Quantcast
Channel: Divisare - Projects Latest Updates
Viewing all 11324 articles
Browse latest View live

Wieden+Kennedy office - Paolo Minola

$
0
0

OFFICE– Wieden+Kennedy – Shanghai (China), with Andy Hall – 2007

06_large


Boutique - Paolo Minola

$
0
0

BOUTIQUE– Giamma – Shanghai (China) – 2008

01_large

Victorinox China headquarters - Paolo Minola

$
0
0

OFFICE– Victorinox China headquarters – Shanghai (China) – 2009

01_large

Restaurant - Paolo Minola

5 Villas complex - Paolo Minola

Showroom - Paolo Minola

$
0
0

SHOWROOM– Circular – Shanghai (China) – 2012

01_large

Nuova sede municipale e servizi collettivi con creazione di piazza pubblica - Bruno Aldo Antonio

$
0
0

PREMESSA Il progetto ha tenuto in debita considerazione il tema della riqualificazione urbana e della contestualità della nuova architettura in relazione all’ambiente di riferimento. Si sono privilegiati aspetti come l’ordine e la razionalità sviluppando un linguaggio architettonico basato sullo studio delle forme primarie, sui volumi puri e sulla geometria elementare. Per affrontare la progettazione del nuovo edificio si è fatto riferimento, oltre alle indicazioni dettate dal bando, anche, ai Decreti ed alle Norme Tecniche Nazionali, allo strumento urbanistico comunale vigente ed alle Norme Tecniche in vigore in materia di sicurezza, di protezione termica, di antincendio, di acustica, di igiene e d’illuminotecnica. La progettazione è stata avviata dopo un’attenta analisi delle caratteristiche del luogo con la finalità di stabilire una continuità storica e funzionale tra il nuovo edificio e l’abitato condividendo l’idea che una costruzione deve essere il prodotto del suolo dove sorge. Si sono tenute in debita considerazione le geometrie solari e i segni del contesto che sono stati i principi regolatori che hanno determinato i nuovi tracciati dell’articolato dell’edificio. L’orografia complessa del lotto, con profili altimetrici differenti, ha suggerito di non progettare un edificio gradonato, secondo l’andamento del terreno, perché in questo modo si sarebbe superata l’altezza della palestra. Si è proceduto a progettare, invece, un edificio planario di due piani fuori terra incassato nel terreno, partendo dal livello della piazza che posteriormente raggiunge l’altezza della palestra e che quindi ben si uniforma all’altezza degli edifici circostanti. E’ stata prevista la demolizione della scuola e della casa di riposo oltre al volume che collega la palestra alla scuola. Il nuovo edificio si addossa alla palestra, quindi, con un ampio cavedio ed una adeguata palificazione in c.a. In generale c’è da dire che l’impianto architettonico è stato strutturato come un “tessuto urbano”, matrice delle città greco-romane costituite da tracciati regolatori ortogonali, primari e secondari, che disegnavano i lotti edificabili destinando quelli centrali al foro e all’agorà che con gli edifici commerciali e pubblici costituivano il cuore e la vita della città. Si è partiti da una galleria centrale, con luce naturale dall’alto intesa come “nodo” intorno al quale articolare gli spazi, come elemento identificativo e rappresentativo di tutto il complesso proprio come è avvenuto per l’atrio con l’impluvium della casa romana. L’impianto generale si è sviluppato sulla direttrice fondamentale Nord-Sud del lotto, individuata dalla galleria vetrata, “piazza urbana”, che si erge a fulcro di tutto l’intervento nel distribuire le funzioni che vi si affiancano ponendosi in forte rapporto osmotico con l’esterno a Sud, in quanto, è stata pensata come prolungamento della piazza luogo di incontro e di opportunità idoneo a stabilire relazioni e socializzazioni tra tutte le fasce di età. Il sistema così strutturato ha determinato un intervento lineare ed al tempo stesso articolato e riconoscibile che si confronta con il costruito del luogo definendo una immagine di “architettura civile” come nuovo riferimento urbano che si aggiunge a quello della chiesa. Particolare attenzione architettonica è stata data alla facciata prospiciente la piazza attraverso un articolato sistema di ingresso che si arretra alla pulsazione dello spazio della piazza che penetra nella galleria e da due fontane poste ai due lati, una alla base della banca e l’altra della farmacia.

Pianta_piano_terra_large

PIANTA PIANO TERRA

LA FUNZIONALITA’ Lungo la galleria centrale, al piano terra, sono stati allocati i servizi collettivi come la banca, la posta, la farmacia, l’auditorium ed il bar, mentre al primo piano gli spazi dell’Amministrazione, la biblioteca e l’ambulatorio. Al piano terra la galleria e l’auditorium sono stati completati nelle rifiniture mentre le altre funzioni sono state lasciate al grezzo e senza arredamenti in quanto saranno, poi, completate da coloro i quali utilizzeranno questi spazi. L’altezza interna dell’auditorium, di ml.6.05, è stata estesa a tutte le altre funzioni di questo piano in modo da poter consentire anche parziali doppi livelli con la realizzazione di soppalchi. Al piano interrato, invece, vi sono i box, l’archivio comunale, i magazzini per la biblioteca, la banca, le poste e la farmacia, servizi igienici al servizio della galleria, un locale per il sollevamento ed un locale tecnico per gli impianti. L’ingesso principale è stato posto a Sud, alla quota (+0.45), rispetto a quella esterna della piazza (0.00) ed immette nella galleria attraverso una serie di porte affiancate in ferro e vetro in modo da non costituire un diaframma tra l’interno e l’esterno. Per mezzo di una scala ed un ascensore, posti nella galleria, si raggiungono il primo piano alla quota (+6.90) ed il livello interrato alla quota (-3.05). La caldaia è stata posta in una porzione di spazio nel cavedio tra l’edificio e la palestra alla quota (+3.56) e per l’accesso è stato utilizzato percorso esistente scoperto posto alla base della palestra ad Ovest.

Pianta_primo_piano_large

PIANTA PRIMO PIANO

L’AUDITORIUM Per questa importante funzione è stato riservato lo spazio centrale ad Ovest della galleria. Ha due ingressi con due uscite di sicurezza e sopra i servizi igienici è stata posta la cabina di proiezione con la scala di accesso dalla galleria. E’ munita di un ampio palco attrezzato per conferenze, proiezioni e spettacoli teatrali. Lateralmente ad esso vi sono i camerini per gli attori e superiormente una sala destinata alla programmazione ed al ricevimento dei conferenzieri. Sulla parete esterna è stato previsto un pannello a LED per la pubblicità delle manifestazioni.

Planimetria_large

PLANIMETRIA CON PIANO TERRA

LA BANCA L’ingresso avviene sul lato destro entrando in galleria ed è provvista di ingesso ed uscita con porte di sicurezza girevoli con bancomat usurfruibile dall’esterno. E’ dotata di un’uscita d sicurezza in galleria. Per la configurazione dello spazio interno sono stati previsti soltanto i servizi igienici ed il resto è stato lasciato allo stato grezzo.

Pianta_piano_interrato_large

PIANTA PIANO INTERRATO

LE POSTE L’ingresso a questo ufficio è stato posto in adiacenza a quello della banca ed organizzato internamente in modo similare a quello della banca con bancomat usurfruibile dalla galleria.

Sezione_a-a__large

SEZIONE A-A'

LA FARMACIA La farmacia è stata posta subito dopo l’ingresso principale sulla sinistra entrando ed è stata lasciata allo stato grezzo con i soli servizi igienici e la predisposizione dello sportellino notturno dall’esterno.

Sezione_b-b__large

SEZIONE B-B'

IL BAR Il bar è stato allocato in fondo alla galleria sulla sinistra entrando, ed adiacente alle scale con l’ascensore ed è stato lasciato allo stato grezzo con una particolare illuminazione naturale dall’alto.

GLI UFFICI AMMINISTRATIVI Gli uffici amministrativi si trovano al primo piano ed esposti a Sud ed Ovest. Si raggiungono per mezzo di un’ampia scala ed un ascensore per il superamento delle barriere architettoniche. Appena giunti a questo livello, che si affaccia nella galleria, si trova il controllo-informazioni ed un ampio spazio di sosta e di disimpegno attrezzato con sedute ed illuminato dall’alto. Particolare rilevanza assume l’ufficio del sindaco con un’ampia vetrata che permette la visuale sulla piazza e la vista la chiesa.

LA BIBLIOTECA La biblioteca è stata posta superiormente alla banca ed all’ufficio postale ed esposta ad Est ed a Sud con un ampio lucernario per ottenere una idonea luminosità sui tavoli di lettura. È munita di controllo, di schedario, di scaffali per libri e materiali multimediali e servizi igienici.

L’AMBULATORIO L’ambulatorio comprende tre locali per le visite mediche, una sala di attesa ed i relativi servizi igienici. È stato posto in corrispondenza della cabina dell’auditorium con due ingressi ed una vetrata continua che si affaccia sulla galleria da cui prende luce.

IL PIANO INTERRATO L’accesso avviene per mezzo di una rampa con pendenza 10% posta adiacente alla farmacia ed è composto di 12 box per auto . L’areazione verticale è assicurata dal cancello automatizzato di ingresso, mentre, quella orizzontale da un cavedio posto sulla parete ad Est e coperto con una griglia in ferro. La superficie complessiva dell’areazione è superiore a quella prevista di 1/30 di quella del garage. Inoltre vi è anche la possibilità di raggiungere le scale e l’ascensore per portarsi ai piani superiori. Oltre ai servizi igienici vi sono i magazzini, un locale tecnico, un locale di sollevamento e l’archivio comunale.

LE STRUTTURE La struttura è stata prevista in c.a. con solai tipo lastre PREDALLES e fondazioni con travi rovesce. La chiusura dei vani interrati avviene con muri in c.a. con drenaggi ed impermeabilizzazioni.

I MATERIALI I materiali previsti per la realizzazione di questa struttura tengono in conto le produzioni locali. Particolare è stata la scelta delle pietre di rivestimento delle pareti esterne e quelle interne della galleria, fino al primo livello, che avverrà con lastre rettangolari di calcare di Garvano e di Entradico di colore rosso tipo etrusco, eccellente pietra da taglio e da decorazione, suscettibile di buon pulimento, molto appezzata dal Filarete , il quale, quando lavorò a Bergamo ne volle visitare le cave. Le murature esterne sono previste in laterizio con blocchi di cm. 40 a bassa dispersione termica. Le tramezzature saranno anch’esse in laterizio e le pavimentazioni generalmente in grès porcellanato ad eccezione di quella della galleria che saranno in pietra. Gli intonaci interni costituiscono gli elementi di finitura degli spazi. Per essi è previsto l’impiego dell’argilla, minerale argilloso del tipo illiti che offre una notevole resistenza meccanica e con una scarsa possibilità ai fessurarsi. L’intonaco di fondo sarà composto da argilla selezionata e sabbie in curva granulometrica. Grazie all’aggiunta di sabbia di pomice e perlite è un ottimo intonaco da interno per l’isolamento termico. Per la finitura sarà utilizzata esclusivamente l’argilla che oltre ad ornare ed abbellire le pareti, offre numerosi vantaggi sotto il punto di vista salutare e del confort. Questo materiale rende gli spazi più vivibili, infatti, i rumori sono attenuati, l’umidità viene regolata naturalmente, l’aria liberata da polveri e odori e senza contare che le radiazioni elettromagnetiche vengono notevolmente smorzate. Questo intonaco rimane comunque un materiale solido e resistente, facilmente rinnovabile e sarà coloralo preventivamente evitando la successiva pitturazione.

ELEMENTI DI ARREDO URBANO Per l’arredo urbano sono stati previsti : pali per stendardi, pali di illuminazione, pannelli a LED, bacheche per affissione, cartelli segnaletici, panchine, fontanini, dissuasori e cestini porta rifiuti. In particolare, le panchine saranno composte da impasto di cemento e da graniglia di marmo tipo rosso con superfici sabbiate e trattate con vernici antidegrado. Il cestino è costituito da una robusta struttura metallica di colore verde fissata a basamenti di materiali simili alle panchine. I fontanini sono in ghisa sabbiata e verniciati a polveri P.P. di colore verde. Le bacheche per affissione sono costituite da un pannello in doppia lamiera d’acciaio zincato con interposto strato di polistirene portato da un telaio in acciaio con parte superiore smontabile di colore verde. I pali per stendardi saranno costituiti da un tubo d’acciaio di mm. 90 con basamento e raccordo decorativo in ghisa sabbiato di colore verde. I dissuasori sono in linea con i tubi d’acciaio per gli stendardi. I pali di illuminazione presentano una rigorosa pulizia formale ed un’alta funzionalità dove il colore è protagonista del design. Il palo con l’applicazione internamente alla base, di moduli decorativi luminosi, crea nuovi effetti scenografici nella città di notte ma è anche una vivace e riconoscibile presenza durante il giorno. Le basi hanno un’altezza di ml. 7,00 ed bracci sporgono di cm. 120,00 di colore grigio verde.

ISOLAMENTO DEI SOLAI I solai piani di calpestio saranno isolati da un doppio strato incrociato in pannelli fonoisolanti in lana di legno mineralizzata con magnesite ad alta temperatura, conformi alla Norma UNI EN 13168, spessore mm 8 di dimensioni 500×2000 con reazione al fuoco B-s1,d0, omologati. Poi, un foglio di polietilene posato sui pannelli impedirà l’aggrappo del massetto sull’isolante. Per evitare ponti acustici tra massetto e pareti, l’intervento sarà completato da una fascia perimetrale verticale in pannelli in lana di legno mineralizzata con magnesite ad alta temperatura, conformi alla Norma UNI EN 13168 di sp. mm 20.

ISOLAMENTO DEI CONTROSOFFITTI mineralizzata con magnesite ad alta temperatura con fibra extrasottile (1mm) e superficie a vista “ a grana acustica” conforme alla Norma EN 1368 spessore mm 25 e di dimensioni 600×600 mm, rispondente inoltre alla Norma UNI 9714-M-A-F con reazione al fuoco B-s1,d0, omologati a bordi diritti, preverniciati sulla faccia a vista con pittura colore pastello.

GLI INFISSI I serramenti esterni e le vetrate saranno in alluminio a taglio termico ed i vetri formati da due lastre, una esterna di mm. 8,5 , a bassa trasmittanza e a basso fattore solare, ed una interna di mm. 6 atta a migliorare l’isolamento acustico. Tra le due lastre vi è una intercapedine di mm. 16 ermeticamente chiusa con aria secca, o gas neutro tipo argon, che permettono un basso irraggiamento solare creando un clima ottimale sia in estate che in inverno. La lastra interna, inoltre, permette l’abbattimento dei rumori esterni riducendo in modo considerevoli i decibel. Questa tipologia di serramenta determina una trasmittanza termica per unità di tempo e mq. di superficie U=1,2 W/mqK. I vetri consentono l’ingresso dei raggi solari indirettamente disperdendo quelli diretti, permettendo, così, di utilizzare una grande quantità di luce evitando l’indesiderato effetto serra durante la stagione estiva. Gli infissi interni sono previsti in legno di abete di colore arancio e trattati per renderli antincendio di classe minimo REI 60.

LE COPERTURE Le coperture piane sono state progettate considerando le condizioni meteorologiche del luogo, soggetto a frequenti precipitazioni ed abbondanti nevicate. Nella parte esterna, dopo il massetto delle pendenze, le coperture avranno una idonea impermeabilizzazione ottenuta con pannelli del tipo “barriera a vapore” e pannelli in sughero e pavimentazione..

IL PROGETTO CROMATICO Particolare rilevanza assumerà il colore in quanto contribuirà alla riconoscibilità degli spazi predisposti per gli utenti influenzandone lo stato d’animo ed i sentimenti perché esso è luce. Si sono scelte tinte bianche negli spazi illuminati dall’alto e tinte pastello per gli altri. Per la galleria centrale, considerata come uno spazio esterno, è stato previsto un rivestimento in pietra fino all’altezza del primo livello.

RIQUALIFICAZIONE SPAZI APERTI Gli spazi che sono stati interessati alla riqualificazione sono quelli della piazza centrale con il sacrato della chiesa e quelli antistanti la palestra a Est ed ad Ovest. Il primo intervento è stato quello che prevede il collegamento pedonale tra la piazza e lo spazio antistante la palestra ad Ovest alla quota (+6.80) mediante una gradonata che parte adiacente alla rampa di ingresso del garage ,alla quota (-0.20), e raggiunge il percorso posto tra l’edificio ed il confine del lotto alla quota (+4.80) alla via Costa Muratori. Per lo spazio posto ad Est è stato previsto uno spazio a prato con alberi dalla forma scaturita dalla geometria della scala di accesso adiacente alla palestra. Vi sono stati allocati 7 parcheggi per auto con possibilità di ampia manovra. E stata prevista la pavimentazione in pietra ed asfalto con adeguata illuminazione con pali. Adiacente alla zona a verde sono state allocate panchine e cestini porta rifiuti. Quanto all’area posta ad Est è stata prevista una fascia centrale di sosta con panchine e cestini circondata da prato ed alberi. L’intervento progettato più rilevante è stato quello della piazza adiacente il sacrato della chiesa. Esso comprende tutta l’area costituita dalle strade a Sud, dal sacrato e dalle vie Padre Paolo Belotti e Papa Giovanni XXIII. È stata prevista una pavimentazione in pietra locale della Val Seriana con lastre rettangolari poste a correre nella direzione Est-Ovest di colore grigio scuro e con inserti in pietra bianca che disegna la segnaletica strasale orizzontale. È stata, infine, attrezzata con pali di illuminazione, pannelli per affissione, cartelli segnaletici, panchine e cestini porta rifiuti.

LE STRATEGIE DI SOSTENIBILITA’ Il progetto è stato sviluppato sull’idea di garantire il miglior livello di sostenibilità ambientale. La localizzazione dei corpi dell’edificio sull’area e quelli di distribuzione delle sue parti sono stati accuratamente valutati prestando una particolare attenzione al rapporto con le geometrie solari. I materiali utilizzati sono stati selezionati in base alla rinnovabilità e al basso contenuto energetico durante il loro intero ciclo di vita. I serramenti interni sono in legno di abete e trattati, come già detto, per renderli antincendio di classe minimo REI 60 mentre quelli esterni sono in alluminio a taglio termico. I vetri sono del tipo basso emissivo con ottime prestazioni energetiche. Particolare attenzione sarà riservata all’utilizzo di materiali che possono rivelarsi nocivi per la salute, come colle e pigmenti colorati delle pitturazioni, laccature degli infissi interni, inerti e malte degli intonaci interni, ecc.

GLI IMPIANTI Il comune di Cenate di Sotto fa parte della zona climatica E con gradi giorno 2559, per cui gli impianti e la struttura dell’edificio dovranno rispondere alle seguenti caratteristiche: · contenimento delle spese di gestione, in particolare i consumi energetici; · sostenibilità ambientale; · efficienza energetica; · recupero delle acque piovane; Tutto ciò potrà avvenire con un adeguato isolamento termico delle pareti di perimetro, sia esse opache che vetrate, una efficiente parte impiantistica una autonoma produzione di energia elettrica del tipo rinnovabile, cioè fotovoltaica, ed un sistema di gestione integrato degli impianti. Per la parte muraria si procederà ad una adeguato isolamento esterno che coinvolge sia le pareti verticali che quelle orizzontali, mentre per la parte impiantistica si ritiene indispensabile un sistema di gestione integrato che consente di attivare separatamente gli impianti nelle singole zone che saranno interessate durante l’uso, e non globalmente, e ciò comporterà, vista la polifunzionalità della struttura un notevole contenimento dei costi di gestione, che saranno ulteriormente contenuti grazie alla produzione di energia fotovoltaica, e con ciò andando, compatibilmente con i costi di investimento verso l’edificio passivo.

ISOLAMENTO TERMICO Per il rispetto della classe richiesta dal bando è necessario procedere ad un adeguato isolamento, in particolare per le mura di perimetro si adopereranno materiali a bassa dispersione termica del tipo laterizi alveolari o equivalenti, le superfici orizzontali saranno adeguatamente isolate, le superfici vetrate saranno a doppio o triplo vetro, il tutto previa verifica termica per ottenere la classe C ai livelli di minor consumo dell’intervello previsto di prestazione.

GESTIONE INTEGRATA (BUINDING AUTOMATION) Per l’edificio in oggetto è prevista la “Gestione Integrata della struttura”, ovvero una soluzione costituita da tanti sottosistemi e impianti integrati tra loro in modo intelligente dove la variazione di uno dei parametri controllati da un determinato sottosistema determina un´azione di controllo, regolazione o comando delle apparecchiature appartenenti anche ad altri sistemi collegati. Il concetto “edificio intelligente” identifica questa costruzione progettata e costruita in modo da consentire la gestione integrata e computerizzata degli impianti tecnologici, delle attrezzature informatiche e delle reti di comunicazione, dell’auditorium. In tal modo l’edificio è capace di ottimizzare i cicli di vita dei sistemi costitutivi e delle loro attrezzatura, di ridurre i costi di occupazione e di accrescere la produttività organizzativa attraverso una progettazione e gestione corrette. Le tecnologie informatiche e di telecomunicazioni costituiscono lo strumento privilegiato per il raggiungimento di questo obiettivo, consentendo l´integrazione delle risorse impiantistiche presenti nell´edificio. Nell’ impianto potranno coesistere sottosistemi quali, sistemi idrici, sistemi di riscaldamento e condizionamento, sistemi di gestione dell´energia elettrica e illuminazione, videosorveglianza, sicurezza, antincendio, multimediali. Nel progetto, quindi, le dotazioni “intelligenti” dell´edificio sono concepite come un sistema integrato con gli impiantisti, e ciò comporta reali vantaggi rispetto ai sistemi tradizionali: quali la minor stesura di cavi, a parità d’ impianto, ridotti interventi invasivi sull’edificio, flessibilità e scalabilità del sistema in funzione di eventuali variazioni o implementazioni future, con conseguente riduzione dei costi di istallazione. Riduzione del consumo energetico attraverso l’utilizzo intelligente delle risorse e delle energie disponibili. Manutenzione semplificata del sistema. Sim esaminano separatamente i vari impianti previsti.

IMPIANTO ELETTRICOÈ innanzitutto doveroso, per l’edificio in oggetto, precisare che la potenza necessaria è di 20 kW. Il quadro di potenza interessato (contatore) si trova nel locale tecnologico. L’impianto progettato sarà sottotraccia, i cavi elettrici saranno dimensionati nel rispetto delle norme CEI. Verranno utilizzate prese interbloccate per utilizzatori “impegnativi “ affiancate da prese di tipo civile per apparecchiature di basso consumo. Per quanto riguarda l’illuminazione, sarà garantita da plafoniere stagne. Particolare cura dovrà essere posta nella distribuzione dei corpi illuminanti che sarà meglio studiata nella progettazione definitiva. Nel progetto vi sono garantiti i punti luce necessari in modo da permettere qualunque soluzione illuminatoria prevedibile (istallazione di faretti, tesate, lampadari, motivi di luce al neon, ecc…). Dovrà essere garantita l’illuminazione d’emergenza in tutti i locali. Saranno inoltre dislocate alcune luci esterne al fine di evidenziare il percorso d’ingresso. La protezione contro le sovracorrenti delle condutture è assicurata da interruttori automatici La protezione contro i contatti sopra citati verrà effettuata mediante la tecnica della” interruzione automatica dell’alimentazione”, ottenuta dal coordinamento tra l’impianto di terra e le protezioni differenziali da predisporre nel quadro elettrico generale. È stata attuata la protezione per l’interruzione automatica dell’alimentazione mediante messa a terra delle masse e interruttore differenziale I=30mA. Si dovrà garantire una terminazione dell’impianto di dispersione in prossimità del quadro, tramite l’impiego di un connettore equi-potenziale installato come punto di riferimento per le future misure delle resistenze di terra. La potenza prevista di impiego da un dimensionamento di massima, considerando che la cubatura complessiva dell’edificio è di circa 17000mc, mentre la potenza installata prevalentemente per illuminazione ed impianti può essere sinteticamente calcolata in 3W/mc si avrebbe una potenza globale installata di 51kW. In considerazione che non tutti gli impianti, per la diversità delle funzioni, per le singole necessità, e per la diversa esposizione non sono contemporaneamente adoperati si può ragionevolmente pensare ad u coefficiente di utilizzazione del 50%, per cui si ritiene sufficiente una potenza prevedibile di 25kW.

IMPIANTO DI MESSA A TERRA L’impianto di messa a terra è indispensabile per evitare che ci siano pericoli di scosse elettriche all’interno dell’edificio a causa delle differenze di potenziale tra le masse componenti il sistema. Inoltre all’esterno dell’edificio ha la funzione di consentire la messa a terra delle parti del fabbricato affinché si evitino differenze di potenziale fra le masse stesse e eviti le tensioni pericolose tra i bordi dell’edificio e il terreno. In sostanza si tratta di raccogliere tutte le eventuali correnti di dispersione dell’impianto elettrico per scaricarle a terra tramite un conduttore di terra collegato a degli appositi dispersori che, generalmente, sono a picchetto. Il processo avviene attraverso l’aggiunta di conduttori equipotenziali al sistema che, collegando le masse, lo portano ad avere lo stesso potenziale finale.

IMPIANTO FOTOVOLTAICO L’impianto fotovoltaico viene realizzato su una superficie di 310mq vetrata della galleria, realizzato con vetrate semitrasparenti e modulo fotovoltaico inserito, e 316mq di ulteriori superfici orizzontali individuati sulla copertura . Per la particolare disposizione dei moduli, orizzontali, perchè integrati e tipologia dei materiali, si ritiene che la resa per mq in kW è di 0,5, per cui si ha una potenza installata di picco di 31,3kW, che è sufficiente per le necessità della struttura. I termini di produzione, considerando il rendimento globale dell’impianto si avranno 500×616x95%x10%85%= 25.000kWh.

IMPIANTO ANTINCENDIO Da una valutazione del carico d’incendio dei locali non è emersa la necessità di un impianto di spegnimento automatico visto che la classe di incendio e del livello di rischio della destinazione d’uso della struttura in oggetto risultano essere bassi. Solo in una fase di maggiore esplicazione della progettazione potrebbero emergere per depositi cartacei o altre destinazione a rischio la necessità dello stesso. Allo stato sono sufficienti estintori a polvere da posizionare in zone ben visibili e segnalate.

IMPIANTO IDRICO L’impianto farà riferimento ad un collettore, e da qui al punto di erogazione (lavabo e vaso). Per la portata si farà riferimento al concetto di unità di carico UC.

IMPIANTO DI SCARICO Le tubazioni di scarico saranno fissate ai minimi di normativa previa verifica. La ventilazione è ottenuta mediante il prolungamento della colonna verticale fino oltre il tetto con un tubo dello stesso diametro della colonna.

IMPIANTO DI RACCOLTA DELLE ACQUE PLUVIALI Particolare importanza ha il recupero delle acque di origine meteoriche che verranno raccolte mediante pozzetti sifonati e convogliate in apposita vasca di raccolta, e per la parte di surplus al sistema fognario. La rete è destinata a raccogliere le acque di pioggia che ricadono sulla copertura del fabbricato e saranno destinate all’l’irrigazione dei giardini.

IMPIANTO TERMICO Per la climatizzazione degli ambienti (riscaldamento e raffrescamento) è previsto l’utilizzo di terminali ventilconvettori controllati dal sistema integrato di gestione che determina, a seconda delle esigenze l’attivazione degli stessi, e radiatori per i servizi igienici. Soltanto per l’autitorium è prevista l’aria condizionata a soffitto considerato l’affollamento delle persone ed il tempo di itrattenimento per gli spettacoli e le conferenze.

SCRIGNI DI LUCE - Denis Zaghi

$
0
0

Materia, forma, colore, luce si fondono in un gioco di relazioni elementari. L’architettura torna alla forma più essenziale, più primitiva, più naturale – il trilite – quasi a ricominciare da zero alla ricerca di nuove tecnologie, di nuovi linguaggi, nuove regole compositive, nuove ispirazioni. E’ tuttavia un processo di ri-generazione, non di cancellazione o di negazione. Quello che è stato continua a far parte del nostro bagaglio e di conseguenza a tornare, anche se adeguato, rivisitato. Tre portali si intersecano a diversi livelli, creando spazi di natura e dimensione differenti, in grado di definire ambiti funzionali molto eterogenei seppur in diretta continuità. Nella materia, come nelle forme, si avvia una nuova ricerca di sperimentazione. Metallo, cemento e legno, accolti allo stato grezzo, nella loro naturale imperfezione , divengono espressione del nuovo linguaggio, della ricerca di un essenziale ricco di profondità, emozionale e danno forma a pareti, arredi e perché no, ai prodotti. Nel contesto materico, primitivo, vibrante si innestano quattro scrigni isolati, algidi, asettici, a contenere le collezioni; quasi scrigni di luce nei quali i prodotti sono “congelati” ed esaminati in modo non più emotivo ma tecnico, astratti dal naturale contesto. In questo confronto esistenziale fra elementi e colori di diversa natura, le superfici accolgono i corpi illuminanti, li integrano, li proteggono o ne sono protette, presentando una rassegna di soluzioni fra le più disparate.

Luciferos_2013-4557_web_large

materia

Luciferos_2013-4862_web_large

Ingresso dal "giardino di cemento"

Luciferos_2013-4796_web_large

bancone e parete in corten

Luciferos_2013-4783_web_large

lo scrigno de "iCementi"

Luciferos_2013-4773_web_large

parete materica e "panca"

Luciferos_2013-4570_web_large

Tavoli e sgabelli in metallo e cemento

Luciferos_2013-4511_web_large

iCementi - lavori in corso

Luciferos_2013-4715_web_large

rampa di accesso illuminata da "cento trecento"


Fuori Salone 2013 _ ctrl+z UNDESIGN THE LAND - Silvia Invernizzi, federica crnjar, Tommaso Colombo Leoni

$
0
0

Un progetto/laboratorio per parlare di paesaggio e di biodiversità, riproducendo la campagna lombarda, e insieme sensibilizzare e diffondere la cultura dell’architettura del paesaggio. Il progetto riproduce uno spaccato di risaia: riso coltivato nei catini, “margini” verdi con piante erbacee della pianura nelle cassette della frutta, alle pareti foto del territorio agricolo e di api e una piccola mostra illustrativa.

Dsc_5979_large

--

Il modo in cui le forme proprie del territorio sono parte del bagaglio culturale degli individui, il ritmo dato dalle diverse colture e i colori della pianura saranno oggetto di riflessioni durante gli eventi organizzati nei giorni del Fuori Salone: inaugurazione con aperitivo e mostra illustrativa, incontro con un agricoltore sul tema della coltivazione del riso. L’allestimento diventa così l’occasione per raccontare che l’architettura del paesaggio non veicola solo valori estetici, ma deve avere il fine di ristabilire il rapporto tra cultura e territorio.

Dsc_5993_large

Dsc_5997_large

Dsc_6061_large

Dsc_6042_large

Dsc_6034_large

Dsc_6040_large

Dsc_6008_large

Dsc_6009_large

Kids Room - Manuela Bontà, Arch. Simona Zichichi

Bois-de-la-Bâtie - Joao Antonio Ribeiro Ferreira Nunes-PROAP

$
0
0

Un espace pour jouer ! La construction d’un lieu magique et diversifiée, générateur des meilleures conditions pour la croissance, pour l’apprentissage, individuel et collectif, pour la construction d’une société plus amicale, plus humaine. La construction d’un scénario magique pour nos jeux d’enfance, pour notre croissance, pour un avenir meilleur !

7_large

Vue de l'entrée nord du parc, près de la maisonnete, avec des vues pour la zone de jeux en face et de clairière dans la zone supérieure

Notre proposition pour la réorganisation programmatique de la grande clairière centrale du parc du Bois de la Bâtie part de l’identification d’une claire nécessité d’introduire dans ce lieu que nous trouvons et vivons aujourd’hui, un dispositif structurante et organisateur qui permette de définir et articuler facilement les divers programmes demandés. La proposition apparaît ainsi de la connaissance du site, du support et de l’identification des imperfections du fonctionnement actuel.

1_large

Emplacement

Ce dispositif organisateur et articulateur est topographique, un ensemble apparemment complexe de formes douces et amicales qui permettent de définir à partir d’un geste simple, unique, la localisation des divers programmes, sa délimitation, son articulation, en résumé la structure programmatique et infrastructurelle inhérente à elle même.

2_large

Plan général

Cette topographie consolide un bord, un territoire de transition qui définit et clarifie les différentes dynamiques inhérentes au lieu : ouvert/fermé, exposé/protégé, soleil/ombre…

3_large

Jeux pour les enfants/ formesajouer

Ces formes sont des pièces d’un vocabulaire simple et facilement compréhensible qui permet la construction de phrases suffisamment complexes dans le but de définir l’identité spécifique de l’individu et du groupe inséré dans le sens identitaire plus englobant et global de la société.

4_large

Schema l'eau

Les programmes stratégiquement sont localisés avec le but de permettre le maximum usufruit de chaque groupe, de forme définie et sûre, de forme indépendante, en définissant les « territoires de jeu » propres des diverses âges, mais disposés entre eux de forme suffisamment articulée et intégrée dans le but de promouvoir l’idée de l’individu, du groupe et de la société.

5_large

Section AA

Cet ensemble topographique définit avant tout la délimitation de la grande clairière centrale, avec une excellente localisation et exposition, et qu’à l’heure actuelle se présente d’une manière indéfinie. Se définit ainsi un bord. Ce bord délimite d’un côté la clairière, définit des diverses formes de séjour, zones plus ou moins exposées, zones à l’ombre, zones équipées avec des banques; et d’autre côté, entre la clairière et la forêt, il encaisse les divers programmes de jeu et de loisir.

6_large

Section BB

Les programmes se concentrent ainsi sur un espace compartimenté entre la clairière et la forêt. La topographie est douce, pour jouer. Revêtue par un gazon de grande capacité de charge et de facile manutention. Dans la zone de jeux les formes topographiques sont recouvertes par le caoutchouc. Le dispositif est hautement scénographique, invitant au jeu. Dans la base de cette topographie se coupent des cercles parfaits où se logent les divers équipements de jeu et les zones d’eau.

8_large

Vue de la zone des jeux infantiles, avec transition pour la clairière à travers des modelages topographiques verts. quelques éléments topographiques en caoutchouc font partie de la récréation interactive des enfant

L’espace de jeux proposé protégé par le mouvement topographique prétend d’être plus qu’un ensemble de jouets, mais est lui-même un objet d’interaction constante. Fait de couleurs, de textures et de formes qui réveillent les sens de toutes les enfants, indifférentement de leurs capacités physiques, il s’agit d’un espace qui appelle tous et n’impose pas d’obstacles. L’utilisation d’un plancher continu comme support permet une mobilité franche par tout l’espace. Les secteurs de sécurité des jouets prennent la forme de cercles parfaits qui les accueillent et amortissent les chutes avec des matériels doux (copeaux de bois, caoutchouc, sable) certaines d’elles en se transformant dans des appellatives boîtes de sable pour jouer. Les différences d’âges sont respectées et la naturelle division de l’espace permet la formation de regroupements. Les jouets, pensés pour ce lieu comme en faisant partie de la forêt, vont chercher des matériels à la nature, sont doux et chauds : en bois, corde, et autres matériels naturels. Balançoires, structures d’équilibre et pour grimper se combinent avec le support interactif qui les encercle, les topographies ovoïdes en caoutchouc et même les toboggans qui se présentent comme des tuyaux glissantes insérés dans les modelages verts, complètent les activités, sans oublier le potentiel de récréation qui le gazon et ces dunes a pour offrir. De petits animaux en bois réutilisée des coupes d’arbres à abattre animent les clairières pour les plus petits.

9_large

Vue depuis la grande clairière informelle renforcée par les éléments topographiques et végétation, en laissant au soleil les faces tournées vers le sud dévouées au séjour et le loisir

L’ensemble des pataugeoires occupe la localisation précédente, mais il s’encadre maintenant par le nouveau jeu topographique, en prenant forme de bulles circulaires, en béton, de petite profondeur, jamais en dépassant les 20cm, pour la sécurité des enfants. La subdivision dans de divers cercles permet de multiplier les jeux, quelques-uns sont seulement des enceintes avec de petits jaillissements d’eau, autres jouent avec la pression et mouvement, se suggère aussi qu’il puisse prendre forme de réception d’un toboggan, et qu’ils soient support d’ensembles de canaux de transport d’eau interactif, où l’eau est acheminée par les enfants. Le développement durable des solutions intègre cet espace avec l’environnement entourant, en ce qui concerne le choix des matériels naturels et de sa propre réutilisation, à l’utilisation de la morphologie comme système de collecte, conduction et infiltration de l’eau. Aussi le système de recyclage et de filtrage de l’eau des pataugeoires permet une utilisation soutenable de ces équipements ludiques.

10_large

Vue pour le secteur des pataugeoires, avec des jeux d'eau interactifs divers et douce transition pour la grande clairière

Le traitement de la végétation est aussi un élément de projet important. Exclues les arbres dans un état phytosanitaire inférieur, ainsi qu’à une libération de quelque espace et de recherche du soleil autour du Pavillon, cet abattage est compensé par le nouveau boisement dans le bord de la clairière, qui occupe les vallées topographiques, en exposant au soleil les faces tournées au sud, en respectant l’ensemble d’espèces existantes et en introduisant autres, adaptées au lieu, mais qui conservent le feuillage, en ravivant le scénario hivernal.

11_large

Vue depuis le côté sud du pavillon, avec des secteurs pavés pour récréation et activités des enfants, ainsi que de l'abri pour la pluie qui garantit les activités au plein air

12_large

Vue d'hiver, depuis le côté sud du pavillon, avec les secteurs de jeux infantiles pour les plus petits et bâtiment des wc et zone technique de la pataugeoire au fond

Ristrutturazione appartamento - Vera Donvito

$
0
0

Il progetto di ristrutturazione dell’appartamento ha previsto una diversa disposizione dei muri divisori interni e il rifacimento di tutti gli impianti.

A_large

B_large

C_large

D_large

E_large

F_large

G_large

H_large

I_large

L_large

M_large

N_large

O_large

Q_large

Rifacimento parziale appartamento - Gabriella Pesacane

$
0
0

Manutenzione straordinaria di una porzione di un appartamento degli anni ‘60. L’esigenza del committente era di ricavare un living composto da cucina/tinello con ripostiglio annesso; rifacimento del bagno padronale e creazione di un bagno di servizio. Sono state proposte tre soluzioni al fine di rispondere alle esigenze abitative della famiglia e alle sue abitudini.

Stato_di_fatto2_large

Stato di fatto, in giallo sono indicati i tramezzi da demolire

Nel rispetto della privacy del cliente, non sono pubblicate le fotografie dell’immobile

Progetto_living_1_large

Proposta progettuale n° 1 con indicazione di massima degli arredi

Page-4_large

Proposta progettuale n° 1: corridoio

Page-5_large

Proposta progettuale n° 1: prospettiva del wc e del living

Page-1_large

Proposta progettuale n° 1: prospettiva del living

Page-2_large

Proposta progettuale n° 1: soluzione per il corridoio

Page-3_large

Proposta progettuale n° 1: vista assonometrica d'insieme

Progetto_2_large

Proposta progettuale n° 2: pianta con indicazione dei tramezzi da costruire

Page-1_large

Proposta progettuale n° 2: living

Page-2_large

Proposta progettuale n° 2: corridoio

Page-3_large

Proposta progettuale n° 1: tavola illustrativa dei wc

Page-3_large

Proposta progettuale n° 3

Page-1_large

Proposta progettuale n° 3: soluzione per il living

Page-2_large

Proposta progettuale n° 3: prospettiva dei tre ambienti oggetto di intervento

Page-1_large

Proposta progettuale n° 3: tavola riassuntiva

Page-2_large

Proposta progettuale n° 3: assonometria del wc

LA BUTIQ - Isabel López Vilalta + Asociados

$
0
0

On the outskirts of Madrid, in the privileged La Moraleja complex, you will find ‘La Butiq’ bar. Its name comes from the old, previously existing business. They wanted to highlight the counterpoint between classic and modern by giving it a new and contemporary air.

7813_09_large

The premises – between party walls – opens its two contrasting glazed façades; to an outdoor terrace creating an atmosphere of chill- out style and to a portico area in the other façade where meals are served.

7813_01_large

The goal was to create a unique and enveloping space, a meeting point of great versatility. By day it adapts to a mainly executive public and at dusk it is transformed into an elegant cocktail bar.

7813_02_large

The reformation of the space was achieved by eliminating an attic in order to give greater height and organizing the space from a large central bar around which everything is distributed and organized. Careful lighting brings warmth to the whole.

7813_03_large

Stainless steel and brass light reflectors become more evident thanks to a system of indirect lighting which floods us with contrasts. The lamp, especially designed for this project, is suspended from the ceiling and illuminates the entire space, as much for work as for the diners.

7813_04_large

Interdisciplinary work with a team of young graphic designers has given rise to use part of the pixilated graphic application. The use of an updated, revisited classic print has been a formal resource to clad the facing wall that separates the access from the services, as much on glass as on stainless steel.

7813_05_large

7813_07_large

7813_08_large

Casa Montfullà - Hidalgo Hartmann Architectura

$
0
0

Nos encontramos con una parcela horizontal, testera y elevada sobre dos grandes taludes, como una atalaya desde donde disfrutar de unas inmejorables vistas hacia el llano agrícola que se extendía a sus pies hasta llegar a Salt y la ciudad de Girona. Se trataba pues de un emplazamiento excepcional que reclamaba de una intervención que reconociera los atributos del lugar y los pusiera en valor. Situamos un volumen silencioso y hermético que emergiendo del lugar adoptara el perfil original de la colina, como una fortaleza que dominara visualmente el paisaje. Un volumen que se encierra en sí mismo y se protege de las mediocres construcciones del entorno sirviéndose para ello de la geometría quebrada de sus gruesos muros. Unos muros que abrazan el espacio interior-exterior continuo, que a modo de patio nos permite crear un mundo propio centrando nuestra mirada hacia lo lejano. La sección nos muestra la continuidad de sus espacios desde el patio exterior hasta el estudio en la planta superior cruzando la sala y el patio interior que los separa y une al mismo tiempo. El hormigón con el que se ha construido la casa dota al objeto del peso, la masa y la textura necesaria para dar coherencia a la idea.

Img_hh_05_large

CREDITS
Autores del proyecto: HIDALGO.HARTMANN Jordi Hidalgo Tané, arquitecto, Daniela Hartmann, interiorista.
Arquitecto técnico: Rafel Serra Torrent
Colaboradores: Ana Roque, arquitecto, Rafel Serra Torrent, arquitecto técnico, Julia Fernandez Roldán, arquitecto. Promotores: Carme Ferrer i Xavier Puig.
Industriales: Estructures Olot S.L (estructura) LI-BRA S.L (constructor general) Fusteria Serra (carpintería y mobiliario) Plantalech (Carpintería de aluminio) Electrica Masaló (Instalaciones)
Fotografía: Jordi Hidalgo Tané
Superficie: 340m2

Img_hh_00_large

Img_hh_01_large

Img_hh_02_large

Img_hh_03_large

Img_hh_04_large

Img_hh_06_large

Img_hh_07_large

Img_hh_08_large

Img_hh_09_large

Img_hh_10_large

Img_hh_11_large

Casa-montullà_hidalgo-hartmann-3_large

Casa-montullà_hidalgo-hartmann-4_large

Casa-montullà_hidalgo-hartmann-5_large

Casa-montullà_hidalgo-hartmann-6_large

Casa-montullà_hidalgo-hartmann-7_large

Casa-montullà_hidalgo-hartmann-8_large

Casa-montullà_hidalgo-hartmann-9_large

Casa-montullà_hidalgo-hartmann-10_large


Casa RM - alfonso reina

$
0
0

La vivienda se emplaza en Son Puig, una zona residencial próxima al centro urbano de Palma de Mallorca (Islas Baleares, España). En una parcela en esquina de geometría trapezoidal, que condiciona desde un principio la compleja inserción del programa. Una buena orientación a sur, y las vistas al bosque de Son Puig determinaron finalmente cuál iba ser el “rostro” de la vivienda. La propuesta retrasa al máximo la edificación hacia su lindero norte para generar un amplio y luminoso vacío en el que se ubican la piscina, las terrazas y el jardín.

Img_0854_large

La vaguada de pinar y almendros a la que se enfrenta sin obstáculo alguno la casa y la decisión de elevar dos metros y medio el terreno natural sobre la calle otorgan a esta vivienda unas buenas vistas y una luminosidad que baña el interior de cada una de sus estancias.

Img_0842_large

Vivienda de formas limpias y concisas, se asienta sobre una plataforma de piedra caliza capri. La fachada principal de la casa la singulariza un cuerpo cúbico que se vuelca, a modo de privilegiado balcón, sobre las vistas al bosque. En este espacio y con orientación al sur el arquitecto ha situado el dormitorio principal de la vivienda; y a su espalda, mirando al este, el baño desde el que un amplio ventanal permite contemplar la salida del sol y las líneas de una antigua posesión mallorquina, con la que contrasta la arquitectura contemporánea de la vivienda.

Foto_16-02-13_13_13_06_large

La geometría de la parcela provoca un desarrollo longitudinal del programa en el que las diferentes estancias se van entrelazando. La planta baja está unificada por un único hueco en fachada que engloba la cocina y el estar comedor. En la planta piso se encuentran los dormitorios y una zona polivalente adaptable a las necesidades de la familia en cada momento. Una escalera longitudinal blanca, de acero, vidrio y madera actúa de hilo conductor y comunica las diferentes plantas de la vivienda dando salida a un solárium desde el que se divisa el bosque de Son Puig y la bahía palmesana. Los numerosos ventanales y una claraboya situada en la segunda planta inundan de luz el proyecto.

Img_2320_large

El blanco presente en toda la vivienda contrasta con la calidez del suelo de madera merbau. La orientación y disposición de los huecos de las ventanas permiten una ventilación cruzada en verano y los vidrios bajo emisivos reducen pérdidas energéticas en invierno.

Img_0955_large

La zona exterior de la casa cuenta con unas terrazas de piedra blanca, en la que se abre paso una piscina de gresite rectangular blanco coronada por una plataforma de madera que vuela sobre el agua. A ambos lados de la piscina sendas zonas ajardinadas otorgan frescor y realzan la luminosidad que el color blanco confiere al espacio exterior. En el lindero oeste de la vivienda, presidida por la sombra de un chopo sobre canto rodado blanco, el arquitecto ha proyectado una zona de juego infantil.

Img_2730_large

Y en la parte posterior de la casa se ha creado un jardín con canto rodado blanco que continúa en la pared con la utilización de gaviones como telón de un prunus. Junto al árbol varias vides trepan sobre el muro de hormigón creando un bonito juego de colores a modo de piel vegetal del duro material.

Img_1725_large

Img_3083_large

Img_2865_large

Img_2797_large

Img_2813_large

Img_5911_large

Img_5904_large

Img_5914_large

10-06-web_model__pb__large

10-06-web_model__p1__large

Edificio Residenziale R3 - ABDA architetti - botticini de appolonia e associati, General Planning S.r.l.

$
0
0

Il progetto costituisce la parte di un intervento che completa il puzzle urbano definito dal masterplan di E. Van Egerrat ad Assago e comolessivamente si caratterizza come un “suolo artificializzato”, una coperta verde che integrandosi nel parco integra a diverse quote un sistema di funzioni diverse. Come un tassello mancante, lo schema insediativo risolve le relazioni sia con gli edifici vicini, già definiti progettualmente che con il limite stradale.

01_pianta-coperture-prog-complessivo_large

Pianta Coperture Progetto Complessivo

L’operazione progettuale interviene lavorando sia su un principio di continuità delle componenti, integrate tra loro e di radicamento alla morfologia del parco. Non edifici separati ma una struttura che pone in rapporto tipologie diverse. Viene inoltre definita una sostanziale introversione degli spazi, (fatto che protegge e impedisce di vedere) nel costruire un sistema di patii cui si rivolgono sia le funzioni scolastiche che universitarie. L’edificio, così come avviene per la città storicamente consolidata, diviene simultaneamente una macchina complessa e fortemente differenziata sia spazialmente che funzionalmente, un sistema semplice in grado di integrare con gli stessi principi condizioni diverse. Esiste un significativo doppio livello percettivo del progetto: dall’alto dalle vicine residenze, come un lungo rettangolo verde punteggiato da fori (da cui emergono alberi posti nei giardini), e uno dalla strada dove il ridotto impatto volumetrico vede la tensione longitudinale della copertura, in contrappunto alla verticalità del corpo residenziale.

03_piante-1_large

Pianta Torre livello -1

E’ questo ad essere stato completato per primo anche a seguito di una serie di cambiamenti introdotti nello sviluppo della parte “orizzontale del progetto che ne ha cambiato i contenuti.

02_piante-0_large

Pianta Torre livello 0

La torre destinata ad alloggi di edilizia convenzionata presenta un’altezza pari a quella dei vicini edifici progettati da Park e Cino Zucchi e tipologicamente si caratterizza come una lama dotata di un vano scale ed ascensori centralmente disposti, con distribuzione degli alloggi da un ballatoio interno che si affaccia su un vuoto che illuminato da un lucernaio in copertura attraversa i dieci piani dell’edificio. Il sistema consente di avere da quattro a sei alloggi a piano con la possibilità di aggregare mono e bilocali a formare un trilocale. Tutti gli alloggi presentano soggiorni interamente vetrati ed aperti su logge rivolte ad est e ovest verso il parco sud o quello interno all’intervento, mentre a nord e sud finestre strette e alte (da 75 cm x 270 cm) marcate da ante scorrevoli di alluminio, consentono una grande flessibilità distributiva a camere e servizi.

04_residenza-pianta-livello1_large

Pianta Torre Livello +1

L’architettura si caratterizza come un prisma bianco, intonacato, quasi puro, che si “destabilizza”con leggere variazioni nell’inclinazione dei lati verticali e della copertura.

05_residenza-pianta-livello-tipo_large

Pianta Torre Tipo

06_prospetti-est_large

Prospetto Est

07_prospetti-sud_large

Prospetto Sud

08_prospetti-ovest_large

Prospetto Ovest

09_prospetti-nord_large

Prospetto Nord

10_sezione-a-a_large

Sezione A-A

11_sezioneb-b_large

Sezione B-B

12_sezione-c-c_large

Sezione C-C

13_tipologie-01_large

Pianta BK2

14_tipologie-02_large

Tipologia T1

15_tipologie-03_large

Tipologia M2

16_assago_r3_n_002_large

Dettaglio Prospetto Nord

17_dsc_0032__large

Fotografia Ovest

18_dsc_0113_large

Fotografia Sud-Ovest

20_assago_r3_n_129_large

Fotografia Sud

19_dsc_0188_large

Foto Sud-Est

Statoil Regional and International Offices - a-lab

$
0
0

After 20 months of construction, the Statoil regional and international offices at Fornebu outside Oslo, Norway is now complete. A-lab received the commission after winning first prize in an open competition in 2008. Statoil is a Norwegian energy producer, the 57th largest company in the world by revenue, with about 30 000 employees in 37 countries. From October 15th, 2500 of these employees will work in the new building – including Statoil’s international department.

018-atrium-_a-lab__large

The new office building stands on the site of the old airport’s multi-storey car park, most of the site being given over to the development of a new 5 hectare public park. One of the main goals of the Mikado inspired design has been to minimize the footprint of the building in the park, whilst creating a flexible and stimulating workspace- offering views over the fjord from most parts of the building and a spectacular view of the park, artworks and the fjord from the communal atrium space..

019-atrium-_a-lab__large

The project consists of five similar office modules, each 3 stories high, approx 140 meters long and 23 meters wide. Stacked on top of each other they form a climatized atrium and a multipurpose space on the ground floor. Due to the very short construction period, most of the building, including steel and concrete superstructure, facades and glazed structures, was prefabricated off-site. This lead to a high degree of precision despite the extremely fast on-site production. The steel superstructure enables the different office modules to cantilever up to 30 meters. Northern Europe’s biggest mobile crane was used for the assembly of the steel trusses.

020-atrium-_a-lab__large

CREDITS
Architect: a-lab
Interior design: a-lab & Momentum Arkitekter (NO)
Landscape architect: Østengen og Bergo (NO) -concept & Rambøll Norge (NO) -detail
Consultant structure: Norconsult
Ventilation: Norconsult
Electro consultant: Føyn

022-atrium-_a-lab__large

027-eksteri›r-_a-lab__large

051-atrium_mg_8206-7-8_72dpi__ivan-brodey__large

Photo © Ivan Brodey

052-atrium_mg_8240-1-2_72dpi__ivan-brodey__large

055-exterior_mg_7922-24_72dpi__ivan-brodey__large

059-exterior_mg_8694_72dpi__ivan-brodey__large

062-propeller-glass-_-exterior_mg_8395-97_72dpi__ivan-brodey__large

063-propeller-glass-_-interior_mg_8383-85_72dpi__ivan-brodey__large

064-interior-bridge-panorama_mg_8406-08_72dpi__ivan-brodey__large

065-interior-materiality_mg_8464-66_72dpi__ivan-brodey__large

Site-plan_1_1000_large

Plan1_1_500_large

Plan2_1_500_large

Plan4_1_500_large

Plan-5_lamellc_1_200_3_versions_large

Plan7_1_500_large

008-_luis-fonseca__large

004-_luis-fonseca__large

Appartamento di 220 mq - Alessandra Corvi

$
0
0

La progettazione ha riguardato la realizzazione degli arredi e mediante questi, la riorganizzazione degli spazi. L’ampio ingresso è stato ridimensionato mediante l’inserimento di un armadio a ponte. Oltre alla funzione di guardaroba, questo elemento diventa una quinta che divide lo spazio, lo articola e lo espande. Il soggiorno è stato rimodellato cedendo alla cabina armadio una sua appendice, che ne rovinava prima le linee. Il closet si è così ampliato dotandosi di uno spazio dedicato alle sole calzature. Una nuova libreria è stata inserita nel soggiorno, mantenendo lo stesso linguaggio stilistico dell’armadio in corridoio. Tutti i sottofinestra, che tradivano la loro appartenenza agli anni ‘60, sono stati ridisegnati con l’inserimento di eleganti copricaloriferi.

Insieme_large

soggiorno e vista dell'ingresso con l'armadio a ponte

Pranzo_large

vista del soggiorno dalla zona pranzo

Fiori_large

vista del soggiorno dall'ingresso

Img_2868_large

dettaglio della libreria

Img_2874_large

dettaglio dell'armadio a ponte

Cultura allo zen - 3AD Studio [architettura+design], Pasquale Pollara, salvatore bettino, Dalila Russo, calogero brancatelli, renato romeo

$
0
0

Il quartiere Zen di Palermo, sorge intorno agli anni ’70 su iniziativa dell’IACP di Palermo con un progetto dell’arch. Vittorio Gregotti. Ancora oggi il quartiere è afflitto da problemi di varia natura che ne hanno condizionato lo sviluppo e l’integrazione con il resto della città. A nulla sono servite le iniziative che negli anni le amministrazioni hanno realizzato nel tentativo di rivitalizzare l’area, ne sono esempio il Velodromo o il recente Centro Commerciale. L’idea progettuale parte dalla volontà di dare vita ad un nuovo polo che non sia solo un Museo d’Arte ma che diventi un centro catalizzatore di eventi per l’intero quartiere e che, con la sua presenza, rivitalizzi e cambi la storia dello Zen restituendo un’ identità agli spazi anonimi e lo riconnetta con il resto della città. Ascoltando gli abitanti del quartiere si riesce a cogliere il loro disappunto nei confronti di un’opera architettonica ritenuta da loro troppo incombente, lamentando la presenza del troppo “cemento” e la mancanza di spazi di aggregazione. Da qui è scaturita l’idea di realizzare un’ architettura quasi a volume zero; la volontà progettuale è quella di non sovraccaricare ulteriormente un’area già satura ma di dare una pausa alla fitta presenza di volumi architettonici imponenti, come lo sono le residenze. Per questo il progetto è per la maggior parte interrato, solo un volume e una pensilina fuoriescono dal sistema ipogeo. Nuove attrezzature trovano spazio all’interno dell’impianto, disposto su due livelli; il primo accoglie l’ingresso al museo e le sale espositive permanenti che si configurano come dei cubi rivestiti in legno e rialzati dalla quota del piano di calpestio creando un podio per l’esposizione delle opere d’arte, mentre al piano sottostante a cui si accede attraverso una scala scultorea e un blocco ascensori, si trovano le sale temporanee, gli uffici amministrativi, il punto di ristoro, i locali tecnici e il deposito; tutti questi ambienti sono pensati come dei cubi sospesi staccati tra loro e posizionati in modo da creare un percorso espositivo naturale che accompagni il visitatore durante il percorso. Le piazze sono il vero fulcro del progetto, e nascono dalla precisa volontà di fornire al quartiere un luogo di incontro, e di socializzazione anche per i visitatori del museo che dopo la visita, incoraggiati da uno spazio accogliente, vi si possono trattenere. La superficie della piazza a quota strada è rivestita con una pavimentazione in pietra locale alternata da fasce di vegetazione da cui scaturiscono: un sistema di sedute e di lucernari, un grande specchio d’acqua inclinato, ed una pensilina, tutti elementi che determinano la configurazione di un’ area di refrigerio nei periodi più caldi. Due grandi monumentali scalinate e un sistema di rampe permettono la discesa alla piazza ipogea di accesso all’auditorium, alle sale prove e i laboratori creativi pensati per essere fruiti sia da artisti che dagli abitanti del quartiere. Considerando gli spazi pubblici come attrattori sociali e luoghi di libera accessibilità, il progetto si indirizza chiaramente verso una progettazione di spazi educativi sostenibili che permettano di cambiare le abitudini quotidiane degli abitanti promuovendo buone pratiche capaci di migliorare la qualità di vita. Lo spazio pubblico consente, contemporaneamente, esposizione – spazio di rappresentazione – ecopresenza – spazio di socialità. (Amendola 1997).

2

pianta -6,00 e sezione

5

vista ingresso museo

6

vista piazza

7

vista piazza

8

vista ingresso

4

vista auditorium

A0_bbprr5_large

tavola concorso

Viewing all 11324 articles
Browse latest View live




Latest Images