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Channel: Divisare - Projects Latest Updates
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NAR_azione - LSB architetti associati

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Il progetto per la sistemazione della piazza S. Antonio e delle principali vie limitrofe si inserisce all’interno del programma di riqualificazione dell’intero centro storico della città di Nardò. Il progetto prevede l’identificazione di un percorso ciclopedonale urbano che possa mettere in relazione il centro storico di Nardò sia con le aree della costa marina ionica (caratterizzate dalla presenza del Parco naturale di Porto Selvaggio e dalla Palude del Capitano) sia, nella direzione opposta, Nardò con la città di Lecce. Nella definizione del nuovo percorso di fruizione lenta del territorio giocheranno un ruolo importante i due elementi “verdi” principali della città: il viale XX Settembre e la “villa comunale” (Orto Botanico). Dall’analisi storica emerge il forte valore simbolico di piazza Sant’Antonio in senso religioso e sociale per la comunità locale. Il progetto propone la valorizzazione di questi elementi storici e la loro esplicitazione attraverso l’uso di elementi simbolici e l’integrazione del sistema del verde. La zona con l’acqua prevista di fronte alla facciata della chiesa è il simbolo della purificazione rituale comune sia alla cultura cristiana che a quella ebrea. Accanto ad essa la conferma della disposizione degli alberi lungo il perimetro della piazza traccia il segno del convento distrutto negli anni ’60, diviso dalla parte ancora in piedi del chiostro restaurato recentemente dall’arch. Luca Zevi. Con la stessa logica, le alberature segnano la traccia originaria delle abitazioni che si affacciavano sulla via di san Giovanni demolite in tempi più recenti, ma leggibili sulle piante catastali e nelle vedute della città settecentesca.

LSB architetti associati — NAR_azione

LSB architetti associati — NAR_azione

LSB architetti associati — NAR_azione

LSB architetti associati — NAR_azione

LSB architetti associati — NAR_azione

LSB architetti associati — NAR_azione

LSB architetti associati — NAR_azione


Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano - Giampaolo Grasso

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L’obiettivo principale di tale proposta, è quello di realizzare un intervento fortemente identitario, che possa favorire il rapporto con l’ambiente circostante. Concretizzare quell’idea di progetto, che coniughi design ed efficienza in ogni dettaglio, al fine di superare il modello del contenitore “introverso”.

Giampaolo Grasso — Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano

Il nuovo CentroCivico, trovandosi al centro dello spazio circoscritto dal quartiere Garibaldi-Repubblica, risulta inevitabilmente coinvolto come un landmark urbano di collegamento dei sui principali attrattori.

Giampaolo Grasso — Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano

Risolvere forma, struttura, funzioni e paesaggio, in un unico grande disegno, dove tutto è perfettamente bilanciato, senza incertezze e inutili eccessi. Creare un “oggetto” che possa affrontare, quel legame parallelo ma anche simbiotico tra scultura e architettura.

Giampaolo Grasso — Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano

E’ con tali presupposti che il concept architettonico, parte dalla creazione di un volume realizzato dalla semplice estrusione della “M” di Milano e di un profilo laterale teso a evocare un “battello”, che attraverso i navigli luogo simbolico di Milano “Città d’Acqua” giunge al Giardino La Biblioteca degli Alberi. Un edificio che diviene esso stesso, architettura, scultura e logo.

Giampaolo Grasso — Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano

Giampaolo Grasso — Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano

Giampaolo Grasso — Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano

Giampaolo Grasso — Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano

Nuovi spazi per la scuola - anton luca nannini

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Il progetto dell’edificio scolastico offre la possibilità di un intervento misto, ottenuto dalla convergenza del complesso esistente col nuovo, attraverso l’interazione delle soluzioni tipologiche e dell’ampio tessuto connettivo.

anton luca nannini — Nuovi spazi per la scuola

Questa premessa conduce la riflessione sulla proporzione e sul carattere dell’intervento, in termini di scontro e dialogo; particolarmente delicata è l’interazione volumetrica tra i due edifici. Quello esistente si fonda su un principio di articolazione compositiva sotteso all’andamento orografico del suolo; quello di progetto, è un edificio in linea attestato sul corpo della palestra esistente, con lo stesso orientamento nord-sud delle direttrici principali che conformano questa parte della città.

anton luca nannini — Nuovi spazi per la scuola

La congiunzione tra i volumi finiti si compie attraverso una superficie di vetro dalle forme spezzate in varie direzioni, che convogliano la luce e definiscono uno spazio unico a tutta altezza, luogo continuo di relazione e distribuzione. La giunzione della facciata inclinata di vetro, con il fronte sud della palestra, avviene tramite una struttura verticale, staccata di 155 centimetri dalla parete della palestra, con un solaio in aggetto bilaterale, che, nella parte interna connette i primi livelli fuori terra delle due strutture scolastiche, nella parte esterna funge da copertura della quota sottostante, dove la continuità spaziale del piano distributivo principale è assolta dall’appoggio su pilastri a sezione ellissoidale.

anton luca nannini — Nuovi spazi per la scuola

La forma spezzata della facciata mistilinea si rapporta allo spazio antistante, libero da edificazione ma ricco di alta e fitta vegetazione, mettendosi in relazione a questa attraverso la continuità di relazioni visive e spaziali. Dietro la facciata di vetro si svolgono, sui quattro piani dell’edificio in linea, le funzioni della nuova scuola; la distribuzione interna si articola attraverso l’ampio spazio connettivo descritto dalla facciata continua in vetro, su questa si affacciano ballatoi, dove rampe di scale continue compiono la connessione verticale di questi.

anton luca nannini — Nuovi spazi per la scuola

Il primo ballatoio prosegue lungo la struttura di sostegno della facciata, attigua al lato sud della palestra, con una rampa a leggera pendenza discendente, fino alla connessione con la distribuzione alla quota del primo piano dell’edificio esistente. Due gradinate poste agli estremi sud ed est dello spazio connettivo, fungono da catalizzatore di sosta, e descrivono gli estremi della spazialità continua caratterizzante tale ambiente.

anton luca nannini — Nuovi spazi per la scuola

La facciata dell’edificio su via dei Giuochi Istmici è composta dal portico, al piano di quota strada, e da logge alle quote superiori, l’ordine architettonico è formato da solai in aggetto e montanti verticali, con un andamento planimetrico inclinato di trenta gradi rispetto all’andamento ortogonale principale. Al piano del portico la profondità degli elementi verticali è di 1 metro, nei piani superiori tali elementi si dispongono con inclinazione opposta ai corrispondenti sottostanti, e si sviluppano con una profondità fino a 10 centimetri di distanza dalla cortina continua dell’edificio, per impedire continuità visiva tra una loggia e l’altra. Questi spazi coperti rappresentano l’estensione all’aperto di ogni aula e laboratorio, caratteristica tipologica ripresa dall’edificio esistente, per consentire massima flessibilità di utilizzo del sistema didattico, è possibile anche la scelta di estendere la superficie chiusa di ogni singola unità didattica.

anton luca nannini — Nuovi spazi per la scuola

La posizione dell’asilo conclude il lotto nell’angolo sud-ovest. Il piccolo edificio è caratterizzato da una copertura continua, che parte dalla quota del primo solaio della scuola e, con una leggera pendenza costante verso la strada, descrive il sedime dell’asilo dalla conformazione planimetrica irregolare.

anton luca nannini — Nuovi spazi per la scuola

La facciata inclinata di vetro permette l’utilizzo di varie possibilità d’impiego tecnologico per la gestione dell’illuminazione naturale, garantendo un’adeguata climatizzazione degli interni, specialmente degli spazi comuni di grande altezza.

anton luca nannini — Nuovi spazi per la scuola

Il vetro di cristallo serigrafato a ridotta emissività, a due strati distanti tra loro 45 centimetri, permette le applicazione di una facciata ventilata, contribuendo a regolare per via passiva il microclima interno dell’edificio, grazie all’effetto camino, innescato da aperture regolabili alla base e alla sommità. Durante l’inverno la doppia facciata agisce come un accumulatore di calore, in estate, altri dispositivi collegati a sensori climatici a controllo digitale, aprono saracinesche integrate nella parte superiore dell’edificio, attivando una corrente d’aria verticale che disperde il calore raccolto nel vano interno.

anton luca nannini — Nuovi spazi per la scuola

anton luca nannini — Nuovi spazi per la scuola

Riqualificazione urbana e viabilistica del centro abitato di Croviana - Gianfranco Franchi, Chiara Tesi, Emiliano Barneschi, FRANCHI+ASSOCIATI

Watchpost in Crow street - GAISS

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Competition proposal for a number of installations in Riga has been awarded 1st prize. The installation tells the story of the neighbourhood as described in a popular novel by J.Grizins.

GAISS — Watchpost in Crow street

GAISS — Watchpost in Crow street

GAISS — Watchpost in Crow street

GAISS — Watchpost in Crow street

GAISS — Watchpost in Crow street

GAISS — Watchpost in Crow street

Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano - KM 429 architettura, Alessio Bernardelli, Simona Avigni, Francesco Pergetti, Serena Manfredi

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Il Centro Civico è un progetto della memoria, un rimando alla storia di Milano, una struttura che vuole interpretare il tema senza trasformarsi in ‘monumento’, un disegno essenziale che accoglie un paesaggio urbano sfaccettato. Un ricordo evocato nei pressi di una piazza simile a quelle delle capitali europee, un parco dal ‘sapore parigino’, uno sfondo di edifici moderni che proietta Milano nel III millennio e…un piccolo edificio milanese! con le sue ringhiere e con i materiali della tradizione; un pezzo di città, ‘un vecchio’ edificio urbano.

KM 429 architettura, Alessio Bernardelli, Simona Avigni, Francesco Pergetti, Serena Manfredi — Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano

Costruire un Centro Civico significa quindi rendere uno spazio adatto a ospitare nel miglior modo possibile diversi tipi di attività che permettano l’incontro, lo scambio e la relazione tra le persone.

KM 429 architettura, Alessio Bernardelli, Simona Avigni, Francesco Pergetti, Serena Manfredi — Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano

Elemento generatore del progetto, il Parco rappresenta lo sfondo e la matrice iniziatrice: un intreccio di percorsi pedonali che si snodano fra le diverse specie botaniche presenti, disposte a rassegna come in una vera e propria biblioteca (Biblioteca degli alberi). Un parco al servizio della città dove vivere l’esperienza educativa della botanica e del verde. Uno spazio di collegamento, una maglia di circolazione e di comunicazione alla quale si sovrappongono una serie di gruppi di alberi disposti a cerchi (Foreste circolari).

KM 429 architettura, Alessio Bernardelli, Simona Avigni, Francesco Pergetti, Serena Manfredi — Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano

Attraverso il ruolo fondamentale di connessione tra i diversi ed eterogenei spazi che si affacciano lungo i bordi, è luogo di ricucitura urbana in un’area in continua trasformazione. Il Centro Civico vi interagisce direttamente e ne sottrae una parte ai margini; nonostante ciò, dialoga in maniera osmotica con esso, lasciandosi attraversare e ricollocando in terrazza la parte verde, destinata a orti urbani, che gli era stata ‘rubata’. Una rampa, omaggio al Carpenter Center di Le Corbusier, si innesterà a tali percorsi in modo da rendere inscindibile il nuovo centro civico al parco; un edificio che nasce nel Parco e che vi appartiene, reso unanime per prolungare la vita quotidiana degli abitanti in un rapporto di totale non subordinarietà bensì di totalità.

KM 429 architettura, Alessio Bernardelli, Simona Avigni, Francesco Pergetti, Serena Manfredi — Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano

Il nuovo Centro Civico è un edificio che ricerca nell’integrazione con il Parco e il Quartiere Isola la propria dimensione. È un edificio concreto, al servizio del cittadino, ma allo stesso tempo rivolto a qualsiasi persona. Trae le sue forme nella reinterpretazione della tipica casa di ringhiera milanese, luogo dove il dialogo e la condivisione erano insite negli spazi comuni quali ballatoi e cortili. Si ricrea quell’atmosfera gioviale, quel microcosmo di varie umanità, quel senso di ‘comune’ che si sta perdendo, a scapito di una ricerca ossessiva di individualità e privacy.

KM 429 architettura, Alessio Bernardelli, Simona Avigni, Francesco Pergetti, Serena Manfredi — Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano

Un progetto che evoca il Novecento Italiano ; un palazzo che innesca un dialogo con la tradizione milanese, come quelle di Giovanni Muzio: onorandone la dimensione urbana e la capacità di generare luoghi attraverso un disegno semplice e severo producendo nel contempo un ‘immagine’ alla quale ancora oggi si riconosce un grande valore urbano. Il Centro Civico non ricerca una sintonia con le nuove costruzioni che si affacciano sull’area, ma instaura un rapporto diretto con le emergenze storiche delle città; è in quegli edifici che trae vocazione ed è alla loro atmosfera che cerca di assurgere. Vuole essere assimilato dal contesto, senza sottomettersi, respingendo allo stesso tempo il concetto di monumento a favore di una dimensione contemporanea e articolata. Si adotta così un impianto rigoroso, quasi severo, una sorta di impronta fondativa sul terreno, che rifiuta ogni gesto autoreferenziale o inutilmente ‘estroso’.

KM 429 architettura, Alessio Bernardelli, Simona Avigni, Francesco Pergetti, Serena Manfredi — Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano

KM 429 architettura, Alessio Bernardelli, Simona Avigni, Francesco Pergetti, Serena Manfredi — Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano

KM 429 architettura, Alessio Bernardelli, Simona Avigni, Francesco Pergetti, Serena Manfredi — Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano

KM 429 architettura, Alessio Bernardelli, Simona Avigni, Francesco Pergetti, Serena Manfredi — Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano

KM 429 architettura, Alessio Bernardelli, Simona Avigni, Francesco Pergetti, Serena Manfredi — Centro Civico del quartiere Isola-Garibaldi. Milano

CENTRO CIVICO DEL QUARTIERE ISOLA-GARIBALDI - EDB STUDIO - Enrico Davide Bona architetto

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Il progetto interpreta il concetto di Centro Civico integrando storia, scenografia e citazioni con l’obiettivo di garantire l’integrazione con il tessuto esistente e candidandosi a diventare ‘fuoco” del Parco pubblico “La Biblioteca degli Alberi”.

EDB STUDIO - Enrico Davide Bona architetto — CENTRO CIVICO DEL QUARTIERE ISOLA-GARIBALDI

Nel nuovo centro civico è rovesciato lo schema tipologico classico del Broletto: a piano terra non c’è più uno spazio aperto ma un grande sala polifunzionale in comunicazione diretta con il parco; lo spazio aperto è portato in altezza e diventa una piazza pensile coperta da una grande struttura a portali in legno lamellare.

EDB STUDIO - Enrico Davide Bona architetto — CENTRO CIVICO DEL QUARTIERE ISOLA-GARIBALDI

La piazza offre punti di vista privilegiati sul parco e sui recenti sviluppi urbani della zona Garibaldi-Repubblica e si presta ad ospitare funzioni temporanee.

EDB STUDIO - Enrico Davide Bona architetto — CENTRO CIVICO DEL QUARTIERE ISOLA-GARIBALDI

Ai due piani si aggiunge un blocco di servizi a Nord. Il grande vuoto definito dalla struttura è un forte segno urbano e di riconoscibilità. I criteri di localizzazione del Centro Civico sull’area e i criteri distributivi interni sono stati valutati prestando particolare attenzione alla sostenibilità ambientale ed energetica mediante l’uso di materiali ecologici come il legno e il mattone, la bioclimatica e l’impiego di fonti energetiche rinnovabili.

EDB STUDIO - Enrico Davide Bona architetto — CENTRO CIVICO DEL QUARTIERE ISOLA-GARIBALDI

EDB STUDIO - Enrico Davide Bona architetto — CENTRO CIVICO DEL QUARTIERE ISOLA-GARIBALDI

EDB STUDIO - Enrico Davide Bona architetto — CENTRO CIVICO DEL QUARTIERE ISOLA-GARIBALDI

EDB STUDIO - Enrico Davide Bona architetto — CENTRO CIVICO DEL QUARTIERE ISOLA-GARIBALDI

Lander.Deco - DD&M / Di Dato & Meninno Architetti Associati

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Lander is assembled table, sold in kit form. The metal legs can be fitted by customer according to different schemes. The plan has been made in various materials including glass, wood and laminate decorated in an original pattern designed and developed by DD&M. The top border is made of solid oak. Presented at the International Furniture Fair in Milan, 2005.

DD&M / Di Dato & Meninno Architetti Associati — Lander.Deco


Penthouse T - DD&M / Di Dato & Meninno Architetti Associati

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Penthouse T

DD&M / Di Dato & Meninno Architetti Associati — Penthouse T

DD&M / Di Dato & Meninno Architetti Associati — Penthouse T

DD&M / Di Dato & Meninno Architetti Associati — Penthouse T

DD&M / Di Dato & Meninno Architetti Associati — Penthouse T

DD&M / Di Dato & Meninno Architetti Associati — Penthouse T

DD&M / Di Dato & Meninno Architetti Associati — Penthouse T

Loft a Piacenza - Federica Carpanini

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Era una scatola vuota che è stata ripensata secondo le esigenze dei futuri abitanti. Ne è uscita un’abitazione pulita, versatile, bella. Il loft è strutturato su tre livelli ed un piano ammezzato. L’ingresso è indipendente.

Federica Carpanini — Loft a Piacenza

Piano terra

Federica Carpanini — Loft a Piacenza

La distribuzione interna avviene attraverso una serie di scale in cemento armato grezzo gettate in opera, che fluttuano nello spazio.

HAM - DD&M / Di Dato & Meninno Architetti Associati

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HAM

DD&M / Di Dato & Meninno Architetti Associati — HAM

DD&M / Di Dato & Meninno Architetti Associati — HAM

DD&M / Di Dato & Meninno Architetti Associati — HAM

DD&M / Di Dato & Meninno Architetti Associati — HAM

DD&M / Di Dato & Meninno Architetti Associati — HAM

DD&M / Di Dato & Meninno Architetti Associati — HAM

Parco dei Gessi - Paola Venturi, antonella valentini, Gabriele Paolinelli, Camilla Tredici, ludovica marinaro

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Il progetto del Parco dei Gessi si pone come obiettivo il mantenimento ed il ripristino degli equilibri morfologico-ambientali che ancora caratterizzano questi luoghi: le formazioni gessose all’interno di Enna bassa testimoniano la continuità fisica tra ambiente naturale ed ambiente urbano, dal fiume Torcicoda fino a risalire alla città storica, con l’obiettivo di recuperare e rafforzare il rapporto tra la città ed il territorio. Il progetto è integrazione degli spazi, dalla città al parco, dalle piazze al prato, al bosco, al fiume, agli orti urbani, alla città. Il parco è una fetta della vita quotidiana, è il posto dove passeggiare, respirare, correre, leggere, ascoltare, giocare, dialogare, rilassarsi, mangiare, studiare, lavorare, conoscere e conoscersi. E’ lo spazio dell’integrazione, dell’apertura al mondo, alla cultura, alla conoscenza di quanto nuovo e diverso. Uno spazio che contribuisce al miglioramento della qualità di vita e di relazione, unendo la dimensione del centro abitato a scala umana alle specificità e alle eccellenze di servizi a scala territoriale.

Paola Venturi, antonella valentini, Gabriele Paolinelli, Camilla Tredici, ludovica marinaro — Parco dei Gessi

ingresso al parco

Nel Parco spazi e funzioni sono integrate e al contempo distinte: Le Piazze del sole, la fascia orientale del parco, La Collina dei Gessi, il cuore del parco, Il Bosco del fiume, corridoio di connessione ecologica.

Paola Venturi, antonella valentini, Gabriele Paolinelli, Camilla Tredici, ludovica marinaro — Parco dei Gessi

planimetria e schemi funzionali

Le Piazze del sole Le piazze e le strutture dei servizi costituiscono lo scenario per un passaggio graduale dall’area centrale del parco, che mantiene e rafforza i caratteri di naturalità, verso il margine orientale che si relaziona funzionalmente all’edilizia residenziale intensiva e alle strutture per l’istruzione; le attrezzature conformano il parco rispondendo alle esigenze di relazione sociale e di uso degli spazi. Le piazze sono orientate perpendicolarmente al canale e raccordate con due passerelle al cuore del parco, la Collina dei gessi. Le piazze sono delimitate da alberature ed articolate con profilo variabile così da evitare terrazzamenti e raccordare le pendenza in maniera seminaturale. La morfologia irregolare dell’area orientale è regolarizzata e sagomata con una geometria di triangoli che accompagna il disegno delle pavimentazioni. La pendenza variabile in alcuni punti è raccordata con scale, muretti per sedute, vasche. I punti di elevazione sono segnati da alberi per ombreggiamento, la pavimentazione a coccio pesto e mosaico con tessere grandi che vanno a perdersi nel rapporto con il terreno lasciato ad inerbimento naturale.

Paola Venturi, antonella valentini, Gabriele Paolinelli, Camilla Tredici, ludovica marinaro — Parco dei Gessi

sezioni e impianto vegetazione

La Collina dei Gessi Il cuore centrale del parco è la Collina dei Gessi, il promontorio di valenza naturalistica che mantiene il ruolo di memoria storica dei luoghi e la funzione di conservazione della naturalità, con specifica caratterizzazione morfologica, vegetazionale e faunistica. Il progetto prevede la conservazione della collina nella sua conformazione morfologica e vegetazionale, con modesti interventi di caratterizzazione, volti a migliorare l’accessibilità e le potenzialità di fruizione degli spazi. I gessi affioranti, testimonianza della geomorfologia di questi luoghi aspri ed austeri, sono sottolineati ed evidenziati nel progetto come elementi di interesse ecologico ed ambientale, nonché testimonianza e tesoro della memoria collettiva delle potenzialità geominerarie dell’intorno.

Paola Venturi, antonella valentini, Gabriele Paolinelli, Camilla Tredici, ludovica marinaro — Parco dei Gessi

planimetri notturna e rendering

Il Bosco del fiume Il progetto prevede la sistemazione dell’alveo del torrente Torcicoda con interventi di ripulitura per evitare ostruzioni ed esondazioni. Il progetto prevede inoltre la valorizzazione del corso d’acqua per le valenze naturalistiche e storico-culturali: il torrente costituisce un importante elemento di connessione ecologica ma racchiude anche un valore storico di rilievo quale antica via di penetrazione all’altopiano, testimoniata da numerosi rinvenimenti archeologici (età del rame). La creazione del bosco avviene esclusivamente su aree sicure, lasciando libere le zone più basse utili in caso di esondazione. Un percorso attraversa il bosco, passerelle in quota collegano alla chiesa e alla città.

M - caffetteria - Francesca Cesari

HVC - DD&M / Di Dato & Meninno Architetti Associati

Unità abitativa in piazza della Libertà a Prarostino - Alessandro Piccioni


PADRE RUBINOS CHAPEL - Elsa Urquijo Architects

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The Chapel is part of larger-scale intervention, the new headquarters for the social charity institution Padre Rubinos in La Coruna, donated by the Amancio Ortega Foundation. Both an attraction and a symbol within the complex, it becomes a completely different space from the other buildings. Evidenced by clearly recognizable elements as the bell tower and a gateway on a different scale and materials used. The entrance becomes a journey that takes us from a secluded, warm space to a magnified space which enhances the symbolism of the place. It descends back to human scale by the horizontal line, represented by the wooden baseboard that embraces and comforts us, closer to ground, more human, while only using the vertical and light in that which is most divine. A vertical plane, illuminated by the cross that is separated from the rest and illuminates it… creating a calm and serene space for meditation and spirituality.

Elsa Urquijo Architects — PADRE RUBINOS CHAPEL

Elsa Urquijo Architects — PADRE RUBINOS CHAPEL

Elsa Urquijo Architects — PADRE RUBINOS CHAPEL

Elsa Urquijo Architects — PADRE RUBINOS CHAPEL

Elsa Urquijo Architects — PADRE RUBINOS CHAPEL

Elsa Urquijo Architects — PADRE RUBINOS CHAPEL

Elsa Urquijo Architects — PADRE RUBINOS CHAPEL

PROYECTO HOMBRE - Elsa Urquijo Architects

Civic Center Isola-Garibaldi - Stefano Seneca, prestini Marco

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Il nuovo Parco biblioteca di Garibaldi Repubblica è la conclusione dell’intervento urbano con il quale Milano ha rinnovato l’immagine di città verso il nuovo millennio . Il focus del progetto di concorso è l’idea di parco nei suoi temi, i “percorsi” i “campi” e le “ foreste circolari”, il piano di campagna è la radice dell’edificio, è lo spazio pubblico in continuità con il parco di cui è parte. Su questo presupposto si fonda la filosofia riferita a un tipologia precisa. Nella tradizione storica, sociale e culturale lombarda e non solo, il centro d’ agregazione era il brolo, luogo all’aperto, prato, orto, dove in epoca antiche si radunava la popolazione, poi trasformato nell’architettura del broletto. Il progetto vuole riappropriarsi dell’archetipo, riconoscibile nell’immaginario collettivo, d’identità civica un broletto del ventunesimo secolo. Lʼattacco a terra del nuovo edificio utilizza un linguaggio “ brutalista ” attento ai rapporti tra architettura moderna e ambiente, sensibile allʼuso di materiali naturali ed etimi architettonici

Stefano Seneca, prestini Marco — Civic Center Isola-Garibaldi

Bozzetto 1

Stefano Seneca, prestini Marco — Civic Center Isola-Garibaldi

bozzetto 2

Stefano Seneca, prestini Marco — Civic Center Isola-Garibaldi

piante

Stefano Seneca, prestini Marco — Civic Center Isola-Garibaldi

bozzetto d'assieme

Stefano Seneca, prestini Marco — Civic Center Isola-Garibaldi

planimetria

Stefano Seneca, prestini Marco — Civic Center Isola-Garibaldi

attacco a terra

Locali ad uso negozio in via Tripoli a Torino - Alessandro Piccioni

Immobile in Strada Provinciale ad Alfiano Natta - Alessandro Piccioni, Laura Agosti, Cristina Gragnolati

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Progetto preliminare dell’immobile (architettonico, impiantistico e giardino) – incarico professionale.

Alessandro Piccioni, Laura Agosti, Cristina Gragnolati — Immobile in Strada Provinciale ad Alfiano Natta

Vista ingresso.

Alessandro Piccioni, Laura Agosti, Cristina Gragnolati — Immobile in Strada Provinciale ad Alfiano Natta

Vista soggiorno.

Alessandro Piccioni, Laura Agosti, Cristina Gragnolati — Immobile in Strada Provinciale ad Alfiano Natta

Vista soggiorno.

Alessandro Piccioni, Laura Agosti, Cristina Gragnolati — Immobile in Strada Provinciale ad Alfiano Natta

Vista soggiorno.

Alessandro Piccioni, Laura Agosti, Cristina Gragnolati — Immobile in Strada Provinciale ad Alfiano Natta

Giardino con lago.

Alessandro Piccioni, Laura Agosti, Cristina Gragnolati — Immobile in Strada Provinciale ad Alfiano Natta

Giardino con piscina.

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