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Passerella pedonale in Chile - GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , May y Soler arquitectos ltda

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CILE, Santiago de Chile 1998

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , May y Soler arquitectos ltda — Passerella pedonale in Chile

Committenza: Consalud.

Progetto preliminare per una passerella pedonale

Progetto architettonico: arch. Giancarlo dell’Aquila

Nella prima periferia di Santiago due edifici della stessa società di trovano divisi da una grande arteria di scorrimento, viene richiesto di presentare una soluzione per un attraversamento pedonale. La proposta gioca con due elementi base delle statica: trave e appoggio. Due grandi appoggi in calcestruzzo armato che contengono le scale e sorreggono una grande trave reticolare all’interno della quale si passa, il pavimento della passerella è in legno per contrastare con la durezza dei materiali portanti.


Spazi urbani restituiti - GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , May y Soler arquitectos ltda

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Cile, Santiago de Chile 1996-1998

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , May y Soler arquitectos ltda — Spazi urbani restituiti

committente: Incova ltda

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , May y Soler arquitectos ltda — Spazi urbani restituiti

Edificio per edificio uffici e sistemazioni esterne

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , May y Soler arquitectos ltda — Spazi urbani restituiti

Committente: Incova ltda Progettista Capogruppo: May y Soler arquitectos Gruppo di progettazione: arch. Giancarlo dell’Aquila progetto sistemazioni esterne Strutture: ing. Rodrigo Mujica Direzione lavori: May y Soler arquitectos

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , May y Soler arquitectos ltda — Spazi urbani restituiti

Impresa: Incova ltda Chile

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , May y Soler arquitectos ltda — Spazi urbani restituiti

importo 5.000.000$ superficie edificata 5.000mq area sito 10.000mq

L’edificio è posizionato in Santiago Providencia, e la particolaritàè che ha collegato due vie fra loro parallele successive; la progettazione degli spazi esterni doveva quindi tenere in conto il nuovo passaggio pedonale di collegamento pubblico tra le vie. L’edificio si sviluppa in altezza, ha un rivestimento in “ladrillo” locale, ed il disegno delle facciate si ricollega a quello delle sedute che si sviluppano lungo il passaggio pedonale. L’idea è stata di creare un piccolo luogo di sosta tangente ad un passaggio pedonale che interagisse con gli spazi commerciali di ristorazione al piano terra dell’edificio. Ben presto i passanti si sono appropriati di tale passaggio, arricchito da del vedere nella parte posteriore alle sedute. Le sedute sono luoghi d’incontro, il semicerchio quasi impone di guardarsi negli occhi e di relazionarsi con gli altri. I materiali caldi come il mattone la pietra, il verde rendono la permanenza piacevole. La variabile cromatica delle vegetazione presente, che al cambiare stagione muta colore e perde le foglie, accompagna durante le stagioni dell’anno gli spazi rendendoli ora più verdi e freschi ora più assolati e meno freddi.

Aula Magna Università di Alessandria - GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , Andrea Nicola, ing. Guido Berra, Consutel srl, Alessia Depetris

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Il progetto prevede l’allestimento di tutta la sala e la dotazione di tutti gli impianti clima. elettrici, luce e speciali. Il progetto includeva la progettazione di tutti gli arredi, l’analisi acustica della sala prevedendo diversi usi, dalla conferenza alla sala cinema. Progetto secondo classificato

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , Andrea Nicola, ing. Guido Berra, Consutel srl, Alessia Depetris — Aula Magna Università di Alessandria

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , Andrea Nicola, ing. Guido Berra, Consutel srl, Alessia Depetris — Aula Magna Università di Alessandria

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , Andrea Nicola, ing. Guido Berra, Consutel srl, Alessia Depetris — Aula Magna Università di Alessandria

postazioni disabili

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , Andrea Nicola, ing. Guido Berra, Consutel srl, Alessia Depetris — Aula Magna Università di Alessandria

passerelle di manutenzione

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , Andrea Nicola, ing. Guido Berra, Consutel srl, Alessia Depetris — Aula Magna Università di Alessandria

mobile guardaroba

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , Andrea Nicola, ing. Guido Berra, Consutel srl, Alessia Depetris — Aula Magna Università di Alessandria

mobile guardaroba chiuso quando non necessario

ASL4 Chivasso - centro congressi - GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , Curcio Remonda ass., Vittorio Cappato, per. ind. Alessandro Continanza, Alessia Depetris

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Progetto per centro congressi per il nuovo ospedale di Chivasso ASL 4. Il progetto prevedeva lo sviluppo del progetto definitivo di un centro congressi e del centro prelievi del nuovo corpo di fabbrica dell’ospedale.

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , Curcio Remonda ass., Vittorio Cappato, per. ind. Alessandro Continanza, Alessia Depetris — ASL4 Chivasso - centro congressi

sala grande

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , Curcio Remonda ass., Vittorio Cappato, per. ind. Alessandro Continanza, Alessia Depetris — ASL4 Chivasso - centro congressi

sala grande, palco

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , Curcio Remonda ass., Vittorio Cappato, per. ind. Alessandro Continanza, Alessia Depetris — ASL4 Chivasso - centro congressi

foyer ampliabile sale

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , Curcio Remonda ass., Vittorio Cappato, per. ind. Alessandro Continanza, Alessia Depetris — ASL4 Chivasso - centro congressi

foyer aperto

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , Curcio Remonda ass., Vittorio Cappato, per. ind. Alessandro Continanza, Alessia Depetris — ASL4 Chivasso - centro congressi

sala piccola

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , Curcio Remonda ass., Vittorio Cappato, per. ind. Alessandro Continanza, Alessia Depetris — ASL4 Chivasso - centro congressi

centro prelievi

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , Curcio Remonda ass., Vittorio Cappato, per. ind. Alessandro Continanza, Alessia Depetris — ASL4 Chivasso - centro congressi

tavola centro prelievi

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila , Curcio Remonda ass., Vittorio Cappato, per. ind. Alessandro Continanza, Alessia Depetris — ASL4 Chivasso - centro congressi

tavola centro congressi

Car fashion shop - just for woman - GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila

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Studio del primo negozio auto rivolto al solo pubblico femminile, si cerca la creazione di un rapporto tra la cliente e la nuova macchina in ambienti specificamente pensati per emozionare e creare un feeling tra donna e automobile, co-marckeing con aziende del settore gioeilli che propongono soluzioni per impreziosire e rendere l’auto unica e personale.

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila  — Car fashion shop - just for woman

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila  — Car fashion shop - just for woman

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila  — Car fashion shop - just for woman

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila  — Car fashion shop - just for woman

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila  — Car fashion shop - just for woman

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila  — Car fashion shop - just for woman

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila  — Car fashion shop - just for woman

GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila  — Car fashion shop - just for woman

il personalizzatore per fare la propria auto

Ristrutturazione accessi palazzo uffici Roma - GDAdesign | arch. Giancarlo dell'Aquila

Progetti in divenire - Anna Regge

Centro Civico a Milano - Concorso Internazionale - Giorgio Schiavini

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Progettare all’interno di un progetto non ancora realizzato ma con una grande personalità di vuoto urbano, è la vera sfida. Inserire un architettura dentro un’altra architettura, effimera, ancora da realizzarsi. Il tema è tra i più ricchi di significato sociale e progettuale. Un insieme di funzioni correlate tra loro, svariate, per tutte le età, con una grande attenzione alla sostenibilità ambientale.

Giorgio Schiavini — Centro Civico a Milano - Concorso Internazionale

Luogo di interscambio, di arte, società, azione, cultura, tempo libero ecc.

Giorgio Schiavini — Centro Civico a Milano - Concorso Internazionale

Il centro civico come la sala per tutti e per tutte le età per questo motivo si è pensato al nome di SPAZI-O-90 dagli 0 ai novant’anni e forse più.

Giorgio Schiavini — Centro Civico a Milano - Concorso Internazionale

Il progetto vuole essere a servizio dei cittadini ma anche di chi gestirà il centro cercando di non essere un edificio vincolante per le innumerevoli funzioni che dovrà accogliere. Si dovrà interagire con lo spazio urbano, con i vuoti urbani e con il disegno urbano del costruito e del costruendo parco della biblioteca degli alberi.

Giorgio Schiavini — Centro Civico a Milano - Concorso Internazionale

Il nuovo centro civico dovrà fondersi ed integrarsi con il costruito esistente a nord. Da qui si devono generare le reazioni con il quartiere e con la città grazie al nodo Garibaldi. L’area del progetto è un piccolo tassello dell’intero parco della biblioteca degli alberi. Si deve dialogare con le architetture di nuova realizzazione poste tutte intorno, dall’area della stazione Garibaldi, al Bosco verticale e al palazzo della Regione Lombardia.

Giorgio Schiavini — Centro Civico a Milano - Concorso Internazionale

Da qui il voler pensare ad una architettura che si integri il più possibile con il costruito esistente del quartiere adiacente ma che allo stesso modo porti i segni della modernità e il rispetto della sostenibilità dei luoghi.

Giorgio Schiavini — Centro Civico a Milano - Concorso Internazionale

Il centro deve integrarsi e essere attraversato, dalle relazioni, dalle persone, deve essere porta per chi arriva dalla città e per chi vive il parco. Da qui la creazione di uno spazio interno al piano terra polifunzionale che possa essere speculare verso l’esterno per promuovere anche attività all’aperto.

Giorgio Schiavini — Centro Civico a Milano - Concorso Internazionale

La grande vetrata verso la piazza “scacchiera” disimpegna uno spazio palco coperto sia per le manifestazioni al chiuso che all’aperto.

Giorgio Schiavini — Centro Civico a Milano - Concorso Internazionale

Sempre al piano terra saranno presenti: il bar : posizionato in modo che si possa avere il controllo di tutta la struttura, dall’atrio di ingresso, alla piazza all’aperto al salone polifunzionale, ai servizi e alle scale. La cucina : di dimensioni importanti per poter garantire almeno 200 coperti e funzionale per l’organizzazione di corsi di formazione. I fuochi al centro della sala per permettere una migliore vivibilità .

Giorgio Schiavini — Centro Civico a Milano - Concorso Internazionale

Il portico: per garantire attività protette anche all’aperto. Vicino alla cucina per servire pranzi e cene nei periodi estivi . L’atrio, i collegamenti verticali e i servizi: in un unico blocco con il posizionamento di un piccolo ufficio amministrativo. In questo blocco che si sviluppa su più piani saranno inseriti cavedii di risalita e discesa degli impianti.

Giorgio Schiavini — Centro Civico a Milano - Concorso Internazionale

Al piano primo giunti attraverso lo scalone rettilineo ci si affaccia verso il centro del salone sottostante in modo da attivare sinergie anche verticali con volumi e funzioni che fondono tutte le relazioni possibili di partecipazione e multifunzionalità versatile e trasformabile in relazione delle esigenze che si genereranno. Alcuni spazi saranno racchiusi in modo da garantirne privacy , per proiezione video , sala prove o per attività protette come ad esempio ludoteche per i più piccoli.

Giorgio Schiavini — Centro Civico a Milano - Concorso Internazionale

Delle pareti mobili permetteranno una modularità di spazi in funzione delle attività proposte e del numero di partecipanti.Altri spazi sono in open space per essere visti e vissuti da tutti , come sale di lettura, archivi per biblioteche o mediateche .La copertura articolata con falde a diverse inclinazioni rivestite in listelli di legno, coprirà il vuoto centrale oltre che ad uno spazio per corsi di danza e di teatro garantendo un effetto scenografico oltre che un buon livello acustico.Al secondo piano sarà presente la struttura degli impianti raggiungibile oltre che da un elevatore anche da una scala di servizio.

Giorgio Schiavini — Centro Civico a Milano - Concorso Internazionale

Il vuoto centrale, la copertura in legno ventilata e l’orientamento e posizionamento delle finestrature garantiscono un ottimo risultato in termini di efficienza termica dell’involucro edilizio.La copertura piana garantisce la possibilità di istallare impianti fotovoltaici . Il blocco servizi è posto a nord , con la minor superficie possibile di aperture.

Giorgio Schiavini — Centro Civico a Milano - Concorso Internazionale

Al contrario a sud, la grande apertura tra esterno e interno al piano terra è volutamente posizionata per garantire il maggior soleggiamento invernale ; le finestrature degli spazi multifunzionali invece sono esposti a est e a ovest per poter avere un adeguato confort luminoso.Nei mesi estivi le alberature del parco garantiranno un adeguata mitigazione del piazzale antistante l’edificio che oltre ad ospitare la scacchiera permetterà di dislocare le sedute per spettacoli rivolti verso il palco posto al coperto nello spazio interno .La copertura in legno lamellare rivestita esternamente in vm zinc, oltre che a garantire performance bioclimatiche importanti, garantirà anche, grazie ai piani inclinati, una qualità acustica e sonora per le attività svolte all’interno del complesso per le funzioni di teatro-azione musica-audio.

Giorgio Schiavini — Centro Civico a Milano - Concorso Internazionale

La stessa copertura scenderà verticalmente sino a terra in lato sud garantendo la parete artificiale di arrampicata ,diventando un vero e proprio elemento architettonico di arredo e di attrazione nel parco.Le pareti verticali opache sono pensate in muratura con intercapedine in lana di roccia , intonacate al piano terra e rivestite con parete ventilata al piano primo.


The city centre revitalization of Plana nad Luznici proposal, South Bohemia region, 2013-2014, CZ - 1st place - Atelier Vltava Ltd., ing.Iveta Horakova, Ing.arch.Jan Psota, Ing.arch.Zbynek Buchta, Ing.Jan Augustin, Ing.arch.Tomas Bezchleba

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After building up a new piece of the motorway D3 from Prague, Czech republic to Linz, Austria, city council of Plana nad Luznici has decided to change the public space of the centre in Plana nad Luznici.

Atelier Vltava Ltd., ing.Iveta Horakova, Ing.arch.Jan Psota, Ing.arch.Zbynek Buchta, Ing.Jan Augustin, Ing.arch.Tomas Bezchleba — The city centre revitalization of Plana nad Luznici proposal, South Bohemia region, 2013-2014, CZ - 1st place

The main concept from the air plan view

The former capacity of the transport trough the main square and sourroundings decreased rapidly. This change caused possible change of the widness and capacity of the road that goes trough the city centre.

Atelier Vltava Ltd., ing.Iveta Horakova, Ing.arch.Jan Psota, Ing.arch.Zbynek Buchta, Ing.Jan Augustin, Ing.arch.Tomas Bezchleba — The city centre revitalization of Plana nad Luznici proposal, South Bohemia region, 2013-2014, CZ - 1st place

Perspective view - around the pond, block of flats and kindergarden,

Lower transport trough the city centre of Plana nad Luznici caused possible change of public space. City council proposed the competetion aim to conect contemporary city functions with better city public space solutions.

Atelier Vltava Ltd., ing.Iveta Horakova, Ing.arch.Jan Psota, Ing.arch.Zbynek Buchta, Ing.Jan Augustin, Ing.arch.Tomas Bezchleba — The city centre revitalization of Plana nad Luznici proposal, South Bohemia region, 2013-2014, CZ - 1st place

Perspective view - a new proposal of the public space - the main square Plana nad Luznici

In our propsal, we tried to image all the possible scenarios of future fuctions of the city inhabitans needs. We have created meeting points for locals and turists, clear and readable structure, improvement of 6 basic public areas that are closely conected to main functions on the main square and near river side of Luznice: school, church, church house, high block of flats, market place, kindergarden with the pond area.

Atelier Vltava Ltd., ing.Iveta Horakova, Ing.arch.Jan Psota, Ing.arch.Zbynek Buchta, Ing.Jan Augustin, Ing.arch.Tomas Bezchleba — The city centre revitalization of Plana nad Luznici proposal, South Bohemia region, 2013-2014, CZ - 1st place

The street parter around a market place.

We hope this project is comming into realization during 2015 – 2018 in phases. We were asked by city major of Plana nad Luznici to prepare tender proposal for to create developed design, technical design and construcion till 09/2014.

Atelier Vltava Ltd., ing.Iveta Horakova, Ing.arch.Jan Psota, Ing.arch.Zbynek Buchta, Ing.Jan Augustin, Ing.arch.Tomas Bezchleba — The city centre revitalization of Plana nad Luznici proposal, South Bohemia region, 2013-2014, CZ - 1st place

The former market place in a new form, former comunist public space in a new shape

Atelier Vltava Ltd. 08/2014

Atelier Vltava Ltd., ing.Iveta Horakova, Ing.arch.Jan Psota, Ing.arch.Zbynek Buchta, Ing.Jan Augustin, Ing.arch.Tomas Bezchleba — The city centre revitalization of Plana nad Luznici proposal, South Bohemia region, 2013-2014, CZ - 1st place

Perspective view to the river side and main square

Atelier Vltava Ltd., ing.Iveta Horakova, Ing.arch.Jan Psota, Ing.arch.Zbynek Buchta, Ing.Jan Augustin, Ing.arch.Tomas Bezchleba — The city centre revitalization of Plana nad Luznici proposal, South Bohemia region, 2013-2014, CZ - 1st place

Poster - competetion 2/3

Atelier Vltava Ltd., ing.Iveta Horakova, Ing.arch.Jan Psota, Ing.arch.Zbynek Buchta, Ing.Jan Augustin, Ing.arch.Tomas Bezchleba — The city centre revitalization of Plana nad Luznici proposal, South Bohemia region, 2013-2014, CZ - 1st place

Competetion poster 1/3

Atelier Vltava Ltd., ing.Iveta Horakova, Ing.arch.Jan Psota, Ing.arch.Zbynek Buchta, Ing.Jan Augustin, Ing.arch.Tomas Bezchleba — The city centre revitalization of Plana nad Luznici proposal, South Bohemia region, 2013-2014, CZ - 1st place

Competetion poster 3/3 - master plan / floorplan

Atelier Vltava Ltd., ing.Iveta Horakova, Ing.arch.Jan Psota, Ing.arch.Zbynek Buchta, Ing.Jan Augustin, Ing.arch.Tomas Bezchleba — The city centre revitalization of Plana nad Luznici proposal, South Bohemia region, 2013-2014, CZ - 1st place

All parts in one layout, Pecha kucha Night Ostrava vol.15 presentation

Atelier Vltava Ltd., ing.Iveta Horakova, Ing.arch.Jan Psota, Ing.arch.Zbynek Buchta, Ing.Jan Augustin, Ing.arch.Tomas Bezchleba — The city centre revitalization of Plana nad Luznici proposal, South Bohemia region, 2013-2014, CZ - 1st place

City council and media presentation in Plana nad Luznici and MF Dnes Czech newspaper presentation of Atelier Vltava competetion proposal during 2013-2014

Atelier Vltava Ltd., ing.Iveta Horakova, Ing.arch.Jan Psota, Ing.arch.Zbynek Buchta, Ing.Jan Augustin, Ing.arch.Tomas Bezchleba — The city centre revitalization of Plana nad Luznici proposal, South Bohemia region, 2013-2014, CZ - 1st place

All the posters

Atelier Vltava Ltd., ing.Iveta Horakova, Ing.arch.Jan Psota, Ing.arch.Zbynek Buchta, Ing.Jan Augustin, Ing.arch.Tomas Bezchleba — The city centre revitalization of Plana nad Luznici proposal, South Bohemia region, 2013-2014, CZ - 1st place

City council defending, major talking about Atelier Vltava winning proposal

Resort nelle Langhe - Anna Regge

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Una corte verde in un agriturismo di lusso.

Anna Regge — Resort nelle Langhe

Anna Regge — Resort nelle Langhe

Anna Regge — Resort nelle Langhe

Anna Regge — Resort nelle Langhe

Anna Regge — Resort nelle Langhe

Planimetria con indicazione delle varietà scelte.

Eco Green Village + MILD HOME - Martina Malpasso, Domenico Pepe, Andrea Martinelli (ud), ilenia medizza

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PRINCIPI PROGETTUALI
 Il programma di sviluppo per il comparto Eco Green Village è stato sviluppato in aderenza a quanto indicato dal concorso con alcuni capisaldi:
 - conservazione/sviluppo delle aree verdi esistenti integrandole con i percorsi distributivi interni al comparto
 - smaltimento naturale (tramite doccioni e pozzi perdenti) e uso delle acque piovane (tramite Tank di accumulo)
 - creazione di vie pedonali e ciclabili (per incrementare la priorità dei trasporti pubblici)
 - basso consumo energetico per tutti gli edifici
 - creazione di un ambiente accogliente per famiglie e bambini

Martina Malpasso, Domenico Pepe, Andrea Martinelli (ud), ilenia medizza — Eco Green Village + MILD HOME

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI La nuova sensibilità ambientale verso il contenimento dei consumi energetici, la produzione di energie alternative, l’emergenza climatica, l’uso eccessivo e la carenza di combustibili fossili, inducono alla realizzazione di fabbricati che riducano al minimo i costi di gestione, di assorbimento e di dispersione di energia. Questo intervento vuole essere un concreto contributo alla salvaguardia dell’ambiente e alla riduzione dei consumi energetici attraverso un’alta efficienza dell’involucro, degli impianti e del funzionamento dell’organismo edilizio. Elevati spessori di isolamento termico garantiranno un’efficace conservazione dell’energia nella stagione fredda e un’ottimale sfasamento alla penetrazione del flusso di calore nella stagione calda, che permetterà di evitare di installare impianti di condizionamento classici, voraci consumatori di energia, sarà favorita la ventilazione naturale e controllata per ottenere un microclima ottimale; alte prestazioni dei serramenti garantiranno lo sfruttamento degli apporti calorici solari e una ridotta dispersione. La scelta di impianti di riscaldamento radianti è finalizzata anch’essa al contenimento dei consumi, sicuramente più oneroso nell’investimento iniziale, ma garante di migliore comfort ambientale e di consumi ridotti; vista la natura, la morfologia e l’uso mutevole degli spazi, questa tipologia di impianto è l’unica a garantire un efficace percezione del calore nella parte bassa, entro i primi due metri, senza disperdere inutilmente energia per il riscaldamento dell’intero volume, in sostanza la trasmissione del calore avviene per irraggiamento con minimo riscaldamento dell’aria. Un’importante scelta innovativa riguarda la tipologia dell’impianto per la produzione di calore, volendo perseguire la strada dell’indipendenza dalle fonti energetiche non rinnovabili è stato messo a punto un sistema integrato pompa di calore – fotovoltaico - solare termico; l’acqua calda prodotta viene convogliata a un cisterna di accumulo che godrà anche degli apporti calorici di alcuni pannelli solari.
L’illuminazione naturale sarà privilegiata e calibrata in funzione delle attività, della stagione e dell’inclinazione solare per impedire effetti di abbagliamento e avere una luce costante durante l’arco della giornata, l’irraggiamento estivo non dovrà penetrare l’involucro, mentre quello invernale dovrà apportare i benefici calorici dei raggi solari con bassa inclinazione. Le aperture garantiranno un’efficace illuminazione naturale diurna in ogni momento dell’anno, mentre lampade a basso consumo forniranno l’illuminazione artificiale quando necessaria. Le vetrate avranno caratteristiche a taglio termico con vetri basso-emissivi che impediscono alle radiazioni termiche di disperdersi all’esterno. Un ulteriore fattore di sostenibilità potrà essere dato dall’eventuale raccolta delle acque meteoriche di deflusso della copertura in un serbatoio posto al di sotto del piano di campagna, attraverso un filtro dell’acqua piovana “Vortex” in grado di rimuovere le particelle superiori a 380 micron. Riducendo al minimo la turbolenza le particelle più fini potranno sedimentarsi, mentre l’acqua in uscita dal serbatoio verrà ulteriormente filtrata. L’utilizzo potrà essere indirizzato a tutte le attività che non necessitano di acqua potabile quali i servizi e l’irrigazione delle parti a verde. L’obbiettivo è andare verso un edificio a ‘basso consumo’ nella gestione delle risorse energetiche, la copertura accoglie pannelli fotovoltaici e l’energia prodotta potrà essere impiegata nel funzionamento del fabbricato.
Queste soluzioni ad elevato valore aggiunto, seppur in prima approssimazione, evidenziano come le scelte tecnologiche che si vogliono adottate portano ad un notevole contenimento del fabbisogno energetico durante il ciclo di vita; l’investimento iniziale è sicuramente superiore, ma questo margine di svantaggio viene recuperato nel corso degli anni attraverso una gestione più economica del fabbricato e della vita che vi si svolge, senza considerare il beneficio ambientale che un edificio di questo tipo comporta nella riduzione di emissioni e nell’utilizzo di energia pulita e rinnovabile. La città prevede nell’intorno già strutture a servizio del quartiere e quindi del comparto che vi si insedierà; ciò determinando una riduzione delle emissioni per la mobilità. La proposta complessiva prevede la connessione tramite piste ciclabili l’intero comparto con la città sul lato di via Raffaello. Il rimaneggiamento di tutto il comparto dà l’occasione di ottimizzare l’orientamento dei corpi di fabbrica e l’affaccio prevalente delle abitazioni verso sud viene valorizzato; tutto ciò senza dimenticare l’incremento della privacy tramite la rotazione del volume centrale nel lotto “b”. La frammentazione dei volumi permette di ridurre la densità dell’intervento evitando il fuori scala urbanistico e aprendo scenari sul contesto circostante, sui campi coltivati e sulla campagna sullo sfondo.

Martina Malpasso, Domenico Pepe, Andrea Martinelli (ud), ilenia medizza — Eco Green Village + MILD HOME

INTENTI DEL PROGETTO La proposta progettuale di dettaglio prevede la realizzazione di edifici tramite moduli abitativi realizzati per mezzo della tecnologia PlatForm Frame poiché l’eventuale trasporto di un modulo già montato determinerebbe un’elevata incidenza economica del trasporto. Il sistema costruttivo, oltre ad offrire i vantaggi della prefabbricazione, ovvero un maggior controllo del processo produttivo industriale, delle materie prime, dei manufatti e delle attività di cantiere e quindi dei tempi e dei costi della realizzazione, è stato concepito per dare risposta alle problematiche di ordine statico, di sicurezza sismica e antincendio.

Martina Malpasso, Domenico Pepe, Andrea Martinelli (ud), ilenia medizza — Eco Green Village + MILD HOME

Viewing platform Conn - Corinna Menn

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13‘000 years ago, the retreat of the last ice age resulted in the massive collapse of the Flims mountain. The power of the Rhein began to erode the masses of stone and created the natural spectacle of the Ruin Aulta. The gorge is a region of national preservation that can be experienced by visitors from this precisely positioned outlook, without themselves stepping onto the location. Anchored to the outer edge of the forest, a viewing platform rises between the pines and extendes towards the gorge without touching the lime formations that have evolved of thousands of years. Viewing from the footpath, the dark steel construction initially appears to be part of the forest among the tall tree trunks. Visitors climb the spiral staircase and walk out on the unfolded fan of the wooden platform. From a distance, the light larch wood of the beams, the unfolded double rafters and the conical floor segments appear like a floating sail. Detached from the main girder, the platform is suspended at its ends using steel cables. The basic elements and their linear connections create an inherent spatial figure describing a circular form. The structure is impressive through the reduction of the material to the static and constructive necessity.

Corinna Menn — Viewing platform Conn

Der Rückzug der letzten Eiszeit löste vor 13’000 Jahren den gewaltigen Flimser Bergsturz aus. Die Kraft des Rheins begann die Gesteinsmassen zu durchbrechen und schuf das Naturschauspiel der Ruin Aulta. Im Sinne der zum nationalen Schutz erhobenen Schluchtlandschaft wird dem Menschen bei Conn gezielt ein Fenster geöffnet, ohne dass er aber selbst die Bühne betritt. An der äussersten Kante der Waldebene verankert, ragt die Aussichtsplattform zwischen die Föhren und neigt sich über den Schluchtraum, ohne die über Jahrtausende gewachsenen Kalkformationen zu tangieren. Vom Fusspfad her betrachtet, steht die dunkle Stahlkonstruktion zunächst wie ein Teil des Waldes zwischen den hohen Stämmen. Der Besucher steigt über die spiralförmige Treppe hoch und tritt hinaus auf die flügelartig gespreizte Holzplattform. Das helle Lärchenholz der Balken, der aufgefächerten Doppelsparren und der konischen Bodensegmente wirkt aus der Distanz wie ein schwebendes Segel. Vom Hauptträger abgehängt, wird es an seinen Spitzen mit Stahlseilen abgespannt. Die Grundelemente und ihre linearen Verbindungen spannen eine einer Kugel einbeschriebene inhärente räumliche Figur auf. Die Prägnanz dieser Struktur zeichnet sich aus durch die auf die statische und konstruktive Notwendigkeit reduzierte Materialität.

Corinna Menn — Viewing platform Conn

Competition, 1st prize 2005
Realisation: 2006
Budget: CHF 400’000

Corinna Menn — Viewing platform Conn

Corinna Menn — Viewing platform Conn

Corinna Menn — Viewing platform Conn

Corinna Menn — Viewing platform Conn

Corinna Menn — Viewing platform Conn

Corinna Menn — Viewing platform Conn

Renovation Chesa Gabriel - Corinna Menn

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Chesa Gabriel is a small building block within the historic core development in Samedan. Flanked by neighbouring buildings, the inconspicuous volume abuts a square toward the north and has a narrow south-facing façade looking onto a courtyard garden. The typology of stable and farmhouse goes back to the 16th century. After continual conversions of the original building fabric, an additional storey was added to the house in 1920, drastically altering its volume. The house is thus divided into two parts along this temporal seam. One apartment comprises the historical fabric, whose original spatial typology was uncovered and opened up to extend across the depth of the house and former stable. As 20th-century overlay, the attic apartment was given a free-form floor plan within the original walls. As new sculptural element, the balcony monolithically connects with the outer wall. Together with the outside stairs and the garden wall, the new elements are melded with the traces left on the façade from the different eras.

Corinna Menn — Renovation Chesa Gabriel

Die Chesa Gabriel ist ein kleiner Baustein der historischen Kernbebauung von Samedan. Seitlich unmittelbar von seinen Nachbarn eingefasst, schliesst der unscheinbare Körper nördlich den Platzraum ab und bildet eine schmale Fassade zum hofartigen Garten aus. Die Typologie von Stall und kleinbäurischem Wohnhaus hat ihren Ursprung im 16. Jahrhundert. Nach kontinuierlichen Transformationen der Ursprungssubstanz erfährt das Haus mit einer Aufstockung um 1920 eine einschneidende Veränderung der Volumetrie. Entsprechend dieser zeitlichen Nahtstelle umfasst die eine Wohnung die historische Substanz. Die ursprüngliche Raumtypologie wird freigelegt und über die Tiefe von Wohnhaus und ehemaligem Stall geöffnet. Als Überlagerung des 20. Jahrhunderts wird die Dachwohnung innerhalb der Grundmauern als freies Raumgefüge ausgebildet. Ihr Balkon verbindet sich als plastisches Element monolithisch mit der Aussenwand. Zusammen mit der Aussentreppe und der Gartenmauer werden die neuen Elemente als Spuren in der von Ablagerungen unterschiedlicher Zeitepochen geprägten Fassade mit dem Bestand verschliffen.

Corinna Menn — Renovation Chesa Gabriel

Commissioned study, 1st prize 2008
Realisation: 2012-2013
Size: 1750m3

Corinna Menn — Renovation Chesa Gabriel

Corinna Menn — Renovation Chesa Gabriel

Corinna Menn — Renovation Chesa Gabriel

Corinna Menn — Renovation Chesa Gabriel

Corinna Menn — Renovation Chesa Gabriel

Corinna Menn — Renovation Chesa Gabriel

Corinna Menn — Renovation Chesa Gabriel

Corinna Menn — Renovation Chesa Gabriel

Corinna Menn — Renovation Chesa Gabriel

Corinna Menn — Renovation Chesa Gabriel

Corinna Menn — Renovation Chesa Gabriel

Corinna Menn — Renovation Chesa Gabriel

Corinna Menn — Renovation Chesa Gabriel

Corinna Menn — Renovation Chesa Gabriel

Salle omnisports - BBG Architectes Associés

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The construction of the sports hall in Vinon-sur-Verdon is part of the construction program gymnasium nearby colleges established by the department in 2000.

BBG Architectes Associés — Salle omnisports

Sports Hall

Vinon-sur-Verdon sold to the Department 5517 sqm, adjoining the Yves Montand’s college order to achieve this equipment. However, the municipality wanted to supplement the basic program conducted by the Department with a caretaker, a climbing wall, a 250-seat grandstand, two gyms, one for gymnastics and one for martial arts and dance, a meeting room, public toilets and a bar.

BBG Architectes Associés — Salle omnisports

Main entrance

The project is compact, ground floor (except the rostrum with lift) to optimize the operation, comfort and sporting public, monitoring, with clear visibility of spaces and any handicap accessibility in all areas.

BBG Architectes Associés — Salle omnisports

Main entrance by night

The technical choices and materials are determined with attention to cost control of construction, maintenance and servicing.

BBG Architectes Associés — Salle omnisports

Bleachers

The envelope of white concrete accented with colorful sunshades, punctuated with passages recalling the “pebbles Verdon” is adorned with a green emerald light as a tribute to the beauty and peculiar color of the pure waters of the Gorges du Verdon profoundly affect the original character of this region. The building also acts of force and harshness elevations raw concrete dyed opposing the preciousness colored perforations.

BBG Architectes Associés — Salle omnisports

Detail

BBG Architectes Associés — Salle omnisports

Gym

BBG Architectes Associés — Salle omnisports

Room ballet

BBG Architectes Associés — Salle omnisports

CCC - KAAN Architecten

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The Chemelot Campus is a redevelopment of the previous DSM chemical plant into a new campus for chemical research, education and business. The competition for a new central building was launched to bring together three different departments (Center Court, Academy and DSM Innovation Center). The strength of the Center Court project is the ability to allow users to excel within an ecosystem of open-innovation. The building shows itself as a universal structure and a square to generate a constant visitors’ whirl. The CCC is a solid structure with a patio and marked corner entrances to open up to the pedestrian flow. There is a 30 degrees plan rotation which breaks down the grid of the surroundings amplifying its public character. The program of the project is divided within the ground floor through the atrium and three different floors, gradually changing from public to private. Offices, public spaces, restaurants, meeting rooms and laboratories are blended with equipment, structure, walls, stairs and elevators.

KAAN Architecten — CCC

CCC by KAAN Architecten

KAAN Architecten — CCC

CCC by KAAN Architecten

KAAN Architecten — CCC

CCC by KAAN Architecten

KAAN Architecten — CCC

CCC by KAAN Architecten

KAAN Architecten — CCC

CCC by KAAN Architecten

KAAN Architecten — CCC

CCC by KAAN Architecten

KAAN Architecten — CCC

CCC by KAAN Architecten

KAAN Architecten — CCC

CCC by KAAN Architecten


Riqualificazione di parte di centro storico. Fornovo di Taro - Black Block Architecture, Alberto Dardani, Enrico Galeazzi

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Partendo dalla consapevolezza che attualmente il centro storico sia svuotato dei suoi connotati di spazio pubblico e cardine della vita del paese, il progetto vuole proporre un riappropriazione del centro da parte di funzioni legate alla collettività. La strategia di modifica del tessuto consolidato del centro vuole amplificarne la permeabilità, relazionarsi con la memoria collettiva e la condizione “sine qua non“ di qualunque centro storico: la vita, il brulicare di persone. La mutazione dell’esistente è lo strumento progettuale utilizzato, la superfetazione come l’atto più immediato di adeguamento. Il progetto si presenta come un’insieme di operazioni di aggiunta, sottrazzione e deformazione dello spazio.

Black Block Architecture, Alberto Dardani, Enrico Galeazzi — Riqualificazione di parte di centro storico. Fornovo di Taro

Planivolumetrico Centro Storico

La corte dei garages di via Zuffardi, che proprio per le sue caratteristiche morfologiche, si presenta come un’isola all’interno del centro storico è uno degli ultimi collegamenti con la Fornovo che fù. Il commercio, inteso nel suo più tradizionale concetto sarà il motore della rivitalizzazione dell’area.: qui troveranno posto il calzolaio, la sarta, il piccolo falegname, il pittore… Un pacchetto completo per lo start-up della propria attività artigianale, composto da un piccolo atelier ed un mono/bi locale a seconda delle necessità. Potranno trovare posto 6 diverse attività contemporaneamente.

Black Block Architecture, Alberto Dardani, Enrico Galeazzi — Riqualificazione di parte di centro storico. Fornovo di Taro

Villaggio degli Artigiani

L’area del magazzino di Tanzi, che grazie al “nuovo” varco pedonale acquista un valore collettivo maggiore diventerà il primo snodo per l’accesso al centro storico, qui verranno collocate le funzioni pubbliche più importanti. La cultura e la socializzazione sono i temi portanti di questo intervento che vede con la ricollocazione della biblioteca e la creazione di una nuova sala della comunità, una sala giochi tradizionale, quasi da oratorio, ping-pong, biliardini, giochi di società. Una maggiore permeabilità del tessuto urbano verrà garantita da un nuovo vicolo tra la sala civica e la biblioteca. L’area attualmente occupata dal magazzino vedrà la creazione di due differenti corpi: ad est la sala della comunità e ad ovest una sala lettura; la biblioteca vera e propria troverà posto all’interno della casa adiacente al magazzino sul lato sud; le attuali condizioni dell’edificio rendono un recupero particolarmente difficile, verranno quindi conservati solamente i muri esterni, eliminando la copertura e le partizioni interne il volume della biblioteca troverà posto all’interno delle mura perimetrali, elevandosi di un altro piano rispetto alla condizione attuale.

Black Block Architecture, Alberto Dardani, Enrico Galeazzi — Riqualificazione di parte di centro storico. Fornovo di Taro

Biblioteca / Sala Civica

Il vuoto urbano di via Nazario Sauro, ormai incastonato nelle menti dei Fornovesi verrà manipolato, giocando sulla reinterpretazione del vuoto, come spazio dinamico e multifunzionale. La sua principale caratteristica sarà il mutamento della forma, che si adatterà ai diversi utilizzi. Nella vita di tutti i giorni risulterà come un giardino dove trascorrere momenti di relax, ma la struttura e le sedute all’interno ne permettono l’utilizzo anche come teatro all’aperto, o nel caso di manifestazioni importanti, come palcoscenico e scenografia affacciati sul grande spiazzo destinato a parcheggio, che nel caso si trasformerà in platea.

Black Block Architecture, Alberto Dardani, Enrico Galeazzi — Riqualificazione di parte di centro storico. Fornovo di Taro

Teatro all'aperto

La “risega” che via Nazario Sauro taglia su Piazza Giacomo Matteotti fungerà da cucitura tra la nuova piazza e il teatro/giardino adiacente a Vicolo Lisoni. Una cucitura non solo ottico-distributiva dovuta alla formazione di setti murari che impongono determinate viste ma anche un rapporto temporale tra il monumento e contemporaneità. In stretta relazione visiva con la fontana e il teatro il monumento si pone come il punto medio sul percorso tra essi.

Black Block Architecture, Alberto Dardani, Enrico Galeazzi — Riqualificazione di parte di centro storico. Fornovo di Taro

Monumento ai Caduti

“al Sambòt” come veniva chiamata la fontana a leva che fino agli anni trenta del secolo scorso occupava il centro di Piazza Matteotti è stato lo spunto per la creazione della Nuova Piazza. Così come era minale la fontana originale questo nuovo elemento vuole fare della semplicità dell’acqua il suo carattere identificativo. Costituita da due lame d’acqua e delimitata alla base da una pavimentazione triangolare è pensata come un portale inserito all’interno della “passeggiata del centro”. Essa assume ulteriore interattività durante le ore notturne grazie all’illuminazione fornita dal suo piano d’appoggio. Le panchine continue proposte oltre a delimitare la piazza pongono l’accento sulla fontana convergendo su di essa, dando quasi l’idea di proiettarsi all’interno dei portali.

Black Block Architecture, Alberto Dardani, Enrico Galeazzi — Riqualificazione di parte di centro storico. Fornovo di Taro

al Sambot

Black Block Architecture, Alberto Dardani, Enrico Galeazzi — Riqualificazione di parte di centro storico. Fornovo di Taro

Vista Prospettica

Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona - Pierpaolo Ricatti

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Nel progetto si è optato per un impianto planimetrico di estrema chiarezza: due ali rettilinee e parallele che al piano terra ospitano le aule di studio e al piano primo gli studi docenti, la biblioteca e la sala studio per studenti.

Pierpaolo Ricatti — Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona

Le due ali si sviluppano fiancheggiando un grande spazio centrale destinato all’accoglienza dell’utenza, delimitato a nord-est verso il Polo Ospedaliero dal corpo di fabbrica, destinato agli uffici amministrativi, a ponte sull’ingresso principale e sul lato sud-ovest, dall’atrio d’ingresso e foyer della Sala Conferenze che distribuisce i percorsi interni.

Pierpaolo Ricatti — Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona

Percorsi chiari e gerarchie di spazi altrettanto efficacemente sottolineati da una differenziazione di carattere: i corridoi e la biblioteca, la sala studio come pure gli studi dei docenti al piano superiore, appartengono ad una “famiglia” di spazi più introversi e chiusi, ma aperti verso i patii interni a giardino in quota al piano.

Pierpaolo Ricatti — Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona

Grandi aperture invece per gli spazi delle aule collegate da ampi corridoi, autentici deambulatori, che fiancheggiano il cortile interno e che per dimensioni e materiali utilizzati consentono di ospitare eventi di rappresentanza dell’Ateneo.

Pierpaolo Ricatti — Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona

L’area ristoro è collocata nell’area sud-est, alla fine della corsa del corridoio, che la integra e in diretto contatto con il grande spazio centrale esterno.

Pierpaolo Ricatti — Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona

In questo sistema di spazi, dove è elevata l’interazione tra ambienti interni e l’esterno dell’edificio, il cortile di ingresso assume il ruolo di centro, luogo di accoglienza, punto di ritrovo. Guardando dall’esterno dall’ingresso su strada verso il cortile, si riescono a percepire la profondità dello spazio e la successione degli spazi aperti e chiusi.

Pierpaolo Ricatti — Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona

Anche l’aspetto compatto che si percepisce osservando dall’esterno le ali laterali, è destinato a mutare radicalmente all’aprirsi dei sistemi di schermatura che restituiscono l’idea di velati rivestimenti con reti metalliche, rivelando una scatola di vetro con spazi vetrati a tutta altezza.

Pierpaolo Ricatti — Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona

Attentamente studiate in relazione all’orientamenti dell’edificio, anche da aperte le schermature consentono di avere un ottimale apporto di luce naturale e di evitare fenomeni di abbagliamento o surriscaldamento. Le schermature, come tutto l’involucro dell’edificio, sono realizzate con leghe di rame di alta qualità e resistenti all’usura del tempo. La qualità estetica del rame rappresenta nel contesto una nuova concezione di grande suggestione della progettazione delle facciate dell’Ateneo, valorizzandone la presenza presso il Polo Ospedaliero e, nello stesso tempo, rendendolo immediatamente riconoscibile.

Pierpaolo Ricatti — Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona

La riduzione dei colori e dei trattamenti di superficie impiegati, la chiara geometria e la conseguente organizzazione delle facciate, evidenzia la voluta ricerca di una sobrietà formale, una neutralità, o per meglio dire, una de contestualizzazione che contrappone faccia a faccia il nuovo edificio con il Polo Ospedaliero. In breve il nuovo edificio offrirà una cornice chiara e neutra per un buon ambiente di apprendimento e insegnamento

Pierpaolo Ricatti — Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona

Pierpaolo Ricatti — Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona

Nuovo complesso industriale - Franco Fortunato Taunsio

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Il progetto nasce dalla necessità, per il Gruppo Aziendale che negli ultimi anni si è notevolmente accresciuto, di disporre di una sede centralizzata sia dei servizi amministrativi che degli uffici direzionali.

Franco Fortunato Taunsio — Nuovo complesso industriale

Il blocco direzionale da sud-ovest

Disponendo nel proprio patrimonio immobiliare di un’area di circa tre ettari collocati nel territorio comunale di Ornago, si è immaginato un progetto di grande interesse proprio su quest’area. L’intervento si propone di realizzare alcuni edifici, prevalentemente di tipo industriale ed in parte terziario-residenziale, al fine di ospitare le attività e le varie funzioni. L’intento principale è quello di realizzare un insediamento a basso impatto ambientale, ovvero ad alta sostenibilità; ciò inteso sia nel senso propriamente “energetico-tecnologico” che in senso “visivo-paesistico”. La dotazione di impianti tecnologici e l’approvvigionamento energetico necessario all’intero insediamento verranno realizzati con impiego di tecnologie bio-compatibili; vale a dire: impiego di pannelli solari per la produzione di acqua calda; pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica; captazione di acqua di falda per l’umidificazione dell’aria necessaria alla climatizzazione degli ambienti interni; recupero delle acque meteoriche per gli impieghi non potabili; impiego di materiali naturali o a basso impatto ambientale. Anche i materiali e le tecniche costruttive che si intendono adottare rispondono ai principi di sostenibilità ambientale. Per tale motivo si intende privilegiare l’impiego di materiali come il legno (naturale o semilavorato) sia per le parti strutturali che per le divisioni interne, le pavimentazioni e gli arredi; sarà cura tanto della committenza quanto dei progettisti assicurarsi che tra questi materiali, anche se di origine naturale, non ve ne siano di provenienza amazzonica o comunque esotica; le opere in cemento armato ove e fin quanto possibile saranno ridotte al minimo; ove e fin quanto possibile esse verranno sostituite con parti in acciaio – ma non con leghe speciali; per la cablatura o qualsiasi altra opera di finitura interna ove possibile si adotteranno materiali provenienti da processi di riciclo.

Franco Fortunato Taunsio — Nuovo complesso industriale

Vista aerea

L’impianto che si intende realizzare è un impianto dedicato alla lavorazione dei rifiuti, al fine di agevolarne il recupero o il loro smaltimento definitivo in altre sedi. Per tale motivo si rende necessaria la presenza di un edificio da adibire a deposito di autoveicoli industriali, attrezzati per lo spurgo di fognature pubbliche e private o per la raccolta di vari tipi di rifiuti; la realizzazione di un reparto manutenzione, destinato ad ospitare le attività indispensabili a mantenere in efficienza il parco aziendale degli automezzi; un magazzino – attrezzeria, attrezzato con scaffalature industriali per contenere ogni oggettistica utile all’equipaggiamento delle squadre di addetti operanti con gli automezzi nel territorio, nonché i DPI (dispositivi di protezione individuale) per la sicurezza degli stessi operatori; uffici direzionali e amministrativi; una residenza per il custode ed una foresteria, necessaria ad ospitare personale in trasferta da altre sedi operative del Gruppo Aziendale; un impianto di stoccaggio dei rifiuti o meglio un impianto di messa in riserva, deposito preliminare e trattamento di rifiuti speciali provenienti da insediamenti produttivi, attività artigianali e commerciali e di rifiuti urbani abbandonati sul territorio o provenienti da raccolte differenziate, con l’esclusione per questi ultimi delle frazioni umide – nel sito individuato si svolgeranno unicamente le operazioni di ricondizionamento, raggruppamento preliminare e deposito temporaneo, al fine di rendere gli stessi rifiuti compatibili con i rispettivi processi finali di smaltimento. Questi processi avverranno in altri luoghi – siano essi le discariche per i rifiuti solidi, le stazioni per trattamenti chimico o biologico dei rifiuti liquidi, la combustione o l’eventuale recupero secondo quanto previsto dalla normativa vigente – cui verranno convogliati di volta in volta mediante trasporto con idonei autoveicoli industriali.

Franco Fortunato Taunsio — Nuovo complesso industriale

Il blocco direzionale da nord-ovest

Franco Fortunato Taunsio — Nuovo complesso industriale

Collegamento coperto tra i blocchi

Franco Fortunato Taunsio — Nuovo complesso industriale

Vista da nord-est

Franco Fortunato Taunsio — Nuovo complesso industriale

Il blocco della foresteria e dei servizi collettivi

Franco Fortunato Taunsio — Nuovo complesso industriale

Uffici e servizi collettivi da sud-ovest

White on White - A2OFFICE

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This small project is about the design of an addition to an original kitchen. It integrates a balcony for quick meals and additional storage space.

A2OFFICE — White on White

A2OFFICE — White on White

A2OFFICE — White on White

A2OFFICE — White on White

A2OFFICE — White on White

Concorso di architettura per la trasformazione e l'ingradimento del Cycle d'Orientation a Chatel St. Denis - Pierpaolo Ricatti

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Al fine di rispondere alle necessità future l’Association de la Communes de la Veveyse ha deciso di trasformare e ingrandire il Cycle d’Orientation di Châtel St. Denis che si trova nella parte settentrionale vicino al centro città.

Pierpaolo Ricatti — Concorso di architettura per la trasformazione e l'ingradimento del Cycle d'Orientation a Chatel St. Denis

Il complesso del Cycle d’orientation de la Veveyse comprende tre corpi di fabbrica. I primi due a sud sono stati inaugurati nel 1973 ed ospitano le aule del secondo e terzo anno dell’istruzione secondaria e gli spazi per lo sport (edificio situato al centro del complesso scolastico). A nord di questi edifici si trova il complesso dell’Univers@alle realizzato nel 2001 che non fa parte del perimetro di intervento del presente concorso.

Pierpaolo Ricatti — Concorso di architettura per la trasformazione e l'ingradimento del Cycle d'Orientation a Chatel St. Denis

Il programma del concorso prevede la ristrutturazione e l’ampliamento dell’edificio che ospita le aule a sud il cui numero passa da 21 a 27 e dovrà ospitare una biblioteca pubblica, un’aula dei media e il centro di orientamento professionale.

Pierpaolo Ricatti — Concorso di architettura per la trasformazione e l'ingradimento del Cycle d'Orientation a Chatel St. Denis

Pierpaolo Ricatti — Concorso di architettura per la trasformazione e l'ingradimento del Cycle d'Orientation a Chatel St. Denis

Pierpaolo Ricatti — Concorso di architettura per la trasformazione e l'ingradimento del Cycle d'Orientation a Chatel St. Denis

Pierpaolo Ricatti — Concorso di architettura per la trasformazione e l'ingradimento del Cycle d'Orientation a Chatel St. Denis

Pierpaolo Ricatti — Concorso di architettura per la trasformazione e l'ingradimento del Cycle d'Orientation a Chatel St. Denis

Pierpaolo Ricatti — Concorso di architettura per la trasformazione e l'ingradimento del Cycle d'Orientation a Chatel St. Denis

Pierpaolo Ricatti — Concorso di architettura per la trasformazione e l'ingradimento del Cycle d'Orientation a Chatel St. Denis

Pierpaolo Ricatti — Concorso di architettura per la trasformazione e l'ingradimento del Cycle d'Orientation a Chatel St. Denis

Pierpaolo Ricatti — Concorso di architettura per la trasformazione e l'ingradimento del Cycle d'Orientation a Chatel St. Denis

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