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REVITALIZATION AND CONVERSION OF NCA SHIPYARD - FSB/ARCHITETTURA, Marco Fossati, Raffaello Sandri, Massimiliano Bergamaschi , STUDIO CAPELLI ARCHITETTURA


Ludoteca “Padiglione-Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità. Milano - Enrico Nieri, davide testa, luigi aldiccioni

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“Percorrendo una Biblioteca di Alberi, voltai lo sguardo ed intravidi un edificio altissimo avvolto da alberi anch’essi viventi. Ero circondato da torri affusolate specchianti ed altri edifici enormi, potevo percepire i lievi suoni delle auto e dei flussi metropolitani che oltrepassavano l’area nel sotto suolo e le voci dei bambini giocare. Così mi avvicinai in questa cava di edifici profondissima completamente chiusa pensando: non può esserci niente altro che un ombra. Mi avvicinai ulteriormente ed intravidi una distesa di margherite che salivano e ricoprivano un piccolo spazio. Alzai lo sguardo e nella commozione, vedendo il contrasto impressionante tra i piccoli fiori e le strutture, guardai mia figlia e disse: “L’insegnante ci ha detto che in Inghilterra la margherita viene chiamata “Daisy” e deriva da “Dey’s eye””“Occhio del Giorno”. “Occhio del Giorno per la peculiarità del suo riaprirsi al sorgere del sole e richiudersi con i suoi petali nella notte ”. Sorrisi.

Enrico Nieri, davide testa, luigi aldiccioni — Ludoteca “Padiglione-Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità. Milano

Un edifico circondato da colossi architettonici si conforma per mezzo di un essenza microscopica e fragile come quella di un fiore di margherita ( Bellis Perennis ). Un elemento di pochi centimetri disteso su un tappeto erboso che da piano orizzontale diviene facciata e poi copertura. Questo micro dettaglio architettonico paesaggistico a carattere stagionale diventa il principio generatore di tutto il progetto; una piccola entità floreale che cambia forma ed espressione in funzione della superficie che ricopre. Il Padiglione è concepito come un movimento naturale del paesaggio della Biblioteca degli Alberi; in quel luogo un tappeto di margherite si alza in verticale e poi di nuovo prato.

Enrico Nieri, davide testa, luigi aldiccioni — Ludoteca “Padiglione-Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità. Milano

FUNZIONALITA’ SPAZI INTERNI ED ESTERNI Il Bambino si relaziona più facilmente con elementi di dimensione ridotta e collocati in vicinanza; diviene così strumento insufficiente il solo rapporto visivo di relazione tra struttura, parco e giardino.Per tale motivo si è pensato ad un luogo protetto che favorisca la concentrazione tramite un preciso controllo delle interferenze prospettiche. L’idea proposta inoltre, indirizza l’interno ad una qualità della luce naturale incontaminata e visibilità dall’interno verso l’esterno per mezzo di ampie vetrate esterne ed interne e finiture bianche con corpi illuminanti a led evitando cromatismi che alterano la percezione per dare ampio spazio creativo, mutevole ai bambini e chiara percezione.

Enrico Nieri, davide testa, luigi aldiccioni — Ludoteca “Padiglione-Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità. Milano

LUDOTECA: RAPPORTO TATTILE CON IL VERDE Il rapporto visivo con l’esterno è risolto nella scoperta di ciò che è fuori tramite la composizione di coni visivi indotti disposti e controllati in modo che il bambino sia parte attiva nel processo di apprendimento cognitivo dello spazio circostante. L’idea inoltre suggerita predispone ad un rapporto con il parco e la natura non solo visivo ma diretto e fisico attraverso figure-sculture di “ars topiaria”, serre laboratorio vegetali e bonsai biblioteca. La Biblioteca degli Alberi penetra fisicamente all’interno della Ludoteca diventando giardino d’inverno e didattico, allo scopo di favorire un rapporto diretto con le specie vegetali portate a misura di bambino.

Enrico Nieri, davide testa, luigi aldiccioni — Ludoteca “Padiglione-Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità. Milano

GIARDINO, PERIMETRAZIONE E RECINZIONE, OMBREGGIAMENTO L’esterno ipotizzato predispone aree libere a prato ed aree per gioco all’aperto con superficie flessibile naturale removibile da poter attrezzare liberamente dagli educatori evitando vincoli strumentali e fisici. Si predispone come area libera, configurabile con elementi mobili e diversificati, la “pedana verde margherite” per la funzione di socializzazione ed INCLUSIONE tra famiglie ed i fruitori del parco alle attività ed all’incontro allestibile con elementi removibili. Si predispone inoltre una chiusura sul lato parco con balaustra di vetro sfumata al verde per poter rendere visibile ed integrare visivamente il Parco all’edifico. Il perimetro su tre lati è ipotizzato con siepi e\o sistemi di schermature verdi appositamente collocati in funzione del perimetro di bordo. L’ipotesi inoltre rispetta le quote di progetto previste con accessi carrabili e pedonali in linea al bando atti alla manutenzione. L’ombreggiamento, essendo un area fortemente all’ombra, sarà creato per mezzo di essenze in vaso removibili, pergolati e\o siepi scultoree anche a dimensione considerevoli per creare aree d’ombra ben definite evitando strutture architettoniche fisse.

Enrico Nieri, davide testa, luigi aldiccioni — Ludoteca “Padiglione-Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità. Milano

INTERATTIVITA’ ED ALTA TECNOLOGIA EDUCATIVA E SEGNALETICA La didattica e l’aspetto ludico sarà implementato da supporti di sistemi digitali touch Screen ed interactive innovations e gestiti da sistemi Domotici integrati negli spazi interni ed esterni dell’architettura e del paesaggio ed anche per la segnaletica e l’orientamento in generale che possano creare sistemi di comunicazione ed orientamento intercambiabili.

Enrico Nieri, davide testa, luigi aldiccioni — Ludoteca “Padiglione-Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità. Milano

SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE ED ENERGETICA L’edificio ipotizzato si predispone per impiegare tecnologie e materiali per raggiungere alti livelli di sostenibilità e risparmio di energia. L’utilizzo in modo intensivo dei pannelli fotovoltaici o similari si configura come non propriamente idoneo a causa della localizzazione dell’area oggetto di forti ombre per questo è stato ipotizzato come impianto principale, in funzione delle caratteristiche del sito e del terreno, un sistema geotermico. L’impianto sarà integrato per mezzo di pompa di calore estiva-invernale ed impianto di areazione meccanizzata. In funzione dell’orientamento e della perimetrazione si ipotizza diversificatori di ombreggiamento in grado di abbattere irradiazioni eccessive. Particolare attenzione sono state rivolte alle finiture come il verde di facciata e di copertura in grado di abbattere la temperatura estiva superficiale ed avere un isolamento termico del 30% maggiore di una facciata tradizionale. L’integrazione delle tecnologie sopradescritte integrate con corpi illuminati a led permette di ridurre del 40% i costi dei consumi ed un abbattimento dell’inquinamento globale.

Enrico Nieri, davide testa, luigi aldiccioni — Ludoteca “Padiglione-Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità. Milano

Enrico Nieri, davide testa, luigi aldiccioni — Ludoteca “Padiglione-Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità. Milano

Enrico Nieri, davide testa, luigi aldiccioni — Ludoteca “Padiglione-Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità. Milano

Enrico Nieri, davide testa, luigi aldiccioni — Ludoteca “Padiglione-Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità. Milano

Enrico Nieri, davide testa, luigi aldiccioni — Ludoteca “Padiglione-Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità. Milano

RISTRUTTURAZIONE REPARTO LUNGODEGENZA - Silvio De Blasio - De Blasio Associati Srl

Ludoteca “Padiglione-Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità. Milano - M'ARCH'INGEGNO arch.tti ass.ti Bonfiglio e Gabrielli, Anna Ferratini

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Il progetto prende forma partendo dall’assunzione di “vincoli dati” quali l’ingombrante contesto urbano, i dislivelli del terreno, la collocazione dell’edificio sul lotto e la sua sagoma massima che, coincidendo con la superficie indicata all’interno del DPP, ha condizionato la composizione volumetrica del Padiglione per l’Infanzia.

M'ARCH'INGEGNO arch.tti ass.ti Bonfiglio e Gabrielli, Anna Ferratini — Ludoteca “Padiglione-Infanzia” dedicata ai bambini con disabilità. Milano

L’edificio, che si sviluppa su due livelli per un totale di circa 500mq, occupa l’intera sagoma trapezoidale e si scompone in due volumi con caratteristiche compositive e funzionali molto differenti: un corpo “opaco” e monolitico che ospita tutti gli spazi destinati alle attività e alle funzioni di servizio, e un corpo “trasparente” rivolto a SO, che oltre ad assolvere a funzioni distributive, arricchisce il progetto di contenuti legati ai temi della sostenibilità che, nel caso di un edificio pubblico destinato all’infanzia, assumono un valore simbolico altamente rappresentativo. I due volumi, apparentemente separati, dialogano e si compenetrano su entrambi i livelli dell’edificio ottimizzando i percorsi e agevolando le relazioni fra gli spazi interni, ma anche tra questi ultimi e le aree esterne. Al piano terra, in corrispondenza dell’ingresso, l’intersezione fra i due corpi di fabbrica genera uno spazio di accoglienza ampio e pieno di luce che grazie ad aperture strategicamente collocate offre la completa percorribilità, fisica e visiva, dell’edificio e dello spazio esterno di pertinenza.

1 ingresso / 2 spogliatoio – accoglienza – distribuzione / 3 stanze dedicate all’attività di gioco / 4 servizi igienici e spazi di servizio / 5 spazi per incontri familiari con servizi igienici e piccola cucina / 6 sala personale educativo con relativi spogliatoi e servizi igienici / 7 uffici segreteria e coordinamento / 8 centro studi e formazione / 9 area tecnica / 10 terrazzo coperto

L’iter progettuale è partito prendendo in esame tutta l’area di intervento con l’obiettivo di definire un organismo dinamico che fosse strumento di dialogo spaziale tra il “dentro” e il fuori”, affinché l’uno fosse estensione naturale e parte integrante dell’altro. In tal modo, l’articolazione compositiva dell’edificio ha definito lo schema distributivo sia dello spazio interno, sia dello spazio esterno che non è mai “accessorio” ma assume sempre, e senza forzature, una funzione compatibile con la sua dimensione e ubicazione.

Sul fronte SE, l’edificio stabilisce una duplice relazione con il parco: un rapporto fisico e uno visivo. Il primo si concretizza attraverso l’ingresso al Padiglione e si amplifica grazie all’aggetto della copertura, estensione ideale verso la “Biblioteca degli alberi”. Il secondo si definisce grazie alle vetrate che, dal piano superiore, offrono una prospettiva “lunga” sul verde. Su questo lato si trovano l’accesso pedonale all’area e l’ingresso all’edificio che conferiscono allo spazio esterno di pertinenza una funzione più“pubblica”, rendendolo un “continuum” con il parco. Allo scopo di rafforzare questa relazione e di annullare i confini, si è scelto di utilizzare una recinzione fatta di pannelli semi-trasparenti. Lungo il percorso che conduce al Padiglione si sviluppa una sottile “via d’acqua” che termina in corrispondenza di un setto in muratura posto a schermo degli spazi verdi collocati lungo il confine NE. Si tratta di piccoli giardini adiacenti alle stanze dedicate alle attività ludiche: cinque spazi dotati di flessibilità dimensionale e di ampie vetrate che, orientate a NE, garantiscono un elevato apporto di luce naturale indiretta. Le aree esterne sono alla stessa quota degli spazi interni, di cui sono vera e propria estensione. Il dislivello di circa 1,30 m è stato spostato lungo una fascia di terreno compresa tra il confine e una nuova “recinzione verde” che delimita e protegge l’area di pertinenza della Ludoteca. La “barriera verde” si sviluppa anche lungo i confini NO e SO, allo scopo di “chiudere” il lotto di intervento separandolo dal contesto adiacente. L’area esterna sul fronte SO è servita da un accesso carraio utilizzabile dai mezzi di soccorso e da quelli preposti alla manutenzione dei sotto-servizi esistenti. Per dimensione, collocazione e vincoli imposti, assume un carattere semi-pubblico proponendosi come un luogo di incontro e di reciproco scambio tra gli utenti della Ludoteca e i visitatori del Parco. Su quest’area prospetta e si apre il “corpo trasparente” dell’edificio: volume connettivo e di dialogo spaziale, ma anche, e soprattutto, serra bioclimatica.

Un elemento che, grazie all’esposizione e alle sue caratteristiche tecniche, garantirà un notevole guadagno termico durante l’inverno. Mentre in estate contribuirà ad abbassare la temperature degli ambienti attigui grazie all’efficace ventilazione trasversale di cui è dotato l’edificio.

Il controllo automatico delle aperture consentirà la circolazione di un flusso d’aria naturale, evitando la stagnazione del calore e producendo un pre-raffreddamento notturno.

Poiché il tema della sostenibilità deve coinvolgere tutto il processo edilizio, la progettazione di questo edificio è partita dall’analisi dell’orientamento, passando per l’uso di geometrie elementari, per arrivare a tipologie costruttive funzionali al controllo passivo dei flussi energetici. E’ prevista la raccolta e il riuso delle acque meteoriche e l’unico flusso energetico in entrata è rappresentato dall’energia elettrica, prelevata dalla rete e interamente compensata da quella generata dall’impianto fotovoltaico in copertura. La ludoteca potrà dunque considerarsi un edificio carbon free, privo cioè di emissioni dirette di CO2.

IL PROGETTO COME ATTO COLLETTIVO - Eduardo Bassolino, Paolo De Michele, Francesco Aletta, Gaspare Oliva, Dionigia Barbareschi, Nicola Pietrantonio, Andrea Gallo

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DelphiLAB+ e Res Architecturae sono un collettivo di giovani architetti campani, nonché un progetto in sé.

Eduardo Bassolino, Paolo De Michele, Francesco Aletta, Gaspare Oliva, Dionigia Barbareschi, Nicola Pietrantonio, Andrea Gallo —  IL PROGETTO COME ATTO COLLETTIVO

In contrasto con un mercato che premia l’individualismo in Architettura, il gruppo rivendica il diritto a una progettazione collettiva, consapevole che il progetto è innanzitutto un’occasione di conoscenza da esperire attraverso il dialogo e si rappresenta come processo e conflitto ben prima di diventare fattispecie costruita.

Eduardo Bassolino, Paolo De Michele, Francesco Aletta, Gaspare Oliva, Dionigia Barbareschi, Nicola Pietrantonio, Andrea Gallo —  IL PROGETTO COME ATTO COLLETTIVO

Il collettivo si dedica con eguale entusiasmo ai concorsi d’architettura e alle occasioni professionali che il difficile momento economico concede. Lavora periodicamente attraverso esperienze di workshop di progettazione, aperte a gruppi di studenti e giovani professionisti diversi, che offrono il pretesto per interrogarsi sulle forme dello spazio pubblico, nella convinzione che l’Architettura debba imporsi come arte civica.

Eduardo Bassolino, Paolo De Michele, Francesco Aletta, Gaspare Oliva, Dionigia Barbareschi, Nicola Pietrantonio, Andrea Gallo —  IL PROGETTO COME ATTO COLLETTIVO

L’installazione per SpazioNEA è frutto di un lavoro collettivo, che risulta volutamente un progetto aperto: all’interno di un sistema di regole definite, il fruitore diventa protagonista dell’esperienza spaziale e modificatore della sua configurazione.

Eduardo Bassolino, Paolo De Michele, Francesco Aletta, Gaspare Oliva, Dionigia Barbareschi, Nicola Pietrantonio, Andrea Gallo —  IL PROGETTO COME ATTO COLLETTIVO

“Per noi l’opera di un artista non ha valore “in se e per se”, non ha una finalità autonoma, non ha bellezza propria: tutto cio’ lo viene ad ottenere solo attraverso il suo rapporto con la comunità” El Lissitzkiy, La ricostruzione dell’Architettura in Russia, 1929

Eduardo Bassolino, Paolo De Michele, Francesco Aletta, Gaspare Oliva, Dionigia Barbareschi, Nicola Pietrantonio, Andrea Gallo —  IL PROGETTO COME ATTO COLLETTIVO

Eduardo Bassolino, Paolo De Michele, Francesco Aletta, Gaspare Oliva, Dionigia Barbareschi, Nicola Pietrantonio, Andrea Gallo —  IL PROGETTO COME ATTO COLLETTIVO

Eduardo Bassolino, Paolo De Michele, Francesco Aletta, Gaspare Oliva, Dionigia Barbareschi, Nicola Pietrantonio, Andrea Gallo —  IL PROGETTO COME ATTO COLLETTIVO

Eduardo Bassolino, Paolo De Michele, Francesco Aletta, Gaspare Oliva, Dionigia Barbareschi, Nicola Pietrantonio, Andrea Gallo —  IL PROGETTO COME ATTO COLLETTIVO

Istituto Comprensivo Scolastico in via Carlo Amalfi Comune di Piano di Sorrento - Pietro di Matteo

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IMPATTO VOLUMETRICO:L’immagine che viene restituita dal progetto deve essere quella di forte complessità, e variazione. Come per i fronti delle città di mare, o dei centri storici, ogni volume cerca la sua autonomia volumetrica all’interno di una unità di densità, e compattezza. Non solo una immagine, questa è l’idea dell’aggregare, del mettere insieme una comunità. L’esigenza moderna dello spazio verde, del giardino, e dei parametri normativi degli spazi liberi per le attività di gioco all’aperto, sono rappresentate da un grande recinto, che è il primo giardino, la delimitazione semplice di un muro che divide una foresta di alberi da un suolo spianato. Lontano dal semplicistico pittoresco, il nuovo complesso scolastico si propone come un edificio della sua epoca e del suo tempo, ma per lo stesso adolescente di sempre che si formerà in uomo. L’AULA E IL GIARDINO:L’aula è lo spazio minimo, la cellula di base, di una scuola. E’ la ripetizione di questa sala, il luogo in cui ogni giorni si incontra la classe, una piccola comunità, a formare il complesso. Non più una stanza in un volume, una palazzina di tante stanze, ma un edificio che annunci ogni sua componente. Le aule sono i volumi che emergono dal volume di base che è lo spazio collettivo dell’accesso, e delle funzioni collettive. Le aule si presentano come volumi puri, con degli shed in copertura, e con una parete vetrata aperta su di un patio di pertinenza. La copertura a shed consente di vere una illuminazione indiretta da Nord, prescritta per i luoghi di insegnamento e lavoro. L’inclinazione degli shed è tale da poter ospitare l’installazione di impianti fotovoltaici. Il patio è l’anti-aula, il suo opposto ed il suo completamento. Un patio accessibile dall’aula, e da intendersi come privato, è l’opportunità per controllare anche in un edificio molto grande la dimensione del giardino e dello spazio a cielo aperto. IL GRANDE GIARDINO:Opposto all’edificio della nuova scuola abbiamo un grande recinto per accogliere tutte le attività di gioco e ricreazione. Dall’interno delle aule si può accedere a quest’area attraverso le due aperture a Sud, oppure attraverso la rampa esterna a Ovest. Il recinto include: delle piste per la corsa; uno spazio per il salto in alto; un’area polifunzionale; oltre ovviamente a tutti i servizi e attrezzature per uno spazio esterno. IL CORTILE: Unico grande foro nella piastra della scuola è il cortile aperto su via Carlo Amalfi. È il luogo dell’accesso, con l’ingresso al complesso scolastico e alla Biblioteca. Allo stesso tempo è ancora uno spazio urbano, con la presenza di una lunga panchina, di uno specchio d’acqua, e di un momento artistico rappresentato dalla presenza di una scultura. SUOLO ALLA CITTA’:La parte bassa dell’edificio, comprendente piano terra e piano interrato, racchiude le funzioni principali dell’accoglienza, dei servizi, e degli incontri collettivi. Con una disposizione a croce dal centro si distribuiscono l’Amministrazione, la Biblioteca, l’Auditorium e la Palestra. Queste ultime due funzioni sono accessibili dal livello inferiore, ma sono osservabili dal piano terra, in maniera che la hall abbia il carattere di una galleria. RAPPORTO CON IL SUOLO: L’orografia del suolo sale da via Carlo Amalfi in direzione della Stazione di circa 4 metri. Questo salto è coperto dall’edificio, in maniera tale che il livello delle aule corrisponde al livello del recinto-giardino per le attività all’aperto PARCHEGGIO:Il parcheggio è interrato, come prescritto dal bando, ed è accessibile da via Carlo Amalfi. Presenta un ingresso e un’uscita differenti e separati. Al suo interno sono previsti posti per la sosta veloce, e anche per lo scarico delle merci destinate ai locali Cucina. COSTRUZIONE:Il progetto è stato pensato per essere realizzato in cemento armato. Le finiture degli infissi saranno in alluminio e vetro, adeguatamente progettati per un risparmio energetico. Le superfici interne saranno tutte intonacate di bianco, con l’utilizzo di colori specifici per segnalare classi e sezioni. I materiali dell’involucro sono materiali locali. Si è scelto il tufo ed il basalto. Il basalto per pavimentazione e prospetti, in maniera da esaltare l’effetto monolitico dei fronti “di massa”. Il tufo sarà utilizzato per le superfici dei volumi che hanno le facce rivolte verso l’interno della struttura. ARTE:Lo spazio per l’arte è a più importante riflessione possibile sull’Arte in una scuola. I corridoi sono ampli abbastanza per poter essere intesi come delle gallerie d’arte, dove l’assenza di porte facilita l’utilizzo e la fruizione delle pareti. Il cortile è lo spazio aperto tra città e scuola, con la vasca d’acqua, e la possibilità di collocare grandi sculture o installazioni. Al piano ribassato, attiguo all’Auditorium è stata immaginata una Sala Polivalente per esposizioni ed eventi culturali. La Hall su due livelli al centro dell’edificio si presta al posizionamento di strutture sospese, attaccate a parete o che cercano uno sviluppo a doppia altezza.

Pietro di Matteo — Istituto Comprensivo Scolastico in via Carlo Amalfi Comune di Piano di Sorrento

Pietro di Matteo — Istituto Comprensivo Scolastico in via Carlo Amalfi Comune di Piano di Sorrento

Pietro di Matteo — Istituto Comprensivo Scolastico in via Carlo Amalfi Comune di Piano di Sorrento

Pietro di Matteo — Istituto Comprensivo Scolastico in via Carlo Amalfi Comune di Piano di Sorrento

Pietro di Matteo — Istituto Comprensivo Scolastico in via Carlo Amalfi Comune di Piano di Sorrento

Pietro di Matteo — Istituto Comprensivo Scolastico in via Carlo Amalfi Comune di Piano di Sorrento

Pietro di Matteo — Istituto Comprensivo Scolastico in via Carlo Amalfi Comune di Piano di Sorrento

Pietro di Matteo — Istituto Comprensivo Scolastico in via Carlo Amalfi Comune di Piano di Sorrento

Pietro di Matteo — Istituto Comprensivo Scolastico in via Carlo Amalfi Comune di Piano di Sorrento

Pietro di Matteo — Istituto Comprensivo Scolastico in via Carlo Amalfi Comune di Piano di Sorrento

Pietro di Matteo — Istituto Comprensivo Scolastico in via Carlo Amalfi Comune di Piano di Sorrento

Pietro di Matteo — Istituto Comprensivo Scolastico in via Carlo Amalfi Comune di Piano di Sorrento

CONCORDIA TOWER - JOI DONATI, Alice Bottelli

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The aim of the project is to give a new life to Costa Concordia by transforming it into an inhabited tower. This has been thought starting from two basic considerations: - A sunk ship doesn’t produce income anymore: people don’t trust it anymore and it can’t be no more used for its designed purpose. - An inhabited tower produces wealth especially if it’s the focus of an international requalification.

JOI DONATI, Alice Bottelli — CONCORDIA TOWER

Anniversary Party on Giglio Island.

So, the ship will become both a tragedy memorial and a new Territory landmark for Isola Del Giglio: in this way what has produced an environmental disaster will become itself the focus of a new development, both for technological development and wealth through its exploiting. Indeed, after the tragedy many options have been evaluated: all those options had the goal to “fix” what happened to people, environment and ship. But, we all know it, a tragedy definitely change the history path so why don’t make this ship a symbol and an opportunity for the next generations?

JOI DONATI, Alice Bottelli — CONCORDIA TOWER

A relaxing day in the summer

The costs to remove the ship are about $600 million so far; at least it will need another $300 million (some estimates forecast the double of it) to bring the ship to a suitable port and then dismantle it: these are only the pure economic costs but they don’t consider also the environmental ones, and all the energy needed to complete the dismantling. It’s a disaster whatever the point of view is. The tower project aims to produce wealth lowering the Energy costs at the same time. Modern technologies make this project feasible, both for repositioning the ship plumb-line and for transforming it so it can be inhabited and have new functions, different from what the ship was originally designed for. From a structural point of view there are many forces which must be considered but they can be balanced vertically without insurmountable problems: an external, network-shaped skeleton will be enough to hold the ship plumb-line and to give it the strength needed to the whole structure of the ship.

JOI DONATI, Alice Bottelli — CONCORDIA TOWER

Night view with functional and construction diagrams.

The new tower will accomodate many new functions: recreational areas, malls, houses, hotels, restaurants and, of course, extraordinary panoramic viewpoints. All the structural elements will be tailored for the new functional needs and integrated with brand new architectural interventions. The entry will be allowed both by sea and by land through a dock which will link the Costa Concordia with Isola Del Giglio. Stairs and elevator shafts will become aisles while it will be the opposite will happen to the actual isles. The submerged section of the ship will accommodate the machineries (heat and air conditioning pumps, autoclaves etc.) and a submerged restaurant with a underwater sea-sight. The ship shell will be treated like a proper façade: those which are now decks will become balconies and the pools will be transformed into giant screens of open air cinemas. A symbol, an economic opportunity, a new way of life. This is Concordia Tower.

JOI DONATI, Alice Bottelli — CONCORDIA TOWER

Movie under the stars.

JOI DONATI, Alice Bottelli — CONCORDIA TOWER

Apocalyptic day in the future.

Nuova Biblioteca Comunale di Briosco - Pietro di Matteo

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Il lotto oggetto del tema è situato nella frazione di Capriano di Briosco all’interno di un’area di proprietà dell’Amministrazione Comunale già dotata di parcheggi ed attrezzature a parco giochi. Adiacente ad essa è ubicata la baita dell’Associazione degli Alpini. Il luogo è raggiungibile percorrendo gli assi viari di via Giosuè Carducci, via Galilei e via Leonardo da vinci che percorre l’intorno dell’isolato. La geomorfologia del terreno si presenta con dislivelli dove l’orografia varia nella metà del lotto di circa 4.00 mt. L’area si presenta come luogo d’attesa che si apre verso la vallata, circondata da edifici che danno sul parco degli alpini. L’assenza di un edificio che diventi polo attrattivo e che interagisca con gli edifici circostanti e la consapevolezza che un’architettura ipogea non avrebbe permesso la sopravvivenza delle alberature ad alto fusto del parco, limitando la percezione del luogo con naturalezza e la salvaguardia dello stesso. Tali considerazioni sono lo spunto che fanno nascere l’idea che si costituisce, realizza e materializza in quella che è la biblioteca. L’edificio si erge ed è costituito da due volume, si aprono cercando la vallata, e non lo fanno con casualità, ma secondo l’orografia del terreno che divide le due pendenze, tagliando il lotto in due longitudinalmente e rispettando in modo parallelo l’asse di viario Giosuè Carducci. L’edificio aperto si pone tra le due quote in modo naturale e si integra al parco, cerca la vallata e continuità con i percorsi stradali. La sua metamorfosi compositiva evoca un libro aperto che si interra nelle sue basi “culturali”. La continua ricerca e dialogo col luogo, fa generare pieghe sulle facciate che permettono di interagire tra interno ed esterno, proiettando l’edificio in più direzioni di interazione visiva, sociale e culturale. La copertura cerca il parco ad una quota più bassa piegandosi ad essa e permettendo l’accesso. Il parco accoglie l’edificio che suscita e diventa un elemento di gioco, per i bambini che vivranno quel luogo. Il volume semplice esterno si contrappone allo spazio interno pensato come luogo aperto, spazialità totale, divisione e luce naturale.

Pietro di Matteo — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Pietro di Matteo — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Pietro di Matteo — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Pietro di Matteo — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Pietro di Matteo — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Pietro di Matteo — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Pietro di Matteo — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Pietro di Matteo — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Pietro di Matteo — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Pietro di Matteo — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Pietro di Matteo — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Pietro di Matteo — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Pietro di Matteo — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Pietro di Matteo — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco

Pietro di Matteo — Nuova Biblioteca Comunale di Briosco


CASA MARTELLI RISALITI FIRENZE - Francesco Armato

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Idea: materiali, materiali, materiali …, diversi nella forma e nella texture, materiali che si contrappongono e si mescolano per dare forme semplici, ma ricche emotivamente. Obiettivo: CONTRAPPOSIZIONI AMALGAMATE. F A 2014

Francesco Armato — CASA MARTELLI RISALITI FIRENZE

Francesco Armato

Francesco Armato — CASA MARTELLI RISALITI FIRENZE

living room

Francesco Armato — CASA MARTELLI RISALITI FIRENZE

living room 2

Francesco Armato — CASA MARTELLI RISALITI FIRENZE

porta essenze

Francesco Armato — CASA MARTELLI RISALITI FIRENZE

materie ... camera patronale bagno

Francesco Armato — CASA MARTELLI RISALITI FIRENZE

bagno 2

Francesco Armato — CASA MARTELLI RISALITI FIRENZE

Francesco armato Li Xiangyan

Francesco Armato — CASA MARTELLI RISALITI FIRENZE

living room 1

Francesco Armato — CASA MARTELLI RISALITI FIRENZE

bagno doccia cromoterapia

Francesco Armato — CASA MARTELLI RISALITI FIRENZE

materie essenze living room / pranzo

Francesco Armato — CASA MARTELLI RISALITI FIRENZE

bagno 1

Francesco Armato — CASA MARTELLI RISALITI FIRENZE

ingresso living room

Francesco Armato — CASA MARTELLI RISALITI FIRENZE

disegno Francesco Armato

Centro sanitario Thowela - Distretto di Thyolo (MALAWI) - pars_architetti (Paola Addis - Roberto Senes)

Concorso internazionale di progettazione Centro Civico - Davide Paolini, Ivan De Angelis, Camilla Villarosa

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ILRAPPORTO CON IL CONTESTO E LE LINEE GUIDA PROGETTUALI

Davide Paolini, Ivan De Angelis, Camilla Villarosa — Concorso internazionale di progettazione Centro Civico

Tavola di progetto

L’ambito di intervento è parte integrante del piano di riqualificazione urbanistica previsto dal Programma Integrato di Intervento Garibaldi-Repubblica. Ai fini della progettazione, sono state prese in considerazione le Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso nazionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia (Legge 10/1991 e s.m.i), le Norme per la prevenzione ela riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell’ambiente ( LR Lombardia 24/2000), Determinazioni inerenti la certificazione energetica degli edifici in attuazione del D.Lgs. 192/2005 e degli artt. 9 e25 della LR Lombardia 24/2006 (DGR VIII/5018). L’analisi del contesto e delle prescrizioni progettuali del Bando di Concorso ha indotto ad alcune considerazioni circa lo sviluppo dell’organismo di progetto: in particolare il rapporto con il Parco Biblioteca degli Alberi ha fornito gli spunti progettuali per poter coniugare soluzioni compositive a livello architettonico e accorgimenti tecnologici legati alla progettazione bioclimatica, diventando le une le conseguenze degli altri. Il tema della continuità del parco all’interno del Centro Civico si sviluppa in senso orizzontale e verticale: orizzontalmente infatti l’edificio viene attraversato da un asse visivo che risulta tangente alla serra climatica che, nella sua articolazione volumetrica ascensionale, instaura un rapporto con la copertura verde costituita da vasche di terreno con piantumazioni ad arbusti ed aiuole e dall’ampio pergolato che consente di fruire la copertura come spazio vivibile nei periodi di clima favorevole. L’asse visivo e la serra fisicamente si traducono in un sistema distributivo costituito rispettivamente da un percorso trasversale e da un patio che permette massima flessibilità nella fruizione delle funzioni insediate al piano terra: l’orientamento nord-sud del percorso e la sua conformazione a doppia altezza infine consente di avere spazi estremamente luminosi ed ariosi e permette il funzionamento della serra climatica consentendone il migliore irraggiamento per gli apporti di calore nei mesi invernali. Il Centro Civico, ha quindi ragione d’essere nel suo rapporto imprescindibile con il parco e con gli aspetti fisici del clima: i fruitori di questo organismo edilizio vedono in questo un punto privilegiato di osservazione del parco dove viverlo e comprenderlo. Agli abitanti del quartiere viene offerta l’occasione quotidiana di vivere attivamente le iniziative e le attività cittadine, ed inoltre nel contempo viene mostrato loro quanto vivo è questo organismo edilizio, in simbiosi costante con l’ambiente.

Davide Paolini, Ivan De Angelis, Camilla Villarosa — Concorso internazionale di progettazione Centro Civico

Schizzi di progetto

LE FUNZIONI E LE SUPERFICI

Davide Paolini, Ivan De Angelis, Camilla Villarosa — Concorso internazionale di progettazione Centro Civico

Schizzo di progetto

La Superficie lorda di progetto è di mq 886, articolata nella maniera seguente:

Davide Paolini, Ivan De Angelis, Camilla Villarosa — Concorso internazionale di progettazione Centro Civico

Schizzo di progetto

Piano terra: _Spazi serventi –di connessione, disimpegni, collegamenti verticali, spazi di attesa; _Punto di ristoro – bar caffetteria con cucina/dispensa e locale di servizio dedicato al personale con uno spazio aperto coperto utilizzabile nei periodi di clima caldo; _Centro anziani e adolescenti con relativo spazio aperto coperto utilizzabile nei periodi di clima caldo; _Sala per conferenze, spettacoli, concerti ed eventi; _Uffici per la gestione; _Patio/serra climatica; _Servizi igienici; _Ambienti flessibili – sale prova;

Davide Paolini, Ivan De Angelis, Camilla Villarosa — Concorso internazionale di progettazione Centro Civico

Tavola di progetto

Piano Primo: _Ambienti flessibili – attività ludico-ricreative comunicante con relativo spazio aperto comunicante utilizzabile nei periodi di clima caldo; _Ambienti flessibili – spazi per scambio e raccolta libri, area lettura/università del Baratto; _Ambienti flessibili – sale per proiezioni film e piccoli concerti / spazi per associazioni di quartiere; _Sala per la libera lettura, consultazione telematica e multimediale con relativo spazio aperto utilizzabile nei periodi di clima caldo e possibilità di accesso diretto al piano copertura mediante scala esterna; _Spazi per servizi specifici al cittadino – punto informativo consiglio di zona, punti di prima assistenza / consulenza, centro di mediazione di quartiere;

Davide Paolini, Ivan De Angelis, Camilla Villarosa — Concorso internazionale di progettazione Centro Civico

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Piano Copertura : _Area per eventuale posizionamento degli impianti tecnologici; _Pergolato – da sfruttare anche nel periodo estivo come luogo di ritrovo, lettura o attività di socializzazione _Locali tecnici; _Area terrazzo per giardino didattico – spazio per corsi di giardinaggio all’aperto;

Davide Paolini, Ivan De Angelis, Camilla Villarosa — Concorso internazionale di progettazione Centro Civico

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GLI ASPETTI TECNOLOGICI E DI SOSTENIBILITA’ DELLA COSTRUZIONE

Davide Paolini, Ivan De Angelis, Camilla Villarosa — Concorso internazionale di progettazione Centro Civico

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Alcuni aspetti fondamentali della progettazione bioclimatica, quali l’utilizzo di elementi naturali: sole, vento, acqua e vegetazione., hanno dettato i caratteri fondamentali del progetto. La regolazione delle condizioni microclimatiche interne avverrà mediante un controllo delle tecnologie costruttive e tecniche passive capaci di interagire con l’ambiente circostante. Il patio, dal punto di vista fisico, costituirà l’elemento di accumulo di aria calda nel periodo invernale, raffrescamento nel periodo estivo sfruttando l’effetto camino e di termoregolazione grazie alla presenza dell’acqua, della vegetazione e il parziale rivestimento di una parete interna in terra cruda, così come indicato nella tavola 01 di progetto. La serra funzionerà in ogni momento dell’anno; nel periodo invernale garantirà una riduzione del fabbisogno termico e della potenza necessaria per l’impianto di riscaldamento e climatizzazione e conseguentemente una riduzione delle emissioni di CO2. Nel periodo estivo la parte superiore verrà completamente aperta in modo da favorire la fuori uscita del calore interno in eccesso. Si è pensato di utilizzare la base cava dell’edificio come sede dei captatori del vento proveniente da nord, in modo da canalizzare l’aria fredda ed immetterla nella serra, permettendo così una leggera ventilazione e l’espulsione dell’aria calda in eccesso verso l’alto, grazie all’effetto camino.

Davide Paolini, Ivan De Angelis, Camilla Villarosa — Concorso internazionale di progettazione Centro Civico

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Particolare attenzione è stata data alla sostenibilità, richiamandone i principi: Impatto ambientale dei materiali in tutte le sue fasi di vita; Rinnovabilità delle materie prime inserite nel processo produttivo; Consumo energetico; Durata dei materiali; Riciclabilità; Smaltimento; La progettazione efficiente dell’involucro mirato alla riduzione delle dispersioni termiche, ha indirizzato le nostre scelte verso quei materiali in grado di influire sul comportamento termoenergetico dell’edificio, garantendo il comfort degli ambienti interni sia nei periodi estivi che invernali; inoltre, per assicurare una messa in opera efficace e in tempi ridotti, si è pensato di utilizzare una maglia strutturale in acciaio e un tamponamento con le tecniche costruttive a secco. A supporto della massimizzazione degli apporti gratuiti, svolgeranno un ruolo fondamentale la vegetazione interna e nel giardino pensile, lo studio dell’orientamento, i captatori del vento, la serra solare, la minimizzazione dell’impianto, la presenza di energie rinnovabili ( quali il impianto solare per ACS e riscaldamento, fotovoltaico, combinati con pompa di calore), il recupero e riuso delle acque meteoriche e l’ alta flessibilità degli spazi. Partendo dal concetto di acqua come risorsa energetica sostenibile, abbiamo considerato un sistema di recupero delle acque meteoriche, limitando così l’utilizzo e la dispersione eccessiva per quei fabbisogni idrici che non richiedono acqua potabile, quali: irrigazione e scarichi dei bagni. Fondamentale sarà la scelta di quelle specie vegetali che assicureranno la funzione depurativa per tale operazione.

Nuova biblioteca comunale. Briosco - Gianluca Gelmini

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L’area di progetto si trova a ridosso del centro storico, lungo via Carducci, in una zona che è parte del parco pubblico a nord della casa degli Alpini. Si tratta di un’area urbana di elevato valore strategico in quanto costituisce la conclusione del sistema d spazi pubblici articolati in senso nord-sud sul quale si attestano le scuole e gli altri spazi aperti.

Gianluca Gelmini — Nuova biblioteca comunale. Briosco

Il progetto proposto si basa sull’idea di costruire un “padiglione nel parco” costruito a cavallo del salto di quota tra i due livelli del parco in modo da incassare nella balza uno dei due livelli previsti dal progetto. La pianta e gli alzati si strutturano in modo libero in relazione alle posizione e alle preesistenze arboree instaurando un rapporto tra interno ed esterno che diviene peculiarità spaziale ed emozionale. Con la sua posizione e dimensione l’edificio della nuova biblioteca si inserisce in modo coerente nella misura e nel carattere radicato nel territorio circostante. Verso l’esterno il nuovo edificio assume il ruolo di “cerniera” tra i due livelli del parco, verso il livello più alto del parco si dispone l’ingresso principale della biblioteca che diviene elemento complementare del parco giochi esistente. Sul livello basso del parco affaccia il piano incassato con la sala polivalente che arricchisce il sistema di funzioni già presenti e radicate. L’idea guida del progetto per la nuova biblioteca di Briosco si sviluppa sulla ricerca di integrazione e di armonizzazione di tre aspetti basilari: il rapporto tra edificio e contesto (urbano, sociale, storico), il rapporto tra la forma degli spazi concepiti e le attività contenute, il rapporto tra edificio e risorse ambientali. L’alto contenuto simbolico, sia della funzione biblioteca sia delle funzioni ad essa collegate (parco giochi, spazio feste, casa Alpini) necessitano di trovare non solo una “forma” architettonica che le espliciti ma anche una “sostanza” di alto profilo etico che facciano del nuovo edificio un manifesto chiaro di alta sostenibilità ambientale. Per questo si è studiata una “forma” che fosse architettonicamente innovativa rispetto al contesto urbano e capace di sottolineare da un lato il ruolo urbano, la riconoscibilità e la scala dimensionale; dall’altro le tecniche, i materiali e le tecnologiche adottate.

Gianluca Gelmini — Nuova biblioteca comunale. Briosco

Gianluca Gelmini — Nuova biblioteca comunale. Briosco

Gianluca Gelmini — Nuova biblioteca comunale. Briosco

Gianluca Gelmini — Nuova biblioteca comunale. Briosco

Gianluca Gelmini — Nuova biblioteca comunale. Briosco

Gianluca Gelmini — Nuova biblioteca comunale. Briosco

Gianluca Gelmini — Nuova biblioteca comunale. Briosco

Arredo bagno: particolari - Paolo Bardon

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Particolari esecutivi e progetto su misura realizzato studiando la soluzione di mobili bagno online , misure fornite dal cliente.

Paolo Bardon — Arredo bagno: particolari

Arredo bagno esecutivo

Ristrutturazione e Progetto arredo bagno su misura - Paolo Bardon

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Il progetto prevedeva la ristrutturazione di un locale di dimensioni ridotte ed il progetto e la realizzazione di un arredo bagno ed un top fatto praticamente su misura su volontà del cliente, usando un lavabo dalle forme particolari, smontato dall’altro bagno di casa e riutilizzato in questo nuovo.

Paolo Bardon — Ristrutturazione e Progetto arredo bagno su misura

Rendering dell'arredo bagno con top rastremato su misura

Paolo Bardon — Ristrutturazione e Progetto arredo bagno su misura

Dettagli tecnici

Paolo Bardon — Ristrutturazione e Progetto arredo bagno su misura

Il bagno prima

Paolo Bardon — Ristrutturazione e Progetto arredo bagno su misura

Il bagno poi

Composizione bagno e giochi di volumi - Paolo Bardon

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In questa soluzione bagno dalle tonalità pure e candide, bianco lucido e cristallo sabbia, abbiamo giocato con volumi, basi e pensili dalle dimensioni e profondità differenti, dando luminosità all’ambiente.

Paolo Bardon — Composizione bagno e giochi di volumi

Mobile bagno bianco lucido

Paolo Bardon — Composizione bagno e giochi di volumi

Mobile bagno bianco lucido


Una cameretta al centimetro - Paolo Bardon

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In questa cameretta segmentata e poco lineare, la modularità delle camerette girotondo ci ha permesso di abbinare i vari articoli nel modo più ottimale. Soluzione a ponte con divano letto nella nicchia di 240cm. , scrivania, libreria e armadio esistente nella parete di fronte.

Paolo Bardon — Una cameretta al centimetro

Cameretta girotondo soluzione al centimentro

Scaletta contenitore per la cameretta bianca e verde - Paolo Bardon

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Elementi classici, armadio, cassettiera, scrivania, letto a castello e scaletta contenitore per questa cameretta bambini nelle tonalità del bianco e del verde

Paolo Bardon — Scaletta contenitore per la cameretta bianca e verde

Cameretta con scaletta contenitore

Le camerette di Sofia e Edoardo - Paolo Bardon

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I cuori di Sofia ed amichette e la linearità ad angolo per Edoardo. Due camerette in una stessa stanza ampia e luminosa.

Paolo Bardon — Le camerette di Sofia e Edoardo

Camerette per due fratellini

Ospedale civile E. Agnelli di Pinerolo - Marco Vitali, Studio Solmona e Vitali, Edgardo Senatore

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All’interno di un progetto di ristrutturazione generale e ampliamento di un Presidio Ospedaliero esistente, è stato realizzato un nuovo edificio destinato a laboratori, mensa per il personale e cucina. La progettazione è iniziata nel 2000, la costruzione nel 2004 e terminata nel 2006, in tempo per essere utilizzato come centro di diagnostica laboratoristica per le Olimpiadi Torino 2006.

Marco Vitali, Studio Solmona e Vitali, Edgardo Senatore — Ospedale civile E. Agnelli di Pinerolo

Marco Vitali, Studio Solmona e Vitali, Edgardo Senatore — Ospedale civile E. Agnelli di Pinerolo

Marco Vitali, Studio Solmona e Vitali, Edgardo Senatore — Ospedale civile E. Agnelli di Pinerolo

Marco Vitali, Studio Solmona e Vitali, Edgardo Senatore — Ospedale civile E. Agnelli di Pinerolo

Marco Vitali, Studio Solmona e Vitali, Edgardo Senatore — Ospedale civile E. Agnelli di Pinerolo

Marco Vitali, Studio Solmona e Vitali, Edgardo Senatore — Ospedale civile E. Agnelli di Pinerolo

Marco Vitali, Studio Solmona e Vitali, Edgardo Senatore — Ospedale civile E. Agnelli di Pinerolo

The remnants of a miracle - Federico Padovani, Luka Skansi, Marcello Fodale

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The masterpieces of Italian modern architecture, built during the years of the Italian economic miracle (1950’s and 1960’s), are products of ambitious political, industrial and economic investments and they are the results of the most advanced architectural research of that time.

Federico Padovani, Luka Skansi, Marcello Fodale — The remnants of a miracle

Today those buildings are neglected, deserted and in most cases forgotten.

They shed light on: the birth, the life and death of the Italian economy; the progressive dreams of Italy’s most talented architects and engineers; the inherent qualities of architectural experimentation in the fields of prefabrication, construction, space; the buildings’ (im)possible future; our inability to protect them; our inability to reuse them; our inability to recycle old architectural ideas; our inability to manage such mastodons; the inability of our politicians to act as mediators of their destinies; the fact that to build anew is cheaper than to restore< i.e., that to build is cheaper than to demolish; how architecture has a very short life, and the architect is not responsible for its lifespan; how reality is stronger than architecture; the irreversibility of our technological production; the fact that modern architecture was never flexible enough; the destiny of modern architecture, that is similar to the architecture of any historical period sooner or later its time comes to an end.

However, these buildings also show evidence of: the dignity of modern architecture, even as a remnant; the fact that we still have built spaces to rethink and to (re)occupy; how great architecture, even as a remnant, is never silent, but releases the imagination; the failure of an idea of modernity, on which Italy was built, while at the same time the latent potential that Italian modernity still holds.

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