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Edifici a Gera Lario (Co) - Ivan Bonfadini

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Appartamenti con 1 o 2 camere da letto da 45 a 65 mq in due edifici di 3 piani fuori terra con box auto, terrazze, piscina comune e ampi giardini privati.

Ivan Bonfadini — Edifici a Gera Lario (Co)

Ivan Bonfadini — Edifici a Gera Lario (Co)


Riqualificazione del centro storico di Codroipo - Leonardo Zuccaro Marchi, marta bianchi, zeltia vega santiago

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La città di Codroipo, strategicamente posizionata nel contesto territoriale delle risorgive del Medio Friuli, é un centro urbano dall’enorme potenziale di sviluppo. Il progetto di riqualificazione urbana del centro di Codroipo parte dallo studio e dalla ridefinizione della trama degli spazi aperti, pubblici e privati, con lo scopo di qualificare spazialmente e programmaticamente questi spazi e di offrire alla città uno strumento flessibile di pianificazione del suolo che la accompagni nel suo divenire urbano. Il progetto vuole prendere come punto di partenza il foro boario, con la volontà di ridare qualità a questo spazio dalle enormi potenzialità. L’idea é quella di mettere il foro al centro delle nuove dinamiche sociali e culturali di Codroipo, e di ricontestualizzarlo all’interno di un progetto complesso di crescita e sviluppo urbano. La figura del cerchio nella pianificazione urbana dell’italia centro-orientale : Codroipo e il foro boario come punto di partenza per il progetto urbano In molti centri urbani dell’Italia centro-orientale, la figura del cerchio é una presenza ricorrente della trama urbana. Spesso questa figura si ritrova negli spazi piu’ importanti delle città, basti pensare al Prato della Valle a Padova, vero cuore urbano dalla forma ellittica, nonché una delle piazze piu’ grandi d’Europa, o ancora alla Piazza Primo Maggio a Udine, sull’origine della quale si narrano antiche leggende. Anche Codroipo ha il suo centro di forma circolare : l’ex-foro boario. Un tempo questo spazio era un vero centro di vita e di scambio, il mercato degli animali che vi aveva luogo rappresentava il motore della vita economica e sociale della città. Oggi, l’ex-foro boario é ridotto a una semplice rotatoria, al suo centro, i giardini pubblici, risentono fortemente della presenza del traffico che circonda interamente il suo perimetro. Il progetto vuole prendere come punto di partenza il foro boario, con la volontà di ridare qualità a questo spazio dalle enormi potenzialità. L’idea é quella di mettere il foro al centro delle nuove dinamiche sociali e culturali di Codroipo, e di ricontestualizzarlo all’interno di un progetto complesso di crescita e sviluppo urbano. Il vecchio sistema di organizzazione dello spazio, rappresentato fisicamente da viali radiali alberati, rispondeva alle esigenze programmatiche specifiche del mercato dei bovini, connettendo attraverso le radiali il centro del mercato con le zone esterne. Oggi, il sistema di connessione tra il foro e il suo contesto viene ricreato programmaticamente e interpretato in chiave contemporanea: le radiali sono sostituite dalla linea curva rappresentante l’immagine del cerchio.

Leonardo Zuccaro Marchi, marta bianchi, zeltia vega santiago — Riqualificazione del centro storico di Codroipo

Leonardo Zuccaro Marchi, marta bianchi, zeltia vega santiago — Riqualificazione del centro storico di Codroipo

Leonardo Zuccaro Marchi, marta bianchi, zeltia vega santiago — Riqualificazione del centro storico di Codroipo

Residence a Argegno (Lago di Como) - Ivan Bonfadini

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Due edifici, di 2 piani fuori terra, costituiti da 6 appartamenti ciascuno ubicati nel Comune di Argegno con vista sul Lago di Como. Piscina comune e ampi giardini.

Ivan Bonfadini — Residence a Argegno (Lago di Como)

Ivan Bonfadini — Residence a Argegno (Lago di Como)

Ivan Bonfadini — Residence a Argegno (Lago di Como)

Ivan Bonfadini — Residence a Argegno (Lago di Como)

Ivan Bonfadini — Residence a Argegno (Lago di Como)

Ivan Bonfadini — Residence a Argegno (Lago di Como)

Ville a Tremezzo - Ivan Bonfadini

Edificio a Montagna in Valtellina (Sondrio) - Ivan Bonfadini

Riqualificazione di Piazza Volta – via Grassi/via Garibaldi. Como - Stefano Seneca, Mauro Parravicini, Andrea Gerosa, Marco Prestini, alessia simeone

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Il progetto parte da un presupposto chiaro: la sostenibilità a tutti i livelli dell’intervento, e, prima di tutto, la sostenibilità economica, una definizione che permea tutto l’intervento di scelte, volta per volta, adeguate al contesto, al budget, alle esigenze della popolazione, alla fattibilità, alla durabilità e alla adattabilità infrastrutturale. Questo progetto è una strategia che si adatta alle condizioni dell’esistente.

Stefano Seneca, Mauro Parravicini, Andrea Gerosa, Marco Prestini, alessia simeone — Riqualificazione di Piazza Volta – via Grassi/via Garibaldi. Como

piazza Volta verso Piazzetta Jasca.

Il progetto si scopre percorrendolo, non solo in due dimensioni. Le alberature sono posizionate su delle direttrici, in punti variabili a seconda del sottosuolo. Non è nota, ma intuibile la presenza di sottoservizi. Il progetto non li nega, ma sarà da definire il loro impatto sulle opere progettate.

Stefano Seneca, Mauro Parravicini, Andrea Gerosa, Marco Prestini, alessia simeone — Riqualificazione di Piazza Volta – via Grassi/via Garibaldi. Como

piazzetta Jasca, pianta.

I materiali, infine, sono il risultato di un compromesso tra il budget e le geometrie, tra l’esistente e l’ambizione di un recupero urbano. Il progetto trova forza nel suo essere matericamente sobrio. Nel progetto proposto si pensa alla vegetazione come elemento qualificante e determinante per il miglioramento della qualità ambientale complessiva. Si propone la piantumazione di nuove alberature posizionandole strategicamente per definire gli spazi. Il verde esistente è preservato e integrato con essenze della stessa specie. Sono state studiate le ombreggiature degli edifici ed integrate con nuovi alberi laddove il sole avrebbe surriscaldato le pavimentazioni in estate. Ma, nel posizionare il verde, sono state anche considerate le facciate degli edifici, ingressi e passaggi, nonché la possibilità di potersi integrare con le reti sotterranee che si paleseranno durante i lavori.

Stefano Seneca, Mauro Parravicini, Andrea Gerosa, Marco Prestini, alessia simeone — Riqualificazione di Piazza Volta – via Grassi/via Garibaldi. Como

via Garibaldi, angolo via Grassi, pianta.

Il comparto delle attuali vie Garibaldi e via Grassi, attraversate dai veicoli e tangenti l’ambito urbano pedonale, viene riorganizzato e ridisegnato nel rispetto delle preesistenti specifiche materiche di Piazza Volta. Il ridisegno della pavimentazione in miscela di cemento e graniglia tipo Levocell, i nuovi sistemi di illuminazione , l’arredo urbano e l’inserimento di filari di lecci, in continuità visiva alla via Gallio, definiscono le principali strategie di progetto. Le alberature, con sequenza e cadenza apparentemente arbitraria, assecondano la complessa presenza dei sottoservizi esistenti, fornendo così la massima flessibilità di posizionamento in fase esecutiva.

Stefano Seneca, Mauro Parravicini, Andrea Gerosa, Marco Prestini, alessia simeone — Riqualificazione di Piazza Volta – via Grassi/via Garibaldi. Como

via Garibaldi.

Il completamento dell’attuale assetto di Piazza Volta viene definito attraverso l’aumento della superficie pavimentata dedicata al pedone verso via Rubini occupando parzialmente l’invaso della ex piazza Jasca, che diviene nuova porta di ingresso alla città storica. Qui si crea un filtro – soglia caratterizzato da una piantumazione a quinconcia di lecci, piccolo bosco adibito al relax attrezzato con sedute fisse e mobili come un salotto urbano, luogo deputato ad una pacifica lettura, una partita a scacchi, un dialogo a due sotto gli alberi. Un’oasi di ombra al centro della città e barriera naturale al rumore della strada. Gli stalli per la sosta (22, per residenti, disabili, carico e scarico e due aree per la sosta dei motoveicoli) oltre a garantire un minimo numero di posti per la sosta a tempo, vengono ridefiniti e riorganizzati con adeguate aree di manovra, preservando comunque gli accessi carrabili esistenti. Il fondale di piazza Jasca, con l’attuale accesso all’autorimessa esistente, viene pavimentato e rialzato per il controllo della velocità di attraversamento veicolare. Esso è completato da una grande quercia a definire un inconsueto e riqualificato ambito urbano.

Stefano Seneca, Mauro Parravicini, Andrea Gerosa, Marco Prestini, alessia simeone — Riqualificazione di Piazza Volta – via Grassi/via Garibaldi. Como

dettaglio.

Sulla via Garibaldi, il perimetro in blocchetti si conclude su delle fasce in lastre di granito, riuso dei cordoli esistenti e limite della caditoia lineare per lo scolo delle acque. Il canale di scolo è ben dimensionato per evitare il rischio di allagamenti, purtroppo oggi riscontrabili durante i nubifragi estivi. Nell’intenzione del progetto, le sottostrutture delle caditoie esistenti non vengono modificate: stesse camerette, stesse tubature, il costo dei sottoservizi è strategicamente ridotto al minimo. Oltre le fasce in granito la strada è finita con un tappeto cementizio tipo Levocell a grana fine intervallato da fasce di circa 30 cm in cubetti di granito 10×10cm in continuità con i margini della strada.

Stefano Seneca, Mauro Parravicini, Andrea Gerosa, Marco Prestini, alessia simeone — Riqualificazione di Piazza Volta – via Grassi/via Garibaldi. Como

planimetria generale.

Per l’illuminazione non si sono cercate soluzioni sperimentali, economicamente ingestibili. Prima di tutto si è voluta realizzare una illuminazione adeguata, sicura, ben progettata, finalizzata alla qualità degli spazi e soprattutto all’economicità dell’intervento. La gran parte degli elementi illuminanti, dal disegno sobrio, è sospesa su cavi, rappresentando una scelta fuori dal tempo e per questo sempre valida. Si tratta di lampade a led dalla lunga durata e dai consumi limitati, apparecchi pensati per evitare l’inquinamento notturno luminoso nel rispetto della normativa vigente, temperature di colore studiate per accentuare i luoghi più importanti e offrire agli altri luoghi la giusta sicurezza notturna con prodotti di lunga durata. Il sistema dell’illuminazione artificiale, così concepito, quasi scompare durante il giorno. Nei punti cruciali, al contrario, grandi pali illuminanti con spot si innalzano proiettando luci direzionali strategicamente orientate.

Cedar Mews - Groves Natcheva Architects

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This new development in Geoffrey Road is a commission from Bernard Construction, a local developer, for a regeneration project in Lewisham, South London. Comprising of 9 units arranged as three distinctive architectural elements, the scheme sets out to reaffirm the existing Victorian-era streetscape as well as creating a new pedestrian realm; a modern mews with a strong feeling of community and enclosure.

Groves Natcheva Architects — Cedar Mews

From the street, the new development is marked by twin four-storey timber framed apartment buildings, each containing two maisonettes. The elegant facades are tailored from precision-cut cedar wood, creating a warm and natural aesthetic that reasserts the scale and detail of the adjoining houses.

Groves Natcheva Architects — Cedar Mews

At the rear, five units are formed from a series of single-storey pavilions arranged in a mews configuration, set below the levels of the adjoining private gardens. The mews includes a central access courtyard and green sedum roofs, preserving views across the site and from the maisonettes at the front.

Groves Natcheva Architects — Cedar Mews

The twin four-storey apartment blocks relate in scale and massing to their Victorian neighbours, effectively continuing the line of the existing streetscape to reassert the scale of Geoffrey Road. The blocks are slightly stepped back from each other to follow the street line, setting up an intricate and intimate relationship between each identical structure

Groves Natcheva Architects — Cedar Mews

Detailing is of critical importance. The careful craftsmanship and high tolerances in the timber façade construction have allowed the simple cladding detail, with its carefully resolved proportions, to shine through. The architects worked closely on site with the carpenters; the high quality finishes were achieved by two men working throughout a winter construction period. The rigour of the design and execution sets up a refined relationship between tower and mews, with the emphasis on human scale and interaction.

Groves Natcheva Architects — Cedar Mews

Groves Natcheva Architects — Cedar Mews

Groves Natcheva Architects — Cedar Mews

Groves Natcheva Architects — Cedar Mews

Groves Natcheva Architects — Cedar Mews

Groves Natcheva Architects — Cedar Mews

Groves Natcheva Architects — Cedar Mews

Groves Natcheva Architects — Cedar Mews

Groves Natcheva Architects — Cedar Mews

Grooming Retreat - Mariana de Delás, Astrid Rohde Wang

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Architects: Gartnerfuglen (www.gartnerfuglen.com) & Mariana de Delás (www.marianadelas.com) Chief carpenters: Sindre Sahlqvist Blakar, Eirik Stormo Hands-on collaborators: Marie Monsen, Julie Hauge, Suchi Vora, Martin Plante, Nataliya Kuznetsova Location : Santanyi, Mallorca Client: Private Year : 2014

Mariana de Delás, Astrid Rohde Wang — Grooming Retreat

Mariana de Delas & Gartnerfuglen

As the young professional urbanite decided to move back to her hometown to take up the family agricultural legacy, she asked for a space for grooming, contemplation and delicacy. (Located on a remote agricultural estate in southern Mallorca, this structure was the realisation of her dream.)

Mariana de Delás, Astrid Rohde Wang — Grooming Retreat

The project focuses on the ritual of self-cleansing, both mental and corporal. Learning from the importance and formality of horse grooming before and after riding it, the project intends to gain back the time devoted to one self that modern times has taken away.

The ceremonial procedure begins with the ritual of the equestrian arrival. The horse is stationed and groomed next to the water tank and manger. Next, a peregrination across the raised wooden walkway leads to the ascension through a hatch into the solemn refuge. The elevated sanctuary does not prioritize to shelter from the environment but rather aims to refuge the urbanite from the social order to remind and applause the conditions of her indigenous surroundings. This fragile fortress, keeps you isolated, but also allows a toned down impression of the surroundings. In contrast to the urban daily life of the client, the presence inside the elevated shrine provides no impulses except the internal.

Sited at the center of a barley field surrounded by autochthonous bushes and wild olive trees, the structure grants a panoramic view meeting the Mediterranean sea and senses at the horizon the lush island of Cabrera.

The minimal space (3×3 meters footprint), functions as a grooming retreat for one person. The structure, made by local timber frames, elevates the cocoon to have exclusive views whilst giving a sense of translucent privacy to the user. Layers of white netting frames are interlaced throughout the interior to grant different opacities for each specific use. The subtle introvertness of the structure encourages the user to take a break from the multitasking contemporary madness, and centre on individual mental and bodily hygiene. With importance on grooming’s meditative (not cosmetic) qualities, the space inspires the user to devote time to the reconnection of the mind to the shell.


"Realizzazione del Parco Urbano dei Campi Diomedei sull'area dell'ex Ippodromo" in Foggia (FG) - arch.Antonio Musacchio, Enrico Musacchio, Damiana Paternò

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Rilancio dell’Ippodromo galappatoio e dell’IRIIP (deposito cavalli stalloni Dauno). Parco urbano di 23 ettari circa in centro a Foggia.

arch.Antonio Musacchio, Enrico Musacchio, Damiana Paternò— "Realizzazione del Parco Urbano dei Campi Diomedei sull'area dell'ex Ippodromo" in Foggia (FG)

arch.Antonio Musacchio, Enrico Musacchio, Damiana Paternò— "Realizzazione del Parco Urbano dei Campi Diomedei sull'area dell'ex Ippodromo" in Foggia (FG)

arch.Antonio Musacchio, Enrico Musacchio, Damiana Paternò— "Realizzazione del Parco Urbano dei Campi Diomedei sull'area dell'ex Ippodromo" in Foggia (FG)

LE CAMPTREHARD - Jamie Falla

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This project involved the addition of a new extension to provide open plan living within an existing listed farmhouse.

Jamie Falla — LE CAMPTREHARD

The new wing is connected to the original house with a two storey glazed courtyard opening out to the south facing garden, and makes the most of its rural setting with picture windows that frame views across the valley.

Jamie Falla — LE CAMPTREHARD

The project incorporates a ground source heat pump and solar panels to minimise its energy use.

Jamie Falla — LE CAMPTREHARD

Jamie Falla — LE CAMPTREHARD

Jamie Falla — LE CAMPTREHARD

Ristrutturazione Ospedale di Cattinara e nuova sede Burlo Garofolo - BVN Donovan Hill, Gruppo Marche, Ottaviani Associati, Massimo Cocciolito

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L’intervento oggetto di screening riguarda il “Riordino della Rete Ospedaliera Triestina – Comprensorio di Cattinara – Ristrutturazione e ampliamento dell’Ospedale di Cattinara e Realizzazione della nuova sede dell’I.R.C.C.S. Burlo Garofolo”. Il Progetto Preliminare in allegato presenta infatti la ristrutturazione ed il contenuto ampliamento dell’attuale ospedale civile di Cattinara, la realizzazione del nuovo ospedale pediatrico Burlo Garofolo, e la realizzazione di un nuovo Padiglione Servizi interaziendale. L’intervento implica quindi lo spostamento del pediatrico Burlo Garofolo, dall’attuale sede cittadina alla nuova sede all’interno del comprensorio.

BVN Donovan Hill, Gruppo Marche, Ottaviani Associati, Massimo Cocciolito — Ristrutturazione Ospedale di Cattinara e nuova sede Burlo Garofolo

ingresso principale

Il nuovo Burlo rappresenta l’opera più significativa dell’intero intervento e quella che si presta meglio alla completa attuazione dei criteri di qualità che ci si propone di ottenere, non dovendo sottostare ai limiti oggettivi imposti all’intervento sul Cattinara, costituiti dalla configurazione dell’ospedale che discende da un’impostazione ormai datata. Il principio base da utilizzare nella progettazione è quello della umanizzazione che assegna al paziente il ruolo di “stella polare” ed impone che l’ospedale sia “orientato al paziente”.

BVN Donovan Hill, Gruppo Marche, Ottaviani Associati, Massimo Cocciolito — Ristrutturazione Ospedale di Cattinara e nuova sede Burlo Garofolo

atrio Burlo Garofolo

Per far si che ciò avvenga occorre: - ricercare nel progetto una risposta alle aspettative di chi entra in ospedale e non esclusivamente alle esigenze di tipo medico; - organizzare gli spazi e gli ambienti per offrire agli ospiti (neonati, bambini, adolescenti) ogni opportunità per rendere “attiva” la sua permanenza in ospedale, limitando il meno possibile le sue normali attività tenuto conto delle sue specifiche condizioni di salute; - ispirare fiducia e rassicurare il bambino ricoverato e “offrirgli ampie possibilità di movimento che gli consentano di spostarsi, di esplorare”. - offrire spazi associativi accoglienti e rilassanti, differenziati in base all’età dei fruitori, anche dedicati alle esigenze dei genitori. Occorre inoltre ridurre l’impatto esterno della struttura che deve interpretare le esigenze di umanizzazione sopra rappresentate ed in particolare: - proporre “soluzioni architettoniche innovative come giochi volumetrici particolarmente accattivanti, ricerca dei colori e dei materiali costruttivi”; - compensare la limitata presenza di aree verdi con la possibilità di realizzare verde pensile in diretta prossimità con le superfici finestrate delle camere di degenza. Sia l’aspetto esterno che i percorsi iniziali che l’utente deve affrontare all’interno della struttura possono contribuire a ridurre il senso di ansia se vengono progettati attraverso al simbologia e la sensibilità infantile che “percepisce l’ambiente come un insieme fatto di atmosfere, colori, luci, suoni, volumi e movimento”. A livello di impostazione volumetrica, l’edificio si presenta come un corpo sostanzialmente lineare che inizia avanzando verso sud parallelamente al fronte laterale del Cattinara per poi deviare di circa 50° proseguendo parallelamente alla recinzione in muratura esistente sul retro della vicina chiesetta. Esso si sviluppa per 5 piani fuori terra, proseguendo ai piani interrati con ulteriori 2 livelli di parcheggi. La rotazione offre l’opportunità di allontanare il corpo di fabbrica dalla stecca di anatomia patologica offrendo ai piani bassi (ed in particolare alle degenze di ostetricia e ginecologia) scorci di visuale aperta verso il panorama. Inoltre il blocco centrale con le risalite e gli spazi di attesa e ricevimento dedicato agli esterni risulta in questo modo immediatamente visibile dalla nuova rotonda offrendo un preciso punto di riferimento sia per chi arriva con i mezzi pubblici, sia a chi accede alla rampa del garage e poi dovrà risalire dai piani interrati. Va inoltre considerato che il movimento della facciata principale generato dalla rotazione spezza la monotonia del volume esterno lungo oltre 100 metri offrendo prospettive variabili sicuramente più apprezzato dai bambini (e probabilmente anche dagli adulti). Il volume è diviso in due ali da una ampia hall centrale multipiano caratterizzata da una scala a spirale che dal livello di ingresso (livello 2) arriva fino all’ultimo piano (livello 6). Alla scala si affianca un gruppo di tre ascensori a norma disabili.

BVN Donovan Hill, Gruppo Marche, Ottaviani Associati, Massimo Cocciolito — Ristrutturazione Ospedale di Cattinara e nuova sede Burlo Garofolo

chiostrina Burlo Garofolo

BVN Donovan Hill, Gruppo Marche, Ottaviani Associati, Massimo Cocciolito — Ristrutturazione Ospedale di Cattinara e nuova sede Burlo Garofolo

degenza pediatrica

BVN Donovan Hill, Gruppo Marche, Ottaviani Associati, Massimo Cocciolito — Ristrutturazione Ospedale di Cattinara e nuova sede Burlo Garofolo

degenza pediatrica

BVN Donovan Hill, Gruppo Marche, Ottaviani Associati, Massimo Cocciolito — Ristrutturazione Ospedale di Cattinara e nuova sede Burlo Garofolo

ingresso principale notturno

Riqualificazione urbanistica della Piazza Libertà di Leffe - arch.Antonio Musacchio, Enrico Musacchio

Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona - Gruppo Marche

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L’area di intervento è all’interno dell’anello stradale a servizio del polo ospedaliero di Cona e precisamente a sud-ovest del plesso, all’incirca a metà strada tra l’ingresso principale alle degenze e l’ingresso al CUP e al poliambulatorio. Ci troviamo sostanzialmente in zona agricola ed il polo ospedaliero costituisce l’unico elemento significativo che si staglia nel paesaggio, una presenza in un certo senso ingombrante che ormai dà una connotazione particolare a tutto l’intorno. Si è ritenuto pertanto di puntare più sulla riqualificazione del sistema di interrelazioni tra campagna e polo ospedaliero realizzando un’opera che avesse una chiara riconoscibilità, in grado di offrirsi come un qualcosa di nuovo ed originali che rappresenti il nuovo ateneo ferrarese differenziandosi dall’ospedale offrendo uno spunto per ricreare una nuova identità all’area nel suo insieme.

Gruppo Marche — Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona

vista dell'edificio dall'arcispedale

La scelta di realizzare un edificio ad elevata valenza ambientale, capace di puntare ad un elevato risparmio energetico nella fase di costruzione e di gestione, comporta l’adozione di soluzioni tecnologicamente evolute che devono manifestarsi chiaramente per la loro valenza educativa e promozionale.L’integrazione va quindi ricercata in modo più sofisticato, attraverso una accurata scelta di colori e di trattamento materico delle facciate e degli elementi accessori di contorno della nuova fabbrica, lasciando libero il progettista nell’utilizzo di tecnologie costruttive attuali. La scelta è stata quella di realizzare un edificio di rapida edificazione con uso preferenziale di soluzioni a secco, sia nella struttura che nelle finiture, realizzando un edificio, che nei limiti dettati dall’esigenza di rispettare la normativa sismica, possa essere in un certo senso “smontato” a fine vita.Tecnologie a secco, che offrano ampie possibilità di interventi futuri offrendo al nuovo ateneo una flessibilità distributiva e organizzativa degli spazi interni in grado di reggere la sfida del tempo, evitando di realizzare un edificio già vecchio ancor prima di essere terminato.

Gruppo Marche — Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona

vista dalla strada

L’edificio è stato pensato come un unico volume compatto a pianta rettangolare. Su questo volume principale si innesta un volume trasversale, lievemente inclinato rispetto alla perpendicolare alla parete nord che aggetta sorretto da due grandi travi-parete reticolari in acciaio. Si tratta del corpo in vetro e acciaio che ospita l’auditorium da 400 posti qualificandosi come elemento riconoscibile e chiaramente visibile per chi accede al polo ospedaliero di Cona passando dall’ingresso principale. Il volume è rivestito quasi interamente da una facciata ventilata in lastre di acciaio corten, fanno eccezione il suddetto corpo dell’auditorium, e il fronte sud che è caratterizzato da una facciata continua a vetri a doppia pelle per tutta la parte centrale fino al limite delle scale angolari di emergenza, schermate con lastre di acciaio corten. La scelta del corten è dettata dalla volontà di richiamare il cotto e le sue sfumature, effetto che si ha nella vista da lontano, diremmo “a scala di paesaggio”. Avvicinandosi all’edificio nella visione che potremmo definire “a scala urbana”, esso si dichiara nella sua vera natura di materiale moderno sia pure con le colorazioni calde e cangianti che richiamano i materiali tradizionali. L’effetto del corten, che contribuisce a dare un’idea di cesura tra l’edificio e l’ambiente circostante, viene contrapposto alle grandi pareti vetrate, che consentono all’occhio dell’osservatore di penetrare all’interno dell’edificio percependo le attività che vi si svolgono, che lo caratterizzano come un qualcosa di altro rispetto all’ospedale. Sul lato nord le vetrate mostrano le scale di accesso all’auditorium ed in parte l’interno della sala convegni con il suo brulicare di attività e del foyer, luogo di relax. Allo stesso tempo la facciata sud, quasi interamente vetrata e visibile dall’ingresso CUP e ambulatori del polo ospedaliero, consente una visione delle molteplici attività che si svolgono all’interno.

Gruppo Marche — Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona

vista ingresso esterno

Gruppo Marche — Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona

atrio

Gruppo Marche — Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona

atrio

Gruppo Marche — Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona

atrio

Gruppo Marche — Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona

aula

Gruppo Marche — Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona

aula divisibile

Gruppo Marche — Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona

pianta piano terra

Gruppo Marche — Nuovo insediamento universitario presso l'Arcispedale Sant'Anna. Cona

pianta piano primo

MADRID DIGITAL ARTS MUSEUM - selim senin

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Project Description

selim senin — MADRID DIGITAL ARTS MUSEUM

Madrid Digital Arts Museum

selim senin — MADRID DIGITAL ARTS MUSEUM

The plot selected for the design of the digital arts museum is in such a spot where the historic buildings of Madrid are dense, access is provided with narrow roads, squares which form urban spaces are rare. To the north of the site the square in front of Valle Inclan theater takes place and to the northwest Lavapies Square takes place. These squares are the of rare spaces that can be found among the densely built attached blocks. In the design of the museum and in the placement of the building to the site, continuity of urban space of these two mentioned squares into the competition plot was a determining factor.Thus inadequate urban space will be increased by the new area reserved for public in the project plot. By pulling back the line of historic building in the plot it was aimed to be respectful to the neighbourig old buildings and at the same time a new urban square was formed. A harmony was sought between the new and the old by proposing the building at in the rear of the historic ones. At the west of the site conference hall is designed at the east of the site museum units are designed.By differentiating the conference hall and the other functions it as envisaged that different users may take advantage of the hall for different densely used actitivities (cinama, music, conference…etc) in different times of the day, therefore museum will not be affected by this density. The roof of the conference hall is raised as a concave part of a sphere like the screens of i-max theaters. Thereby people in front of the building will enjoy an urban screen. In the imax spherical screens 3d display is achieved unlike classic 2d display. Because this museum is not only an art museum but a digital arts museum, users can be presented with 3d shows before entering the building. From the square in front of Valle Inclan this spherical imax screen can easily be seen. The rising volume that houses the other functions of the museum is attached and in touch with historic building in search of a harmony with history. In the first four floors, entrance hall, gift shop, library, classrooms and offices take place. At the maximum height of the historic building which the project touches, the building rises backwards with a curved fashion like i-max spheres and forms the space where temporary exhibition gallery will take place. The backwards movement is a result of the seek of the harmony with the historic building. At the point where building plan is no more than the vertical circulation units, it starts to spring as a cantilever to the road inside the plot, thus these movements define an urban vertical space. At the projecting floor permanent exhibition takes place on the top of which cafe and restaurant were deployed. The main gallery and cafe-restaurant unit are at a dominant level to urban scenery. The curved form starting from the i-max roof of the conference hall, continuing at the facade of vertical gallery, and the harmony sought in the high and low volumes are of the artistic searches that made in a building which will house an art museum. The high volume that contains galleries are enveloped with mesh facade. Therefore solar control was aimed to be provided. The projection of the main gallery towards the city as a cantilever at the hight of 37.50 meter defines the new urban square vertically. In addition to this new square an urban space is being formed. It was proposed that reinforced concrete and steel would be used together for the strcuture. The steel structure forming the cantilever of the main gallery will be stabilized by anchoring to the reinforced concrete envelope of vertical circulation shaft.

selim senin — MADRID DIGITAL ARTS MUSEUM

selim senin — MADRID DIGITAL ARTS MUSEUM

selim senin — MADRID DIGITAL ARTS MUSEUM

from urban courtyard to conference hall

selim senin — MADRID DIGITAL ARTS MUSEUM

selim senin — MADRID DIGITAL ARTS MUSEUM

selim senin — MADRID DIGITAL ARTS MUSEUM

Sıte Plan

selim senin — MADRID DIGITAL ARTS MUSEUM

selim senin — MADRID DIGITAL ARTS MUSEUM

Beure et Sel - D+DS architecture office


Kaleidoscope of Light - Annalisa Simone

Casa TuBa - Paolo Mazzini, Tommaso de Sando

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L’intervento consiste nell’unione di due unità immobiliari distinte in una villetta nel quartiere di San Propsero a Siena e quindi nella rilettura complessiva degli spazi interni. Le modifiche principali consistono nella creazione di una scala interna di collegamento tra i due piani, che si ottiene demolendo una parte considerevole del solaio e le cantine preesistenti.

Paolo Mazzini, Tommaso de Sando — Casa TuBa

La scala interna è rivestita in travertino, mentre la parete adiacente viene rivestita in pannelli di rovere che, al piano primo, creano un’armadiatura collegata ad una porta in vetro opalino che divide la “zona giorno” al piano terra con la “zona notte” al piano primo.

Paolo Mazzini, Tommaso de Sando — Casa TuBa

La destinazione a “zona notte” del piano primo è permessa dalla creazione di ulteriori camere e la trasformazione dell’attuale cucina in un bagno e antibagno, mentre il piano terra diventa la “zona giorno”: qui la cucina viene ampliata e viene messa in comunicazione con una stanza lavanderia; anche il bagno viene ampliato ricavando un vano che ospita la doccia.

Paolo Mazzini, Tommaso de Sando — Casa TuBa

Viene creato, mediante la demolizione di tramezzi, un ampio soggiorno con due uscite sul giardino posteriore. Queste uscite si ottengono grazie alla trasformazione in portefinestre di due finestre preesistenti. La pavimentazione in parquet di rovere è uniforme in entrambi i piani, mentre nella cucina viene realizzata una pavimentazione in resina.

Paolo Mazzini, Tommaso de Sando — Casa TuBa

La sistemazione esterna viene unificata grazie ad una nuova scala che mette in comunicazione i livelli del giardino. L’attacco a terra dell’edificio viene rivestito con lastre di travertino che appoggiano su un nuovo marciapiede. In corrispondenza di tutte le porte esterne vengono posizionate delle pensiline in vetro opalino e sopra una lampada che indica ogni ingresso.

Paolo Mazzini, Tommaso de Sando — Casa TuBa

Paolo Mazzini, Tommaso de Sando — Casa TuBa

Paolo Mazzini, Tommaso de Sando — Casa TuBa

Paolo Mazzini, Tommaso de Sando — Casa TuBa

Paolo Mazzini, Tommaso de Sando — Casa TuBa

Paolo Mazzini, Tommaso de Sando — Casa TuBa

Paolo Mazzini, Tommaso de Sando — Casa TuBa

Paolo Mazzini, Tommaso de Sando — Casa TuBa

Paolo Mazzini, Tommaso de Sando — Casa TuBa

Paolo Mazzini, Tommaso de Sando — Casa TuBa

Paolo Mazzini, Tommaso de Sando — Casa TuBa

Riqualificazione di Piazza Volta – via Grassi/via Garibaldi. Como - Cesare Ventura, VaPP architettura, Francesca Besozzi, Simona Cornegliani, Luca De Stasio, Andrea Morstabilini, Filippo Alfredo Pizzoni, Enrico Pulcini

Nuova Lampara - Marco Aceti

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Elaborazione progetto di layout per inserimento ristorante in open space di 450,00mq

Marco Aceti — Nuova Lampara

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Esterno

Marco Aceti — Nuova Lampara

Layout 01

Marco Aceti — Nuova Lampara

Layout 02

Marco Aceti — Nuova Lampara

Layout Definitivo

A.C. Home - Marco Aceti

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Ristrutturazione alloggio

Marco Aceti — A.C. Home

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Stato di Fatto

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Progetto

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Sovrapposizione

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Interni 01

Marco Aceti — A.C. Home

Interni 02

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Dettaglio controsoffitto, alloggio impianti

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