Ponte della Musica fino ad arrivare nella Via Flaminia, dove abbiamo Via Guido Reni che si proietta fino a Villa Glori. Di noetvole importanza sono gli edifici e le strutture che caratterizzano questo quartiere, infatti troviamo: il Palazzetto dello Sport, lo Stadio Flaminio, il Villaggio Olimpico, l’Auditorium Parco della Musica, il MAXXI e infine il Ponte della Musica.

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Da questa analisi ci rende conto immediatamente che il lotto davanti l’Auditorium è praticamente inutilizzato, o comunque non ha una sua funzione ben precisata, è per questo che la progettazione di una nuova piazza per la città della musica ha proprio come obbiettivo la riqualificazione di questo tratto di terreno sia per una maggiore valorizzazione dell’Auditorium, ma anche come cerniera urbana che sia in grado di collegare sia visivamente che direttamente la realtà della Città della musica. L’inserimento di un Porticato non è casuale, bensì si pone come guida verso la piazza ma anche è un collegamento diretto con il preesistente porticato realizzato da Renzo Piano nell’Auditorium. Questo elemento è stato voluto inserire all’interno di tutto il progetto infatti è possibile riscontrarlo sia nella pavimentazione urbana, attraverso una proiezione a terra di questo, nell’edificio polifunzionale attraverso una proiezione in facciata mediante degli infissi in alluminio e infine attraverso una sua continuità anche nella parte più periferica del progetto: in adiacenza del centro ippico. Il fatto che la Piazza sia sopraelevata rispetto la quota urbana è stato voluto per dare una maggiore visibilità e anche attraverso il porticato la valorizzazione viene accentuata.

RETHINK ATHENS - Alessandro Nava, Francesco Drago

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This project aims at focusing the architectural debate on the city theme and the social meaning of public space. The contemporary city is the result fragmented and discontinuous urban space, with a labyrinthine feature characterized by a place defined by flows, mobility, information. Public space has lost its social function. The city is no longer valued as a whole but as the sum of its set elements; the metaphorical image of the city as an archipelago represents the idea of the multiplicity of parts that compose it, independent islands where the public space comes to be the place for human relations. The Public space is the place which represents the community values, the place of encounter where you feed the civilization’s cultural growth: it is playful, recreational, it is a place where manifest values and collective ideals. For these reasons, i conceive the public space as a place where socialize, a place for events, an educational site. The concept of “ribbon” as a public space summarizes an idea of continuity, a linear public space that connects Omonia Square to Syntagma Square. A circular ramp rising up to 6.60 m above city level from Omonia Square enhancing views of the Acropolis at the intersection between Panepistimiou Street and Eolou Street. This sinuous urban ribbon ensures a continuity “passage” which doesn’t interfere with the local mobility and, at the same time generates shadow over the public space below. Along Panepistimiou street, the project includes a space dedicated to a urban vegetable garden at Dikaiosynis Sq. and a large south-facing roof with photovoltaic panels integrated with storage batteries vigorously feeding the project’s public lighting. The cross section of the ribbon expands near the Athens trilogy and comes to be defined by a big roof with overlying climbing plants over the subway access (Academia), turning into a new recreational space for events. The green ribbon featuring trees, gardens and climbing plants crosses the urban space for all its extension, sensitizing the environmental approach and improving the microclimate thanks to the addition of water surfaces. The continued use of the vegetation is necessary also to improve the attenuation of noise and for air purification. The gardens in Dikaiosynis Sq., Korai St and near the Athens trilogy are characterized by sloping ground, linear blooms, green rooms which contributes to diversify the urban landscape. The elevated public space terminates at Leoforos Vasilissis Sofias Avenue, near Syntagma Square and near the Parliament greek, favoring south/west panoramic views of the Acropolis. The approach of the project is intended to satisfy the requirements of thermal comfort and environmental sustainability principles.

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RISTRUTTURAZIONE VILLETTA - studio Progettazione Ing. MADEO MARCELLO

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