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Tomba di famiglia - Piero Siega architetto (UD)

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Sin dal primo incontro le parole del committente hanno rivelato le attese ed i significati che l’opera avrebbe dovuto evocare e già a quel punto la fase ideativa del progetto aveva avuto inizio e conosciuto i suoi primi indizi e determinato il livello di profondità con cui avrebbe dovuto confrontarsi. Pur con dimensioni volumetriche assai ridotte si è deciso di individuare uno spazio interno visitabile. Uno spazio intimo, raccolto e meditativo, che suggerisce, ad un tempo, una dimensione umana e spirituale, fisica ed astratta, un ambito definito e misurato nel quale si avverte una luce diafana ma evocativa. La luce all’interno è la luce naturale introdotta dal foro-lama zenitale e molteplici rimandi vengono mutuati dai riflessi delle superfici di pietra lucida, che interagiscono con la sequenza musiva.    Quest’ultima assume un valore simbolico di forte significazione: la metafora dell’infinito. Come nel giardino veneziano di Scarpa della fondazione Querini Stampalia “alternato” al rigore del non-colore del madreperla e del nero, l’oro delle tessere incarna il significato dinamico della luce perenne, qui le tessere divengono strumento espressivo per una successione matematica legata al rapporto aureo, assieme agli altri due colori: la decorazione diviene composizione.  La composizione architettonica del monumento e la sua costituzione fisico-materica sottendono idealmente quindi alla essenza stessa dell’uomo: corpo e anima e ai complessi legami che li uniscono.. All’esterno la tomba appare discreta e severa, segnata dalla composizione della croce, mentre l’intimità dell’interno è dedicata interamente alla famiglia. Questa dicotomia di rapporti si rivela matericamente attraverso il variare del trattamento di superficie della pietra: lucida all’interno e grezza fuori del corpo architettonico. Nella prima metà del pavimento si rende intellegibile il passaggio tra l’esterno: il mondo fisico e lo spazio interno invece astratto, meditativo e spirituale.

Piero Siega architetto (UD) — Tomba di famiglia

Piero Siega architetto (UD) — Tomba di famiglia

Piero Siega architetto (UD) — Tomba di famiglia

Piero Siega architetto (UD) — Tomba di famiglia

Piero Siega architetto (UD) — Tomba di famiglia

Piero Siega architetto (UD) — Tomba di famiglia

Piero Siega architetto (UD) — Tomba di famiglia

Piero Siega architetto (UD) — Tomba di famiglia

Piero Siega architetto (UD) — Tomba di famiglia

Piero Siega architetto (UD) — Tomba di famiglia

Piero Siega architetto (UD) — Tomba di famiglia

Piero Siega architetto (UD) — Tomba di famiglia

Piero Siega architetto (UD) — Tomba di famiglia

Piero Siega architetto (UD) — Tomba di famiglia


Riqualificazione e valorizzazione della Piazza Sant’Ambrogio in Comune di Vanzaghello (MI) - Davide Galli, Tatiana Piccina

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Il nostro progetto si propone di risolvere da un lato l’estrema frammentarietà dell’impianto esistente e contemporaneamente di dare al nuovo impianto vitalità e movimento tali da rendere la piazza in formazione non un mero passaggio, affatto slegato dal contesto, ma un luogo che favorisca l’incontro e la sosta, agganciato alla realtà circostante, alla sua tradizione, alla sua cultura.

Davide Galli, Tatiana Piccina — Riqualificazione e valorizzazione della Piazza Sant’Ambrogio in Comune di Vanzaghello (MI)

La nuova piazza, sulla scorta dell’esistente, prende forma a partire dal complesso abitativo che la delimita su due lati, sull’altro fronte si allarga fino alla chiesa comprendendone il sagrato che sarà mantenuto nella forma e con i materiali attuali, e infine nel progetto ingloberà la via San Rocco, ma solo idealmente, ovvero con l’uso della stessa pavimentazione della piazza.

Davide Galli, Tatiana Piccina — Riqualificazione e valorizzazione della Piazza Sant’Ambrogio in Comune di Vanzaghello (MI)

La piazza ripulita da tutte le superfetazioni esistenti e dai parcheggi, sarà delimitata da dissuasori fissi che, proseguendo sulla via Roma dalla stessa parte e sulla via San Rocco dal lato opposto, garantiranno la sicurezza dei pedoni, facendo le veci dei marciapiedi. In alcuni punti strategici i dissuasori, del tipo mobile, potranno essere abbassati all’occorrenza, per consentire l’accesso alla piazza dei mezzi di servizio e di soccorso, e l’accesso al sagrato della chiesa per il normale svolgimento di cerimonie religiose.

Davide Galli, Tatiana Piccina — Riqualificazione e valorizzazione della Piazza Sant’Ambrogio in Comune di Vanzaghello (MI)

La pavimentazione originerà da una diagonale di colmo e sarà costituita da lastre di granito Montorfano e Serizzo e da lastre di pietra di Basalto, con finitura bocciardata, di tre diverse dimensioni e gradazioni di grigio, posate a correre.

Davide Galli, Tatiana Piccina — Riqualificazione e valorizzazione della Piazza Sant’Ambrogio in Comune di Vanzaghello (MI)

Le acque piovane saranno convogliate da adeguate pendenze entro fessure appena percettibili nella pavimentazione, al di sotto delle quali canaline di scolo ad hoc, porteranno l’acqua alla rete fognaria.

Davide Galli, Tatiana Piccina — Riqualificazione e valorizzazione della Piazza Sant’Ambrogio in Comune di Vanzaghello (MI)

Sulla piazza saranno collocate panchine di granito e in due vasche saranno messe a dimora due Liriodendron tulipifera, alberi significativi di grande impatto visivo.

Davide Galli, Tatiana Piccina — Riqualificazione e valorizzazione della Piazza Sant’Ambrogio in Comune di Vanzaghello (MI)

Davide Galli, Tatiana Piccina — Riqualificazione e valorizzazione della Piazza Sant’Ambrogio in Comune di Vanzaghello (MI)

Davide Galli, Tatiana Piccina — Riqualificazione e valorizzazione della Piazza Sant’Ambrogio in Comune di Vanzaghello (MI)

Davide Galli, Tatiana Piccina — Riqualificazione e valorizzazione della Piazza Sant’Ambrogio in Comune di Vanzaghello (MI)

Davide Galli, Tatiana Piccina — Riqualificazione e valorizzazione della Piazza Sant’Ambrogio in Comune di Vanzaghello (MI)

Davide Galli, Tatiana Piccina — Riqualificazione e valorizzazione della Piazza Sant’Ambrogio in Comune di Vanzaghello (MI)

Davide Galli, Tatiana Piccina — Riqualificazione e valorizzazione della Piazza Sant’Ambrogio in Comune di Vanzaghello (MI)

Davide Galli, Tatiana Piccina — Riqualificazione e valorizzazione della Piazza Sant’Ambrogio in Comune di Vanzaghello (MI)

Davide Galli, Tatiana Piccina — Riqualificazione e valorizzazione della Piazza Sant’Ambrogio in Comune di Vanzaghello (MI)

"ELLISSE" - Giuseppe Nardi

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Il 1° Design Award “Accendi la tua idea” propone, come tema del concorso, la progettazione di un tavolo di legno massello, impiegando legni di riforestazione e altri materiali non plastici per il completamento del prodotto stesso. Si presenta il progetto di una struttura costituita da un telaio di legno di rovere massiccio con sovrastante un piano di vetro di forma ellittica, da destinare a tavolo da pranzo per sei persone. La struttura del tavolo, ovvero il telaio di supporto in legno di rovere, è progettata con gli elementi essenziali dimensionati per dotare il tavolo della stabilità e robustezza necessarie allo scopo, senza essere di intralcio agli utilizzatori. Le gambe sono di forma cilindrica, per conferire una maggiore snellezza all’insieme e per attenuare gli effetti di eventuali urti da parte degli utenti; sono divaricate verso l’esterno per dotare di maggior rigidezza il supporto. Il piano di vetro Float Extrachiaro temperato di forma ellittica, con gli assi rispettivamente di cm 200 e cm 100, dallo spessore di mm 15 e con il bordo molato arrotondato, assolve alla sua funzione di porta oggetti e consente la vista completa del supporto di legno, che è l’elemento caratterizzante dell’insieme. La forma ellittica del piano d’appoggio del tavolo rende più gradevole l’atto dello stare insieme, eliminando ogni interferenza visiva tra gli utenti. Il progetto intende offrire un prodotto razionale, di immediata comprensione, realizzabile ed usufruibile per usi molteplici ed in particolare per quello conviviale familiare.

Giuseppe Nardi — "ELLISSE"

Insieme

Giuseppe Nardi — "ELLISSE"

Foglio tecnico

Giuseppe Nardi — "ELLISSE"

Foglio illustrativo

THE DREAM OF ABHA - Ludovico Micara, Carmen Andriani, Massimo Angrilli, FERNANDO CIPRIANI, Cesare Corfone, Ettore Licursi, Marco Manduzio, Daniela Manzoli, Mario Morrica, Christian Nardini, Veronica Salomone, Franz Lami

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Aseer Governatorate Municipality in collaboration with The General Authority of Tourism and Antiquities. Planning and Architectural Competition THE DREAM OF ABHA

Ludovico Micara, Carmen Andriani, Massimo Angrilli, FERNANDO CIPRIANI, Cesare Corfone, Ettore Licursi, Marco Manduzio, Daniela Manzoli, Mario Morrica, Christian Nardini, Veronica Salomone, Franz Lami — THE DREAM OF ABHA

INVITED COMPETITOR: University “G. D’Annunzio”, Chieti – Pescara, Italy. Department of Architecture

Ludovico Micara, Carmen Andriani, Massimo Angrilli, FERNANDO CIPRIANI, Cesare Corfone, Ettore Licursi, Marco Manduzio, Daniela Manzoli, Mario Morrica, Christian Nardini, Veronica Salomone, Franz Lami — THE DREAM OF ABHA

Team leader Prof. Arch. Ludovico MICARA Team members Prof. Arch. Carmen ANDRIANI Prof. Arch. Massimo ANGRILLI

Ludovico Micara, Carmen Andriani, Massimo Angrilli, FERNANDO CIPRIANI, Cesare Corfone, Ettore Licursi, Marco Manduzio, Daniela Manzoli, Mario Morrica, Christian Nardini, Veronica Salomone, Franz Lami — THE DREAM OF ABHA

Architects Arch. Fernando CIPRIANI Arch. Cesare CORFONE Arch. Ettore LICURSI Arch. Marco MANDUZIO Arch. Daniela MANZOLI Arch. Mario MORRICA Arch. Christian NARDINI Arch. Veronica SALOMONE Collaborator Franz LAMI

Ludovico Micara, Carmen Andriani, Massimo Angrilli, FERNANDO CIPRIANI, Cesare Corfone, Ettore Licursi, Marco Manduzio, Daniela Manzoli, Mario Morrica, Christian Nardini, Veronica Salomone, Franz Lami — THE DREAM OF ABHA

Ludovico Micara, Carmen Andriani, Massimo Angrilli, FERNANDO CIPRIANI, Cesare Corfone, Ettore Licursi, Marco Manduzio, Daniela Manzoli, Mario Morrica, Christian Nardini, Veronica Salomone, Franz Lami — THE DREAM OF ABHA

Ludovico Micara, Carmen Andriani, Massimo Angrilli, FERNANDO CIPRIANI, Cesare Corfone, Ettore Licursi, Marco Manduzio, Daniela Manzoli, Mario Morrica, Christian Nardini, Veronica Salomone, Franz Lami — THE DREAM OF ABHA

Ludovico Micara, Carmen Andriani, Massimo Angrilli, FERNANDO CIPRIANI, Cesare Corfone, Ettore Licursi, Marco Manduzio, Daniela Manzoli, Mario Morrica, Christian Nardini, Veronica Salomone, Franz Lami — THE DREAM OF ABHA

Ludovico Micara, Carmen Andriani, Massimo Angrilli, FERNANDO CIPRIANI, Cesare Corfone, Ettore Licursi, Marco Manduzio, Daniela Manzoli, Mario Morrica, Christian Nardini, Veronica Salomone, Franz Lami — THE DREAM OF ABHA

Spazio ludico-ricreativo reparto di Pediatria Ospedale di Pieve di Coriano (MN) - Paolo Manzoli

Area Ferrini - Matteo Franceschin

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Ad ingresso avvenuto dall’entrata NE o NO, si aprono due possibilità: o seguire a piedi o in macchina il lungo ‘muro verde’ in siepe che delimita l’area degli ulivi ed accompagna sino agli edifici, scoprendo progressivamente l’intero paesaggio, o parcheggiare l’auto all’interno dei due recinti di siepe e successivamente raggiungere le abitazioni. Contenuto tra ‘i recinti’, ed aperto verso la vallata nord è posto un giardino a terrazze, all’interno di una delle quali è contenuta una nuova residenza e parte dell’autorimessa interrata dalla quale è possibile accedere agli appartamenti distribuiti nei diversi piani della casa padronale; da questa è possibile anche raggiungere i due volumi della ‘ex stalla’ e della ‘casa del fattore’ . Il sistema così pensato produce una sequenza di luoghi: giardini, viali, corti, terrazze, edifici recuperati, in continuità con il paesaggio.

Matteo Franceschin — Area Ferrini

Planimetria generale

Matteo Franceschin — Area Ferrini

sezioni.

Renders esterni - Massimo Sabato

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Entra in un mondo virtuale..

Massimo Sabato — Renders esterni

Massimo Sabato — Renders esterni

Massimo Sabato — Renders esterni

Massimo Sabato — Renders esterni

Massimo Sabato — Renders esterni

Massimo Sabato — Renders esterni

Massimo Sabato — Renders esterni

Massimo Sabato — Renders esterni

Massimo Sabato — Renders esterni

Massimo Sabato — Renders esterni

Massimo Sabato — Renders esterni

Casa unifamiliare e negozio - Carmelo Genovesi

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La forma del lotto è piuttosto irregolare formata da due trapezi,di cui uno è caratterizzato da un lato leggermente curvo. Sin dalle prime ipotesi progettuali sono state elaborate due soluzioni connesse alle richieste della committenza. Nella prima si distinguono la zona di rappresentanza e commerciale prospiciente sulla piazza a Sud-Ovest dalla zona notte e servizi a Nord-Ovest. Il prospetto su piazza, di forma curva, è scandito da una sequenza di raggi che si diramano da un unico punto:ciò determina sui due livelli il posizionamento delle aperture e di alcuni setti murari al primo piano, tali da creare effetti di luce e ombra all’interni degli ambienti. La seconda proposta ben si distingue da quelle precedente sia morfologicamente che distributivamente. Sono tangibili differenti segni architettonici,il filo esterno del fabbricato arretrato rispetto al fronte stradale,la massa muraria preponderante in rapporto alle superficie finestrate e la scala esterna di forma elicoidale avvolta da un cilindro in lamiera stirata. L’intero fabbricato è destinato ad abitazione. Le scelte progettuali adottate in entrambe le soluzioni garantiscono prestazioni energetiche elevate

Carmelo Genovesi — Casa unifamiliare e negozio

Carmelo Genovesi — Casa unifamiliare e negozio

Carmelo Genovesi — Casa unifamiliare e negozio

Carmelo Genovesi — Casa unifamiliare e negozio

Carmelo Genovesi — Casa unifamiliare e negozio

Carmelo Genovesi — Casa unifamiliare e negozio


A Loft for Children - Clemens Kirsch

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COMPLEX SIMPLICITYSIMPLE COMPLEXITY
The compact two-story building offers a distinctive identity in a heterogeneous urban environment and blends in harmoniously with its surroundings. The rectangular core is designed as a spatially open system. A “filter layer” consisting of secondary rooms, outer stairs and a patio area with plants for shade from the sun and secure play areas mediates between the interior and exterior space. Exciting insights and views are created by open and closed façade elements.

Clemens Kirsch — A Loft for Children

FUNCTIONAL OPENNESSSPATIAL INTIMACY
In addition to the administration, a therapy room and a bistro, the ground floor houses two group rooms for toddlers. The corridor between the rooms is used as a play and communication area between the groups. The play berths were designed to be spatially differentiated and provide the children with opportunities for play and a relaxation retreat. In accordance with the specifications of the operator, a spacious, open space was designed on the first floor, which enables the free division into play areas and areas for creative arts. The flexible furniture was specially designed to complement the concept and provides the children with different options for combination. Thus rooms and areas are (re)created time and time again. The group rooms are also assigned play berths on this level. The secondary rooms are designed as annexes and thereby result in an exciting façade structure.

Clemens Kirsch — A Loft for Children

CONSTRUCTION
Due to the short construction period (six months), a rapidly producible design was chosen: a composite construction of in-situ concrete and prefabricated wooden elements. The two-story nursery which consists of the central structure (22.00×22.00) and the secondary rooms as annexes is built on a reinforced concrete slab with a circumferential ice wall. The main structure has two different ceiling systems. The ceiling above the ground floor is a massive in-situ concrete ceiling (h = 28 cm), the wooden beamed ceiling (h = 12.5 cm) above the first floor rests on a joist support system. The additional rooms are made of laminated timber and are horizontally connected to the main body. They direct their vertical forces into the foundation slab. The bracing of the building is achieved via a central core and a wall on the inside stairs which are both of massive reinforced concrete.

Clemens Kirsch — A Loft for Children

BUILDING EQUIPMENT
The nursery was implemented as a passive house construction. An air-water heat pump was installed on the flat roof for the required heating load. During the summer months, support cooling via the ventilation system is provided through the heat pump. The minimum required hygienic change of air is ensured by a ventilation system with heat recovery and summer bypass. The climate control of the entire building during the summer occurs through the ventilation system by cooling the incoming air. The passive house construction ensures the residual heat supply during the operating time via the ventilation system. The ventilation system is based on heat recovery with a cross flow plate exchanger without moisture recovery and heating and cooling coils.

Clemens Kirsch — A Loft for Children

Clemens Kirsch — A Loft for Children

Clemens Kirsch — A Loft for Children

Clemens Kirsch — A Loft for Children

Clemens Kirsch — A Loft for Children

Clemens Kirsch — A Loft for Children

PERCORSO DELLA CALCE DI CHABROLLES - n!studio Susanna Ferrini, Céline Bosal

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Il progetto per il sito di archeologia industriale di Chabrolles prevede la creazione di un percorso museografico dedicato al tema della produzione della calce, secondo vari aspetti: l’influenza del sito produttivo sull’area della Val d’Aubois, le peculiari caratteristiche geologiche della Regione, l’importanza della Loira e dei suoi canali secondari (canale laterale, canale di Berry) come infrastruttura ma anche come risorsa naturale, il processo completo di fabbricazione della calce secondo il metodo originario, la storia di tale antico processo produttivo e la sua graduale conversione alle tecniche moderne, le attività presenti sul sito, le storie degli operai e di tutte le persone che hanno intrecciato la propria esistenza con la vita della fabbrica, e tanti altri temi che contribuiscono a dettagliare ed esprimere l’eccezionalità del sito di Chabrolles. Il progetto ha il compito di rendere accessibile il sito industriale a vari e differenti tipi di visita, consentendo un costante rinvio a livelli di comprensione e interpretazione multipli ed eterogenei. La ricchezza di questo sito risiede nella coesistenza, dovuta al suo passato luogo di produzione industriale, di diversi elementi architettonici ed ambientali che ne compongono il paesaggio: le antiche sale per il trattamento della calce, le “gueulards” del forno, il sistema dell’acqua nell’antica cava, il canale laterale della Loira, la vegetazione lussureggiante, i servizi esistenti… Tutti questi elementi sono messi a sistema grazie all’impiego di un allestimento scenografico caratterizzato da un evidente impianto geometrico, che riesce a dialogare con il paesaggio tramite un sistema di connessioni leggere. Questi dispositivi, che definiscono il percorso museografico, si concretizzano in strutture leggere che in corrispondenza degli elementi architettonici e storici preesistenti, arrivano ad annullarsi in modo da consentirne la piena visione.

n!studio Susanna Ferrini, Céline Bosal — PERCORSO DELLA CALCE DI CHABROLLES

La corte d'ingresso

Edificio destinato ad Housing Sociale a Santeramo in Colle - Luca Farinelli, Maria Chiara Santi, Michele Filippini, Giulio Cesare Ghermandi, Elisa Mazzola

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Il progetto sposa il concetto di compatibilità e sugli aspetti ambientali orienta le scelte progettuali in materia architettonica tipologica e tecnologica. Il concetto di compatibilitàè interpretato anche nel senso di relazione con il contesto: ciò si traduce nella valorizzazione di un elemento caratterizzante il sito in maniera peculiare, ovvero le altimetrie.

Luca Farinelli, Maria Chiara Santi, Michele Filippini, Giulio Cesare Ghermandi, Elisa Mazzola — Edificio destinato ad Housing Sociale a Santeramo in Colle

Vista sud dell'intervento

Si prevedono tre volumi compatti orientati secondo l’asse eliotermico e disposti su livelli differenti che assecondano il terreno. Un ballatoio centrale di distribuzione funge anche da camino orizzontale per sfruttare la ventilazione naturale. Gli alloggi rappresentano tipologie differenti per garantire una mixité intesa come eterogeneità di destinatari.

Luca Farinelli, Maria Chiara Santi, Michele Filippini, Giulio Cesare Ghermandi, Elisa Mazzola — Edificio destinato ad Housing Sociale a Santeramo in Colle

Planimetria dell'intervento

Si prevedono sistemi passivi e fonti rinnovabili, e impianti di ultima generazione a gestione intelligente. I materiali impiegati sono locali ed eco-compatibili. L’area verde, integrata agli edifici, è concepita come catalogo del paesaggio santermano (Murge, Matine, Bosco) e caratterizzata da oggetti di design urbano appositamente ideati.

Luca Farinelli, Maria Chiara Santi, Michele Filippini, Giulio Cesare Ghermandi, Elisa Mazzola — Edificio destinato ad Housing Sociale a Santeramo in Colle

Vista generale dell'intervento

Si sono così configurati volumi compatti e articolati su quattro piani, che si aprono all’esterno con ampie terrazze schermate da brise-soleil lignei su tre lati; il quarto prospetto, quello sud, rimane chiuso e protetto da una parete ad alta massività, che riduce al minimo lo scambio termico tra esterno e interno degli edifici.

Luca Farinelli, Maria Chiara Santi, Michele Filippini, Giulio Cesare Ghermandi, Elisa Mazzola — Edificio destinato ad Housing Sociale a Santeramo in Colle

Prospetti dell'edificio tipo con annesso studio del verde di facciata

Questi sono articolati in due corpi collegati da un ballatoio centrale; oltre che da elemento distributivo, esso funge per così dire da camino orizzontale che combina la ventilazione passante orizzontale con l’effetto camino, e ottimizza la portata d’aria da ventilazione naturale: aperto sui due prospetti, cattura l’aria proveniente da nord e la incanala verso sud, con una conseguente azione di raffrescamento e ventilazione. Aperture ricavate nel solaio accentuano l’effetto di ventilazione e garantiscono il ricambio d’aria, oltre all’illuminazione naturale.

Luca Farinelli, Maria Chiara Santi, Michele Filippini, Giulio Cesare Ghermandi, Elisa Mazzola — Edificio destinato ad Housing Sociale a Santeramo in Colle

Vista nord dell'intervento

Luca Farinelli, Maria Chiara Santi, Michele Filippini, Giulio Cesare Ghermandi, Elisa Mazzola — Edificio destinato ad Housing Sociale a Santeramo in Colle

Tavola di concorso

Ampliamento piscina Faenza - Alessandro Bucci Architetti

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Il nuovo complesso natatorio coperto nasce dalla sinergia con tutte le società sportive presenti nell’ambito: all’impianto della piscina è affiancato un edificio per gli spogliatoi del contiguo campo di allenamento da calcio. L’accessibilità all’area verrà potenziata attraverso un futuro passaggio ciclopedonale da via Marozza. E’ prevista un’elevata automazione nella gestione dei sistemi di accesso. Alla semplicità costruttiva viene associata elevata qualità tecnica ed impiantistica. L’involucro esterno è realizzato mediante struttura in c.a. prefabbricato con pannelli a taglio termico, con fughe orizzontali; solaio e travi di copertura della zona vasca sono in legno lamellare. Tutte le partizioni esterne quali pareti, coperture e serramenti migliorano gli standard imposti dalla normativa del 10%. Si è scelto di limitare al minimo l’uso di vetrate verso l’esterno per ottimizzare al massimo il rendimento energetico abbattendo in modo significativo gli apporti di calore nelle stagioni intermedie o calde.

Alessandro Bucci Architetti — Ampliamento piscina Faenza

Alessandro Bucci Architetti — Ampliamento piscina Faenza

Alessandro Bucci Architetti — Ampliamento piscina Faenza

edificio per uffici - office building - Arch. Danilo Duroni

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ampliamento edificio per uffici, creazione nuovo ingresso e corpo ascensore, rivestimento in zinco titanio

Arch. Danilo Duroni — edificio per uffici - office building

facciata esterna

Arch. Danilo Duroni — edificio per uffici - office building

facciata esterna

Arch. Danilo Duroni — edificio per uffici - office building

facciata esterna

Arch. Danilo Duroni — edificio per uffici - office building

corpo ascensore

Arch. Danilo Duroni — edificio per uffici - office building

corpo ascensore

Arch. Danilo Duroni — edificio per uffici - office building

corpo ascensore

Arch. Danilo Duroni — edificio per uffici - office building

ampliamento

Sala mostra - Alessandro Bucci Architetti

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La realizzazione di questo spazio espositivo per tendaggi da esterno passa attraverso la riqualificazione di uno spazio industriale esistente lavorando con risorse contenute ma con la volontà di ottenere un risultato fortemente caratterizzato dal coinvolgimento emozionale. Cemento, ferro, legno adeguatamente sagomati ed armonizzati tramite l’uso del colore, si sposano con i tendaggi utilizzati anche per trasformare le pareti in un grande armadio contenitivo

Alessandro Bucci Architetti — Sala mostra

Alessandro Bucci Architetti — Sala mostra

Riqualificazione di uno stabilimento produttivo - Alessandro Bucci Architetti

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Il progetto interviene sul costruito trasformando uno stabilimento dismesso in parte di città. La riqualificazione di una grande area non più in funzione diviene l’occasione per ripensare un brano urbano. Attraverso l’inserimento di aree di rinaturalizzazione si ristabilisce l’equilibrio tra pieni e vuoti, determinando così i percorsi e gli accessi per la nuova vita dell’edificio

Alessandro Bucci Architetti — Riqualificazione di uno stabilimento produttivo

Alessandro Bucci Architetti — Riqualificazione di uno stabilimento produttivo

Alessandro Bucci Architetti — Riqualificazione di uno stabilimento produttivo


Farmacia Archimede - pharmacy - Arch. Danilo Duroni

Riuso Mazzoleni - Luca Farinelli, Maria Chiara Santi, Michele Filippini, Elisa Mazzola, Massimo Pastore

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Un dialogo tra verde e costruito, tra naturale e artificiale, è quello che nel progetto si è inteso istituire su più scale: dall’organizzazione delle aree (macro o micro che siano) sino alla scelta dei materiali.

Luca Farinelli, Maria Chiara Santi, Michele Filippini, Elisa Mazzola, Massimo Pastore — Riuso Mazzoleni

Sulla base di questo principio vengono dunque individuati due fulcri attorno a cui articolare lo spazio di progetto: uno costruito, a est, che inizia con l’ingresso all’area, e uno che si fa più naturalistico mano a mano si procede verso il margine opposto.

Luca Farinelli, Maria Chiara Santi, Michele Filippini, Elisa Mazzola, Massimo Pastore — Riuso Mazzoleni

Il medesimo dialogo ricorre anche in piazze e percorsi come alternarsi di pavimentazioni e piastre erbose; e si ritrova infine, negli edifici, sotto forma di coperture verdi e di vegetazione pendente dai balconi

Luca Farinelli, Maria Chiara Santi, Michele Filippini, Elisa Mazzola, Massimo Pastore — Riuso Mazzoleni

I confini dell’area di progetto sono tracciati dagli elementi naturali protagonisti dell’intervento ovvero l’acqua e il verde. Una cortina di alberi, senza soluzione di continuità, delimita e scherma dagli edifici circostanti i lati nord, sud ed ovest. I percorsi interni e perimetrali sono organizzati secondo un articolato sistema che garantisce la connessione dell’area tanto in ogni sua parte che con l’esterno. Generando pendenze e dislivelli che creano un dinamismo verticale, essi raccordano tra loro piazze ed edifici ma raggiungono anche sia il cuore verde dell’intervento, sia il tessuto urbano circostante.

Luca Farinelli, Maria Chiara Santi, Michele Filippini, Elisa Mazzola, Massimo Pastore — Riuso Mazzoleni

Luca Farinelli, Maria Chiara Santi, Michele Filippini, Elisa Mazzola, Massimo Pastore — Riuso Mazzoleni

Luca Farinelli, Maria Chiara Santi, Michele Filippini, Elisa Mazzola, Massimo Pastore — Riuso Mazzoleni

Luca Farinelli, Maria Chiara Santi, Michele Filippini, Elisa Mazzola, Massimo Pastore — Riuso Mazzoleni

Luca Farinelli, Maria Chiara Santi, Michele Filippini, Elisa Mazzola, Massimo Pastore — Riuso Mazzoleni

Green Living - Francesco Canfora, Salvatore Greco

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Green Living; La genealogia di questo progetto si trova nella ri-visitazione del modello fondante, i linguaggi “grado zero”, dell’architettura “popolare”, dettato da eventi esistenziali basici, dalla natura e dal lavoro, dove il valore estetico sta semplicemente nella sua “ funzionalità”. Green Living; moduli abitativi con struttura a telai portanti in legno, completati con una serie originale di soluzioni che offrono la possibilità di attingere caso per caso ad uno specifico patrimonio culturale di risorse materiali e di capacità tecnologiche, rispondendo così a requisiti di sostenibilità, combinazione spaziale, flessibilità d’uso e capacità di ampliamento come caratteristica vitale. Green Living; dimore temporanee, costruzioni effimere, appendici cosmicizzate intorno a cui si costruisce una cultura abitativa, più prossima alla “casa natale”, diversa e spesso contrapposta rispetto alla “casa sognata” non omogenea al territorio e costruita secondo forme e modelli non prodotti dalla propria cultura. Green Living; Abitare, non come luogo di separazione di isolamento, ma come parte del tutto, elemento costruttivo di un nuovo “centro” di paesaggio. Green Living; stabilisce una sorta di percorso-dialogo attraverso il sito, l’insieme delle funzioni è sviluppato sotto un “tetto” leggibile sia dall’interno che dall’esterno, in una sola immagine, l’archetipo del riparo protettivo e le conquiste della modernità, l’opzione è per il semiaperto, riparato dal sole d’estate e dal vento d’inverno, dove le verande pensate come supplementi esterni offrono punti di incontro, rafforzando l’impressione di una progressiva smaterializzazione dell’oggetto costruito e il paesaggio. Green Living; un esempio forse provocatorio, in uno scenario di incontro tra dialetto e lingua dove evitando il pericolo di cadere in parodie folcloristiche si possono felicemente coniugare funzionalità ed estetica. “copiare è divino, imitare è mediocre” Green Living; come, e non solo, risposta a un nuovo modello di turismo, fatto di “nicchie”, che non necessita più di grandi alberghi e di grandi distribuzioni, ma di ricettività a basso impatto. Vivere nuove esperienze, legate alla storia dei luoghi, in modo meno ambiguo nel passaggio dal passato al presente. Green Living; la formula “all inclusive” garantisce al committente che il progetto iniziale venga rispettato, senza tra l’altro perdere significato architettonico.

Francesco Canfora, Salvatore Greco — Green Living

Francesco Canfora, Salvatore Greco — Green Living

Francesco Canfora, Salvatore Greco — Green Living

Francesco Canfora, Salvatore Greco — Green Living

Francesco Canfora, Salvatore Greco — Green Living

Francesco Canfora, Salvatore Greco — Green Living

Francesco Canfora, Salvatore Greco — Green Living

Francesco Canfora, Salvatore Greco — Green Living

Francesco Canfora, Salvatore Greco — Green Living

Francesco Canfora, Salvatore Greco — Green Living

Farmacia Belloni - pharmacy - Arch. Danilo Duroni

Farmacia Astoli - pharmacy - Arch. Danilo Duroni

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