“Una finestra sul paesaggio”« Castiglioncello risiede sulla punta di un piccolo promontorio che costituisce l’ultimo sperone meridionale dei Monti Livornesi, in una tale posizione che l’occhio domina tutto il litorale, da Montenero di Livorno sino al promontorio Argentaro. »
(Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana, Emanuele Repetti, 1841)
La pineta Marradi, è ubicata nel cuore di Castiglioncello, rinomata località turistica della costa tirrenica toscana.
Situata in posizione strategica lungo la via Aurelia, di fatto compresa tra la linea ferroviaria Genova – Roma (proprio di fronte alla stazione di Castiglioncello) e il bordo d’acqua (sul quale si affaccia per tutta la sua estensione), la pineta si estende per circa 7,5 ha ed è caratterizzata al suo interno dalla presenza di numerosi ed importanti edifici, alcuni di particolare pregio storico ed architettonico come la Casa del Fascio e la villa Celestina ed altri caratterizzati per il grande lustro avuto nei decenni passati , come il “Fazzoletto” ed il “Cardellino” due tra i locali simbolo della “dolce vita” dei grandi anni italiani.
La grande valenza ambientale e paesaggistica è rappresentata dalla sua più grande peculiarietà: la pineta storica secolare impiantata inizialmente da Diego Martelli e dal barone Patrone che si affaccia sulla scogliera, elemento ormai imprescindibile del paesaggio del litorale di Castiglioncello.
Oggi la pineta si presenta come uno spazio poco definito (da diversi punti di vista) che pur trovandosi in una posizione così strategica, si relaziona poco con il contesto in cui è collocata.
Partendo da questo assunto, il progetto cerca di dare una risposta ai quesiti del concorso, immaginando la Pineta Marradi come una ritrovata centralità urbana che nel rispetto della storia dei luoghi e del territorio possa diventare un domani oltre che elemento rivitalizzato e ri-strutturato del paesaggio, anche metaforicamente “una finestra” privilegiata dalla quale possa essere possibile contemplare lo spettacolo descritto dal Repetti.
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© pars_architetti (Paola Addis - Roberto Senes) . Published on June 15, 2014.
ANALISI DELL’AREA OGGETTO DI INTERVENTO
La pineta Marradi, è ubicata nel cuore di Castiglioncello, rinomata località turistica della costa tirrenica Toscana.
Situata in posizione strategica lungo la via Aurelia, di fatto compresa tra la linea ferroviaria Genova – Roma (proprio di fronte alla stazione di Castiglioncello) e il bordo d’acqua (sul quale si affaccia per tutta la sua estensione), la pineta si estende per circa 7,5 ha ed è caratterizzata al suo interno dalla presenza di numerosi ed importanti edifici, alcuni di particolare pregio storico ed architettonico come la Casa del Fascio e la villa Celestina ed altri caratterizzati per il grande lustro avuto nei decenni passati , come il “Fazzoletto” ed il “Cardellino” due tra i locali simbolo della “dolce vita” dei grandi anni italiani.
La grande valenza ambientale e paesaggistica è rappresentata dalla sua più grande peculiarietà: la pineta storica secolare impiantata inizialmente da Diego Martelli e dal barone Patrone che si affaccia sulla scogliera, elemento ormai imprescindibile del paesaggio del litorale di Castiglioncello.
Oggi la pineta si presenta come uno spazio a se stante, poco definito e per certi versi confusionario, che pur trovandosi in una posizione così strategica, si relaziona poco con il contesto in cui è collocato.
Le problematiche e le criticità possono essere descritte all’interno di tre tematiche principali : accessibilità e mobilità; verde e paesaggio; funzioni , servizi e qualità dei manufatti
Accessibilità e mobilità
Situata tra il lungomare Vespucci ad ovest ed il Lungomare Colombo ad Est, la pineta si affaccia per tutta la sua estensione sulla costa.
Accessibile pedonalmente in maniera non sufficiente dalla via Aurelia da nord attraverso 4 piccole scalinate che permettono di superare il dislivello di oltre 4 mt che divide la strada dalla pineta e dagli accessi carrabili in prossimità di Via Marconi ad Ovest e di Via della Pineta a Est, la Pineta rimane esclusa dalla passeggiata lungomare.
Internamente il sistema dei percorsi appare poco chiaro e definito fatta eccezione per il viale centrale, il quale risulta come l’unico elemento ordinatore dello spazio e della percorribilità.
La carrabilità rappresenta una forte criticità; appare di fatti evidente come questa sia in forte contrasto con le caratteristiche di pregio ambientale e paesaggistico dell’area.
Gli accessi a mare sono allo stato attuale tre, ma non risultano in nessun modo in relazione tra di loro ne tantomeno con la struttura della pineta stessa, ad eccezione di quello che conduce al lungomare Vespucci.
Verde e Paesaggio
Il sistema del verde è dominato dalla pineta. Storicamente di impianto ottocentesco, la pineta si è evoluta in diversi step temporali fino ad arrivare alla situazione attuale. Ancora molto ben riconoscibili risultano i viali principali, soprattutto il viale della pineta il quale risulta essere anche dal punto di visto paesaggistico l’unico elemento ordinatore dello spazio.
Il sistema “pineta” si presenta comunque nel complesso in condizioni buone.
Sono riscontrabili delle criticità e delle problematiche dal punto di vista botanico legate principalmente all’età avanzata dell’impianto originale della pineta; dal punto di vista paesaggistico invece l’inserimento molto spesso casuale di specie arbustive (oleandro, pittosforo, ecc.), impedisce la percezione dello spazio e della forma pineta stessa.
Da questo punto di vista l’area più compromessa appare essere quella ad est, a sud del campo di calcio; le ampie strade asfaltate unite alla eccessiva complessità vegetazionale rendono infatti la pineta in quel tratto quasi illeggibile. Molto interessanti dal punto di vista paesaggistico appaiono le radure che interrompono la continuità della vegetazione arborea definendo un chiaro rapporto tra spazi pieni e spazi vuoti.
Funzioni, Servizi e qualità dei manufatti
La pineta Marradi è caratterizzata al suo interno dalla presenza di numerosi ed importanti edifici, (alcuni di particolare pregio storico ed architettonico come la Casa del Fascio e la villa Celestina ed altri caratterizzatiper il grande lustro avuto nei decenni passati , come il “Fazzoletto” ed il “Cardellino”) e funzioni, molto differenti fra loro.
Di rilevante valore storico risultano essere il tennis club, il cinema all’aperto (uno degli ultimi rimasti in Toscana) ed il Bar-ristorante con solarium Cardellino. Di particolare interesse è anche la funzione individuata per la Villa Celestina, il centro di educazione ambientale: la pineta Marradi sembra essere il posto adatto per ospitare un luogo che svolga una funzione cosi qualificante ed importante a livello sociale oltre che di sensibilizzazione verso un tema ormai più trascurabile.
Appaiono invece fuori luogo e completamente decontestualizzate la caserma dei carabinieri e la sede della guardia costiera.
Il campo da calcio in stato di semi abbandono risulta essere lo spazio potenzialmente più interessante in chiave di trasformazione dell’area.
E’ evidente in sintesi la mancanza di relazioni tra gli edifici, gli spazi, le funzioni ed il contesto.
Le strutture con le funzioni annesse infatti appaiono come piccole entità a se stanti all’interno di un’area che oggi evidentemente manca di una strategia complessiva che metta in rete tutti gli elementi presenti.
La pineta risulta essere l’unico elemento comune di connessione tra le differenti strutture che compongono lo spazio.
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ILLUSTRAZIONE DELLA PROPOSTA PROGETTUALE
La proposta progettuale qui presentata cerca di dare una risposta ai quesiti del concorso ed alle problematiche e criticità individuate, immaginando la Pineta Marradi come una ritrovata centralità urbana; un grande parco urbano che, nel rispetto della storia dei luoghi, del territorio e del paesaggio possa essere elemento di rivitalizzazione, ristrutturazione e riqualificazione di Castiglioncello.
Il progetto non intende stravolgere la conformazione della struttura attuale della pineta, ma parte dal presupposto di identificare, valorizzare e mettere a sistema tutti quelli elementi di pregio che hanno costruito il palinsesto storico di questo luogo, inserendoli in una nuova matrice di paesaggio che sia coerente e rispettosa dei segni del passato, ma in linea con le esigenze e le necessità della società moderna.
Le strategie attorno alle quali si articola la proposta di trasformazione e valorizzazione della pineta sono:
1) La riconnessione della Pineta Marradi con il territorio di Castiglioncello attraverso la ricostruzione fisica delle relazioni tra sistema urbano, mare e pineta;
2) Il miglioramento e la razionalizzazione del sistema di accessibilità e mobilità interna al parco;
3) La tutela, la salvaguardia e la valorizzazione del ”ecosistema pineta”;
4) La valorizzazione in termini di fruizione degli spazi verdi;
5) Il miglioramento, la valorizzazione, la ricollocazione e la messa a sistema delle attività qualificanti presenti attualmente nella pineta;
6) Il recupero, restauro ed il riuso degli edifici di pregio;
7) L’introduzione di nuove e qualificanti funzioni capaci di attrarre flussi e aumentare il livello di socialità;
Dal concept appare chiara la strategia complessiva descritta pocanzi per punti che guida l’idea del progetto.
Descrivendo l’intervento con l’ausilio del concept, partendo dalla prima strategia (La riconnessione della Pineta Marradi con il territorio di Castiglioncello attraverso la ricostruzione fisica delle relazioni tra sistema urbano, pineta e mare), si capisce chiaramente la volontà di riconnettere la città, la pineta ed il mare attraverso un sistema che permetta di superare il grande limite fisico segnato dal dislivello fra i tre differenti spazi.
E’ previsto il ridisegno morfologico complessivo dell’interfaccia tra città e pineta, sfruttando da un lato, il vuoto del campo sportivo per la realizzazione di una piazza alla quota della stazione che si addentra nella pineta, affacciandosi su un ampio spazio utilizzabile per grandi eventi; dall’altro, tramite la riduzione delle pendenze delle attuali scarpate che percorrono tutto il fronte pineta-Via Aurelia.
Pensata come principale elemento di connessione tra la stazione ed il parco, la piazza è dimensionata per consentire l’installazione stagionale del mercato, pur garantendo nei tre livelli sottostanti un’adeguata superficie di parcheggio, necessaria per la fruizione della pineta e per l’apertura a nuove occasioni di riqualificazione ed ampliamento dell’offerta turistico-ricettiva del quartiere.
La ricucitura tra la città e la pineta sarà garantita dal graduale passaggio dalla piazza ai livelli sottostanti (in cui sono vengono inseriti nuovi spazi per locali pubblici e di servizio al parco), tramite un lieve pendio che dolcemente condurrà e farà da tribuna naturale all’arena degli eventi.
Fisicamente questa struttura si appoggia ad una nuova rete di percorsi ripensata rispetto a quella esistente, la quale individua, in un area ora completamente pedonalizzata, due assi principali ordinatori dello spazio perpendicolari tra loro, che sono il viale della stazione in direzione N-S ed il viale della pineta, grande spazio attrezzato centrale lungo il quale si affacceranno la maggior parte delle funzioni previste all’interno del parco.
Vengono quindi individuati un secondo ed un terzo asse orizzontali (il terzo proprio sul mare) che si raccordano con la città e i due Lungumare Vespucci e Colombo, garantendo quella connessione lungo costa fino ad oggi negata.
Questi tre grandi assi orizzontali si intersecano con una maglia gerarchizzata di percorsi trasversali, che garantiscono la percorrenza in maniera verticale, permettendo l’accesso al mare in modo diretto.
Questo nuovo sistema di percorsi e accessi è naturalmente guidato dalla struttura arborea della pineta storica consolidata, vero cuore centrale del parco, la quale viene valorizzata e messa in risalto in tutto il suo splendore e ripulita dalla presenza di altre specie (soprattutto arbustive).
La pineta consolidata accoglierà al di sotto delle sue chiome una molteplicità di funzioni sia già esistenti, sia di nuovo impianto: dai giochi per i bambini, alla open gym, al minigolf, fino al nuovo laboratorio per il cinema e per il teatro (previsto dal progetto di recupero e riqualificazione proposto per la casa del fascio) altra nuova funzione che ritrova le sue radici nel glorioso passato della località di Castiglioncello.
Confermata la funzione del tennis Club, (i locali del Fazzoletto verranno riportati ad antico splendore attraverso l’intervento di restauro proposto nel progetto) il quale verrà dotato di una tribuna che troverà spazio integrandosi nella nuova scarpata, elemento di riconnessione tra la via Aurelia e la città.
Infine il raccordo con il terzo livello di quota, quello del mare, avverrà attraverso un sistema lineare dominato dalla grande radura del solarium del Cardellino, e formato (lungo tutto l’affaccio della pineta sul mare) da una serie di spazi “liberi” o meglio “finestre” dalle quali sarà possibile godere del magnifico paesaggio di “tutto il litorale, da Montenero di Livorno sino al promontoro Argentaro”.
In uno di questi spazi dove attualmente insiste l’edificio della capitaneria di porto (del quale si prevede la demolizione), trova la sua localizzazione il nuovo cinema all’aperto, con una più suggestiva posizione degna di grandi proiezioni proprio come Il Sorpasso….il glorioso film che tanto successo e tanta fama ha regalato a questa località.
Si descrivono di seguito le azioni proposte dall’intervento.
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Accessibilità e percorsi
Il sistema dell’accessibilità e della mobilità all’interno della Pineta Marradi è stato pensato in funzione di tutti gli elementi che ne compongono la struttura. L’impianto arboreo in prima istanza ne ha guidato le linee, insieme a quelle che sono le centralità ed i punti di riferimento esterni al parco, come la stazione, i lungomari, il castello ed il fronte mare.
L’intervento proposto sostanzialmente crea un sistema che in maniera razionale ed ordinata, conduca l’utente ad una percorrenza intuitiva all’interno del parco.
Perciò sono stati utilizzate dimensioni e materiali differenti che gerarchizzano in maniera molto chiara, in funzione dell’importanza e dell’utilizzo, tutti i percorsi. Sono stati individuati quindi due assi principali, ovvero il viale che dall’accesso principale posto in prossimità della stazione, conduce direttamente al mare, ed il Viale della pineta, storica centralità del parco; un sistema di percorsi secondari che permettono il raggiungimento di tutte le centralità presenti all’interno dell’area; un sistema di sentieri che permette in maniera poco impattante l’attraversamento della pineta storica consolidata; la passeggiata sul mare, costituita da di percorsi e piattaforme che garantiscono la connessione fra il parco, il Lungomare Vespucci ed il Lungomare Colombo.
Il sistema dell’accessibilitàè stato fortemente migliorato ed incrementato ponendo fra gli obiettivi principali la connessione del parco con il sistema urbano e territoriale di Castiglioncello e l’abbattimento delle barriere architettoniche; a tal proposito è stato completamente riconfigurato il fronte che dalla città si affaccia sul parco: è stata infatti addolcita notevolmente la scarpata che permette di superare ora in maniera molto dolce il dislivello fra la strada ed la pineta, rendendola accessibile lungo tutto il fronte. Su questo sono stati strutturati quindi due accessi principali attrezzati rampe per disabili precisamente in corrispondenza del castello ad ovest, e della stazione e della nuova piazza del mercato ad est.
L’accesso è garantito quindi dai lati, dalla via Marconi ad ovest e dalla via della Pineta ad est, dove è localizzato inoltre l’ingresso del parcheggio interrato, il quale segnerà il limite carrabile dell’area.
Sul fronte mare, oltre a trovare continuità i due Lungomare Vespucci e Colombo, sono state incrementate le rampe che conducono direttamente a livello del parco; si sottolinea a tal proposito la connessione diretta con il mare prevista in prossimità del solarium del Cardellino attraverso una nuova scalinata.
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Il sistema del verde
L’intervento sul sistema del verde è finalizzato alla trasformazione della Pineta Marradi in un vero e proprio parco, ossia un’area naturale in relazione con il contesto urbano, che qualifichi l’immagine di Castiglioncello ed allo stesso tempo sia capace di preservare,tutelare e valorizzare l’ecosistema pineta.
Affinché un parco esplichi le sue funzioni, deve rispondere alle esigenze di diversi tipi di utenze e perché ciò sia possibile, all’interno di esso devono essere individuate differenti tipologie di spazi verdi capaci di ospitare un’eterogeneità di funzioni.
Sono stati individuati quindi il sistema della pineta storica consolidata, che è il vero cuore del parco, il bosco misto che è gia strutturato sul fronte ed una parte ricreativa costituita dal giardino informale (peraltro già presente) ed i grandi prati e le radure costituite dal solarium del Cardellino e dall’ arena eventi, spazio verde aperto previsto sotto la nuova piazza del mercato.
Per quanto concerne l’aspetto botanico, l’intervento prevede una semplificazione della complessità della vegetazione attuale presente nelle fasce centrale ed orientale dell’area di intervento; non sono previsti particolari interventi, se non l’eliminazione di specie arbustive presenti nel sottobosco, caratterizzate principalmente da oleandro e pittosforo che ad oggi non permettono una percezione adeguata della pineta e l’eliminazione di alcuni pini in settori in cui si rende necessario aprire dei coni visivi a favore di manufatti architettonici di pregio presenti all’interno e all’esterno dell’area;
La gerarchizzazione dei percorsi all’interno della pineta (viale principale, percorsi secondari e sentieri) e la definizione precisa di aree verdi quali radure e prati, genera un nuovo disegno degli spazi e definisce nuove funzioni.
In funzione di questo il Viale della pineta, viene caratterizzato e valorizzato ulteriormente con un intervento di pulizia degli arbusti ai suoi lati e sostituzione di questi ultimi con un prato dalle dimensioni di quattro metri per parte sul quale si sviluppa uno spazio attrezzato che conferma e rafforza il ruolo del viale come elemento ordinatore dello spazio. Trasversalmente al viale principale si prevede come già detto la sistemazione ed allineamento di una serie di percorsi: quelli secondari che saranno marcati verticalmente da siepi di pittosforo e i sentieri in corteccia compattata che permettono l’attraversamento della pineta garantendo una migliore organizzazione dei flussi all’interno dell’area alberata. Al sistema arboreo sopra descritto, si alterna il sistema dei grandi prati. Questi, individuati all’estremità nord e sud della pineta, generano dal punto di vista della vegetazione un equilibrio tra spazi vuoti e pieni all’interno dell’area del parco.
A livello arboreo, è importante segnalare l’intervento previsto per la salvaguardia dei pini presenti oggi ai piedi della scarpata sulla via Aurelia. Come già descritto in precedenza infatti, il ridisegno del fronte verso la città, è segnato dalla trasformazione morfologica della scarpata che viene addolcita e quindi allungata verso il parco. Per preservare l’integrità degli alberi secolari si prevede l’inserimento nella scarpata di paratie per la protezione dei tronchi dotate di drenaggio e di canalette per l’allontanamento delle acque meteoriche.
Per quanto riguarda gli interventi di manutenzione, necessari a valorizzare e a garantire la massima integrità delle specie arboree negli anni e la sicurezza degli utenti della pineta si rimanda alla relazione agronomica.
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Le funzioni nel parco e gli interventi previsti negli edifici
Le funzioni previste all’interno del parco sono molteplici. Sono state confermate diverse e qualificanti funzioni per richiesta esplicita del bando (minigolf, cinema, tennis club, mercato) e ne sono state inserite e proposte altre nuove capaci di valorizzare la pineta anche sotto il profilo dell’offerta turistica e dei servizi.
La scelta delle nuove funzioni da insediare è stata dettata dalla volontà di creare, come già detto, un parco multifunzionale di notevole attrazione, capace di generare nuove forme di socialità.
Le scelte effettuate, si sviluppano nel rispetto della storia dei luoghi, della qualità e delle caratteristiche dei manufatti e nell’ottica di quelle che sono le esigenze della società contemporanea: una società esigente, consumista e energivora.
Il progetto funzionale si articola quindi per aree ben definite ed articolate all’interno dell’immagine complessiva del parco: un parco urbano multifunzionale che si trasforma e si articola nel rispetto dei luoghi e del paesaggio.
Verranno ora descritti singolarmente gli interventi:
La piazza, il mercatino, il parcheggio, il nuovo edificio servizi e l’arena eventi : “una finestra sul paesaggio”
L’ambito di trasformazione più importante del progetto è quello del ex campo sportivo. Come già spiegato nei paragrafi precedenti qui avviene il più importante intervento di trasformazione del parco che prevede la realizzazione della nuova grande piazza su due livelli sotto la quale troverà spazio il parcheggio interrato a tre livelli con 388 posti auto e 24 posti moto.
La piazza, configurata per consentire lo svolgimento del mercatino stagionale attualmente localizzato dentro la pineta, è uno degli elementi che vanno a costituire la cerniera tra la città e il parco. Allo stesso livello della strada a quota +19.00 m (si segnala un refuso nella tavola 5 dove è segnata erroneamente la quota +15,00 m) si affaccia come fosse una terrazza sulla pineta, andando a degradare fino al livello del parco (+13) con un dolce dislivello, un prato che farà da tribuna naturale alla grande arena eventi situata proprio al di sotto di essa. L’arena è l’elemento dinamico del parco, in quanto pensato per ospitare eventi di ogni genere: dall’ essere uno spazio per i giochi e per il relax, fino ad ospitare la Santa messa domenicale o all’essere teatro di concerti, o qualsiasi altro tipo di manifestazione all’aperto. Sotto la piazza, sul fronte Sud, come è possibile vedere dalla sezione, si attestano gli spazi commerciali e di servizio.
Dietro questi, collegato tramite gli spazi idonei per la risalita al livello stazione, si trova il primo livello interrato di sosta.
Il parcheggio con accesso al secondo livello interrato (quota +12.00), si sviluppa su tre livelli collegati tramite una rampa elicoidale.
La struttura portante dell’edificio è prevista in calcestruzzo armato, con solai prefabbricati e tetto (livello piazza) composto da pavimento flottante utile per la localizzazione di sottoservizi e agganci delle strutture smontabili a servizio del mercato stagionale.
Queste ultime, per le quali si propone una maglia regolare di 5×5 metri, saranno costituite da pannelli modulari di 1.25 m composte da una struttura tubolare metallica tamponata con listelli di legno alternati a distanza di 5 cm . I sostegni verticali sono previsti in acciaio con sezione a croce, collegabili alle staffe di sostegno al di sotto della pavimentazione flottante e quindi perfettamente complementari alla maglia 50×50 cm utilizzabile per il piano di calpestio della piazza.Spostandosi verso ovest, si prevede il mantenimento del giardino informale: spazio di relazione ben strutturato e progettato. Gli interventi previsti riguardano la manutenzione della struttura vegetale e l’installazione di nuovi elementi di arredo per tutta l’area della pineta.
Per Il Tennis Club “Il Fazzoletto” si propone un intervento di restauro architettonico dell’edificio (si veda tav.4) atto a ripulire la struttura edilizia dalle superfetazioni successive, frutto di ampliamenti che hanno compromesso la leggibilità e la composizione di un edificio di impianto razionalista di indiscutibile interesse. E’ prevista quindi la demolizione delle addizioni più recenti sul lato est dell’edificio ed una distribuzione interna più consona ad ospitare le funzioni di bar, ristorante, pizzeria, tennis Club.
Per quanto riguarda la Casa del Fascio viene proposta una nuova e più qualificante funzione che ritrova le sue radici nella storia dell’edificio stesso. Considerando lo stretto legame che intercorre tra Castiglioncello ed il cinema e nello specifico proprio con questo edificio, viste anche le sue particolari caratteristiche architettoniche, viene destinato ad ospitare un Laboratorio di rilievo nazionale per il cinema ed il Teatro. Per l’edificio quindi si propone un intervento di recupero e restauro architettonico, soprattutto per quanto riguarda l’area del teatro esterno, il quale diventerà il palcoscenico del nuovo Laboratorio.
Il cuore della pineta storica quindi ospiterà le principali attività ludiche del parco. Viene confermato come da esplicita richiesta il Minigolf, il quale non viene delocalizzato. Per quest’area si propone un intervento di ammodernamento delle strutture sportive ed il restauro del piccolo edificio servizi il quale ospiterà un piccolo bar e i servizi necessari all’attività. E’ prevista la sostituzione della recinzione la quale sarà realizzata con delle siepi di pittosforo dell’altezza di 1mt.
Sulla destra del minigolf la grande area giochi e sport. E’ prevista infatti la realizzazione di una eco-palestra pubblica all’aperto (open gym) e la nuova area giochi per i bambini, le quali troveranno spazio sotto le chiome dei pini di fronte al giardino ed alla arena.La palestra 2.0 è pensata con una duplice funzione; oltre a dare la possibilità agli atleti di allenarsi infatti, grazie all’installazione di un trasformatore e di un accumulatore di energia interrati, sarà possibile trasformare l’energia cinetica prodotta dal moto degli atleti, in energia elettrica la quale potrà essere utilizzata per l’illuminazione a basso consumo proposta per il parco. Un’idea innovativa ed ecologica che coniuga socialità, salute e sostenibilità.
Il ridisegnato fronte mare del parco ospiterà i luoghi del relax, dello svago, dell’educazione ambientale e della contemplazione. Immaginato come una vera e propria “finestra sul paesaggio”, dominato da radure alternate alla presenza del bosco misto, offrirà nuovi punti di vista e una nuova percorribilità alla quota del mare.
Viene confermata la localizzazione del Cardellino, storico locale di Castiglioncello con il suo grande solarium dal quale sarà possibile collegarsi al mare attraverso il nuovo sistema di rampe e scale previsto. La demolizione del fabbricato della attuale sede della capitaneria di porto servirà per liberare un interessante spazio aperto sul mare nel quale si prevede di inserire il nuovo cinema all’aperto.
Questa area sarà dotata di una piccola tribuna in legno da circa 200 posti, al di sotto della quale potranno essere ospitati i locali di servizio per il cinema. Questo spazio, immaginato come il solarium (un prato sul mare) sarà uno spazio dinamico e aperto al pubblico nelle ore libere dalle proiezioni.
Il sistema dei solarium, nella sua totalità, si articola quindi su tutto il fronte sul mare, il quale viene parzialmente liberato dalle alberature ed aperto alla vista sul mare.
FATTIBILITÀ PROCEDURALE URBANISTICA
Gli interventi e le azioni proposte, sono state pensate in ottemperanza a quelle che sono le indicazioni della normativa vigente.
Per essere proceduralmente fattibile il progetto necessita esclusivamente di una variante al regolamento urbanistico che riconfiguri, in funzione del nuovo programma proposto i tessuti (peraltro già presenti) all’interno del perimetro dell’area di intervento.
Nella fattispecie gli interventi che dovranno interessare la variante sono:
1) Lo spostamento del cinema all’aperto (riperimatrazione del tessuto n1)
2) L’eliminazione delle aree a parcheggio presenti all’interno della pineta (eliminazione dei tessuti p presenti all’interno della pineta i quali diventeranno v)
3) La riconfigurazione dell’area del campo sportivo, che per le nuove funzioni previste rimarrà comunque normata dall’art. 62 delle NTA come area n (edifici o aree per funzioni speciali – attrezzature sportive, verde urbano, scuole, edifici di interesse generale, attrezzature religiose, ecc. )
4) Il cambio di destinazione d’uso della Casa del Fascio (modifica della destinazione da n12 a n1)