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Inside Nature - Johan Meisel

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The building is placed in nature. As the years pass by it slowly and inevitable becomes an integrated part of its surroundings. The hiker will find a John Bauer like camp to rest in for the night.

Johan Meisel — Inside Nature

Program – The building is intended to be used as a camp. It can be one or more depending on the needs. As an addition a smaller version of the building is being turned into a disguised vending machine. Chocolate and soda for hungry hikers.

Johan Meisel — Inside Nature

Transportation – After completion the building is flown to the chosen sight.

Johan Meisel — Inside Nature

Placing – The ellipsoid, with its solid and non directional strength, makes it possible for a diverse placing in an uneven context.

Johan Meisel — Inside Nature

Construction – Concrete steel is sprayed with concrete containing insulation. The ellipsoidal shape gives a strong and flexible structure.

Johan Meisel — Inside Nature


Riorganizzazione degli spazi di accesso visitatori e nuovo ascensore presso l'Acquario di Genova - SIBILLASSOCIATI srl

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La COSTA EDUTAINMENT, con il mese di agosto, ha realizzato la prima parte di una serie di interventi volti alla completa riqualificazione degli spazi a terra sottostanti il sedime della struttura costituita dal percorso di visita e dalle vasche dell’Acquario di Genova. Gli interventi sono volti in generale a migliorare e riqualificare l’intera struttura relativamente a tutti i percorsi dell’ambito alla radice di Ponte Spinola e lungo il suo asse principale.

SIBILLASSOCIATI srl — Riorganizzazione degli spazi di accesso visitatori e nuovo ascensore presso l'Acquario di Genova

L’intervento è consistito principalmente nell’installazione di un nuovo impianto ascensore dotato di due passerelle di collegamento all’edificio Acquario. La nuova ascensore consente di eliminare definitivamente le problematiche di accesso alle persone diversamente abili ed alle famiglie che effettuano la visita con bambini in passeggino diventando anche punto di vista panoramico sull’area del porto antico. Si è pure intervenuti sulla rampa di scala di accesso pedonale ricollocandola planimetricamente secondo un ben preciso schema di flussi. Le opere, progettate dalla SIBILLASSOCIATI e supervisionate dall’Architetto D. Magnano dello Studio Piano, sono consistite principalmente nell’installazione di una doppia struttura in acciaio, parzialmente tamponata con vetri, particolarmente esile che costituisce sostegno dell’impianto ascensore. La struttura ben si inserisce nel contesto dell’edificio esistente conservandone le caratteristiche architettoniche del progetto originale. L’intervento si è concluso anche con la ricollocazione delle transenne fisse esistenti, al fine di consentire un miglioramento della percorrenza pubblica sul fronte a mare della città. E’ stata pure sostituita la guardiola ai piedi della scala di accesso dotandola di caratteristiche estetiche idonee allo spazio così riqualificato.

SIBILLASSOCIATI srl — Riorganizzazione degli spazi di accesso visitatori e nuovo ascensore presso l'Acquario di Genova

NUOVO ALBERGO A TERRALBA - SIBILLASSOCIATI srl

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Il piano particolareggiato di Terralba ad Arenzano ha riguardato la realizzazione di un ampio complesso residenziale destinato essenzialmente a seconde case e caratterizzato da ampi spazi dedicati al riposo, al gioco ed al nuoto in periodo estivo. Il progetto di variante riguarda una parte del lotto di circa mq 8.000 posizionata lungo la Via del Giappone nelle vicinanza dell’ospedale “la colletta” di Arenzano. Il progetto prevede la realizzazione di una struttura ricettiva di capacità di 46 posti letto a servizio sia del turismo di Arenzano sia delle famiglie che usufruiscono dei servizi del vicino ospedale. L’intervento si completa con la realizzazione di un locale commerciale sulla copertura della struttura ricettiva ed in continuità di linguaggio architettonico con la stessa e con la realizzazione di un parcheggio pubblico, a servizio del complesso per 100 p.a. Il tema architettonico è fortemente influenzato dai vincoli infrastrutturali ed orografici dell’area disponibile: la stessa infatti, pur godendo di buone qualità, in termini di panoramicità, dimensioni e vicinanza alle principali vie di scorrimento risulta vicina all’autostrada Genova-Ventimiglia ed, in parte, su terreno acclive. Il progetto sfrutta questa peculiarità realizzando un’edificio che in maniera volumetricamente discreta, si appoggia al dislivello esistente riducendo così l’impatto del costruito sull’ambiente. L’edificio ottimizzato nella sua forma per sfruttare al meglio la radiazione solare e pensato già in questa fase di pianificazione per soddisfare sia i requisiti di risparmio energetico sia i requisiti qualitativi che una struttura moderna deve avere si sviluppa per linee orizzontali assecondando la geografia del territorio. L’utilizzo del legno, sia come rivestimento che come schermatura, visiva e solare, consente insieme alla semplicità volumetrica l’uniformità architettonica dell’edificio. La rinaturalizzazione degli spazi esterni mediante l’utilizzo e la ripiantumazione delle piante locali e mediante la ricreazione dei muri in pietra tipici genovesi completa l’intervento.

SIBILLASSOCIATI srl — NUOVO ALBERGO A TERRALBA

SIBILLASSOCIATI srl — NUOVO ALBERGO A TERRALBA

SIBILLASSOCIATI srl — NUOVO ALBERGO A TERRALBA

“Una rotonda per la ceramica ed il territorio” - Pietro Petrianni

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Il Concorso, che ha come oggetto la valorizzazione dell’arredo della rotatoria all’ingresso della zona del Frignano e dell’azienda Mirage, nasce con la finalità di interpretare la connessione tra il territorio e il rapporto della ceramica con esso stesso.

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista Planimetria

Il Parco Regionale del Frignano offre dunque per la sua vastità una notevole visione di spunti e ispirazioni legate a un ambiente botanico molto interessante dove la combinazione dell’ambiente alpino con quello dell’appennino centrale unisce come solo la natura sa fare specie mediterranee con quelle tipicamente alpine creando ambienti diversi tra loro e di particolare pregio. Dunque la mescolanza di tanti elementi diversi in un insieme di grande valore ambientale e paesaggistico.

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_A

Il concept della rotonda prende spunto dalla possibile volontà di poter unire e vedere attraverso il semplice girare attorno ad una rotatoria un susseguirsi di situazioni, ambienti, piante, fiori e alberi disposti su una collinetta terrazzata a forma esagonale che sulla sua sommità ospita un boschetto di faggi. Il marciapiede attorno alla rotatoria di 2 metri circa, con lieve pendenza verso la strada, è rivestito con materiale Mirage Xgone Latte 06 bocciardato.

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_B

La struttura esagonale, a memoria degli alveari, è rivestita con materiale Mirage Black & White tk 200 montato senza fughe, ad eccezione della parte esagonale a livello del marciapiede che è rivestita invece da materiale Mirage Evo 2/e Allways 03 bench.

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_notturna

I Materiali Mirage scelti sono volutamente neutri nei colori, tranne il riferimento al faggio con il materiale Evo/2, per evidenziare e mettere meglio in mostra i colori della natura, anche se la notevole gamma Mirage consente e merita sicuramente un notevole approfondimento per uno studio cromatico di diverse soluzioni anche modificabili nel tempo, così da consentire all’azienda una vetrina all’aperto, dove di volta in volta presentare le novità e i prodotti del momento.

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_notturna

Ulteriormente si potrebbe usare come rivestimento il prodotto HY-PRO 24, viste le sue qualità fotocatalitiche, antinquinanti, igienizzanti e autopulenti del biossido di titanio aggiunte al gres porcellanato in previsione della durabilità e manutenzione della rotatoria. Nelle tavole è rappresentato uno studio della rotatoria in situazione diurna e notturna con uso di lampade led ad illuminare in modo diretto ed indiretto la struttura alveare e il boschetto di faggi nonché la sede stradale con i pali lungo i marciapiedi.

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_notturna

Infine, sebbene normalmente una rotatoria sia deputata al miglioramento del traffico in un incrocio stradale, in questo progetto d’idee ci sono la volontà e l’auspicio di pensare a una rotatoria fruibile dalle persone in particolari eventi o situazioni, dove limitando la percorribilità, si possa vivere questo spazio come un luogo vivibile d’incontro una sorta di “piazza”.

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_C

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_D

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_E

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_notturna

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_notturna

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_notturna

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Concept_1

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Concept_2

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

prospetto

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

vista_notturna

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

vista_alto_notturno

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Prospettiva

IL SECOLO XIX - REDAZIONE CONVERGENTE E SPAZI AMMINISTRATIVI - SIBILLASSOCIATI srl

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Ristrutturazione degli spazi amministrativi e della redazione del quotidiano IL SECOLO XIX a Genova

SIBILLASSOCIATI srl — IL SECOLO XIX - REDAZIONE CONVERGENTE E SPAZI AMMINISTRATIVI

SIBILLASSOCIATI srl — IL SECOLO XIX - REDAZIONE CONVERGENTE E SPAZI AMMINISTRATIVI

Photo by Ernersta Caviola. © SibillAssociati Srl

SIBILLASSOCIATI srl — IL SECOLO XIX - REDAZIONE CONVERGENTE E SPAZI AMMINISTRATIVI

Photo by Ernesta Caviola. © SibillAssociati Srl

SIBILLASSOCIATI srl — IL SECOLO XIX - REDAZIONE CONVERGENTE E SPAZI AMMINISTRATIVI

Photo by Ernesta Caviola. © SibillAssociati Srl

Auguri di buon Natale e felice 2015 - Studio Cadei Associati

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Auguriamo un Natale pieno di gioia e un proficuo 2015.

Studio Cadei Associati — Auguri di buon Natale e felice 2015

Natività con S. Francesco e S Lorenzo – 1600-1909? – Caravaggio

Una stretta di mano.

Arch. Rudj Cadei e Geom. Michele Cadei

20VPO - 20 Social Housing Units - kauh arquitectos

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This building for 20 rental social housing units is resolved by paying attention to scale and proportion and taking into account the strict parameters that this kind of project entails, rigid local planning regulations as well as a very limited budget.

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

Location Plan

The setting, an area of new developments in Conil, is defined by an informal settlement of homes, a noticeable slope, the future presence of the bus station and the layout of a ring road with its unavoidable roundabout. We could say that it is the typical generic landscape of almost any Andalusian town’s periphery, the result of the kind of urban planning that followed the precepts of the construction boom of the first decade of the 21st century. Given this context, we gave shape to a building that needed to be adequately inserted into an area of complex relationships between diverse residential typologies and urban uses, as well as determining topographical and volumetric transitions.

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

Site Plan

At another level of the design, the housing unit and its assemblage had to be simple and repetitive, in order to comply with budgetry and regulatory conditions. We solve the typology itself following a single-bay, cross-ventilated layout. Their assembly produces two geometrically defined blocks whose shape and structural layout optimize both the usable and the built surface area on every floor — including the parking and commercial semi-basement— while also liberating part of the site in order to create a small public space preceding one of the building’s entrances.

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

Ground Floor Plan

The clarity that the floor plans express, crossed with our reading of the planning codes, gave us flexibility when it came to composing the final volumes, allowing us to avoid materializing what per se could have been a generic block. Consequently we broke the building up and tiered it following the slope of the ring road, we approximated its size to that of the preexisting dwellings and we fragmented it further on its uppermost floor both to create a smaller housing typology and to provide rhythm to the longitudinal elevation facing what will be the future bus station. This adaptive approach was also applied to the composition of the openings on the different façades. Moreover, their sizes, proportion and amount are maximized, which permitted us, among other things, to have two differently oriented window openings in each living room. Repetition and variation define the building’s compositional traits.

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

First Floor Plan

The general layout produces a series of intermediate spaces —potential meeting places. The small public space, the set-back entryway and, within the building, a patio which is gazed upon by the two galleries that connect each pair of the building’s bays. These passageways, which accommodate the stairwells and elevators, have also been conceived as intermediate spaces. They are semi-open and they have their own atmosphere and identity, produced by the small perforations which dot the space with light and by the large circular openings that, in a surprising twist, characterize the interior façades of the building.

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

Second Floor Plan

In another aspect of the design’s interpretation of this cityscape, the utmost care was taken to the inevitable appearance of equipment and other elements on its rooftops. In an act of reconciliation with what they mean, instead of hiding these features, we underlined their presence, using a clearly differentiated language from that of the white volumes of the building itself. These volumes, the rooftop elements, the circular perforations and openings as well as subtle details in the window openings, the combination of whites and grays, or the lettering used make up the building’s identity.

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

Typologies: 2D-Two Bedroom Unit. 3D-Three Bedroom Unit

We were commissioned this project after winning a competition. It was carried out and built, including the small changes that are usual in such processes, within the tight budget it had been tendered at and the established construction timetable.

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

Sections

The result is a residential building whose essential features are made the most out of, a play of discreet white volumes in Conil’s radiant light. They are already inhabited; these houses have begun to become homes.

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

Elevations

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

UNA CHIESA APERTA - PIETRO PAOLO DEL GROSSO

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Avevamo pochi anni quando si andava a giocare sul parco della rimembranza. Coloro che di tempo ne hanno vissuto in più, come noi, ricordano con un certo fascino la vecchia chiesa di San Vito. Non che fosse un’opera di grande pregio artistico, ma certamente di pregio artigianale ne aveva. Per molti di noi era un legame a certi ricordi dell’infanzia e, perché no, anche della gioventù. Era parte di quella memoria visiva che impregnava l’animo della collettività di questo paese, tanto che la tradizione aveva tramandato finanche i “Misteri di San Vito”, rappresentazione del dramma sacro legata al Titolato di quella piccola opera. Poi, venne il terremoto del 1962 e con esso, tra la fine degli anni sessanta e l’inizio degli anni settanta, la febbre di sostituire il vecchio col nuovo si diffuse come un’epidemia che colpì i vecchi portali di pietra massello per bendarli con lastre di marmo di tre o massimo quattro centimetri. Allo stesso modo furono colpiti: il vecchio convento rigenerato a nuovo con pilastri di cemento armato e varie case in pietra locale rifatte col tufo. La stessa sorte, inevitabilmente, toccò alla chiesa di San Vito. Non che se ne voglia fare una colpa a qualcuno poiché quelli erano i tempi e quello era il nuovo modo di fare, ereditato da una modernità male interpretata per un sacro al passo coi tempi e non solo. il terremoto ne dette solo l’occasione. Oggi fiumi di parole, gridando allo scandalo, avrebbero trovato in qualche modo la cura per debellare quel virus assetato di novità. E’ però doveroso affermare che ben venga anche il nuovo se ha valore, così come il vecchio che avendolo oggi certamente lo aveva all’origine. In un detto popolare si diceva: < dopo che si era sposata tutti la volevano >. E’ quello che accadde per la chiesa, dopo che fu demolita tutti la rimpiangevano. L’assenza richiamò l’attenzione più che la presenza. Seguì nel tempo la costruzione di una nuova chiesa, opera di un collega architetto più anziano. Sin dall’origine, la scelta di demolire la vecchia chiesa per una nuova fu motivo di dissidio tra opinioni diverse che circolavano tra la gente. Alla fine prevalse la demolizione. Della vecchia chiesa sono rimaste solo le pietre della facciata, numerate e conservate. Queste hanno stimolato l’idea di una visione diversa di quel luogo dove una volta erano presenti sulla vecchia facciata. L’idea della fedele ricostruzione di quello che c’era, da molti auspicata, a me sembrava non male ma poco corretta, anche rispetto alla eliminazione di un periodo di storia di quel luogo. Ecco perché, nel voler raccontare gli eventi, l’immaginazione mi ha suggerito una chiesa senza tetto oltreché aperta. La facciata rimessa nel luogo ove era una volta, senza i pannelli murari di chiusura, la navata scoperta a ricalcare l’ingombro di quella vecchia e l’abside, sulle stesse antiche tracce, coperta da un guscio leggero rivolto a est. L’occasione veniva dettata anche dalle poche celebrazioni che lì si svolgevano, spesso all’aperto e quasi esclusivamente nel periodo estivo: la festività di San Vito il 15 giugno, qualche matrimonio e la celebrazione del quattro novembre. Avendo il parco una pianta geometricamente simile alla chiesa, perché non ampliare la navata di questa a quella naturale dello spazio circostante? Perché non dare possibilità ad una maggiore accoglienza? Perché non dare occasione di celebrare una cerimonia all’aperto in una chiesa a sua volta aperta? Da queste riflessioni nasce l’idea del progetto, uno di quei progetti sulla carta ,come si suol dire, che mi sembrava doveroso appuntare tra quei lavori, che in periodi committenza scarsa se non assente, si fanno per occupare il tempo, unica cura possibile per restare vivi in Babilonia.

PIETRO PAOLO DEL GROSSO — UNA CHIESA APERTA

PIETRO PAOLO DEL GROSSO — UNA CHIESA APERTA

PIETRO PAOLO DEL GROSSO — UNA CHIESA APERTA

Planimetria e Prospetti

PIETRO PAOLO DEL GROSSO — UNA CHIESA APERTA

Fotocomposizione 1

PIETRO PAOLO DEL GROSSO — UNA CHIESA APERTA

Fotocomposizione 2

PIETRO PAOLO DEL GROSSO — UNA CHIESA APERTA

Fotocomposizione 3


Guggenheim Museum Helsinki - Livio Valentini

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Guggenheim Museum Competition 2014

Livio Valentini — Guggenheim Museum Helsinki

esterno

Livio Valentini — Guggenheim Museum Helsinki

interno

Livio Valentini — Guggenheim Museum Helsinki

interno

Livio Valentini — Guggenheim Museum Helsinki

interno

Livio Valentini — Guggenheim Museum Helsinki

interno

Livio Valentini — Guggenheim Museum Helsinki

interno

Livio Valentini — Guggenheim Museum Helsinki

esterno

Livio Valentini — Guggenheim Museum Helsinki

gallerie

Livio Valentini — Guggenheim Museum Helsinki

esterno

Livio Valentini — Guggenheim Museum Helsinki

esterno

PROPOSAL FOR THE ARCHITECTURAL COMPETITION FOR THE WORLD EXPO PAVILION - Antoine JAUDET

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Feeding the planet, Energy for Life is the theme for Expo Milano 2015, the universal exposition that will be hosted by Milan in 2015. The concept of the project is based on three main elements :
  • Earth : the natural source
  • Water : the source of life, food and growth
  • Man : the element of production and consumption

These three elements form the three main walls of the project that define the three major spaces of the program :

Antoine JAUDET — PROPOSAL FOR THE ARCHITECTURAL COMPETITION FOR THE WORLD EXPO PAVILION

PERSPECTIVE

1. The Information areas By curving the three walls, the design creates three covered volumes on the outside, directly accessible from the outdoor area. Each volume includes an information desk, media screens, and phone charging stations.

Antoine JAUDET — PROPOSAL FOR THE ARCHITECTURAL COMPETITION FOR THE WORLD EXPO PAVILION

AXONOMETRY

2. The Souvenir Shop On the inside, the three curved walls form a 70 m2 Souvenir Shop. Located on the ground floor, the Souvenir Shop is raised from the outside space on a platform by 45cm; it is directly accessible via a ramp or large steps.

Antoine JAUDET — PROPOSAL FOR THE ARCHITECTURAL COMPETITION FOR THE WORLD EXPO PAVILION

AXONOMETRIE GROUND FLOOR

3. The Business center Located on the first floor, the 50 m2 business centre can be reached via a timber stair, or by taking the lift situated within the Souvenir Shop (the lift also serves as an access to the first floor for the disabled) .The Business Centre includes an open space (seating area, meeting tables, work area for computers, printers,..), a storage space, W.C.

Antoine JAUDET — PROPOSAL FOR THE ARCHITECTURAL COMPETITION FOR THE WORLD EXPO PAVILION

AXONOMETRY FIRST FLOOR

The triangular shape of the project allows the reception and information space to be multi-directional ; by splitting it into three, it also avoids having several people working in one constrained space. The voids created between the three main walls create a porosity in the volume, resulting in a continuity between the exterior space and the souvenir shop. Furthermore, the rounded edges of the business centre’s external walls recall the shape of flower petals; the flower being the first sign of life given to man before it will be transformed into food. The main supporting structure is made of glued laminated timber . The business centre’s facade is in glass and polycarbonate, and its roof of steel sheets is covered with photovoltaic panels; these panels will provide electricity for the project during the exposition. The usage of durable, natural and recyclable materials is a main criteria in the sustainable design approach of the project. Regarding the project’s construction method, the multiple elements of the building can be prefabricated, and the majority of the needed site work would be for assembly.

Antoine JAUDET — PROPOSAL FOR THE ARCHITECTURAL COMPETITION FOR THE WORLD EXPO PAVILION

SECTION A-A

Antoine JAUDET — PROPOSAL FOR THE ARCHITECTURAL COMPETITION FOR THE WORLD EXPO PAVILION

GROUND FLOOR PLAN

Antoine JAUDET — PROPOSAL FOR THE ARCHITECTURAL COMPETITION FOR THE WORLD EXPO PAVILION

FIRST FLOOR PLAN

Antoine JAUDET — PROPOSAL FOR THE ARCHITECTURAL COMPETITION FOR THE WORLD EXPO PAVILION

- The Third Element : MAN This element will include a timber structure made of glued laminated timber, covered with a curved surface of tension fabric. A light projection will take place on this surface, showing five portraits of men representing the five continents.

Antoine JAUDET — PROPOSAL FOR THE ARCHITECTURAL COMPETITION FOR THE WORLD EXPO PAVILION

- The First Element : EARTH It is represented with a masonry wall cladded with a metal grill filled with fallen tree leaves, a symbol of the return to earth, the continuous source of life and death. An information desk, media screens, and phone charging stations will be provided.

Antoine JAUDET — PROPOSAL FOR THE ARCHITECTURAL COMPETITION FOR THE WORLD EXPO PAVILION

- The Second Element : WATER This element is in a shape of a timber structure made of glued laminated timber, cladded with glass panels. A closed circuit water cascade slides along the glass panels. An information desk, media screens, and phone charging stationswill be provided.

Antoine JAUDET — PROPOSAL FOR THE ARCHITECTURAL COMPETITION FOR THE WORLD EXPO PAVILION

AXONOMETRY STRUCTURAL CONCEPT

Antoine JAUDET — PROPOSAL FOR THE ARCHITECTURAL COMPETITION FOR THE WORLD EXPO PAVILION

SITE LOCATION PROPOSAL : The proposed site is the Piazza Italia, on the intersection of the Cardo and Decumanus, offering a central location, visibility and attraction to the Pavilion. This location also allows the building to benefit from the solar energy that will provide the project with power during the exposition.

“Una rotonda per la ceramica ed il territorio” - Alfonso D'errico

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Miraggio pavulliano si compone di due elementi: 1) la pavimentazione, costruita in gres porcellanato che riproduce immagini del territorio e del logo “Mirage” con la tecnica dell’anamorfosi; 2) una struttura riflettente in acciaio che riproduce, restituisce a vantaggio dei passanti che percorrono il rondò, le immagini corrette del territorio e del logo “Mirage”. La forma della struttura da realizzare consiste in un tronco cono con copertura semisferica centralmente forata, la struttura inizialmente invisibile al passeggero che percorre l’asse viario principale (in quanto in asse con le aperture dei due apici), che però diventa improvvisamente riflettente lungo il resto del percorso della rotonda, facendo balenare in punti precisi del rondò le immagini rappresentative del territorio intervallate dal logo Mirage (uno per lato). Quali simboli architettonici e/o naturalistici del territorio sono stati individuati il Castello Montecuccolo, il Ponte di Olina, il Palazzo Ducale, Parrocchia di San Bartolomeo, (in alternativa, una delle due Torri di Gaiato o di Lavacchio, la Chiesa di Olina o la Pieve di Coscogno). Il nome scelto per l’opera (Miraggio) vuole essere da un lato indicativo di immagini che nascono e scompaiono improvvisamente (proprio come avviene in un territorio sospeso a metà strada tra la luce tersa dell’Appennino e la nebbia improvvisa della Padania), e nel contempo evocativo del nome stesso dell’azienda che ha realizzato questa originale porta di accesso sospesa tra sogno e realtà al territorio frignanese, e che cartelli posti prima della rotonda inviteranno a visitare, quale breve e piacevole sosta in grado di mostrare l’antico lignaggio e la vocazione proiettata nel futuro di un territorio (e di un’azienda) capaci di manipolare le tecniche creative e costruttive esteticamente più avanzate.

Alfonso D'errico — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Alfonso D'errico — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Alfonso D'errico — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Alfonso D'errico — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Alfonso D'errico — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Alfonso D'errico — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Alfonso D'errico — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

K_4 - Anna Foresio

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Abbiamo progettato questa cucina insieme a Cristina e Marco, cercando di creare qualcosa che fondesse il loro amore per lo stile shabby chic, con i suoi elementi particolari, le sue mensole, le vetrine e i cassettini, e una visione più minimal e moderna dei volumi. Il risultato è una mediazione stilistica, ottenuta anche grazie all’uso di materiali come il legno, che crea un ambiente caldo e accogliente, e il Corian, più freddo e decisamente in contrasto.

Anna Foresio — K_4

I volumi arrivano a tutta altezza, ottimizzando gli spazi, e la zona centrale è occupata da un banco da lavoro, attrezzato con cassetti e porta bottiglie, sempre riprendendo gli elementi tradizionali. Materiali: Legno rovere sbiancato Corian Resina

Anna Foresio — K_4

Anna Foresio — K_4

Anna Foresio — K_4

Anna Foresio — K_4

Anna Foresio — K_4

Anna Foresio — K_4

Anna Foresio — K_4

Anna Foresio — K_4

Anna Foresio — K_4

RSA - DESIGN IDEA PER NUOVI UFFICI A GENOVA - SIBILLASSOCIATI srl

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Proposta di sistemazione degli spazi degli uffici della SocietàRSA e del front-office al piano terreno della sede della stessa. Il design degli spazi prevede la realizzazione di un’area funzionale mista quale ingresso e luogo di interscambio tra il personale della RSA e la clientela. In questo caso il colore scelto, il giallo, diviene elemento di caratterizzazione estendendosi anche agli arredi e fonte di richiamo per chi percorre il porticato antistante l’edificio.

SIBILLASSOCIATI srl — RSA - DESIGN IDEA PER NUOVI UFFICI A GENOVA

SIBILLASSOCIATI srl — RSA - DESIGN IDEA PER NUOVI UFFICI A GENOVA

SIBILLASSOCIATI srl — RSA - DESIGN IDEA PER NUOVI UFFICI A GENOVA

SIBILLASSOCIATI srl — RSA - DESIGN IDEA PER NUOVI UFFICI A GENOVA

Sezioni

Inside Nature - Johan Meisel

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The building is placed in nature. As the years pass by it slowly and inevitable becomes an integrated part of its surroundings. The hiker will find a John Bauer like camp to rest in for the night.

Johan Meisel — Inside Nature

Program – The building is intended to be used as a camp. It can be one or more depending on the needs. As an addition a smaller version of the building is being turned into a disguised vending machine. Chocolate and soda for hungry hikers.

Johan Meisel — Inside Nature

Transportation – After completion the building is flown to the chosen sight.

Johan Meisel — Inside Nature

Placing – The ellipsoid, with its solid and non directional strength, makes it possible for a diverse placing in an uneven context.

Johan Meisel — Inside Nature

Construction – Concrete steel is sprayed with concrete containing insulation. The ellipsoidal shape gives a strong and flexible structure.

Johan Meisel — Inside Nature

Riorganizzazione degli spazi di accesso visitatori e nuovo ascensore presso l'Acquario di Genova - SIBILLASSOCIATI srl

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La COSTA EDUTAINMENT, con il mese di agosto, ha realizzato la prima parte di una serie di interventi volti alla completa riqualificazione degli spazi a terra sottostanti il sedime della struttura costituita dal percorso di visita e dalle vasche dell’Acquario di Genova. Gli interventi sono volti in generale a migliorare e riqualificare l’intera struttura relativamente a tutti i percorsi dell’ambito alla radice di Ponte Spinola e lungo il suo asse principale.

SIBILLASSOCIATI srl — Riorganizzazione degli spazi di accesso visitatori e nuovo ascensore presso l'Acquario di Genova

L’intervento è consistito principalmente nell’installazione di un nuovo impianto ascensore dotato di due passerelle di collegamento all’edificio Acquario. La nuova ascensore consente di eliminare definitivamente le problematiche di accesso alle persone diversamente abili ed alle famiglie che effettuano la visita con bambini in passeggino diventando anche punto di vista panoramico sull’area del porto antico. Si è pure intervenuti sulla rampa di scala di accesso pedonale ricollocandola planimetricamente secondo un ben preciso schema di flussi. Le opere, progettate dalla SIBILLASSOCIATI e supervisionate dall’Architetto D. Magnano dello Studio Piano, sono consistite principalmente nell’installazione di una doppia struttura in acciaio, parzialmente tamponata con vetri, particolarmente esile che costituisce sostegno dell’impianto ascensore. La struttura ben si inserisce nel contesto dell’edificio esistente conservandone le caratteristiche architettoniche del progetto originale. L’intervento si è concluso anche con la ricollocazione delle transenne fisse esistenti, al fine di consentire un miglioramento della percorrenza pubblica sul fronte a mare della città. E’ stata pure sostituita la guardiola ai piedi della scala di accesso dotandola di caratteristiche estetiche idonee allo spazio così riqualificato.

SIBILLASSOCIATI srl — Riorganizzazione degli spazi di accesso visitatori e nuovo ascensore presso l'Acquario di Genova


NUOVO ALBERGO A TERRALBA - SIBILLASSOCIATI srl

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Il piano particolareggiato di Terralba ad Arenzano ha riguardato la realizzazione di un ampio complesso residenziale destinato essenzialmente a seconde case e caratterizzato da ampi spazi dedicati al riposo, al gioco ed al nuoto in periodo estivo. Il progetto di variante riguarda una parte del lotto di circa mq 8.000 posizionata lungo la Via del Giappone nelle vicinanza dell’ospedale “la colletta” di Arenzano. Il progetto prevede la realizzazione di una struttura ricettiva di capacità di 46 posti letto a servizio sia del turismo di Arenzano sia delle famiglie che usufruiscono dei servizi del vicino ospedale. L’intervento si completa con la realizzazione di un locale commerciale sulla copertura della struttura ricettiva ed in continuità di linguaggio architettonico con la stessa e con la realizzazione di un parcheggio pubblico, a servizio del complesso per 100 p.a. Il tema architettonico è fortemente influenzato dai vincoli infrastrutturali ed orografici dell’area disponibile: la stessa infatti, pur godendo di buone qualità, in termini di panoramicità, dimensioni e vicinanza alle principali vie di scorrimento risulta vicina all’autostrada Genova-Ventimiglia ed, in parte, su terreno acclive. Il progetto sfrutta questa peculiarità realizzando un’edificio che in maniera volumetricamente discreta, si appoggia al dislivello esistente riducendo così l’impatto del costruito sull’ambiente. L’edificio ottimizzato nella sua forma per sfruttare al meglio la radiazione solare e pensato già in questa fase di pianificazione per soddisfare sia i requisiti di risparmio energetico sia i requisiti qualitativi che una struttura moderna deve avere si sviluppa per linee orizzontali assecondando la geografia del territorio. L’utilizzo del legno, sia come rivestimento che come schermatura, visiva e solare, consente insieme alla semplicità volumetrica l’uniformità architettonica dell’edificio. La rinaturalizzazione degli spazi esterni mediante l’utilizzo e la ripiantumazione delle piante locali e mediante la ricreazione dei muri in pietra tipici genovesi completa l’intervento.

SIBILLASSOCIATI srl — NUOVO ALBERGO A TERRALBA

SIBILLASSOCIATI srl — NUOVO ALBERGO A TERRALBA

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“Una rotonda per la ceramica ed il territorio” - Pietro Petrianni

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Il Concorso, che ha come oggetto la valorizzazione dell’arredo della rotatoria all’ingresso della zona del Frignano e dell’azienda Mirage, nasce con la finalità di interpretare la connessione tra il territorio e il rapporto della ceramica con esso stesso.

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista Planimetria

Il Parco Regionale del Frignano offre dunque per la sua vastità una notevole visione di spunti e ispirazioni legate a un ambiente botanico molto interessante dove la combinazione dell’ambiente alpino con quello dell’appennino centrale unisce come solo la natura sa fare specie mediterranee con quelle tipicamente alpine creando ambienti diversi tra loro e di particolare pregio. Dunque la mescolanza di tanti elementi diversi in un insieme di grande valore ambientale e paesaggistico.

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_A

Il concept della rotonda prende spunto dalla possibile volontà di poter unire e vedere attraverso il semplice girare attorno ad una rotatoria un susseguirsi di situazioni, ambienti, piante, fiori e alberi disposti su una collinetta terrazzata a forma esagonale che sulla sua sommità ospita un boschetto di faggi. Il marciapiede attorno alla rotatoria di 2 metri circa, con lieve pendenza verso la strada, è rivestito con materiale Mirage Xgone Latte 06 bocciardato.

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_B

La struttura esagonale, a memoria degli alveari, è rivestita con materiale Mirage Black & White tk 200 montato senza fughe, ad eccezione della parte esagonale a livello del marciapiede che è rivestita invece da materiale Mirage Evo 2/e Allways 03 bench.

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_notturna

I Materiali Mirage scelti sono volutamente neutri nei colori, tranne il riferimento al faggio con il materiale Evo/2, per evidenziare e mettere meglio in mostra i colori della natura, anche se la notevole gamma Mirage consente e merita sicuramente un notevole approfondimento per uno studio cromatico di diverse soluzioni anche modificabili nel tempo, così da consentire all’azienda una vetrina all’aperto, dove di volta in volta presentare le novità e i prodotti del momento.

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_notturna

Ulteriormente si potrebbe usare come rivestimento il prodotto HY-PRO 24, viste le sue qualità fotocatalitiche, antinquinanti, igienizzanti e autopulenti del biossido di titanio aggiunte al gres porcellanato in previsione della durabilità e manutenzione della rotatoria. Nelle tavole è rappresentato uno studio della rotatoria in situazione diurna e notturna con uso di lampade led ad illuminare in modo diretto ed indiretto la struttura alveare e il boschetto di faggi nonché la sede stradale con i pali lungo i marciapiedi.

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_notturna

Infine, sebbene normalmente una rotatoria sia deputata al miglioramento del traffico in un incrocio stradale, in questo progetto d’idee ci sono la volontà e l’auspicio di pensare a una rotatoria fruibile dalle persone in particolari eventi o situazioni, dove limitando la percorribilità, si possa vivere questo spazio come un luogo vivibile d’incontro una sorta di “piazza”.

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_C

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_D

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

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Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_notturna

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_notturna

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista_notturna

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Concept_1

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Concept_2

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

prospetto

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Vista

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

vista_notturna

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

vista_alto_notturno

Pietro Petrianni — “Una rotonda per la ceramica ed il territorio”

Prospettiva

IL SECOLO XIX - REDAZIONE CONVERGENTE E SPAZI AMMINISTRATIVI - SIBILLASSOCIATI srl

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Ristrutturazione degli spazi amministrativi e della redazione del quotidiano IL SECOLO XIX a Genova

SIBILLASSOCIATI srl — IL SECOLO XIX - REDAZIONE CONVERGENTE E SPAZI AMMINISTRATIVI

SIBILLASSOCIATI srl — IL SECOLO XIX - REDAZIONE CONVERGENTE E SPAZI AMMINISTRATIVI

Photo by Ernersta Caviola. © SibillAssociati Srl

SIBILLASSOCIATI srl — IL SECOLO XIX - REDAZIONE CONVERGENTE E SPAZI AMMINISTRATIVI

Photo by Ernesta Caviola. © SibillAssociati Srl

SIBILLASSOCIATI srl — IL SECOLO XIX - REDAZIONE CONVERGENTE E SPAZI AMMINISTRATIVI

Photo by Ernesta Caviola. © SibillAssociati Srl

Auguri di buon Natale e felice 2015 - Studio Cadei Associati

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Auguriamo un Natale pieno di gioia e un proficuo 2015.

Studio Cadei Associati — Auguri di buon Natale e felice 2015

Natività con S. Francesco e S Lorenzo – 1600-1909? – Caravaggio

Una stretta di mano.

Arch. Rudj Cadei e Geom. Michele Cadei

20VPO - 20 Social Housing Units - kauh arquitectos

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This building for 20 rental social housing units is resolved by paying attention to scale and proportion and taking into account the strict parameters that this kind of project entails, rigid local planning regulations as well as a very limited budget.

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

Location Plan

The setting, an area of new developments in Conil, is defined by an informal settlement of homes, a noticeable slope, the future presence of the bus station and the layout of a ring road with its unavoidable roundabout. We could say that it is the typical generic landscape of almost any Andalusian town’s periphery, the result of the kind of urban planning that followed the precepts of the construction boom of the first decade of the 21st century. Given this context, we gave shape to a building that needed to be adequately inserted into an area of complex relationships between diverse residential typologies and urban uses, as well as determining topographical and volumetric transitions.

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Site Plan

At another level of the design, the housing unit and its assemblage had to be simple and repetitive, in order to comply with budgetry and regulatory conditions. We solve the typology itself following a single-bay, cross-ventilated layout. Their assembly produces two geometrically defined blocks whose shape and structural layout optimize both the usable and the built surface area on every floor — including the parking and commercial semi-basement— while also liberating part of the site in order to create a small public space preceding one of the building’s entrances.

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Ground Floor Plan

The clarity that the floor plans express, crossed with our reading of the planning codes, gave us flexibility when it came to composing the final volumes, allowing us to avoid materializing what per se could have been a generic block. Consequently we broke the building up and tiered it following the slope of the ring road, we approximated its size to that of the preexisting dwellings and we fragmented it further on its uppermost floor both to create a smaller housing typology and to provide rhythm to the longitudinal elevation facing what will be the future bus station. This adaptive approach was also applied to the composition of the openings on the different façades. Moreover, their sizes, proportion and amount are maximized, which permitted us, among other things, to have two differently oriented window openings in each living room. Repetition and variation define the building’s compositional traits.

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

First Floor Plan

The general layout produces a series of intermediate spaces —potential meeting places. The small public space, the set-back entryway and, within the building, a patio which is gazed upon by the two galleries that connect each pair of the building’s bays. These passageways, which accommodate the stairwells and elevators, have also been conceived as intermediate spaces. They are semi-open and they have their own atmosphere and identity, produced by the small perforations which dot the space with light and by the large circular openings that, in a surprising twist, characterize the interior façades of the building.

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Second Floor Plan

In another aspect of the design’s interpretation of this cityscape, the utmost care was taken to the inevitable appearance of equipment and other elements on its rooftops. In an act of reconciliation with what they mean, instead of hiding these features, we underlined their presence, using a clearly differentiated language from that of the white volumes of the building itself. These volumes, the rooftop elements, the circular perforations and openings as well as subtle details in the window openings, the combination of whites and grays, or the lettering used make up the building’s identity.

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Typologies: 2D-Two Bedroom Unit. 3D-Three Bedroom Unit

We were commissioned this project after winning a competition. It was carried out and built, including the small changes that are usual in such processes, within the tight budget it had been tendered at and the established construction timetable.

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Sections

The result is a residential building whose essential features are made the most out of, a play of discreet white volumes in Conil’s radiant light. They are already inhabited; these houses have begun to become homes.

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Elevations

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

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kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

kauh arquitectos — 20VPO - 20 Social Housing Units

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