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Casa di Campagna - ARCHIPLAN STUDIO // Diego Cisi e Stefano Gorni Silvestrini Architetti

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E’ un intervento di riconversione di un vecchio fabbricato agricolo in residenza. Il progetto mantiene intatti alcuni paramenti murari e li ricompone dando origine ad un nuovo edificio che sviluppa delle sensuali relazioni tra il vecchio e il nuovo

ARCHIPLAN STUDIO // Diego Cisi e Stefano Gorni Silvestrini Architetti — Casa di Campagna

Photo by Annalisa Bertoletti

ARCHIPLAN STUDIO // Diego Cisi e Stefano Gorni Silvestrini Architetti — Casa di Campagna

Photo by Annalisa Bertoletti

ARCHIPLAN STUDIO // Diego Cisi e Stefano Gorni Silvestrini Architetti — Casa di Campagna

Photo by Annalisa Bertoletti

ARCHIPLAN STUDIO // Diego Cisi e Stefano Gorni Silvestrini Architetti — Casa di Campagna

Photo by Annalisa Bertoletti

ARCHIPLAN STUDIO // Diego Cisi e Stefano Gorni Silvestrini Architetti — Casa di Campagna

Photo by Annalisa Bertoletti

ARCHIPLAN STUDIO // Diego Cisi e Stefano Gorni Silvestrini Architetti — Casa di Campagna

Photo by Annalisa Bertoletti

ARCHIPLAN STUDIO // Diego Cisi e Stefano Gorni Silvestrini Architetti — Casa di Campagna

Photo by Annalisa Bertoletti

ARCHIPLAN STUDIO // Diego Cisi e Stefano Gorni Silvestrini Architetti — Casa di Campagna

Photo by Annalisa Bertoletti

ARCHIPLAN STUDIO // Diego Cisi e Stefano Gorni Silvestrini Architetti — Casa di Campagna

Photo by Annalisa Bertoletti

ARCHIPLAN STUDIO // Diego Cisi e Stefano Gorni Silvestrini Architetti — Casa di Campagna

Photo by Annalisa Bertoletti

ARCHIPLAN STUDIO // Diego Cisi e Stefano Gorni Silvestrini Architetti — Casa di Campagna

Photo by Annalisa Bertoletti


Nuova sede Fabio Perini S.P.A. - studio KUADRA

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Nuova sede operativa ed amministrativa realizzata nel distretto industriale di Waigaoqiao,Shanghai.

studio KUADRA — Nuova sede Fabio Perini S.P.A.

studio KUADRA — Nuova sede Fabio Perini S.P.A.

studio KUADRA — Nuova sede Fabio Perini S.P.A.

studio KUADRA — Nuova sede Fabio Perini S.P.A.

studio KUADRA — Nuova sede Fabio Perini S.P.A.

studio KUADRA — Nuova sede Fabio Perini S.P.A.

studio KUADRA — Nuova sede Fabio Perini S.P.A.

studio KUADRA — Nuova sede Fabio Perini S.P.A.

studio KUADRA — Nuova sede Fabio Perini S.P.A.

studio KUADRA — Nuova sede Fabio Perini S.P.A.

studio KUADRA — Nuova sede Fabio Perini S.P.A.

studio KUADRA — Nuova sede Fabio Perini S.P.A.

studio KUADRA — Nuova sede Fabio Perini S.P.A.

Playroom "Baby-Hall" dedicated to children with disabilities. Milan - Babau Bureau, Massimo Triches, Stefano Tornieri

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Scoprire è la capacità di lasciarsi disorientare dalle cose semplici. Noam Chomksy

Babau Bureau, Massimo Triches, Stefano Tornieri — Playroom "Baby-Hall" dedicated to children with disabilities. Milan

Edificio e paesaggio La proposta progettuale cerca di coniugare il denso programma funzionale richiesto con gli aspetti architettonici e paesaggistici emersi dalla lettura del luogo. Gli elementi del paesaggio che strutturano il progetto del parco costituiscono le basi su cui il progetto architettonico del padiglione infanzia si fonda. La peculiarità del parco, nonché la sua principale matrice spaziale è la creazione delle cosiddette “foreste circolari”, delle vere e proprie stanze naturali dove si potrà fare esperienza di gioco ed attività immersi nella natura.

Babau Bureau, Massimo Triches, Stefano Tornieri — Playroom "Baby-Hall" dedicated to children with disabilities. Milan

Il progetto, in analogia e in aggiunta alle stanze circolari del parco, lavora sulla costruzione di una stanza d’ acqua (impluvium), un grande vuoto ellissoidale attorno al quale si dispongono e guardano tutti gli spazi interni del padiglione. Esso sarà uno spazio dedicato alla visione contemplativa ed emotiva dedicato allo sviluppo delle facoltà creative dei bambini, che vanno stimolate non soltanto attraverso il gioco ma anche aumentando le sensazioni visive come lo sfavillio del riflesso dell’ acqua sui soffitti, il colore cangiante delle ninfee galleggianti, il profumo degli arbusti, la vista del cielo.

Babau Bureau, Massimo Triches, Stefano Tornieri — Playroom "Baby-Hall" dedicated to children with disabilities. Milan

Esternamente lʼ edificio si presenta duro e compatto, con aperture gradualmente maggiori verso la facciata est rivolta al parco. Le facciate, costituite da pannelli sagomati prefabbricati, reinterpretano la tradizione costruttiva lombarda del bugnato rendendo il volume vibrante e dinamico. Lʼ accesso allʼ edificio è collocato lateralmente, sul lato nord. Si raggiunge lʼ entrata percorrendo una pavimentazione in continuità diretta con un lungo asse-percorso presente nel parco. Gli spazi esterni sono organizzati dando maggior rilievo alla parte rivolta verso il parco dove si prevede la costruzione di unʼ area giochi esterna.

Babau Bureau, Massimo Triches, Stefano Tornieri — Playroom "Baby-Hall" dedicated to children with disabilities. Milan

Vedere ed essere visti La disposizione planimetrica degli spazi, evitando corridoi e zone intermedie di distribuzione, segue i concetti di fluidità, continuità, circolarità e armonia, dove il patio vetrato centrale si riconosce in ogni punto come elemento ordinatore dello spazio interno. Le aule dedicate al gioco dei bambini disposte al pian terreno e tutti gli spazi di appoggio collocati al primo livello sono progettate privilegiando la luminosità e la visione reciproca, dove l’ esperienza del vedere include anche l’ esperienza dell’ essere visti. La trasparenza e lʼ estrema visibilità degli spazi favorisce il processo di “inclusione” e lo sviluppo delle capacità cognitive, affettive, relazionali, comunicative ed espressive dei bambini.

Babau Bureau, Massimo Triches, Stefano Tornieri — Playroom "Baby-Hall" dedicated to children with disabilities. Milan

PLIS - parchi locali d'interesse sovracomunale - Gianfredo Mazzotta, Fabrizio Monza

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Coredattore del Programma Pluriennale degli Interventi (PPI) Pianificazione strategica, paesistico – ambientale ed operativa, per i Parchi Locali D’interesse Sovracomunale:

Gianfredo Mazzotta, Fabrizio Monza — PLIS - parchi locali d'interesse sovracomunale

plis

PLIS Medio Olona – PLIS Valle Lanza

Redattore documentazione tecnica (e pianificazione strategica) per l’istituzione del

Parco PLIS Sorgenti del Torrente Lura. Comune capofila Gironico (CO) per Montano L., Lurate C. – Olgiate C. – Uggiate T. – Faloppio

Consulente del PLIS Parco Valle Lura.

Reale Mutua, concorso FUTURO PROSSIMO - studio KUADRA

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Il concorso ad inviti in oggetto prevede la formulazione di una proposta di facciata per la nuova sede degli uffici della Reale Mutua. Il contesto ambientale in cui si trova l’immobile e la vicinanza all’antico tracciato della cittadella e al Mastio della cittadella, tuttora visibile su Via Cernaia, hanno influenzato il lessico architettonico per ciò che riguarda la consistenza, la solidità e la scelta dei materiali di rivestimento. Il disegno geometrico della facciata richiama la spigolosità delle antiche fortificazioni. Gli angoli acuti amplificano lo spessore della facciata conferendole maggiore solidità e rigore. Questa sfaccettatura è ulteriormente amplificata dalla luce solare che, interagendo col gioco di pieni e vuoti, svela superfici molto illuminate, porzioni meno esposte ed aree fortemente ombreggiate, contribuendo ad alleggerire il disegno complessivo della facciata. Nel nostro caso le strombature lapidee attorno ad ogni finestratura sono irregolari, per inclinazione ed ampiezza, in modo da conferire un aspetto contemporaneo al rivestimento lapideo, di per sé , come materiale, più tradizionale. All’osservatore interno queste aperture indirizzeranno lo sguardo come fossero dei cannocchiali puntati verso l’esterno. I primi due piani inferiori sono stati previsti vetrati, leggeri in modo da dare l’illusione di fare lievitare il volume più solido e materico dei piani soprastanti. Il progetto prevede la realizzazione di due macro portali evidenziati anche dall’utilizzo di un diverso materiale di rivestimento. Il portale del piano terra sottolinea l’area accessibile al pubblico e fornisce la massima permeabilità verso il desk di accoglienza e gli spazi di attesa direttamente a contatto con lo spazio verde della corte interna. All’ultimo piano, invece, il portale si pone come belvedere e affaccio sulla città e sul paesaggio circostante, incorniciando gli ultimi due piani vetrati della torre d’angolo ed il terrazzo esterno conferendo un ulteriore tono moderno e contemporaneo all’edificio. Un elemento di richiamo anche in chiave notturna. Questo portale prosegue parzialmente il filo del volume vetrato, come pura struttura architettonica che non costituisce nè facciata piena e nè volume. La connessione con l’edificio confinante su Corso Siccardi, è stata pensata come un grande “scuretto”, ottenuto arrettrando leggermente il volume della scala di sicurezza. Per il resto il volume dell’edificio è stato mantenuto fedelmente, e rivestito da un involucro tecnologico.

studio KUADRA — Reale Mutua, concorso FUTURO PROSSIMO

studio KUADRA — Reale Mutua, concorso FUTURO PROSSIMO

studio KUADRA — Reale Mutua, concorso FUTURO PROSSIMO

studio KUADRA — Reale Mutua, concorso FUTURO PROSSIMO

studio KUADRA — Reale Mutua, concorso FUTURO PROSSIMO

studio KUADRA — Reale Mutua, concorso FUTURO PROSSIMO

studio KUADRA — Reale Mutua, concorso FUTURO PROSSIMO

studio KUADRA — Reale Mutua, concorso FUTURO PROSSIMO

studio KUADRA — Reale Mutua, concorso FUTURO PROSSIMO

Réhabilitation de la Manutention - bauA, Sylvestre Garin, Frédéric Breysse, Fabre Mathieu, Stéphane Labatut, Balthasar Sievers

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Réhabilitation/extension d’une ancienne caserne militaire en maison des association. L’équipement comprend une salle polyvalente, des studios de radio et des locaux associatifs.

bauA, Sylvestre Garin, Frédéric Breysse, Fabre Mathieu, Stéphane Labatut, Balthasar Sievers — Réhabilitation de la Manutention

bauA, Sylvestre Garin, Frédéric Breysse, Fabre Mathieu, Stéphane Labatut, Balthasar Sievers — Réhabilitation de la Manutention

bauA, Sylvestre Garin, Frédéric Breysse, Fabre Mathieu, Stéphane Labatut, Balthasar Sievers — Réhabilitation de la Manutention

bauA, Sylvestre Garin, Frédéric Breysse, Fabre Mathieu, Stéphane Labatut, Balthasar Sievers — Réhabilitation de la Manutention

bauA, Sylvestre Garin, Frédéric Breysse, Fabre Mathieu, Stéphane Labatut, Balthasar Sievers — Réhabilitation de la Manutention

bauA, Sylvestre Garin, Frédéric Breysse, Fabre Mathieu, Stéphane Labatut, Balthasar Sievers — Réhabilitation de la Manutention

bauA, Sylvestre Garin, Frédéric Breysse, Fabre Mathieu, Stéphane Labatut, Balthasar Sievers — Réhabilitation de la Manutention

bauA, Sylvestre Garin, Frédéric Breysse, Fabre Mathieu, Stéphane Labatut, Balthasar Sievers — Réhabilitation de la Manutention

Piazza della Meridiana - studio KUADRA

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La nuova Piazza, per volontà del Comune, doveva soddisfare i seguenti requisiti: _Spazio per manifestazioni e mercato _Piazza non aulica ma fruibile _Interazione con spazi parrocchiali _Moderate aree verdi _Aree di sosta e riposo ombreggiate _Inserimento di impianto gnomonico _Inserimento di uno spazio gioco per i bimbi _Riorganizzazzione delle aree parcheggio Tali esigenze sono state valutate in fase progettuale con la ricerca di elementi funzionali che potessero soddisfare le richieste. Tradizionalmente si è portati a pensare ad una piazza protetta, appartata, circondata da edifici importanti e magari da portici che danno ombra d’estate e riparo nella brutta stagione. Si pensa ad un palcoscenico per la vita quotidiana o per manifestazioni pubbliche. Si pensa ad un teatro aperto pensato per accogliere la folla nelle feste e nei mercati. La nuova piazza del quartiere di Gesù Lavoratore, vista la sua collocazione, non presenta quinte perimetrali di chiusura se non il porticato, in gran parte aperto, dell’edificio condominiale in corso di costruzione. Essa può essere annoverata nella tipologia piazza mercatale di quartiere. Il progetto prevede la realizzazione di una vasta piazza di complessivi 6580 mq. circa. La struttura funzionale dell’opera prevede un vasto spazio vuoto centrale destinato ad accogliere il mercato, manifestazioni varie e soprattutto la festa rionale di inizio settembre. A coronamento e delimitazione di questo spazio centrale sono state ideate due aree “ parzialmente verdi “, una lungo Via Don Sturzo ed una Lungo Via Don Orione con alberi ed aiuole di diverse tipologie contenenti alternativamente un tappeto erboso, un tappeto di ciottoli ed un tappeto fiorito. Al cittadino che transita sulle due vie laterali viene trasmessa l’impressione di avere due boschetti che fungono da quinte delimitatrici. Sotto gli alberi sono state priviste n°19 panchine. Esternamente alla zona alberata e lungo le due strade laterali sono stati previsti due camminamenti ed ampie aree di sosta per gli autoveicoli (n°32 posti auto). Nei pressi dell’area parrocchiale è stato previsto l’inserimento di un parco giochi per bimbi di mq. 135 circa, di una fontanella in acciaio inox e di un servizio igienico automatizzato con possibilità di accesso per disabili. Lungo Via Don Sturzo, in prossimità dell’area parrocchiale è stato realizzato un accesso carraio utilizzabile esclusivamente per i mezzi di servizio e per i mezzi degli ambulanti durante il mercato. Nei pressi dell’ accesso, a segnare l’ingresso “ufficiale “alla piazza è stato inserito un impianto gnomonico costituito da una “ciotola di cls” avente raggio esterno di ml. 2,50.

studio KUADRA — Piazza della Meridiana

studio KUADRA — Piazza della Meridiana

studio KUADRA — Piazza della Meridiana

studio KUADRA — Piazza della Meridiana

studio KUADRA — Piazza della Meridiana

Nuova Biblioteca Comunale di Briosco - Frederic Barogi, Pietro Pezzi

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L’IDEA PROGETTUALE Le richieste e gli orientamenti dell’Amministrazione Comunale di Briosco, contenute nel bando di concorso relativo alla realizzazione della nuova Biblioteca Comunale, sono state recepite e condivise all’interno della presente proposta progettuale. Il sito in oggetto, un’area a verde pubblico esistente con parco giochi per bambini, zone per manifestazioni pubbliche legate anche alla vicina casa dell’Associazione Nazionale Alpini ed il monumento dedicato all’ alpino, sono stai assunti come elementi imprescindibili ed integranti della composizione architettonica. Le caratteristiche del parco, la forma del lotto – posizionato all’ angolo tra due strade pubbliche su ognuna delle quali vi è un ingresso – la dotazione di parcheggi in numero adeguato e l’ andamento in pendenza con dislivelli che raggiungono circa i 4,00 ml hanno determinato le linee guida e le scelte formali del nuovo edificio. Le caratteristiche del sito, descritte in precedenza, conducono alla definizione di una idea progettuale che, considerata la naturalità del luogo, restituisce un organismo edilizio che dialoga in “continuum” tra artificiale e naturale, dove l’obbiettivo del segno progettuale non è di operare una semplice mimesi con il contesto “Parco” ma di fondersi con il paesaggio urbano che per sua natura è“progettato” e di cui il verde è parte integrante. Nasce così l’idea di costruire una copertura/giardino in continuità con il prato esistente e messa in stretta relazione con la riorganizzazione dell’ area gioco per i bambini, così come tutti gli elementi del progetto sono pensati e inseriti in maniera simbiotica con il luogo.

Frederic Barogi, Pietro Pezzi — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

IL SISTEMA DEI PERCORSI E DEI LUOGHI Dai due ingressi del Parco prende avvio il sistema dei percorsi, che non ha un andamento casuale ma collega e pone in relazione le diverse funzioni e i diversi luoghi del progetto. Il tema della “Biblioteca”, fa pensare ad un luogo “dentro”, in realtà il progetto si articola in un continuo rapporto interno-esterno, con grande vitalità dell’intero sistema: la piazza del monumento e delle manifestazioni, la sala consultazioni/lettura e l’anfiteatro ipogeo, il settore ragazzi con la corte anch’essa ipogea, la piazza coperta, la terrazza panoramica, il tetto giardino e la piazza dei giochi dei bambini; questo elenco di funzioni, articolate anche dal punto di vista plano-altimetrico, sono parte di un organismo la cui fruibilitàè fluida e organica. In particolare va evidenziato il ruolo dell’anfiteatro all’aperto in stretta relazione con gli ambienti della biblioteca e della sala multifunzionale (mostre, seminari ecc.), per iniziative nel periodo estivo.

Frederic Barogi, Pietro Pezzi — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

IL MANUFATTO EDILIZIO ED I RISPARMI ENERGETICI L’ edificio è stato collocato sfruttando il dislivello naturale del terreno di ml.4,00 (circa) e tenendo conto delle distanze dai confini, dell’ orientamento solare, degli allineamenti esistenti (ingressi al parco, casa degli Alpini ecc.) e delle funzioni che svolgono a tutt’oggi alcune aree del parco. Le destinazioni principali richieste dal bando ( la biblioteca, il settore bambini, la sala polivalente e multimediale ) sono state progettate tenendo conto in particolare della illuminazione naturale anche zenitale e del ricircolo dell’aria per il raffrescamento estivo. Le caratteristiche tecniche dell’edificio sono rivolte alle tematiche legate al contenimento dei consumi energetici, sia in termini passivi che attivi. L’ampia vetrata a Ovest è protetta da una pensilina il cui sporto è dimensionato in funzione dell’irraggiamento solare estivo e invernale, mentre le vetrate delle corti interrate, esposte a Est, utilizzando vetri basso emissivi, sono protette dall’irraggiamento solare dalle alte pareti contro terra. Le pareti esterne esposte verso i fronti più freddi, sono interrate e realizzate con materiali ad alte prestazioni coibenti. Una particolare importanza riveste la copertura, pensata come un tetto/giardino, con la doppia funzione di dare continuità al parco e di avere una funzione fortemente regolatrice del microclima degli ambienti interni della biblioteca sottostante. La pensilina, inoltre, diventa una terrazza panoramica sull’ambienta circostante. Sullo stesso livello del tetto-giardino trova un suo spazio una piazza riparata la cui copertura, esposta a Sud, ospita i pannelli per la produzione di energia e il solare termico, ad integrazione della climatizzazione interna dei locali sottostanti, mediante l’uso di pannelli a pavimento per il caldo e per il fresco estivo. La parete Sud della Piazza coperta ospita un taglio vetrato con funzione di, ripiano-seduta a livello della piazza e di illuminazione zenitale della sala multifunzionale al piano sottostante. Gli spazzi interni sono distribuiti per poter essere fruiti in maniera autonoma o essere messi in relazioni tra loro per iniziative di più ampio respiro.

Frederic Barogi, Pietro Pezzi — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Frederic Barogi, Pietro Pezzi — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Frederic Barogi, Pietro Pezzi — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Frederic Barogi, Pietro Pezzi — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Frederic Barogi, Pietro Pezzi — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Frederic Barogi, Pietro Pezzi — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Frederic Barogi, Pietro Pezzi — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Frederic Barogi, Pietro Pezzi — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Frederic Barogi, Pietro Pezzi — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Frederic Barogi, Pietro Pezzi — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Frederic Barogi, Pietro Pezzi — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Frederic Barogi, Pietro Pezzi — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Frederic Barogi, Pietro Pezzi — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Frederic Barogi, Pietro Pezzi — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Frederic Barogi, Pietro Pezzi — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Frederic Barogi, Pietro Pezzi — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco


Nuovo insediamento universitario presso l’Arcispedale S. Anna – Cona (UNIFE) - STUDIO 3piu1, hydroingea, SBG & PARTNERS

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Il nuovo edificio nasce architettonicamente e compositivamente da uno schema a corte, un blocco slegato dall’ospedale.

STUDIO 3piu1, hydroingea, SBG & PARTNERS  — Nuovo insediamento universitario presso l’Arcispedale S. Anna – Cona (UNIFE)

Un edificio che, vista la sua funzione, vuole creare la propria vita al proprio interno, uno spazio di socializzazione che è parte della forte permeabilità che caratterizza l’intero progetto. La conformazione a corte viene tagliata in corrispondenza di due spigoli opposti, uno a nord di fronte all’ospedale, uno a sud verso i parcheggi, lungo una linea ideale che mette in relazione i due punti di accesso principali all’area, a nord dalla stazione ferroviaria e a sud dal parcheggio per chi arriva con mezzi propri.

STUDIO 3piu1, hydroingea, SBG & PARTNERS  — Nuovo insediamento universitario presso l’Arcispedale S. Anna – Cona (UNIFE)

Il nuovo insediamento universitario è concepito in modo tale da essere estremamente permeabile, con la possibilità di entrare e uscire da diversi punti, sia sfruttando la corte interna ma anche pensando alla copertura come una prosecuzione dello spazio esterno. La copertura nasce infatti da terra, salendo gradualmente per poi riscendere, tranne il blocco biblioteca che risale verso l’alto.

STUDIO 3piu1, hydroingea, SBG & PARTNERS  — Nuovo insediamento universitario presso l’Arcispedale S. Anna – Cona (UNIFE)

La copertura è percorso, area verde, spazio di aggregazione e consente lungo il suo sviluppo di accedere all’interno. I percorsi interni ed esterni diventano un unico percorso, funzionale e ricreativo al tempo stesso e sulla copertura dell’edificio, proprio perché fruibile, vengono integrati gli impianti nel modo meno impattante possibile ma senza che siano nascosti, perché la componente tecnologica del progetto è parte integrante del progetto stesso.

STUDIO 3piu1, hydroingea, SBG & PARTNERS  — Nuovo insediamento universitario presso l’Arcispedale S. Anna – Cona (UNIFE)

Le facciate interne e quelle esterne sono trattate in maniera completamente diversa. I prospetti interni alla corte sono porticati a tutti e tre i livelli, ed essendo quelli più esposti al sole hanno anche funzione di filtro.

STUDIO 3piu1, hydroingea, SBG & PARTNERS  — Nuovo insediamento universitario presso l’Arcispedale S. Anna – Cona (UNIFE)

Arretrate vi sono le facciate vetrate, che amplificano il concetto di permeabilità oltre a fornire illuminazione naturale ai percorsi interni di distribuzione.

STUDIO 3piu1, hydroingea, SBG & PARTNERS  — Nuovo insediamento universitario presso l’Arcispedale S. Anna – Cona (UNIFE)

Le facciate esterne, esposte prevalentemente a nord sono caratterizzate da pareti piene rivestite con pannelli di cemento, con aperture finestrate posizionate e orientate in modo da consentire illuminazione naturale ma indiretta per le aule.

STUDIO 3piu1, hydroingea, SBG & PARTNERS  — Nuovo insediamento universitario presso l’Arcispedale S. Anna – Cona (UNIFE)

L’edificio a corte aperta presenta il maggiore sviluppo in altezza in corrispondenza del fronte rivolto verso l’ospedale, ne consente l’accesso da quel lato ma al tempo stesso è proprio da quel lato che è maggiormente impattante, essendo l’unico prospetto prospiciente un altro fabbricato. Gli altri degradano dolcemente verso lo spazio inedificato.

STUDIO 3piu1, hydroingea, SBG & PARTNERS  — Nuovo insediamento universitario presso l’Arcispedale S. Anna – Cona (UNIFE)

STUDIO 3piu1, hydroingea, SBG & PARTNERS  — Nuovo insediamento universitario presso l’Arcispedale S. Anna – Cona (UNIFE)

STUDIO 3piu1, hydroingea, SBG & PARTNERS  — Nuovo insediamento universitario presso l’Arcispedale S. Anna – Cona (UNIFE)

BTICINO SLIM AND WHITE AXOLUTE CODE - Migliore+Servetto Architects

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The installation conceived by Migliore + Servetto Architects, on the special occasion of the presentation of the new products BTicino Axolute white solution and Axolute Etèris, consists in an airy and ethereal landscape where the key concepts of the presented products are lightness and absolute white as prevailing features.

Migliore+Servetto Architects — BTICINO SLIM AND WHITE AXOLUTE CODE

Coming out of a narrow tunnel, the visitor is immediately absorbed in a space characterized by changes of perspectives, both real and distorted by a virtual landscape. One thousand and two hundred books, with quotes and thoughts through the pages, face the walls while a projection recreates unexpected prospective and introduces to words and thoughts.

Migliore+Servetto Architects — BTICINO SLIM AND WHITE AXOLUTE CODE

The literary theme, with the book as an object and as a content, becomes the central element in projecting the space. In the centre, the new BTicino Axolute white solution and Axolute Etèris products appear emerging, lotus flowers like, in big tanks covered with mirrors.

Migliore+Servetto Architects — BTICINO SLIM AND WHITE AXOLUTE CODE

Migliore+Servetto Architects — BTICINO SLIM AND WHITE AXOLUTE CODE

Migliore+Servetto Architects — BTICINO SLIM AND WHITE AXOLUTE CODE

Inaugurazione punto vendita Passalacqua/Gucci - Dario Faro

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progetto e realizzazione spazio per cerimonia inaugurale della gioielleria Passalacqua/Gucci in piazza duomo – Terrasini 2011 progetto di: Arch. Dario Fato Designer Salvo Rotondo

Dario Faro — Inaugurazione punto vendita Passalacqua/Gucci

Dario Faro — Inaugurazione punto vendita Passalacqua/Gucci

Dario Faro — Inaugurazione punto vendita Passalacqua/Gucci

Dario Faro — Inaugurazione punto vendita Passalacqua/Gucci

Dario Faro — Inaugurazione punto vendita Passalacqua/Gucci

Dario Faro — Inaugurazione punto vendita Passalacqua/Gucci

Dario Faro — Inaugurazione punto vendita Passalacqua/Gucci

Dario Faro — Inaugurazione punto vendita Passalacqua/Gucci

Dario Faro — Inaugurazione punto vendita Passalacqua/Gucci

Dario Faro — Inaugurazione punto vendita Passalacqua/Gucci

Dario Faro — Inaugurazione punto vendita Passalacqua/Gucci

Dario Faro — Inaugurazione punto vendita Passalacqua/Gucci

Dario Faro — Inaugurazione punto vendita Passalacqua/Gucci

Dario Faro — Inaugurazione punto vendita Passalacqua/Gucci

Dario Faro — Inaugurazione punto vendita Passalacqua/Gucci

Dario Faro — Inaugurazione punto vendita Passalacqua/Gucci

RESTAURO, CONSOLIDAMENTO, RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELLE GROTTE IPOGEE DI CAMERANO (AN) - Giorgio Domenici

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Il centro storico di Camerano è percorso nel sottosuolo da un’estesa rete di grotte scavate in epoche diverse, che costituiscono una delle peculiarità ambientali della storia della città per il loro indubbio interesse geomorfologico riferito all’intera area del Conero. Camerano, come anche altre frazioni di Ancona quali Poggio, Massignano e Montesicuro, sorge su una gradina e presenta testimonianze di una necropoli picena. È ipotizzabile quindi la presenza sin dai periodi preromani di strutture sotterranee, come cunicoli di collegamento e di difesa e di pozzi facilmente scavabili nell’arenaria compatta. Il volume principale degli scavi è probabilmente avvenuto a partire dal XIV secolo, periodo del quale rimane un’iscrizione su di un pilastro ipogeo con la data del 1327, a testimonianza dell’ampliamento di precedenti cunicoli a protezione delle popolazioni dalle incursioni dei musulmani. Tale scavo sotterraneo avvenne sostanzialmente nell’area della rupe tufacea del Sassone, che corrisponde in superficie al perimetro dell’antico castello medievale.

Giorgio Domenici — RESTAURO, CONSOLIDAMENTO, RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELLE GROTTE IPOGEE DI CAMERANO (AN)

Vista interna dopo il lavori

L’ampliamento e la modificazione delle grotte si sono protratti nel corso dei secoli sino ai più recenti interventi di parziale segmentazione, spesso impropria, da parte di alcuni privati. Il progetto prevede una riproposizione dell’antico percorso unitario di tutte le grotte site nel centro storico con mirati interventi di consolidamento, risanamento conservativo e restauro, al fine di una valorizzazione delle stesse tramite la possibilità di visite guidate esplorative ed organizzazione di eventi.

Giorgio Domenici — RESTAURO, CONSOLIDAMENTO, RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELLE GROTTE IPOGEE DI CAMERANO (AN)

Planimetria generale del complesso ipogeo sito sotto il centro storico di Camerano.

Giorgio Domenici — RESTAURO, CONSOLIDAMENTO, RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELLE GROTTE IPOGEE DI CAMERANO (AN)

Vista interna dopo i lavori.

Giorgio Domenici — RESTAURO, CONSOLIDAMENTO, RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELLE GROTTE IPOGEE DI CAMERANO (AN)

Vista interna dopo i lavori.

Giorgio Domenici — RESTAURO, CONSOLIDAMENTO, RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELLE GROTTE IPOGEE DI CAMERANO (AN)

Grotta "Corraducci", elaborato di progetto.

Settimana Tricolore - Dario Faro

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progetto e realizzazione allestimento strutture per il campionato nazionale di ciclismo “settimana tricolore” progetto di: Arch. Dario Faro, Designer Salvo Rotondo e Claudio Gelsomino

Dario Faro — Settimana Tricolore

Dario Faro — Settimana Tricolore

Dario Faro — Settimana Tricolore

Dario Faro — Settimana Tricolore

Dario Faro — Settimana Tricolore

Dario Faro — Settimana Tricolore

Dario Faro — Settimana Tricolore

Dario Faro — Settimana Tricolore

Dario Faro — Settimana Tricolore

Dario Faro — Settimana Tricolore

Dario Faro — Settimana Tricolore

Dario Faro — Settimana Tricolore

Dario Faro — Settimana Tricolore

Dario Faro — Settimana Tricolore

Dario Faro — Settimana Tricolore

Dario Faro — Settimana Tricolore

Dario Faro — Settimana Tricolore

La Biennale di Venezia - ULTRA Architettura, David Vecchi, Michela Romano, Emanuela Ortolani, Omar Benchekroun

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The model reproduces an extract of the architectural object, a section in 1:100 scale that generates a synthetic overview of the main strengths of the project. As the whole is a monument, the model is a fragment of a process that unveils the matter, a message of poetry which remains as meaning. It’s a secret conserved within the monument.

ULTRA Architettura, David Vecchi, Michela Romano, Emanuela Ortolani, Omar Benchekroun — La Biennale di Venezia

The position of the model is thought in order that around one-third of it coincides with the observer’s middle viewpoint, to provide him an insight, from the bottom to the top, of the portion of the building, in particular returning the vision of the building’s entrance, the internal complexity of the section and the space between the oasis and the desert. The will to propose a conceptual image of the building has suggested the choice of a material that was able to confer to the object an abstract nature.

ULTRA Architettura, David Vecchi, Michela Romano, Emanuela Ortolani, Omar Benchekroun — La Biennale di Venezia

Sketch

Travertine, a natural stone that stands out for its monumentality and timelessness, manifests the will of a figurative research in which the matter is a source of poetical intentions. The tangible substance of travertine, its grain, porosity and usage, show analogies and differences, suggesting the persistence and evolution of the inner linguistic properties of the technological culture of the project. A mysterious assonance develops between the continuity of architectonic surface and the discontinuity of the porous fabric of travertine. That which seems, from a distance, continuous and homogeneous, on closer inspection reveals its geological, porous nature, through the multiplicity of various shape, size and position’s pores. It is our gaze on it that makes the difference.

ULTRA Architettura, David Vecchi, Michela Romano, Emanuela Ortolani, Omar Benchekroun — La Biennale di Venezia

The warm homogeneous tone of the material, within the vibrating epidermis due to the changing conditions of its exposure to light which acts on the texture of the pores, gives to the architectural object an unexpected softness, conferring it, at the same time, a strong evocative character. From a technical point of view, the model is obtained by milling a monolithic block of travertine.

ULTRA Architettura, David Vecchi, Michela Romano, Emanuela Ortolani, Omar Benchekroun — La Biennale di Venezia

The choice of working the stone in order to make visible the horizontal vains creates an image in which the natural and artificial shape dissolves itself in a process of mutual inter-penetration. The horizontal stratifications of the material, obtained through long processes of sedimentation, echo the ephemeral and changeable atmosphere of the desert landscape that, by the action of the wind, is subjected to continuous changes of configuration. They reveal vibrations and shadows that transform the three-dimensional object in a graphic model provided with the requirements of the instantaneity of the reception, the maximum intensity of the message, the figurative complexity synthesized in a sort of visual ideogram.

ULTRA Architettura, David Vecchi, Michela Romano, Emanuela Ortolani, Omar Benchekroun — La Biennale di Venezia

Tivoli (Rm)

The choice of using the same material for the two main entities of the project, the sand and the artifact, allows the object to emerge from the rock as a monument, creating a continuum between two figurative elements that in the collective imaginary are conceived as separate and opposite entities. The resistant and plastic material not only gives solidity, volume, mass to architecture but, returning an atmosphere that prescinds from the time, allows the object to become an instrument of a universal architectural language that promotes the dialectic between past and present.

ULTRA Architettura, David Vecchi, Michela Romano, Emanuela Ortolani, Omar Benchekroun — La Biennale di Venezia

Orte (Vt)

ULTRA Architettura, David Vecchi, Michela Romano, Emanuela Ortolani, Omar Benchekroun — La Biennale di Venezia

Terni

ULTRA Architettura, David Vecchi, Michela Romano, Emanuela Ortolani, Omar Benchekroun — La Biennale di Venezia

Corneli Workshop in San Venanzo (Tr)

ULTRA Architettura, David Vecchi, Michela Romano, Emanuela Ortolani, Omar Benchekroun — La Biennale di Venezia

ULTRA Architettura, David Vecchi, Michela Romano, Emanuela Ortolani, Omar Benchekroun — La Biennale di Venezia

ULTRA Architettura, David Vecchi, Michela Romano, Emanuela Ortolani, Omar Benchekroun — La Biennale di Venezia

ULTRA Architettura, David Vecchi, Michela Romano, Emanuela Ortolani, Omar Benchekroun — La Biennale di Venezia

ULTRA Architettura, David Vecchi, Michela Romano, Emanuela Ortolani, Omar Benchekroun — La Biennale di Venezia

ULTRA Architettura, David Vecchi, Michela Romano, Emanuela Ortolani, Omar Benchekroun — La Biennale di Venezia

ULTRA Architettura, David Vecchi, Michela Romano, Emanuela Ortolani, Omar Benchekroun — La Biennale di Venezia

ULTRA Architettura, David Vecchi, Michela Romano, Emanuela Ortolani, Omar Benchekroun — La Biennale di Venezia

ULTRA Architettura, David Vecchi, Michela Romano, Emanuela Ortolani, Omar Benchekroun — La Biennale di Venezia

ULTRA Architettura, David Vecchi, Michela Romano, Emanuela Ortolani, Omar Benchekroun — La Biennale di Venezia

ULTRA Architettura, David Vecchi, Michela Romano, Emanuela Ortolani, Omar Benchekroun — La Biennale di Venezia

XV Giochi delle Isole - Dario Faro

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Progetto e realizzazione allestimenti per cerimonia di apertura e di chiusura dei XV Giochi delle Isole a Palermo 2011 Arch. Dario Faro Designer Salvo Rotondo

Dario Faro —  XV Giochi delle Isole

Dario Faro —  XV Giochi delle Isole

Dario Faro —  XV Giochi delle Isole

Dario Faro —  XV Giochi delle Isole

Dario Faro —  XV Giochi delle Isole

Dario Faro —  XV Giochi delle Isole

Dario Faro —  XV Giochi delle Isole

Dario Faro —  XV Giochi delle Isole

Dario Faro —  XV Giochi delle Isole

Dario Faro —  XV Giochi delle Isole

Dario Faro —  XV Giochi delle Isole

Dario Faro —  XV Giochi delle Isole

Dario Faro —  XV Giochi delle Isole

Dario Faro —  XV Giochi delle Isole

Dario Faro —  XV Giochi delle Isole

Dario Faro —  XV Giochi delle Isole

Dario Faro —  XV Giochi delle Isole

Dario Faro —  XV Giochi delle Isole


Nuova Biblioteca Comunale di Briosco (MB) - Fortunato Dario Pappalardo, Diletta Impresario, Massimo Alparone

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Nuova Biblioteca Comunale di Briosco (MB)

Fortunato Dario Pappalardo, Diletta Impresario, Massimo Alparone  — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco (MB)

Ingresso

Fortunato Dario Pappalardo, Diletta Impresario, Massimo Alparone  — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco (MB)

Mediateca

Fortunato Dario Pappalardo, Diletta Impresario, Massimo Alparone  — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco (MB)

Sala Lettura A

Fortunato Dario Pappalardo, Diletta Impresario, Massimo Alparone  — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco (MB)

Sala Lettura B

Fortunato Dario Pappalardo, Diletta Impresario, Massimo Alparone  — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco (MB)

Sala Lettura C

Fortunato Dario Pappalardo, Diletta Impresario, Massimo Alparone  — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco (MB)

Tavola 01

Fortunato Dario Pappalardo, Diletta Impresario, Massimo Alparone  — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco (MB)

Tavola 02

Fortunato Dario Pappalardo, Diletta Impresario, Massimo Alparone  — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco (MB)

Tavola 03

Fortunato Dario Pappalardo, Diletta Impresario, Massimo Alparone  — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco (MB)

Tavola 04

Fortunato Dario Pappalardo, Diletta Impresario, Massimo Alparone  — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco (MB)

Vista Notturna

Fortunato Dario Pappalardo, Diletta Impresario, Massimo Alparone  — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco (MB)

Ingresso al Parco

Ludoteca “Padiglione Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità - LAMA+, alessandro felici, alessio santamaria, rocco cammarota, dario rossi

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Il “confine attrezzato” Il primo di questi elementi è costituito dal “confine attrezzato” (fronte sud-est) che si pone come struttura protettiva capace di generare la privacy necessaria per le attività del padiglione e nello stesso tempo come elemento permeabile che grazie alla sua “porosità” e al suo “spessore”è in grado di accogliere attrezzature e spazi per il gioco.

LAMA+, alessandro felici, alessio santamaria, rocco cammarota, dario rossi — Ludoteca “Padiglione Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità

I “campi-gioco” il secondo elemento che caratterizza il progetto è la superficie “continua” che guida verso ingresso del padiglione fondendosi con la pavimentazione interna e generando ambiti tematici diversificati capaci di stimolare l’aggregazione attraverso una serie di “campi-gioco” per lo svolgimento delle attività ludico ricreative all’aperto, per i quali si propone un abaco di possibili soluzioni lasciando ai bambini la scelta di nuovi utilizzi e caratterizzazioni nel tempo.

LAMA+, alessandro felici, alessio santamaria, rocco cammarota, dario rossi — Ludoteca “Padiglione Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità

“I pali e le tende removibili” Un ulteriore elemento che funzionalizza lo spazio esterno è rappresentato dal sistema leggero di pali e cavi dal forte carattere cromatico che assolvono a più di una funzione: -teli mobili per l’ombreggiamento estivo delle aree gioco -visibilità verso l’esterno del giardino (visuali dal parco) attrezzature a terra giochi (ved. abaco)

LAMA+, alessandro felici, alessio santamaria, rocco cammarota, dario rossi — Ludoteca “Padiglione Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità

La Scatola Magica” Il quarto elemento è rappresentato dalla “scatola magica” del padiglione che al piano terra trova una forte continuità con gli spazi esterni (sia materica che cromatica) e propone una sequenza di spazi completamente apribili e modulabili (grazie all’utilizzo di pareti mobili) chiaramente distribuiti da un connettivo lineare “attrezzato” su cui affacciano ordinatamente le sale per il gioco, i servizi, ed i collegamenti verticali.

LAMA+, alessandro felici, alessio santamaria, rocco cammarota, dario rossi — Ludoteca “Padiglione Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità

L’atrio di ingresso mette in relazione gli spazi al piano terra con gli ambienti e le attività presenti al primo piano nell’ottica di un ambiente accessibile in cui sia facile orientarsi grazie anche alla possibilità di inserire grafiche e segnaletiche integrate con i trattamenti cromatici delle pareti.

LAMA+, alessandro felici, alessio santamaria, rocco cammarota, dario rossi — Ludoteca “Padiglione Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità

Al primo piano si ripete lo schema distributivo del piano terra, ma l’involucro perimetrale propone invertito il carattere degli spazi al piano terreno mostrando una alternanza di piccolebucature quadrate La biblioteca e le sale workshop sono in diretto contatto con l’atrio illuminato da un lucernario che provvede all’ illuminazione e alla ventilazione naturale degli ambienti sottostanti.

LAMA+, alessandro felici, alessio santamaria, rocco cammarota, dario rossi — Ludoteca “Padiglione Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità

LAMA+, alessandro felici, alessio santamaria, rocco cammarota, dario rossi — Ludoteca “Padiglione Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità

logo per il Polo museale della Cantieristica Navale di Monfalcone - Dario Faro

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concorso di idee per logo ed immagine coordinata del “Polo museale della Cantieristica Navale di Monfalcone” progettisti: Arch. Dario Faro Designer Salvo Rotondo

Dario Faro —  logo per il Polo museale della Cantieristica Navale di Monfalcone

Dario Faro —  logo per il Polo museale della Cantieristica Navale di Monfalcone

Dario Faro —  logo per il Polo museale della Cantieristica Navale di Monfalcone

Dario Faro —  logo per il Polo museale della Cantieristica Navale di Monfalcone

Dario Faro —  logo per il Polo museale della Cantieristica Navale di Monfalcone

Ampliamento della Galleria comunale d'arte e riqualificazione dell'area pertinente. - Arriola & Fiol , sara sorrentino, Massimiliano Fiore

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La proposta d’ampliamento della Galleria d’Arte mira a rivalorizzare l’edificio esistente, integrandosi con esso e con l’intorno circostante. La peculiarità topografica e la posizione privilegiata del sito consentono la totale apertura della visuale verso la parte sud-est della città e verso la costa. La convergenza delle componenti paesaggistica, naturalistica, culturale e ricreativa fanno dei Giardini Pubblici un luogo unico nell’intero ambito urbano cagliaritano.

Arriola & Fiol , sara sorrentino, Massimiliano Fiore —  Ampliamento della Galleria comunale d'arte e riqualificazione dell'area pertinente.

Vista aerea.

La proposta prevede l’estensione degli spazi espositivi attuali attraverso dei nuovi padiglioni distribuiti all’interno di un giardino di sculture a cielo aperto e connessi mediante una galleria continua che consente l’accesso alle diverse sale interne, aprendosi contemporaneamente verso gli spazi espositivi en plein air.

Arriola & Fiol , sara sorrentino, Massimiliano Fiore —  Ampliamento della Galleria comunale d'arte e riqualificazione dell'area pertinente.

Pianta piano terra.

L’ampliamento consiste in un percorso, una promenade lungo la quale gli spazi aperti si alternano agli spazi coperti e i padiglioni espositivi risultano quindi direttamente connessi con il sistema dei Giardini che incorpora al suo interno anche il percorso di visita alle Grotte. La promenade dissolve i limiti fra ‘stanze’ interne ed esterne, garantendo la continuità spaziale e la completa integrazione dell’intervento con il paesaggio circostante.

Arriola & Fiol , sara sorrentino, Massimiliano Fiore —  Ampliamento della Galleria comunale d'arte e riqualificazione dell'area pertinente.

Prospetti.

La fluidità spaziale fra i padiglioni, la galleria e il giardino si ottiene grazie a un doppio sistema di pareti mobili che svolgono allo stesso tempo la funzione di supporto museografico e di elemento di controllo climatico naturale, regolando i flussi termici e luminosi e la ventilazione naturale fra interno ed esterno. L’aspetto bioclimatico costituisce un aspetto fondamentale e integrante delle scelte architettoniche e costruttive del progetto, con l’obiettivo di assicurare requisiti di comfort ottimali per gli utenti e adeguate condizioni ambientali per le opere d’arte.

Arriola & Fiol , sara sorrentino, Massimiliano Fiore —  Ampliamento della Galleria comunale d'arte e riqualificazione dell'area pertinente.

Il giardino delle sculture visto dall'interno.

Il fronte dello spazio espositivo rivolto verso il Viale San Vincenzo diventa la ‘facciata principale’ del nuovo circuito artistico-espositivo e culturale. La scelta di lastre levigate di pietra locale come materiale di finitura per le facciate interne ed esterne e per i pavimenti rievoca i blocchi calcarei utilizzati nelle torri pisane, nelle fortificazioni di Castello e nello stesso basamento dei Giardini pubblici e contribuisce a rafforzare l’idea di una nuova facciata pubblica e urbana per l’intera città, un nuovo ‘bastione’ per Cagliari.

Arriola & Fiol , sara sorrentino, Massimiliano Fiore —  Ampliamento della Galleria comunale d'arte e riqualificazione dell'area pertinente.

Vista dello spazio espositivo interno.

Arriola & Fiol , sara sorrentino, Massimiliano Fiore —  Ampliamento della Galleria comunale d'arte e riqualificazione dell'area pertinente.

Vista della promenade espositiva.

Arriola & Fiol , sara sorrentino, Massimiliano Fiore —  Ampliamento della Galleria comunale d'arte e riqualificazione dell'area pertinente.

Sezione costruttiva.

Arriola & Fiol , sara sorrentino, Massimiliano Fiore —  Ampliamento della Galleria comunale d'arte e riqualificazione dell'area pertinente.

Rampe d'accesso su viale S. Vincenzo.

Arriola & Fiol , sara sorrentino, Massimiliano Fiore —  Ampliamento della Galleria comunale d'arte e riqualificazione dell'area pertinente.

Vista da Viale S. Vincenzo.

Arriola & Fiol , sara sorrentino, Massimiliano Fiore —  Ampliamento della Galleria comunale d'arte e riqualificazione dell'area pertinente.

Il nuovo prospetto urbano.

ALUARTFORUM - Ipostudio Architetti , Sandra Mestrovic

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The design elaborated for the Aluartforum is integrated with the existing situation establishing volumetric and architectural relationship with the buildings adjacent to the project lot. The design elaborated aims to achieve a strong continuity of the urban buildings density, as it places itself as an element of completion over the street it is embarking on. On the other hand, this proposal aims to be an element of detachment from the typological and architectural perspective. This objective is pursued through the construction of two lateral walls, which bear the whole system, but at the same time own a crucial design value as they allow a dialectic relation of cohesion and detachment The harmony with the surrounding background is emphasized by the quality of the corridor created to put the street and the courtyard in direct communication, which is not only a project requirement to be met but it represents the main entrance to the building. This entails the visual and physical permeability between the street and the courtyard to acquire an essential value. The nature of the inner spaces, configured as a turnover of void that generates the exhibition space, represents the core of the proposal elaborated. The gallery displays itself in the eyes of visitors as a vertical sequence of hanging spaces, crossed by a monumental stair. The stair chases and follows this fluid and light succession of level, entailing an immediate comprehension of the gallery spaces. A shell is then required to envelope and contain the system of staggered floors. This shell presents itself as a diaphragm, an element characterized by a vertical weave generating a dialect relationship between the gallery and the urban reality through a constant cadence of plenums and voids, of light and shadows. The diaphragm is configured as a light element of cohesion, thus as the missing piece to complete the urban block, thus the urban diaphragm containing the wealth of art. On the one hand, the shell acquires the role of deaf element enveloping the gallery functions, and on the other hand, due to the presence of glass blades, as a gesture of openness towards the surrounding environment. The design of the Aluartforum is the result of a conceptual choice imposing the diaphragm structure as the element which defines the quality of the spaces. The diaphragm modifies its own arrangement according to the characters it crosses. Thus, the shell creates multiple images of itself, characterized by a minor or major openness of the glazed parts according to the reality it desires to relate to. The result is a minor dimension of the glazed parts overlooking the street and a major dimension instead on the courtyard side, emphasizing the communication with it through big openings. The gallery display has been studied from the perspective of obtaining flexible spaces, adaptable to the specific requirements of each exhibition. The ceiling are then configured as a weave of canals among which the lighting system and the hanging system is hidden without interfering with the architectural space variable in time and space.

Ipostudio Architetti , Sandra Mestrovic — ALUARTFORUM

Ipostudio Architetti , Sandra Mestrovic — ALUARTFORUM

Ipostudio Architetti , Sandra Mestrovic — ALUARTFORUM

Ipostudio Architetti , Sandra Mestrovic — ALUARTFORUM

Ipostudio Architetti , Sandra Mestrovic — ALUARTFORUM

Ipostudio Architetti , Sandra Mestrovic — ALUARTFORUM

Ipostudio Architetti , Sandra Mestrovic — ALUARTFORUM

Ipostudio Architetti , Sandra Mestrovic — ALUARTFORUM

Ipostudio Architetti , Sandra Mestrovic — ALUARTFORUM

Ipostudio Architetti , Sandra Mestrovic — ALUARTFORUM

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