CRITERI E IMPOSTAZIONE GENERALE DELLA PROPOSTA.
Il concetto urbano. La proposta progettuale (concept) utile a definire gli elementi fondamentali del progetto, nasce da un’attenta lettura del contesto urbano e del paesaggio, con il preciso obiettivo di formulare un intervento capace di integrarsi in modo armonico con il territorio. Il progetto del polo scolastico di Vado Ligure si pone come obiettivo quello di realizzare un nuovo spazio pubblico ed educativo (civic center), nell’ottica di un’opera accessibile a tutti che diventa parte integrante del sistema urbano; un punto di forte centralità, in grado di caratterizzare l’intero quartiere e di riqualificare il contesto sociale e culturale dei fruitori. La realizzazione di un insediamento di pubblico servizio che vuole essere riconoscibile dalla collettività e che si colloca in una più ampia ottica di riqualificazione urbana, riproponendo un nuovo sistema di relazioni con il tessuto della città e di connessione con la rete infrastrutturale preesistente.
L’idea architettonica. Il concept persegue l’intento di realizzare uno spazio flessibile, puntando su una chiara distinzione delle sue destinazioni d’uso (campus didattico, impianti sportivi e spazi pubblici) e la possibilità di utilizzare accessi differenti per le rispettive funzioni, al fine di offrire un utilizzo simultaneo e separato delle aree del complesso architettonico, garantendo una mobilità sicura e ordinata.
Lo studio del paesaggio e delle connessioni, ha cercato di dare al lotto una configurazione nuova del tessuto urbano, dato dai percorsi interni e dalle strade di collegamento alla città. In quest’ottica si colloca l’attraversamento pedonale Arcobaleno, quale struttura autoportante, in grado di mettere in comunicazione il polo scolastico (campus) con la città, oltrepassando la barriera della strada ad alta velocità, che taglia in modo drastico i collegamenti con l’area di progetto.
La ricerca di punti di vista privilegiati, che si hanno percorrendo l’Arcobaleno, da cui scorgere il mare o da cui osservare giochi di volumi o di paesaggio inaspettati, attraverso l’accostamento studiato dei volumi degli edifici, rimane alla base della progettualità, in un’ottica minimalista dell’architettura e del design, senza dimenticare il rapporto con il contesto e la valorizzazione del sistema urbano, utilizzando le coperture come spazi attrezzati a cielo aperto.
Lo spazio architettonico concepito, diventa il luogo (agorà) in cui il pubblico e il privato si confrontano e che alternativamente si chiude e si integra, al fine di favorire le relazioni e i contatti tra i fruitori. Lo spazio diventa flessibile, all’interno del campus didattico, dotato di attrezzature a supporto della didattica, dove gli studenti, anche in orari extrascolastici, possono svolgere tutte quelle attività necessarie allo sviluppo psicomotorio all’interno delle strutture open e accessibili, quali la biblioteca, le palestre, la piscina, la scuola di musica, l’auditorium e la ludoteca.
Il modello ecocompatibile. L’impronta biocompatibile data al progetto è ottenuta mediante la ricerca attuativa di una vera e propria bioarchitettura, che cerca di integrarsi il più possibile con il paesaggio, concepita anche in funzione dei sistemi di inverdimento verticali, sia integrati all’involucro architettonico che come barriera acustica per l’abbattimento dell’inquinamento sonoro proveniente dalla limitrofa strada di scorrimento veloce. Il verde diventa anche strumento fondamentale delle attività didattiche, attraverso la realizzazione di spazi aperti integrati con gli edifici scolastici, quali corti, pertinenze ed orti didattici, che si manifestano come occasione di approfondimento di temi già svolti in classe attraverso l’osservazione, dal vero, dei fenomeni della natura.
Anche il tema dell’acqua, protagonista della progettualità, trova echi nel legame ligure col mare, concretizzato attraverso la realizzazione degli specchi d’acqua che si mescolano e riflettono i volumi degli edifici scolastici e che generano situazioni inaspettate di architettura integrata con il paesaggio.
La sostenibilità ambientale. Grande attenzione è, quindi, posta alla sostenibilità, adottando tecniche bioclimatiche attive e passive, al fine di predisporre una progettualità orientata verso la green economy, considerando una molteplicità di aspetti, architettonici, tecnologici ed educativi. Le soluzioni progettuali adottate sono volte alla realizzazione di un sistema urbano con elevate prestazioni per il contenimento energetico, con un ridotto consumo di risorse naturali e tramite architetture ad energia quasi zero, che possano rappresentare un modello di crescita sostenibile.
Il progetto propone la realizzazione di un’architettura autosufficiente dal punto di vista energetico, in grado di produrre energia pulita, attraverso l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, ricavata da fonti naturali come il sole e il vento, attraverso pannelli solari e sistemi ad energia eolica (paco eolico) in grado di soddisfare il fabbisogno energetico.
La ricerca per un’architettura autosufficiente passa, quindi, attraverso l’applicazione di soluzioni tecnologiche nell’ambito della domotica, tramite la totale integrazione tra le diverse componenti impiantistiche presenti (illuminazione a led a basso consumo energetico, controllo temperatura, automazioni, antintrusione), al fine di garantire una maggiore sicurezza degli ambienti ed un maggior controllo dell’edificio.
Per controllo dei costi di gestione, sono stati scelti materiali autopulenti ed antibatterici, in grado di garantire un abbattimento degli interventi di pulizia e di manutenzione delle superfici, mantenendo inalterate le proprie caratteristiche estetiche.
Veduta di insieme dalla via G. Ferraris.
© Gaspare Vassallo Ingegnere - C&V progetti Servizi di Ingegneria e Architettura. Published on June 24, 2014.
ILLUSTRAZIONE DEGLI ASPETTI ARCHITETTONICI, FUNZIONALI E COSTRUTTIVI.
Il processo deduttivo del progetto ha condotto, a partire dall’analisi dei luoghi, ad estrarre dal territorio la compagine del sistema edilizio, collocando, all’interno del lotto, gli edifici in rapporto ai ruoli che devono assumere. La fruizione all’intera collettività e l’accessibilità per tutti, senza barriere architettoniche, ha influenzato la disposizione delle strutture, separando il sistema delle scuole, più privato, da quello dei servizi, pubblico ed aperto alla città. Da una parte si trovano quindi i due volumi delle scuole, collegati dal corpo alto della biblioteca, dall’altra si stanziano i corpi del centro polivalente dei servizi, quale spazio di aggregazione (agorà) per la cultura integrata.
L’attenzione ad una mobilità sicura ha condotto le scelte progettuali verso una distinzione degli accessi, in funzione della tipologia di mezzi che afferiscono al complesso scolastico, con particolare riguardo alla mobilità ciclabile e pedonale. L’accesso alle scuole avviene tramite una serie di percorsi pedonali che, dalla via Ferraris, portano agli ingressi dei rispettivi edifici, attraversando un sistema di dune verdi, poste a confine del lotto, che filtrano il passaggio dal contesto residenziale al sistema urbano pubblico. L’ingresso carrabile, distinto dagli altri per dimensioni e caratterizzazione materica, conduce direttamente al parcheggio sotterraneo ed all’area del bike-sharing, connessa ad una viabilità ecocompatibile (sistema di percorsi ciclabili interni alla città).
Superando le criticità dell’area di progetto, l’obiettivo è stato, inoltre, quello di realizzare un contesto dalle condizioni ambientali idonee a proteggere la sfera più personale dei bambini, dedicata al gioco e all’apprendimento. Il plesso scolastico si distingue, quindi, in due volumi autonomi, uno per la scuola primaria, l’altro per la scuola secondaria, che segnano il confine dell’area attrezzata per le scuole e che sono collegati dal corpo, in comune, della biblioteca, al servizio di entrambe le strutture. Ogni zona degli edifici è stata pensata per essere comodamente fruibile anche dagli utenti disabili. Entrambi gli edifici mostrano due elementi forti della progettualità, e identificati nell’ampio atrio, quale spazio filtro e coperto di accesso alle scuole, e una lunga scala ad unica rampa, di collegamento ai piani superiori, quale segno architettonico caratterizzante.
La logica progettuale ha seguito, inoltre, una razionale suddivisione degli spazi in relazione alla distinzione dei diversi livelli scolastici e, pertanto, le due scuole di grado differente sono state collocate all’interno di due volumi distinti, mantenendo altresì una continuità formale tramite il volume curvo della biblioteca, in modo da facilitare l’utilizzo, comune, dei servizi della caffetteria e della biblioteca stessa. Il corpo scolastico destinato alle scuole di grado inferiore è stato, inoltre, traslato nella zona più profonda del lotto, al fine di garantire un’adeguata sicurezza per i piccoli utenti e, insieme ad una gestione studiata degli accessi, al fine di evitare l’intervento di agenti esterni di disturbo.
Le scuole primaria e secondaria di 1° grado, dimensionate rispettivamente, secondo normativa, sono in grado di accogliere un numero di 400 e 250 studenti, per un totale complessivo di 650 allievi. L’edificio destinato alla scuola primaria conta tre elevazioni fuori terra, all’interno delle quali sono distribuite le classi dei due cicli: 6 aule per il primo ciclo, più 3 aule per interciclo e gli uffici amministrativi, collocati al piano terra; 10 aule per il secondo ciclo, più 3 aule per interciclo, distribuite tra i pani primo e secondo. La scuola secondaria è organizzata su due livelli, prevedendo per il piano terra gli ambienti per l’amministrazione, la mensa e le aule per le attività speciali, i laboratori e l’atelier, quali spazi dotati di specifici arredi e dotazioni tecnologiche, e localizzando al livello superiore le aule per gli studenti. Il complesso edilizio delle scuole si apre, con la parete completamente vetrata della biblioteca, verso lo spazio più interno e privato dello specchio d’acqua, che penetra nella compagine architettonica e rappresenta il cuore del sistema edilizio, verso il quale tutte le aule si orientano: dalla sala lettura, si materializza un paesaggio tranquillo e sereno, idoneo alla meditazione ed alla concentrazione.
Un sistema di percorsi attraverso lo spazio verde che circonda gli edifici, in diretta continuità con il nuovo paesaggio, collega le aule agli spazi esterni, localizzati nella fascia settentrionale del lotto, a cui sono attribuite varie funzioni e che accolgono le strutture sportive (palestre e campi da gioco), la piscina, i giochi d’acqua e gli orti, incorporando tra gli impianti anche la porzione di territorio di 1.600 mq localizzata all’interno del vicino Stadio comunale “F. Chittolina”, che è stata identificata quale sede ideale per la palestra per attività regolamentate, ma non agonistiche, dotata di campo di pallavolo con piccole tribune, spogliatoi e servizi igienici, nonché per un impianto sportivo complementare destinato ad attività di ginnastica e fitness, direttamente collegato con lo spazio all’aperto per attività polivalenti. L’impianto principale per attività agonistiche ufficiali, a servizio della comunità, è stato localizzato nell’area a nord-ovest del lotto, direttamente collegato con l’ingresso carrabile e con il parcheggio sotterraneo, collocato al di sotto dell’impianto stesso. La struttura è dotata di campo regolamentare di basket, con annessi servizi igienici e spogliatoi, ed è in grado di accogliere fino a 450 presenze in tribuna. È prevista inoltre la realizzazione di una piscina all’aperto, in quanto strumento fondamentale per lo sviluppo psico-fisico dei bambini, con attiguo corpo spogliatoi, da cui si schiude una copertura a ventaglio trasparente e a scomparsa che avvolge lo specchio d’acqua, garantendone l’utilizzo pure nei periodi invernali.
Le strutture degli impianti sportivi parlano il medesimo linguaggio architettonico, volto alla totale fusione tra interno ed esterno, tra architettura e paesaggio: i sistemi, che sono totalmente trasparenti e vetrati, si fondono con l’ambiente circostante, distinguendosi solo per la curvatura caratterizzante delle coperture, realizzate tramite strutture autoportanti, del tipo tensostrutture reticolari in acciaio.
Il complesso dei servizi alla città accoglie la ludoteca comunale, la scuola elementare di musica e l’auditorium, aperti al pubblico anche al di fuori delle fasce orarie scolastiche. È localizzato nell’area meridionale del lotto, allineato all’asse viario della strada di scorrimento veloce e gode di un accesso pedonale privilegiato attraverso l’ampia gradinata, nell’estremità più a sud del lotto. La semplicità dell’involucro esterno contraddice la complessità della compagine interna, dalla quale si dispiegano, in una serie di percorsi, gli ambienti pubblici, localizzati al piano terra, della ludoteca giovanile, degli spazi aggregativi, della caffetteria e del bookshop, per la vendita di prodotti realizzati dagli stessi studenti nel corso delle attività didattiche. Ai piani superiori si trovano l’auditorium, con capienza pari a 450 posti a sedere, e la scuola comunale di musica, dotata di laboratori di educazione musicale, sale prove, sala per insegnamenti singoli e sala di registrazione.
Il sistema costruttivo adottato è in strutture miste in c.a. (normale o precompresso) e acciaio, con i profilati metallici inglobati nei getti di calcestruzzo armato e rese collaboranti fra loro con un sistema di connessione appositamente dimensionato, ai sensi della normativa antisismica vigente e nel rispetto delle norme tecniche.
Planimetrie, piante, sezioni, prospetti e immagini utili a definire aspetti funzionali e caratteri architettonici - Tavole sinottiche.
© Gaspare Vassallo Ingegnere - C&V progetti Servizi di Ingegneria e Architettura. Published on June 24, 2014.
INDICAZIONE DELLE TECNICHE E DEI MATERIALI UTILIZZATI NELLA PROPOSTA IDEATIVA.
Il sistema architettonico proposto gioca sul contrasto tra vuoto e pieno, tra luce ed ombra. La distinzione è amplificata dai materiali: da una parte la ruvidezza degli intonaci bianchi e dei rivestimenti, dall’altra la levigatezza dei metalli e la leggerezza del vetro.
Nell’ottica di una visione ecocompatibile, il progetto propone l’utilizzo di biomateriali per i rivestimenti di facciata, appartenenti alle linee ceramiche (grès porcellanato), riferite al settore delle tecnologie fotocatalitche e dotate di elevate prestazioni tecniche, in termini di capacità autopulente, di eliminazione di componenti batteriche e degli agenti inquinanti. Nell’ottica di una visione ecocompatibile, il complesso edilizio asseconda la naturale pendenza del terreno, al fine di garantire il rispetto dell’orografia del territorio, e prevede la piantumazione di essenze arboree utilizzate come barriera acustica vegetale e visiva, ai confini del lotto, tale da proteggere il campus didattico dai rumori dell’asse viario provenienti dall’alta densità di traffico.
L’obiettivo della progettazione è, infatti, anche quello di ridurre le dispersioni di energia al fine di realizzare un sistema architettonico autosufficiente.
Sono elaborati i giardini verticali come elementi giustapposti alle pareti perimetrali degli edifici scolastici, come pannelli di rivestimento collocati in maniera discontinua alle facciate, ottenendo, al contempo, un miglioramento della valenza estetica ed un aumento delle prestazioni energetiche. Le tecnologie del verde applicate all’architettura rappresentano, infatti, un elemento di controllo dei carichi termici, proteggendo gli edifici dall’irraggiamento solare e raffrescando naturalmente gli ambienti interni.
L’isolamento termico delle superfici opache è, senz’altro, la soluzione più efficace ed economica per la riduzione del fabbisogno termico, pertanto il progetto ha previsto un’adeguata coibentazione sia in copertura, in materiali ecobiocompatibili, sia sulle pareti dell’edificio, con la realizzazione di un isolamento a cappotto, in grado di ridurre il dispendio energetico, secondo i criteri della bioedilizia.
Si è scelto di impiegare le fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica nel luogo in cui si consuma, la cosiddetta “autoproduzione”. Nell’ambito di una progettualità attenta all’utilizzo delle fonti rinnovabili, è stato valutato l’orientamento degli edifici e, in particolare, degli impianti sportivi, con l’intenzione di rendere autosufficienti energicamente le palestre, sfruttando la curvatura delle ampie coperture secondo la migliore direzione, verso sud-est, per la collocazione ottimale dei pannelli fotovoltaici per la massima produzione di energia. La ricerca verso l’autosufficienza energetica è rivolta anche alla forza del vento, da cui è possibile generare elettricità, grazie ai generatori che trasformano l’energia cinetica del vento in energia meccanica ed infine elettrica. Pertanto la proposta dell’inserimento di elementi verticali (totem-torri energetiche), dalla forma progettuale sinuosa e caratterizzante, si pone, ad un tempo, come scelta di natura impiantistica, al fine di sostenere totalmente o parzialmente il fabbisogno energetico del polo scolastico, che di natura estetica, per caratterizzare il paesaggio attraverso dei punti identificativi inseriti nel contesto urbano, proponendo una delle possibili proposte, migliorabile dal punto di vista dell’ingombro e non a discapito della produzione di energia.
La destinazione pedagogica del sistema urbano ideato si intreccia con la ricerca di un modello di sperimentazione pratica legato alla sostenibilità e, in quest’ottica, l’acqua costituisce un fattore essenziale per lo sviluppo di un’integrazione architettura-ambiente. Il suo ciclo è pensato in funzione del risparmio e di una rigenerazione dell’energia prodotta. La questione dell’irrigazione viene risolta, quindi, attraverso una serie di percorsi e dispositivi attraverso il sistema degli orti che immettono l’acqua, anche vaporizzata, in un ciclo naturale-artificiale.
La visione progettuale volta al risparmio energetico, si concentra altresì sulle componenti impiantistiche, attraverso la realizzazione di sistemi domotici di building automation, intesa come integrazione dei diversi sistemi tecnologici, in modo da poterli supervisionare e controllare (accensione e spegnimento controllato degli impianti di illuminazione e di condizionamento), attraverso apposite interfacce, al fine di migliorare sensibilmente le condizioni di sicurezza, comfort e risparmio, sia in termini di energia che di costi di gestione.
Planimetrie, piante, sezioni, prospetti e immagini utili a definire aspetti funzionali e caratteri architettonici - Tavole sinottiche.
© Gaspare Vassallo Ingegnere - C&V progetti Servizi di Ingegneria e Architettura.. Published on June 24, 2014.
Vedute di insieme.
© Gaspare Vassallo Ingegnere - C&V progetti Servizi di Ingegneria e Architettura.. Published on June 24, 2014.
Veduta di insieme dalla via G. Ferraris.
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Vista del Campus e dell'Arcobaleno dalla superstrada.
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Veduta di insieme del Campus polo scolastico educativo - Civic center.
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Viste varie.
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Vista sud-ovest lungo la via G. Ferraris.
© Gaspare Vassallo Ingegnere - C&V progetti Servizi di Ingegneria e Architettura.. Published on June 24, 2014.
Vista nord-est.
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Vista est - Scorrimento veloce - Arcobaleno - Parco eolico.
© Gaspare Ing.Vassallo . Published on June 24, 2014.
Corte Specchio d'acqua - Scuola primaria - Biblioteca - Scuola secondaria.
© Gaspare Vassallo Ingegnere - C&V progetti Servizi di Ingegneria e Architettura.. Published on June 24, 2014.
Attraversamento pedonale Arcobaleno.
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Torre energetica - Totem - Palestra.
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Esterno - Agorà.
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Vista nord lungo la via G. Ferraris.
© Gaspare Vassallo Ingegnere - C&V progetti Servizi di Ingegneria e Architettura.. Published on June 24, 2014.