Quantcast
Channel: Divisare - Projects Latest Updates
Viewing all 11324 articles
Browse latest View live

Progettazione antincendio stabilimento Isolcell Spa - Andrea Casu

$
0
0

Progetto di adeguamento antincendio dello stabilimento Isolcell Italia Spa

Andrea Casu — Progettazione antincendio stabilimento Isolcell Spa


Nuovo edificio polifunzionale. Rimini - Studio Tecnico Bellotto, Gaspare Chiodo, Marco Fosella, Silvia Gagliardi

$
0
0

INSERIMENTO NEL CONTESTO L’obiettivo del Concorso è finalizzato alla realizzazione di un nuovo edificio polifunzionale a completamento della dotazione dei servizi inclusi nella sede GasRimini, alla risistemazione dell’area a parcheggio adiacente al lotto di proprietà con la conseguente realizzazione di un museo della scienza con annesso parco urbano, un parcheggio interrato ed un parcheggio a raso. La trasformazione ipotizzata dal progetto intende privilegiare, insieme all’assolvimento delle domande funzionali per i nuovi usi, un’attribuzione di valore paesaggistico ed urbano all’intervento.

Studio Tecnico Bellotto, Gaspare Chiodo, Marco Fosella, Silvia Gagliardi — Nuovo edificio polifunzionale. Rimini

Tavola 1 SECONDA FASE

SPAZI ESTERNI Livello interrato Il livello interrato relativo al nuovo edificio SGRè collegato all’interrato esistente e può ospitare un massimo di 30 posti auto a i quali si aggiungono due accessori: un magazzino di 89 mq e un locale tecnico di 60 mq. I collegamenti verticali sono invece assicurati da due vani scala protetti e da due ascensori, facilmente fruibili ed accessibili attraverso una zona filtro. E’ presente inoltre un ulteriore parcheggio interrato per 160 posti auto ad uso privato, situato in corrispondenza del parcheggio fuori terra pubblico di Piazzale Chiabrera ed accessibile tramite rampa a doppio senso di marcia, anch’esso in diretto collegamento con lo spazio interrato ubicato nel “quartier generale”SGR tramite collegamento interno automatizzato. La superficie lorda totale del piano è di 1150 mq, con un’altezza interna netta di 2,50 ml. Il livello, come già detto, risulta completamente connesso e percorribile. Il ricambio d’aria naturale è garantito da aperture di areazione poste sul solaio di copertura, disposte in modo da consentire un efficace ricambio dell’aria ambiente, nonchè lo smaltimento di eventuale calore e fumi presenti nel vano.

Studio Tecnico Bellotto, Gaspare Chiodo, Marco Fosella, Silvia Gagliardi — Nuovo edificio polifunzionale. Rimini

Livello fuoriterra Il lotto adiacente all’area di intervento viene risistemato a parcheggio a raso suddiviso in due zone: una pubblica di circa 200 posti auto e una privata a servizio della SGR di circa 150 posti auto, il tutto collegato e dotato di accessi automatizzati. L’area privata ospita anche il Museo della Scienza, immerso in un’area verde che è parte e punto focale di un’estesa riorganizzazione di verde urbano, flussi pedonali e ciclabili, viabilità carrabile e posti auto.

Studio Tecnico Bellotto, Gaspare Chiodo, Marco Fosella, Silvia Gagliardi — Nuovo edificio polifunzionale. Rimini

IBRIDO PARCO/MUSEO Nell’area circostante il museo, su una superficie di circa 2000 Mq, viene realizzato un piccolo parco tematico legato al tema dell’energia. Il sito è interamente attraversato da una linea curva luminosa che lambisce la facciata curva del museo e si estende fino ai confini del parco avvolgendolo in un abbraccio. In tal modo l’edificio e il suo contorno si fondono dando vita ad un luogo espositivo in cui esterno ed interno, anche grazie alla totale trasparenza delle facciate del piano terra, sono l’uno il prolungamento ed il completamento dell’altro. Parco tematico e museo, di fatto, diventano un luogo ibrido dove interno ed esterno, natura e costruito, parco e museo diventano un solo oggetto in cui i limiti si annullano. La linea curva disegna una gradonata, che è in grado di accogliere fino ad un massimo di 280 persone sedute per assistere a performance o eventi all’aperto, è lambita da un percorso pedonale pavimentato della larghezza di 4 metri che attraversa l’intero lotto. La gradonata è rivolta verso uno specchio d’acqua lineare al cui interno si trova un grande “monolite bianco”, realizzato in materiale traslucido, dalle dimensioni di 10×10 metri che di notte può essere illuminato, trasformandosi in un vero e proprio oggetto di “Land Art”, oppure può essere utilizzato come schermo per proiezioni tematiche legati alle esposizioni temporanee del museo. A lato del museo, rivolto verso il nuovo edificio SGR si trova una vasca d’acqua che riflette il grande sbalzo del piano superiore dell’edificio. All’interno di questa vasca si trovano dei prismi luminosi, ognuno di forma, dimensione, orientamento ed inclinazione diverso dall’altro che creano un particolare effetto visivo sia al parco che dall’interno del Museo. I prismi, infatti, attraversano il solaio del museo entrando in una sala del piano interrato. Visti dall’esterno sembreranno degli “Iceberg” che galleggiano sull’acqua mentre visti dall’interno del museo sembreranno delle schegge luminose incastonate nel soffitto della sala espositiva, portando a ridefinire il concetto e il senso dell’esperienza sensoriale visiva individuale.

Studio Tecnico Bellotto, Gaspare Chiodo, Marco Fosella, Silvia Gagliardi — Nuovo edificio polifunzionale. Rimini

EDIFICIO POLIFUNZIONALE GASRIMINI Il nuovo edificio ha una superficie utile di circa 1.815 mq ed una superficie lorda complessiva di circa 2380 mq, il tutto sviluppato su cinque livelli fuoriterra, ai quali si aggiungono 1150 mq del livello interrato. Il fabbricato si trova in un lotto in cui sono presenti diversi edifici realizzati con caratteristiche architettoniche non omogenee ma legati gli uni agli altri dalla presenza del mattone facciavista. Per questo motivo si è deciso di utilizzare il laterizio e l’acciaio corten nelle parti di tamponamento opache anche se queste, vista la grande trasparenza delle facciate del fabbricato, sono limitate. Per armonizzare al meglio il nuovo edificio con quello adiacente si è deciso di utilizzare la stessa tipologia a “stecca” e di mantenere un evidente stacco tra il basamento a doppia altezza ed il corpo superiore del fabbricato articolato su tre livelli. Su Via Chiabrera, al posto del porticato che caratterizza l’edificio esistente, si è deciso di realizzare un percorso pedonale a doppia altezza coperto, arretrando il basamento di circa due metri rispetto al corpo superiore. Questa soluzione ha permesso di ottenere un perfetto allineamento con i volumi del fabbricato adiacente e di mantenere la continuità del percorso pedonale coperto. In tal modo viene anche mantenuto l’allineamento fronte strada dei fabbricati e la tipologia della quinta architettonica che risulta omogenea su via Chiabrera. Sul fronte posteriore, il basamento a doppia altezza curva come se fosse attratto dal campo gravitazionale della rampa di ingresso al parcheggio interrato, uscendo dal perimetro del corpo superiore e creando una terrazza. Questa soluzione ha consentito sia la creazione di un ampio spazio pedonale e verde, sia di espandere la dimensione del basamento senza interrompere la possibilità di accedere dal nuovo edificio a quelli presenti, favorendo e dando continuità e connessione a i flussi pedonali del lotto. L’arretramento della facciata del basamento di circa 2 metri rispetto alla propria copertura consente di passare dal portico del fabbricato esistente al percorso esterno al basamento del nuovo edificio restando sempre al riparo da sole ed agenti atmosferici.

Studio Tecnico Bellotto, Gaspare Chiodo, Marco Fosella, Silvia Gagliardi — Nuovo edificio polifunzionale. Rimini

DISTRIBUZIONE INTERNA BASAMENTO I primi due livelli del nuovo edificio sono trattati come un “edificio all’interno dell’edificio”. Essi si sviluppano su una doppia altezza, per dare respiro ed una giusta dimensione alle funzioni ospitate, ed accolgono la Reception del Centro Congressi e dell’Albergo con il relativo Bar, Front Office e Back End della Società GasRimini La Reception è ubicata nella parte est in uno spazio a doppia altezza, accessibile da entrambi i lati del complesso, e controlla il flusso dei visitatori del Centro congressi e dell’Albergo. Il volume del bar, di circa 85 mq, realizzato in vetro opalescente si configura come un volume di 3 metri di altezza quasi “galleggiante”, sospeso sopra il bancone della Reception da un lato ed il bancone del Front – Office dall’altro. A questo di accede esclusivamente dalla reception utilizzando una scala ad uso esclusivo del bar o il vano scala con ascensore che serve i vari livelli dell’edificio. Il volume bianco sospeso nel vuoto è perfettamente visibile dall’esterno poichè la facciata a doppia altezza del basamento è interamente trasparente e questo contribuisce a creare una immagine architettonica di forte personalità pur mantenendo sobrietà e semplicità nella sagoma esterna del fabbricato. Il Front Office – Back End è ubicato nella parte ovest del basamento, anch’esso in uno spazio a doppia altezza. Il Front office è accessibile sia da Via Chiabrera che dal lato interno, in modo tale da facilitare gli utenti nella fruizione dei servizi offerti da SGR. Nel Front office i clienti trovano una sala d’attesa e un bancone di Front office per il ricevimento e l’accoglienza. Alle spalle del Front office si trovano inoltre alcune postazioni di Back end. DISTRIBUZIONE INTERNA CORPO SUPERIORE Il corpo superiore del fabbricato si articola su tre livelli , due dei quali destinati a Centro congresso e l’ultimo destinato ad Albergo, con una copertura piana trattata a Roof-Garden a servizio degli utenti dell’Albergo e a quelli del Ristorante “Quartopiano”. Vediamo di seguito la descrizione di dettaglio di ciascun livello. LIVELLO IISALA CONVEGNI DA 350 POSTI Questo piano è occupato quasi integralmente da una grande sala convegni da 350 posti. Il Foyer dal quale si accede alla sala è servito da una scala compartimentata e da un ascensore interamente vetrato, il quale permette di godere della vista del panorama in attesa di un briefing o di un convegno. Da questo Foyer si può inoltre accedere ai bagni suddivisi per sesso ed accomodarsi direttamente in sala convegni. A servizio della sala si trova inoltre un vano accessorio di controllo, dove troviamo tutti i dispositivi di controllo dell’illuminazione, dei sistemi di oscuramento e dell’impianto audiovisivo. Infine, dall’interno della Sala Convegni si accede alla terrazza di circa 80 mq rivolta verso la sede esistente SGR. LIVELLO IIISALA CONVEGNI DA 205 POSTI Il terzo piano è occupato da una sala convegni da 205 posti e da una piccola porzione di Hotel costituita da due prestigiose Junior- suite con vista verso il binomio Nuovo Parco /Museo e verso il mare. Per favorire il corretto funzionamento ed un’ottimale distribuzione dei flussi, le Suite sono funzionalmente separate dalla sala convegni e non esiste alcuna interferenza tra le due zone. Il Foyer dal quale si accede alla Sala Covegni in oggetto è servito da una scala compartimentata e da un ascensore. Questo spazio Foyer è caratterizzato dalla presenza di due volumi cilindrici, quello dell’ascensore e quello del corpo bagni, entrambi rivestiti in vetro opalescente, i quali rendono architettonicamente interessante l’ambiente, essendo comunque fortemente caratterizzato da una completa trasparenza delle facciate verso Via Chiabrera e verso l’area interna SGR. LIVELLO IVHOTEL E SALA RISTORANTE L’albergo, posto all’ultimo livello, è composto da 9 camere doppie Superior e 3 Junior Suite per un totale di 24 posti letto. Le camere sono tutte disposte all’ultimo livello con l’esclusione di due Junior Suite che si trovano, come già detto, al piano sottostante e godono di una splendida vista panoramica verso il mare

Studio Tecnico Bellotto, Gaspare Chiodo, Marco Fosella, Silvia Gagliardi — Nuovo edificio polifunzionale. Rimini

Le camere I bagni sono rivestiti da una “pelle” materica costituita da doghe di legno wengè intervallati da fughe a vista e sono separati dalle camere da una quinta vetrata la quale consente di vedere il vano doccia con idromassaggio-cromoterapia integrati, e il lavabo con relativo specchio e rubinetteria incassati a parete. Questa soluzione dilata la dimensione spaziale della camera, attribuendo una maggiore sensazione di comfort e contribuendo ad incrementare la dimensione percepita del vano. La parete su cui poggia la testata del letto è rivestita in pannelli in tessuto con piccole fughe tono su tono, in cui è inserita una nicchia orizzontale illuminata che crea un’atmosfera calda e rilassante, pur possedendo un design moderno e minimal. La sala ristorante In adiacenza alle camere e direttamente collegata con il ristorante “Quartopiano” si trova una sala ristorante che può ospitare fino a 50 coperti. La parete di fondo della sala è trattata come cantina a vista, e funge da elemento d’arredo in linea con le forniture e l’illuminazione.

Studio Tecnico Bellotto, Gaspare Chiodo, Marco Fosella, Silvia Gagliardi — Nuovo edificio polifunzionale. Rimini

LIVELLO VROOF GARDEN La copertura dell’edificio, servita da entrambe i corpi scala, è un grande ambiente scoperto di circa 430 Mq. A questo livello si trova una struttura lignea tipo pergolato che può essere utilizzata come supporto per tende mobili, creando così un ambiente versatile secondo l’occorrenza. Il Roof garden è arredato con tavoli e divani per il relax degli ospiti della SGR ed è inoltre fornito da un piccolo locale bar per la preparazione di aperitivi e stuzzichini.

Studio Tecnico Bellotto, Gaspare Chiodo, Marco Fosella, Silvia Gagliardi — Nuovo edificio polifunzionale. Rimini

MATERIALI La nuova Sede SRGè caratterizzata dalla presenza di inserti in acciaio corten sulla facciata vetrata del corpo superiore del fabbricato. Gli inserti sono distribuiti in modo regolare sul fronte e sono pensati in maniera tale da sembrare elementi liberamente galleggianti all’interno del rivestimento vetrato. L’utilizzo dell’acciaio corten è stato pensato per un miglior inserimento nel contesto, ove la gamma di tonalità dell’intorno, costituita essenzialmente dal mattone faccia a vista in tutte le sue applicazioni, delinea il range a cui attenersi. Proprio per questo serviva un materiale che oltre ad inserirsi nel contesto, caratterizzasse un edificio senza inficiare sulla leggerezza che lo contraddistingue. Solo i due prospetti laterali, infatti, sono opachi, trattati con lastre di corten intervallate da “tagli” di luce composti da vetrate trasparenti. Mentre la facciata su Via Chiabrera è trattata a vetro trasparente con eventuale sistema schermante inserito nelle vetrate (vedi paragrafo successivo), il prospetto interno alla sede, ossia il retrostante, è caratterizzato da frangisole verticali in vetro opalescente, i quali non aggettano rispetto al filo del fabbricato ma al contrario sono contenuti in esso. Per quanto riguarda il Museo, come già detto, i due livelli sono pensati come un basamento più materico, il quale “sostiene” un volume di vetro acidato che galleggia nel nuovo Parco.

Studio Tecnico Bellotto, Gaspare Chiodo, Marco Fosella, Silvia Gagliardi — Nuovo edificio polifunzionale. Rimini

SOLUZIONI INNOVATIVE PER IL RISPARMIO ENERGETICO Il fabbricato è pensato per essere il più possibile autosufficiente per quanto riguarda la climatizzazione e l’illuminazione naturale in modo da ridurre al minimo i consumi energetici. Per quanto riguarda il raffrescamento passivo si utilizza il principio di Bernoulli – Venturi, detto effetto camino, per l’estrazione naturale dell’aria surriscaldata dall’alto favorendo l’ingresso di aria fresca dall’esterno. Il principio ha un funzionamento molto semplice: le nuove vetrate della sede SGR sono dotate di aperture ubicate nell’estremità superiore ed in quella inferiore; l’aria calda interna tende ad accumularsi verso l’alto perchè più leggera di quella fredda. Quando quest’ aria, più calda di quella esterna, arriva alle aperture poste nella parte alta della vetrata, tende a fuoriuscire, mentre dalle aperture poste nella parte bassa viene immessa per depressione aria fresca dall’esterno. Nel periodo invernale le aperture negli infissi vengono mantenute chiuse per favorire l’effetto serra e mantenere all’interno del fabbricato il calore gratuitamente fornito dal sole. Ovviamente nei periodi più caldi dell’anno l’edificio verrà climatizzato con l’utilizzo di impianti successivamente citati, ma nelle mezze stagioni la climatizzazione sarà del tipo “passivo” con conseguente riduzione dei consumi energetici. Inoltre le nuove vetrate saranno infissi in PVC classe A con profilo a 5 camere Uf : 1.3 W/(m²/K), tenuta all’aria classe 4, vetri 4/15/4 con gas argon Ug : 1.0 W/(m²/K), con interposta sistema di schermatura passiva orientabile e modulabile elettricamente. Va infine segnalato che la vetrata ai primi due piani dell’edificio, attraverso l’immissione di un microfilm puntinato all’interno del doppio strato dei vetri, inibisce il riscaldamento dei raggi solari estivi alti sull’orizzonte, vietando il passaggio di essi all’interno del fabbricato e proteggendolo quindi da un eccessivo riscaldamento. Al contrario, consente al sole invernale, basso sull’orizzonte, di entrare a fondo nell’edificio riscaldandolo. Anche l’isolamento acustico è curato nei dettagli al fine di eliminare riverberi nei locali o passaggio di rumori da un ufficio all’altro e tenendo sempre l’intensità sonora inferiore ai 35 db. La parte a terrazza, inoltre, sarà in parte utilizzata per la posa di lamina fotovoltaica in silicio amorfo, composti da celle flessibili in film sottile a tripla giunzione e membrane impermeabilizzanti bituminose, perfettamente inserita nel contesto non avendo bisogno né di staffe né di supporti per il fissaggio, garantendo inoltre maggior efficienza e potenza rispetto al normale cristallino. Inoltre essendo considerato impianto integrato innovativo beneficerà della maggior incentivazione proposta dal titolo III del IV Conto Energia. PREVENZIONE INCENDI E VIE DI FUGA Per quanto riguarda la prevenzione degli incendi sarà preliminarmente svolta la valutazione e stima analitica del carico di incendio dei locali, per determinare, in accordo con il competente Comando VVF, le strategie e misure di prevenzione degli incendi, unitamente ai relativi sistemi di protezione passiva ed attiva. La protezione attiva sarà realizzata, ove occorrente, mediante sistemi di rivelazione e segnalazione di allarme antincendio del tipo indirizzato con sensori di tipo ottico ad effetto Tyndall (rivelatori di fumo), afferenti ad una centralina programmabile a zone con predisposizione per telesegnalazione a distanza. Ove i carichi di incendio lo richiedano ed in ogni caso conformemente alle disposizioni impartite dal locale Comando VVF saranno realizzato impianti di spegnimento ad attivazione manuale e/o automatica. In funzione delle caratteristiche dei locali e dei materiali conservati saranno scelti ed impiegati agenti estinguenti idonei, privilegiando soluzioni impiantistiche non invasive e che consentano di evitare il danneggiamento dei materiali conservati ed archiviati. In tal senso verranno privilegiate le tecnologie impiantistiche a gas, con particolare riguardo a quelle a gas inerti, con sistemi a saturazione degli ambienti, adeguando le predette soluzioni impiantistiche alle esigenze ed alle conformazioni degli ambienti e tenendo conto della particolare conformazione e disposizione dei locali destinati ad archivi, che presentano carichi di incendio parzializzati e suddivisi nei vari ambienti. Il tutto previa verifica e progettazione di tutte le necessarie misure di protezione passiva, da realizzare, ove occorrenti, mediante adeguamento delle pareti e/o soffitti alle caratteristiche di resistenza al fuoco richieste.

Studio Tecnico Bellotto, Gaspare Chiodo, Marco Fosella, Silvia Gagliardi — Nuovo edificio polifunzionale. Rimini

RIORGANIZZAZIONE DELL’AREA COMMERCIALE DELLA SEDE ESISTENTE, INTEGRATA CON IL PIANO TERRA DEL NUOVO EDIFICIO L’area da riorganizzare è stata ridistribuita inserendo tutte le funzioni espressamente previste dal bando ovvero viene realizzato: – 1 ingresso dall’area porticata dal quale si può accedere a tutti gli uffici – area ufficio clienti e area ufficio crediti – area gestione clienti e approvvigionamento – area servizi energetici, marketing e ufficio legale – accoglienza centralino – sala di attesa clienti – ufficio di rappresentanza – tre uffici singoli – Sala riunioni – Locale mazazzino – Due locali per fotocopiatrici. L’ingresso agli uffici riorganizzato è stato posizionato sotto il portico a doppia altezza. Questa soluzione garantisce una migliore visibilità dell’ingresso agli uffici poichè questo, di fatto, si affaccia direttamente su Via Chiabrera. Inoltre, questa soluzione, rende agevole la comunicazione tra la sede esistente riorganizzata e l’ingresso al front office posto nel nuovo edificio a cui si accede sempre dalla stessa Via Chiabrera.

Studio Tecnico Bellotto, Gaspare Chiodo, Marco Fosella, Silvia Gagliardi — Nuovo edificio polifunzionale. Rimini

IMPIANTISTICA Particolare attenzione nella progettazione sarà rivolta al risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili, mediante tecnologie quali il fotovoltaico, le pompe di calore e i sistemi di ricambi d’aria a recupero energetico, non disgiunti dall’impiego di sistemi di ventilazione naturale anche con impiego della tecnologia free-cooling e il recupero delle acque piovane per l’irrigazione delle aree verdi. Per quanto riguarda il pacchetto di copertura si è pensato di creare un nuovo pacchetto “caldo” calpestabile composto da lastre di fibra di legno legate con cemento accoppiate ad un isolante in poliuretano espanso. Sono stati studiati, data la destinazione d’uso del fabbricato, anche gli accorgimenti che permettono la separazione acustica tra i vari livelli interni: tappeti acustici sotto divisori orizzontali e tra le paratie che compongono le pareti divisorie tra locali con differente destinazione, controsoffitti fonoassorbenti, pavimenti in linoleum anti rumore da calpestio. L’impiego di tecnologia a led e sistemi di illuminazione a flusso regolabile, con sensori di illuminazione, contribuiranno, nella compatibilità con le esigenze derivanti dai calcoli illuminotecnici, a ridurre i consumi di energia dell’edificio. Per quanto riguarda gli impianti elettrici in generale essi prevedono: circuiti montanti, circuiti derivati e terminali; quadro elettrico generale e/o dei servizi, quadri elettrici locali; alimentazioni di apparecchi fissi e prese; punti luce fissi e comandi; illuminazione di sicurezza, ove prevedibile. Quali indicazioni di riferimento per la progettazione degli impianti elettrici, ausiliarie telefonici, ove non diversamente concordato e specificato, si assumeranno le indicazioni formulate dalla Guida CEI per la dotazione dei vari ambienti e per i servizi generali. Per gli impianti elettrici, nel caso più generale, è indispensabile l’analisi dei carichi previsti e prevedibili per la definizione del carico convenzionale dei componenti e del sistema. L’impianto telefonico – trasmissione dati sarà del tipo a cablaggio strutturato con caratteristiche minime per classificare la rete di trasmissione dati in categoria 5 (o superiore ove richiesto). Una cura particolare sarà data alla scelta e dimensionamento delle sorgenti di illuminazione, che dovranno soddisfare i requisiti illuminotecnici richiesti per le attività svolte. L’impianto sarà suddiviso tra un sistema di illuminazione generale (preferibilmente a intensità variabile in relazione alle condizioni di luce esterna) ed uno puntuale da realizzare mediante apparecchi a sospensione. MUSEO DELL’ENERGIA Il museo si trova all’interno dell’area a parcheggio scoperto SGR. Esso è circondato da un’area verde di circa 2000 mq mantenuta a prato, con l’inserimento di alberi di alto fusto. Quest’ area occupa una posizione strategica poichéè connessa alla rete dei percorsi ciclo-pedonali che collegano il polo con i punti nevralgici della città. In tal modo è possibile raggiungere a piedi o in bicicletta il Museo, il quale vuole configurarsi come un laboratorio di sviluppo e di divulgazione di idee su un modello di vita “green” tecnologicamente ed eticamente avanzata. Il fabbricato è costruito con tutti quegli accorgimenti tecnologici per la climatizzazione passiva degli edifici mutuati e riletti in chiave moderna, dalle tecniche di raffrescamento utilizzate anticamente negli edifici costruiti sulle coste del Mediterraneo e dell’Adriatico. Tutti questi accorgimenti verranno inoltre illustrati ai visitatori nel corso delle visite al Museo.

Studio Tecnico Bellotto, Gaspare Chiodo, Marco Fosella, Silvia Gagliardi — Nuovo edificio polifunzionale. Rimini

MUSEO Il museo è articolato su due livelli fuori terra sfalsati fra di loro, una copertura a terrazza praticabile ed un livello interrato, tutti collegati e resi fruibili da un corpo scala elicoidale. Primo livello Il primo livello ha una superficie di circa 255 mq mentre il livello superiore di circa 323 mq, entrambi con altezza interna netta circa 4 metri. Il primo livello è interamente trasparente su via Chiabrera, strada da cui si accede, ed è occupato in parte dal nucleo dei servizi di accoglienza (reception, bagni, uffici, guardaroba, biglietteria, etc) mentre il restante spazio è un open space a disposizione della mostra permanente del Museo. Questo livello è ad 1,5 m sul livello attuale della strada. La quota di ingresso è raccordata sui lati lunghi da due ampie gradonate utilizzabili come sedute per eventi all’aperto. Secondo livello Questo livello è interamente tamponato con una facciata continua a doppia lastra di vetro con interposto uno strato di materiale isolante traslucido di colore bianco che garantisce performance straordinarie dal punto di vista dell’isolamento termico ed acustico del fabbricato e che risulta capace di creare un effetto scenografico particolarmente suggestivo. Quando cala la sera e si accendono le luci del museo, questo livello si trasforma in un grande prisma luminoso sospeso nel vuoto. Roof garden La terrazza di copertura, di circa 323 mq di superficie può essere utilizzata per l’organizzazione di eventi legati al tema dell’energia da realizzarsi nel periodo estivo, durante il quale la popolazione di Rimini subisce un incremento vertiginoso grazie al positivo flusso di turismo. La scelta di dotare il museo di un grande spazio scoperto ha lo scopo di raggiungere un pubblico il più vasto possibile poiché nel periodo estivo risulta difficile spingere le persone a seguire eventi che, seppur di grande interesse, costringerebbero a trascorrere una bella giornata al chiuso. In tal modo invece le persone potrebbero partecipare ad eventi legati al tema dell’energia, magari integrati con piccoli concerti o con degustazioni enogastronomiche. Questo spazio aperto potrebbe essere utilizzato, in alternativa, anche da SGR per eventi riservati. Livello -1 Il livello interrato dell’edificio è pensato per ospitare installazioni artistiche legate al tema dell’energia: è adibito a sala per le esposizioni temporanee ed è accessibile direttamente dal parcheggio interrato. Esso ha una superficie di circa 600 Mq ed è utilizzato per mostre artistiche legate al tema dell’energia.

Studio Tecnico Bellotto, Gaspare Chiodo, Marco Fosella, Silvia Gagliardi — Nuovo edificio polifunzionale. Rimini

Studio Tecnico Bellotto, Gaspare Chiodo, Marco Fosella, Silvia Gagliardi — Nuovo edificio polifunzionale. Rimini

Studio Tecnico Bellotto, Gaspare Chiodo, Marco Fosella, Silvia Gagliardi — Nuovo edificio polifunzionale. Rimini

LOFT PER UFFICI DUBAI - Arch. Meneghel Matteo

$
0
0

Il concept dei locali adibiti ad uffici per la committenza F.I.S.I. è stato progettato tenendo in considerazione le linearità architettoniche in modo da creare spazi piacevoli, semplici, ordinati, funzionali ma contemporaneamente predisporre dei locali dove la clientela sia attratta dalla semplicità. Il controsoffitto sarà completamente cieco di colore bianco e scandito solamente da tagli lineari nei quali alloggerà l’illuminazione generale. L’illuminazione puntiforme necessaria sopra alle scrivanie e nei tavoli riunioni sarò creata tramite dei fari di forma quadrata appositamente disposti. Il pavimento è realizzato con marmi di dimensioni 60×60 cm con tonalità cromatiche che variano dal beige al marrone appositamente scelti per contrastare il colore bianco dei controsoffitti e delle pareti. Appena l’osservatore entrerà all’interno dei locali si sentirà immerso in un locale molto luminoso e spazioso, anche grazie all’utilizzo di pareti vetrate che garantiranno la visuale dell’intero immobile. L’arredamento dovrà garantire il concept sopra citato optando per colori neutri e principalmente bianchi cosi da aumentare il contrasto con il pavimento in marmo. Le prese necessarie per l’operatività delle scrivanie sono alloggiate all’interno dei mobili che le comporranno. Tutti i contenitori saranno di altezze massima 1 metro davanti alle pareti vetrate ed altezza standard sulle murature; cosi facendo la visuale sarà ancora più libera ed ordinata. Tutte le botole necessarie per la corretta manutenzione degli impianti meccanici ed elettrici saranno a scomparsa ed apribili con apposite cerniere apribili a spinta. L’unica porzione di controsoffitto ispezionabile è nel corridoio di attraversamento degli uffici, questo controsoffitto è realizzato con una maglia preforata in acciaio inox. Le forature serviranno anche per permettere il corretto riciclo dell’aria all’interno dei locali e non dovrà far vedere quello che si cela al suo interno. Le colonne esistenti all’interno degli uffici presidenziali e nella reception saranno rivestite anch’essi con un rivestimento in maglia d’acciaio inox preforata, mantenendo pieno il basamento e il timpano. All’interno di queste colonne alloggerà una illuminazione a LED posta all’interno del basamento, in modo tale da illuminare sia la griglia preforata sia la nuova pittura di colore oro del pilastro in calcestruzzo. Alcune pareti segnate sui disegni allegati sono rivestite con moduli di gress porcelannato a finitura oro lucido. Tutte le pareti vetrate sono dotate di setto acustico in cartongesso per garantire la insonorizzazione dei locali; per diminuire il riverbero negli uffici direzionali le nuove pareti in cartongesso sono rivestite con una boiserie di colore bianco, necessaria anche per l’alloggiamento di alcuni mobili pensili. Il bagno accessibile ora da un antibagno è si spazioso ma senza rubare troppo spazio alla sala d’attesa / reception. L’antibagno presenta una piccola rampa per arrivare alla quota necessaria per correre con tutti gli scarichi necessari. Questa rampa sarà illuminata anch’essa da LED appositamente incassati nello zoccolo della muratura. Il lavandino a ciotola sarà sospeso tramite un mobile laccato di colore beige, la doccia e i sanitari saranno molto lineari come da foto allegate al progetto. Gli impianti che si propongono di realizzare nei locali prevedono esclusivamente l’ottimizzazione della distribuzione in ambiente dell’aria calda o fredda generata dalle unità di ventilazione esistenti. In tali locali sono già installati di base le macchine per la climatizzazione degli impianti quindi il loro dimensionamento e la loro potenzialità non sono stati oggetto di alcuna variazione in quanto le tubazioni di alimentazione delle stesse sono parte di un impianto centralizzato e risulta praticamente impossibile agire nel sistema di alimentazione altrimenti si andrebbero a modificare i parametri di funzionamento dell’impianto dell’intero edificio. In origine il piano del fabbricato oggetto dei lavori era suddiviso in 4 unità indipendenti mentre ora è previsto l’accorpamento di tali unità e la formazione di un unico ufficio ma con alcune divisioni funzionali interne. La soluzione di arredo proposta va a realizzare spazi e dimensioni richieste specificatamente dalla committenza e gli impianti esistenti subiranno quindi le modifiche necessarie alla nuova conformazione dei locali. Le opere di ottimizzazione degli impianti esistenti prevedono quindi leggeri spostamenti delle unità di ventilazione che risultavano essere in posizioni non più funzionali e l’installazione di 3 piccole unità aggiunte in parallelo a quelle esistenti, che vanno ad integrare l’impianto in specifici locali con esigenze particolari di funzionamento. E’ stata ottimizzata la distribuzione dell’aria nei locali con l’installazione di un opportuno impianto aeraulico che tramite condotti di distribuzione di diffusori d’aria ad alta efficienza, uniforma la temperatura negli ambienti andando a contrastare nei punti più critici, ovvero lungo le superfici vetrate, le fonti di dispersione termica. Le unità di ventilazione saranno corredate ciascuna di un sistema di termoregolazione automatica che tramite opportune sonde poste in ambiente regola la temperature dell’aria immessa nei locali mantenendo costante la portata d’aria dell’impianto a garanzia di uniformità delle condizioni ambientali. Ove gli impianti esistenti lo consentono è stato utilizzato il sistema di ricambio aria centralizzato del fabbricato immettendo l’aria primaria di rinnovo nel plenum di ripresa delle unità di ventilazione così che la stessa sia distribuita negli ambienti mentre sono state posizionate bocchette di ripresa aria negli ambienti opportuni (locali bagno, sala server) o comunque in posizioni particolari che permettono, nel limite permesso dall’impianto esistente, il ricambio dell’aria interna dei locali. Sarà realizzato anche un locale bagno in posizione ove già previsto in origine quindi sfruttando le tubazioni di adduzione acqua sanitaria e le tubazioni di scarico esistenti. L’impianto verrà costruito con tubazioni in polietilene reticolato multistrato per la distribuzione dell’acqua calda e fredda agli apparecchi sanitari e con tubazioni in polietilene a saldare tipo “Geberit” per la rete di scarico. La produzione dell’acqua calda sanitaria verrà realizzata con un scaldabagno ad alimentazione elettrica posizionato in controsoffitto. Gli apparecchi sanitari utilizzati saranno in ceramica bianca di prima qualità e di primaria ditta a livello internazionale. L’impianto antincendio automatico esistente sarà oggetto di minimi cambiamenti degli erogatori sprinkler tali da ottimizzare la copertura di tutta la superficie dei locali e degli ambienti realizzati così come da nuovo progetto mantenendo quindi il grado di efficienza e le caratteristiche necessarie

Arch. Meneghel Matteo — LOFT PER UFFICI DUBAI

Arch. Meneghel Matteo — LOFT PER UFFICI DUBAI

Arch. Meneghel Matteo — LOFT PER UFFICI DUBAI

Vancouver - KAAN Architecten

$
0
0

The main design objective of the office building is to maximize its volume, floor space, gross/net ratio within the urban and zoning plan, and creating large floor plates for generous work places. By wrapping the program in a supporting white concrete prefab façade, as opposed to the stated red brick, the building distinguishes itself between the nearby red housing and the black office building. The simple yet muscular building which came into existence seems to play a central role in a curious and interesting composition of old and new and, as such forms a keystone of the ambitious urban development plan of Laan op Zuid.

KAAN Architecten — Vancouver

Vancouver in Rotterdam, NL

KAAN Architecten — Vancouver

Vancouver in Rotterdam, NL

KAAN Architecten — Vancouver

Vancouver in Rotterdam, NL

KAAN Architecten — Vancouver

Vancouver in Rotterdam, NL

KAAN Architecten — Vancouver

Vancouver in Rotterdam, NL

KAAN Architecten — Vancouver

Vancouver in Rotterdam, NL

KAAN Architecten — Vancouver

Vancouver in Rotterdam, NL

KAAN Architecten — Vancouver

Vancouver in Rotterdam, NL

Hotel a Dobbiaco - Ralf Dejaco

$
0
0

Proposta progettuale per la realizzazione di un hotel a 4 Stelle S con 5 Chalets a Dobbiaco in Val Pusteria (BZ).

Ralf Dejaco — Hotel a Dobbiaco

Estudios Terra 240 - Arquitetos Associados

$
0
0

In a complex topography and a problematic geological situation, this building occupies the descending site with a two storey underground free plan office that allows the definition of a pilotis in the street level. In the upper volume, five duplex units allow flexible use – living and/or working space. The structure is mostly defined by the four V shaped pillars, a design strategy to reduce foundations. The superimposition of two different structure types – the concrete frame with flat slabs in the first three levels and the structural masonry of red brick in the two upper levels – defines the main formal attributes of the building concerning mass and void, openings and surfaces. The intentional absence of walls and fences reinforces the open character of the pilotis, as an attempt to redefine the relation of the building with the public realm.

Arquitetos Associados — Estudios Terra 240

Arquitetos Associados — Estudios Terra 240

Arquitetos Associados — Estudios Terra 240

Arquitetos Associados — Estudios Terra 240

Arquitetos Associados — Estudios Terra 240

Arquitetos Associados — Estudios Terra 240

Arquitetos Associados — Estudios Terra 240

Arquitetos Associados — Estudios Terra 240

Arquitetos Associados — Estudios Terra 240

Arquitetos Associados — Estudios Terra 240

Casa d'abitazione in villino - Franco Fortunato Taunsio

$
0
0

L’edificio in progetto è di modeste dimensioni, rispetto ai vari edifici di diversa datazione che lo circondano. Il disegno delle parti esterne si ispira prevalentemente ad alcuni elementi caratteristici e ricorrenti dell’architettura preesistente – escludendo naturalmente l’edilizia successiva al secondo dopoguerra; in prevalenza si sono dedotti motivi compositivi e formali dagli abbondanti esempi di edilizia rurale dei piccoli rustici che segnano talvolta in modo molto ordinato la campagna circostante, oppure da motivi funzionali e compositivi elementari rintracciabili nelle parti di maggior pregio e dimensione dei corpi edilizi della storica Cascina San Nazzaro. Tali riferimenti in modo palese sono riscontrabili nella scelta dei seguenti elementi: pianta prevalentemente rettangolare; copertura a doppia falda ( a capanna ) con tegole in cotto “lombardo; inserto di parti murarie con mattoni a vista; vani finestra semplici e dotati di serramenti in legno con persiane ad ante. Anche la parete curvilinea conta vari precedenti nel territorio circostante. Nel dislocare le funzioni interne dell’abitazione secondo la scelta prevalente di separazione della zona giorno dalla zona notte, si è collocato entrambe le zone secondo la direzione est- ovest: la prima verso mezzogiorno, la seconda verso nord.L’abitazione si completa con una porzione di piano interrato e una parte di sottotetto che interessano alle diverse quote la metà pianta verso est, segnando così una maggiore – seppure contenuta- verticalità del volume proprio in prossimità dell’andamento a pendio del terreno naturale con un effetto di “ancoraggio” al suolo della costruzione. Dal punto di vista tipologico l’edificio si situa a metà tra i grandi corpi edilizi che connotano il complesso principale della Cascina e i piccoli rustici disseminati per la campagna circostante e da entrambi mutuandone – per le ragioni espresse precedentemente – elementi costruttivi e ispirazione formale. Per le stesse ragioni è evidente che la “villetta” può apparire piuttosto l’ingrandimento del tipo costruttivo minore che proporsi come riduttiva del grande edificio. In ogni caso è stata posta una certa attenzione nel distanziare notevolmente l’erigendo edificio dalla parte di edificio storico più prossimo ( circa 30,00 mt ).

Franco Fortunato Taunsio — Casa d'abitazione in villino

Scorcio dal giardino: fronte est

Franco Fortunato Taunsio — Casa d'abitazione in villino

Fronte sud sul giardino privato

Franco Fortunato Taunsio — Casa d'abitazione in villino

Fronte ovest

Franco Fortunato Taunsio — Casa d'abitazione in villino

Scorcio nord-ovest

Franco Fortunato Taunsio — Casa d'abitazione in villino

Scorcio sud-ovest

Franco Fortunato Taunsio — Casa d'abitazione in villino

Vista dell'accesso dalla via pubblica

Franco Fortunato Taunsio — Casa d'abitazione in villino

Il cantiere: tetto in legno lamellare e muratura in poroton

Franco Fortunato Taunsio — Casa d'abitazione in villino

La posa a secco degli impianti

Franco Fortunato Taunsio — Casa d'abitazione in villino

La struttura in acciaio della scala interna

Franco Fortunato Taunsio — Casa d'abitazione in villino

La scala al soppalco dal soggiorno

BORN TO BE WINE CENTER - Roberto Alesi, Simona Alesi, Stefano Piccinini

$
0
0

Il BORN TO BE WINE CENTER si pone la missione di essere un faro all’interno del territorio in cui è posto, grazie alla sua capacità di ospitare una pluralità di azioni legate all’attività vinicola senza rinunciare a quella esaltazione e potenziamento di cui questo centro ha bisogno. Questa diversificazione interna viene risolta grazie ad uno studio impeccabile. Le aree pubbliche e quelle private di lavoro si compenetrano restando seppur distinte; in modo da avere visione di quest’ultime senza essere di intralcio all’attività di vinificazione. Proprio per questo è stato studiato un percorso per i visitatori che attraversa il cuore della fabbrica, ovvero il fruttaio, garantisce punti di osservazione a differenti quote delle zone di lavoro e di ricerca, offre luoghi di apprendimento e di pura, piacevole degustazione. Tutto questo è stato creato per far di questo edificio non solo il luogo semplice e cupo di lavoro ma per trasformarlo in un manifesto della cultura del vino attraverso una struttura avvolgente e articolata in cui scoprire il piacere esaltando i sensi. In questa sua attività di propaganda, l’edificio non può che avere un involucro che esalti anch’esso il rosso nettare. Tra le nuove tecnologie si è trovato il materiale che sarebbe riuscito a decantare ancor più l’anima del progetto; ovvero cellule fotovoltaiche composte da vino che hanno permesso così di trovare il giusto compromesso tra energie rinnovabili, gusto e architettura.

Roberto Alesi, Simona Alesi, Stefano Piccinini — BORN TO BE WINE CENTER

Roberto Alesi, Simona Alesi, Stefano Piccinini — BORN TO BE WINE CENTER

Roberto Alesi, Simona Alesi, Stefano Piccinini — BORN TO BE WINE CENTER

Roberto Alesi, Simona Alesi, Stefano Piccinini — BORN TO BE WINE CENTER

Roberto Alesi, Simona Alesi, Stefano Piccinini — BORN TO BE WINE CENTER

Roberto Alesi, Simona Alesi, Stefano Piccinini — BORN TO BE WINE CENTER

Roberto Alesi, Simona Alesi, Stefano Piccinini — BORN TO BE WINE CENTER

Roberto Alesi, Simona Alesi, Stefano Piccinini — BORN TO BE WINE CENTER


Sheik Mo and Fabrizio Fraboni Baroni - Fabrizio Fraboni Baroni

Residenza plurifamiliare ecosostenibile - Franco Fortunato Taunsio

$
0
0

Gli immobili oggetto delle opere di recupero sono sorti negli Anni Trenta dello scorso secolo e facevano parte di un complesso industriale poi dismesso e riconvertito a uso residenziale. Il progetto, concertato con la proprietà, doveva considerare esclusivamente: – impiego di materiali a basso impatto ambientale; – tecniche costruttive a basso contenuto energetico; – impiego di tecnologie che garantissero il minimo consumo energetico pur assicurando il massimo benessere nella fruizione degli spazi residenziali; – infine e non ultimo per importanza si voleva conferire all’edificio un carattere architettonico che ne connotasse il ruolo di recupero alla scala urbana del quartiere. Si è inoltre voluto fare riferimento esplicito alle tecniche costruttive tradizionali, locali caratteristiche dell’edilizia rurale d’inizio ‘900. Le caratteristiche di biosostenibilità La struttura portante verticale dell’edificio, fuori terra, è stata realizzata con muratura in laterizio, di mattoni in “poroton” porizzati con fibra di legno e quindi privi di emissioni gassose in fase di produzione; il mattone è formato da doppio paramento (cm 20 interno + cm 10 esterno) con interposto strato di sughero evaporato, privo di collanti, e assemblato meccanicamente in fabbrica. Gli intonaci interni ed esterni sono stati realizzati con malte predosate naturali a base di calce. Per la finitura esterna è stato impiegato un intonaco colorato a base di grassello di calce. Le strutture orizzontali sono state realizzate integralmente in legno di abete; le travi principali con luci nette tra mt 7,25 e mt 8,30 sono in lamellare, l’orditura secondaria, gli assiti e i listoni formanti le intercapedini sono in legno massello. Sul lato del cortile interno i travetti secondari al primo piano fuoriescono dall’edificio creando un piano di appoggio per le lastre di beola a tutto spessore che formano il ballatoio. La copertura è di tipo ventilata, si sviluppa a quote diverse per le varie parti dell’edificio ed è anch’essa in legno di abete nei vari strati. L’isolamento verticale, come già detto, è costituito da pannelli di sughero preassemblati nei mattoni portanti perimetrali; nei solai piani in legno e nella copertura a falde invece l’isolamento termoacustico è formato da tre strati di pannelli rigidi in fibra di legno compattata meccanicamente di 2 cm/cad., sovrastanti un telo di feltro di iuta di circa 5 mm con funzione di anticalpestio e antipolvere. Nell’intercapedine dei solai piani, posta tra lo strato di isolamento e l’assito di chiusura superiore, sono stati posati gli impianti. L’intercapedine corrispondente, nelle falde della copertura funge da condotto di ventilazione naturale. La scala esterna e le cornici delle facciate sono formata da lastre di pietra naturale e beola striata (per gradini e sbalzi calpestabili), con superfici lavorate al rustico, incastrate direttamente nella muratura piena di laterizio. I parapetti della scala, del ballatoio e dei balconi sono in ferro a disegno semplice. Le lattonerie sono tutte in rame 8/10, con impiego di lamiera forata e pezzi speciali per colmi e terminali idonei alla funzione di ventilazione della copertura. I pavimenti interni sono prevalentemente in legno di larice grezzo a listoni posati a secco con tecnica flottante. Anche le scale dei soppalchi interni sono interamente in legno. I serramenti sono in legno di pino posati grezzi e verniciati in opera con prodotti naturali, ad essenza di mandarino. Per le verniciature si a in opera che in stabilimento (per le parti strutturali) sono state impiegati materiali di provenienza vegetale e comunque esenti da ricavati del petrolio. Gli impianti L’impianto di riscaldamento – certamente innovativo per l’edilizia residenziale- è di tipo ad irraggiamento, ed è costituito da un doppio tubo di rame (mandata e ricircolo, diam 1”) che corre internamente alle pareti, sotto intonaco, alle quote di circa 30 e 100 cm dal piano di pavimento, la cui funzione prevalente è quella di scaldare le rispettive pareti che quindi svolgono direttamente la funzione di barriera termica verso l’esterno. In realtà i circuiti, separati fra loro sono due: il primo appunto è quello perimetrale esterno, il secondo invece interessa le pareti divisorie tra gli ambienti interni. Un sistema di controllo computerizzato consente il controllo del microclima dei singoli ambienti interni, in modo abbastanza articolato. Il fluido vettore è l’acqua che circola ad una temperatura compresa tra 40° e 50°; l’energia calorica viene prodotta da un sistema di cogenerazione costituito da una caldaia a condensazione, alimentata a gas metano e un sistema solare integrale prodotto in Svizzera che, a differenza del più tradizionale “pannello solare”, è in grado di captare energia per l’intero arco quotidiano d’insolazione. L’acqua una volta scaldata viene convogliata in un serbatoio stratificato, collocandola al livello termico corrispondente, ottimizzando quindi la conservazione del calore relativo. Anche l’impianto elettrico è stato realizzato con particolare attenzione alla compatibilità ambientale, interna, particolarmente per l’installazione di idonei disgiuntori che agiscono sulla sezionatura di ripartizione della rete di distribuzione interna; la stessa rete è stata posata evitando la formazione di campi elettromagnetici.. Un’ultima nota va riservata al sistema naturale di recupero d’acqua piovana nell’area verde privata, ad uso irriguo e comunque non potabile, ottenuto con l’installazione di un pozzo di prima pioggia che separa le prime acque recanti il maggior carico di polveri e metalli pesanti, per poi dirigere il flusso corrente successivo verso una vasca di raccolta e decantazione, da cui si attingerà per gli usi anzidetti.

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Facciata su strada dopo i lavori

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Facciata su strada prima dei lavori

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Prospetto nord-ovest prima dei lavori

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Prospetto nord-ovest dopo i lavori

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Loggiato con sbalzo a secco verso il giardino

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Fronte interno con abbaino

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Cantiere: sottomurazioni e vespai aereati

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Cantiere: appoggio di tavolato in laterizio su solaio in legno

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Cantiere: montaggio dei gradini in pietra

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Cantiere: nodo strutturale, travi in LLII e pilastro in cls con pulvino in pietra

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Cantiere: nodo strutturale, travi in legno massello e colonna in ferro

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Cantiere: posizionamento trave ripartizione esterna

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Cantiere: impalcato ligneo

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Cantiere: stratigrafia a secco con impianti

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Cantiere: impiantito ligneo con telo di yuta anticalpestio e antipolvere

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Cantiere: coibentazione del tetto in fibra di legno

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Piano soppalcato con abbaino

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Portico verso il cortile interno

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Particolare della scala esterna coperta

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Scorcio interno con scala in legno

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Scorcio interno con parete in vetromattoni

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Vista del soppalco dal soggiorno

Franco Fortunato Taunsio — Residenza plurifamiliare ecosostenibile

Alzati con sezioni di progetto

Sede aziendale SSE srl - Franco Fortunato Taunsio

$
0
0

In un contesto di P.I.P. d’iniziativa pubblica l’azienda comittente decide di di collocare la propria sede. Conformemente al vigente PRG per utilizzare appieno le potenzialità edificatorie del sito, il progetto viene si dall’inizio coordinato con quello del lotto adioacente ad est con il quale verrà di fatto costruito in aderenza. Il capannone che ospita l’autorimessa dei mezzi pesanti occupa gran parte della superficie al piano terreno; in testata su fronte strada si colloca la palazzina civile che si sviluppa su tre livelli: al piano seminterrato si trovano il deposito materiali ed attrezzeria, al piano rialzato sono collocati gli uffici amministrativi, al primo piano invece si trovano l’ufficio tecnico e la residenza del custode.

Franco Fortunato Taunsio — Sede aziendale SSE srl

Scorcio della facciata

Franco Fortunato Taunsio — Sede aziendale SSE srl

Fronte principale

Franco Fortunato Taunsio — Sede aziendale SSE srl

Torre d'ingresso centrale

Franco Fortunato Taunsio — Sede aziendale SSE srl

Veduta da nord-ovest

Franco Fortunato Taunsio — Sede aziendale SSE srl

Particolare d'angolo

Franco Fortunato Taunsio — Sede aziendale SSE srl

Fronte sud con gli accessi carrai

Franco Fortunato Taunsio — Sede aziendale SSE srl

Interno verso gli accessi carrai

Franco Fortunato Taunsio — Sede aziendale SSE srl

Interno della scala nella torre di accesso

Franco Fortunato Taunsio — Sede aziendale SSE srl

Particolare del disimpegno esterno agli uffici

Franco Fortunato Taunsio — Sede aziendale SSE srl

Uno studio preliminare della facciata principale

Appartamento - Stefania Redondi, Fabio D'Antico

$
0
0

Progetto di restyling di appartamento privato; riorganizzazione completa della zona living.

Stefania Redondi, Fabio D'Antico — Appartamento

Riorganizzazione dell'area cooking

Ricostruzione della pensilina in legno a copertura dello storico lavatoio della frazione di Campo, Forno Di Zoldo (BL) - Giovanni-Massimiliano Bobbo

$
0
0

Progetto di ricostruzione della pensilina in legno a copertura dello storico lavatoio della frazione di Campo, a lato del percorso pedonale verso il centro di Forno di Zoldo. La costruzione originaria risaleva al 1946 ed era stata realizzata dai frazionisti. La struttura è crollata a causa delle abbondanti nevicate dell’inverno 2013-2014. Il progetto della nuova pensilina riprende le forma della precedente. Sono state aumentate le dimensioni. La struttura a telaio è in travi di legno di larice opportunamente dimensionate secondo normativa.

Giovanni-Massimiliano Bobbo  — Ricostruzione della pensilina in legno a copertura dello storico lavatoio della frazione di Campo, Forno Di Zoldo (BL)

Giovanni-Massimiliano Bobbo  — Ricostruzione della pensilina in legno a copertura dello storico lavatoio della frazione di Campo, Forno Di Zoldo (BL)

Giovanni-Massimiliano Bobbo  — Ricostruzione della pensilina in legno a copertura dello storico lavatoio della frazione di Campo, Forno Di Zoldo (BL)

Giovanni-Massimiliano Bobbo  — Ricostruzione della pensilina in legno a copertura dello storico lavatoio della frazione di Campo, Forno Di Zoldo (BL)

Giovanni-Massimiliano Bobbo  — Ricostruzione della pensilina in legno a copertura dello storico lavatoio della frazione di Campo, Forno Di Zoldo (BL)

Giovanni-Massimiliano Bobbo  — Ricostruzione della pensilina in legno a copertura dello storico lavatoio della frazione di Campo, Forno Di Zoldo (BL)

Giovanni-Massimiliano Bobbo  — Ricostruzione della pensilina in legno a copertura dello storico lavatoio della frazione di Campo, Forno Di Zoldo (BL)

Giovanni-Massimiliano Bobbo  — Ricostruzione della pensilina in legno a copertura dello storico lavatoio della frazione di Campo, Forno Di Zoldo (BL)

Giovanni-Massimiliano Bobbo  — Ricostruzione della pensilina in legno a copertura dello storico lavatoio della frazione di Campo, Forno Di Zoldo (BL)

Giovanni-Massimiliano Bobbo  — Ricostruzione della pensilina in legno a copertura dello storico lavatoio della frazione di Campo, Forno Di Zoldo (BL)

Allestimento del Museo Archeologico dell'alto Mantovano - Enrico Forghieri

$
0
0

Il seminario aveva come scopo finale quello di progettare l’allestimento per una mostra temporanea. Questa si sarebbe svolta all’interno di un’antica scuderia, presente nel complesso di villa Mirra, a Cavriana.

Enrico Forghieri — Allestimento del Museo Archeologico dell'alto Mantovano

Pianta

Il sistema di allestimento prevede l’utilizzo di entrambe le sale presenti nelle scuderie. La prima sala ospita l’ingresso e le sue relative funzioni (banner introduttivo, presentazione dei progetti, un plastico e un’aula didattica). la seconda sala ospita la mostra principale. Quest’ultima, raggiunta da un passaggio ribassato che richiama il cunicolo storico presente nella sala d’ingresso, si presenta come una sala in ombra, suggestiva, in cui si esalta solamente il materiale esposto e il suo fondale, composto dal muro in pietra preesistente.

Enrico Forghieri — Allestimento del Museo Archeologico dell'alto Mantovano

Sezione A-A

Enrico Forghieri — Allestimento del Museo Archeologico dell'alto Mantovano

Sezione B-B

Enrico Forghieri — Allestimento del Museo Archeologico dell'alto Mantovano

Sezione C-C

Enrico Forghieri — Allestimento del Museo Archeologico dell'alto Mantovano

Sezione D-D

Enrico Forghieri — Allestimento del Museo Archeologico dell'alto Mantovano

Sezione E-E

CASA NS MILANO - STUDIO G+ ARCHITETTI


Welcome Tower - Atelier Thomas Pucher, Bramberger Architects

$
0
0

A typical 1950s office block of Minimalist yet sensitive design, the Welcome Tower is legally protected as a fine example of the architecture of this period. The brief, therefore, was to update the structure within strict limits: on the outside, only a change of colour and extra glazing were permitted.

Atelier Thomas Pucher, Bramberger Architects — Welcome Tower

© Jasmin Schuller

While the Welcome Tower itself had remained the same over the years, its surroundings had transformed dramatically. The once open and subtle vista around the main railway station is now filled with the brasher structures of later periods and traffic congestion has grown, so that the finer details of the Welcome Tower had been swamped by its changed context.

A fascinating, subtle exterior coating was chosen: a dark plasterwork mix containing black slate crystals. Its colour shifts between shades of brown and purple as the day progresses, while the sunlight catches the refined glitter. Additional glazing for sound insulation and sunshade glass improve work conditions inside, while the stainless steel frame fittings lend the windows a slightly industrial, raw look. Open plan offices and mixed zones provide a pleasant modern working environment.

The Welcome Tower’s update is a subtle minimalist intervention, yet creates a sense of sophisticated calm in this busy inner city area.

LABoratorio delle ARTi - Giorgio Teggi, Cristiana Campani, Matteo Marchini

$
0
0

L’edificio è un parallepipedo a struttura lignea, rivestito di lamiera Corten, dotato di unica apertura verso est con vetrata e cancelli scorrevoli, pensato come laboratorio per l’artein uso al Liceo artistico Chierici di Reggio Emilia. E’ stato realizzato dal Comune di Reggio Emilia, assessorato alla coesione sociale, con il contributo della Regione Emilia Romagna in collaborazione con il Liceo medesimo. Il LABARTè completamente rivestito, all’interno, di lavagna con arredi costituiti da tavoli in acciaio e vetro con ruote industriali. L’edificio è utilizzato per lo svolgimento di attività didattiche all’esterno della scuola, in contatto con la natura e la città. Le lezioni laboratoriali si svolgono utilizzando,in prevalenza, il disegno fatto sulle superfici nere a lavagna.

Giorgio Teggi, Cristiana Campani, Matteo Marchini — LABoratorio delle ARTi

Giorgio Teggi, Cristiana Campani, Matteo Marchini — LABoratorio delle ARTi

Giorgio Teggi, Cristiana Campani, Matteo Marchini — LABoratorio delle ARTi

Giorgio Teggi, Cristiana Campani, Matteo Marchini — LABoratorio delle ARTi

Giorgio Teggi, Cristiana Campani, Matteo Marchini — LABoratorio delle ARTi

Giorgio Teggi, Cristiana Campani, Matteo Marchini — LABoratorio delle ARTi

Giorgio Teggi, Cristiana Campani, Matteo Marchini — LABoratorio delle ARTi

Giorgio Teggi, Cristiana Campani, Matteo Marchini — LABoratorio delle ARTi

Giorgio Teggi, Cristiana Campani, Matteo Marchini — LABoratorio delle ARTi

Giorgio Teggi, Cristiana Campani, Matteo Marchini — LABoratorio delle ARTi

Giorgio Teggi, Cristiana Campani, Matteo Marchini — LABoratorio delle ARTi

Giorgio Teggi, Cristiana Campani, Matteo Marchini — LABoratorio delle ARTi

Giorgio Teggi, Cristiana Campani, Matteo Marchini — LABoratorio delle ARTi

Giorgio Teggi, Cristiana Campani, Matteo Marchini — LABoratorio delle ARTi

Giorgio Teggi, Cristiana Campani, Matteo Marchini — LABoratorio delle ARTi

Giorgio Teggi, Cristiana Campani, Matteo Marchini — LABoratorio delle ARTi

Giorgio Teggi, Cristiana Campani, Matteo Marchini — LABoratorio delle ARTi

Giorgio Teggi, Cristiana Campani, Matteo Marchini — LABoratorio delle ARTi

Giorgio Teggi, Cristiana Campani, Matteo Marchini — LABoratorio delle ARTi

KITZBUHEL - STUDIO G+ ARCHITETTI

VILLA DEL CIGLIANO - STUDIO G+ ARCHITETTI

PAVILION « Sailing Cube » - Atelier Jerome Lafond

$
0
0

At the place where the sea meets the City, where the infinite horizon changes in skyline of Conques and Canopy, where the geometric rigor of a dock disappears into the mirror of water of the harbor , where the sound of halyards tapping on mats boats accompanies iodine breeze and the sun bathed in a blue sky shows the shaded squares . The reception pavilion is » resonance » with this imaginary place, this interleaving scales ranging from a large landscape to the concrete dock. It plays with different scales and unfolds according to several readings. From afar, a white cube abstract, is revealed gradually as one approaches. The picture looks disturbed by the moirage effects, transparencies and shadows that make the tense lines the walls of this volume distorted by interiorities. A few inches from the pavilion , braided rope on a metal structure staging subtly all our senses , awakening before the meeting works on the theme of sensuality.

Atelier Jerome Lafond — PAVILION « Sailing Cube »

Atelier Jerome Lafond — PAVILION « Sailing Cube »

Atelier Jerome Lafond — PAVILION « Sailing Cube »

Atelier Jerome Lafond — PAVILION « Sailing Cube »

Atelier Jerome Lafond — PAVILION « Sailing Cube »

Viewing all 11324 articles
Browse latest View live




Latest Images