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"dal cucchiaio alla città" - paradisiartificiali


Fabrizio Fraboni Baroni / Interview on Corriere Adriatico - Fabrizio Fraboni Baroni

Manutenzione Straordinaria Residenza in Briona DB - Paolo Giuliano

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Progetto di sistemazione interna ed esterna residenza esistente, nuova conformazione del giardino di pertinenza. L’intervento ha mantenuto le caratteristiche volumetriche dell’edificio esistente, ma ne ha completamente rivisitato il linguaggio architettonico interno ed esterno, trasformandolo in un nuovo rifugio dove vivere, lavorare, godere della luce del sole e del paesaggio circostante del giardino privato.

Paolo Giuliano — Manutenzione Straordinaria Residenza in Briona DB

Paolo Giuliano — Manutenzione Straordinaria Residenza in Briona DB

Paolo Giuliano — Manutenzione Straordinaria Residenza in Briona DB

Giardino

Paolo Giuliano — Manutenzione Straordinaria Residenza in Briona DB

Paolo Giuliano — Manutenzione Straordinaria Residenza in Briona DB

Paolo Giuliano — Manutenzione Straordinaria Residenza in Briona DB

Paolo Giuliano — Manutenzione Straordinaria Residenza in Briona DB

Paolo Giuliano — Manutenzione Straordinaria Residenza in Briona DB

Interno

Paolo Giuliano — Manutenzione Straordinaria Residenza in Briona DB

Interno

ATTIMI SOSPESI - GRIN app

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“ATTIMI SOSPESI” mostra fotografica di Cecilia Ceribelli, chirurgo di professione e fotografa per passione. Viaggi, animali e paesaggi da sogno oltre che la curiosità per differenti culture ed etnie, questi gli interessi che insieme alla passione per la fotografia sono alla base di questa mostra fotografica. La mostra “ATTIMI SOSPESI” è il primo allestimento temporaneo che GRIN app realizza. GRIN app (di M. Campanile, G. Ceribelli, V. De Santis, C. Pelizzi e G. Di Reto) è una provocazione ed al contempo una risposta, significa APPLICAZIONE PER SORRIDERE ma anche SVILUPPO DEL VERDE. Il nostro scopo è creare degli spazi di armonia che ispirino e dèstino sorrisi

GRIN app — ATTIMI SOSPESI

Panoramica di "ATTIMI SOSPESI"

GRIN app — ATTIMI SOSPESI

L'Albero di GRIN app

GRIN app — ATTIMI SOSPESI

ATTIMI SOSPESI, Sala 3

GRIN app — ATTIMI SOSPESI

ATTIMI SOSPESI, Sala 2

GRIN app — ATTIMI SOSPESI

ATTIMI SOSPESI, Sala 1

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PROPOSTA PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO SPORTIVO - Sergio Tolve, Lucio De Rosa

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Attualmente nell’area suddetta è presente un complesso sportivo denominato “Quadrifoglio”, costituito da una Piscina coperta con relativi spogliatoi, una palestra coperta e un campo di calcio in erba naturale.

Sergio Tolve, Lucio De Rosa — PROPOSTA PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO SPORTIVO

Render del complesso sportivo

Obiettivo della presente proposta progettuale è la realizzazione di un nuovo complesso sportivo polifunzionale che sia in grado di fornire servizi diversificati e soddisfare la crescente domanda di pratica sportiva proveniente dal territorio.

Sergio Tolve, Lucio De Rosa — PROPOSTA PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO SPORTIVO

Render del complesso sportivo

Il complesso sportivo da realizzare sarà costituito dai seguenti impianti: -Piscina con vasca nuoto 25.00×16.66 m con copertura telescopica; -Campo di calciotto e n.2 campi di calcetto in erba sintetica; -N.3 palestre coperte con Aquagym; -n.2 Campi da Tennis all’aperto;

Sergio Tolve, Lucio De Rosa — PROPOSTA PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO SPORTIVO

Render del complesso sportivo

Gli spogliatoi a servizio degli utenti saranno posti all’interno di un unico edificio,posto in posizione centrale e costituito da n.3 piani fuori terra, che conterrà anche degli esercizi commerciali (piano terra e primo piano), una sala per conferenze da 288 posti, un centro benessere, aule didattiche e servizi di ristoro. Le diverse attività, eccetto che per i campi di calciotto e calcetto, saranno “filtrate” attraverso una ampia reception nella quale sono posti i collegamenti verticali (scale ed ascensori) ai diversi piani e alle diverse attività previste nel’impianto. Tutti gli impianti sportivi e i relativi servizi di supporto saranno adeguati alla normativa CONI e alle norme di sicurezza previste dal D.M. 18/3/96.

Sergio Tolve, Lucio De Rosa — PROPOSTA PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO SPORTIVO

Render del complesso sportivo

CAMPI DI CALCIOTTO E CALCETTO

Sergio Tolve, Lucio De Rosa — PROPOSTA PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO SPORTIVO

Render dell'edificio centrale

L’impianto sarà costituito da un campo di calciotto, di dimensioni 60.00×30.00 m, e n.2 campi di calcetto di dimensioni 40.00×20.00 m; i campi saranno in erba sintetica e delimitati da recinzioni metalliche di altezza 2.20 dal piano di campagna. I servizi di supporto agli spazi di attività saranno posti in un edificio adiacente; essi saranno costituiti da n.2 spogliatoi da 20.90mq per il campo di calciotto e da n.6 spogliatoi da ca. 14.00mq per i campi di calcetto; verranno realizzati, inoltre, un locale destinato ad ufficio, n.2 locali destinati ad ospitare le caldaie ed un deposito da ca. 38.00mq.

Sergio Tolve, Lucio De Rosa — PROPOSTA PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO SPORTIVO

Render dell'edificio centrale

Il sottofondo e la pavimentazione in erba sintetica dei campi di gioco saranno realizzati secondo quanto disposto dal “Regolamento per la realizzazione di campi in erba artificiale” emanato dalla Lega Nazionale Dilettanti ed in vigore dal 31 gennaio 2008.

Sergio Tolve, Lucio De Rosa — PROPOSTA PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO SPORTIVO

Render dell'edificio centrale

PISCINA COPERTA

Sergio Tolve, Lucio De Rosa — PROPOSTA PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO SPORTIVO

Render del complesso sportivo

L’impianto piscina sarà costituito da una vasca di dimensioni 25.00×16.66 m con copertura telescopica e un solarium pavimentato in parte in erba naturale di circa 2000mq; la copertura telescopica consentirà, nei mesi estivi, l’utilizzo anche “ricreativo” della vasca.

Sergio Tolve, Lucio De Rosa — PROPOSTA PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO SPORTIVO

Render del complesso sportivo

Gli spazi di supporto per l’attività sportiva, posti al piano terra dell’edificio, saranno costituiti da n.3 spogliatoi da ca.35.00 mq e da n.1 spogliatoio da 28.00mq. Il deposito attrezzi avrà superficie pari a 36.00 mq; il locale infermeria avrà una superficie di ca.25.00mq. Si realizzeranno n.2 spogliatoi giudici di gara/istruttori, di ca.15.00m, con relativi servizi igienici.

PALESTRE

E’ prevista la realizzazione di n.3 palestre polifunzionali, poste all’intrerno dell’edificio. L’accesso agli impianti sarà garantito dalla reception e da n.3 ascensori che collegheranno i diversi piani dell’edificio. Al piano terra la palestra sarà costituita da uno spazio di attività di dimensioni 22.45×11.25m e una vasca per l’aquagym da 10.00×6.00m; i servizi di supporto saranno costituiti da n.2 spogliatoi da 46.20mq, un’infermeria e un deposito. Si realizzeranno, inoltre, n.2 spogliatoi per giudici-istruttori da 13.26 mq con i relativi servizi. Le n.2 palestre poste al piano primo saranno costituite rispettivamente da uno spazio di attività di dimensioni 22.45×13.65m e 16.30×16.45; per ciascuna palestra i servizi di supporto saranno costituiti da n.2 spogliatoi da 42.35mq e un deposito.

SALA PER CONFERENZE -ESERCIZI COMMERCIALIAULE DIDATTICHECENTRO BENESSERE

E’ prevista la realizzazione di n.2 blocchi di esercizi commerciali: un primo blocco è sito al piano terra (lato parcheggio all’aperto) ed è costituito da n.6 negozi di dimensioni 7.45×4.80m, dotati di servizio igienico ed anti wc; un secondo blocco è posto al 1°piano ed è costituito da n.6 negozi/botteghe di dimensione 6.40×4.00m destinati ad un uso dedicato ai fruitori delll’impianto (in particolare il pubblico accompagnatore). Al 1° piano sono presenti n.3 aule didattiche di dimensione 5.75×6.85m, che saranno destinate a corsi di inglese, di informatica, ludoteca per bambini, ecc. Al secondo piano è prevista la realizzazione di una sala per conferenze per 288 posti, con relativi locali di servizio (sala per regia, locali traduttori, ecc.). Inoltre, al secondo piano è posto un centro benessere (con un collegamento verticale privilegiato con la palestra posta al piano sottostante) in cui è possibile svolere attività quali sauna, massaggi, estetica, ecc.). Obiettivo di tali attività (gli esercizi commerciali, le aule didattiche, la sala per conferenze ed il centro benessere) è di garantire sia l’intrattenimento del pubblico accompagnatore sia di fornire servizi alla collettività che siano economicamente remunerativi; ciò al fine di rendere la gestione sostenibile e l’impianto sportivo pienamente polifunzionale e “attivo” in qualsiasi periodo dell’anno e della settimana.

PARCHEGGIO INTERRATO

Al pianto interrato sono posti i locali tecnologici della piscina ed una autorimessa per ca. 60 posti auto.

Laguna landscape - chrisa vasilopoulou, Cristina Chersi

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Riqualificazione Oggi l’intera area di riqualificazione dell’Isola di Buon Castello sita in Sottomarina, rappresenta un “vuoto urbano” su un territorio ricco di potenzialità e contenuti. Una parte dell’area da riqualificare, appare come un cantiere di riparazioni navali, mentre un’altra rimane allo stato naturale e incolta. Nell’intera area esistono problemi di natura fisica e socioeconomica, come marginalità e degrado, abbandono degli spazi aperti, mancanza di integrazione e stigmatizzazione negativa, che comportano da tempo un netto abbassamento della qualità della vita degli abitanti. Il progetto proposto per il recupero dell’Isola di Buon Castello, sviluppa e applica una metodologia progettuale, che si evolve gradualmente attraverso l’individuazione e la messa a fuoco di criticità e vulnerabilità territoriale, ambientale, sociale ed economica. Le strategie adottate non considerano aspetti solo architettonici e urbanistici ma anche paesaggistici, ambientali, sociali, conomici e culturali. La proposta progettuale mira: 1. alla qualità urbanistica per garantire equilibrio con l’intera città, 2. alla qualità architettonica per assicurare l’attrattività, 3. alla qualità paesaggistica per ridefinire la percezione e la valorizzazione dei segni identificativi del paesaggio urbano, 4. alla qualità dello spazio pubblico per favorire l’aggregazione e la sicurezza nella comunità, 5. alla qualità sociale per dare vivibilità e servizi agli utenti, 6. alla qualità economica per promuovere lo sviluppo locale, 7. alla qualità energetica per sostenere il risparmio energetico e la salubrità, 8. alla qualità culturale per sviluppare il senso di appartenenza al luogo e d’identità. La chiave per il processo di recupero e la valorizzazione del luogo parte dalla costruzione del paesaggio, abbandonato, incompleto, degradato, insicuro ma senz’altro trasformabile. Tra le metodologie progettuali adottate come fattori di rigenerazione, vi è il tema relativo al paesaggio urbano e ai legami che la nuova unità ricettiva può instaurare con la città e l’ambiente naturale. La linea portante del progetto è di aprire l’unità ricettiva rendendola permeabile ad usi e passaggi, valutando attentamente le relazioni funzionali con la città e con l’intorno dell’area. Lo spazio urbano in cui sorgono gli edifici mira a diventare uno spazio collettivo e pubblico capace di stimolare usi, appropriazione e socialità. Inoltre il recupero punta alla definizione di spazi pubblici a misura d’uomo creando le basi per lo sviluppo di “una vita di comunità”. Il progetto interpreta lo spazio pubblico come creatore di socialità urbana, fondamentale, significativo e connettivo tra edifici e non come uno spazio residuale non considerato nel progetto. L’idea di “community livability” (e in generale il concetto di vivibilità che è molto complesso poiché comprende un ampio range di fattori, inclusi benessere fisico e psicologico), parte dalla qualità ambientale e sociale degli utenti e prende in considerazione aspetti quali sicurezza, benessere, interazioni sociali, attività ricreative. Fattore importante per la sostenibilità sociale, risulta il coinvolgimento attivo degli abitanti nei processi di rigenerazione. La partecipazione nonostante le ambiguità che la contraddistinguono è importante per raggiungere una vera sostenibilità sociale, fondata sulla consapevolezza e l’autodeterminazione, come requisiti fondamentali della qualità del vivere, senso d’identità ed appartenenza al luogo, cura, gestione e controllo su piccola scala. L’unità ricettiva sarà opportunamente gestita, mantenuta e controllata in termini di sicurezza sociale. Ciò stimolerà il senso di identificazione dei cittadini con il luogo, mentre preverrà il precoce invecchiamento degli spazi. Una solida figura di riferimento per la sicurezza potrebbe essere quella di un “keeper” per la gestione delle aree verdi. La rigenerazione sostenibile porta principi ambientali, come la diversificazione, che consiste nel progettare l’ambiente esistente, affinché sia facilmente riconoscibile dai cittadini, assicurando la leggibilità e la gerarchia degli spazi aperti. Obiettivo del progetto dal punto di vista socio-economico è di creare economia. Le attività di costruzione e di gestione ambientale forniscono nuovi posti di lavoro (nell’edilizia, nell’ecoturismo, nella cura del verde, delle acque o dei rifiuti). Agli stessi residenti si affidano le piccole attività commerciali (gestione e amministrazione dell’unità ricettiva, bar, centri didattici, bike-sharing).

chrisa vasilopoulou, Cristina Chersi — Laguna landscape

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Per quanto riguarda l’ecoturismo esso diventa un’importante risorsa economica, valorizza il territorio, le sue risorse naturali, le capacità locali, portando uno sviluppo sostenibile e bilanciato al luogo, anziché sperare in inutili infrastrutture. Porta un apporto di benefici per la protezione del ambiente e la popolazione locale (partecipazione, creazione e ampia distribuzione del reddito). La nuova struttura ricettiva contiene aspetti educativi per i turisti. Gli orti urbani e la coltivazione di viti diventano il luogo dove i turisti possono imparare e partecipare alle attività locali, conoscendo le tradizioni del posto, come per esempio fare il vino. Attraverso dei percorsi enogastronomici si promuove l’attività di artigianato e il turista può conoscere e acquistare prodotti tipici locali. Anche le strutture di ristorazione propongono prodotti di agricoltura biologica locale e per lo più prodotti a km 0. Nella struttura si organizzano percorsi di conoscenza di mare (in barca, barca a vela ecc.). In questo modo ci sarà un accrescimento della consapevolezza ambientale e maggiore accettazione della conservazione del territorio, sia dalla parte dei turisti sia dagli altri soggetti interessati allo sviluppo locale.

chrisa vasilopoulou, Cristina Chersi — Laguna landscape

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Infine gli orti urbani e la coltivazione di viti ridefiniscono e ridanno l’identità perduta al luogo. Favoriscono l’aggregazione sociale attorno ad un’attività che riporta i cittadini ad una dimensione rurale dimenticata da tempo, promuovendo processi di cambiamento verso una comunità più sostenibile. Essi diventano un luogo di incontro per i cittadini sulla base di comuni obiettivi ed affinità, costruiscono il senso della comunità, di cooperazione sociale e di appartenenza su base territoriale, creando un’opportunità ricreativa sia passiva che attiva. Inoltre gli orti favoriscono la rigenerazione ambientale, portano biodiversità e rinverdiscono.

chrisa vasilopoulou, Cristina Chersi — Laguna landscape

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In generale i principi di riferimento per il progetto sono: 1. La rete Il progetto si confronta con le relazioni con la città: permeabilità, accessibilità, situazioni di confine, percorsi di connessioni su terra ed acqua, pedonalità e ciclabilità. Un particolare ruolo svolge l’apertura della nuova urbanizzazione verso il vicino centro storico di Sottomarina, il Forte San Felice e il centro storico di Chioggia. 2. L’Ambiente L’unità ricettiva si lega al contesto presente, rispettando e recuperando quanto più possibile i valori ambientali e storici appartenenti al sito. Questo significa salvaguardia, mantenimento e valorizzazione del terreno vergine e decostruzione. Importante anche la valorizzazione dell’elemento acqua essenziale per Chioggia. 3. Rapporto tra spazi chiusi e aperti Il rapporto e la connessione tra l’attacco a terra degli edifici e lo spazio esterno si trova alla base del tema progettuale. L’alloggio si studia a livello distributivo, anche per consentire un opportuno legame, sia con gli spazi aperti pubblici che quelli privati. 4. Le Strutture Per sostenere gli alloggi e l’ecoturismo sono previsti servizi locali rivolti all’area del progetto e alla zona più ampia della città, con aspetti educativi, per il tempo libero e la socializzazione (direzione e amministrazione, bar-ristorante, palestra, centro ricreativo, spazi per attività artigianale, servizi di bike-sharing, info point per natanti). Concept architettonico Il presupposto progettuale a scala urbana e territoriale è quello di costruire un’unità ricettiva, un nuovo punto di riferimento spaziale e simbolico per Chioggia e quindi di favorire un insediamento inclusivo e fortemente comunicativo, all’interno del contesto nel quale si trova. La linea portante del progetto è quella di creare “organismi” autosufficienti che scambiano con l’ecosistema prevalentemente sole e acqua piovana, cercando di limitare quanto più possibile il consumo di risorse energetiche non rinnovabili, né tanto meno inquinare; organismi in grado di gestire i normali fabbisogni di energia, gas, acqua e reflui; organismi che affrontano con efficacia sia il regime invernale che quello estivo. L’unità ricettiva si pone come filtro e portale tra la città storica urbanizzata e quella naturale. Il progetto parte dalla lettura della morfologia urbanistica (il borgo storico di Sottomarina è costituito da strette case posizionate perpendicolarmente all’asse nord est-sud ovest), del paesaggio circostante integrandosi al massimo al luogo e adotta strategie che garantiscono un corretto orientamento dei volumi per sfruttare meglio i fattori bioclimatici locali. I volumi integrandosi sempre alla morfologia del paesaggio, definiscono un sistema connettivo estremamente fluido e funzionale, generando un nuovo paesaggio sempre mutevole, sviluppandosi su massimo due piani, garantendo la vista sul mare e al paesaggio circostante. L’analisi del sito (orientamento e morfologia, vegetazione, specchi d’acqua, sistemi insediativi e clima urbano) e del microclima locale (temperatura dell’aria, precipitazioni, umidità relativa, radiazione solare, venti dominanti), sono stati utili strumenti per la valutazione della disposizione planimetrica degli edifici, l’orientamento e la loro forma e la distribuzione interna. La planimetria generale cerca di minimizzare l’impronta ecologica ed il consumo di suolo, assicurando le opportune distanze tra i volumi per affrontare sia la stagione estiva che invernale.

chrisa vasilopoulou, Cristina Chersi — Laguna landscape

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Aspetti progettuali, strategie bioclimatiche e risparmio energetico Il progetto di riqualificazione punta a massimizzare i benefici derivanti dall’efficienza energetica degli edifici e dalla produzione di energia da fonti rinnovabili. L’obiettivo principale bioclimatico del progetto è l’adattamento al clima e all’ambiente di riferimento, sia dalla parte dell’organismo edilizio che dalle persone che lo abitano. L’approccio bioclimatico consente di ottenere il comfort termo-igrometrico interno, minimizzando i consumi energetici e riducendo conseguentemente, le emissioni di CO2 e di altri agenti inquinanti nell’ambiente. Privilegiare la luce e la ventilazione naturale trasversale negli spazi interni con forme che consentono il doppio affaccio, permette inoltre di migliorare il benessere psico-fisico degli utenti. Gli edifici privilegiano l’impiego di sistemi di riscaldamento e raffrescamento passivi partendo da un’analisi del sito e adottando orientamento, forma, distribuzione interna ottimali. L’orientamento dei volumi garantisce il massimo sfruttamento del sole durante l’inverno e un controllato apporto solare durante l’estate. Per quanto riguarda la verifica delle ombre portate sia d’inverno che d’estate le simulazioni hanno: 1. garantito una adatta ubicazione e progettazione dei volumi, 2. hanno verificato le distanze adatte tra i volumi per evitare ombre portate, 3. hanno giocato un ruolo importante al dimensionamento delle vetrate e dei sistemi schermanti. Il semplice fatto di disporre la maggioranza dei volumi secondo l’asse est-ovest massimizzando la facciata esposta a sud e adattando le forme alla morfologia del contesto urbano, garantiscono la migliore qualità di illuminazione interna.

chrisa vasilopoulou, Cristina Chersi — Laguna landscape

planimetria

Le caratteristiche degli elementi costituenti l’involucro edilizio sono progettate per garantire un’elevata prestazione energetica, sia nella stagione invernale che in quella estiva. Le chiusure opache coniugano ottime prestazioni di isolamento con un’adeguata inerzia termica, mentre quelle trasparenti garantiscono un elevato taglio termico degli infissi con vetri ad elevate prestazioni. Inoltre sono previste idonee schermature mobili per ridurre l’irraggiamento nella stagione estiva a seconda dell’orientamento degli edifici. Una soluzione adottata per le pareti rivolte verso sud ed ovest è la facciata ventilata, che grazie alle aperture di ventilazione poste in basso alla parete e alla sua sommità si innesca il processo di ventilazione naturale (“effetto camino”) all’interno dell’intercapedine, contribuendo ad una riduzione della quantità di calore che entra nell’edificio d’estate. Per di più idonee aperture in copertura favoriscono i ricambi d’aria degli ambienti.

chrisa vasilopoulou, Cristina Chersi — Laguna landscape

prospetti

Dal punto di vista bioclimatico la copertura rappresenta senza dubbio l’elemento più importante di protezione dal surriscaldamento estivo, perché maggiormente colpita dai raggi solari durante tutto l’arco della giornata. Le coperture dei volumi delle unità suite e unifamiliari sono in monofalda o a due falde, cercando di peggiorare l’angolo di incidenza della radiazione solare e minimizzare il carico termico. Invece l’unità di servizi pubblici che porta una copertura a verde pensile estensivo porta vantaggi come: 1. mantiene in ombra la struttura della copertura. 2. aumenta l’inerzia termica (riducendo l’escursione termica) per la presenza dello strato di terriccio che trattiene l’acqua piovana, crea un effetto di microventilazione sotto la vegetazione riducendo le temperature non solo a scala edilizia ma anche urbana (”isola di calore”) 3. aumenta la durabilità degli strati impermeabilizzanti sottostanti e riduce l’immissione delle acque piovane nella rete fognaria. 4. può registrare una temperatura superficiale in estate di 30°C contro i 70°C di una copertura con rivestimento in membrana bituminosa, riduce delle fluttuazioni delle temperature giornaliere, comportando riduzione dei consumi energetici per il condizionamento estivo. Per quanto riguarda le pavimentazioni esterne orizzontali si è cercato di minimizzare le superfici impermeabili e mantenere in ombra d’estate spazi esterni, percorsi o punti di sosta. Anche a livello del terreno è prevista una ventilazione attraverso l’intercapedine creata dalla presenza di elementi tipo “igloo” che oltre a smaltire l’umidità in eccesso, contribuiscono ad eliminare eventuale presenza di gas radon. In più la presenza degli orti urbani di viti garantisce una totale integrazione tra paesaggio naturale e costruito e fanno fronte al fenomeno dell’isola di calore. Dove è stato opportuno si privilegia il verde diffuso, da garantire aspetti di gradevolezza per l’intero quartiere; questo permette di avere anche una permeabilità dei suoli piuttosto omogenea.

chrisa vasilopoulou, Cristina Chersi — Laguna landscape

Mobilità ciclopedonale Il progetto promuove la mobilità ciclabile e pedonale come un elemento chiave per promuovere la mobilità sostenibile. L’uso della macchina viene escluso dall’intera area del progetto.

chrisa vasilopoulou, Cristina Chersi — Laguna landscape

Sistema costruttivo Per quanto riguarda il sistema costruttivo vengono utilizzati pannelli strutturali in legno composti da strati di tavole sovrapposti a fibratura incrociata (X_Lam). Il legno è un materiale che ha caratteristiche intrinseche di stabilità, al contrario di altri materiali come il cemento è un materiale che “respira”, la traspirazione regola dunque i livelli di umidità e il ricambio d’aria all’interno degli ambienti, che sono più salubri e accoglienti. Inoltre la fase di posa e realizzazione di cantiere viene ridotta in maniera sostanziale rispetto ai sistemi tradizionali, perché il sistema X-Lam si basa sul concetto di pre-fabbricazione, ma senza confondere questo concetto con “standardizzazione”.

chrisa vasilopoulou, Cristina Chersi — Laguna landscape

livelli

Impianto fotovoltaico L’impianto fotovoltaico fa parte integrante della schermatura e si tratta di un vetro colorato semitrasparente.

chrisa vasilopoulou, Cristina Chersi — Laguna landscape

Sistema di riscaldamento passivo – Il ruolo della serra solare per gli alloggi La serra solare funge da sistema passivo per riscaldare e raffrescare. Essendo uno spazio vetrato, costituisce innanzitutto uno spazio tampone, che riduce gli scambi termici tra l’edificio e l’esterno, riducendo le dispersioni d’inverno ed i guadagni d’estate. Pur essendo la serra uno spazio abitabile è stata posta particolare attenzione al suo funzionamento sia in regime estivo che invernale. D’inverno grazie alla parte vetrata, all’interno della serra si sviluppano temperature dell’aria anche di molto superiori a quelle esterne, che possono essere sfruttate per riscaldare o pre-riscaldare gli ambienti dell’edificio. La serra bioclimatica per ben funzionare è dotata di masse termiche di accumulo, cioè di pavimento massivo preferibilmente di colore non chiaro e di massa termica (il muro nord che deve essere ben coibentato e il muro intermedio). Le masse d’accumulo riducono le oscillazioni della temperatura e fanno sì che la serra funzioni in modo ottimale. La presenza di massa di accumulo contribuisce oltre che al riscaldamento, anche al raffrescamento estivo degli ambienti dell’alloggio poiché garantisce uno smorzamento ed uno sfasamento dei picchi termici esterni. Per ottimizzare il potenziale di riscaldamento della serra e massimizzare il guadagno termico durante l’inverno, le vetrate sono state inclinate per essere perpendicolari ai raggi solari. Durante una giornata fredda d’inverno la presenza della radiazione diretta produce una sensazione di comfort. Diversamente, nelle giornate d’inverno coperte, caratterizzate da temperatura dell’aria esterna meno rigida e abbondante irraggiamento diffuso, le parti trasparenti della serra sono in grado di sfruttare tale radiazione per innalzare le temperature interne dell’aria verso i limiti di comfort. A serramenti interni aperti la serra diviene una estensione del locale retrostante, in tal modo il guadagno termico avviene direttamente nello spazio abitato. Per garantire il miglior funzionamento invernale notturno, l’obiettivo principale è quello di sfruttare al massimo il calore accumulato durante il giorno minimizzando le dispersioni. Per questo motivo la serra è dotata di serramenti che garantiscono una buona tenuta. ll periodo estivo la corretta regolazione degli elementi schermanti della serra fanno sì che diventa uno spazio adatto ad accogliere diverse attività in modo originale e stimolante. Per evitare il surriscaldamento della serra nel periodo estivo diurno, la serra funge da sistema di raffrescamento passivo attraverso delle aperture dei serramenti, mentre sono previsti sistemi di brise-soleil di FV che schermano la radiazione solare incidente, evitando l’innesco dell’effetto serra. Per garantire un buon funzionamento estivo notturno bisogna aprire le schermature ed i serramenti per garantire la massima dispersione sia in termini radianti che convettivi.

chrisa vasilopoulou, Cristina Chersi — Laguna landscape

sezione

Riscaldamento L’impianto di riscaldamento, a bassa temperatura, è realizzato con pannelli a pavimento: l’intera struttura è predisposta per l’allacciamento ad un impianto di cogenerazione a biomasse alimentata anche con le potature e gli sfalci provenienti dalle aree verdi e dagli orti urbani.

chrisa vasilopoulou, Cristina Chersi — Laguna landscape

piante

Gestione delle acque meteoriche L’acqua meteorica proveniente dalla copertura viene raccolta da una vasca, equipaggiata con pompa sommersa e idoneo filtro e viene usata per la lavatrice e le pulizie della casa, per il giardinaggio, per gli orti urbani, per il wc. Inoltre sono stati previsti sanitari con il doppio tasto di scarico e sistemi frangigetto già incorporati nella rubinetteria, sia per i bagni che per le cucine.

chrisa vasilopoulou, Cristina Chersi — Laguna landscape

piante

Gestione dei rifiuti Il compostaggio si basa sulla raccolta differenziata dei rifiuti organici che non vengono conferiti al servizio di raccolta, ma accumulati in apposite compostiere in plastica. Dalla trasformazione dei rifiuti organici provenienti dagli orti urbani (sfalci d’erba, piccole potature, fiori recisi e simili) e dall’attività di ristorazione (scarti di cucina: frutta e vegetali soprattutto) si ottiene il compost, ovvero un terriccio soffice e ricco di sostanze nutritive da riutilizzare come ammendante del terreno degli orti. I rifiuti devono essere mescolati e innaffiati periodicamente: per migliorare o accelerare la trasformazione può essere utile l’impiego di enzimi attivanti e integratori minerali.

Illuminazione Il fabbisogno energetico per l’illuminazione sia degli edifici che degli spazi aperti è garantito dalla presenza di sistemi di produzione da fonti rinnovabili (FV e microeolico), mentre tutti gli elementi illuminanti saranno provvisti di tecnologia a LED , che consente una riduzione di oltre il 50% sui consumi e sui costi di manutenzione, determinata dalla maggiore durata dei LED rispetto alle lampade convenzionali, pari a circa 100.000 ore di esercizio.

Scuola elementare a La Verrerie, Canton Friburgo (CH) - Massimo Sandrinelli, Ermes Barba, Michele Albini

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Urbanisme Le projet se propose de construire un nouveau bâtiment qui s’adapte bien à l’environnement indiqué en respectant la morphologie urbaine et l’histoire, ainsi que l’identité des bâtiments existants sans renoncer à intégrer la salle de gym, la nouvelle et l’ancienne école dans un seul complexe scolaire. Le nouveau bâtiment est composé de deux volumes simples reliés par un couloir. Leur arrangement permet la construction d’une cour / jardin (cour de récréation) qui s’étend sur la vallée. Accès L’accès à l’école et à la salle de sport à usage polyvalent est situé au nord, le long de la Rue de l’Eglise (par analogie aux autres bâtiments publics de la ville), afin de faciliter le stationnement de courte durée des véhicules et l’utilisation appropriée des espaces existants pour l’arrêt du bus. Il est toujours prévu le long de la rue de l’Eglise, une entrée secondaire au sous-sol avec une petite rampe d’accès. Organisation L’orientation du nouveau bâtiment permet de disposer la plupart des ouvertures au sud et au sud-ouest et de fermer presque tout le mur faisant face au nord le long de la rue de l’Eglise, afin d’assurer un bon ensoleillement ainsi que une vue magnifique sur le paysage. Le hall d’entrée est disposéà droit de l’école et à gauche de la salle de sport à usage polyvalent. Cela permet l’utilisation séparée de ces espaces aussi simultanément, sans interférences entre les différentes activités. Dans le bâtiment de l’école sont situés au rez-de-chaussée une salle d’école primaire, la salle d’appui, l’‘accueil extrascolaire avec une cuisinette et l’économat; trois salles d’école primaire sont situées au premier étage. Dans le bâtiment de la salle de sport à usage polyvalent se trouve la salle de gym pouvant accueillir une salle de théâtre / cinéma / salle de conférences; pour l’utilisation de la salle de gym est prévue aussi une petite tribune. Toutes les fenêtres des salles d’école primaire et de la salle de sport à usage polyvalent seront protégées par une série de pare-soleils coulissants qui permettront un éclairage indirect et appropriéà divers moments de la journée. La salle de sport à usage polyvalent pourra être complètement obscurée lorsque son utilisation comme théâtre, cinéma et sur demande, dans toutes les éventuelles projections au cours de conférences et de réunions. Dans le sous-sol sont prévus les locaux techniques, les vestiaires et les locaux de protection civile. En dehors dans la cour protégée c’est prévu le jardin pour les jeux ombragé par un seul gros arbre; tandis que dans un espace adjacent à l’école un portique permet l’enseignement en plein air.

Massimo Sandrinelli, Ermes Barba, Michele Albini — Scuola elementare a La Verrerie, Canton Friburgo (CH)

Planimetria gnerale

Massimo Sandrinelli, Ermes Barba, Michele Albini — Scuola elementare a La Verrerie, Canton Friburgo (CH)

Il progetto nel contesto urbano

Massimo Sandrinelli, Ermes Barba, Michele Albini — Scuola elementare a La Verrerie, Canton Friburgo (CH)

Pianta piano terra

Massimo Sandrinelli, Ermes Barba, Michele Albini — Scuola elementare a La Verrerie, Canton Friburgo (CH)

Pianta piano primo

Massimo Sandrinelli, Ermes Barba, Michele Albini — Scuola elementare a La Verrerie, Canton Friburgo (CH)

Prospetto su strada (particolare)

Massimo Sandrinelli, Ermes Barba, Michele Albini — Scuola elementare a La Verrerie, Canton Friburgo (CH)

Schizzo di studio

Massimo Sandrinelli, Ermes Barba, Michele Albini — Scuola elementare a La Verrerie, Canton Friburgo (CH)

Vista a volo d'uccello A

Massimo Sandrinelli, Ermes Barba, Michele Albini — Scuola elementare a La Verrerie, Canton Friburgo (CH)

Vista a volo d'uccello B


...L.in_01... - Architetto Giacomo Procino

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Si tratta del progetto preliminare di distribuzione di interni di un piccolo showroom di camerette della provincia di Napoli…

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...Ad Maiora !!!...Arch. Giacomo.

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Concorso di idee a procedura aperta CittàPaeseFiume - Salvatore Zocco, Giacomo Del Nero, Giacomo Dallatorre

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Bressanone si trova nella valle dell’Isarco, che dal Brennero scende verso Bolzano, racchiusa ad est e ad ovest da due ininterrotte pareti montane, un vero capoluogo di vallata a controllo delle comunicazioni tra nord e sud. Alla confluenza dei fiumi Isarco e Rienza si adagia sul crinale della montagna l’antico insediamento di Stufles, il vero cuore della città storica di Bressanone. Qui sono presenti le antiche tracce di frequentazione umana di 9000 anni fa, gli scavi archeologici testimoniano l’antica presenza di abitazioni neolitiche e dell’età del Rame e frammenti di case preromane. Bressanone Caratteristica di questo luogo e pertanto del nostro progetto è la convivenza dei segni lasciati dai diversi periodi storici. Nelle principali città del trentino nei piccoli agglomerati extra urbani e più in generale nelle “case sparse” di carattere agricolo e montano emerge uno specifico carattere formale, tipologico e costruttivo comune. Questi corpi di fabbrica sono costituiti da due parti: un basamento in pietra e una parte superiore leggera, in legno. La struttura basamentale veniva realizzata in pietra locale, fragile e non molto resistente alle intemperie; per questo veniva utilizzato un consistente strato di intonaco protettivo e i piani superiori realizzati con strutture leggere in legno, più convenienti anche da un punto di vista economico. Il carattere costruttivo definito dall’impiego di questi due materiali costituisce una specificità; struttura e carattere tipologico si fondono e rappresentano il carattere identitario di questo luogo. Questa verità strutturale può essere in qualche modo tradotta in un linguaggio, espressione del paesaggio trentino?

Salvatore Zocco, Giacomo Del Nero, Giacomo Dallatorre — Concorso di idee a procedura aperta CittàPaeseFiume

Materiali da costruzione recuperati in loco, sono usati per case, strutture difensive o elementi di divisione poderale; alcune iconografie antiche mostrano paesaggio e uomo in armonia fra loro, forme, colori e materiali generano un dialogo compositivo ed un percorso comune di costruzione del proprio luogo. Nel progetto, come i recinti intrecciati di quelle immagini, frammenti d’acciaio segnano le sponde dell’Isarco e della Rienza e scandiscono il paesaggio. La pietra locale costituisce l’indispensabile basamento degli argini, contiene il fiume e sorregge le strutture d’acciaio, ricordo dei sistemi costruttivi del luogo. La reinterpretazione di questi modelli è affidata a un materiale contemporaneo, resistente e durevole, l’acciaio Cor-ten, che insieme alla pietra forma un complesso tema di sovrapposizione tra natura ed artificio. L’argine diventa un racconto, una Promenade architecturale che accompagna il pedone ed il ciclista lungo le rive del fiume.

Salvatore Zocco, Giacomo Del Nero, Giacomo Dallatorre — Concorso di idee a procedura aperta CittàPaeseFiume

Nei punti di maggior pregio il progetto diventa uno strumento con il quale il cittadino riesce a riappropriarsi del fiume, un momento nel quale la natura si riscopre benevola. A nord il nuovo lago (cassa di espansione), strumento tecnico di controllo del fiume, con i suoi riflessi alpini diventa paesaggio e luogo ideale per lo sport e il tempo libero. Il sistema di piste ciclabili e pedonali trova, in corrispondenza del lago artificiale, due spazi di sosta, uno a nord e uno a sud. Lo spazio a nord, di dimensioni maggiori, può ospitare varie attività di carattere collettivo come concerti e feste di paese; nel periodo estivo la riva del lago si trasforma in una spiaggia accessibile solo attraverso i percorsi ciclo-pedonali. A conclusione del lago, il secondo spazio, costituisce un punto di osservazione privilegiato del paesaggio circostante. Alla confluenza della Rienza e dell’Isarco, sul lato sinistro dei Giardini Rapp l’argine si arretra e lascia spazio ad una gradinata, discesa al fiume e teatro sull’acqua: Bressanone si riscopre palcoscenico della vita cittadina. Un nuovo sistema di sedute definisce il disegno dei giardini. Gli elementi di arredo realizzati in pietra locale nascono come naturale sviluppo della pavimentazione, alcune interruzioni ospitano prati e alberature. L’ultimo lembo di terra in cui il fiume e la struttura urbana della città sono ancora in contatto è la zona del Lido (Millan). Il richiamo alla natura rimarrà costante; l’area verde, momento di sosta per il viaggiatore e per il brissinese, oltre ad accogliere un’ampia zona sportiva, rappresenta una nuova attrazione per il turista con nuove strutture di accoglienza sul lago. Per ricucire le due sponde il progetto prevede la realizzazione di una passerella pedonale a pelo dell’acqua che rappresenta un ulteriore segno di riappropriazione di questo luogo da parte dei cittadini. I percorsi pedonali e ciclabili proseguono lungo l’argine legando, in quest’area, il fiume con la zona del lido. L’argine costeggia l’area sportiva e, in corrispondenza del lago, diventa un sistema di gradinate che connette i due ambienti naturali, fiume e lago. La struttura dell’argine si conclude poi con un ponte pedonale che connette la nuova zona sportiva all’area Milland.

Salvatore Zocco, Giacomo Del Nero, Giacomo Dallatorre — Concorso di idee a procedura aperta CittàPaeseFiume

Salvatore Zocco, Giacomo Del Nero, Giacomo Dallatorre — Concorso di idee a procedura aperta CittàPaeseFiume

Salvatore Zocco, Giacomo Del Nero, Giacomo Dallatorre — Concorso di idee a procedura aperta CittàPaeseFiume

Salvatore Zocco, Giacomo Del Nero, Giacomo Dallatorre — Concorso di idee a procedura aperta CittàPaeseFiume

Salvatore Zocco, Giacomo Del Nero, Giacomo Dallatorre — Concorso di idee a procedura aperta CittàPaeseFiume

Salvatore Zocco, Giacomo Del Nero, Giacomo Dallatorre — Concorso di idee a procedura aperta CittàPaeseFiume

Salvatore Zocco, Giacomo Del Nero, Giacomo Dallatorre — Concorso di idee a procedura aperta CittàPaeseFiume

Restauro architettonico della Chiesa Santa Anastasia (Roma) - Luca Rocchi

Space to Culture - Luca Rocchi, Eugenia Ancidoni

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The main entrance is from the north, below the arcade. The wide hall is composed by different spaces: a series of rooms which guide to stairs and elevators, a cafeteria, the library entrance and the starting point of the exhibition. One of the main aim of the project was to merge artistic exhibitions and gastronimical tastes, in a unique versatile and obstacle free space.

Luca Rocchi, Eugenia Ancidoni — Space to Culture

The first floor is composed by some coloured glass boxes aimed to different courses (music, painting, photography, cooking and language). The architectural purpose is to insert in a unique box some little cultural boxes. Following the same idea, the conference hall is fitted into the other glass parallelepipedon.

Luca Rocchi, Eugenia Ancidoni — Space to Culture

The second floor mezzanine is dedicated to other music courses, including a recording room, and the last exhibition gallery up to the conference hall.

Luca Rocchi, Eugenia Ancidoni — Space to Culture

The third and last floor hosts all workshops and rooms for young artists-workers who want to develop projects, applications and new technological ideas.

Luca Rocchi, Eugenia Ancidoni — Space to Culture

Luca Rocchi, Eugenia Ancidoni — Space to Culture

INDUSTRIAL STYLE - Rachele Biancalani

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Stile Industriale e vintage per questo “loft” in pieno centro storico. Il nostro studio si è occupato di questo intervento che ha donato nuova vita ad un appartamento del centro storico di un paese toscano nei pressi di Firenze ed ha seguito la Committenza, una giovane coppia con due figli piccoli, fino al disegno di arredi e complementi su misura passando per la direzione dei lavori. Legno, ferro e materiali di recupero sono stati il punto di partenza per il mood progettuale. Progetto architettonico, interior design, lighting design, concept, home shopping e direzione artistica dei lavori a cura di Rachele Biancalani Architetto iunior.

Rachele Biancalani — INDUSTRIAL STYLE

INDUSTRIAL STYLE, Rachele Biancalani Architetto iunior - 2013 www.rachelebiancalani.com

Rachele Biancalani — INDUSTRIAL STYLE

INDUSTRIAL STYLE, Rachele Biancalani Architetto iunior - 2013 www.rachelebiancalani.com

Rachele Biancalani — INDUSTRIAL STYLE

INDUSTRIAL STYLE, Rachele Biancalani Architetto iunior - 2013 www.rachelebiancalani.com

Rachele Biancalani — INDUSTRIAL STYLE

INDUSTRIAL STYLE, Rachele Biancalani Architetto iunior - 2013 www.rachelebiancalani.com

Rachele Biancalani — INDUSTRIAL STYLE

INDUSTRIAL STYLE, Rachele Biancalani Architetto iunior - 2013 www.rachelebiancalani.com

Romantic Rusty - Rachele Biancalani

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Sapore vintage, industriale e country per il piano terra di questo terracielo la cui trasformazione architettonica è stata curata dallo studio dell’Architetto iunior Rachele Biancalani. I molti arredi su misura sono stati realizzati su disegno originale (LAMA Wall System e LOLLYPOP entrambi disegnati da Rachele Biancalani) che ha voluto fondere questi stili per comporre una combinazione dal sapore unico in cui il nuovo si lega alla tradizione in stile transitional. Mood decisamente più romantico per la camera padronale. Per questa stanza l’Architetto iunior Biancalani ha progettato una grande cornice in legno laccato bianco (cornice AMELIE) retroilluminata da due strip led a basso consumo. Le forme sinuose e accattivanti della cornice fanno coppia con i due comodini bianchi, anch’essi realizzati su disegno della progettista riprendono la tradizione con uno sguardo verso il futuro.

Rachele Biancalani — Romantic Rusty

ROMANTIC RUSTY - Architetto iunior Rachele Biancalani 2013/2014 www.rachelebiancalani.com

Rachele Biancalani — Romantic Rusty

ROMANTIC RUSTY, Architetto iunior Rachele Biancalani 2013/2014 www.rachelebiancalani.com

Rachele Biancalani — Romantic Rusty

ROMANTIC RUSTY, Architetto iunior Rachele Biancalani 2013/2014 www.rachelebiancalani.com

Rachele Biancalani — Romantic Rusty

ROMANTIC RUSTY, Architetto iunior Rachele Biancalani 2013/2014 www.rachelebiancalani.com

Rachele Biancalani — Romantic Rusty

ROMANTIC RUSTY, Architetto iunior Rachele Biancalani 2013/2014 www.rachelebiancalani.com

Rachele Biancalani — Romantic Rusty

ROMANTIC RUSTY, Architetto iunior Rachele Biancalani 2013/2014 www.rachelebiancalani.com

Rachele Biancalani — Romantic Rusty

ROMANTIC RUSTY, Architetto iunior Rachele Biancalani 2013/2014 www.rachelebiancalani.com

Trees - Rachele Biancalani

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Trees, alberi. Stile Transitional contemporaneo per il restyling del living di questa villa situata ad Arezzo. Abbiamo deciso di ispirarci alla natura per il disegno dei trafori realizzati su progetto del nostro studio perchè, trattandosi di un’abitazione immersa nel verde con un giardino colmo di grandi alberi rigogliosi, abbiamo pensato di lasciare che ciò che circondava la villa entrasse a far parte degli interni. Colori tenui, nuance dei beige, pareti con grandi righe orizzontali e molto bianco; ecco gli ingredienti del progetto. Progetto di interior design, lighting design, concept, home shopping e direzione artistica dei lavori a cura di Rachele Biancalani Architetto iunior.

Rachele Biancalani — Trees

TREES - Architetto iunior Rachele Biancalani 2012/2013 www.rachelebiancalani.com

Rachele Biancalani — Trees

TREES - Architetto iunior Rachele Biancalani 2012/2013 www.rachelebiancalani.com

Rachele Biancalani — Trees

TREES - Architetto iunior Rachele Biancalani 2012/2013 www.rachelebiancalani.com

Rachele Biancalani — Trees

TREES - Architetto iunior Rachele Biancalani 2012/2013 www.rachelebiancalani.com

Rachele Biancalani — Trees

TREES - Architetto iunior Rachele Biancalani 2012/2013 www.rachelebiancalani.com

Rachele Biancalani — Trees

TREES - Architetto iunior Rachele Biancalani 2012/2013 www.rachelebiancalani.com

Rachele Biancalani — Trees

TREES - Architetto iunior Rachele Biancalani 2012/2013 www.rachelebiancalani.com


Vila Brandão, a new living way - Federico Mazzetti

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As a young designer, the choice to have an experience in a foreign country such as Brazil, takes on a double value: first, as formative opportunity considering the discovery and study of a cultural context unknown to me and, at the same time, the awareness of undertake a challenge in facing problems and complex situations trying to make a personal contribution for a desirable improvement. Designing in areas characterized by a strong social vulnerability is an action that of vital importance for the future development of the city, as well as brave, because it needs, by the designer, to deal with issues often neglected for reasons of convenience, in contexts based on extremely precarious balances. The city of Salvador de Bahia clearly expresses what the social inequality and the extreme poverty that afflicting very large percentage of the population will lead to the loss of the ancient and barely recoverable urban quality through phenomena of exclusion and social segregation. Embracing this thesis, the project of a new housing model for Vila Brandão represents an example of an informal settlement integration in the urban context through the development of authentic living quality and landscape. Therefore, based on the interpretation of habits and needs expressed by the community of villagers, are addressed those issues that, in part, stem from the peculiarities of the project site, such as the steep slopes and the unstable terrain, and partly come from the project theme, as the contingent narrowness of economic means which necessarily characterizes the social housing design.

Federico Mazzetti — Vila Brandão, a new living way

The idea of the project, contextually with the planning of the whole area intended to promote accessibility through the creation of spaces in which the public function can overlap the private use of the place, is a real possibility of renewal and urban consolidation. The simplicity and a detailed design of the building organism regarding its construction phases up to research of the architectural detail, through a constant attention to the landscape integration of the buildings, are the main factors that allow to satisfy functional, management and living demands. In fact, the modular design and the use of prefabrication, led to the conception of those architectural elements which together provide a social housing model integrated into the environmental and urban context of the city of Salvador de Bahia.

Federico Mazzetti — Vila Brandão, a new living way

Federico Mazzetti — Vila Brandão, a new living way

Federico Mazzetti — Vila Brandão, a new living way

Federico Mazzetti — Vila Brandão, a new living way

Federico Mazzetti — Vila Brandão, a new living way

Federico Mazzetti — Vila Brandão, a new living way

Federico Mazzetti — Vila Brandão, a new living way

Federico Mazzetti — Vila Brandão, a new living way

Federico Mazzetti — Vila Brandão, a new living way

Federico Mazzetti — Vila Brandão, a new living way

Nuovo Istituto Comprensivo in via Carlo Amalfi Piano di Sorrento - Alfonso Di Masi

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Alfonso Di Masi — Nuovo Istituto Comprensivo in via Carlo Amalfi Piano di Sorrento

Alfonso Di Masi — Nuovo Istituto Comprensivo in via Carlo Amalfi Piano di Sorrento

Alfonso Di Masi — Nuovo Istituto Comprensivo in via Carlo Amalfi Piano di Sorrento

Alfonso Di Masi — Nuovo Istituto Comprensivo in via Carlo Amalfi Piano di Sorrento

Alfonso Di Masi — Nuovo Istituto Comprensivo in via Carlo Amalfi Piano di Sorrento

Alfonso Di Masi — Nuovo Istituto Comprensivo in via Carlo Amalfi Piano di Sorrento

Alfonso Di Masi — Nuovo Istituto Comprensivo in via Carlo Amalfi Piano di Sorrento

Alfonso Di Masi — Nuovo Istituto Comprensivo in via Carlo Amalfi Piano di Sorrento

Alfonso Di Masi — Nuovo Istituto Comprensivo in via Carlo Amalfi Piano di Sorrento

Alfonso Di Masi — Nuovo Istituto Comprensivo in via Carlo Amalfi Piano di Sorrento

Alfonso Di Masi — Nuovo Istituto Comprensivo in via Carlo Amalfi Piano di Sorrento

Alfonso Di Masi — Nuovo Istituto Comprensivo in via Carlo Amalfi Piano di Sorrento

Alfonso Di Masi — Nuovo Istituto Comprensivo in via Carlo Amalfi Piano di Sorrento

Alfonso Di Masi — Nuovo Istituto Comprensivo in via Carlo Amalfi Piano di Sorrento

Alfonso Di Masi — Nuovo Istituto Comprensivo in via Carlo Amalfi Piano di Sorrento

Alfonso Di Masi — Nuovo Istituto Comprensivo in via Carlo Amalfi Piano di Sorrento

Alfonso Di Masi — Nuovo Istituto Comprensivo in via Carlo Amalfi Piano di Sorrento

Alfonso Di Masi — Nuovo Istituto Comprensivo in via Carlo Amalfi Piano di Sorrento

City of Vitality - Federico Mazzetti

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The project strategy for the site, part of the fringe city, is to retrain it creating a new centre, different from the city centre. In this way the fringe city becomes a new entrance to the city and consequently a new centre of what we call City of vitality. The vitality of the area is guaranteed by the possibility to establish many activities for everyone, young and old people, by improving the contact with nature. In particular the main functions for the site area cultural centre in the north part, next to the university, commercial and general services in the central part of the site, a new station and a new harbor. So the idea is to transform the site from a point of transitional flows, to a point of concentrated flows characterized by three focus points: the square, the station, and the harbor. The masterplan comes out from an overlapping of different layers: the green system, the mobility system, the public spaces, the functions, and the design of new buildings. The main functions are concentrated in the three focus points creating an important continuous pedestrian path. In the plaza there are facilities and services, because of is located near the university and residences and in this way is possible to give to the inhabitants basic necessities without moving far away. The new railway station has not only its own function but it also a multifunctional place where the people that leave in the city can go during their free time. Of course these spaces are strictly connected with the harbor where, on the top of it, is located an open air cinema. The importance of the harbor is that it will be an interesting entrance for the tourists that come from the sea by boat but it’s also easy to reach it from the train station.

Federico Mazzetti — City of Vitality

Federico Mazzetti — City of Vitality

Federico Mazzetti — City of Vitality

Federico Mazzetti — City of Vitality

Federico Mazzetti — City of Vitality

Federico Mazzetti — City of Vitality

Federico Mazzetti — City of Vitality

Federico Mazzetti — City of Vitality

space to culture - marilicia longobardi, Spada Cristina, Tatafiore Laura, Toraldo Mario

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GUIDING PRINCIPLES• Re-use • Energetic retrofitting • Sharing concepts • Creating and exposing art • Social interaction • Innovative digital projects • Co-working INTRODUCTION

marilicia longobardi, Spada Cristina, Tatafiore Laura, Toraldo Mario — space to culture

Bologna Arte Fiera 2014 has been a decided success, both in terms of number at the Fair, that on the website and social media, with an increase of approximately 15% on last year. “Ours is a not‐to‐be‐missed venue for all art galleries and the Italian art market; a cultural event for the whole country and for Bologna, a city that knows how propose exciting original art, experimentation and technology” has stressed Campagnoli (Bologna Fiere president) . So, the idea is to continue and develop this artistic aspect . Designed as a laboratory of grow and cultural exchange CENTRE of CONTEMPORARY ART will provide a space where traditional and new wave of making art can converge in a creative cluster to reinvent 21st century art language. A key resource of the cluster will be the domestic and international artists who live and work in the CofCA . For this reason, development of an attractive, innovative environment in which the people who make up the innovative system can work, live and interact, has carried out. CofCA can attract people from all around the world in order to give opportunities both to the companies that common people for making cultural based business strategy.

COSTRUCTION From the start, the main idea has been to respect the basic design of the existing building, as well as its structural grids and façades with columns. Architectural choices have been made to carry out pleasant spaces where people, artists and entrepreneurs can exchange ideas and practices. Moreover they can spent there their time. Project plays with the idea based on contrast between translucent/matt; white/colored and tradition /innovation. The interior space, which is divided into several areas with separate entry, has been modeled to create a container for the exhibitions, laboratory, residences and leisure area. Atriums: foyer and glass covered court, represent core around which social and functional project develops itself. A double level commune space has been created at the entry points: a place for meeting, information and temporary exhibitions, which works like as a foyer. A slim ramp has been developed to go upstairs smoothly with a strong visual and spatial connection between them. It’s also visible from outside. In order to encourage a lively international artistic and cultural exchange, the team has thought an artist’s residence in existing building, for which it has designed eight studio apartments, a large common room and storage closed.

SUSTAINABLE AND ENENERGY STRATEGY The refurbishment of this industrial building, has been made in a sustainable way as regards energy efficiency and the integration of saving energy systems (low-emissive glass, rainwater harvesting, thermal insulation, natural light and ventilation). The existing façade has been respected from the designing point of view, but a low-E glass facade has been put on. New façade in the north, treated as digital display can contain several images and information about exhibition. Roof – built from a structure of concrete slabs- has been cleaned-up, which will be used for the of the building through its thermo-insulation. New roof is an effort to mix technology, art and nature. Reconfiguring the space and making new connections creates another common area; This thick interface creates the opportunity for thermal insulation. On the roof- garden there is a special restaurant where tradition meets innovation: local food, design food and 3D food.

Plovdiv Central Square - SMARCK studio

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Plovdiv is a city divided by time, having lived through the most important historical periods. Today the ancient ruins lay underneath modern Plovdiv. The goal is to reunite those two cities and make them belonging to everyone: from the inhabitant on his way to work, the tourist visiting the city, to the mother taking her new born out for a stroll. The ancient ruins are the fundaments of what makes out the city today and the way it will evolve in future. Three elements could define the sysntesys between historical haritage and the present socety.

SMARCK studio — Plovdiv Central Square

First, the ribbon which connects the western propylaea with the eastern forum as well as the northern forum with the odeon and serves as a new crossway for a continues Plovdiv Square in the urban scale. This is the Plovdiv’s new passage from the Tsar Simeon’s Garden to the Great Basilica and from the square in front of the municipality to the infrastructures along Tsar Boris III Obedinitel Boulevard, Gladstone Street and beyond. The ribbon is the reconstruction of the ancient forum boundary. Walking down the ribbon you are accompanied by a silent tour guide with inscriptions in the flooring, making the eye wander towards the ground and explore the ruins, while the ribbon’s ceiling gives a shelter for the rainy days and doubles as a canvas to witness the dimension that the ancient forum had with illustrations and plans. Second, the passages underneath the streets have been replaced by a reinterpretation of the odeon and create stairs as an open gesture to cross the passage, have a break on the steps or use the ramp winding along the three sides of the steps. Third, the open museum. Rather than holding a permanent collection, it is serving as a hub for locals and the world audience to come and dive into Plovdiv’s ruins and rich history.

SMARCK studio — Plovdiv Central Square

SMARCK studio — Plovdiv Central Square

SMARCK studio — Plovdiv Central Square

SMARCK studio — Plovdiv Central Square

SMARCK studio — Plovdiv Central Square

SMARCK studio — Plovdiv Central Square

SMARCK studio — Plovdiv Central Square

SMARCK studio — Plovdiv Central Square

SMARCK studio — Plovdiv Central Square

SMARCK studio — Plovdiv Central Square

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