Il nostro progetto per il Convitto dell’Istituto Superiore sportivo “Claudia de’ Medici” si basa sui seguenti criteri urbanistici e insediativi: eliminazione della residua separazione tra la preesistente area militare della caserma Wackernell e il declivio collinare che separa l’area di concorso dal complesso di edifici scolastici a nord-est, tramite la demolizione di gran parte del muro di cinta esistente; realizzazione di una continuità fisica e visiva tra il declivio e le coperture del nuovo Convitto attraverso la previsione di un sistema di coperture a verde pensile estensivo.
© DONATELLA BASUTTO . Published on August 22, 2014.
Per ottenere questa continuità, si è prevista un’architettura composta da volumi che formano una sorta di “strato poroso”, costituito da una sequenza di coperture a falde, di terrazze e di percorsi in copertura, di corti e di giardini, sui quali si affacciano i diversi ambienti del Convitto. Le corti al piano terra si infiltrano nello strato poroso, segnando gli accessi alle principali aree funzionali. Questa composizione di volumi – prevalentemente caratterizzati da coperture a verde pensile – diventano la facciata principale dell’edificio, spazio fisico dove le diverse attività si intrecciano, visibile scendendo dal percorso pedonale che collegherà gli edifici scolastici al Convitto, fruibile dai residenti nel Convitto e in parte dagli altri utenti.
© DONATELLA BASUTTO . Published on August 22, 2014.
Nelle coperture dei volumi e nelle terrazze poste al piano primo sono previsti inverdimenti estensivi – tramite vegetazioni specializzate, con spessore della stratificazione contenuto – che favoriscano uno sviluppo naturale delle specie, una percezione tranquillizzante degli spazi aperti dall’interno dell’edificio e una migliore integrazione del nuovo edificio nel paesaggio. Nelle terrazze al piano primo e nelle corti al piano terra sono previste vasche con substrati di diversa tipologia e granulometria che, oltre a favorire la biodiversità con la presenza di piante selvatiche autoctone (ad esempio Borracina bianca, Borracina rupestre, Borracina ispida, Semprevivo, con le loro fioriture bianche, gialle, rosa) che al variare delle stagioni, modificano il loro aspetto in funzione della temperatura, dell’umidità e della luce, permettono anche di ottenere un’interessante varietà percettiva che intende dialogare, per forme e colori, con la tessitura dei prati e dei declivi presenti nell’area. Il progetto oltre che rispondere ai suddetti criteri ecologici e sostenibili, prevede il ricorso a energie rinnovabili il cui sfruttamento si è inteso integrare e rendere coerenti con la descritta configurazione architettonica del nuovo Convitto: nelle corti geotermico con condotti orizzontali per il preriscaldamento dell’aria, in regime invernale, e sonde verticali per l’aria primaria; nella testata sud del corpo degli alloggi solare termico e fotovoltaico integrati; nelle strutture con montanti lignei per i setti verticali con isolamento in fibra di legno; nelle terrazze di copertura con il recupero delle acque piovane per impianti idrosanitari; connessione alla rete locale di teleriscaldamento.
© DONATELLA BASUTTO . Published on August 22, 2014.
Il progetto prevede la collocazione delle principali aree funzionali al piano terra – zona centrale, sport, mensa e alloggio custode – in modo da favorire la massima accessibilità da parte dei diversi tipi di utenti del Convitto. La zona centrale è posta in posizione baricentrica, facilmente raggiungibile da un cortile a sud-ovest di accesso pedonale al Convitto, presidiato dall’ufficio del custode, a sua volta distinto, tramite un corridoio vetrato, dall’alloggio del custode. Dalla zona centrale è possibile raggiungere al piano primo la sala multimediale, il locale studio e la sala conferenze, dai cui ambienti gli allievi e gli altri utenti possono fruire delle terrazze e degli spazi a verde pensile. La zona sport è direttamente accessibile agli utenti esterni dal cortile a sud-est, potendo fruire del parcheggio per 11 posti auto collegato direttamente alla strada prevista nel piano urbanistico. Tramite un collegamento interno, vicino al blocco spogliatoi, gli stessi ambienti sono raggiungibili al coperto da parte dei residenti. Tramite la stessa scala che conduce alle terrazze al piano primo è possibile raggiungere, al piano interrato, il garage per pulmini e autovetture. La zona centrale occupa parte del piano terra del corpo lineare della zona convitto, il quale si sviluppa su tre livelli, con al piano terra 6 camere doppie, 4 singole e 2 per allenatori, ai piani primo e secondo 20 camere doppie, 2 singole e 4 per allenatori, alcune di queste dotate di logge, tutte schermate da frangisole lignei orizzontali. Dal piano primo della zona convitto è possibile accedere, specialmente nei mesi estivi, alle terrazze dove sono collocati il locale studio e la sala multimediale. La sala pranzo della zona mensa è accessibile direttamente dalla zona centrale sia dai residenti che dagli utenti esterni. Tramite un percorso esterno, direttamente collegato al percorso pedonale che scende dagli edifici scolastici a nord-est, è possibile prevedere un ingresso indipendente alla sala pranzo. La cucina, il deposito e le celle frigo godono di un accesso autonomo, in cui è possibile prevedere lo stazionamento al coperto di un automezzo per il carico/scarico. A fianco dello spazio coperto per il carico/scarico, è prevista una rampa carrabile che conduce al piano interrato, dove sono previsti il garage per 15 pulmini e 5 autovetture, e lo spazio per il garage per 80 biciclette. Separati da un vano per filtro fumo, sono previsti allo stesso piano i vani tecnici richiesti nel disciplinare di concorso.
© DONATELLA BASUTTO . Published on August 22, 2014.