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Guggenheim Helsinki Museum Design Competition - Nizio Design International

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CITYSCAPE

Nizio Design International — Guggenheim Helsinki Museum Design Competition

. Entrance /© Nizio Design International

Perception of form is not an event totally devoid of any influence of the environment. That is why the form of the new Guggenheim Museum in Helsinki is not involved exclusively in the presentation of itself or defining a new spatial language detached from place. Through its location, the new Guggenheim building in Helsinki becomes a connection and a medium. By means of the relation with a park, a quarter development, a terminal, port infrastructure and public space as its frame of reference, it synthesizes the characteristics and values represented by all these elements.

Nizio Design International — Guggenheim Helsinki Museum Design Competition

. Idea /© Nizio Design International

The location is treated as a positive sum of Helsinki’s intersecting factors. As an urban cluster that is an integral part of the waterfront. Aiming to combine them, it is defined as a general term: ABSTRACT. Situated parallel to the shore line, the museum’s shape is an integral part of the operating port, which redefines its image, becoming a place associated with the city, its centre and the waterfront.

Nizio Design International — Guggenheim Helsinki Museum Design Competition

Urban decisions 1 /© Nizio Design International

The port typology lends logic to the abstract concept of art in a city. Common features of context find their essence in its interior, where public space meets with the arts and education.

Nizio Design International — Guggenheim Helsinki Museum Design Competition

Urban decisions 2 /© Nizio Design International

The main opening leads by a front square to the interior of the building via a wooden amphitheatric staircase acting as a spatial counterpoint to the Helsinki Cathedral. The staircase is a place of social interaction and provides direct access to the exhibition halls on the second and third floors. Side openings are to provoke east-west relations.

Nizio Design International — Guggenheim Helsinki Museum Design Competition

Site decisions /© Nizio Design International

Moving towards the main attractor, namely the Performance / Conference Hall, you will enter the „soul” of the building, which frames the waterline and the opposite shore of Helsinki and leads to the shoreline. The Guggenheim Museum becomes an open extension of public space, functioning also outside the Museum’s opening hours. The glazed storage areas and preparation rooms become a living educational exhibition. The open space of the ground floor serves as a city salon, where artists mix with visitors of the museum.

Nizio Design International — Guggenheim Helsinki Museum Design Competition

Interaction scheme/© Nizio Design International

Openness is achieved through a system of gates. The gates, as an opening, form the stage for the space hidden behind them.

Nizio Design International — Guggenheim Helsinki Museum Design Competition

View from the street /© Nizio Design International

Just as in abstract art, the new museum evokes all of the above-mentioned common features of the poles making up the location. It speaks in the formal language of the port buildings and terminals, on whose route it is located. As such, reaching the size of the adjacent quarter developments, it generates a background that makes everything that is around it legible.

USABILITY

The building consists of internal functional blocks, structural components and an outer skin. Functional islands along with communication shafts are located on the ground floor. Communication Each of the above-mentioned functions is accessible from the public communication and exhibition space forming an open plan ground floor. Atrium Through the centre of the museum there is an atrium also opening towards the shore. When the Performance Hall is set up, the atrium enlarges the open space of the ground floor. Grid of columns Spaced 10×10 m, this grid provides support for the above-located exhibition galleries and restaurants.


SMARTWAY POMPEI - Francesco Saverio Forte, dott.ssa Lisa Somma

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“99 Ideas Call for Pompei”è un concorso internazionale di idee indetto nel 2013, per la valorizzazione del territorio di Pompei. Promosso dal Ministro per la Coesione Territoriale – Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal Comune di Pompei, il concorso punta a raccogliere idee per valorizzare gli attrattori presenti sul territorio, innovare e migliorare il sistema produttivo locale e potenziare la filiera turistico-culturale, con l’obiettivo di rendere la città più attraente, accogliente e vivibile, favorendo le possibili sinergie tra i due grandi attrattori locali, l’Area Archeologica e il Santuario della Beata Vergine del Rosario.

Francesco Saverio Forte, dott.ssa Lisa Somma — SMARTWAY POMPEI

Tavola 1. Il Concept

SmartWayPompei si ispira ai principi dell’innovazione sociale e della resilienza, traducendo i fattori di rischio ambientale in opportunità di rigenerazione urbana, riqualificazione del sistema di mobilità in chiave ecosostenibile e di partecipazione attiva dei residenti al processo di innovazione. La scansione del progetto, strutturato secondo una visione urbanistica, parte dalla creazione di un asse di mobilità smart tra i due principali attrattori, lungo il quale si articola l’offerta di un insieme di servizi al turismo e alla cittadinanza, per poi innervare nel tessuto urbano un’azione di valorizzazione del patrimonio immobiliare privato, riconvertendo la destinazione abitativa in domus per la ricettività turistica. L’infrastruttura di mobilitàè integrata da una web architecture service oriented di connessione, informazione e promozione dell’offerta turistica e del patrimonio culturale che declina le tecnologie mobile, di realtà aumentata, di web semantico e social web, secondo il principio dell’Universal Design. L’idea progetto è articolata secondo i 6 parametri di identificazione e misura delle smart cities, analizzati nel rapporto “European Smart Cities” dell’Università di Vienna:

Francesco Saverio Forte, dott.ssa Lisa Somma — SMARTWAY POMPEI

Tavola 2. L'idea

1. Mobilità SmartWayPompei propone la creazione di un asse attrezzato per il miglioramento della mobilità in chiave smart, collegando i due poli turistici della città, connettendo le stazioni delle tre linee ferroviarie che raggiungono la città e riqualificando un’area urbana in termini di sviluppo socio-economico sostenibile. L’asse si configura con una moderna tramvia leggera su gomma, pista ciclabile, aree shopping a km zero, wi-fi, illuminazione pubblica ad alimentazione solare, dotazioni funzionali alla pedonalità e pensiline smart con ricarica batterie, eliminazione delle barriere architettoniche. Il percorso genera intorno a sé processi di trasformazione urbana, anche integrando le idee progetto presentate a 99ideas per Pompei. La proposta si completa prevedendo la realizzazione di una pista ciclabile in entrambi i sensi del percorso anulare delle stazioni delle vie ferrate e l’interramento delle linee ferroviarie in corrispondenza dell’area degli scavi e del centro della città che può essere realizzata a costo zero se gli enti preposti in conferenza di servizi approvano la contestuale realizzazione di parcheggi e di residenze turistico ricettive nelle aree sovrastanti la ferrovia.

Francesco Saverio Forte, dott.ssa Lisa Somma — SMARTWAY POMPEI

Tavola 3. I Parchi a Tema

2. Economia Si propongono Aree shopping a KM 0 lungo l’asse attrezzato e la creazione del Parco Tematico Pompei Antica a destinazione ricettiva. Il Parco è un insediamento diffuso sulle aree libere del territorio comunale prossime agli scavi, caratterizzato da una proposta di insediamento turistico formato da domus romane, integrato con un impianto termale-centro benessere. L’intento è quello di ricostruire un’offerta turistica ricettiva storico-ludica per far immergere il turista nell’epoca della Pompei Romana. Una delle domus dislocate nel Parco potrà essere destinata per grandi eventi, dimostrazioni didattiche e ludi dedicati ai giochi di ruolo tematici. Il parco verrà arricchito dalla realizzazione di un impianto termale/centro benessere, un teatro e un accampamento sportivo per gladiatori.

Francesco Saverio Forte, dott.ssa Lisa Somma — SMARTWAY POMPEI

Tavola 4.1. Simulazione del Parco a Tema

3. Governance: Proposta pilota di legge regionale per la decompressione della densità abitativa a favore dell’ospitalità turistica diffusa Nell’ottica della resilienza e dell’innovazione sociale attiva del “privato sociale”, presente sul territorio, si propone di implementare la partecipazione dei cittadini di Pompei al suo sviluppo turistico, attraverso una legge regionale pilota che premi il mutamento di destinazione d’uso del patrimonio immobiliare da residenziale in ricettivo. Gli interventi derivanti dalla proposta concorsuale promuovono la rifunzionalizzazione dell’insediamento in favore delle attività turisticoricettive, terziarie e delle attrezzature pubbliche e di interesse pubblico. La legge si applica nel territorio comunale di Pompei, rientrante nella zona rossa ad alto rischio vulcanico della pianificazione nazionale d’emergenza dell’area vesuviana. La proposta non contiene disposizioni per l’incremento dell’edificazione a scopo residenziale ma propone un meccanismo che agevoli interventi e opere finalizzate alla decompressione della densità insediativa presente e alla riqualificazione green del patrimonio immobiliare esistente.

Francesco Saverio Forte, dott.ssa Lisa Somma — SMARTWAY POMPEI

Tavola 4.2. Il Parco a Tema

4. Risorse umane La proposta progettuale promuove l’insediamento di due campus universitari di Geologia e di Archeologia e Beni Culturali, con un’offerta di alta formazione in vulcanologia e restauro, connesso alle attività del “Grande Progetto Pompei”.

Francesco Saverio Forte, dott.ssa Lisa Somma — SMARTWAY POMPEI

Insediamento turistico del Parco a Tema

5. Ambiente La realizzazione della tramvia e della rete ciclabile determina l’abbattimento netto dell’inquinamento da ossido di carbonio. I processi di trasformazione urbana derivanti dai cambi di destinazione urbanistica determineranno processi virtuosi di rigenerazione attraverso la demolizione e ricostruzione di nuova edilizia biocompatibile, con un conseguente abbassamento dei livelli di inquinamento.

Francesco Saverio Forte, dott.ssa Lisa Somma — SMARTWAY POMPEI

Veduta del Parco a Tema

6. Cittadinanza L’asse attrezzato è implementato da un’architettura web service oriented che coniuga offerta turistica integrata su social sul web; virtualizzazione del patrimonio archeologico degli Scavi in Realtà Aumentata, servizi info e booking al turismo e alla cittadinanza attraverso l’APPompei, promozione degli eventi e dell’identità di Pompei con un canale televisivo dedicato (DT) crossmediale.

Francesco Saverio Forte, dott.ssa Lisa Somma — SMARTWAY POMPEI

Pompei Tram-way, suggestioni

Francesco Saverio Forte, dott.ssa Lisa Somma — SMARTWAY POMPEI

Pompei Tram-way, suggestioni

Francesco Saverio Forte, dott.ssa Lisa Somma — SMARTWAY POMPEI

Pompei Tram-way, suggestioni

PARCO CARDETO - TERNI - Studio Associato di Architettura e Ingegneria Longhi Giustinelli

Riqualificazione Municipio S. Valentino Torio - Onofrio Abronzo, Alina Maria Narita, Sergio Caldieri, Generoso Frigenti

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In riferimento a quanto previsto dal bando di gara e dal progetto definitivo per il recupero, riqualificazione e rifunzionalizzazione del Municipio, date le condizioni in cui versa la casa Comunale, di abbandono e degrado, parzialmente in disuso e quindi fatiscente, il tema e gli obiettivi che si pone il progetto iniziale sono il recupero della struttura e degli spazi, l’introduzione di nuove funzioni collettive,atte ad elevare la qualità della vita sociale, ricreativa, formativa e culturale, ampliando le attività peculiari prettamente amministrative, assumendo così il ruolo di “Casa della Socialità”,insomma esso individua aspetti che sono da input per la progettazione intesa al recupero strutturale e alla riqualificazione urbana, nonché alla rifunzionalizzazione. Ma l’idea progettuale è tanto giusta quanto priva di identità o qualità architettonica: infatti, per fare un esempio, l’ultimo piano del Municipioprogettato ex novo, cioè quello della sala consiliare, è il solo rappresentativo di una architettura contemporanea di qualità, incapace di dialogare con l’esistente,snodandosi dalle facciate dei piani inferiori, che risultano non valorizzate e non integrate. In realtà manca una connessione tra progettoe esistente, e nell’insieme l’aspetto architettonico e tecnologico risulta sciapo, privo di incidenza e non caratterizzante sotto il profilo dell’aspetto estetico, questo dovuto probabilmente anche al motivo di una mancanza delle risorse economiche disponibili. L’intentoè quello di ottimizzare ed esaltare l’impianto planimetrico a corte dell’edificioche è composto da tre corpi: il corpo 1 il Municipio, il corpo 2A ex caserma dei carabinieri e il corpo 2B l’ex scuola, eallo stesso tempo ridisegnare l’architettura delle facciate,integrando la parte nuova con quella esistente sottostante. Anche se bisogna precisare che,tranne il portale di ingresso, ciò che resta della vecchia facciata del municipio èsoloun lontano ricordo diquella demolita negli anni sessanta. Le proposte di varianti di miglioramento dell’aspetto estetico o della qualità architettonica e allo stesso tempo della valorizzazione architettonica del Municipio, scaturiscono da analisi e da considerazioni riguardanti vari aspetti dell’immobile: storici, urbanistici, architettonici, tecnologici; in particolare dallo studio dellatipologia planimetrica e dallo stile delle facciate cambiate nel tempo, snaturate e prive di un disegno caratterizzante che le faccia emergere e avere la giusta importanza rispetto al contesto storico circostante. Per quanto riguarda l’impianto planimetrico la Casa Comunale si presenta a forma di T con il lato lungo parallelo a via G. Matteotti asse principale del centro storico, mentre la parte retrostante è a forma di C a chiusura della corte interna, accessibile dalla stradaattraverso il portale. Interno al complesso è presente un giardino a completamento di una tipologia ricorrente nel territorio costituita da un edificio a corte con orto incluso. La corte, tipica del centro storico di San Valentino Torio,verrà valorizzata attraverso la pavimentazione in pietra lavica e con l’illuminazione con corpi a terra, insomma interventi che mettono a risalto la tipologia planimetrica. Per quanto riguarda le facciate così come meglio evidenziate nei disegni di variante di proposte allegate, verranno realizzati piccoli interventi, ad esempio quella su via Matteotti la più importante avrà un disegno pulito con linee morbide che si integra con il piano della sala consiliare,i balconi continui verranno eliminati per far spazio ai balconi singoli per ogni portafinestra. Questo intervento meglio caratterizza le facciate di geometria classica integrandosi e dialogando con il piano della sala Consiliare.

Onofrio Abronzo, Alina Maria Narita, Sergio Caldieri, Generoso Frigenti — Riqualificazione Municipio S. Valentino Torio

Onofrio Abronzo, Alina Maria Narita, Sergio Caldieri, Generoso Frigenti — Riqualificazione Municipio S. Valentino Torio

Onofrio Abronzo, Alina Maria Narita, Sergio Caldieri, Generoso Frigenti — Riqualificazione Municipio S. Valentino Torio

Edificio per attività terziarie e asilo nido a Seriate (Bg) - Marco Zanolini

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Tesi di laurea in “progettazione di strutture architettoniche complesse” che parte come risposta al concorso di progettazione “RIUSO – Mazzoleni”. Il Bando richiede l’elaborazione a livello di masterplan del progetto di riconversione del sito industriale di via Marconi (Seriate – Bergamo) di proprietà della Mazzoleni S.p.A Il sito, con una superficie territoriale di 32.340 mq, ha subito un processo di dismissione durato anni e conclusosi al termine del 2012 con lo spostamento degli ultimi uffici amministrativi. L’ambito di intervento è attualmente accessibile da via Marconi, uno degli assi viari principali di accesso all’abitato di Seriate.

Marco Zanolini — Edificio per attività terziarie e asilo nido a Seriate (Bg)

vista piazza pubblica

Ci troviamo in un contesto estremamente strategico per la città di Seriate grazie alle funzioni già esistenti nelle aree limitrofe, ad esempio il teatro Gavazzeni, il centro sportivo e la piscina comunale, la stazione dei treni, ma anche la via Decò e Canetta che collega direttamente con il centro storico, molto vicino e ben collegato. L’Area di progetto fa parte di un più grande ambito di intervento oggetto di piano attuativo risalente ai primi anni 2000 i cui lotti perimetrali sono ad un avanzato livello di esecuzione/attuazione.

Marco Zanolini — Edificio per attività terziarie e asilo nido a Seriate (Bg)

Nel lotto troviamo edifici che non presentano particolare rilevanza dal punto di vista architettonico e dell’archeologia industriale e sebbene abbiamo un certo fascino nel loro stato di abbandono si configurano come depositi e magazzini che il bando consiglia di demolire per una più libera e adeguata ri-progettazione. Il nuovo spazio pubblico, realizzato sull’area di progetto, è stato pensato per essere effettivamente usufruibile da tutti gli abitanti di Seriate e si inserisce, per posizione e capacità attrattiva, nella struttura di quello che attualmente rappresenta il vicino centro di Seriate. Il progetto crea una nuova centralità nell’area e istaura, tramite la sistemazione dei volumi e dei percorsi un rapporto stretto con il centro di Seriate;

Marco Zanolini — Edificio per attività terziarie e asilo nido a Seriate (Bg)

stato di fatto

Viene definito un sistema di percorsi interni all’area di progetto che contribuisce a connettere l’area di progetto con il resto del contesto urbano al fine di favorire il più possibile l’interazione con le funzioni vicine già presenti e del sistema del verde circostante (lungo il fiume Serio); si pone in continuità con lo spazio pubblico limitrofo (teatro) e ripensa l’unico accesso carrabile all’area di progetto situato ad est da via Marconi. Infatti i percorsi pedonali a maggior affluenza sono legati alla piazza lineare, che collega l’accesso Nord al Teatro, configurati come portali di accesso all’area, per poi insinuarsi con una micro circolazione trasversale nel parco. La circolazione carrabile superficiale è consentita unicamente attraverso un anello a basso scorrimento immerso nel verde che lambisce l’area. La creazione del parco è fondata sulla realizzazione di una fitta rete di percorsi (ciclabili e/o pedonali) capaci di collegare il nuovo insediamento con gli edifici a rilevanza pubblica esistenti e di nuova progettazione che definiscono la nuova area.

Marco Zanolini — Edificio per attività terziarie e asilo nido a Seriate (Bg)

schemi di progetto

Il dislivello del parco (di due metri) e la strada a basso scorrimento, rendono possibile un differente uso degli spazi aperti, generando una situazione di distacco dal ritmo cittadino e la vivibilità di un parco grande, isolato dove poter vivere momenti a contatto con la natura.

Marco Zanolini — Edificio per attività terziarie e asilo nido a Seriate (Bg)

planivolumetrico di progetto

L’impianto generale prevede al piano terra la presenza di spazi commerciali e pubblici a servizio non solo delle nuove residenze, ma anche dell’intera area. La disposizione dei volumi genera la permeabilità totale dell’area.

Marco Zanolini — Edificio per attività terziarie e asilo nido a Seriate (Bg)

pianta

ASILO Il fabbricato si configura come una somma di volumi facilmente riconoscibili, geometrie semplici che si sviluppano sovrapponendosi. La suddivisione in blocchi separati riflette l’organizzazione degli spazi interni, che comprendono, le tre aule, la zona comune e l’atrio, la zona della cucina, e il riposo di ciascuna sezione, i locali riservati al personale.

Marco Zanolini — Edificio per attività terziarie e asilo nido a Seriate (Bg)

_ Aree dell’apprendimento e della creatività Le aule sono concepite per essere un luogo di apprendimento dove poter sviluppare la fantasia. Gli ambienti sono stati pensati in modo tale da poter accogliere e sostenere l’io e il noi, il piccolo e il grande gruppo. hanno accesso diretto al giardino e alla zona di gioco comune. Sono inoltre adiacenti alle zone di riposo, esposte a sud per una corretta e adeguata illuminazione, colorate e arredate per garantire una facile realizzazione della crescita e della realizzazione del progetto educativo sui bimbi. _ Aree del riposo adiacenti alle aule, per consentire alle educatrici di seguire facilmente tutti i bambini. La scelta dei materassini consente di creare all’occorrenza una superficie morbida uniforme dove il bambino può gattonare, camminare, scegliere come e quando coricarsi. Le dimensioni dei materassini consentono di poterli immagazzinare agevolmente. _ Aree del gioco rappresenta un’estensione dello spazio interno, il “mondo” di cui il bambino fa parte e nel quale si muove liberamente; affaccia sul parco di quartiere, considerato invece come un’area dedicata al gioco e all‘avventura. E’ uno spazio molto ampio, trattato a verde; in questo luogo il bambino è libero di muoversi, in totale sicurezza e di esplorare un paesaggio in continuo mutamento, seguendo la natura e i suoi cicli.

Marco Zanolini — Edificio per attività terziarie e asilo nido a Seriate (Bg)

sezione asilo | sezione uffici

Il bando prevede la cessione alla Amministrazione Comunale di un edificio di Slp di almeno 1.500mq da adibire a servizi pubblici. la P.A. non ha identificato la destinazione specifica di tale edificio. Si è pertanto optato per la previsione di un edificio caratterizzato da una forte adattabilità degli spazi a nuove destinazioni ed esigenze senza che questo comprometta l’organicità del disegno complessivo dell’edificio. Si è comunque pensato di ipotizzare una destinazione da dare a questo edificio: uffici comunali aperti al pubblico. L’edificio, come si è visto, è rialzato di 7metri dal suolo e ciò comporta particolari conseguenze progettuali di cui si è obbligatoriamente tenuto conto. Dal punto di vista strutturale l’edificio è interamente racchiuso all’interno di una travatura reticolare in tubolari d’acciaio. Questa struttura poggia su cinque pilastri in calcestruzzo armato. La luce libera maggiore è pari a 34metri. Questa particolare caratterizzazione strutturale fa si che lo spazio interno sia estremamente flessibile e rimodulabile in ogni situazione, a seconda delle esigenze. Il trattamento esterno delle facciate presenta vetrate continue su tutti i fronti, schermate da un brie-soleil in PVC composto da elementi mobili.

Marco Zanolini — Edificio per attività terziarie e asilo nido a Seriate (Bg)

vista aula asilo

Marco Zanolini — Edificio per attività terziarie e asilo nido a Seriate (Bg)

Marco Zanolini — Edificio per attività terziarie e asilo nido a Seriate (Bg)

Una rotonda per la ceramica ed il territorio - Andrea Tanganelli

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Il contesto territoriale del Frignano fa parte dell’Appennino tosco-emiliano che con le sue forme fatte di montagne, balze e valli modella il paesaggio con grande spettacolarità. Gli altipiani e le rupi rocciose si alternano a campi pianeggianti e calanchi argillosi. Le sculture di arenaria e le cavità erosive sono modellate e colorate di sfumature dalla luce del tramonto.

Andrea Tanganelli — Una rotonda per la ceramica ed il territorio

Planimetria e prospetto

L’astrazione delle forme della pietra modellata dalla luce diventa la sintesi della proposta progettuale. Il progetto cerca di dare forza al concept “ceramica e territorio” attraverso l’utilizzo di quei prodotti Mirage che più valorizzano tale connubio. Il gres porcellanato della Mirage, in molti suoi prodotti, si ispira alla pietra naturale raccogliendone e riproponendo la bellezza e suggestione.

Andrea Tanganelli — Una rotonda per la ceramica ed il territorio

Vista assonometrica

Le montagne dell’Appennino diventano, nel progetto, delle pareti di pietra, 5 parallelepipedi sfalsati posti al centro della rotonda. Le 5 pareti sono poste perpendicolarmente alla strada che proviene da Modena e di conseguenza anche alla S.S. 12 verso l’Abetone. Lo sviluppo longitudinale delle pareti indica la direzione per la Mirage verso via Bottegone.

Andrea Tanganelli — Una rotonda per la ceramica ed il territorio

Vista ravvicinata

La struttura delle pareti è realizzata con setti di legno massiccio composte da un sistema multistrato di tavole piallate e squadrate, unite tra loro tramite viti in legno, tutto reciclabilie al 100%. il rivestimento delle pareti prevede lastre di vari formati, colori e fintiture con spessore 1 cm. A un estremo della parete più alta è posto il logo Mirage in acciaio pantografato retroilluminato.

Andrea Tanganelli — Una rotonda per la ceramica ed il territorio

Planimetria

Intorno alle pareti radialmente sono poste delle lastre di gres strutturato 120×60cm accoppiate poste di coltello. La perpendicolarità e il fissaggio delle lastre a terràè garantito da gabbie metalliche affogate nel massetto. Tra le pareti e le lastre sono poste delle linee di luce a led incassate a terra con vetro calpestabile opalino che mitiga l’effetto di luce diretta. Il piano di calpestio prevede una pendenza verso i lati del 2-3% ed è interamente rivestito in mosaico.

Andrea Tanganelli — Una rotonda per la ceramica ed il territorio

Vista notturna

Andrea Tanganelli — Una rotonda per la ceramica ed il territorio

Vista notturna

Unitè d'Habitation - wedges house - Piero Speranza, Corinne Piera Speranza, sas&a - Stidio di Architettura Speranza Associati

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Le Unitè d’Habitation, progettate sono dei cunei residenziali con atelier per artisti.

Piero Speranza, Corinne Piera Speranza, sas&a - Stidio di Architettura Speranza Associati — Unitè d'Habitation - wedges house

Piero Speranza, Corinne Piera Speranza, sas&a - Stidio di Architettura Speranza Associati — Unitè d'Habitation - wedges house

Piero Speranza, Corinne Piera Speranza, sas&a - Stidio di Architettura Speranza Associati — Unitè d'Habitation - wedges house

Piero Speranza, Corinne Piera Speranza, sas&a - Stidio di Architettura Speranza Associati — Unitè d'Habitation - wedges house

Piero Speranza, Corinne Piera Speranza, sas&a - Stidio di Architettura Speranza Associati — Unitè d'Habitation - wedges house

Piero Speranza, Corinne Piera Speranza, sas&a - Stidio di Architettura Speranza Associati — Unitè d'Habitation - wedges house

Piero Speranza, Corinne Piera Speranza, sas&a - Stidio di Architettura Speranza Associati — Unitè d'Habitation - wedges house

Piero Speranza, Corinne Piera Speranza, sas&a - Stidio di Architettura Speranza Associati — Unitè d'Habitation - wedges house

CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE - Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada

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Le richieste dell’Amministrazione di Villacidro, contenute nel bando di concorso, sono relative alla realizzazione di un centro civico, più precisamente di un teatro polivalente e di un parcheggio per 100 posti auto. Occasione di riqualificazione urbana in termini eco-sostenibili e a basso impatto. Un progetto che coinvolga il sistema dei percorsi, delle accessibilità, delle emergenze e del verde esistente, in una riorganizzazione del tessuto urbano quale luogo di aggregazione svincolato dalle iniziative teatrali. L’area è costituita da preesistenze arboree che facevano parte di orti e frutteti legati all’ex palazzo Vescovile con un andamento in declivio e in parte terrazzato. Le caratteristiche del sito e le richieste del Bando, in parte descritte in precedenza, hanno spinto a definire una idea di progetto che, recepita la naturalità e le preesistenze del luogo, possa restituire un organismo edilizio che dialoga con il sito. Il progetto, in un avvicendarsi tra artificiale e naturale, si pone l’obbiettivo di costruire un segno progettuale che non è il mimetizzarsi con il “sistema del verde” ed il tessuto edilizio consolidato, ma di fondersi con il paesaggio urbano nel suo complesso. Paesaggio che per sua natura è“progettato” e di cui il verde è parte integrante così come lo è il tessuto edilizio storico. Il progetto, pertanto, si inserisce come gesto di riqualificazione del contesto urbano pur con una propria autonomia formale, che recepisce il “muro” come segno vernacolare della città storica, nelle sue accezioni più ampie. Il muro che racchiude un orto, un giardino, che definisce una architettura oppure quando stabilisce una relazione e restituisce una immagine, accostandosi ad una strada ad un marciapiede, definendo spazi di vita cittadina . Il muro, nel progetto, delimita, dialoga, apre, spazi esterni e spazi interni nel suo definire e definirsi, divenendo rappresentazione viva del disegno sia alla scala urbana che alla scala architettonica. La “copertura verde”è l’altro elemento conduttore del progetto in quanto stabilisce una continuità con gli orti e il verde presente nel contesto. Sfruttando i dislivelli esistenti del terreno, l’inserimento dei volumi architettonici del Centro Civico e del Parcheggio, è mitigato dall’utilizzo delle coperture a verde siano esse orto botanico,pergolato, frutteto o giardino, in un rapporto simbiotico col verde esistente sull’area di progetto e in relazione con il sistema del verde urbano. Un altro aspetto fondamentale del progetto riguarda gli aspetti legati al contenimento dei consumi energetici prevalentemente in termini passivi: le coperture ” a tetto giardino” come regolatrici del microclima degli ambienti sottostanti, le masse murarie esterne ad alta densità realizzate con materiali ad elevata prestazione coibente, le vetrate mai esposte direttamente all’ irraggiamento solare e l’ impiego di pannelli fotovoltaici e solare termico posti in coperturaGli accessi all’area e alle nuove funzioni, parcheggio e Centro Civico di progetto, sono previsti tenendo conto delle strade e dei marciapiedi esistenti, rafforzando le loro caratteristiche distributive in funzione del recupero a nuova vita dell’area di progetto. Il sistema dei percorsi pedonali si pone in relazione alle diverse funzioni e ai diversi luoghi del progetto. La diversità delle funzioni, articolate anche dal punto di vista plano-altimetrico, sono parte di un organismo la cui fruibilitàè fluida e organica. L’ingresso carrabile al parcheggio e al teatro, tiene conto dell’attuale assetto viario e del progetto del nuovo rondò senza che siano necessari nuovi interventi sulla viabilità. L’edificio Centro Civico/Teatro ha una capacità, come richiesto, di 300 posti. La sala è stata progettata per la massima flessibilità di utilizzo, dai convegni alla musica. Le soluzioni proposte, dal punto di vista dell’acustica, tendono a privilegiare e a rispondere, in termini di sonorità, alle caratteristiche della voce. L’uso dei laboratori legati all’attività del Centro Civico, è garantito da ingressi autonomi, oltre che da collegamenti interni al teatro stesso; nel sistema dei laboratori è previsto l’utilizzo di spazi ricavati dal recupero dell’edificio dell’ex carcere. Il caffè bar del teatro è stato pensato anche per un uso indipendente dalla sala del Centro Civico. Esso infatti, pur essendo parte integrante del foyer ha la possibilità di un suo ingresso autonomo. Posto al Piano superiore, si affaccia attraverso una terrazza pergolata sul fronte del Rondò. Durante l’attività della sala, il bar è collegato al teatro tramite una passerella in quota che attraversa il foyer e lo collega alla sala. Il parcheggio, per un numero di 100 posti, è distribuito su due piani, collegati da una rampa interna veicolare, da un ascensore e da scale poste ai vertici del manufatto. L’ingresso carrabile, come da progetto, consente l’uso del parcheggio in maniera autonoma dall’uso del Centro Civico; un’ Opera di Urbanizzazione al servizio della città. Il progetto rafforza questo suo ruolo cittadino collegando con ascensori e scale interne, i posti macchina con il parco-giardino soprastante, posto in copertura.Il recupero dell’orto botanico esistente è uno degli elementi portanti del progetto. Oltre all’orto esistente si possono individuare altre zone aventi una loro peculiarità: – il giardino arabo e agrumeto nell’area contigua al palazzo dell’ex Vescovado, che viene così coinvolto nel progetto di recupero urbano, sia in termini morfologici che funzionali; - orti urbani terrazzati; - terrazza belvedere con il labirinto; - l’orto delle piante aromatiche. Il sistema dei percorsi pedonali, delle rampe gradonate e dei sentieri in quota, connette le diverse parti del progetto ponendosi in relazione e continuità con i percorsi pedonali urbani esistenti.

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE

Frederic Barogi, Pietro Pezzi, Davide Spada — CONCORSO DI IDEE PER LA PROGETTAZIONE DI UN CENTRO CIVICO COMUNALE E RIQUALIFICAZIONE DELL'AREA URBANA CIRCOSTANTE


Morgana - Massimiliano Dellamaria

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MORGANA: l’idea del progetto si basa sull’effetto ottico “FATA MORGANA”, una forma complessa e insolita di MIRAGGIO che avviene in una fascia ristretta sopra l’orizzonte. Le immagini diventano irriconoscibili all’occhio umano e in continuo movimento, MUTANDOFORMA e aspetto passando dalla compressione all’ALLUNGAMENTO.

Massimiliano Dellamaria — Morgana

Prospetto

Massimiliano Dellamaria — Morgana

Tavola di progetto

Massimiliano Dellamaria — Morgana

Vista

Enopolium - Maria Laura Castelli, Marco Grippo

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Enopolium è un bistrot situato in un edificio dal forte carattere industriale a ridosso della città storica. Un tempo adibito ad autosalone viene trasformato in ristorante mantenendone i caratteri architettonici.

Maria Laura Castelli, Marco Grippo — Enopolium

Enopolium, la sala

Ideato da tre innovatori gastronomici , offre dalla colazione al dopo cena solo prodotti di stagione. La sala è definita da pareti laterali espositive in legno e dal bancone rivestito in metallo. Al centro il “ tavolo sociale “ può assumere varie configurazioni in funzione delle diverse esigenze.

Maria Laura Castelli, Marco Grippo — Enopolium

Enopolium, la sala

Legno e metallo sono stati i materiali privilegiati per questo tipo di intervento. Elementi artigianali di dettaglio, quali il sistema di illuminazione perimetrale, sono stati verniciati con tonalità ruggine, contribuendo a creare un’ atmosfera calda ed accogliente.

Maria Laura Castelli, Marco Grippo — Enopolium

Enopolium, la parete espositiva

Maria Laura Castelli, Marco Grippo — Enopolium

Enopolium,il tavolo sociale

Maria Laura Castelli, Marco Grippo — Enopolium

Enopolium, pianta

Maria Laura Castelli, Marco Grippo — Enopolium

Enopolium, sezione trasversale

Maria Laura Castelli, Marco Grippo — Enopolium

Enopolium, sezione longitudinale

Maria Laura Castelli, Marco Grippo — Enopolium

Enopolium, il bancone

Alban Guého Architecte - alban guého

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The Helsinki Guggenheim Museum proposed site is located on under-utilized docks of the Etelasatama South Harbour. The site is caught between key areas such as the Market Square, the Tahititornin Vuori Park and the Olympia Terminal. We judge important to redefi ne this pedestrian- hostile environment currently occupied by parking lots and storage warehouses to interconnect the different abutting areas and restore a human scale on this former industrial waterfront. Our first intention is to work with the surroundings, connect the different neighborhoods, create perspectives towards the sea and a strong new vibrant landmark. An iconic building that structures the urban fabric guides the local inhabitants and attracts the tourists.

alban guého — Alban Guého Architecte

Guggenheim Helsinki

alban guého — Alban Guého Architecte

alban guého — Alban Guého Architecte

Axonometric view

alban guého — Alban Guého Architecte

Section

alban guého — Alban Guého Architecte

Concept

alban guého — Alban Guého Architecte

Level 6

alban guého — Alban Guého Architecte

Section

alban guého — Alban Guého Architecte

Concrete Model

alban guého — Alban Guého Architecte

Concrete Model

Manutenzione Straordinaria e ampliamento Villa in Osmate (Va) FR - Paolo Giuliano

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L’integrazione ed il rispetto dell’intorno ambientale, unito alla scelta dei colori e materiali di particolare pregio, hanno diretto il progetto e conformato l’aspetto estetico/architettonico di tutto l’intervento. La morfologia dell’impianto proposto, che consente l’aggregazione di corpi e figure edilizie e l’orientamento più favorevole al percorso solare sono gli elementi costitutivi e la presenza del lago di Monate sembra essere fondativa per il progetto.

Paolo Giuliano — Manutenzione Straordinaria e ampliamento Villa in Osmate (Va) FR

Render proposta

Paolo Giuliano — Manutenzione Straordinaria e ampliamento Villa in Osmate (Va) FR

Render proposta

Paolo Giuliano — Manutenzione Straordinaria e ampliamento Villa in Osmate (Va) FR

Render proposta

Paolo Giuliano — Manutenzione Straordinaria e ampliamento Villa in Osmate (Va) FR

Render

Paolo Giuliano — Manutenzione Straordinaria e ampliamento Villa in Osmate (Va) FR

Render proposta

Paolo Giuliano — Manutenzione Straordinaria e ampliamento Villa in Osmate (Va) FR

Render proposta

Paolo Giuliano — Manutenzione Straordinaria e ampliamento Villa in Osmate (Va) FR

Pianta piano terra proposta

MOON – Christmas lights - Ben Busche / Brut Deluxe

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Our installation, called Moon, was designed specifically for Gran Via by commission of the City of Madrid. It consists of 31 different light motives that, as a whole, acts like a flip book at urban scale of 31 images. Instead of flipping through the pages with the thumb to produce a primitive cinematographic illusion of motion or animated pictures, with Moon it is the spectator itself that creates this effect by moving himself along the street.

Ben Busche / Brut Deluxe — MOON – Christmas lights

Instead of a typical Christmas light installation, consisting of a determined design which is repeated n-times along a street, we created an installation that changes at each point of the route that is perceived completely only with time and by displacement.
The sequence of images represents a trip to the moon.

Ben Busche / Brut Deluxe — MOON – Christmas lights

Additionally to the displacement of the spectator, the installation utilizes the specific topography of Gran Via with its respective rises from each end; at Plaza España and the crossing with Alcala Street and its most elevated point located at half way, between the Telefonica Building and Plaza Callao. In so doing, the sequence of light motives produces an effect of approximation (zoom in) to the moon, coinciding with the rise of the street, and inversely, of departure (zoom out) with the descent.

Ben Busche / Brut Deluxe — MOON – Christmas lights

Ben Busche / Brut Deluxe — MOON – Christmas lights

Ben Busche / Brut Deluxe — MOON – Christmas lights

Ben Busche / Brut Deluxe — MOON – Christmas lights

Ben Busche / Brut Deluxe — MOON – Christmas lights

Ben Busche / Brut Deluxe — MOON – Christmas lights

Ben Busche / Brut Deluxe — MOON – Christmas lights

Ben Busche / Brut Deluxe — MOON – Christmas lights

Restauro conservativo delle facciate Villa Rospigliosi, Candeglia, Pistoia - Alessandro Suppressa

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Il fronte nord della Villa Rospigliosi era interessato non solo da fenomeni di compromissione dell’apparato decorativo a causa dell’elevato degrado da invecchiamento, ma anche da interventi incoerenti di nuova intonacatura compiuti nei decenni passati oltre a modificazioni della partitura architettonica date dalle aperture in corrispondenza del vano scale e dell’ultimo piano.

Alessandro Suppressa — Restauro conservativo delle facciate Villa Rospigliosi,  Candeglia, Pistoia

Veduta del fronte nord della Villa dopo il restauro

Non potendo ripristinare lo stato originario, in quanto le aperture corrispondono a dei vani attualmente utilizzati ai fini ricettivi, è stato realizzato un intervento di ripristino delle cornici a finto bozzato. A seguito di un’approfondita campagna di saggi, rimuovendo la colorazione dal tono giallastro eseguita nel corso del secolo scorso, è stata riportata alla luce una tonalità più chiara sulla quale è stata impostata la nuova configurazione.

Particolare attenzione è stata posta alla riproposizione dell’apparato decorativo ricostruito sulla base delle porzioni rimaste ancora leggibili, proponendo una differenziazione di tono tra le parti originarie e quelle ricostruite.

Intervento di manutenzione straordinaria e restauro conservativo, coperture e facciate Complesso Istituto Mantellate Pistoia – Palazzo del Priorino - Alessandro Suppressa, arch.Antonella Galli

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L’intervento consta in un restauro conservativo delle facciate del Palazzo del Priorino e degli immobili adiacenti con rifacimento delle tinteggiature e consolidamento dell’apparato decorativo in pietra, intervento di ripassatura delle coperture con formazione di massetto alleggerito tale da consentire la posa della guaina impermeabilizzante e sistemazione delle gronde.

Alessandro Suppressa, arch.Antonella Galli — Intervento di manutenzione straordinaria e restauro conservativo,  coperture e facciate Complesso Istituto Mantellate Pistoia – Palazzo del Priorino

Veduta del fronte del Palazzo su Corso Silvano Fedi prima dell'intervento

Lo stato degli intonaci nel complesso risulta essere in buono stato di conservazione ad esclusione della parte basamentale nella quale si evidenzia l’azione disgregante dell’umidità di risalita. Viene dunque eseguita la stonacatura delle parti ammalorate, la pulitura della muratura tramite scarnitura dei giunti, la spazzolatura e la stesura di nuovo intonaco a base di calce macroporoso ad alta traspirabilità. È quindi applicata sull’intera superficie la tinteggiatura a base di calce nelle cromie similari a quella esistente.

Alessandro Suppressa, arch.Antonella Galli — Intervento di manutenzione straordinaria e restauro conservativo,  coperture e facciate Complesso Istituto Mantellate Pistoia – Palazzo del Priorino

Vista del Palazzo del Priorino angolo via delle Logge dopo l'intervento

Su tutta la superficie lapidea si applica il ciclo restaurativo mediante pulitura di patine di sporco e depositi superficiali, preconsolidamento delle parti decoese e in presenza di sollevamenti, l’imperniatura mediante barre filettate in acciaio inox per parti di modellato e cornicioni in fase di distacco, sigillatura dei giunti, di macrofessurazioni e applicazione di consolidante (silicato di etile) e protettivo idrorepellente finale. Per le parti mancanti di modellato delle cornici si prevede la ricostruzione.

L’intervento in copertura vede lo smontaggio dei coppi e tegole e delle marsigliesi nel corpo di fabbrica adiacente al palazzo, posto su Corso Silvano Fedi, la pulizia della parte superiore dello scempiato in cotto o in laterizio, la stesura di massetto alleggerito armato con rete in acciaio a maglia fine, la posa di una guaina impermeabilizzante e il riposizionamento del manto opportunamente integrato, la sostituzione di canali e discendenti ove danneggiati con elementi in rame riproponendo gli attuali posizionamenti, compresa sistemazione di linee vita.


Antoine - BUREAU A

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The mountains have the power to call for feelings of fascination and fear at the same time. Switzerland has a strong tradition of observing the Alps, living with them, hiding inside them. The awe and the anxiety that this monumental landscape appeals is reflected in the writings of Charles-Ferdinand Ramuz, one of the most important Swiss writers. His novels, Derborence, describes the massive rock fall that covered the pastures of the valley of Lizerne in 1714. Antoine, the main character, survives seven weeks under the rocks before he manages to reach his village, and life.

BUREAU A — Antoine

ANTOINE is a tribute to the alpine experience and to the writer. The small wooden cabin, big enough for the life of one man, is hidden inside a projected concrete rock. Referring to the long lasting Swiss tradition of hidden bunkers, the project integrates the highly urbanised landscape of the Alps. Already described by the French philosopher Paul Virilio in 1975, military architecture conducted by principles of camouflage has, for long, fascinated the architects.

BUREAU A — Antoine

ANTOINE creates an alpine shelter, a precarious «Existenzminimum» somewhat subversive in its use where one can freely enter and hide. It contains the very basic architectural elements – fire place, bed, table, stool, window – but demands to the visitor some risk taking as the rock hangs literally on the rock fall field.

BUREAU A — Antoine

ANTOINE was a commission by the artist residency Verbier 3d Foundation. It was self-built in the village and transported to the high-altitude sculpture park. The 6 weeks residency allowed for the construction of what can be considered an inhabited sculpture that follows the tradition of architecture-sculpture described by artist André Bloc and developed physically by André Bloc and Claude Parent.

BUREAU A — Antoine

BUREAU A — Antoine

BUREAU A — Antoine

BUREAU A — Antoine

BUREAU A — Antoine

BUREAU A — Antoine

BUREAU A — Antoine

BUREAU A — Antoine

BUREAU A — Antoine

BUREAU A — Antoine

BUREAU A — Antoine

BUREAU A — Antoine

BUREAU A — Antoine

BUREAU A — Antoine

Restauro delle parti esterne della Cappella del SS.Crocifisso Ex convento delle Monache da Sala - Pistoia - Alessandro Suppressa, arch.Antonella Galli

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Restaurata per volontà della famiglia Rutati, nella persona della Badessa Maria Alma Costante, come descritto nell’epigrafe in marmo al centro dell’aula, la cappella fu portata a termine probabilmente entro il 1753, ricordando, negli apparati decorativi esterni ed interni, la chiesa del Carmine. Per molti decenni, l’Oratorio del Crocifisso, è rimasto appartato con la dignità di una nobile presenza, a fare da sfondo alla piazzetta racchiusa dall’imponente volume del Liceo Forteguerri (ex Monastero), ogni giorno aggredito da un lento e progressivo processo di degrado.

Alessandro Suppressa, arch.Antonella Galli — Restauro delle parti esterne della Cappella del SS.Crocifisso  Ex convento delle Monache da Sala - Pistoia

Lavori di restauro ultimati

L’abbandono e l’incuria nel tempo hanno determinato varie forme di deterioramento sia nei paramenti murari esterni in cui per molti tratti è visibile addirittura la tessitura muraria, che negli stucchi e nelle pitture finto marmo dell’interno.

Alessandro Suppressa, arch.Antonella Galli — Restauro delle parti esterne della Cappella del SS.Crocifisso  Ex convento delle Monache da Sala - Pistoia

Le fasi di restauro dell'Oratorio

Il progetto di conservazione e di consolidamento prevede quindi in successione la fasi di: asportazione, pulizia, consolidamento, aggiunta, protezione, riguardanti gli intonaci e il modellato esterni, il portone ligneo e le finestre, la copertura.

The POP-UP House - TallerDE2 Arquitectos

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‘POP-UP House’ is a full refurbished flat for a recently emancipated thirty something person, located in a mid-20th century residential building in Madrid. ‘POP-UP House’ is an experiment which deals with two crossed interests: on one hand, it tests the infiltration of a thin and gathering domestic infrastructure [1]; on the other hand, it explores the sociological reality linked to the increased number of one-person homes in metropolis -known as “single phenomenon” [2].

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

[1] Building a Thin Domestic Infrastructure
First of all, by erasing the dispensable partitions related to an obsolete domesticity, we get rid of those traces foreign to the new inhabitant. Only structure, supply connections and client’s obsessions remain.

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

Infrastructural units that form a one-person dwelling are defined in the way of Toland Grinell’s matching traveling trunks, specialized elements with a unique function that occupy their surrounding space when they are opened. Here, traditional components that form a room become independent and dispersed, providing new domestic opportunities. We do not take a bathroom as a whole, but as an addition of a shower, a washbasin, a toilet, a mirror, a bathroom cabinet, etc. These individual components build up a catalogue as a communication tool, with which the client interacts by choosing, discarding and redefining. Fifty-four of these units are assembled into a gathering element, infrastructural more than aesthetical, dense and operative. This interactive entity is infiltrated into the dwelling and folds it up small in the way of a labyrinth, disorienting to whom gets into it, sometimes it encloses you, others It throws you out.

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

This gathering element does not move, however it is unfolded. It is affixed to the supply connections and arranges a generic space around it –a laboratory for experiences, relationships, tolerances, overlaps and multiplicities. This space is activated when the dweller turns the infrastructural devices on. By opening and closing, extending and contracting, sliding and folding it up, the home is restructured, expanded, fragmented, connected or isolated. Here, the room does not contain a wardrobe, but the wardrobe contains a room.

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

This domestic infrastructure is thin. Slimming strategy is focused on usable elements (such as interior partitions, supply pipes and ducts, shafts, etc.) and it pursues the optimization of acoustic, insulating, organizational and connective features of the architectural elements. Few more than a 50% of usable area in the previous traditional dwelling was available space -enclosed into tight rooms; now, 77% of usable area is open and available for a free appropriation in the new configuration.

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

This infrastructure of daily life is built up with a unique material economical and versatile, oriented strand boards. While exterior image is uniform, only specialized handles reveal the opening system of every device, interiors are distinguished. Tiles and wallpaper provide this inner space with colour and design typical of the elegant linings of classic suitcases.

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

[2] Single Phenomenon
Higher development of countries is related to the global phenomenon of the increase in one-person housing for single residents. Apart from the extended phenomenon of sharing flats, internet and social networks encourage a recent domestic option which probes that “living alone doesn’t mean being alone”; living alone is a new model fed by the increased people life expectancy, the stronger women emancipation and the higher number of independent people who don’t want to share.

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

In countries such as Germany, France, UK and Japan, around 40% of current homes are occupied by single people. USA has 30 millions of “singles”. Surprisingly, instead of the current economic crisis, the number of this kind of homes is growing in Spain.

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

‘POP-UP House’ doesn’t try to design an optimum unique protocol of domesticity, however, it tries to test a proposal that explores the potentials of this reality.

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

TallerDE2 Arquitectos — The POP-UP House

Chiesa dei SS.Filippo e Prospero a Pistoia Realizzazione della nuova illuminazione interna - Alessandro Suppressa

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Nella chiesa dei SS. Prospero e Filippo la funzione liturgica è molto ridotta e si limita alla sola messa domenicale e alle solennità. Pur dovendo rispondere a tale esigenza primaria, il progetto illuminotecnico ha tenuto presente soprattutto la forte valenza artistica, incentrata sul ciclo di affreschi, voluti dal cardinale Fabroni dal 1722 al 1765 ad opera di Giovanni Domenico Ferretti, che costituisce uno degli esempi più completi e meglio conservati di decorazione settecentesca in toscana.

Alessandro Suppressa — Chiesa dei SS.Filippo e Prospero a Pistoia Realizzazione della nuova illuminazione interna

Tavola di analisi delle pitture murarie interne

Il nuovo sistema di illuminazione vuole determinare un’atmosfera di serena contemplazione delle volte affrescate, ricercando una distribuzione luminosa sufficientemente omogenea, evitando concentrazioni di luminanze puntuali eccessive, che esaltino l’insieme della composizione, già caratterizzata da una forza espressiva di “antica derivazione michelangiolesca”.

Un’altra scelta progettuale è stata quella di posizionare corpi illuminanti di contenuta dimensione in grado di non interferire eccessivamente con le linee architettoniche, anche se questo ha comportato l’adozione di un maggior numero di punti luce, sfruttando l’aggetto dei cornicioni e dei capitelli per il loro alloggiamento e per il passaggio dei cavi di alimentazione. Il nuovo sistema di apparecchiature convive con la presenza di corpi illuminanti di più antica formazione, per i quali è prevista la conservazione e la rifunzionalizzazione impiantistica.

ABITAZIONI PLURIFAMILIARI - Mauro Testa, CORRADO BATTAGLIA

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