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Nuovo Edificio Polifunzionale. Rimini - archiLab - studio d'architettura

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Il progetto architettonico del nuovo complesso polifunzionale SGR e delle aree circostanti nasce dalla volontà di sviluppare un disegno armonioso che raccolga molteplici funzioni all’interno di un unico e piacevole segno estetico urbano. L’obiettivo è quello di creare uno skyline dolce dove tutte le funzioni devo concorrere, adottando adeguate soluzioni tecniche e progettuali, a minimizzare l’impatto visivo. La sinuosità della pelle esterna a forma di guscio vuole, attraverso un unico linguaggio, contestualizzare in modo armonioso l’intervento nel contesto urbano esistente. L’area di intervento è stata ripartita in due fasce ben distinte, divise secondo un asse longitudinale con direzione mare-monte che ha lo scopo di separare da una parte, lato Riccione, le aree adibite a parcheggio e dall’altra, lato via Chiabrera, i nuovi fabbricati e le aree verdi.

archiLab - studio d'architettura — Nuovo Edificio Polifunzionale. Rimini

Vista dell'ingresso da via Chiabrera

NUOVO EDIFICIO POLIFUNZIONALE SGR Il nuovo edificio polifunzionale dell’SGR vuole dare una concreta risposta alle esigenze funzionali della committenza garantendo un basso impatto ambientale sia in termini di consumi energetici sia per materiali impiegati nella costruzione. In coerenza con il valore ambientale che si vuole assegnare al fabbricato, il progetto architettonico vuole allontanarsi dall’idea di edificio, ed abbracciare un’ idea più ampia di paesaggio, inserendo alcuni elementi tipici e creando dei collegamenti con l’ambiente esterno. Per questo motivo la pelle di rivestimento a forma di guscio vuole sottolineare la continuità dell’edificio con il disegno dell’ambiente che lo circonda diventando la naturale estensione dello spazio interno. L’edificio si sviluppa su quattro piani fuori terra; al piano terra, caratterizzato da una superficie di circa 840 metri quadrati, prende posto la sala congressi chiamata “SGR congress hall” con una capienza di 350 persone, il foyer dell’area congressuale, il bar, la reception, i servizi e il corpo scale con relativo ascensore. Il tutto sarà funzionalmente collegato al piano terra dell’edificio esistente per il quale è stata riorganizzata la disposizione interna degli uffici. Al piano primo, su una superficie di 350 metri quadrati si sviluppa la sala congressi di 200 persone e lo spazio eventi all’aperto, ricavato sulla copertura della sala congressuale sottostante. Questo piano sarà direttamante collegato tramite una rampa alle sale congressuali dell’edificio esistente. Al secondo piano, su una superficie di 330 metri quadrati, prenderanno posto sette junior suites e una suite. Al piano terzo, di 300 metri quadrati, trovano invece posto tre junior suites, una suite e lampliamento della sala ristorante “Quartopiano” con 40 posti tavola e relativi servizi. Questo piano, come anche il roof-garden presente in copertura, saranno direttamente collegati al ristorante e al roof-garden esistenti. Il progetto prevede, per questioni igenico sanitarie legate al numero di posti tavola aggiunti, la riorganizzazione dei servizi esistenti. Al piano interrato saranno collocati i servizi e gli spazi legati al nuovo edificio polifunzionale.

archiLab - studio d'architettura — Nuovo Edificio Polifunzionale. Rimini

Vista Esterna dal percorso pedonale

RIQUALIFICAZIONE EX PIAZZALE CHIABRERA L’obiettivo è quello di celare alla vista l’area destinata a parcheggio frapponendo una fascia-filtro tra la strada ed i posti auto; in questa fascia trovano posto l’edificio adibito a Museo dell’Energia, alberature, colline verdi e un bacino artificiale. Tale area è delineata a monte da un percorso ciclopedonale chiamato “percorso dell’Energia” che si raccorda con l’attuale pista ciclabile già esistente lato Riccione. L’asse principale, che collega idealmente gli estremi dell’area d’intervento, è identificato da un percorso ciclopedonale che, costeggiando il museo dell’Energia, il bacino artificiale ed il nuovo edificio polifunzionale dell’SGR mette in relazione i centri d’interesse del progetto. Lungo tutto questo percorso il visitatore ha la possibilità di partecipare alle manifestazioni organizzate nello “spazio eventi” esterno ed ammirare i giochi d’acqua delle fontane del bacino artificiale che fanno da cornice alla facciata del Centro Congressi. Lo stesso bacino potrà servire da vasca di accumulo acqua a cui attingere in caso di incendio.

archiLab - studio d'architettura — Nuovo Edificio Polifunzionale. Rimini

Vista aerea

“PERCORSO DELL’ENERGIA” Dall’attuale pista ciclabile posta lato Riccione si stacca il percorso ciclopedonale che conduce verso via Chiabrera e taglia in due il bacino artificiale. Questo tracciato è chiamato “percorso dell’energia” in quanto il visitatore che lo percorre ha modo di osservare i sistemi tecnologici che generano energia pulita come, ad esempio, pale eoliche, pannelli solari o fotovoltaici. In corrispondenza di queste strutture vengono collocati elementi di arredo urbano attinenti al tema delle risorse energetiche rinnovabili dove i cittadini possono sostare, navigare in internet attraverso punti di accesso wifi e ricaricare il proprio telefono cellulare. Un percorso salute verrà realizzato lungo l’intero tracciato e trasformerà lo spazio verde in una vera e propria palestra all’aria aperta con attrezzature idonee ad ogni tipo di utenza.

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Vista da via Chiabrera

AREA PARCHEGGIO PUBBLICO E PRIVATO L’area ad uso parcheggio è stata individuata sul lato sud (lato Riccione) rispetto all’asse longitudinale mare-monte. In questa area sono stati reperiti 150 posti auto ad uso privato SGR e circa 170 posti auto ad uso pubblico; entrambi i parcheggi sono accessibili direttamente da via Chiabrera mentre l’ingresso alla zona privata SGRè consentita sia da un cancello automatico presente all’imbocco del parcheggio pubblico sia da via Vittorio Bersezio. In corrispondenza della proprietà privata SGR sono stati ripensati gli attuali posti auto cercando di dare un’armoniosa continuità al disegno architettonico dei nuovi parcheggi. Ad essi si accede dall’attuale passo carrabile presente su via Chiabrera in corrispondenza dell’edificio esistente e da un collegamento dotato di pali dissuasori mobili in corrispondenza del confine di proprietà verso mare. Relativamente ai parcheggi interrati, è stata realizzata un’area privata con una capacità di circa 150 posti auto alla quale è possibile accedere direttamente dall’area pubblica. Dall’ampliamento del parcheggio esistetente SGR, attraverso un cancello interno automatizzato, si accede al suddetto parcheggio privato. Attraverso il riutilizzo della terra di scavo si potranno realizzare collinette lungo via Chiabrera con l’obiettivo di rendere lo skyline più armonioso e di creare delle barriere naturali capaci di ridurre l’inquinamento acustico.

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Vista aerea dal parco

MUSEO DELL’ENERGIA L’edificio, con la sua forma allungata e sinuosa, si plasma e si fonde con il disegno armonico dell’area di intervento; esso è caratterizzato da ampie facciate vetrate schermate da un guscio esterno con la funzione di frangisole. All’interno del museo è presente un’ampia sala espositiva che all’occorrenza può essere suddivisa in ambienti più piccoli a seconda delle esigenze. La dotazione di un’ampia hall di ingresso, bar, servizi e depositi al piano interrato permettono l’organizzazione di eventi di diversa natura. Sviluppato su un’area di circa 750 metri quadrati, esso si propone energeticamente passivo con impianti eolici e solari su tutta la copertura che ne garantiscono l’autosufficienza energetica. Il Museo è supportato da un ampio spazio espositivo esterno capace di accogliere manifestazioni a carattere temporaneo e/o permanente.

archiLab - studio d'architettura — Nuovo Edificio Polifunzionale. Rimini

Vista della sala congressi

La riqualificazione e la progettazione dell’area oggetto di intervento vuole creare un nuovo punto di riferimento sia per la societàSGR sia per la città di Rimini attraverso un chiaro segno architettonico che unisce l’efficienza energetica a forme armoniose e moderne. Riorganizzare il tessuto urbano dell’area dell’ex piazzale Chiabrera ha l’obiettivo di dare un nuovo volto a questa porzione di città dotandola di nuovi servizi e di funzioni sia private sia pubbliche. La progettazione non si è focalizzata soltanto sulla realizzazione di uno spazio esteticamente piacevole ma intende assicurare la massima comodità a tutti i fruitori che, per diversi motivi, giungeranno in questo nuovo spazio. Ogni visitatore potrà trovare un motivo per recarsi e trascorrere il proprio tempo in un luogo rinnovato e sempre più vicino alle esigenze dei cittadini. I forti connotati che contraddistinguono il progetto vengono evidenziati dall’eleganza e dalla sinuosità della struttura a forma di guscio che avvolge gli edifici del nuovo complesso polifunzionale SGR e del Museo dell’Energia. Un sistema di tecnologie avanzate e di utilizzo di materiali eco-compatibili contraddistinguono l’anima del progetto conferendogli elevati standard qualitativi ed efficienza energetica. Il nuovo centro polifunzionale diverrà un nuovo punto d’incontro per la città di Rimini nel quale ogni cittadino potrà riscoprire una nuova area urbana completamente rinnovata dal punto di vista urbano, energetico e funzionale.

archiLab - studio d'architettura — Nuovo Edificio Polifunzionale. Rimini

Vista del museo dell'energia

archiLab - studio d'architettura — Nuovo Edificio Polifunzionale. Rimini

Vista del bacino artificiale

archiLab - studio d'architettura — Nuovo Edificio Polifunzionale. Rimini

Tavola 1

archiLab - studio d'architettura — Nuovo Edificio Polifunzionale. Rimini

Logo

archiLab - studio d'architettura — Nuovo Edificio Polifunzionale. Rimini

Tavola 2

archiLab - studio d'architettura — Nuovo Edificio Polifunzionale. Rimini

Planimetria Generale

archiLab - studio d'architettura — Nuovo Edificio Polifunzionale. Rimini

Tavola 3

archiLab - studio d'architettura — Nuovo Edificio Polifunzionale. Rimini

Pianta

archiLab - studio d'architettura — Nuovo Edificio Polifunzionale. Rimini

Schema concettuale

archiLab - studio d'architettura — Nuovo Edificio Polifunzionale. Rimini

Schema concettuale


OPEN AND DRINK IT! - Umberto Nucaro, Sara Baashin, Michel Gabriel Alexander Binetti

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The inspiration for the renewal of the Cantina Valpolicella Negrar is based on the desire to give a cultural feature to a factory through a guided visit that leads the visitors from the production process to the enjoyment of the final product. The first design choice made was the creation of a reserved access to separate the workers from the visitors. This access has been placed at the beginning of the east side of the new building and represent the starting point of the guided tour. Once that the visitors enter in the hall, placed at level 0, they are introduced in a double-height area and finally they are conducted to the level 1 through a staircase. In this level are placed the Storehouse, the Laboratories and the Classrooms. Once finished visiting these spaces the second stage of the tour is located on the level 0. The visitors walk through a spiral ramp inspired by the shape of the corkscrew that develops inside a vacuum originated from the sinuous shape of a bottle of wine. In this way, the visitor’s eyesight is free to range over the large space of the Fruit Storehouse placed at level 0 and over the recreational area. This ramp connects the differents parts and functions of the entire building. The last step of the production process is a visit to the bottling area connected to the Fruit Storhouse and the adjacent portion of the Storehouse through a glass wall. Once the first phase of the tour ends the visitor proceeds reaching the recreational space where are located the Shopping and the Tasting area. Here the building, which exploits the topography of the land and is characterized by a cantilever, is overlooking outside offering a panoramic view of the surrounding hills and vineyards sites to the west of the factory. This part of the building, as well as being connected to the production area from the spiral staircase, overlooks the level -1 where is located the Wine Museum and a Multimedia area. In addition to the desire to create visual connections, the balcony over the Museum and the Multimedia area also plays the role of a shaft of light for the spaces below. A direct access to the the recreational part of the building is also guaranteed through an entrance placed at the bottom of the factory. This is a way to make the recreational area independent while being an integral part of the guided tour and of the building. Regarding the offices, it was decided to proceed with a substantial rethinking of the interior spaces of the historic building and an expansion in the area behind it within the factory. With the realization of a flat roof, the space above it has been designed for the placing of renewable energy installations acts to minimize energy consumption.

Umberto Nucaro, Sara Baashin, Michel Gabriel Alexander Binetti — OPEN AND DRINK IT!

Umberto Nucaro, Sara Baashin, Michel Gabriel Alexander Binetti — OPEN AND DRINK IT!

functions, connections and shapes

Umberto Nucaro, Sara Baashin, Michel Gabriel Alexander Binetti — OPEN AND DRINK IT!

axonometric

Umberto Nucaro, Sara Baashin, Michel Gabriel Alexander Binetti — OPEN AND DRINK IT!

Umberto Nucaro, Sara Baashin, Michel Gabriel Alexander Binetti — OPEN AND DRINK IT!

façade, section

Umberto Nucaro, Sara Baashin, Michel Gabriel Alexander Binetti — OPEN AND DRINK IT!

sketch

Umberto Nucaro, Sara Baashin, Michel Gabriel Alexander Binetti — OPEN AND DRINK IT!

Allestimento della Mostra “Il tempo del Bello. Leopardi e il Neoclassico tra le Marche e Roma” - Fabio Mariano

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L’allestimento della Mostra “Il tempo del Bello. Leopardi e il Neoclassico tra le Marche e Roma” si inquadra nel contesto delle celebrazioni per il Bicentenario della nascita di Giacomo Leopardi (1798-1998) e si è tenuta negli spazi neoclassici del palazzo Colloredo Mells a Recanati e si è proposta di indagare ed illustrare il gusto e gli interessi di Leopardi per le arti figurative inquadrandole nel contesto del Neoclassicismo tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo. Spiccano in quest’ambito la figura e le opere di Giacomo Canova e dei suoi allievi, del quale dovevano essere esposte alcune opere scultoree e un inedito set di disegni di un suo taccuino, che costituivano un settore di massimo rilievo nello spazio espositivo. L’allestimento si è dovuto confrontare col percorso didattico e cronologico della mostra unitamente agli spazi disponibili disposti su due livelli: quattro stanze voltate a plafoni ed affrescate sopra (100 mq ca.); un vasto e rustico salone irregolare (ex granaio) sotto (250 mq ca.), disadorno e con copertura a capriate lignee. Altra tematica da risolvere era l’eterogeneità del materiale espositivo (opere grafiche, pittoriche, scultoree, nonché raffinati arredi d’epoca). La scelta allestitiva è stata improntata quindi su due diversi criteri: per le stanze si è operato lasciando il più possibile in vista gli affreschi, in modo che anche il contenitore divenisse parte dell’esposizione. Al contrario, nel vasto ex granaio è stato creato un nuovo contesto espositivo completamente separato e inserito con una sua forte caratterizzazione geometrica e spaziale autonoma all’interno del contenitore stesso. Qui, in un percorso avvolgente e prospetticamente mirato, si sono disposte le varie sezioni espositive. I materiali (stucco veneziano spatolato) ed i colori (verde acqua e oro) sono ispirati al contesto figurativo dell’epoca esibita.

Fabio Mariano — Allestimento della Mostra “Il tempo del Bello. Leopardi e il Neoclassico tra le Marche e Roma”

Allestimento, sala inferiore

Fabio Mariano — Allestimento della Mostra “Il tempo del Bello. Leopardi e il Neoclassico tra le Marche e Roma”

Ideogramma planimetrico dei percorsi del salone inferiore

Fabio Mariano — Allestimento della Mostra “Il tempo del Bello. Leopardi e il Neoclassico tra le Marche e Roma”

Schizzi prospettici di progetto

Fabio Mariano — Allestimento della Mostra “Il tempo del Bello. Leopardi e il Neoclassico tra le Marche e Roma”

Planimetri dell'allestimento su due livelli

Fabio Mariano — Allestimento della Mostra “Il tempo del Bello. Leopardi e il Neoclassico tra le Marche e Roma”

sala d'ingresso della mostra con l'esposizione degli arredi d'epoca

Fabio Mariano — Allestimento della Mostra “Il tempo del Bello. Leopardi e il Neoclassico tra le Marche e Roma”

Vano di discesa al salone inferiore. Busto di Napoleone del Canova

Fabio Mariano — Allestimento della Mostra “Il tempo del Bello. Leopardi e il Neoclassico tra le Marche e Roma”

Ingresso al salone inferiore. Apparati didattici

Fabio Mariano — Allestimento della Mostra “Il tempo del Bello. Leopardi e il Neoclassico tra le Marche e Roma”

Allestimento del salone inferiore

Fabio Mariano — Allestimento della Mostra “Il tempo del Bello. Leopardi e il Neoclassico tra le Marche e Roma”

salone inferiore, supporti delle sculture

Fabio Mariano — Allestimento della Mostra “Il tempo del Bello. Leopardi e il Neoclassico tra le Marche e Roma”

Allestimento del plafone affrescato e le bacheche coi taccuini di disegni del Canova

Fabio Mariano — Allestimento della Mostra “Il tempo del Bello. Leopardi e il Neoclassico tra le Marche e Roma”

Salone superiore, vetrina con Vaso mediceo e busto autoritratto del Canova

Pavilhão JCMN - A+R • Andrade + Raposo arquitetos

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Em 1990, tendo sido aclamado membro da Academia Pernambucana de Letras, João Cabral de Melo Neto viajaria ao Recife e visitaria Francisco Brennand. Sabendo de nossa admiração pela obra do poeta, Brennand então nos convidou para o encontro. Em 2 dias —sem que houvesse encomenda ou contratante— concebemos a arquitetura de um monumento dedicado à obra do poeta pernambucano. Na verdade, ao invés de um desenho, de uma forma, concebemos um algoritmo para geração automática da solução arquitetônica a partir do ‹Quadrado de Duijvestijn›: A solução ‹simples› e ‹perfeita› para o chamado ‹Problema da Quadratura do Quadrado›. (Uma Quadratura —ou dissecação—‹simples› e ‹perfeita›é a que obedece a dupla condição: [i] Divide o quadrado em quadrados todos desiguais; e [ii] Não apresenta subconjuntos que formem outros quadrados.)

A+R • Andrade + Raposo arquitetos — Pavilhão JCMN

O grande Cubo, virtual, transparente, seria construído com linhas e planos: perfis e lâminas de aço inoxidável, soldados entre si em estado de tensão permanente. Como uma gigantesca ‹harpa cúbica›, capaz de vibrar em ressonância à mais leve brisa; ou aos passos de um visitante disposto ao risco de escalar as plataformas.

A+R • Andrade + Raposo arquitetos — Pavilhão JCMN

O encontro com João Cabral nunca veio a ocorrer —O poeta não veio ao Recife nem compareceu à cerimônia de sua posse na Academia. Restaram os planos da arquitetura concebida como uma homenagem ao mais arquiteto dos poetas. —P.R.A. • 1993.

A+R • Andrade + Raposo arquitetos — Pavilhão JCMN

«O número quatro feito coisa / ou a coisa pelo quatro quadrada, / seja espaço, quadrúpede, mesa, / está racional em suas patas; / está plantada, à margem e acima / de tudo o que tentar abalá-la, / imóvel ao vento, terremotos, / no mar maré ou no mar ressaca. / Só o tempo que ama o ímpar instável / pode contra essa coisa ao passá-la: / mas a roda, criatura do tempo, / é uma coisa em quatro, desgastadaO Número Quatro: —J.C.M.N. • 1975.

A+R • Andrade + Raposo arquitetos — Pavilhão JCMN

A+R • Andrade + Raposo arquitetos — Pavilhão JCMN

A+R • Andrade + Raposo arquitetos — Pavilhão JCMN

A+R • Andrade + Raposo arquitetos — Pavilhão JCMN

A+R • Andrade + Raposo arquitetos — Pavilhão JCMN

A+R • Andrade + Raposo arquitetos — Pavilhão JCMN

A+R • Andrade + Raposo arquitetos — Pavilhão JCMN

BALTIK THERMAL POOL PARK - Luca Medici, CASA Amedeo Squarzoni Architetti, Fabiana Aneghini

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The project area, immersed in a vast wood that separates the beach from the town is an integral part of the coastal landscape of the area bordering Liepāja. The desire to integrate the project with the landscape, in order to preserve its authenticity and offer the guests the opportunity to live in full contact with nature, has determined design choices at different scales: from the territory to architecture.

Luca Medici, CASA Amedeo Squarzoni Architetti, Fabiana Aneghini — BALTIK THERMAL POOL PARK

SPRAWLING LANDSCAPE The functional program was distributed in 8 different pavilion buildings, connected to one another by means of paths that are open on the ground floor and covered in the basement, juxtaposing them between the existing trees in order to ensure the greatest possible respect. The guests of the resort will therefore have the opportunity to live and to move within a context that is completely surrounded by nature, capable of offering the comfort of a man-made space whilst preserving the smells, sensations, atmosphere and poetry of the woodland that surrounds the buildings. The pavilions are all facing the sea: each one of them maintains a defined angle, in order to guarantee both the privacy of the guests and the chance to admire different views of the enchanting seascape.

Luca Medici, CASA Amedeo Squarzoni Architetti, Fabiana Aneghini — BALTIK THERMAL POOL PARK

SUSPENDING ARCHITECTURE The buildings have been designed to establish a meaningful dialogue with the individual elements of the landscape, avoiding banal camouflage and seeking architectural solutions that are capable of establishing a direct relationship between man and nature, between the guests and the environment. All the buildings, except for the bar for the outdoor pool, have been raised 6 metres off the ground, welcoming the different users among the treetops in the area, above the sand dunes of the beaches, freeing their view from obstacles and offering visitors the chance to observe the natural sights of the Latvian coast along with the birds that live in the nests they themselves built among those branches. In reference to this, the name of the project was chosen: WellNest Resort. The thin, metal, brass-coated pillars multiply the number of “trunks” present in the project area, while the bodies of the buildings, made entirely of wood, preserve the materiality and naturalness of the context in which they are immersed. The borderline between architecture and landscape fades and makes the buildings appear suspended between nature and artifice.

Luca Medici, CASA Amedeo Squarzoni Architetti, Fabiana Aneghini — BALTIK THERMAL POOL PARK

SPREADING ENVIRONMENT Moreover, lifting the buildings from the ground by means of pillars frees the ground from buildings thus minimizing the impact on the land. The woodland, as well as being left practically untouched, considering only the relocation of a few trees to make room for the buildings, will be enriched with the inclusion of new trees and it will be made accessible thanks to a system of wooden boardwalks that allow the percolation of rainwater and avoid unnecessary and expensive soil sealing systems. The establishment of a dialogue between the project and the environment will lead to a natural reduction of the environmental impact of the intervention. The environmental and economic sustainability of the project is assured by: the use of natural materials dry mounted; water conservation through the collection of rainwater (made with collection systems from the tilted wooden roofs) channelled into storage tanks in order to be reused for non-potable purposes; an accurate saving of land.

Luca Medici, CASA Amedeo Squarzoni Architetti, Fabiana Aneghini — BALTIK THERMAL POOL PARK

THE WELLNEST RESORT The resort is accessed from Kaleju and Sunu Street, connected to one another by means of a short driveway that goes through a ground level car park. The driveway leads to the guest reception and waiting area, to the Spa and Wellness area and to the underground parking on two levels, which can accommodate 318 cars. Visitors can reach the lodgings by means of two systems of paths: one for the summer, which goes through the ground level car park, or alternatively, from an underground car park, which connects the rooms both to the indoor pool and to the wellness centre and SPA. From the guest reception and waiting area it is also possible to reach, independently, both the bar and the restaurant, which, as required by the functional program, have a shared kitchen. Here, the guests can meet and enjoy moments of relaxation completely immersed in the greenery of the woods. The Spa and Wellness area is instead located in a courtyard building on two floors, suspended at a height of 6 metres thanks to pillars, featuring glass façades on all sides, interior and exterior, through which you can see the sea. All the buildings that house the rooms are on two floors, except for the one where the apartments/family house are located, which is on one level only. The façade of the rooms facing the sea is completely made of glass, whilst the opposite one, facing the woods, is dotted with small misaligned windows. Opposite each one of them is a lamp to illuminate the corridor that leads to the rooms, creating, in the dark of the night, the effect of many fireflies flying between the branches of the trees.

Luca Medici, CASA Amedeo Squarzoni Architetti, Fabiana Aneghini — BALTIK THERMAL POOL PARK

Luca Medici, CASA Amedeo Squarzoni Architetti, Fabiana Aneghini — BALTIK THERMAL POOL PARK

Luca Medici, CASA Amedeo Squarzoni Architetti, Fabiana Aneghini — BALTIK THERMAL POOL PARK

Luca Medici, CASA Amedeo Squarzoni Architetti, Fabiana Aneghini — BALTIK THERMAL POOL PARK

Luca Medici, CASA Amedeo Squarzoni Architetti, Fabiana Aneghini — BALTIK THERMAL POOL PARK

Luca Medici, CASA Amedeo Squarzoni Architetti, Fabiana Aneghini — BALTIK THERMAL POOL PARK

Luca Medici, CASA Amedeo Squarzoni Architetti, Fabiana Aneghini — BALTIK THERMAL POOL PARK

Luca Medici, CASA Amedeo Squarzoni Architetti, Fabiana Aneghini — BALTIK THERMAL POOL PARK

Luca Medici, CASA Amedeo Squarzoni Architetti, Fabiana Aneghini — BALTIK THERMAL POOL PARK

Luca Medici, CASA Amedeo Squarzoni Architetti, Fabiana Aneghini — BALTIK THERMAL POOL PARK

Luca Medici, CASA Amedeo Squarzoni Architetti, Fabiana Aneghini — BALTIK THERMAL POOL PARK

Ristrutturazione appartamento A_M - Studio Associato IL PROGETTO - Arch. PRENCIPE - Arch. PACILLO

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Il progetto ha previsto la ridefinizione dello spazio living, con lo spostamento della cucina in nicchia e la creazione di un piccolo vano ad uso magazzino. E’ stati anche rivisto il disimpegno alla zona notte variando il suo punto di accesso. Il bagno è stato ingrandito ridefinendo gli spazi delle camere.

Studio Associato IL PROGETTO - Arch. PRENCIPE - Arch. PACILLO — Ristrutturazione appartamento A_M

Vista dall'ingresso verso la zona TV

Studio Associato IL PROGETTO - Arch. PRENCIPE - Arch. PACILLO — Ristrutturazione appartamento A_M

Vista della cucina

Studio Associato IL PROGETTO - Arch. PRENCIPE - Arch. PACILLO — Ristrutturazione appartamento A_M

Vista verso il disimpegno della zona notte

Studio Associato IL PROGETTO - Arch. PRENCIPE - Arch. PACILLO — Ristrutturazione appartamento A_M

Immagini dell'inizio dei lavori di demolizione

Studio Associato IL PROGETTO - Arch. PRENCIPE - Arch. PACILLO — Ristrutturazione appartamento A_M

Vista verso la cucina

CONCORSO DI PROGETTAZIONE “SEDE SOCIALE BCC DI BUCCINO” - Francesco Cappiello, Arch. Gabriella Pesacane

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Concorso di progettazione in due fasi Conclusione prima fase 27 giugno 2014

Francesco Cappiello, Arch. Gabriella Pesacane — CONCORSO DI PROGETTAZIONE “SEDE SOCIALE BCC DI BUCCINO”

L’idea di “banca” in sé fa pensare ad un edificio particolare, contenitore di funzioni specifiche, che sia architettonicamente riconoscibile nel tessuto edificato, “spesso è il terminale di prospettive urbane primarie quali piazze e strade oppure elemento utile all’orientamento”. Ovunque sia ubicato, l’edificio bancario “si configura come elemento ermetico nella sua architettura”, emblema di ricchezza e solidità, e nel caso della BCC, simbolo della cooperazione sociale, della presenza radicata sul territorio e della particolare attenzione rivolta alla salvaguardia dell’ambiente naturale nonché alla tematica del risparmio energetico.

Francesco Cappiello, Arch. Gabriella Pesacane — CONCORSO DI PROGETTAZIONE “SEDE SOCIALE BCC DI BUCCINO”

L'edificio si sviluppa verticalmente con due piani fuori terra ed un piano interrato; al piano terra una circa 500 mq sono destinati all'ingresso e al salone di ricevimento del pubblico. Alla banca si accede dall'atrio protetto dove sono ubicati i servizi bancomat, uno spazio di guardiania, se richiesto, due ingressi antirapina con porte a bussola ed un ingresso per i portatori di handicap. Nel salone,un open space flessibile, in cui è possibile spostare facilmente le funzioni da una posizione all'altra, l'utente individua immediatamente i tre sportelli frontali per le operazioni assistite, posti tra il punto informativo sulla sinistra ed un salottino d'attesa a destra mentre al centro, tra i pilastri,si trova un ulteriore spazio di attesa. Le operazioni correnti,che l'utente effettua autonomamente da terminale, possono essere svolte in un'area dedicata, prossima sia al salone centrale che ai quattro uffici dei consulenti, dove sono allocati anche i servizi igienici per il pubblico. La rimanente parte della piastra, ad uso esclusivo dei bancari, è occupata dalla stanza/mensa, dall'infermeria, dal connettivo verticale e dai servizi igienici del personale. Il piano terra si conclude con la sala conferenze di 500 mq, dotata di due accessi, quello riservato, interno alla banca e l'altro, esterno e coperto, raggiungibile da qualsiasi punto del parco e dal parcheggio. La stessa è altresì dotata di un ampio foyer esterno, di servizi igienici, saletta polifunzionale e affaccio sul parco e verso Buccino.

Francesco Cappiello, Arch. Gabriella Pesacane — CONCORSO DI PROGETTAZIONE “SEDE SOCIALE BCC DI BUCCINO”

Al piano superiore, si trovano gli uffici dirigenziali; in corrispondenza del salone, le stanze del presidente e la sala per le riunioni del consiglio d'amministrazione oltre i salottini d'attesa, mentre gli uffici alle dirette dipendenze della direzione, compresa la direzione stessa, sono disposti ai lati del connettivo orizzontale. Il piano interrato, come richiesto dal bando, è destinato esclusivamente agli archivi cartacei; raggiungibili sia dall'interno della banca che dall'esterno, infatti, dalla quota stradale, si diparte una rampa carrabile che immette nel primo archivio utilizzato inizialmente come deposito e/o autorimessa. Gli archivi di circa 500 mq ciascuno, sono intercomunicanti sebbene dotati di connessioni verticali separate ovvero la scala “di servizio” (con i relativi ascensori) che conduce agli uffici e la scala accessibile ai soli addetti che smonta di fianco agli sportelli nel salone . Un edificio quasi monolitico dunque, tre volumi compenetrati definiti dalla copertura a falde diversamente inclinate come a seguire il declivio della collina che lo contiene. Un tutt'uno rimarcato dal rivestimento in pietra in cui la soluzione di continuitàè data dal sistema delle aperture quadrate e dai pozzi di luce provenienti dal tetto. Materia per un verso sottratta e per un altro addizionata alle facciate che si estendono nei due patii connessi agli uffici e ai corpi in aggetto degli uffici dirigenziali. La scelta del patio a Sud, è dettata dal forte dislivello del terreno che culmina a 6 m di altezza, mentre il patio più piccolo a Nord, risponde ad una esigenza di riservatezza e di separazione dalla sala conferenze, entrambi hanno il compito di calibrare l'immissione della luce zenitale e di garantire il benessere termico. A questo si aggiunga la possibilità di utilizzare il patio durante la pausa pranzo e comunque di godere dagli uffici la vista dei suoi spazi verdi.

Francesco Cappiello, Arch. Gabriella Pesacane — CONCORSO DI PROGETTAZIONE “SEDE SOCIALE BCC DI BUCCINO”

Il lotto destinato alla sede sociale della BCC di Buccino, presenta orientamento Est-Ovest e l'orografia del terreno è a terrazzamenti; fa parte della zona collinare, costituita da una serie di lotti contigui a carattere essenzialmente agricolo e da una strada che li collega alle principali arterie di attraversamento urbano. Si eleva di 6 m circa rispetto al piano stradale e occupa una posizione panoramica privilegiata nel paesaggio, da qui, infatti, si può godere la vista della parte antica di Buccino, l'originaria Volcei, con il paese cresciuto ai piedi dell'area archeologica. Il tessuto edilizio dell'area è caratterizzato da piccoli edifici a blocco di due e tre piani, a destinazione prevalentemente abitativa, che conferiscono all'immediato contorno una spiccata orizzontalità. Da queste premesse,si è sviluppato il progetto che individua tre luoghi distinti ma interconnessi: la banca, un edificio compatto e solido che si attesta ad Est e affaccia verso Buccino, identificativo del forte radicamento della BCC nel comprensorio,chiuso in se stesso nell'ottica dell'efficienza e dell'operosità, ma che si protrae all'esterno con l'ampio volume della sala conferenze; il parco urbano che la circonda definito dagli spazi verdi preponderanti, in cui l'architettura svolge la sola funzione di collegamento tra i vari livelli, attraverso percorsi di pietra tra gli ulivi e le due aree dei parcheggi, quelli destinati agli utenti alla quota stradale e quelli per gli impiegati posti alla stessa quota della banca. Il parco circostante, può essere usufruito dalla cittadinanza indipendentemente dalle funzioni connesse alla banca. Il collegamento tra le varie quote, si snoda attraverso percorsi inclinati e brevi scalinate, che definiscono ad ogni livello, aree verdi di sosta dalle quali si svela gradualmente il paesaggio circostante. Sul lato Est, alla fine del primo rampante, si trova un'area dedicata all'ulivo che seguendo l'andamento curvilineo della strada, si raccoglie verso l'interno atteso che questa essenza, induce al raccoglimento e alla sua contemplazione anche in virtù delle numerose forme in cui si presenta. La presenza di vasche d'acqua completa il sistema del verde; l'acqua non come ornamento ma, vita stessa della cultura contadina ancora presente sul territorio a vocazione agricola

Crown house - 81.waw.pl

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The Crown House deserves its name both due to the form of its exterior but also due to being a crowning architectural achievement of the polish architectural practice of 81.waw.pl. The rendering for the house was done by the graphic designer Michal Nowak and the result is quite stunning.

81.waw.pl — Crown house

crown house_81.waw.pl

The exterior geometry uses sharp lines and white walls to provide a strong contrast with the surroundings, namely the depths of the lake in the middle of which it is sitting. The area is absolutely gorgeous, and the secluded lakeside house offers splendid views all around it.

81.waw.pl — Crown house

crown house_81.waw.pl

The modern design extends through a terrace towards the lake that ensures peace and quiet, and on the other side the house can be reached through an elegant and beautifully illuminated platform either by car or by foot. There is a garage ready for an automobile and the light spots focus on two sculptural tree trunks that give the place a unique grasp of nature and art.

81.waw.pl — Crown house

crown house_81.waw.pl

81.waw.pl — Crown house

crown house_81.waw.pl

81.waw.pl — Crown house

crown house_81.waw.pl

81.waw.pl — Crown house

crown house_81.waw.pl

81.waw.pl — Crown house

crown house_81.waw.pl


Horizontal House - 81.waw.pl

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Two architects from architecture studio 81.WAW.PL designed ground-floor house, which plan is based on letter „L” and has 250 square meters of usable area. House is equipped in everything what family of four would need to live in a comfortable and cozy way. Function was defined as a very legible one. To communicate inside, family members need to walk through a hallway located along a longer building wall. Windows placed at the two bottoms of corridor help to lighting up the interior, and opening it to a backyard garden. The hallway lead to an everyday living area, and next to a private part reserved for family members only.

81.waw.pl — Horizontal House

horizontal house_81.waw.pl

In this part of the house there are three bedrooms with bathrooms. Windows in the sleeping part of the house are smaller than in the daily one. What is more, bedrooms are equipped in moving blinds to control amount of light. Block of the building creates the system of vertical and horizontal surfaces, moved relatively to each other. Using such solution was helpful in isolating a house entrance from the backyard garden. Visible wall protrusion from the garage entry side was made to highlight a main entrance and make it looks more elegant.

81.waw.pl — Horizontal House

horizontal house_81.waw.pl

The whole building was divided into two blocks, first one was designed for a garage and the second one – for living area. Roofings created by moving one slab connect both parts of the house. In addition, moving two blocks apart make it possible to have a great view at the garden part. What is more interesting, the entire house and its nearest surrounding was adapted for accessible for people with disabilities. Both, main entrance and descent from the terrace are equipped in special ramps to make it easier to move in a wheelchair. The hallway was friendly designed as well.

81.waw.pl — Horizontal House

horizontal house_81.waw.pl

A Japan style garden was designed as a part of the whole project. The main decoration element in that garden are flat boulders and short evergreen plants. Paths made from tiny pebbles complete the whole arrangement. Wood and slat of natural stones are façade materials used to finish construction and make this building look like a block rising from the garden, and being its natural part.

81.waw.pl — Horizontal House

horizontal house_81.waw.pl

81.waw.pl — Horizontal House

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81.waw.pl — Horizontal House

horizontal house_81.waw.pl

81.waw.pl — Horizontal House

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Vallesinella Hotel Madonna di Campiglio (Tn) - Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli

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Struttura ricettiva posta nel territorio del Parco Naturale Adamello Brenta, costruita in sostituzione di un edificio esistente.

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

La costruzione posta in un ampia radura ai piedi delle Dolomiti di Brenta attraverso un coretto uso dei materiali e la rilettura in chiave contemporanea di alcuni caratteri costruttivi legati alla tradizione stabilisce significativi ed eloquenti rapporti con contesto ambientale ed il paesaggio.

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

L’ampia sala posta a piano terra, i gran parte vetrata, si pone in rapporto diretto con il bosco circostante, mentre le stanze degli ospiti proiettano, attraverso le ampie logge, lo spazio interno verso le vette dolomitiche.

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

Roberto Paoli, Gustavo Carabajal, Sergio Ruggeri, Mario Giovanelli, Gianfranco Giovanelli — Vallesinella Hotel  Madonna di Campiglio (Tn)

Concorso di progettazione per la costruzione di un percorso ciclo pedonale litoraneo tra Lavagna e Sestri Levante - Massimiliano Bellinzoni, Vincenzo Fontana, luigi bariani, Paolo Battegazzore, Emanuele Giorgi, Daniela Mallini, Alessia Ferraresi, Francesco Sellaro, Alessandro Catricalà, Daniele Cutrupi, Gianalberto Vecchi

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Oggi parlare di pianificazione territoriale (site-planning) vuol dire non soffermarsi alla sola astrazione del disegno del suolo, ma proseguire sino a dimostrare una profonda attenzione per la dimensione concettuale del paesaggio, con la sua capacità di teorizzare siti, territori, ecosistemi, reti e infrastrutture e di organizzare più o meno ampi settori e tratti urbani. La presenza di tematiche relative all’organizzazione, all’ecologia, alla tecnica, ecc… sta alla base di una pianificazione rivolta all’ambiente e al paesaggio che attraversa le reali complessità di un territorio e delle sue caratteristiche. Si parla dunque di una disciplina ampia, si parla di Landscape urbanism che essenzialmente risulta essere una proposta di fusione tra più unità disciplinari: dall’urbanistica, all’infrastrutture, al paesaggio, all’ambiente, ecc… per arrivare ad una visione completa e meglio determinata del territorio tutto e dell’ambiente che ci circonda. Il tema dello urban design, in questo caso inteso come riqualificazione e risistemazione del waterfront, della naturalizzazione degli interventi, avvengono attraverso la rappresentazione degli aspetti più significativi e forse più“spontanei” che il luogo suggerisce seguendolo e assecondandolo. Kennet Frampton nei suoi trattati invita a riflettere sul rapporto tra forma e luogo e Renzo Piano evidenzia che l’architettura nasce dal luogo ed è il luogo stesso a suggerire la strategia compositiva che sta alla base del progetto. Partendo da questi presupposti l’idea sviluppata nelle pagine a seguire e nelle tavole di progetto allegate evidenzia la volontà di rappresentare attraverso aspetti il più“spontanei” possibile l’opera, intesa come opera di natura in cui vengono messi in evidenzia le potenzialità del sito rispettandolo e forse enfatizzandolo fino a farlo diventare l’elemento preminente. Occorre sfruttare, tuttavia con parsimonia e rispetto, le peculiarità di un luogo poiché solo per quel luogo esiste una soluzione e unica migliore di altre da adottare, come diceva Christian Norberg Shulz questo si chiama “spirito del luogo”, il genius loci. Infine un progetto di composizione urbana deve avere la forza di ricomporre i territori attraverso lo spazio pubblico e il paesaggio, attraverso un cronoprogramma ben strutturato in grado di conferire un fatto compiuto ad ogni comparto, fino all’arrivo futuro della visione nella sua totalità.

Massimiliano Bellinzoni, Vincenzo Fontana, luigi bariani, Paolo Battegazzore, Emanuele Giorgi, Daniela Mallini, Alessia Ferraresi, Francesco Sellaro, Alessandro Catricalà, Daniele Cutrupi, Gianalberto Vecchi — Concorso di progettazione per la costruzione di un percorso ciclo pedonale litoraneo tra Lavagna e Sestri Levante

©Massimiliano Bellinzoni

Massimiliano Bellinzoni, Vincenzo Fontana, luigi bariani, Paolo Battegazzore, Emanuele Giorgi, Daniela Mallini, Alessia Ferraresi, Francesco Sellaro, Alessandro Catricalà, Daniele Cutrupi, Gianalberto Vecchi — Concorso di progettazione per la costruzione di un percorso ciclo pedonale litoraneo tra Lavagna e Sestri Levante

Massimiliano Bellinzoni, Vincenzo Fontana, luigi bariani, Paolo Battegazzore, Emanuele Giorgi, Daniela Mallini, Alessia Ferraresi, Francesco Sellaro, Alessandro Catricalà, Daniele Cutrupi, Gianalberto Vecchi — Concorso di progettazione per la costruzione di un percorso ciclo pedonale litoraneo tra Lavagna e Sestri Levante

Massimiliano Bellinzoni, Vincenzo Fontana, luigi bariani, Paolo Battegazzore, Emanuele Giorgi, Daniela Mallini, Alessia Ferraresi, Francesco Sellaro, Alessandro Catricalà, Daniele Cutrupi, Gianalberto Vecchi — Concorso di progettazione per la costruzione di un percorso ciclo pedonale litoraneo tra Lavagna e Sestri Levante

Massimiliano Bellinzoni, Vincenzo Fontana, luigi bariani, Paolo Battegazzore, Emanuele Giorgi, Daniela Mallini, Alessia Ferraresi, Francesco Sellaro, Alessandro Catricalà, Daniele Cutrupi, Gianalberto Vecchi — Concorso di progettazione per la costruzione di un percorso ciclo pedonale litoraneo tra Lavagna e Sestri Levante

Massimiliano Bellinzoni, Vincenzo Fontana, luigi bariani, Paolo Battegazzore, Emanuele Giorgi, Daniela Mallini, Alessia Ferraresi, Francesco Sellaro, Alessandro Catricalà, Daniele Cutrupi, Gianalberto Vecchi — Concorso di progettazione per la costruzione di un percorso ciclo pedonale litoraneo tra Lavagna e Sestri Levante

Massimiliano Bellinzoni, Vincenzo Fontana, luigi bariani, Paolo Battegazzore, Emanuele Giorgi, Daniela Mallini, Alessia Ferraresi, Francesco Sellaro, Alessandro Catricalà, Daniele Cutrupi, Gianalberto Vecchi — Concorso di progettazione per la costruzione di un percorso ciclo pedonale litoraneo tra Lavagna e Sestri Levante

Massimiliano Bellinzoni, Vincenzo Fontana, luigi bariani, Paolo Battegazzore, Emanuele Giorgi, Daniela Mallini, Alessia Ferraresi, Francesco Sellaro, Alessandro Catricalà, Daniele Cutrupi, Gianalberto Vecchi — Concorso di progettazione per la costruzione di un percorso ciclo pedonale litoraneo tra Lavagna e Sestri Levante

Massimiliano Bellinzoni, Vincenzo Fontana, luigi bariani, Paolo Battegazzore, Emanuele Giorgi, Daniela Mallini, Alessia Ferraresi, Francesco Sellaro, Alessandro Catricalà, Daniele Cutrupi, Gianalberto Vecchi — Concorso di progettazione per la costruzione di un percorso ciclo pedonale litoraneo tra Lavagna e Sestri Levante

Micro-Hutong - Standardarchitecture

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Micro-Hutong is a building experiment by Zhang Ke’s standardarchitecture team on the YangMeiZhu street of Dashilar area. The goal of the project is to search for possibilities of creating ultra-small scale social housing within the limitations of super-tight traditional hutong spaces of Beijing.

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Located in the Dashilar District, a historical area within walking distance of Tiananmen Square, standardarchitecture has designed a 30-square meter Micro-Hutong that offers a new alternative to Hutong preservation and actualization. A critical look into the dynamics of the hutong reveals that even with the menacing grip of unscrupulous real estate development, the most critical problem of the hutong consists of the relentless exodus of its occupants. Concerned with the lack of facilities and the absence of quality communal space, they decide to sell and move out to bigger apartments outside of the city centre. This constant desertion of the traditional dweller of the hutong from the heart of Beijing prompted to generate a strategy able to challenge the growing disinterest of the hutong tenant in order to keep alive valuable living traditions.  

Standardarchitecture — Micro-Hutong

The result is an architectural operation that brings back the courtyard as a generator of program, as it activates the building by creating a direct relationship with its urban context, drawing to its interior social activities. Apart from enhancing the flow of air and light, the courtyard creates a direct relationship between the living space contained in the dynamic volumes and an urban vestibule in the front part of the building. This flexible urban living room acts as a transition zone from the private rooms to the street, while serving as a semi-public space to be used by both the inhabitants of the Micro-Hutong and the neighbors of the community.

Standardarchitecture — Micro-Hutong

The Micro-Hutong inherits the intimate scale of the traditional hutong, revitalizing its social condensing capabilities, while enhancing it with spatial improvements. Its light-steel structure and plywood panel cladding allows for low-cost construction, while creating new possible reconfigurations for the future of the Hutong in Beijing.

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Area: 30 sqm
Design Phase: 03/2012– 09/2013
Construction Phase: 09/07/2013 – 09/25/2013
Location: YangMeiZhu Xie street, Dashilar, Beijing, China

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Standardarchitecture — Micro-Hutong

Hans-Gasser square - Söhne & Partner

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The main idea of the design is to push the individual traffic from the square and to create a large, inviting space.

Söhne & Partner — Hans-Gasser square

Hans-Gasser Platz / S&P architects / http://www.soehnepartner.com/en/projects/hans-gasser-platz

Hans-Gasser-Platz is opened and invites people to stroll, relax and meet up. Through this opening an important, flexible space is designed and functions as the perfect spot for day markets and the traditional “Villacher Kirchtag” market. The new design removes all obstructing elements from the square and sets the visual axes free.

Söhne & Partner — Hans-Gasser square

Hans-Gasser Platz / S&P architects / http://www.soehnepartner.com/en/projects/hans-gasser-platz

A new order on the square is proposed: the individual traffic is more or less moved away and there for public transportation, bicycle and pedestrian traffic are enhanced. The aim is to create a balanced and functioning shared space.

Söhne & Partner — Hans-Gasser square

Hans-Gasser Platz / S&P architects / http://www.soehnepartner.com/en/projects/hans-gasser-platz

The absolute highlight of this design is to create a large open space inspired by Mediterranean models. This provides more flexibility, for example in shaping the markets. The southern building façade front gets framed by alley of trees.

Söhne & Partner — Hans-Gasser square

Hans-Gasser Platz / S&P architects / http://www.soehnepartner.com/en/projects/hans-gasser-platz

The bus shelters are being redesigned to achieve more openness. They are dominated by transparency and loads of glass. By the east-west the line of sight on the whole place is not interrupted. The space retains its open and spacious shape.

Söhne & Partner — Hans-Gasser square

Hans-Gasser Platz / S&P architects / http://www.soehnepartner.com/en/projects/hans-gasser-platz

Since the square is oriented longitudinally, the stone paving is applied transversely. This way the space appears visually a lot wider. Through the lively pavement with different sized stones, held in various shades of gray without following a strict pattern, it results in a casual and Mediterranean feeling. The three different shades of the paving create a cohesive space. The pavement is the brightest in the middle of the square, but towards east and west it gets darker and darker. The street furniture is centered in the square is simple and playful and invites people to sit down for a while, relax and interact.

Söhne & Partner — Hans-Gasser square

Hans-Gasser Platz / S&P architects / http://www.soehnepartner.com/en/projects/hans-gasser-platz

By a row of trees in the city center the square is also connected to the pedestrian zone nearby.

In cooperation with Prodinger architect.

STUDIO PINOTTI - Antonio Zardoni

ATTICO A CESANO MADERNO - Antonio Zardoni


Wine Culture Centre - Michela Tascioni, Giorgia Rossi, Rossella Beltrame

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CONCEPT The project, starting from the study of the surrounding context and existing buildings, offers a bi-directional point of view: on one hand we want to reproduce, formally simplified, the existing header, on the other hand we want to use the same volume as communication and architectural closing element whit the view along St. Vito street.

Michela Tascioni, Giorgia Rossi, Rossella Beltrame — Wine Culture Centre

ARCHITECTURAL PLANNING The project has an architectural composition composed of two volumes (with longitudinal course), intercepted and placed in relation to each other by a continuous plate, as joint element even with the existing building. The formal aspect goes hand in hand with the functional one: one volume will contain all the open spaces available for the visitors (foyer, tasting areas, media sensory library, research laboratories, offices, auditorium …); the other volume all service areas and storage facilities (storehouse, fruithouse …).

Michela Tascioni, Giorgia Rossi, Rossella Beltrame — Wine Culture Centre

INTERIOR DESIGN The interior space is characterized as hybrid and multi-purpose space, whit two parallel paths (the path of the visitors and the winery activities path) and they are in continuity with each other, so that the production process becomes a teaching moment and the Cantina Valpolicella Negrar can show itself to the visitors or providers, etc

Michela Tascioni, Giorgia Rossi, Rossella Beltrame — Wine Culture Centre

SUSTAINABILITY‘AND MATERIALS The two volumes are constituted by a double skin: one internal massive skin and one outer skin made of panels of wood strips. The choice of this system has a dual aim: 1. Making the architectural project a lighted sign and attraction element of the Cantina Valpolicella Negrar, visible from the road S. Vito, thanks to the cuts on the massive inner skin and the wood panels permeability to the inside artificial light; 2. Having a controlled permeability to natural light so you never have a direct sunlight into the building.

Michela Tascioni, Giorgia Rossi, Rossella Beltrame — Wine Culture Centre

Michela Tascioni, Giorgia Rossi, Rossella Beltrame — Wine Culture Centre

Michela Tascioni, Giorgia Rossi, Rossella Beltrame — Wine Culture Centre

Michela Tascioni, Giorgia Rossi, Rossella Beltrame — Wine Culture Centre

Michela Tascioni, Giorgia Rossi, Rossella Beltrame — Wine Culture Centre

Reininghaus Graz, Austria - Atelier Thomas Pucher

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Dormant for many years, the Graz Reininghaus brewery site represents a lucky chance for the city to give this vast, empty area of land a new lease of life. Squeezed between high-density urban development on one side and a sprawl of family houses on the other, Reininghaus has the potential to become the heart of this area, creating from scratch a new identity and focus that will inject life into the west of Graz as a whole.

Atelier Thomas Pucher —  Reininghaus Graz, Austria

As consultants in the planning process, Atelier Thomas Pucher determined clear principles to guarantee that the best use is made of the site in its regeneration. At the same time, the framework was intentionally left open, so that a fluid range of uses is not ruled out in the future. Flexibility and diversity were defining themes.

Atelier Thomas Pucher —  Reininghaus Graz, Austria

The chief aim is for the area to be mixed use with housing and workplaces throughout, so achieving a diverse range of ages, classes and so on. It should not be entirely social housing; neither should it be a luxury yuppy development. It should certainly not be mono-functional, filled exclusively with housing. To ensure this, the Reininghaus plot will be parcelled up into public areas and smaller, self-contained districts. There is also scope for the area to grow organically over time, in a natural process.

Atelier Thomas Pucher —  Reininghaus Graz, Austria

A central esplanade is planned around the main strip of Alte Post Strasse, a public plaza with highrise buildings and a richly dense urban structure. To echo the open and multi-faceted character of the place, the zones at the base of the buildings will be accentuated, with raised floor height and arcades at ground level. The area to one side of this main axis will be for cars, the other for public transport (including trams). Throughout the site, a Manhattan-style grid will create flexible interconnections and make it easy to get around.

There will also be a central park, a large expanse of green surrounded by smaller, high-density districts. 10% of the whole area must be public and green, with the onus being on developers to finance and maintain smaller parks within residential areas. By following this model, the central city area has the potential to achieve an ideal mix of harmonious natural and urban qualities.

Sofii Sofa - Stefano Miano Architetto

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Sofii Sofa is a seating system for the living room. The wooden structure is essential and is defined for a comfortable sitting posture. Even the shape of the foam with variable density improves comfort and their bulkiness characterizes the design. The system evolves from a single chair to the composition of sofas for 2, 3 and more places. The color of the fabrics alternating backrest and seat defining an elegant and playful aspect “checkerboard”.

Stefano Miano Architetto — Sofii Sofa

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Stefano Miano Architetto — Sofii Sofa

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Stefano Miano Architetto — Sofii Sofa

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Stefano Miano Architetto — Sofii Sofa

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VILLA BIFAMIGLIARE - Antonio Zardoni

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Progettazione e fornitura arredi.

Antonio Zardoni — VILLA BIFAMIGLIARE

Antonio Zardoni — VILLA BIFAMIGLIARE

Antonio Zardoni — VILLA BIFAMIGLIARE

Antonio Zardoni — VILLA BIFAMIGLIARE

Antonio Zardoni — VILLA BIFAMIGLIARE

Antonio Zardoni — VILLA BIFAMIGLIARE

Antonio Zardoni — VILLA BIFAMIGLIARE

Antonio Zardoni — VILLA BIFAMIGLIARE

Antonio Zardoni — VILLA BIFAMIGLIARE

Niyang River Visitor Centre - Standardarchitecture

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Mirui Road is a tourist road that meets Highway 318 connecting Tibet and Sichuan province. This road meanders southwards along the Niyang River. Within this 20km distance to the Brahmaptra Canyon, the specific terrain and landscape of Niyang River can be enjoyed from the road. Daze Village was chosen to be the entrance to this tourist attraction. There is little land left for further development in this village, therefore the river beach along the road was the only choice for the site of a tourist center.

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

The road separates the river beach from the nearby mountain. How to establish relationships between an isolated building and its surroundings is the main concern of our design. The building’s exterior boundary is a response to the border conditions. The inner public space is “carved” out from the irregular-shaped volume. The central courtyard connects four openings, responding to the orientations and circulation. The left over mass after “carving” accommodates three major interior functions:a ticket office, a dressing room for rafting and toilets. This seemingly arbitrary plan is actually shaped by circulation, program and site conditions. The geometric character of the volume and space forms a dialogue with the surrounding landscape.

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

The construction of this building adopted and developed the techniques of the Tibetan vernacular. On top of the concrete foundation a 600mm thick load-bearing wall is erected. Most openings have deep recessions. The 400mm thick walls at both sides of the openings work as buttresses, increasing the overall structural stability and reducing the interior span as well. Beams for bigger spans are made from several small logs bonded together. A 150mm thick layer of Aga clay covers the waterproof membrane. Aga clay is a vernacular waterproofing material. It stiffens when tampered with water and works as another layer of waterproofing and heat insulation. Its plasticity allows gutters to be shaped. Roof drainage is well organized with these gutters and channel steel scuppers.

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Color is a crucial element of Tibetan visual culture. After several experiments we decided to paint the stone walls as white as the Potala Palace. The pure white color enhances the geometric transition of space. From morning to dusk, the sunshine changes its direction and altitude angle, penetrating through the different openings. When passing through the building, people perceive the spatial drama at different time. The building successfully maintains its humble essence at the same time passing out a strong sense of contemporariness.

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Total Area:430 sqm
Structure System:Stone load-bearing Wall + timbe roof
Cost:1000 000 rmb
Design Phase:2009.01-2009.05
Construction Phase:2009.06-2010.06

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

Standardarchitecture — Niyang River Visitor Centre

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