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Attico a Ferrara 2 - A L E S S A N D R O R I B E R T I A R C H I T E T T O

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Tre volumi di diversa altezza e dimensione planimetrica incastrati tra di loro, definiscono di fatto l’ultimo livello di un complesso residenziale alle porte del centro di Ferrara. L’orientamento dei due parallelepipedi principali viene guidato dalla ricerca del migliore degli affacci e della migliore esposizione mentre, per quanto riguarda il terzo dedicato al sistema di risalita, questo trova continuità con le parti comuni del complesso. All’ interno in posizione baricentrica, trova collocazione un plastico volume di colore rosso dalla forma prismatica con funzione distributiva ed organizzativa degli spazi, il vero cuore di questo attico a cui si richiama nella forma e nel colore. Il living e la zona notte rimangono così organizzati e divisi tra i differenti volumi semplicemente appoggiati ed in parte aggettanti sulla “testa” del complesso, dove trovano collocazione panoramiche terrazze sull’intero perimetro.

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Modello di studio

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Modello di studio

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Modello di studio

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Modello di studio

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Modello di studio

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Modello di studio


PROFESSIONAL SCHOOL _ RIAZ, SWITZERLAND _ 2013 - RRC Studio

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The project for the Professional School of Riaz, presents itself as a new teaching center for the district of Gruyère, able to respond to the continued growth of the school population in the region. Recognizable architecture, integration with the context, typological clarity and functional quality are the basis of the design solution. The project is composed of three pure volumes inserted into the landscape of the surrounding valley; the arrangement of the external elements is a courtyard that opens onto the town and is impervious to the highway ensuring an open space surrounded and protected from noise, this space includes both the courtyard and playground. Each volume contains several functions -the School, the Auditorium-Refectory and the Pool – and their separation allows, to the last two functions, their use also outside of school hours to offer a service for the whole community. This three parts of the project are related through passages and external accesses in order to combine the needs of users, reducing operating costs, the effectiveness of functional spaces with the idea of sustainable design and an energy efficient building.

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CASA F.R. - format-c Architettura

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René François Ghislain Magritte è stato l’artista surrealista che, più di ogni altro, ha giocato con spostamenti del senso utilizzando sia accostamenti inconsueti che deformazioni irreali. La sua pittura non vuole far emergere l’inconscio dell’uomo, ma svelare i lati misteriosi dell’universo. Il progetto cerca di celare in contenuto interno lasciando all’osservatore di capire, senza immediatezza, la tipologia dell’edificio e la distribuzione degli spazi interni.

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Un volume sviluppato su un lotto lungo e stretto con superfetazioni e preesistenze di altre proprietà ai fianchi. La varietà delle nuove forometrie riprenderà allineamenti esistenti accentuando quella apparente casualità di porte e finestre dell’edilizia minore dei centri storici, garantendo una corretta insolazione e illuminazione naturale.

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L’immobile esistente degli anni ’60 sarà trasformato con una ristrutturazione accurata su 6 livelli, preservando la staticità generale di tutti i volumi adiacenti ma riqualificandolo energicamente con l’utilizzo delle più recenti tecniche d’isolamento esterno a capotto e interno a pareti termo riflettenti. Gli spazi esistenti saranno riconfigurati e differenziati per scelte spaziali, d’arredo e di finiture come una collezione di cornici. L’ampliamento in soprelevazione (un involucro realizzato con sistema X-Lam in classe energetica “B” sorretto da una struttura interna ad hoc in travi IPE/HE) ospiterà nuovi spaziosi ambienti per le crescenti esigenze famigliari della committenza. Una terrazza panoramica garantirà un vista panoramica del paesaggio circostante con la giusta privacy.

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Restyling degli spazi espositivi della Galleria Civica di Trento - studio raro

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Il progetto propone interventi leggeri per realizzare spazi neutri che lascino risalto alle future opere esposte ed ai futuri allestimenti. L’ingresso principale viene mantenuto da via Belenzani. L’intervento tiene conto della facciata storica dell’edificio e della sua eleganza di colori e forme. La prima stanza avvoltata, diventa una zona espositiva dove vengono esposte le prime opere della mostra, visibile così anche dai passanti grazie all’ampia vetrata. L’intervento prevede l’apertura di tutte le vetrate attualmente oscurate verso il cortile, per dare ampiezza agli spazi e legare l’area esterna al percorso espositivo. Il progetto propone di rivestire le lunette superiori con lastre in acciaio zincato color antracite, per far risaltare il prospetto in muratura bianco dell’edificio e rendere leggibili così i pieni e i vuoti della facciata. Lo spazio a ridosso dell’uscita su via Cavour viene adibito ad aula didattica. Questo infatti risultava come uno spazio di risulta, un cul-de-sac; posizionare qui l’aula didattica significa riutilizzare questo spazio che usufruisce di luce naturale e che può essere usato anche indipendentemente dal resto della Galleria.

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Assonomtria_large

Piante_large

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Appartamento in città 6 - Alessandra Corvi

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Ristrutturazione di un appartamento di 160 mq. Oggetto della ristrutturazione: -creazione di un bagno cieco -il rifacimento dei due bagni esistenti -creazione di due cabine armadio, compreso arredo su misura -sostituzione dei serramenti -rifacimento della pavimentazione di tutto l’appartamento

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dettaglio soggiorno

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dettaglio camera matrimoniale

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dettaglio bagno padronale

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dettaglio lampade corridoio

Attico a Ferrara 3 - A L E S S A N D R O R I B E R T I A R C H I T E T T O

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Questo intervento nasce come completamento di un attico distribuito su due livelli, concepito secondo criteri riferibili alla cultura “zen” ed inserito all’interno di un recente complesso residenziale nella città di Ferrara.

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Modello di studio

Un inserto in alluminio a pavimento taglia longitudinalmente il primo livello collegando le due aperture sui rispettivi lati corti. Questo percorso emozionale, generato dalla luce (asse est/ovest) accompagna la vita al suo interno dividendo, di fatto in modo immaginario, lo spazio interno in due distinti comparti dedicati rispettivamente agli utilizzi ludici e primari che la pigmentazione bianca e nera, degli alzati, esalta senza indugio.

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Modello di studio

La passione della proprietà per la musica ha portato poi ad elaborare, al piano superiore, un volume dalla geometria volutamente sfaccettata in alzato e copertura(mirando alla ottimizzazione della performance acustica) interamente in legno, concepito come unico openspace in grado di assecondare ed esaltare, su livelli di assoluta eccellenza, la citata passione contemplando lo skyline della città dalla scenografica vetrata collocata ad est.

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Modello di studio

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Modello di studio

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Modello di studio

Minimarket - Gabriella Pesacane

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STATO DI FATTO

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Prospetto su via Ottaviano

L’intervento interessa un negozio ubicato al piano terra alla quota stradale. L’unità immobiliare a vista è in buone condizioni strutturali , vi accede tramite due porte a doppio battente di 2,50 m di larghezza Il locale si sviluppa in pianta su una superficie di circa 102,85 mq utili interni, la zona destinata alla vendita, è un ambiente di forma rettangolare,diviso al centro da un setto portante che, in lunghezza occupa l’80% della stessa; tale setto è caratterizzato da aperture ad arco . All’interno del medesimo locale vi è uno spazio con ingresso proprio (Foto 4), le cui dimensioni sono di circa 5,00 mq complessivi destinato a deposito con annesso w.c. . Tale spazio è sopraelevato rispetto alla quota del negozio con un gradino di 18 cm

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Tavola dello stato pregresso: in virtù dell’addizione del locale al piano terra, contiguo all’immobile in oggetto, saranno necessari lavori alle murature per unificare i due locali, lavori agli impianti elettrici e tecnologici nonché ai servizi igienici. L’impianto elettrico sarà esteso al locale da acquisire, mentre l’impianto di condizionamento sarà integrato da nuovi elementi refrigeranti; il servizio igienico deve essere portato alla stessa quota di calpestio della zona vendita onde assicurarne l’accesso in condizioni di sicurezza anche agli utenti con difficoltà motorie , allo scopo sarà opportunamente ampliato attese le esigue dimensioni che rendono difficile oltre che il movimento all’interno (Foto 8-9), anche la pulizia dei servizi. La pavimentazione interna dell’intera unità sarà completamente sostituita. Si ritiene inoltre utile e significativo intervenire anche in facciata ripristinando l’omogeneità del piano basamentale dell’edificio e arretrando le vetrine al filo interno delle arcate proposte.

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Tavola di progetto

DENSIFICATION vs EXPANSION. - Andrea Pazienza

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La tesi di ricerca a carattere progettuale si pone l’obiettivo di analizzare le dinamiche sociali, economiche e politiche che hanno caratterizzato l’espansione e la conseguente dilatazione del tessuto urbano di Roma, attraverso la comparazione con le altre città europee interessate dallo stesso fenomeno, in modo da poter individuare gli aspetti architettonici alla base della progettazione di un tessuto urbano ad alta densità come risposta al problema dello sprawl, lo sviluppo rapido e disordinato della città diffusa che caratterizza le periferie. Il fenomeno di dilatazione urbana si contraddistingue per la bassa densità abitativa che questa espansione genera, con una connotazione negativa che riguarda il conseguente consumo di suolo, la riduzione delle aree verdi, e la dipendenza dalle autovetture a causa della maggiore distanza dai servizi, dal posto di lavoro, dai mezzi di trasporto pubblico locale. Esempi tangibili di città diffusa, o come è soprannominata “concrete jungle”, sono riscontrabili nei quartieri periferici di Roma, dove la crescita della città procede ad un ritmo accelerato e gli edifici tendono ad essere simili gli uni agli altri, sia perché basati prevalentemente sulle stesse tipologie edilizie, sia perché sono parti di più vaste urbanizzazioni operate da un’unica impresa o gruppo, che mirano più alla quantità che alla qualità dell’opera architettonica. Il tema progettuale diventa quindi un’opportunità in termini sia urbanistici che architettonici, attraverso il rimodellamento/ricompattamento dello spazio urbano, andando ad agire negli spazi di risulta/vuoti urbani all’interno del tessuto consolidato, o meglio operando la “densificazione urbana” di un brano di città con problemi di degrado o in deficit di utilizzo, ma che possiede potenzialità posizionali, quale è il caso del quartiere Tiburtino-Pietralata, situato a cavallo dell’anello ferroviario, di ruolo strategico secondo la concezione policentrica del PRG vigente, grazie alle nuove opportunità offerte dal ruolo preminente della Nuova Stazione Tiburtina nell’ambito dell’Alta Velocità e dall’individuazione della area quale nuova Centralità di carattere Metropoltitano. Un nuovo centro cittadino quindi, come previsto dallo Studio Asse negli anni ’60, nell’ipotesi del Sistema Direzionale Orientale: residenze, unità commerciali, servizi, spazi, verde pubblici o privati e sistemi di trasporto, tutto all’interno di una stessa struttura, o agglomerato di strutture, secondo il principio contemporaneo dell’edificio “ibrido”, una progettazione quindi in termini di sostenibilità tecnologica, energetica, economica e sociale. La densificazione si pone dunque come un intervento su scala urbana, che sin dalle avanguardie del secondo dopoguerra è stato tema centrale del dibattito architettonico, attraverso le utopie proposte dalla Architettura Radicale, nata come reazione al Movimento Moderno di stampo razionalista e lecorbuseriano. La progettazione di un brano di città ad alta densitàè inoltre occasione di riflessione sullo sviluppo futuro della città di Roma, e sul rapporto tra la modernità e la storia millenaria del Centro Storico, in termini di tessuto, altezza dei fabbricati e composizione architettonica.

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Qui, Quo e Qua - Renzo Fognini, Silvia Rota, Ilaria Quirico

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Qui, Quo e Qua la serie di cubi multifunzione: sedute, alzate, ripiani… piccoli menhir in cui le stratificazioni del ferro indicano l’evoluzione della materia nel tempo, così come i tagli ne caratterizzano la particolarità. Il tutto realizzato con aperture a sezione aurea dove prosegue il linguaggio-segno del racconto.

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International Competition of Ideas "Make it Happen Urban Regeneration - Marvão and Portalegre, Sousel" - 1st prize - TERNULLOMELO ARCHITECTS, Miguel Jerónimo Ferreira, João Justo

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CRITÉRIOS GERAIS DA CONCEÇÃO PROPOSTA“o grande problema do Interior, hoje, é ter sido «interior» ontem” FERRÃO, João – _Reconstruir o Interior destruindo a Interioridade: para uma estratégia activa de inclusão de actores_. in Jornada da Interioridade – Perspectivas de desenvolvimento interior. Idanha-a-Nova: 1997.

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Concept

A marginalidade geográfica das regiões do Interior, faixa rural que se estende da linha Gerês/Montesinho à serra Algarvia e na qual se inserem os concelhos de Portalegre, Marvão e Sousel, bem como o desinteresse por parte do poder central por estas áreas, teve como consequência “uma persistente sangria de gente, nomeadamente daqueles que, pelo seu capital escolar, cultural ou mesmo económico, mais necessários seriam para combatera situação deficitária existente” Este despovoamento, aliado a uma crise do sector agrícola, levou à entrada naquele que João Ferrão define como um ciclo vicioso marginalidade (geográfica)/despovoamento/abandono dos campos/marginalidade (social e económica) que terá agravado ulteriormente as condições de subdesenvolvimeno. No entanto, esta imagem do “interior” constitui-se mais como uma visão-memória do que um retrato fidedigno da situação actual. O subdesenvolvimento característico desta importante parcela do território é mais uma consequência das situações de isolamento do passado do que do presente. Hoje, importa enfrentar a marginalidade sócio-económica resultante deste ciclo vicioso, criando condições para o aparecimento e consolidação de actores qualificados e qualificantes. Por essa mesma razão qualquer estratégia para a “regeneração urbana” dos aglomerados desta faixa do território, no nosso caso específico, dos concelhos de Portalegre, Marvão e Sousel, deverá concentrar-se mais na criação de mecanismos que promovam a valorização dos recursos endógenos, das tradições e saber-fazer existentes, “conhecimento embebido no território”, do que na recuperação do edificado. Por outras palavras, não é necessário destruir o que foi feito ou empeeender em obras de grande vulto e com elevados custos para o poder local, mas criar e procurar novas relações para desenhar um novo futuro que se quer mais justo, uma ideia que se afirme como força mobilizadora. O poder das ideias é o de transformar a vida das pessoas, de modificar a vivência quotidiana, a forma como se produz, relaciona, comunica, trabalha. O poder de uma ideia é a capacidade de transformação que ela encerra. As ideias não são fins em si mesmas, são pontes de passagem para novas realidades, portas abertas para novas acções. Como tal, a proposta promove uma série de acções que visam a criação de um ciclo virtuoso de valorização dos recursos endógenos (fileira agro-pecuária, cinegética, tradições, artesanato)/ ruptura da marginalidade (social e económica)/ retorno aos campos/ repovoamento/ recuperação do património edificado. Estas acções enquadramse numa estratégia activa de inclusão5 que mobiliza os actores individuais e colectivos e os organiza e integra em objectivos comuns, criando assim um limiar de massa crítica relevante. Em particular, propõe o reforço da colaboração intermunicipal pelo estabelecimento de uma parceria/aliança estratégica entre os três concelhos que promova toda a região e seus recursos – uma solução organizacional sistémica que permite contrariar ou contornar as fragilidades estruturais existentes. Esta colaboração traduz-se, nomeadamente, na promoção e organização dos 3 concelhos e seus serviços como entidade única, na partilha de esforços e informação, na valorização, aproveitamento e partilha das capacidades e recursos existentes em cada um dos concelhos. Do ponto de vista simbólico (mas também operativo) esta aliança manifestar-se-à na criação de um website e uma aplicação gratuita para smartphone e outros dispositivos móveis (iOS e Android) – Ammaia– que permita a concentração de toda a informação relativa ao património (geo-referenciado), alojamento e restauração (com sistema de reserva incluido – tipo “best tables” ou “trivago”), agenda cultural, eventos, mas também a compra de produtos regionais directamente aos produtores sob a marca da região com expedição para todo o mundo. Esta plataforma além de valorizar os produtos e serviços locais permite a eliminação de intermediários, redução de custos de marketing e comercialização dos mesmos, garantindo maiores margens de lucro e/ou preços mais competitivos com benefícios a médio e longo prazo para as comunidades (emprego, cativação de fundos externos).

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Concept

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Sousel

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Portalegre

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Marvão

Negozio di abbigliamento "Phlox" - Gabriella Pesacane

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L’intervento interessa un negozio ubicato al piano terra di un palazzo d’epoca .Il locale si sviluppa in pianta su una superficie di circa 41,78 mq utili interni si tratta di un unico ambiente di forma pressoché trapezoidale

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Il progetto di risistemazione interna è finalizzato al raggiungimento dei seguenti obiettivi: Razionalizzazione delle superfici interne attraverso piccole modifiche alle tramezzature; per una migliore utilizzazione degli spazi commisurata alle esigenze espositive, è necessario arretrare l’ingresso ed inclinare le vetrine , a tal fine sarà rimossa la pedana costituente l’attuale esposizione e sostati gli spogliatoi; verranno rimossi gli attuali arredi fissi in muratura per essere sostituiti con arredi di tipo mobile a scelta del committente

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Stato pregresso: L’unità immobiliare a vista è in buone condizioni strutturali necessita invece di interventi ai servizi, agli impianti e di modifiche funzionali in quanto le condizioni di uso e manutenzione degli interni non rispondono alle esigenze della clientela; gli impianti idrici ed elettrico vanno ammodernati e su richiesta del committente,è da realizzarsi un impianto antifurto; il servizio igienico deve essere ampliato attese le esigue dimensioni e l’altezza del soffitto realizzato in carton gesso e, posto ad una quota di soli 2,16 m. . Contestualmente agli ampliamenti suddetti, è necessario realizzare un’adeguata coibentazione delle pareti costituenti il deposito interessate da problemi di umidità e quindi una migliore aerazione del locale.

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Progetto:Il progetto di risistemazione interna è finalizzato al raggiungimento dei seguenti obiettivi: Razionalizzazione delle superfici interne attraverso piccole modifiche alle tramezzature; per una migliore utilizzazione degli spazi commisurata alle esigenze espositive, è necessario arretrare l’ingresso ed inclinare le vetrine , a tal fine sarà rimossa la pedana costituente l’attuale esposizione e sostati gli spogliatoi; verranno rimossi gli attuali arredi fissi in muratura per essere sostituiti con arredi di tipo mobile a scelta del committente; Rimozione del gradino d’accesso e sostituzione con rampa inclinata Rimozione e sostituzione dell’intera controsoffittatura Adeguamento impiantistico, funzionale ed igienico, la nuova collocazione dei singoli pezzi serviti, ne richiedono il completo rifacimento. Sostituzione dei corpi illuminanti al soffitto.

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Sudio per la sistemazione interna

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Poltroncina metallica - Felice Vaccaro

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E’ realizzato in filo metallico ma lavora per forma. Acquista resistenza come un foglio di carta piegato in senso normale al carico. E del foglio ne conserva l’esiguo spessore conferendo all’oggetto leggerezza fisica e formale, unitarietà.

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poltroncina metallica con poggia-gambe

NUOVA SEDE MUNICIPALE A CENATE SOPRA - Giovanni Luca Ferreri, Daniele Colombelli, Alina Glukhovskaya, Fabrizio Noto, Agata Brusetti

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Il progetto vuole essere occasione di riordino delle più importanti attività collettive del paese. La loro concentrazione attorno alla nuova piazza pubblica tende ad innescare un meccanismo capace di consolidare le realtà socio-culturali esistenti e catalizzare nuove iniziative, aspetto fondamentale per la sopravvivenza della comunità.

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nuova sede comunale cenate sopra

Il progetto tende ad amplificare la ricchezza delle relazioni che si instaurano tra le diverse funzioni attraverso una doppia articolazione tipologica; una scelta progettuale che permette inoltre di prevedere fasi successive di spesa e di realizzazione degli interventi. I servizi collettivi commerciali e il municipio sono collocati nell’edificio a doppia pianta quadrata, (rispettivamente al piano terra e al primo); l’auditorium e la biblioteca occupano la costruzione trapezoidale; il bar si affaccia direttamente sulla piazza e si articola sotto la terrazza e le gradonate.

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nuova sede municipale cenate sopra

La proposta per il principale soggetto del concorso, la nuova sede municipale, reinterpreta il tema del palazzo urbano, del broletto. Una tipologia che a livello morfologico dialoga con l’impianto del paese, organizzato per singole unità e che permette sul piano architettonico una grande flessibilità nell’allestimento interno e una regolarità nell’impaginato dei fronti, declinata attraverso l’uso di diversi materiali e colori (pietra, metallo, vetro). L’edificio compatto a pianta trapezoidale ospita le attività collettive (biblioteca e auditorium) e sul piano figurativo segna uno scarto di linguaggio rispetto al municipio: alla forma rappresentativa della sede comunale si affianca l’elemento autonomo delle attività culturali. All’interno i grandi ambienti unitari possono essere organizzati secondo le più diverse soluzioni di allestimento. All’esterno alcuni elementi decorativi sottolineano il carattere pubblico dell’edificio.

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pianta piano terra

La nuova organizzazione morfologica delle aree all’aperto non deriva infatti da una disposizione strettamente geometrica, ma tende piuttosto a configurare lo spazio urbano come connettivo e prolungamento del ruolo pubblico degli edifici verso l’esterno. Così come il sagrato completa funzionalmente e spazialmente l’ambito religioso, dall’altro lato della strada sta lo spazio civico; al portale seicentesco fa da contrappunto l’insenatura che si apre, oltre lo sbalzo del comune, verso la gradonata che colma il salto di quota e si propone come agorà, teatro la cui scena è disegnata dalla sequenza degli edifici e chiusa dalla facciata della chiesa. Come a proteggere questo spazio civile, una tensostruttura metallica parzialmente apribile copre la terrazza, i gradoni e arriva fino alla piazza alta, accentuandone la vocazione di interno urbano e dando continuità alle diverse funzioni.

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pianta piano primo

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coperture

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nuova sede comunale cenate sopra

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nuova sede comunale cenate sopra

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sezione

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nuova sede comunale cenate sopra

Riqualificazione area lido di Cannobio - SAB_gruppo esc, Guido Pagnini

Posacenere personale - Felice Vaccaro

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E’ un attrezzo, qui pensato in lamiera metallica ma può essere realizzato anche con altri materiali, (plastica, filo di ferro, Ecc)con un attacco universale che si applica a qualsiasi contenitore di piccolo spessore che si vuole utilizzare come contenitore per la cenere delle sigarette. La parte superiore consente di appoggiare in modo sicuro la sigaretta, quella inferiore di attaccarsi a qualsiasi contenitore. Il congegno consente di riutilizzare materiali di scarto (contenitori metallici, o no, di vario tipo), contenitori destinati ad altro uso(bicchieri,ciotole, pentole, ecc..)adattare la dimensione del contenitore alle proprie esigenze (piccolo per chi fuma poco, ecc…). Il progetto è stato concepito quando ero grande fumatore.E comunque sarebbe meglio smettete di fumare come ho fatto io. E’ facile smettere di fumare, basta non fumare più, la vita interiore, sinceramente, non cambia se non in meglio, a parte la prima settimana.

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Utilizzo del congegno applicato ad una ex scatoletta di carne

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Utilizzo con contenitore in vetro molto grande

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Elemento singolo in lamiera.


Boulangérie - Gabriella Pesacane

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Si tratta di una boulangerie d’epoca con produzione propria, alla quale si è affiancata in tempi più recenti, l’attività di minimarket. Il negozio si sviluppa in pianta su una superficie di circa 169,30 mq utili interni articolati in due settori, il primo di forma pressoché rettangolare destinato alla vendita e alla preparazione dei prodotti, il secondo di forma irregolare destinato a deposito, comprende anche il locale con i servizi igienici.

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Il locale occupa il piano terra di un modesto edificio di tre piani; una parte della facciata dello stesso, è stata autonomamente rivestita con piastrelle (le stesse che si ritrovano all’interno dell’esercizio commerciale), che sono state rimosse sì da conferire maggiore decoro alla facciata dell’edificio L’unità immobiliare a vista, è in discrete condizioni strutturali, tuttavia è prevista l’ispezione della parete sud – ovest che presenta un modesto quadro lesionativo del rivestimento in piastrelle. Si riscontra inoltre al cantonale nord – ovest traccia di umidità da infiltrazione esterna. Il manufatto necessita di interventi ai servizi igienici, e all’impianto elettrico: il servizio igienico pur occupando la medesima superficie, deve essere adeguato alla normativa vigente ergo fornito di antibagno e spogliatoio.

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E’ necessario razionalizzare l’utilizzo delle superfici interne attesa la casuale disposizione delle scorte di magazzino che, come è rilevabile dagli allegati fotografici, sono ammassate alla rinfusa ed alternate ad oggetti ed arredi di vario uso. Questo disordine conduce ad una difficile aerazione e ad una perdita di luminosità dei locali, in particolar modo per la zona destinata al forno.

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Studi per l'ingresso

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Il fine ultimo del lavoro è di creare una migliore fruibilità del locale sia da parte degli utenti che da parte dei proprietari. Ritenendo utile intervenire anche sull’ingresso, il progetto di risistemazione interna si articolerà come segue : Rimozione delle già citate piastrelle dalla facciata e ripristino della stessa. Sostituzione della porta d’ingresso Sostituzione dell’insegna Sostituzione della serranda Creazione di una zona espositiva per i prodotti da forno chiusa da vetrina, è necessario pertanto arretrare e centrare la porta di ingresso al negozio. Al fine di eliminare le barriere architettoniche sarà rimosso il gradino di accesso che porta alla quota di +0,10 cm e sostituito con un impiantito inclinato che, collegherà la quota stradale con quella del negozio onde consentire l’accesso anche agli utenti con difficoltà motorie Ispezione ed eventuale consolidamento della parete nord -ovest Soluzione dei problemi di umidità al cantonale con successiva attintatura Rifacimento delle pareti e della pavimentazione della zona forno in conseguenza della sostituzione dello stesso con un modello dimensionalmente diverso Adeguamento impiantistico,funzionale ed igienico del w.c., la nuova collocazione dei singoli pezzi serviti, con antibagno e bagno, ne richiede il completo rifacimento. Realizzazione di un nuovo impianto elettrico in conformità alla Legge 46/90 Utilizzo razionale delle superfici interne attraverso l’acquisizione di nuovi elementi di arredo quali scaffalature, gondole centrali e contenitori.

moon flower - Enzo Pinci

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scatola per accompagnare un fiore

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scatola da fiore

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EXPO 2015 ITALIAN PAVILION MILAN - Paolo Verducci, Maryfil Architecture, Francesca Catalini, Matteo Benvenuti, Francesco Castellani, Valentina Fantini, Alessia Martinelli, MT Progetti (PG), Lorenzino Lorenzon (PD), PROTECNO Studio Associato (PG), Daniele Filippi, Remo Giorgetti, Fausto Vinti, SINTAGMA s.r.l.

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L’idea di fondo del progetto per il Padiglione Italia, vista la dimensione dell’intervento, i tempi di realizzazione, ma soprattutto vista la complessità delle richieste, sia in termini funzionali che simbolici, intende cogliere tre obiettivi fondamentali:

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Vista notturna

a. valorizzare e rispettare il programma degli interventi, sia sul piano delle richieste e sia sul piano dei significati da trasmettere e rappresentare; b. elaborare una strategia di fattibilità tecnica tale da garantire la massima rapidità nei tempi di costruzione (e nel caso di Palazzo Italia anche di minimizzare i costi nella riconversione futura) e la massima efficienza energetica, con il rispetto dei bassi consumi (A+) ed il raggiungimento del carbon neutral. c. coinvolgere il visitatore in una forma di edutainment che possa offrire un’esperienza unica e indimenticabile, un vero e proprio viaggio “virtuale” che anticipa e prepara un viaggio reale sul territorio, crea aspettative e desiderio di conoscere il patrimonio culturale, paesaggistico e sociale del Paese, diventando motore per un turismo consapevole e sostenibile.

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Vista diurna

Complessivamente, le strategie adottate (passive e attive), con particolare riferimento alla costruzione degli involucri edilizi ha permesso di abbattere il fabbisogno di energia termica (rispetto ad un edificio standard) di circa il 50% nella stagione estiva e fino all’80% in quella invernale, raggiungendo per il Palazzo Italia la classe A+ e per gli edifici del Cardo la classe A.

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Ingresso/vista della piazza interna e passerella di collegamento

Palazzo Italia

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Vista dell'attacco strutture portanti

L’idea ‘concettuale’ perseguita durante il lavoro di ricerca è stata la messa a punto di un’archtettura leggera, aperta e totalmente a ‘sbalzo’ sull’acqua.

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Stralcio edifici cardo

Sul piano compositivo, Palazzo Italia si ‘gioca’ le sue qualità estetiche nella ricerca di un ‘contrasto’ forte, tra la perfezione serica filigranata delle strutture in acciaio e vetro e l’imperfezione e la naturalità del bosco verticale.

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Prospetti Palazzo Italia

Palazzo Italia è stato concepito, sin dalla fase ideativa, come un manufatto permanente che dovrà ospitare diverse tipologie di funzioni, ciascuna con particolari esigenze e fabbisogni.

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Sezione

Al termine dell’Evento, il Palazzo Italia assumerà la veste di un “Vivaio dell’Innovazione”, uno spazio per la ricerca tecnologica, la creatività, la formazione e l’educazione scientifica. Per questo motivo gli spazi dovranno essere capaci di accogliere il progetto nella possibile veste che assumerà nel futuro con la restituzione alla collettività di un luogo per la ricerca e l’innovazione scientifica.

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Sezione

I manufatti che costituiscono il Cardo sono stati pensati come edifici temporanei che saranno poi smontati e posizionati in spazi pubblici della Città di Milano al termine dell’Evento.

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Planmetria generale

Tutta la struttura è stata progettata per essere costruita/assemblata in tempi molto rapidi.

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Planimetria Palazzo Italia livello

Dal punto di vista funzionale gli edifici sono caratterizzati da una struttura a pettine, volumetricamente articolata in un doppio modulo (alto/basso e lungo/corto); questa scelta consentirà di cogliere un duplice obiettivo: 1.migliorare la qualità spaziale interna con la formazione di spazi di diversa dimensione (i lunghi corridoi saranno ‘spezzati’ dal ritmo della copertura; 2. arricchire i lunghi prospetti con la presenza di corti esterne comprese tra i due corpi bassi (rivestiti in legno) ed il lungo volume trasparente. Inoltre, la forma a pettine, costituita da un doppio ordine di spazi ha consentito di utilizzare i volumi ‘piccoli’ per i servizi (scale, bagni, locali tecnici) e per gli uffici singoli; viceversa gli spazi ‘grandi’ per ospitare le funzioni espositive, i laboratori, la caffetteria, etc.

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Planimetria livello +1

Le strutture cosi pensate saranno estremamente veloci da realizzare. Inoltre, l’utilizzo di elementi modulari implicherà per le maestranze una notevole semplicità di montaggio. Infatti tutti i moduli che compongono le strutture sono identici, e quindi una volta definiti i passaggi per l’installazione del primo modulo, questi saranno univocamente determinati anche per tutti gli altri. Le strutture portanti sia esse verticali che orizzontali sono state pensate per poter essere smontante e reinstallate in un altro sito al termine del loro utilizzo. Per questo motivo è stato scelto di utilizzare quanto più possibile materiali e sistemi costruttivi che potessero essere facilmente smontati e quindi riutilizzati. Si veda ad esempio i solai in legno o le tipologie di controventamenti in acciaio. La tecnologia che sta alla base delle strutture realizzate ne consente come detto non solo il riutilizzo, ma garantisce la loro durabilità nel tempo anche per i successivi montaggi ed installazioni.

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Planimetria Palazzo Ialia livello +2

Il verde di Palazzo Italia è stato pensato e progettato per attrarre e trasmettere valori e conoscenze puntando al coinvolgimento del pubblico a tutti i livelli. Più di un terzo della Penisola è ricoperta di verde dove il bosco caratterizza gran parte del territorio nazionale dall’Alto Adige, al Trentino, al Friuli Venezia Giulia, alla Liguria, alla Toscana, all’Umbria, all’Abruzzo, alla Calabria fino alla Sardegna.

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Planimetria Palazzo talia livello + 4

Le formazioni forestali, quindi, costituiscono una delle possibili rappresentazioni della nostra nazione mettendone in risalto caratteristiche e diversità.

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Planimetri copertura Palazzo Italia

Per tale motivo si è pensato di “rivestire” gli spazi esterni con una copertura vegetale che potesse rappresentare le principali formazioni boscate dell’Italia dalle basse altitudini (macchia mediterranea) a quelle più alte (faggete e boschi di conifere) in modo da fornire una rappresentazione, seppur semplificata, della biodiversità del nostro territorio.

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Planimetria edifici Cardo

La classificazione adottata per inquadrare le specie caratteristiche del nostro Paese, caratterizzato da una precisa ossatura di catene montuose, è quella delle fasce altitudinali di vegetazione. Nel nostro caso si è scelta una classificazione molto semplice e di uso comune nella letteratura europea, che si articola nelle seguenti fasce (o piani) di vegetazione:

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Planimetria edifici Cardo

- Fascia alpina - Fascia subalpina - Fascia montana - Fascia basale - Fascia mediterranea.

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Render Cardo

La progettazione del verde ha riguardato i seguenti livelli: livello +2, livello +3 e livello +4.

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Schemi strutturali

Livello +2 A questo livello si è voluta rappresentare la vegetazione della fascia mediterranea. Nella porzione sud è stata rappresentata la macchia mediterranea con l’utilizzo di arbusti e piccoli alberi quali leccio e sughera. Le porzioni est, ovest e nord sono state coperte da arbusti caratteristici di questa fascia di vegetazione e dal cipresso, unica specie arborea in grado di vegetare negli spazi a verde progettati. Nella parte centrale dell’edificio, oltre all’utilizzo dei cipressi, è stato previsto l’impiego del Frassino, ovvero l’Albero Della Vita considerato icona centrale del Padiglione.

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Schemi strutturali edifici cardo

Livello +3 A questo livello è stata rappresentata la vegetazione caratteristica della fascia basale e in parte della fascia montana (Acero montano, Sorbo degli uccellatori e Maggiociondolo alpino). Nel lato sud-est è stato rappresentato il castagneto, nel lato sud-ovest una parte dei boschi misti caducifogli termofili dell’Italia, mentre nelle restanti parti si è voluto privilegiare la conoscenza delle specie botaniche arbustive ed arboree presenti nella fascia basale delle regioni italiane.

Livello + 4 Nell’ultimo livello è stata rappresentata la fascia montana e le fasce subalpina e alpina. La porzione ovest rappresenta la fascia montana e in parte subalpina caratterizzate da faggete, abetine e peccete. La porzione est dell’edificio rappresenta la fascia subalpina dell’Italia con la presenza di larice, pino cembro e pino uncinato. Entrambe la aree precedentemente descritte sono rappresentate anche da gruppi di arbusti caratteristici delle fasce vegetazionali sopra descritte. La porzione sud è costituta da arbusti caratteristici delle fasce di vegetazione subalpina e alpina (erica carnicina, uva ursina, mirtilli e rododendri).

Baricentrale - Massimiliano & Doriana Fuksas, Jordi Henrich

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Massimiliano e Doriana Fuksas con Jordi Henrich I Monràs hanno vinto il concorso internazionale per la progettazione delle aeree ferroviarie “Baricentrale”. Il concorso internazionale è stato lanciato dal Comune di Bari con il fine di promuovere la trasformazione della città a partire dalla riorganizzazione del nodo ferroviario che ha generato una frattura nel tessuto urbano. L’ambito di intervento ha una superficie approssimativa di 78 ettari divisa in 7 comparti.

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La scelta della giuria sul progetto vincitore si è basata, tra le altre, sulle seguenti ragioni: la capacità di rispondere con coerenza e qualità alle aspettative di una città che attende da tempo la riconnessione delle due “sponde” del sedime ferroviario; l’integrazione dei tessuti edilizi sui due fronti attraverso la realizzazione di una grande parco sopraelevato; l’introduzione di un incremento della densità edilizia attuale equilibrato e ben distribuito tra i vari comparti; la proposizione, attraverso la grande presenza del parco e la scelta di una immagina urbana adeguata, di soluzioni caratterizzate da un alto livello di sostenibilità ambientale.

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Il progetto dello Studio Fuksas nasce dall’intento di risolvere in modo radicale il problema della frattura della città di Bari attraverso l’ideazione di un grande parco cittadino con passeggiata belvedere sulla città ed il mare, che funge da tessuto connettivo dell’intero progetto. Senza interrare il tracciato ferroviario rispetto alla quota attuale, il progetto mira alla rinascita di un’area fortemente degradata ed invalicabile attraverso un grande parco sopraelevato di 3 km di estensione est-ovest con pista ciclabile. Un grande polmone grazie al quale verrà raddoppiata la quantità di verde rispetto al numero di abitanti, passando dagli attuali 2,7mq/ab a 5,1 mq/ab.

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Al comparto della caserma Rossani, composta da 5 edifici viene affidato un ruolo importante, divenire il polo culturale della città di Bari con spazi di aggregazione sociale immersi nel verde. Gli edifici esistenti e vincolati saranno restaurati, senza snaturarne la conformazione architettonica ospiteranno funzioni legate alla cultura e alle arti. L’edificio posizionato al centro del parco (1400 mq) ospiterà gli uffici comunali; l’edificio D ospiterà atelier per artisti e borsisti dell’Accademia di Belle Arti di Bari; l’edificio E (2930 mq) diventerà la biblioteca pubblica della città con sezioni specializzate e dedicate alle arti visive, al teatro, alla musica e all’architettura; l’edificio F (2184 mq) si trasformerà in un grande spazio espositivo per mostre temporanee e di supporto alle attività didattiche dell’Accademia di Belle Arti. L’edificio H (2890 mq) ospiterà residenze per artisti, attori, professori a contratto, borsisti dell’accademia e studenti legati a programmi europei di scambio culturale; il piano terra ospiterà anche una caffetteria aperta al pubblico e immersa nel parco. Si prevede anche la realizzazione di un parcheggio sotterraneo da 800 posti, situato nel limite nord del Parco Rossani vicino alla nuova Stazione Centrale.

Al centro della struttura regolare della caserma, sorgerà l’auditorium/performance center con una capacità di circa 1000 posti. La conformazione architettonica ellittica del performance center genera un volume dalle geometrie morbide che si contrappone volutamente alla rigidità degli edifici esistenti. Un edificio multifunzionale in grado di ospitare una molteplicità di eventi ed attività come: concerti, spettacoli teatrali, congressi, mostre e proiezioni cinematografiche. Gli spazi comuni, la caffetteria e il foyer sono completamente vetrati in modo da avere un rapporto di continuità interno/esterno rispetto al verde del parco. Il legno farà da pelle esterna alla struttura di facciata dell’edificio in modo da integrarsi armoniosamente con il parco e la vegetazione.

A sud-ovest del grande parco sorgerà la città della musica. La funzione è già definita dalla presenza dell’Auditorium Nino Rota. La struttura esistente svolge anche un ruolo di supporto al Conservatorio Niccolò Piccinni. Il progetto propone di conformare una vera e propria città della musica prevedendo l’ampliamento di circa 2000 mq del conservatorio con un nuovo edificio che ospiterà un auditorium da 400 posti e la scuola di musica, inoltre, nel parco è prevista la realizzazione di un’area per concerti all’aperto da 400 posti. Il parco della musica grazie al nuovo assetto pianificato dal master plan è facilmente raggiungibile dal centro della città.

TOTEM - Pasquale Gentile

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