La scuola dell’infanzia coincide col momento in cui il bambino allarga la sua esperienza dall’ambito familiare al mondo esterno. Non solo agli altri bambini e agli insegnanti, ma al mondo inteso in senso lato.
Ai bambini di Tenero Contra il mondo si offre con una straordinaria strutturazione: da una parte infatti c’è intorno a loro la realtà tangibile di uno dei paesaggi più celebrati al mondo, quello del Lago Maggiore e della vallata ticinese, che si impone prepotentemente alla percezione visiva; ma dall’altra parte c’è la storica consapevolezza del territorio come patrimonio comune, da custodire e tramandare alle nuove generazioni, che fa parte integrante della cultura familiare ticinese e si esprime attraverso l’istituto del Comune Patriziale, forse il più autentico erede delle “Magnifiche Comunità” alpine e della loro meravigliosa cultura dei diritti ed usi collettivi come parte irrinunciabile della convivenza civile.
L’idea di offrire ai bambini della scuola dell’infanzia la più ampia esperienza possibile del loro mondo sta all’origine di questo progetto, in cui ogni sezione didattica è concepita come un piccolo osservatorio, aperto non soltanto alla scoperta dei segreti preziosi ma minuti della materia minerale o degli organismi vegetali e animali, ma anche alla visione d’insieme del mondo di monti, valli, acque, boschi, paesi che l’eccezionale collocazione topografica permette di presentare nella forma più suggestiva.
Per questo ogni sezione ha non soltanto una sua pertinenza didattica all’aperto, ma anche un suo solarium, destinato ad ospitare i momenti didattici dedicati all’esplorazione visiva del paesaggio ed all’individuazione dei suoi componenti fondamentali: momenti che per sedimentarsi nella memoria del bambino si appoggiano alla speciale sensazione offerta da un punto di veduta dedicato, il “belvedere”, posto ad un’altezza da terra inusuale e capace di suggerire il “dominio mentale” dello spazio, prima che l’inevitabile, precoce, uso e abuso di dispositivi informatici georeferenziati (pc, tablet, smartphone) induca un’abitudine al dominio esclusivamente strumentale dello spazio, ridotto ormai a sito.
Questo tipo di prassi didattica ci sembra la migliore anticamera per l’avviamento all’amore e al rispetto del territorio, e alla conoscenza dei suoi inestricabili legami con la nostra vita di uomini.
Piano di situazione.
© Francesco Boschi . Published on April 11, 2014.
IL PROGETTO
La nuova scuola dell’infanzia è stata concepita come un microcosmo urbano, cioè un luogo dove il bambino può trovare, oltre alle “case” in cui sono ospitate le sezioni didattiche e i servizi, anche spazi privati personali, strade interne, piazze, servizi collettivi e “belvedere”. Questi spazi diventano luogo di incontri imprevisti, di micro-eventi legati all’inatteso e alle emozioni che essi possono provocare.
Per questo abbiamo privilegiato l’articolazione e la ricchezza degli spazi anziché“un edificio compatto”, perché questa impostazione meglio si presta alla realizzazione di spazi “mai uguali”, flessibili e ricchi di potenzialità che stimolano la conoscenza e la fantasia del bambino.
Vista Zenitale.
© Francesco Boschi . Published on April 11, 2014.
L’impianto è costruito attorno ad una corte interna che ospita un giardino protetto (in futuro potrebbe diventare un giardino d’inverno), le sezioni si organizzano intorno a questo spazio, disponendosi per intercettare la migliore esposizione solare.
La “strada” inizia da via del Sole, si snoda intorno al giardino interno incontrando “piazze”, slarghi, per innestarsi nelle rampe che portano in copertura dove si trovano i cinque solarium, uno per ogni sezione, dai quali accarezzare il paesaggio e respirare la natura.
Il recupero del piano di copertura con l’inserimento di attività educative e di gioco ottimizza il rapporto di consumo del suolo, più superficie a minor costo.
Vista da nord-ovest.
© Francesco Boschi . Published on April 11, 2014.
LA TIPOLOGIA
La scuola dell’infanzia si sviluppa su due livelli, a piano terra lo spazio didattico ed i servizi di supporto all’attività didattica e al piano primo con uno spazio destinato all’osservazione del paesaggio e delle stagioni, ed ai laboratori per la sperimentazione, la manualità e la pittura.
La sezione è articolata in spazi per le attività tranquille e di movimento e in spazi di servizio, quali l’atrio e guardaroba e lo spazio per le cure igieniche, che per il loro posizionamento diventano spazi “educativi”.
Lo spazio della didattica esterna è rappresentato da uno spazio coperto e protetto adiacente ad ogni sezione, da uno spazio per le attività esterne ed un’area comune per il gioco.
Vista da sud.
© Francesco Boschi . Published on April 11, 2014.
LA STRUTTURA
La struttura portante è costituita da una platea e da setti in cemento armato, solaio di piano terra in c.a. su casseri in polipropilene per la realizzazione di ventilazione trasversale, solaio del piano primo in predalles.
I setti in c.a. saranno gettati con cassero a perdere in PES costituenti l’isolamento.
Le murature esterne saranno realizzate in blocchi di legno–cemento riempiti con isolante in EPS e grafite.
Piazza d'ingresso.
© Francesco Boschi . Published on April 11, 2014.
GLI SPAZI
La scuola dell’infanzia rappresenta e si presenta ogni giorno al bambino come un luogo che gli viene offerto per trascorrere parte della sua giornata e un po’ della sua vita. Si presenta attraverso gli arredi e l’organizzazione degli ambienti che gli insegnanti hanno scelto e preparato in riferimento all’età e al numero dei bambini che lo dovranno abitare; si rappresenta attraverso le relazioni, i rapporti e gli incontri che in esso si realizzano fra adulti e bambini, fra bambini e bambini. Nella scuola dell’infanzia gli ambienti devono aprirsi alla naturale vivacità e necessità di apprendimento dei bambini offrendo loro molteplici proposte didattiche e di movimento.
Oltre agli spazi didattici richiesti dalla normativa, il progetto predisposto per il concorso offre alcuni spazi particolari di grande importanza educativa e didattica quali:
- il giardino interno: è progettato e attrezzato in modo tale che i bambini possano fare esperienze dirette con la crescita di fiori e piante. Si offre come luogo di contatto di tipo sperimentale con la natura e come stimolo all’immaginazione e alla conoscenza di nuove emozioni in una aumentata spazialità prospettica che introduce al senso dell’estetica;
- il solarium è costituito: da uno spazio pergolato con sezione sopraelevata per dare la possibilità al bambino di ammirare il lago, le montagne e la valle da un punto di veduta privilegiato; da uno spazio attrezzato per la coltivazione di piante officinali, i trapianti, la semina, costituito da una serra con relativo deposito di attrezzature; da uno spazio libero da organizzare con tavoli e sedie per attività da tavolino e rappresentazioni teatrali.
Unità didattica piano terra.
© Francesco Boschi . Published on April 11, 2014.
LE FACCIATE
Le facciate sono caratterizzate da un rivestimento in legno fissato su un sottostruttura per realizzare una parete ventilata; gli infissi esterni sono in legno con vetrocamera e vetrature basso emissive, schermate con tende a rullo esterne.
L’aggetto di gronda è ottenuto con una struttura leggera e rivestimento metallico.
Interno unità didattica.
© Francesco Boschi . Published on April 11, 2014.
MINERGIE E TECNICA DESCRIZIONE GENERALE
La nuova parte di fabbricato si svilupperà con distribuzione circolare. Attorno ad un giardino protetto/giardino d’inverno saranno posti 5 edifici destinati alle attività didattiche e di uno destinato mensa ed includente i locali tecnici principali ed il locale cucina.
I nuovi edifici si trovano a circa 11 m in linea d’aria dall’edificio esistente.
Percorso rampa interna.
© Francesco Boschi . Published on April 11, 2014.
Quest’ultimo sarà oggetto di riqualificazione energetica come da variante 2 della relazione allegata alla documentazione di gara, con sostituzione degli infissi , con apposizione di un cappotto esterno sulle facciate Nord-Est/Nord-Ovest e realizzazione di facciate ventilate sulle facciate Sud-Est/Sud-Ovest con aspetto esterno in legno in modo da riprendere le caratteristiche architettoniche del nuovo gruppo di edifici.
L’obiettivo è realizzare dei nuovi edifici che siano ad energia quasi zero tramite un elevato grado di isolamento, sfruttando al meglio il contesto geografico e gli apporti gratuiti e riqualificare al meglio l’esistente e utilizzando un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata.
Unità didattica piano primo.
© Francesco Boschi . Published on April 11, 2014.
Sarà pertanto possibile utilizzare impianti a bassa temperatura e bassa entalpia con elevati rendimenti sia di primo che di secondo principio come già previsto dalla relazione redatta dalla società di Ingegneria Impiantistica TKM allegata alla documentazione di gara.
Vista unità didattica piano primo a cielo aperto
© Francesco Boschi . Published on April 11, 2014.
In aggiunta anche l’impianto elettrico e di illuminazione saranno realizzati al fine di ridurre al massimo il fabbisogno energetico con possibilità di accensione parziale, illuminazione specifica per percorsi di passaggio, accensioni temporizzate, soluzioni illuminotecniche di massima resa.
Gli sprechi d’acqua saranno ridotti tramite l’installazione di sistemi a flusso controllato e temporizzato e da un sistema di recupero delle acque piovane per uso negli scarichi e per l’irrigazione.
Tavola 1 di concorso.
© Francesco Boschi . Published on April 11, 2014.
L’installazione di impianti solari termici e fotovoltaici ridurrà ulteriormente il fabbisogno di energia primaria dell’intero complesso.
Ciascuno degli edifici sarà dotato di un sistema autonomo per il ricambio controllato dell’aria così da soddisfare quanto richiesto dallo standard Minergie®.[...]
Tavola 2 di concorso.
© Francesco Boschi . Published on April 11, 2014.