Il progetto parte da un presupposto chiaro: la sostenibilità a tutti i livelli dell’intervento, e, prima di tutto, la sostenibilità economica, una definizione che permea tutto l’intervento di scelte, volta per volta, adeguate al contesto, al budget, alle esigenze della popolazione, alla fattibilità, alla durabilità e alla adattabilità infrastrutturale. Questo progetto è una strategia che si adatta alle condizioni dell’esistente.
piazza Volta verso Piazzetta Jasca.
© Andrea Gerosa, Stefano Seneca, Mauro Parravicini.. Published on October 24, 2014.
Il progetto si scopre percorrendolo, non solo in due dimensioni. Le alberature sono posizionate su delle direttrici, in punti variabili a seconda del sottosuolo. Non è nota, ma intuibile la presenza di sottoservizi. Il progetto non li nega, ma sarà da definire il loro impatto sulle opere progettate.
piazzetta Jasca, pianta.
© Andrea Gerosa, Stefano Seneca, Mauro Parravicini.. Published on October 24, 2014.
I materiali, infine, sono il risultato di un compromesso tra il budget e le geometrie, tra l’esistente e l’ambizione di un recupero urbano. Il progetto trova forza nel suo essere matericamente sobrio. Nel progetto proposto si pensa alla vegetazione come elemento qualificante e determinante per il miglioramento della qualità ambientale complessiva. Si propone la piantumazione di nuove alberature posizionandole strategicamente per definire gli spazi. Il verde esistente è preservato e integrato con essenze della stessa specie. Sono state studiate le ombreggiature degli edifici ed integrate con nuovi alberi laddove il sole avrebbe surriscaldato le pavimentazioni in estate. Ma, nel posizionare il verde, sono state anche considerate le facciate degli edifici, ingressi e passaggi, nonché la possibilità di potersi integrare con le reti sotterranee che si paleseranno durante i lavori.
via Garibaldi, angolo via Grassi, pianta.
© Andrea Gerosa, Stefano Seneca, Mauro Parravicini.. Published on October 24, 2014.
Il comparto delle attuali vie Garibaldi e via Grassi, attraversate dai veicoli e tangenti l’ambito urbano pedonale, viene riorganizzato e ridisegnato nel rispetto delle preesistenti specifiche materiche di Piazza Volta. Il ridisegno della pavimentazione in miscela di cemento e graniglia tipo Levocell, i nuovi sistemi di illuminazione , l’arredo urbano e l’inserimento di filari di lecci, in continuità visiva alla via Gallio, definiscono le principali strategie di progetto. Le alberature, con sequenza e cadenza apparentemente arbitraria, assecondano la complessa presenza dei sottoservizi esistenti, fornendo così la massima flessibilità di posizionamento in fase esecutiva.
via Garibaldi.
© Andrea Gerosa, Stefano Seneca, Mauro Parravicini.. Published on October 24, 2014.
Il completamento dell’attuale assetto di Piazza Volta viene definito attraverso l’aumento della superficie pavimentata dedicata al pedone verso via Rubini occupando parzialmente l’invaso della ex piazza Jasca, che diviene nuova porta di ingresso alla città storica. Qui si crea un filtro – soglia caratterizzato da una piantumazione a quinconcia di lecci, piccolo bosco adibito al relax attrezzato con sedute fisse e mobili come un salotto urbano, luogo deputato ad una pacifica lettura, una partita a scacchi, un dialogo a due sotto gli alberi. Un’oasi di ombra al centro della città e barriera naturale al rumore della strada. Gli stalli per la sosta (22, per residenti, disabili, carico e scarico e due aree per la sosta dei motoveicoli) oltre a garantire un minimo numero di posti per la sosta a tempo, vengono ridefiniti e riorganizzati con adeguate aree di manovra, preservando comunque gli accessi carrabili esistenti. Il fondale di piazza Jasca, con l’attuale accesso all’autorimessa esistente, viene pavimentato e rialzato per il controllo della velocità di attraversamento veicolare. Esso è completato da una grande quercia a definire un inconsueto e riqualificato ambito urbano.
dettaglio.
© Andrea Gerosa, Stefano Seneca, Mauro Parravicini.. Published on October 24, 2014.
Sulla via Garibaldi, il perimetro in blocchetti si conclude su delle fasce in lastre di granito, riuso dei cordoli esistenti e limite della caditoia lineare per lo scolo delle acque. Il canale di scolo è ben dimensionato per evitare il rischio di allagamenti, purtroppo oggi riscontrabili durante i nubifragi estivi. Nell’intenzione del progetto, le sottostrutture delle caditoie esistenti non vengono modificate: stesse camerette, stesse tubature, il costo dei sottoservizi è strategicamente ridotto al minimo.
Oltre le fasce in granito la strada è finita con un tappeto cementizio tipo Levocell a grana fine intervallato da fasce di circa 30 cm in cubetti di granito 10×10cm in continuità con i margini della strada.
planimetria generale.
© Andrea Gerosa, Stefano Seneca, Mauro Parravicini.. Published on October 24, 2014.
Per l’illuminazione non si sono cercate soluzioni sperimentali, economicamente ingestibili. Prima di tutto si è voluta realizzare una illuminazione adeguata, sicura, ben progettata, finalizzata alla qualità degli spazi e soprattutto all’economicità dell’intervento. La gran parte degli elementi illuminanti, dal disegno sobrio, è sospesa su cavi, rappresentando una scelta fuori dal tempo e per questo sempre valida. Si tratta di lampade a led dalla lunga durata e dai consumi limitati, apparecchi pensati per evitare l’inquinamento notturno luminoso nel rispetto della normativa vigente, temperature di colore studiate per accentuare i luoghi più importanti e offrire agli altri luoghi la giusta sicurezza notturna con prodotti di lunga durata. Il sistema dell’illuminazione artificiale, così concepito, quasi scompare durante il giorno. Nei punti cruciali, al contrario, grandi pali illuminanti con spot si innalzano proiettando luci direzionali strategicamente orientate.