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Concorso internazionale di progettazione - filippo tartaglia, Stefania Seddio, Lucio Castrataro, nicola anguilano

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Includere attività culturali e associative in uno spazio verde, associandole ad un cavalcavia “dismesso” richiede l’utilizzo di elementi compositivi ed “oggetti” che possano garantire l’unicità del luogo, ovvero che siano in grado di rappresentare uno spazio inconsueto ed inaspettato. In questo luogo, il progetto ha disegnato un nuovo parco pubblico e, allo stesso tempo, una esposizione d’arte contemporanea all’aperto, collocando lungo i percorsi pedonali del parco, sculture di artisti contemporanei già presenti nel contesto museale milanese.

filippo tartaglia, Stefania Seddio, Lucio Castrataro, nicola anguilano — Concorso internazionale di progettazione

Il percorso museale sarà composto, all’inizio, dalle opere degli artisti che sono già presenti nei musei e nelle gallerie milanesi(Andrea Cascella, Carlo Mo, Alik Cavaliere, Lidia Silvestri , Cosentino, Azuma, Filippi, ecc.). Di seguito, sarà cura dell’amministrazione e dei “curatori” del parco, ampliare ed arricchire la collezione d’arte applicando integralmente la legge 717 del 29/7/1949 per recuperare i fondi per le acquisizioni delle altre opere d’arte. Si tratta di realizzare una esposizione d’arte in “progress” in grado di rappresentare, il più possibile, il panorama della scultura comtemporanea italiana ed internazionale. Il parco dell’ex cavalcavia Bussi, così come i giardini delle ville storiche, le piazze, i monumenti architettonici ed i luoghi pubblici delle città, sarà segnato dalla presenza di opere d’arte disposte lungo percorsi ed il perimetro.

filippo tartaglia, Stefania Seddio, Lucio Castrataro, nicola anguilano — Concorso internazionale di progettazione

I temi del progetto di questa “transizione” sono legati al ridisegno degli spazi urbani legati al sovrappasso. Il primo tema è l’ingresso da via Quadrio e la piazza verde compresa tra il cavalcavia, via Quadrio e via D’Azelio. La demolizione della rampa automobilistica esistente, libera l’affaccio sulla nuova piazza dell’ ottocentesco asilo di via Maurizio Quadrio. Viene così disegnato un nuovo spazio delimitato dalla rampa per biciclette, il cinema all’aperto ed una nuova fontana. Al piano stradale, al posto dell’archivio comunale esistente, trovano collocazione un impianto ascensore per motulesi ed una modesta sala ristoro, intesa come luogo di sosta con bevande.

filippo tartaglia, Stefania Seddio, Lucio Castrataro, nicola anguilano — Concorso internazionale di progettazione

Il cavalcavia è disegnato dagli spazi verdi piantumati e dal percorso articolato di biciclette e pedoni (la pista ciclabile non sarà rettilinea per evitare l’attraversamento veloce). Il disegno del parco delle sculture contemporanee verrà disposto proprio dal disegno e dalla intersezione dei segni dei percorsi. L’unica interruzione (attraversamento controllato) avverrà con l’intersezione delle bici provenienti dalla velostazione. Il parapetto posto a sud del sovrappasso sarà in materiale trasparente con applicati le pellicole fotovoltaiche. Le sculture saranno poste in corrispondenza delle strutture verticali del ponte e allineate da un lato verso la piazza della stazione e dall’altro in corrispondenza del parcheggio dalla parte opposta.

filippo tartaglia, Stefania Seddio, Lucio Castrataro, nicola anguilano — Concorso internazionale di progettazione

Infine, dall’altra parte del cavalcavia, in direzione del quartiere isola, viene ridisegnata la rampa carrabile esistente, in modo tale da razionalizzare e differenziare gli spazi dedicati alla viabilità (accesso al cavalcavia per parcheggi, accessi tecnici e disimpegno ingressi esistenti), al verde (nuovo spazio urbano verde da via Pepe a via Borsieri) ed a nuovi spazi a parcheggio disposti ai lati di via Borsieri

filippo tartaglia, Stefania Seddio, Lucio Castrataro, nicola anguilano — Concorso internazionale di progettazione

filippo tartaglia, Stefania Seddio, Lucio Castrataro, nicola anguilano — Concorso internazionale di progettazione

filippo tartaglia, Stefania Seddio, Lucio Castrataro, nicola anguilano — Concorso internazionale di progettazione


Un ponte verso il loggiato - giacomo oliviero

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Principio insediativo L’“alto e robusto zoccolo bugnato della basilica palladiana: felice soluzione necessaria a superare il forte dislivello in rapporto alla elevata piazza dei Signori”(Franco Barbieri, Renato Cevese – Vicenza Ritratto di una città), rappresenta anche una imponente elemento di chiusura per piazza delle Erbe, che la separa dal loggiato inferiore della basilica palladiana. Da qui la necessità di immaginare un elemento di raccordo tra questi due piani.

giacomo oliviero — Un ponte verso il loggiato

Inoltre questo collegamento rappresenta, a nostro avviso, la naturale chiusura di un ideale percorso da piazza dei Signori, piazzetta Andrea Palladio e piazza delle Erbe. Si chiude così un anello attorno alle logge della basilica e si stabilisce una nuova gerarchia spaziale per un luogo – quello attorno alla torre del Girone – che attualmente si perde nel cortile sul retro degli uffici comunali, anziché rappresentare, come è stato per molti anni, l’elemento conclusivo della piazza.

giacomo oliviero — Un ponte verso il loggiato

Infatti, se il lato ovest della piazza è concluso da un fondale con una vivace successione di edifici che culminano nell’elemento angolare di palazzo Crico, l’estremità opposta della piazza è caratterizzata dalla torre del Girone e dell’arco dei Zavatteri, oltre le quali si staglia l’anonima costruzione sede degli uffici comunali. Questa parte della piazza non sembra avere una vocazione specifica e appare irrisolta: vi si depositano transenne e si parcheggiano all’ombra dell’arco i mezzi del comune.

giacomo oliviero — Un ponte verso il loggiato

Considerando che proprio sotto quest’ultima campata della basilica si affaccia la hall d’ingresso – biglietteria delle mostre e degli eventi che si svolgono all’interno della basilica, la proposta progettuale intende porsi come elemento privilegiato di accesso ai suddetti spazi da piazza delle Erbe e nel contempo costituire un elemento di chiusura visiva della parte est della piazza, consentendo comunque il passaggio. L’elemento di connessione tra il loggiato inferiore e la piazza è stato immaginato come un ponte – passerella, con il sistema costruttivo del quale si fa riferimento alla tradizione dei ponti in legno che Andrea Palladio descrive nel terzo dei Quattro libri dell’architettura.

giacomo oliviero — Un ponte verso il loggiato

Elementi e materiali del progetto Dovendo la struttura rispondere all’esigenza di amovibilità e facilità montaggio e smontaggio, il materiale prescelto è il legno: leggero, resistente, sostenibile e relativamente poco costoso. Il progetto prevede la realizzazione di una quinta di chiusura, permeabile alla vista, che riprende l’altezza e le aperture del basamento della basilica. Da questo elemento basamentale si accede tramite una scala in ferro al “ponte” di accesso alle logge, costituito da una coppia affiancata di travi reticolari in legno dell’altezza di circa 1,50 cm.

giacomo oliviero — Un ponte verso il loggiato

Per facilità di trasporto le travi potranno essere realizzate in due o più sezioni da assemblare in opera tramite appositi giunti metallici. A livello della piazza, nella zona delimitata dal diaframma in montanti di legno, è collocato il palco esistente per gli spettacoli all’aperto. Nella zona d’angolo tra il palco e la quinta lignea potranno trovare collocazione elementi floreali o di arredo a verde. La struttura a trave reticolare assolve lo scopo di fornire supporto agli impianti di luci e tecnici in genere, funzionali alle rappresentazioni svolte sul palco e si offre inoltre come elemento di segnalazione visiva dell’accesso, dove può essere installata la cartellonistica pubblicitaria degli eventi.

giacomo oliviero — Un ponte verso il loggiato

La quinta è costituita da un sistema modulare di montanti verticali in legno, adatto all’impiego per esterni, di dimensioni 5×20 cm e altezza variabile dai 220 ai 270 cm, inseriti su un profilo metallico a T, intervallati ogni 12 cm. Alla base dell’interstizio sarà posto un blocco in cemento per zavorrare la struttura. Le aperture sulla quinta in legno sono costituite da portali in lamiera metallica verniciata, giuntati tramite viti al corrente metallico a T di base. E’ prevista inoltre la realizzazione di una seduta in legno, sempre composta da elementi modulari similari, della lunghezza di otto metri circa.

giacomo oliviero — Un ponte verso il loggiato

ELECTRIC BIKE - LUIGI CAFIERO

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Presentazione della Bici elettrica Silver Cruise & Gift catalogue 2014 ed Allestimento della Mostra: SELECTED PROJECT 2004_2014 LCA LUIGI CAFIERO ARCHITETTI&PARTNERS

LUIGI CAFIERO  — ELECTRIC BIKE

LUIGI CAFIERO  — ELECTRIC BIKE

LUIGI CAFIERO  — ELECTRIC BIKE

LUIGI CAFIERO  — ELECTRIC BIKE

Villa unifamiliare MM - DEONSTUDIO | Giulio Renzi - Michele Antonelli - Hanna Manassa |

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L’unità residenziale oggetto dell’intervento è sita a Terrazzano nel Comune di Rho (Mi) in Via Petro Maroncelli n.22 angolo con via Giuseppe Parini. Il progetto propone l’ intervento di ristrutturazione completa dell’ edificio ovvero: la modifica dei prospetti, il rifacimento della copertura, la diversa distribuzione degli spazi interni, il rifacimento e l’ adeguamento impiantistico, la demolizione del box auto esterno e la realizzazione di un nuovo box auto seminterrato.

DEONSTUDIO  | Giulio Renzi - Michele Antonelli - Hanna Manassa | — Villa unifamiliare MM

L’ edificio è stato costruito in data anteriore al 1° Settembre 1967 ed i boxes annessi sono stati costituiti in forza ed in conformità della Concessione Edilizia pratica edilizia n. 207/89 rilasciata dal Comune di Rho in data 30 Ottobre 1989 (Nulla Osta di Agibilità rilasciato dal Comune di Rho in data 12 Febbraio 1991) e che successivamente non sono state apportate modifiche che richiedano provvedimenti autorizzativi. La pianta del fabbricato è di forma rettangolare ed ha dimensioni mt. 11,40 X mt. 12,32 e si sviluppa su tre livelli di cui un piano interrato e due piani fuori terra ed è adibito ad un unica unità abitativa. Tali dimensioni relative alla sagoma a terra saranno incrementate perimetralmente di 10 cm dato l’ inserimento dell’ isolamento a cappotto. L’ edificio come oggi appare è in situazione di evidente degrado sia interno che esterno, risultando di fatto inabitabile e rendendo necessario un radicale intervento di ristrutturazione. Tale situazione si riflette negativamente anche sul contesto circostante, in cui insistono edifici residenziali di varia tipologia (villette unifamiliari, condomini) già di fatto privi di una propria valenza architettonica o di un qualche pregio costruttivo. Come sinteticamente anticipato nella Premessa l’ intervento di ristrutturazione prevederà quindi: la modifica dei prospetti, al fine di ottimizzare le esposizioni degli ambienti interni in funzione del soleggiamento e del rapporto visivo con l’ esterno; il rifacimento della copertura; la diversa distribuzione degli spazi interni; il rifacimento e l’ adeguamento impiantistico oltre alla realizzazione dell’ isolamento a cappotto esterno (vedi relazioni specialistiche allegate); la demolizione del box auto esterno e la realizzazione di un nuovo box auto seminterrato.

DEONSTUDIO  | Giulio Renzi - Michele Antonelli - Hanna Manassa | — Villa unifamiliare MM

Andando quindi per ordine i prospetti esterni verranno modificati: ricollocando ed ampliando le aperture al fine di aumentare ed ottimizzare i rapporti aero-illuminanti con gli ambienti interni in particolar modo rispetto ai fronti meglio esposti ovvero est-sud-ovest, al contrario minimizzando le aperture sul fronte nord al fine di minimizzare le dispersioni; inserendo balconi in aggetto (ibridi con logge scavate all’interno del volume sui fronti est e sud), oltre che per coerenza con i principi compositivi degli edifici prospicienti per conferire una protezione alle facciate dal sole e dalla pioggia, oltre che per definire dei camminamenti esterni aperti ma coperti; demolendo la copertura ormai fatiscente e non più adatta a garantire la protezione ed il corretto isolamento degli spazi interni, e realizzando una nuovo tetto ventilato con struttura portante in legno e lastre di copertura in ardesia; le modifiche distributive interne riguardano la trasformazione interna di ogni singolo livello che saranno così ridefiniti:

DEONSTUDIO  | Giulio Renzi - Michele Antonelli - Hanna Manassa | — Villa unifamiliare MM

Al Piano Interrato, che avrà un’ altezza interna di mt. 2,40, troveranno collocazione: le taverne, le cantine, la lavanderia ed il vano tecnico-locale caldaia. Esso sarà accessibile dall’ esterno tramite una scala posizionata in aderenza del fronte sud, inoltre sarà collegato con il piano rialzato tramite una nuova scala interna. L’ interrato sarà inoltre connesso, tramite un corridoio-filtro compartimentato, con il nuovo box auto, a sua volta accessibile tramite una rampa inserita all’ estremità nord-orientale dell’ area ed avente ingresso da Via Giuseppe Parini.

DEONSTUDIO  | Giulio Renzi - Michele Antonelli - Hanna Manassa | — Villa unifamiliare MM

Il Piano Rialzato e stato ridistribuito cercando di collocare le “zone living” verso i fronti est, sud ed ovest, in modo da avere luce durante tutto l’ arco della giornata, impostando uno spazio aperto e flessibile ad “L”. Questi ambiti si identificano in particolar modo con la sala da pranzo, il soggiorno e la cucina a sua volta collegata con una nuova veranda esterna pavimentata posizionata alla medesima quota interna. In questo modo si è cercato di favorire una maggiore fruibilità degli spazi esterni in relazioni a quelli interni oltre alla volontà di instaurare una continuità spaziale e dialettica. Allo stesso piano trovano inoltre collocazione due bagni, in piccolo locale dispensa annesso alla cucina, una camera, uno studio a cui è annesso un piccolo ripostiglio. Il piano rappresenta di fatto l’ ingresso principale dell’ abitazione ed avviene attraverso un portone collocato sul fronte sud ed accessibile da una scala esterna. Tutti gli ambienti principali del piano rialzato sono comunque collegati con lo spazio esterno attraverso delle porte finestre che disimpegnano sempre su spazi aperti ma coperti.

DEONSTUDIO  | Giulio Renzi - Michele Antonelli - Hanna Manassa | — Villa unifamiliare MM

Infine nel Piano Primo viene organizzata la “zona notte”, che prevede uno schema distributivo con disimpegno centrale, due camere esposte ad est, entrambe con accesso esclusivo ad un balcone-loggia che affaccia sulla copertura a verde del box di fatto sul giardino. Tra le due camere è interposto un bagno, accessibile dal corridoio che a sua volta disimpegna anche ad una piccola lavanderia, alla camera matrimoniale dotata di bagno interno e cabina armadio ed infine ad uno studio. All’ estremità nord del corridoio è stata posizionata una porta finestra che permette l’ accesso al balcone posizionato sul fronte nord. Tale balcone si sviluppa planimetricamente ad “L” quindi sui fronti nord, ovest e a sud, dove si ibrida con la loggia per la porzione in corrispondenza della camera matrimoniale, risultando di fatto accessibile da tutti gli ambienti collocati su tali prospetti.

DEONSTUDIO  | Giulio Renzi - Michele Antonelli - Hanna Manassa | — Villa unifamiliare MM

Sul soffitto del corridoio collocata in prossimità della porta d’ ingresso della camera matrimoniale, verrà collocata una scala retrattile per consentire l’ accesso al sottotetto per facilitare eventuali manutenzioni ed ispezioni anche della copertura che quindi potrà essere ispezionabile, da tecnici dotati di idonei dispositivi di sicurezza, attraverso un lucernario collocato in prossimità della linea vita a cui assicurarsi.

DEONSTUDIO  | Giulio Renzi - Michele Antonelli - Hanna Manassa | — Villa unifamiliare MM

fotoinserimento

La copertura riproporrà la morfologia a quattro falde, sbilanciando tuttavia la simmetria del colmo verso nord, questo per ottenere una falda esposta a sud con una superficie maggiore e con un’ angolo d’ incidenza ottimizzato per la corretta collocazione degli apparati di captazione solare.

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Come già specificato la copertura sarà ricostruita ex-novo, adottando una tipologia di tetto in legno ventilato rivestita in lastre di ardesia in triplo strato, fissate con appositi ganci in inox (cfr Tavola 02 “Particolare costruttivo significativo”).

DEONSTUDIO  | Giulio Renzi - Michele Antonelli - Hanna Manassa | — Villa unifamiliare MM

Lo spazio esterno sarà per lo più a prato salvo per una porzione di patio pavimentato in pietra, collocato ad ovest ed in corrispondenza dell’ ingresso principale del’ abitazione. Gli accessi all’ interno dell’ area saranno quattro: due su Via Pietro Maroncelli, di cui un passo carraio ed il principale pedonale di cui sopra, e due su Via Giuseppe Parini, di cui uno carraio che consentirà l’ accesso al box seminterrato tramite una rampa e uno pedonale secondario.

L’ immobile ristrutturato avrà un’ altezza sottogronda di mt. 7,91 (quindi più bassa degli attuali mt. 8,08) e al colmo di mt. 11,65, risulta inserito inserito in un’ area di propria pertinenza di circa mq.509,16, chiusa sui 4 lati da una recinzione alta circa mt.2,25 (vedi elaborato grafico, Tavola 02) di cui da quota strada fino ad h=80 cm in muratura mentre la restante porzione realizzate in ferro con profilati piatti 40×10 disposti verticalmente ad interasse costante di cm 10, zincata e verniciata a caldo color bianco e non completamente occludente sia visivamente che fisicamente e confinante a E e a S con altre proprietà private mentre a N e O rispettivamente con Via Giuseppe Parini e su Via Pietro Maroncelli. All’ area si accede da un cancello carrabile e pedonale posizionato su Via Milano al n°17.

All’ interno dell’ area di progetto sono stati inoltra collocati in maniera puntuale ed oculata, in base alle aree di utilizzo, ed in mimesi con la recinzione: l’ alloggiamento per il contatore del gas (angolo sud-ovest), un piccolo locale per gli attrezzi da giardino (angolo nord-ovest) ed il vano contatori energia elettrica (angolo nord-est).

L’ edificio attualmente risulta inserito in un quartiere residenziale che il PGT identifica come “Ambiti residenziali di recente trasformazione a medio-alta intensità edilizia e dal punto di vista architettonico rappresenta un tentativo di proporre un’ architettura anonima che potremmo definire “canonica edilizia”. Gli edifici prospicienti non sono tutti assimilabili per altezze (difatti variano da 6 a 20 metri), e neanche per morfologia (villette unifamiliari e condomini di 5 piani), e come già specificato sono figli di un approccio architettonico conforme al tipico lessico dell’ edilizia degli anni ’70. Risulta evidente che l’ area in esame: non è di interesse naturalistico, ne tanto meno storico-artistico o agrario, non risulta inoltre caratterizzata da elementi storico-culturali o da siti di rilevanza naturalistica. Di conseguenza il sito non rappresenta un contesto di particolare pregio e l’ intervento proposto risulta:

MIGLIORATIVO

in rapporto alla percezione che il manufatto genera con le proprie componenti formali e in particolar modo con il contesto su cui insiste.

Villa unifamiliare EC - DEONSTUDIO | Giulio Renzi - Michele Antonelli - Hanna Manassa |

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L’unità residenziale oggetto dell’intervento è sita nel Comune di Terracina , precisamente in Viale Circe n°216 angolo con Via Veneto. Il progetto propone l’ intervento di ristrutturazione completa nonché l’ampliamento dell’edificio nella fattispecie: la modifica dei prospetti, il rifacimento della copertura, la diversa distribuzione degli spazi interni, il rifacimento e l’ adeguamento impiantistico, la realizzazione di un nuovo box auto interrato, l’ ampliamento al piano terra di mq. 26,20 ed al piano primo di mq. 28,80 in aderenza alla sagoma esistente per una superficie residenziale complessiva in aggiunta < 20%+10%.

DEONSTUDIO  | Giulio Renzi - Michele Antonelli - Hanna Manassa | — Villa unifamiliare EC

L’ idea è quella di trasformare l’edifico attualmente in stile “moresco” e di fatto avulso culturalmente, storicamente e stilisticamente al contesto su cui insiste, proponendo un progetto che sia una sorta di grande cannocchiale orientato verso il mare e verso il sole e che di fatto enfatizzi la reciproca interazione tra edifico, contesto e luce naturale, assecondando quella tensione indotta dalle presenze caratterizzanti la morfologia ed il carattere del luogo. Questo edificio ha l’ ambizione di dialogare con il paesaggio, si apre verso il mare e lo fa sviluppandosi attraverso una superficie bianca, scultorea, composta e al tempo stesso astratta.

DEONSTUDIO  | Giulio Renzi - Michele Antonelli - Hanna Manassa | — Villa unifamiliare EC

L’ edificio come oggi appare è in situazione di evidente degrado sia interno che esterno, risultando di fatto inabitabile e rendendo necessario un radicale intervento di ristrutturazione. Tale situazione si riflette negativamente anche sul contesto circostante, in cui insistono edifici residenziali di varia tipologia (villette unifamiliari, condomini) già di fatto privi di una propria valenza architettonica o di un qualche pregio costruttivo. Il fabbricato ha una pianta di forma rettangolare aventi dimensioni mt. 15,70 X mt. 6,00, si sviluppa su due livelli di cui piano terra e piano primo ed è adibito ad un unica unità abitativa. Tali dimensioni relative alla sagoma a terra saranno incrementate di mq. 26,20 al piano terra ed al piano primo di mq. 28,80 ridefinendo la sagoma a terra a mt. 20,40 x mt. 6,00. Come sinteticamente anticipato nella Premessa l’ intervento di ristrutturazione prevederà quindi: la modifica dei prospetti, al fine di ottimizzare le esposizioni degli ambienti interni in funzione del soleggiamento e del rapporto visivo con l’ esterno; il rifacimento della copertura; la diversa distribuzione degli spazi interni; il rifacimento e l’ adeguamento impiantistico; la realizzazione di un nuovo box auto interrato; l’ ampliamento al piano terra di mq. 26,20 ed al piano primo di mq. 28,80 in aderenza alla sagoma esistente per una superficie residenziale complessiva in aggiunta < 20%+10%.

Andando quindi per ordine i prospetti esterni verranno modificati: ricollocando ed ampliando le aperture al fine di aumentare ed ottimizzare i rapporti aero-illuminanti con gli ambienti interni in particolar modo rispetto ai fronti meglio esposti ovvero est-sud-ovest, al contrario minimizzando le aperture sul fronte nord al fine di minimizzare le dispersioni; inserendo balconi in aggetto e potenziando il fattore mono – esposizionale sul fronte sud, oltre che per coerenza con i principi compositivi degli edifici prospicienti per conferire una protezione alle facciate dal sole e dalla pioggia, e per definire dei camminamenti esterni aperti ma coperti; demolendo la copertura ormai fatiscente e non più adatta a garantire la protezione ed il corretto isolamento degli spazi interni, e realizzando una nuovo solaio di copertura; le modifiche distributive interne riguardano la trasformazione interna di ogni singolo livello che saranno così ridefiniti:

Al Piano terra, dal quale si accede all’ abitazione e che avrà un’ altezza interna di mt. 2,70, troveranno collocazione: lo studio , la zona notte composta da: due camere da letto e due bagni, e nell’ ala opposta, ovvero all’ interno della volumetria aggiuntiva: la dependance ospiti, un bagno, un piccolo ripostiglio. Tale livello sarà accessibile dall’ esterno tramite una pavimentazione esterna orientata verso il confine sud, quindi verso l’ingresso pedonale principale ma avrà anche un ingresso secondario sul fronte ovest che disimpegnerà verso via Veneto attraverso un accesso pedonale secondario. Inoltre il medesimo piano sarà connesso dall’ interno con il nuovo box auto, a sua volta accessibile tramite una rampa inserita quasi in aderenza al confine ovest dell’ area ed avente ingresso da Viale Circe.

Il Piano Primo e stato ridistribuito nell’ ottica di concepire le “zone living” come un unico “open space”, in modo favorire un ottimale irraggiamento durante tutto l’ arco della giornata, impostando uno spazio aperto e flessibile che sfrutti le grandi aperture sul fronte ovest e sud. Gli ambiti che lo costituiscono si identificano in particolar modo con la sala da pranzo, il soggiorno a sua volta collegato con una nuova veranda esterna e la cucina. In questo modo si è cercato di favorire una maggiore fruibilità degli spazi esterni in relazioni a quelli interni oltre alla volontà di instaurare una continuità spaziale e dialettica. Allo stesso piano trovano inoltre collocazione un bagno ed un ripostiglio opportunamente filtrati attraverso un piccolo disimpegno. Tutti gli ambienti principali del piano primo sono comunque collegati con lo spazio esterno attraverso delle porte finestre che disimpegnano sempre su spazi aperti ma coperti.

Il balcone sul fronte sud si sviluppa come aggetto del lato lungo della villa, e conferisce alla volumetria il carattere di cornice che guarda il mare a cui si faceva riferimento nel “concept” di progetto.

La copertura sarà piano, pavimentata in lastre di travertino ed ed utilizzabile a modi “solarium”, inoltre risulterà accessibile attraverso una scala esterna posizionatea al piano primo nell’ angolo nord-ovest

Lo spazio esterno sarà per lo più a prato salvo per una porzione di patio pavimentato in pietra, collocato a sud ed in corrispondenza dell’ingresso principale del’ abitazione. I due pini esistenti verranno sostituiti con essenze arboree e arbustive di tipo autoctono. Lo si rende necessario per motivi logistici legati ad incompatibilità con il progetto, difatti nella posizione attuale interferiscono con la rampa di accesso e con il box come da progetto. Pertanto le nuove alberature, in sostituzione della attuali, verranno collocate nella zona est del lotto, in posizione libera da interferenze con le componenti architettoniche esistenti e di progetto. Gli accessi all’ interno dell’ area saranno due: uno su Viale della Vittoria, di cui un passo carraio ed il principale pedonale di cui sopra, ed uno su Via Veneto, pedonale secondario.

L’ immobile ristrutturato avrà un’ altezza sottogronda di mt. 5,80 (quindi mantenendo l’ attuale quota) e al colmo di mt. 7,10, risulta inserito inserito in un’ area di propria pertinenza di mq. 567,11, risulterà chiusa sui 2 lati (Viale Circe e Via Veneto) da una recinzione alta mt.1,80 (vedi elaborato grafico, Tavola 02) in muratura intonacata di colore bianco RAL 9010 mentre i cancelli saranno realizzati in ferro zincato e verniciato a caldo di colore grafite. Gli altri due lati manterrano la recinzione esistente.

L’ edificio attualmente risulta inserito in un quartiere residenziale che il P.P.E. AMBITO TERRITORIALEZONA C2 identifica come “Aree di completamento residenziale e dal punto di vista architettonico rappresenta un tentativo di proporre un’ architettura in stile “moresco” che potremmo definire di fatto “canonica edilizia”. Gli edifici prospicienti non sono tutti assimilabili per altezze (difatti variano da 6 a 20 metri), e neanche per morfologia (villette unifamiliari e condomini di 5 piani), e come già specificato sono figli di un approccio architettonico conforme al tipico lessico dell’ edilizia degli anni 50’ 60’ e ’70.

Apartment refurbishment in Lisbon - Henrique Barros-Gomes

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Complete refurbishment of a late 60´s apartment in Lisbon.

Henrique Barros-Gomes — Apartment refurbishment in Lisbon

Leaving area

Facing 3 streets, the apartment has great sun exposure and nice views to the surrounding areas. However, its original condition showed a very spacious, but also poorly divided and unbalanced interior, with many partitions, resulting in a needlessly intricate and dark plan. Social and private areas arrangement did not make much sense either – It was felt from the first moment that the house would gain if its organization was completely reversed. Nevertheless, it was a solid construction with a generous ceiling height, and great potential for intervention.

As the main project guideline, a solution was sought that would simplify the inner organization, provide amplitude, spatial fluidity and the use of natural light. From the original finishes was seized the wooden floor, which is very beautiful and typical of the building’s construction era. Maintaining this strong constructive element is a memory of the pre-existence, and also serves to unify the different spaces, giving them spatial continuity. Most of the original windows and closets and some of the interior doors were similarly reused. The design of these elements, which have been repaired, was simplified, painted and fitted with new hardware. This option had 2 motifs, economic and ecological: On the one hand, it makes no sense to spend money on new construction elements if the existing ones are of good quality and hold up perfectly well to be refurbished. On the other, it is a matter of conscience and good practice to reuse things rather than just throw them out.

Upon work completion, the house presents a very clear distinction between social and private areas. A very fluid social area now fully occupies one side of the house. It has at its center the living room and, in its extremes, a dining room and an office. These functions are organized in a single rectangular space, very long and flexible, with furniture elements acting as room dividers. On the opposite side of the house a large kitchen was created, a result of the union of the old original kitchen with maid’s room and toilet. The kitchen includes a more technical area and a comfortable dining area, separated by a peninsula. The living room and kitchen open onto the foyer, providing a continuous and fluid space, almost in the manner of a loft.

The heart of the house includes a service core, consisting of a guest bathroom and another bathroom for children’s bedrooms. This core is surrounded by the room circulation, allowing the creation of alternative paths and circuits in the house, something that gives it a degree of complexity and joy. In the most remote area of the house is located the master suite, fitted with a bathroom with natural light.

In circulation areas the ceiling was lowered to solve the visual impact of the numerous existing beams and allow the passage of plumbing, water drains and sewers and other technical services, including recessed lighting. In these areas were included floor to ceiling pivoting doors and were created some additional cabinets and niches. The white color used on walls, ceiling and woodwork offers the house great luminosity and freshness in addition to the desired spatial continuity

The thread and colour line - inteoria group, Inga Olszanska, Aldona Kret

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“The thread and colour line” exhibition aims at recreating in an artistic form the process of producing natural thread and dyes in Polish folk tradition. It consists of several ethnographic exhibits including old tools for manufacturing yarn and line, as well as national costumes, using specific types of folk embroidery. It includes a section containing raw materials such as plants, natural dyes and fibers. The way the stretched coloured lines are displayed brings out the symbolic character of the thread. Its simplicity adds a sense of coherence and connection between the spacial forms. This, together with the white background which enhances the colours of the threads and their sequence, helps to guide the visitor through the various sections of the exhibition.

inteoria group, Inga Olszanska, Aldona Kret — The thread and colour line

inteoria group, Inga Olszanska, Aldona Kret — The thread and colour line

inteoria group, Inga Olszanska, Aldona Kret — The thread and colour line

inteoria group, Inga Olszanska, Aldona Kret — The thread and colour line

inteoria group, Inga Olszanska, Aldona Kret — The thread and colour line

inteoria group, Inga Olszanska, Aldona Kret — The thread and colour line

inteoria group, Inga Olszanska, Aldona Kret — The thread and colour line

inteoria group, Inga Olszanska, Aldona Kret — The thread and colour line

inteoria group, Inga Olszanska, Aldona Kret — The thread and colour line

inteoria group, Inga Olszanska, Aldona Kret — The thread and colour line

inteoria group, Inga Olszanska, Aldona Kret — The thread and colour line

IL BORGO ospitale DI VILLA FERRETTI - Simone Ursini Casalena

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Lo studio, elaborato durante il Master in Gestione dello Sviluppo Locale nei Parchi e nelle Aree Naturali (GeSLoPAN), affronta il tema dei borghi rurali storici ed in particolare è finalizzato ad individuare le potenzialità di recupero, utilizzo e valorizzazione ai fini turistici dell’antico borgo di Villa Ferretti ai confini con il Sito di Interesse Comunitario “i Calanchi di Atri”.

Simone Ursini Casalena — IL BORGO ospitale DI VILLA FERRETTI

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Simone Ursini Casalena — IL BORGO ospitale DI VILLA FERRETTI

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Simone Ursini Casalena — IL BORGO ospitale DI VILLA FERRETTI

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Simone Ursini Casalena — IL BORGO ospitale DI VILLA FERRETTI

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Simone Ursini Casalena — IL BORGO ospitale DI VILLA FERRETTI

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Simone Ursini Casalena — IL BORGO ospitale DI VILLA FERRETTI

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Simone Ursini Casalena — IL BORGO ospitale DI VILLA FERRETTI

IL BORGO ospitale DI VILLA FERRETTI_book 06


Antalya Expo Observation Tower - selim senin

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MİMARİRAPORYAPILACAK KULENİN AŞAĞIDAN ASANSÖRE BİNİP YUKARIDAİNİLEN KLASİK BİR KULE YERİNE, İSTEYENİN ASANSÖRLE, İSTEYENİN MERDİVENLERLE, ETRAFI, KULEYİDENEYİMLEYEBİLECEĞİ BİR YAPI TASARLANDI. BİR DAĞA TIRMANIR GİBİ EN ÜSTTEKİSEYİR TERASINA TIRMANMA DENEYİMİKULLANICILARA SUNULURKEN SİMGESEL BİR BOŞLUK KAMUSAL BİR ALANA DÖNÜŞTÜRÜLDÜ.AŞAĞIDAN YUKARIYA BİR KUTUİÇİNDE ÇIKAN KLASİK MERDİVEN YERİNE YAPI BOYUNCA BİR YÜRÜYÜŞPROMENANDINA DÖNÜŞEN , SADECE SEYİR ZEVKİNİ DEĞİL AYNI ZAMANDA BİR HEDEFE TIRMANMA KEYFİNİVEREN, MİMARİOLARAK HERHANGİ BİR YERDE RASTLANILAMAYACAK BİR MEKAN TİPOLOJİSİNİN ORTAYAÇIKTIĞI BİR YAPI OLUŞTURULDU. ÇELİK KASNAĞA ASILAN KABLO STRÜKTÜRLER SAYESİNDE ASILI VAZİYETTE MERDİVEN OLUŞTURULARAK, YAPILACAK KULENİN HEM GÖRSEL AÇIDAN HEMDE MEKAN DENEYİMİ AÇISINDAN DAHAÖNCE KARŞILAŞILMAMIŞ BİR ETKİSİKULLANICILARA SUNULDU.ASANSÖRLER ÇELİK KASNAĞIN EĞRİSİBOYUNCA AYLI BİR SİTEMLE SİMGESEL BOŞLUĞUN ETKİSİNİKAYBETİRMEYECEK ŞEKİLDE TASARLANDI.MEYDAN ALT KOTUNDAN KULEYE GİRİŞ SAĞLAYAN KULLANICIİSTERSE EĞRİSEL HAT BOYUNCAÇIKAN ASANSÖRLERLE İSTERSE ADIM ADIM YAPIYI TIRMANARAK , ETRAFI HİSSEDEREK EN ÜST NOKTAYA ULAŞMASI TASARLANDI.

selim senin — Antalya Expo Observation Tower

NORMALDE MEVCUT KULELER AŞAĞIDAN ASANSÖRE BİNİP YUKARIDANİNMEK SURETİYLE SEYİR İMKANI VERİR. O YÜKSEKLİĞE YAPIYI VEÇEVREYİDENEYİMLEYEREK ÇIKMA İMKANI SUNMAZ. BURADA İSE KULLANICI HEM SİMGESEL BOŞLUĞU GÖRÜRKEN AYNI ZAMANDA MERDİVENLERE DOĞRU YÖNELDİĞİNDE SİMGESEL BOŞLUĞUN İÇERİSİNDE OLACAKTIR. VE EMSALLERİNE NAZARAN DÜNYADA SES GETİRECEK , İSTENEN SİMGESEL ETKİYİGERÇEKLEŞTİRMİŞOLACAKTIR.

selim senin — Antalya Expo Observation Tower

selim senin — Antalya Expo Observation Tower

selim senin — Antalya Expo Observation Tower

selim senin — Antalya Expo Observation Tower

selim senin — Antalya Expo Observation Tower

selim senin — Antalya Expo Observation Tower

selim senin — Antalya Expo Observation Tower

selim senin — Antalya Expo Observation Tower

selim senin — Antalya Expo Observation Tower

selim senin — Antalya Expo Observation Tower

selim senin — Antalya Expo Observation Tower

selim senin — Antalya Expo Observation Tower

selim senin — Antalya Expo Observation Tower

selim senin — Antalya Expo Observation Tower

selim senin — Antalya Expo Observation Tower

selim senin — Antalya Expo Observation Tower

Bar in the Caves - A2arquitectos

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The great natural entrance to the Caves of Hams in Mallorca houses a lush botanic garden. It is in this entrance that the bar is situated and made up of a piece of backlit glass of 10 metres in length.

A2arquitectos — Bar in the Caves

Bar in a Cave by A2arquitectos

The counter of the bar, the most important element of the project, is fitted into a concrete cavity made up of straight lines, designed to contrast with the organic forms of the cave and can be closed under a transparent cover.

A2arquitectos — Bar in the Caves

Bar in a cave by A2arquitectos

The bar is built of glass, a material which is the opposite of the heaviness and opaqueness of rock, and it stands out from its surroundings thanks to the fact that it is backlit, which also aids any disorientated visitors to find their way to it.

A2arquitectos — Bar in the Caves

Bar in a Cave by A2arquitectos

At night, the light which is given out by the bar, aided by the indirect lighting which is fitted around the rocks of the cave, is enough to illuminate the whole space of the entrance.

A2arquitectos — Bar in the Caves

Bar in a Cave by A2arquitectos

The bar is decorated in Green tones, in consonance with the predominant color of the abundant vegetation in the surroundings, generating a new dialogue between the natural and the artificial.

A2arquitectos — Bar in the Caves

Bar in a Cave by A2arquitectos

RESIDENZE 1+1 - FABIO PRADARELLI

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Il progetto in corso prevede la realizzazione di due unità abitative autonome, ubicate in un lotto di pertinenza di un’area residenziale privata.

FABIO PRADARELLI  — RESIDENZE 1+1

Le singole unità sono strutturate su due livelli abitativi con garage annesso e ingresso riservato, al fine di ottenere il massimo di privacy possibile.

FABIO PRADARELLI  — RESIDENZE 1+1

La conformazione del lotto fa intuire una composizione scalare, e un orientamento sud-est della facciata, e sud ovest della copertura al fine di ottimizzare luce e calore.

FABIO PRADARELLI  — RESIDENZE 1+1

FABIO PRADARELLI  — RESIDENZE 1+1

CIRIE' HOUSE - Studio 06

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Il progetto prevede la ristrutturazione di un’ abitazione privata. L’intervento si sviluppa creando una composizione in cui i volumi si incastrano generando vuoti in cui ricavare terrazzi e uno spazio coperto all’esterno. l’abitazione prevede una distribuzione con zona giorno al piano rialzato e zona notte al piano primo.

Studio 06 — CIRIE' HOUSE

Studio 06 — CIRIE' HOUSE

Studio 06 — CIRIE' HOUSE

Studio 06 — CIRIE' HOUSE

Studio 06 — CIRIE' HOUSE

Studio 06 — CIRIE' HOUSE

Studio 06 — CIRIE' HOUSE

Studio 06 — CIRIE' HOUSE

Studio 06 — CIRIE' HOUSE

VILLA IN SQUINZANO LECCE - De Lorenzo Maria Carmela

Progettazione esecutiva ed esecuzione lavori relativi alla riqualificazione del sentiero Serra e dell’annessa area antistante la cappella del Calvario - Romina Muccio

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La prima proposta migliorativa offerte dal Concorrente riguarda il ripristino della Cappella del Calvario mediante: pulitura manuale delle superfici esterne, rimozione delle cause e degli effetti dell’umidità e tinteggiatura finale delle pareti interne con intonaco deumidificante. Prevede inoltre la protezione della copertura della cappella e revisione del sistema di regimentazione delle acque meteoriche tramite l’apposizione di pluviali in rame, il ripristino del campaniletto con listelli di cotto e malta di calce idraulica naturale e la pulitura della campana.

Romina Muccio — Progettazione esecutiva ed esecuzione lavori relativi alla riqualificazione del sentiero Serra e dell’annessa area antistante la cappella del Calvario

Sentiero MN- accesso da Via Alcide De Gasperi

Il Concorrente inoltre dispone la pulitura della pavimentazione in granito esistente su Via Roma con macchine e personale idoneo e l’inserimento di un regolatore stabilizzato di flusso luminoso compreso il quadro di comando .

Romina Muccio — Progettazione esecutiva ed esecuzione lavori relativi alla riqualificazione del sentiero Serra e dell’annessa area antistante la cappella del Calvario

Area pic-nic adiacente al sentiero MN

La seconda proposta migliorativa riguarda la riconversione dello slargo in terrazza panoramica sulla Valle del Cervaro e il ripristino del sentiero di accesso al campo da tennis che consiste nelle seguenti lavorazioni: potatura di alberi prospicienti la Valle del Cervaro, apposizione di nuova staccionata in legno di castagno in prossimità dell’affaccio a valle, predisposizione di arredo “ad hoc” per la terrazza in pietra locale e acciaio Corten, realizzazione di un’area di sosta per la pista ciclabile in conglomerato certificato ecologico non bituminoso e di una area gioco per bambini con fornitura giochi, l’apposizione di lampioni a luce solare e il ripristino del sentiero di accesso al campo da tennis.

Romina Muccio — Progettazione esecutiva ed esecuzione lavori relativi alla riqualificazione del sentiero Serra e dell’annessa area antistante la cappella del Calvario

Viale Giovanni Paolo II

La terza miglioria riguarda il riassetto della sezione stradale di Viale Giovanni Paolo II distinguendo, per esso, 2 tracciati in ghiaietto laterali da quello pedonale sul quale saranno predisposti mappe podotattili e 2 mappe tattili per l’incremento dell’accessibilità a persone diversamente abili. E’ inoltre previsto il ripristino delle 13 edicole votive, la sostituzione, ove necessario, delle lastre vitree lesionate e l’integrazione delle parti in pietra mancanti. I

Romina Muccio — Progettazione esecutiva ed esecuzione lavori relativi alla riqualificazione del sentiero Serra e dell’annessa area antistante la cappella del Calvario

Sentiero MN- Fine percorso

Il quarto intervento riguarda il miglioramento della rete di pubblica illuminazione nel tratto di strada Via Alcide De Gasperi attraverso la sostituzione dei punti di illuminazione con pali in acciaio a LED.

Romina Muccio — Progettazione esecutiva ed esecuzione lavori relativi alla riqualificazione del sentiero Serra e dell’annessa area antistante la cappella del Calvario

Planimetria di progetto

Il Concorrente inoltre dispone alla miglioria 5 interventi integrativi per il parco quali la APP per agevolare la fruizione e la conoscenza dell’area, la progettazione di un tratto ciclopedonale ossia la Greenway del parco lungo il sentiero MN, la cui pavimentazione sarà in conglomerato certificato ecologico non bituminoso per il tratto ciclabile; la parte pedonale sarà ripristinata con tavolato ligneo di pino nordico, staccionata in legno di castagno di 30 ml e piantumazione di 10 siepi profumate; è inoltre

Romina Muccio — Progettazione esecutiva ed esecuzione lavori relativi alla riqualificazione del sentiero Serra e dell’annessa area antistante la cappella del Calvario

Interventi migliorativi-parziale

previsto il ripristino dell’ attraversamento ciclopedonale che collega il sentiero MN alla terrazza panoramica.A ciò si aggiunge la riconversione dell’area pic-nic rinvenuta in nuova area di sosta previa bonifica del sito e ricollocazione degli arredi esistenti.

Gli interventi migliorativi si estenderanno anche al ripristino della rampa tra viale Giovanni Paolo II e il sentiero MN, che consisterà nella apposizione in superficie di un tavolato in legno di pino nordico e di una nuova staccionata in legno di castagno e riguarderanno il ripristino del fronte rampa su strada in lastre di pietra locale.

Forte attenzione sarà posta al tema dell’accessibilità e al superamento delle barriere architettoniche che riguarderà l’ apposizione di tavolato ligneo sulla rampa e lungo il sentiero MN prima descritti, l’ applicazione di piste podotatti lungo i percorsi prima descritti e di mappe tattili per ipovedenti, la predisposizione di staccionate in legno e la piantumazione di siepi profumate che fanno da guida “olfattiva” per i non vedenti.

Allo scopo di incrementare l’omogeneità e la durata degli interventi il Concorrente dispone la pulitura della pavimentazione in granito esistente su Via Roma e interventi manutentivi a cadenza periodica dell’area verde e dei sentieri del parco.Il Concorrente inoltre offre la fornitura di pezzi di ricambio per l’acquedotto.

Saranno inoltre incrementate le forniture di arredi con 5 panchine,rastrelliere per portabiciclette e 2 cestini per la raccolta differenziata simili a quelli previsti a base di gara per l’area parco.

MANIFATTURA 2.0 - GIORGIA TRIOLA

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mira all’inserimento di nuovi spazi dedicati alle più grandi griffe italiane, ma nel contempo capaci di promuovere ed attrarre occasioni di socialità.

GIORGIA TRIOLA — MANIFATTURA 2.0

L’intervento proposto apparentemente si discosta dal mondo della moda, ma lo fa intenzionalmente per essere vissuto dall’uomo contemporaneo che necessità della presenza costante di cambiamenti, trasformazione e infinite possibilità di scelta. Il CAOS e la confusione che governano le nostre vite, ci rendono incapaci di assaporare ciò che abbiamo costruito con tanta fatica e ci spingono fortemente verso le proiezioni di un futuro instabile e altrettanto indefinito.

GIORGIA TRIOLA — MANIFATTURA 2.0

INDEFINITOè il filo conduttore che accompagna i visitatori della MANIFATTURA 2.0 che esibisce la sua forma sinuosa frutto della “distorsione del suolo”, vuoto urbano che si ripiega su se stesso come un tessuto, generando MACROSCOPICI ambienti di fruizione e sosta.

GIORGIA TRIOLA — MANIFATTURA 2.0

di Nik Molinari

GIORGIA TRIOLA — MANIFATTURA 2.0

GIORGIA TRIOLA — MANIFATTURA 2.0

GIORGIA TRIOLA — MANIFATTURA 2.0


concorso d'idee piazze Taglio di Po - 2014 - Paolo Ballarin, Stefania Beccheri, genny augusti, giorgio dalla monte, stefania berto

Capasanta - Graber Pulver Architects

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Le projet s’intègre harmonieusement entre les deux composants du paysage que sont la ville et la campagne. La forme urbaine du stade interagit avec son environnement : à l’ouest se développe la future place centrale ; au sud, se trouve l’interface de transport en devenir ; à l’est s’étend la campagne, définie par la zone naturelle protégée du Petit-Flon ; au nord, se poursuivent les activités sportives avec les terrains d’entraînement. Le projet articule ces différents univers et leur donne une cohérence. Le stade crée de par sa forme une nouvelle identité pour le lieu. La colonnade longiligne entourant le bâtiment renforce l’unité du complexe abritant différents composants. Le caractère ouvert des façades permet de générer de multiples possibilités d’accès. L’architecture du stade se donne à voir à travers la structure apparente et la stratification des espaces.

Graber Pulver Architects — Capasanta

La zone verte longeant le stade à l’est préfigure la nouvelle entrée de la zone naturelle du Petit- Flon dans la ville. La transition entre ces deux éléments est traitée avec une plantation d’arbustes indigènes. Le projet répond de manière très satisfaisante aux questions de mobilité. Le parvis reste dégagé, n’accueillant que très peu de mouvements de véhicules. On dispose d’un bon dégagement sur la place. Le parking pour les médias et les véhicules privés est intégré sous les tribunes au sud, de même que l’entrée pour les cars des joueurs. Toutefois les accès sont trop proches du carrefour sur la route du Châtelard. En mode football, le projet répond aux règles de sécurité en vigueur. Toutefois, le projet n’est pas conforme en mode évènement en raison du nombre insuffisant de sorties de secours depuis la pelouse.

Graber Pulver Architects — Capasanta

Du point de vue du fonctionnement du stade, la proposition répond, avec quelques corrections, aux exigences d’homologation de la SFL. Avec ses deux niveaux dédiés aux spectateurs, le projet permet de distinguer le niveau d’entrée avec les tourniquets, espace de fouille et escaliers, du niveau de la plateforme de distribution qui devient un véritable déambulatoire avec vue. De même, le projet est particulièrement apprécié pour l’organisation des espaces de compétition, des espaces médias, des espaces VIP et du business center. Du côté de la place au rez-de-chaussée se trouve l’accès pour le restaurant public, pour les joueurs et les VIP ; au sud sur la route du Châtelard, se situe l’entrée pour les véhicules privés et les cars ; les entrées pour les spectateurs sont réparties sur les côtés sud, est et nord.

Graber Pulver Architects — Capasanta

Le bâtiment du stade est organisé verticalement. Du côté ouest, en rapport avec la future place, se situent le restaurant public ainsi que les vestiaires des joueurs. L’accès aux circulations verticales se répartit sur ce côté. Les bureaux se répartissent entre les 1er et 2e étages, la zone VIP avec son restaurant et les salles multifonctions sont situées au 3e étage avec une vue sur l’intérieur du stade. Au 4e, les loges VIP bénéficient d’une vue sur le terrain de jeu. L’intégration sensible du bâtiment dans la topographie est obtenue par l’organisation verticale des zones d’entrée, mais il en résulte un ensemble relativement complexe. Cela se traduit également dans le volume et par conséquent génère des coûts plus élevés.

Graber Pulver Architects — Capasanta

Le projet, estimé par macro-éléments, se situe à 40 % au-dessus de la cible financière. Un coût prohibitif et un delta trop important pour espérer atteindre l’objectif fixé par la Ville. La hauteur de la construction, mesurée depuis l’intérieur du stade, est trop basse pour offrir une protection acoustique satisfaisante par rapport au voisinage. Lors des compétitions, les habitants à proximité immédiate seront importunés. Les nuisances sonores seront amplifiées, dans une moindre mesure, par la présence de coursives ouvertes.

Graber Pulver Architects — Capasanta

Graber Pulver Architects — Capasanta

Graber Pulver Architects — Capasanta

Graber Pulver Architects — Capasanta

Graber Pulver Architects — Capasanta

Graber Pulver Architects — Capasanta

Graber Pulver Architects — Capasanta

Graber Pulver Architects — Capasanta

Graber Pulver Architects — Capasanta

Piano di recupero dell'Area ex-Garbagnati - Matteo Franceschin, Alessandro Manaigo

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La superficie interessata dal progetto risulta compresa tra la linea ferroviaria che collega Milano a Monza, un lotto edificato e il fiume Lambro che in questo tratto presenza un cambio di direzione risultando così limite naturale nei lati nord ed est. L’area pur essendo di notevole importanza naturalistica per la presenza del Lambro e di grandi aree verdi, risente in maniera negativa degli interventi di urbanizzazione più recenti che hanno compromesso l’impianto urbanistico della città ed anche il rapporto tra l’architettura ed il fiume. Il piano prevede il disegno di due parti riconoscibili in maniera unitaria, ma ciascuna organizzata secondo funzioni e logiche compositive diverse. La prima parte comprende due nuovi edifici che delimitano due piazze pubbliche protette dalla strada e dalla ferrovia e allo stesso tempo in relazione con le piccole abitazioni esistenti ed aperte verso il Lambro che incrocia in questo punto il canale Villoresi. La seconda parte riguarda l’area compresa tra la via d’Ossola ed il Lambro. Qui abbiamo progettato le residenze distribuendo gli edifici, che hanno una pianta di base di 12×39m e tre piani di altezza, per un totale di 23.000mq, in modo da comporre delle corti che accolgono gli spazi privati e che si aprono verso il parco. Le testate a nord interrompono la regolarità della maglia modulare. Esse adattandosi all’andamento dell’argine e allineandosi con il volume più alto degli uffici definiscono il fronte verso il fiume.

Matteo Franceschin, Alessandro Manaigo — Piano di recupero dell'Area ex-Garbagnati

Matteo Franceschin, Alessandro Manaigo — Piano di recupero dell'Area ex-Garbagnati

KING RICHARD - Pont12 architectes, Souto Moura Arquitectos, Saraiva Mendes & Rosa Santos Arqs

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Le projet s’implante dans la continuité des terrains de football en considérant le stade comme la première pièce d’un enchaînement reprenant l’alignement arrière des terrains au nord. Le stade est posé sur une grande place uniforme en légère pente. Il est composé de trois éléments : les gradins, le bâtiment comprenant le programme chauffé et la toiture couvrant le tout. Les poteaux périphériques soutenant le toit définissent une zone de déambulation extérieure à couvert.

Pont12 architectes, Souto Moura Arquitectos, Saraiva Mendes & Rosa Santos Arqs — KING RICHARD

Cette composition simple en fait un projet sobre et efficace, et a des avantages indéniables en matière d’économie du projet. Ce dénuement et cette ouverture donnent au stade un caractère presque champêtre qui n’est pas sans inconvénient majeur en matière d’organisation des flux de personnes, ne permettant en l’état pas l’homologation du stade par la SFL. L’organisation du stade repose en effet sur le déploiement de plus de 1’000 m de clôtures « fence boxes » lors des matches. Le jury considère que cette conséquence est très handicapante pour l’exploitation d’un stade moderne et ne peut trouver de solution sans altérer les qualités du projet.

Pont12 architectes, Souto Moura Arquitectos, Saraiva Mendes & Rosa Santos Arqs — KING RICHARD

Lors des matchs et des manifestations, le parvis est encombré des « fence boxes », des véhicules de police, des médias, des cars des supporters, ainsi que du car de l’équipe invitée qui devra pouvoir accéder directement aux vestiaires. Le jury constate ainsi les limites du principe « d’ouverture du stade » et ses conséquences dommageables sur l’occupation de cet espace public majeur.

Pont12 architectes, Souto Moura Arquitectos, Saraiva Mendes & Rosa Santos Arqs — KING RICHARD

Le projet a de nombreux problèmes d’accès et d’évacuation : l’évacuation des spectateurs n’est pas faisable telle que proposée; les accès des joueurs et VIP sont mélangés, les surfaces de répartition des spectateurs sont relativement petites et nombreux sont celles et ceux qui seront en fait exposés à la pluie; il manque 30 m de sorties de secours pour les manifestations occupant la pelouse, etc.); la capacité maximale des spectateurs sur la pelouse est de 3’000 personnes au lieu des 8’000 envisagées.

Pont12 architectes, Souto Moura Arquitectos, Saraiva Mendes & Rosa Santos Arqs — KING RICHARD

Malgré les mesures prises pour isoler phoniquement les parties supérieures des gradins, le bas niveau de la toiture (619.0 m) permet la propagation du bruit et rend ce projet particulièrement défavorable pour le voisinage. Par ailleurs, le jury constate les quelques défauts suivants :  Les clôtures SécuFence sont trop transparentes (introduction d’engins pyrotechniques trop aisée).  Le regroupement des places handicapées fait perdre beaucoup de place aux meilleurs endroits et est stigmatisant.  L’accès par les angles ouest est en conflit avec le bâtiment isolé, ce qui nuit à la clarté des accès et à la mise en scène des accès. La disposition de la billetterie centralisée ne participe pas à faciliter ces accès et entre en contradiction avec une distribution périphérique.

Pont12 architectes, Souto Moura Arquitectos, Saraiva Mendes & Rosa Santos Arqs — KING RICHARD

 La galerie en haut des gradins pour le service d’ordre manque (disposée sous les gradins dans une situation inadéquate).  Les locaux de l’espace médias sont répartis sur deux niveaux.  Le bar de la Confrérie au rez ne donne pas sur le terrain contrairement au bar du Onze d’Or situé au 2e niveau. Les deux clubs ne sont pas logés aux mêmes conditions, la Confrérie étant clairement moins bien lotie. Le coût estimé par macro-éléments désigne le projet comme étant le moins cher des propositions. Il est même situé en-dessous de la cible fixée par la Ville. Toutefois, au vu des analyses des experts et des critiques émises par le jury, le coût induit par les modifications relèverait de façon très significative l’estimation, pour le placer derrière le candidat lauréat.

Pont12 architectes, Souto Moura Arquitectos, Saraiva Mendes & Rosa Santos Arqs — KING RICHARD

Le jury relève et apprécie le souci des auteurs à chercher à maitriser l’aspect économique du projet. Toutefois, il regrette qu’il s’écarte de manière trop importante des critères de fonctionnement et d’exploitation fixés par le Maître de l’ouvrage.

Pont12 architectes, Souto Moura Arquitectos, Saraiva Mendes & Rosa Santos Arqs — KING RICHARD

Pont12 architectes, Souto Moura Arquitectos, Saraiva Mendes & Rosa Santos Arqs — KING RICHARD

Pont12 architectes, Souto Moura Arquitectos, Saraiva Mendes & Rosa Santos Arqs — KING RICHARD

Pont12 architectes, Souto Moura Arquitectos, Saraiva Mendes & Rosa Santos Arqs — KING RICHARD

Pont12 architectes, Souto Moura Arquitectos, Saraiva Mendes & Rosa Santos Arqs — KING RICHARD

Pont12 architectes, Souto Moura Arquitectos, Saraiva Mendes & Rosa Santos Arqs — KING RICHARD

Pont12 architectes, Souto Moura Arquitectos, Saraiva Mendes & Rosa Santos Arqs — KING RICHARD

Teatro a Lubin - Asymetria44, Imb Asymetria

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Nowy zespół budynków, które tworzą Centrum Spotkania Kultur jednoczy nie tylko w sposób formalny i funkcjonalny istniejące już elementy programowe centrum lecz dodatkowo stanowi pewien symboliczny zapis idei współistnienia. Zasadą kompozycji architektonicznej zespołu Centrum jest podkreślenie koegzystencji różnych form oddziaływania w sferze kultury przekryte jednym dachem pod którym dodatkowo znajdują się jeszcze funkcje integrujące przestrzenie publiczne poszczególnych jej elementów.

Asymetria44, Imb Asymetria — Teatro a Lubin

W ten sposób stworzono swego rodzaju blok wielo i mono funkcyjny zarazem, który wyraża w sposób przekonywujący zasadę spójności funkcji i formy w architekturze. Odniesienie ideowe w zakresie architektury do alegorii blatu, nakrycia lub innych tego rodzaju strojeń ma swoje odniesienie formalne w kształcie architektonicznym budynku. Prosta lapidarna bryła obiektu, zunifikowana dodatkowo przez wspólne nakrycie powłoką przezierną lub nieprzezierną (w zależności od funkcji) ma w intencji autorów projektu wzmocnić ideę integracji kultur emocji i rodzajów ekspresji artystycznej pod jednym dachem.

Asymetria44, Imb Asymetria — Teatro a Lubin

Od strony placu elewacje obiektu ukształtowano w formie lekko pofalowanej płaszczyzny szkła o zmiennej przezierności – synonim kurtyny scenicznej. W miejscach wyartykułowanych formalnie zlokalizowano wejścia do foyer. Pofalowanie i zmienny kąt nachylenia ma również oprócz efektów formalnych znaczenie funkcjonalne. Odbija i rzutuje światło naturalne w ciemne i nie doświetlone fragmenty północnego foyer teatru. Jest to jeden z ważnych postulatów i tez projektu, które zdeterminowały kształt architektoniczny bryły obiektu. Ściany boczne i dach, którym nakryto cały rzut budynku stanowi kontynuację tezy „przekrycia” obrusem całego obiektu wyrażonej w formie architektonicznej jako tzw. druga skóra.

Asymetria44, Imb Asymetria — Teatro a Lubin

Celem tej unifikacji formy która dotyczy całej – również tej nieprzewidywalnej do realizacji w I fazie części obiektu – jest stworzenie mocnej jednoznacznej i ponadczasowej formy architektonicznej, która najdobitniej wspierałaby ideę integracji kultur i sztuk współistnienia pod jednym dachem (lub też na dachu jak teza w projekcie).

Asymetria44, Imb Asymetria — Teatro a Lubin

Starano się stworzyć na tyle neutralną oraz mocną formę budynku, która w sposób najbardziej literacki i inżynierski zarazem, wyrażałaby wolę twórczą do stworzenia odpowiednich warunków do współistnienia różnych odmian kultury i sztuki pod jednym dachem. Przestrzeń ponad istniejącą strukturą budynku stała się w projekcie tą przestrzenią, która w zasadzie odpowiada w sposób bezpośredni na hasła programowe konkursu. Natomiast wybór formy przekrycia (nakrycia, obrusa, kapy itp.) może być negocjowana, zmienna, dyskusyjna. Dla projektu ważny jest gest: nakrycia, które w tym przypadku jest materią, architekturą obiektu.

Asymetria44, Imb Asymetria — Teatro a Lubin

Asymetria44, Imb Asymetria — Teatro a Lubin

Asymetria44, Imb Asymetria — Teatro a Lubin

Asymetria44, Imb Asymetria — Teatro a Lubin

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