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centro di aggregazione giovani ed anziani - elisa burnazzi architetto

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Il nuovo Centro di aggregazione sociale per giovani ed anziani di Poggio Picenze è nato in sostituzione della vecchia struttura di ritrovo, localizzata nel centro storico e resa inagibile dal terremoto del 6 aprile 2009. All’appello dell’amministrazione hanno prontamente risposto diverse realtà tra cui l’Associazione Nazionale Cantanti, il gruppo La Provincia Editoriale e un Salvadanaio per l’Abruzzo, mentre l’impresa costruttrice, le ditte fornitrici ed i progettisti hanno lavorato riducendosi i compensi. Dopo una prima stesura del progetto, che prevedeva di posizionare l’edificio al posto del campetto in cemento del parco urbano comunale, nel 2011 l’amministrazione ha deciso di localizzarlo in un’area limitrofa, in prossimità dell’ingresso all’area sportiva, ossia al posto dell’ex area logistica del campo terremotati. L’intento progettuale del nuovo complesso è di rielaborare l’opera il “Grande Cretto” di Burri, eseguita a Gibellina tra il 1985 e il 1989, in seguito al terremoto del Belice (1968) e realizzata in cemento bianco. Il nuovo Centro di aggregazione recupera molti valori del progetto precedente, ma vuole anche veicolarne di nuovi. Alla volontà di costruire un edificio legato al paesaggio abruzzese, si è aggiunto il valore della memoria. Nel 2011, essendo trascorsi due anni dal terremoto, periodo in cui la società civile italiana ha gradualmente dimenticato quanto accaduto in Abruzzo, l’andamento a zig-zag dei volumi vuole in qualche modo evocare delle ideali crepe, ricordo dell’evento sismico verificatosi. Nel contempo, trattandosi di un edificio rivestito in legno e coperto a verde, il progetto vuole attribuire alla natura una valenza positiva, ispirando nei suoi fruitori una rinnovata fiducia in essa e nell’uomo; i ragazzi e gli anziani si ritrovano assieme in un edificio integrato nel verde, avendo la possibilità di coltivare la speranza nel futuro. Il tetto è coperto con un prato rustico, e sono inverdite anche le facciate, grazie ad una serie di cavi colorati sui quali salgono dei rampicanti, che saranno affidati alle cure e alla manutenzione dei fruitori del Centro. Il Centro di aggregazione sociale è capace di accogliere circa 130 persone, provenienti sia dal comune di Poggio Picenze che da quelli limitrofi. L’edificio è sviluppato su un unico livello ed ha un’estensione di circa 240 mq netti interni: vi si trovano la hall d’ingresso, due sale polivalenti, la biblioteca con annesse postazioni internet, una sala musica, oltre ai servizi, al magazzino e a spazi aperti, ma coperti. Esternamente i prospetti presentano un rivestimento in legno di larice naturale, essenza che è stata utilizzata anche per i serramenti. Il volume principale chiuso è affiancato da altre due manufatti aperti, destinati a parcheggio, per mezzi a quattro ruote e a due ruote, realizzate con strutture in acciaio rivestite in legno di larice, anch’esse ricoperte di cavetti colorati per sostenere dei rampicanti.

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani

elisa burnazzi architetto — centro di aggregazione giovani ed anziani


Ridisegno di interni - francesco cucchiara

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L’incarico prevede la nuova partizione della zona ingresso – segreteria con la realizzazione di due uffici ed una sala di aspetto. Il nuovo intervento consiste nel sovrapporre al perimetro murario esistente alcuni telai in acciaio smaltato con separazioni opache in legno e vetro.

francesco cucchiara — Ridisegno di interni

Nuove strutture

francesco cucchiara — Ridisegno di interni

Pianta

francesco cucchiara — Ridisegno di interni

Telai delle nuove strutture

PCF House - CCFGM arquitectos, Vanessa Perez Cepeda, Andrés Francesconi, Federico Cairoli

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The proposal is based on the interpretation of particular conditions and lifestyles developed over a process of inhabiting the place, marked by relations of a natural adaptation to climatic, socio-economic and cultural characteristics of the place. The concept of physical and cultural pre-existence is therefore essential to ensure the success of the house in its capacity to create spaces for man’s relationship with his intimate environment, and social relationship on a larger scale. According to this, the proposal consists of rereading and enhancing the courtyard concept as a traditional criteria for occupying the lot, around which the house is structured. This courtyard acts not only as an outdoor space capable of generating light and ventilation for the rooms, but also becomes a vital living space of the house, transforming itself into an open room.

CCFGM arquitectos, Vanessa Perez Cepeda, Andrés Francesconi, Federico Cairoli — PCF House

Adaptability. The house is designed as a platform for constant transformation. From the equation of the courtyard + service module + existing room + new module, it is possible to articulate different everyday responses, adaptable to the everyday and to the unforeseen (kitchen living dining room, study, play space, which is also a barbecue area).

CCFGM arquitectos, Vanessa Perez Cepeda, Andrés Francesconi, Federico Cairoli — PCF House

Technology. The constructive logic adopted results from combining disparate variables, such as self-construction, non-traditional construction processes, and the use and recycling of existing materials. The framing accentuates the open floor plan of the main body, allowing its full integration with the courtyard on the ground floor while upstairs, it provides privacy and independence through openings screened by perforated panels.

CCFGM arquitectos, Vanessa Perez Cepeda, Andrés Francesconi, Federico Cairoli — PCF House

CCFGM arquitectos, Vanessa Perez Cepeda, Andrés Francesconi, Federico Cairoli — PCF House

CCFGM arquitectos, Vanessa Perez Cepeda, Andrés Francesconi, Federico Cairoli — PCF House

CCFGM arquitectos, Vanessa Perez Cepeda, Andrés Francesconi, Federico Cairoli — PCF House

CCFGM arquitectos, Vanessa Perez Cepeda, Andrés Francesconi, Federico Cairoli — PCF House

CCFGM arquitectos, Vanessa Perez Cepeda, Andrés Francesconi, Federico Cairoli — PCF House

CCFGM arquitectos, Vanessa Perez Cepeda, Andrés Francesconi, Federico Cairoli — PCF House

CCFGM arquitectos, Vanessa Perez Cepeda, Andrés Francesconi, Federico Cairoli — PCF House

CCFGM arquitectos, Vanessa Perez Cepeda, Andrés Francesconi, Federico Cairoli — PCF House

CCFGM arquitectos, Vanessa Perez Cepeda, Andrés Francesconi, Federico Cairoli — PCF House

CCFGM arquitectos, Vanessa Perez Cepeda, Andrés Francesconi, Federico Cairoli — PCF House

CCFGM arquitectos, Vanessa Perez Cepeda, Andrés Francesconi, Federico Cairoli — PCF House

Ristrutturazione e riorganizzazione funzionale dell'ex-cinema Italia - Vittorio & Associati S.s.

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Un vecchio edificio degli anni ‘50 adibito a cinema viene completamente ristrutturato per realizzarne un contenitore moderno per attività di spettacolo, mostre, concerti, riunioni, etc.

Vittorio & Associati S.s. — Ristrutturazione e riorganizzazione funzionale dell'ex-cinema Italia

Immagine dell'edificio dalla Piazza Comunale

Vittorio & Associati S.s. — Ristrutturazione e riorganizzazione funzionale dell'ex-cinema Italia

Immagine del nuovo ingresso dalla calle interna

Vittorio & Associati S.s. — Ristrutturazione e riorganizzazione funzionale dell'ex-cinema Italia

Pianta piano terra

Vittorio & Associati S.s. — Ristrutturazione e riorganizzazione funzionale dell'ex-cinema Italia

pianta primo piano

Vittorio & Associati S.s. — Ristrutturazione e riorganizzazione funzionale dell'ex-cinema Italia

sezione longitudinale

Vittorio & Associati S.s. — Ristrutturazione e riorganizzazione funzionale dell'ex-cinema Italia

sezione trasversale

La casa di Sara e Alice - Danilo Drudi

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Il progetto prevede la ristrutturazione di una piccola casa degli anni 50 a pochissimi passi dal centro di Riccione, attualmente di proprietà di due sorelle e suddivisa in due unità abitative, una al piano terra e l’altra al piano primo. La ratio alla base di questo progetto è quella di recuperare e valorizzare al massimo i pregi del fabbricato, cercando di minimizzare gli interventi occupandosi solo di “ciò che è necesario”, creando ambienti con un alto grado di flessibilità e di qualità, lasciando da parte l’opulente ed il supererfluo. Dal punto di vista architettonico il progetto si articola su poche e semplici mosse: 1- Sostituzione del vecchio tetto a padiglione con un tetto a due falde in legno lamellare ventilato; 2- Demolizione della vecchia scala di accesso all’appartamento del piano primo; 3- Introduzione di una scala “leggera” staccata dalle pareti in modo da lasciare intatte le finestrature esistenti; 4- Riqualificazione energetica dell’edificio tramite la sostituzione di tutti gli infissi, l’istallazione di un cappotto termico a doppia densità e l’introduzione di riscaldamento a pannelli radianti a pavimento alimentati da caldaia a condensazione, con l’obiettivo di ottenere un involucro abitativo efficiente. L’immagine del fabbricato viene riportata ad un aspetto più contemporaneo pur mantendendo le geometrie essenziali delle facciate. Dal punto di vista distributivo i due appartamenti (uno al piano terra e l’altro al piano primo e sottotetto) mantengono pressochè invariati i loro spazi interni che vengono solamente rimodulati per massimizzarne funzionalità e fruibilità. Infine vengono salvaguadati anche i due possenti pini marittimi presenti sul fronte strada e un grande albero di fico nel cortile.

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

Stato di fatto piano terra

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

Stato di fatto. Piano primo

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

Diagramma. Stato di Fatto

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

Diagramma. Demolizioni

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

Diagramma. Nuovo tetto e scala

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

Diagramma. Nuovo terrazzo

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

Diagramma. Riqualificazione energetica

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

P.T. La casa di Sara

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

P.P La casa di Alice

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

P.P.S. La casa di Alice

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

Prospetto Nord-Ovest

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

prospetto Nord-Est

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

Prospetto Sud-Est

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

Prospetto Sud-Ovest

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

Danilo Drudi — La casa di Sara e Alice

Torre da Cidade - TERNULLOMELO ARCHITECTS, Gonçalo Pinheiro

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Invited Competition

TERNULLOMELO ARCHITECTS, Gonçalo Pinheiro — Torre da Cidade

TERNULLOMELO ARCHITECTS, Gonçalo Pinheiro — Torre da Cidade

TERNULLOMELO ARCHITECTS, Gonçalo Pinheiro — Torre da Cidade

TERNULLOMELO ARCHITECTS, Gonçalo Pinheiro — Torre da Cidade

Sections

TERNULLOMELO ARCHITECTS, Gonçalo Pinheiro — Torre da Cidade

Elevations

TERNULLOMELO ARCHITECTS, Gonçalo Pinheiro — Torre da Cidade

Floors 1 to 5

TERNULLOMELO ARCHITECTS, Gonçalo Pinheiro — Torre da Cidade

Floors 6 to 16

TERNULLOMELO ARCHITECTS, Gonçalo Pinheiro — Torre da Cidade

Ground floor

TERNULLOMELO ARCHITECTS, Gonçalo Pinheiro — Torre da Cidade

TERNULLOMELO ARCHITECTS, Gonçalo Pinheiro — Torre da Cidade

Logo

TERNULLOMELO ARCHITECTS, Gonçalo Pinheiro — Torre da Cidade

Profile

TERNULLOMELO ARCHITECTS, Gonçalo Pinheiro — Torre da Cidade

Profile

TERNULLOMELO ARCHITECTS, Gonçalo Pinheiro — Torre da Cidade

Profile

TERNULLOMELO ARCHITECTS, Gonçalo Pinheiro — Torre da Cidade

Plan

TERNULLOMELO ARCHITECTS, Gonçalo Pinheiro — Torre da Cidade

Concept design

Renovation of an apartment in Rome - Camila Ormond

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This 45 square meter apartment was previously the building’s water deposit area. The idea was to make a clean open space. A continuous line draws, defines and highlights the space edges: the baseboard connects all the angles of the apartment; down the wall up the door, under the bookshelf and the closet and around the window, creating rhythm, unity and flow. To maximize space, a bookshelf was designed – this see-through multi-function furniture works as a dining table on one side and on the other as a desk: this 2 features fold into the same element. The bookshelf not only gives a intimacy to the bedroom but it also provides light, perspective and depth to the space. A travertine cube organizes the space and hides some pipes that couldn’t be removed due to its former use: water deposit and machine room. All illumination is based on indirect lightning: lines of light on the entrance hall and light points – the bookshelf frames the skylight adding extra light to the living room. The kitchen and bathroom’s floors and walls have the same material –microcement- which provides a simple, clean and continuous space.

Camila  Ormond — Renovation of an apartment in Rome

www.camilaormonde.com

Camila  Ormond — Renovation of an apartment in Rome

Photographer: Alessandro Dandini

Camila  Ormond — Renovation of an apartment in Rome

Camila  Ormond — Renovation of an apartment in Rome

Camila  Ormond — Renovation of an apartment in Rome

Camila  Ormond — Renovation of an apartment in Rome

Camila  Ormond — Renovation of an apartment in Rome

Camila  Ormond — Renovation of an apartment in Rome

Camila  Ormond — Renovation of an apartment in Rome

Camila  Ormond — Renovation of an apartment in Rome

Camila  Ormond — Renovation of an apartment in Rome

Camila  Ormond — Renovation of an apartment in Rome

Camila  Ormond — Renovation of an apartment in Rome

Camila  Ormond — Renovation of an apartment in Rome

Camila  Ormond — Renovation of an apartment in Rome

Camila  Ormond — Renovation of an apartment in Rome

Camila  Ormond — Renovation of an apartment in Rome

Lo Espejo - ELEMENTAL - Alejandro Aravena

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The chosen site was small, 1,000 square meters, but it had remarkable urban conditions. It was situated in the crossing of a major street and a city highway, between a police station and a consolidated square, in front of two gas stations and near several companies and sites of industrial production. It also had appropriate infrastructure on all sides, meaning houses could be organized without taking into account the new or future street paving or sewage for example. However, a restricted swath of land running alongside an old canal on the west side of the site drastically reduced the original surface of the land, leaving only 24 meters between streets.

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Lo Espejo

To house the 30 families, we proposed a variation of the Iquique typology where a 6 meters wide house had a 6 meters wide duplex apartment on top. The ground floor house had a 12 meters deep patio to compensate for the smaller front (in Iquique the house was 9 meter wide and the courtyard 9 meters deep). Both units, as in Iquique, had individual access: the house from the street and the apartments through independent stairs. A reinforced concrete slab acted as a horizontal dividing wall separating the two units. Under the slab, the house projected into the patio where we defined a laundry zone ensuring the future existence of a light well for illumination and ventilation. Above the slab, the apartment consisted of an initial area of 3×6 meters in two stories and a void between units with the same dimensions designated for future growth. Given that in Santiago rains during the winter, we designed a continuous roof covering the whole building.

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Lo Espejo

The project began in November 2006. The real estate developer and builder, Simonetti, traditionally working for the upper class in Chile, took charge of construction as part of its social responsibility policy and with it brought unprecedented good construction standards to the social housing area. The families applied for new subsidies for the construction of their expansions and solicited the contractor to stay longer to add the new rooms. The homes were handed over to the families in December of 2007 in a ceremony presided over by the President of the Republic, Michelle Bachelet.

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Lo Espejo

The importance of this project is proving that it was possible to make successful projects in small, narrow sites, of which there were many in Santiago. We were also able to achieve a density of 900 inhabitants per hectare, without overcrowding, with houses and apartments expandable up to 72 square meter, augmenting the range of sites we were able to access.

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Lo Espejo

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Lo Espejo

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Lo Espejo

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Lo Espejo

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Lo Espejo

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Lo Espejo

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Lo Espejo

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Lo Espejo

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Lo Espejo


Tecnopanel - ELEMENTAL - Alejandro Aravena

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Emergency requires fast action. But urgency tends to be wrongly associated with delivering disposable solutions. We proposed to frame the problem of emergency shelters as an advance of the definitive reconstruction so that once emergency is over, shelters can be dismantled and become part of final solutions. Shelters seen as a kind of down payment allow for better quality of temporary units, but also make definitive reconstruction easier, since part of the square meters to be delivered, are already in use by the families.

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Tecnopanel

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Tecnopanel

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Tecnopanel

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Tecnopanel

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Tecnopanel

Tourist Promenade and Cycle Lane - ELEMENTAL - Alejandro Aravena

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Developed in the context of the Post-tsunami Sustainable Reconstruction Plan (PRES) of Constitución, the project consists of a series of coastal lookout points along the way from Maule River’s mouth (downtown) to Maguellines Port, in order to reinforce and highlight the natural heritage embodied by the huge rocks of this landscape. The platforms are connected to a 4.5 km cycle lane.

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Tourist Promenade and Cycle Lane

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Tourist Promenade and Cycle Lane

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Tourist Promenade and Cycle Lane

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Tourist Promenade and Cycle Lane

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Tourist Promenade and Cycle Lane

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Tourist Promenade and Cycle Lane

ELEMENTAL - Alejandro Aravena — Tourist Promenade and Cycle Lane

Malagrotta Landfill Initiative - Ravi Lopes Calamita

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The context The Valle Galeria is a territory deeply stressed – as well as the tens of thousands inhabitants of the area – not only by the presence of Malagrotta landfill (the biggest in Europe, which treated more than 50 million of the “tal quale” waste), but also by the outnumbered plants classified as potential serious risk to public health in the context of “SEVESO II” (Dlgs n.334 of 1999.08.17) and concentrated in a narrow space, definitely compromising the air, soil, aquifers quality and the Rio Galeria.

Ravi Lopes Calamita — Malagrotta Landfill Initiative

The project In this dramatic context, the aim of the project is the restitution of an area based on a self-re-naturalization. Far away from an artificial “park”, our idea emphasizes the creation of a site focusing on gradually nature changes. The project assumes the thesis that the environmental damage can’t be repaired by who generated it. Our plan brings to a pure natural restoration, usable for scientific research purposes. But, there is an only limited human intervention and no maintenance at all afterwards in the buffer areas, necessary to the connections between the damaged zones. The experimental aspect represents another important aim of the project, allowing over the coming years a true open air laboratory that could be used as model in similar environmentally stressed contexts, while respecting their different specifities.

Ravi Lopes Calamita — Malagrotta Landfill Initiative

The buffer strips The buffer strips are essential to link between the areas submitted to the re-naturalization. They are small biological connections areas making easier the recovery of most degraded internal zones of the Valle Galeria. For that reason, the natural reclaiming of Rio Galeria – a precious natural buffer strip – is essential because of its central position in the area. The recovery resulting in the self-reforestation will be supported by setting up several buffer strips that relate Malagrotta landfill with other close highly polluting factories. Those will help reducing air and groundwater pollution and constitute green corridors to plants and animals allowing the observing and recording activities as follows: • recovery of natural vegetation; • area’s colonization, occupation and use by new plant species; • area’s colonization and use of space and resources available by the various animal species (vertebrates and invertebrates). The planted species are all native, that is to say mixed forests of oaks (Quercus pubescens and Q. cerris, Acer campestre, A. monspessulanum, Fraxinus ornus), with potentiality for mesophilous forests in watersheds (Quercus robur, Carpinus betulus and Corylus avellana) and for Mediterranean vegetation in the summit areas (Quercus ilex, Phillyrea latifolia, Rhamnus alaternus, Cistus salvifolius). The access is reserved to scientists only, at least during the current re-naturalization and thus the damaged ecosystem will be almost like the primitive one. The area will allow a great deal of innovating scientific records and represent, for few decades, a natural laboratory. After all, a balanced ecosystem will be restored in this deeply exploited and badly damaged area.

Ravi Lopes Calamita — Malagrotta Landfill Initiative

Ravi Lopes Calamita — Malagrotta Landfill Initiative

Ravi Lopes Calamita — Malagrotta Landfill Initiative

Mediateca - maria claudia di bello, arch. Guido Puchetti

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maria claudia di bello, arch. Guido Puchetti — Mediateca

sala over 60

maria claudia di bello, arch. Guido Puchetti — Mediateca

sala under 10

maria claudia di bello, arch. Guido Puchetti — Mediateca

sala over 60

maria claudia di bello, arch. Guido Puchetti — Mediateca

sala under 10

maria claudia di bello, arch. Guido Puchetti — Mediateca

sala under 10

maria claudia di bello, arch. Guido Puchetti — Mediateca

sala lettura

maria claudia di bello, arch. Guido Puchetti — Mediateca

biblioteca

maria claudia di bello, arch. Guido Puchetti — Mediateca

sala lettura

maria claudia di bello, arch. Guido Puchetti — Mediateca

disimpegno

maria claudia di bello, arch. Guido Puchetti — Mediateca

sala polifunzionale

maria claudia di bello, arch. Guido Puchetti — Mediateca

sala polifunzionale

maria claudia di bello, arch. Guido Puchetti — Mediateca

disimpegno

Kaboom!: Architettura e Arte - CpiuA Ceccarelli Associati

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Kaboom Istallazione site-specific di Ignazio Mazzeo – Via Marchetti 46, Senigallia AN.

CpiuA Ceccarelli Associati — Kaboom!: Architettura e Arte

Nel centro storico di Senigallia, all’interno di un edificio storico restaurato su progetto dello studio di architettura Ceccarelli Associati, l’artista Ignazio Mazzeo trasforma un ascensore di dodici metri d’altezza in un’istallazione site-specific, grazie alla collaborazione con lo studio d’architettura CpiuA e l’impresa edile Muretto.

CpiuA Ceccarelli Associati — Kaboom!: Architettura e Arte

Kaboom, suono onomatopeico che rimanda ad un’esplosione, è il titolo del progetto che unisce arte e architettura in un contesto cittadino, aprendo le porte di un palazzo privato. Visibile ancora fino al 31 gennaio, l’idea è quella di rendere fruibile l’istallazione anche in futuro, grazie alla sensibilità e disponibilità dei proprietari.

CpiuA Ceccarelli Associati — Kaboom!: Architettura e Arte

Photo by STUDIOLUX

Tra pittura e scultura, tra scultura e istallazione, struttura indipendente e integrata al tempo stesso, Kaboom è un’opera di confine, dal sapore liberty. Una sorta di bassorilievo di ferro su ferro dipinto ad olio compone una narrazione astratta a spirale, la cui lettura è possibile soltanto in maniera interattiva salendo e scendendo le scale del palazzo.

CpiuA Ceccarelli Associati — Kaboom!: Architettura e Arte

Il progetto Kaboom, a cura di Elisa Sellari, nasce dall’esigenza di rivalutare la vita quotidiana a partire dai luoghi che ci circondano e suggerisce una via alternativa nella costruzione dello spazio abitativo. l’esperienza condotta tra committenza, architetti e artista ripropone l’uomo al centro del progetto, perchè lo spazio non si vive solo funzionalmente ma anche poeticamente.

CpiuA Ceccarelli Associati — Kaboom!: Architettura e Arte

CpiuA Ceccarelli Associati — Kaboom!: Architettura e Arte

CpiuA Ceccarelli Associati — Kaboom!: Architettura e Arte

CpiuA Ceccarelli Associati — Kaboom!: Architettura e Arte

CpiuA Ceccarelli Associati — Kaboom!: Architettura e Arte

CpiuA Ceccarelli Associati — Kaboom!: Architettura e Arte

CpiuA Ceccarelli Associati — Kaboom!: Architettura e Arte

Shopping Mall, Anshan (Liaoning, China) - Enrico Paganelli

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L’edificio sorge sul luogo di un centro commerciale che aveva perso attrattiva. Il committente aveva chiesto un edificio fortemente simbolico/rappresentativo quindi ha scelto, fra varie proposte, quella che ricordava un minerale sfaccettato, o meglio una pietra preziosa. Il senso di questa scelta sta nel desiderio primaditutto di colpire l’attenzione dei passanti, poi di comunicare un’idea di valore, infine di rappresentare un’ulteriore idea di “regalo” alla città di Anshan. Il senso formale esterno si ritroverà all’interno, dove saranno presenti negozi e show room di brand del lusso, in massima parte europei.

Enrico Paganelli — Shopping Mall, Anshan (Liaoning, China)

Hall d'ingresso

Enrico Paganelli — Shopping Mall, Anshan (Liaoning, China)

cantiere

Enrico Paganelli — Shopping Mall, Anshan (Liaoning, China)

cantiere

Enrico Paganelli — Shopping Mall, Anshan (Liaoning, China)

idea preliminare approvata

“Le idee del Cuore” riqualificazione di piazza Madonna dei Martiri in Altamura - Paola Cardinale, Ing Nicola Farinola, elisa baldin

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1-DALLA STORIA AL PROGETTO Un’altra peculiarità del luogo è data dalla presenza di ambiti diversificati: la piazza pubblica e i claustri , di carattere semi-privato. Come i diversi ambienti di un’abitazione gli spazi possiedono caratteristiche morfologiche e funzionali diverse pur appartenendo ad uno stesso luogo. Il progetto prevede quindi un intervento che valorizzi la diversità degli ambiti, mantenendo la fluidità di percorrenza degli stessi, misura attuata tramite il progetto di pavimentazione. Il progetto, inoltre, re-interpreta la matrice lapidea quale elemento base per il nuovo arredo urbano. L’obiettivo è quello di mantenere una continuità con la storia, introducendo componenti innovativi per far rivivere e risignificare i luoghi.

Paola Cardinale, Ing Nicola Farinola, elisa baldin — “Le idee del Cuore” riqualificazione di piazza Madonna dei Martiri in Altamura

piazza

La lettura del luogo  si sofferma in primis sull'elemento materico, la pietra, che compone lo spazio, presente sia nella caratteristica pavimentazione in pietra calcarea , le “chianche”, che nel  trattamento delle facciate, la cui massività si manifesta soprattutto nel basamento lapideo.

2-IL PROGETTO DELLO SPAZIO PUBBLICO: DALLA CHIANCA ALLA PANCA

Paola Cardinale, Ing Nicola Farinola, elisa baldin — “Le idee del Cuore” riqualificazione di piazza Madonna dei Martiri in Altamura

tavola

Matrice non solo “materica” ma anche formale del paesaggio della città storica. La pavimentazione di chianche ed i blocchi di pietra a vista costituiscono una tessitura omogenea sia nella dimensione orizzontale che in altezza. La presenza delle antiche mura e di accessi alle case caratterizzate da gradini in pietra ribadisce la “massività” come elemento base dell’architettura del luogo. Immaginiamo quindi di estrarre da terra e dalle pareti questi blocchi regolari e riutilizzarli non più come elementi costruttivi ma come elementi di arredo urbano. Il progetto prevede, quindi, la disposizione di sistemi di sedute mobili nei diversi ambiti individuati nella piazza. La struttura è costituita da un piano di lamiera piegata che riprende il profilo dei basamenti delle case. Questo “nastro” metallico accoglie delle sedute mobili a forma di cubo, realizzate in pannelli di cemento trasparente. Si è scelto questo materiale innovativo proprio perché mantiene al contempo un carattere di solidità. La texture dei pannelli riprende quella dei cesti in vimini ed è realizzata in resina polimerica trasparente. I pannelli sono assemblati attorno ad piatto d’acciaio , sul quale sono montati dei led che di notte emettono luce. I led sono alimentati da una batteria che di giorno è caricata grazie ad una cella fotovoltaica. L’effetto è quindi quello di elementi massivi, mobili e traslucidi. Lo scorrimento è consentito da rotelle e la stabilità e la sicurezza (misura antivandalica) garantite dalla guida in acciaio fissata al piatto di chiusura del cubo. L’effetto luminoso è voluto proprio per una fruizione anche notturna del luogo. L’area tra le due chiese si presta infatti come luogo privilegiato per l’incontro e le attività della collettività. E’ già consuetudine d’estate la partecipazione ad eventi come il cinema all’aperto o la visione di spettacoli che spesso non hanno disposto di attrezzature adeguate. Ecco quindi la piazza in scena: la volontà di ricreare un piccolo auditorium all’aperto per i cittadini ma anche luogo di attrazione per turisti e visitatori.

Paola Cardinale, Ing Nicola Farinola, elisa baldin — “Le idee del Cuore” riqualificazione di piazza Madonna dei Martiri in Altamura

concept

Questo sistema di sedute si declina in varie tipologie : i cubi nei claustri sono caratterizzati da un piano di seduta particolare, che non vuol essere solo un appoggio ma anche un piano di gioco: la scacchiera o la pista per le biglie. Questa scelta è dovuta alla volontà di connotare l’arredo in base alle esigenze dei suoi fruitori. I claustri da sempre spazi di gioco, luoghi di ritrovo, soprattutto per i più piccoli, sono quindi dotati di elementi ludici. La lamiera della panca è inoltre predisposta per parcheggiare delle biciclette.

Paola Cardinale, Ing Nicola Farinola, elisa baldin — “Le idee del Cuore” riqualificazione di piazza Madonna dei Martiri in Altamura

schema panche

In tutti gli ambiti trattati si mantiene con questo sistema di sedute un grado di elevata flessibilità che consente, grazie allo scorrimento delle panche, di connotare lo spazio in modo differente: da una configurazione “a cubi compatti”, inseriti nella lamiera, ad una più aperta a “cubi sparsi”, a quella di “piccolo auditorium” per assistere agli eventi.

Paola Cardinale, Ing Nicola Farinola, elisa baldin — “Le idee del Cuore” riqualificazione di piazza Madonna dei Martiri in Altamura

panca cubo

3-TOTEM Il progetto prevede inoltre la disposizione di “totem” in punti strategici della piazza. Essi sono elementi scultorei realizzati con gli stessi materiali delle panche ( lamiera piegata e cubi di cemento trasparente) che fungono da punti informativi e di notte illuminano le indicazioni di toponomastica presenti sulle facciate.

Paola Cardinale, Ing Nicola Farinola, elisa baldin — “Le idee del Cuore” riqualificazione di piazza Madonna dei Martiri in Altamura

vista notturna della piazza

VALORIZZAZIONE DEL CONTESTO CON INTERVENTI DI RECUPERO

4-LA PAVIMENTAZIONE Il progetto prevede un nuovo disegno della pavimentazione mantenendo l’uso della pietra calcarea locale, in varie tonalità. In particolare la procedura richiede uno svellimento delle chianche, la sostituzione di quelle degradate e il riposizionamento delle vecchie secondo una nuova tessitura. Le superfici su cui sono posizionati i nuovi sistemi di sedute saranno caratterizzate da pavimentazione più chiara. La vecchia pavimentazione viene recuperata e le chianche sostituite dalla pavimentazione nuova potranno essere recuperate per altri interventi di recupero in altre piazze o nelle strade per sostituire l’asfalto. La pavimentazione, quindi, come un tappeto lambisce i basamenti degli edifici connotando gli ambienti attraverso le variazioni cromatiche e mantenendo una fluidità di passaggio tra gli stessi evitando elementi di discontinuità.

Paola Cardinale, Ing Nicola Farinola, elisa baldin — “Le idee del Cuore” riqualificazione di piazza Madonna dei Martiri in Altamura

claustro

5- INTERVENTI SULLE FACCIATE DEGLI EDIFICI Infine il recupero dello scenario edilizio è pensato in conformità a quanto previsto dal piano di riqualificazione: le facciate degli edifici saranno pulite e liberate dagli elementi incongrui . Il colore delle facciate seguirà quanto stabilito nel piano del colore. I pluviali sostituiti e disposti alle estremità delle facciate, i portoni e gli infissi sostituiti con nuovi in legno verniciato, sempre seguendo le linee di progetto prescritte dal piano.


House 23 - TOPOS Atelier de Arquitectura, Jean Pierre Porcher, Margarida Oliveira, Albino Freitas

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The atelier took on this plat between 1996 and 2000. All houses are based in the same “L” shape volume and plan typology. The dwellings built so far allowed us to ascertain that it is possible to create diverse environments whilst meeting the clients’ requirements and ensuring the collective wellbeing of landscape usufruct, privacy and plat coherence. These goals were accomplished by introducing small variations to the basic “L” shape and carefully adapting each house to its plot topography.

TOPOS Atelier de Arquitectura, Jean Pierre Porcher, Margarida Oliveira, Albino Freitas — House 23

TOPOS Atelier de Arquitectura, Jean Pierre Porcher, Margarida Oliveira, Albino Freitas — House 23

TOPOS Atelier de Arquitectura, Jean Pierre Porcher, Margarida Oliveira, Albino Freitas — House 23

TOPOS Atelier de Arquitectura, Jean Pierre Porcher, Margarida Oliveira, Albino Freitas — House 23

TOPOS Atelier de Arquitectura, Jean Pierre Porcher, Margarida Oliveira, Albino Freitas — House 23

TOPOS Atelier de Arquitectura, Jean Pierre Porcher, Margarida Oliveira, Albino Freitas — House 23

TOPOS Atelier de Arquitectura, Jean Pierre Porcher, Margarida Oliveira, Albino Freitas — House 23

TOPOS Atelier de Arquitectura, Jean Pierre Porcher, Margarida Oliveira, Albino Freitas — House 23

Hakemiya Nursery School - CASE-REAL, rhythmdesign

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This project was planned with the request of a nursery school to be “not a small school, but a big house.” We were asked to design a space, which can embrace kid’s daily activities, such as eating, sleeping and playing, rather than designing a special space as a nursery school. We decided a building to divide the open space into a courtyard and a small playground rather than having one big playground. This reduced scale allowed kids to feel the building like ‘home’, and it also helped expanding the varieties of kid’s activities in the continuous area of playground, nursery room and courtyard.

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

When nursery schools have different levels, nursery rooms for babies are usually placed on the first floor and those of children over 3 years old are placed at above levels due to the issue of evacuation. However, within this project, we put priorities on maximising the activities of over 3 years old kids, therefore the rooms for over 3 years old are placed on the first floor level. A temporary evacuation space for babies is secured at the terrace on the second floor level. This terrace is enclosed so that is planned to be used as an protected daily play area. A combination of pent roof and hipped roof provides individualities in quality of space within each room.

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

CASE-REAL, rhythmdesign — Hakemiya Nursery School

Casa R - Alfredo Borghi, Cecilia Carattoni, Tipi Studio

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Il progetto prevede la ristrutturazione di un bilocale situato a piano terra di una antica casa rurale da tempo annessa al centro urbano di Bologna. L’alloggio si affaccia su un cortile privato testimonianza della tipologia a corte aperta dell’edificio. La struttura originale dell’edificio, composta da muri in laterizio pieno e solai in legno, non è mai stata modificata nel tempo ma solamente consolidata nell’ultima ristrutturazione eseguita sull’edificio all’inizio degli anni ’90. L’alloggio è diviso in due ambienti, uno che ospita la cucina e la zona pranzo, e l’altro, su cui si concentra particolarmente l’intervento, che prevede un’unica zona giorno/notte. il progetto mira a dividere percettivamente quest’ultimo ambiente senza creare limiti fisici che impediscano l’illuminazione naturale. Questo processo è possibile grazie ad un piccolo soppalco che ospita il letto e sotto il quale verrà creata una zona guardaroba ed una piccola zona studio. I colori chiari delle pareti e del legno del soppalco si contrappongono all’elemento di collegamento tra le due zone, una ripida e sottile scala in ferro e legno che dichiara i colori naturali degli elementi. Il parapetto del soppalco è stato risolto tramite un largo l’intreccio di corda in canapa naturale.

Alfredo Borghi, Cecilia Carattoni, Tipi Studio — Casa R

Alfredo Borghi, Cecilia Carattoni, Tipi Studio — Casa R

Alfredo Borghi, Cecilia Carattoni, Tipi Studio — Casa R

Alfredo Borghi, Cecilia Carattoni, Tipi Studio — Casa R

Alfredo Borghi, Cecilia Carattoni, Tipi Studio — Casa R

Alfredo Borghi, Cecilia Carattoni, Tipi Studio — Casa R

Alfredo Borghi, Cecilia Carattoni, Tipi Studio — Casa R

Alfredo Borghi, Cecilia Carattoni, Tipi Studio — Casa R

Alfredo Borghi, Cecilia Carattoni, Tipi Studio — Casa R

Alfredo Borghi, Cecilia Carattoni, Tipi Studio — Casa R

Alfredo Borghi, Cecilia Carattoni, Tipi Studio — Casa R

The new Melgaço Sports School - Pedro Reis

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A serene and integrated learning experience within the dynamic life of a sports campus.
Located on the outskirts of the ancient village of Melgaço, on the northern border between Portugal and Spain, the new Sports University Building offers a serene and integrated learning atmosphere within the dynamic nature of a sports campus. As a result of an open public competition launched in 2008 by the Melgaço Municipality and the Viana do Castelo Polytechnic Institute, the new building was conceived as a central hub for the High Performance Sports Campus, concentrating all administrative, educational and social activities.

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Based on a simple and clearly articulated geometric composition, the design strategy was a direct response to the challenges created by an imposing topography, a limited budget and the desire to achieve a balanced integration with the surrounding landscape. The design followed a dialectic strategy by clearly distinguishing the social and administrative areas of the program, concentrated on the anchored concrete volume, from the main educational areas located on the lighter upper white volume. This dialectic strategy not only allowed an evident reduction of the scale of the building but was also decisive in defining its formal expression.

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

The interaction between the building and the surrounding landscape also followed this strategy by clearly intensifying a direct and transparent relation between the main social areas, with large glass areas in connection with the scenic countryside, as opposed to a more introspective nature that characterizes the main classroom areas, the office spaces and the library. The design aimed to achieve a naturally balanced sustainable building, combining consistent passive design solutions, like the extensive use of natural lighting and ventilation, with the use of appropriate and long lasting materials.

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

The new Melgaço Sports School offers a serene and integrated learning experience within the dynamic nature of a sports campus.

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Project: 2009-2011
Construction 2011-2014
Gross floor area: 5050 m2

Consultants
Structural Engeneering: ARA– Alves Rodrigues & Associados, Lda
Specialist consultants: ACRIBIA– Projectos e Desenho Técnico, Lda
Landscape design: Global2 – Inês Norton

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Pedro Reis — The new Melgaço Sports School

Ristrutturazione di un locale commerciale - Barbara De Liso

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Ristrutturazione di un locale Bar-Pasticceria-Food

Barbara De Liso — Ristrutturazione di un locale commerciale

Barbara De Liso — Ristrutturazione di un locale commerciale

Barbara De Liso — Ristrutturazione di un locale commerciale

Barbara De Liso — Ristrutturazione di un locale commerciale

Barbara De Liso — Ristrutturazione di un locale commerciale

Barbara De Liso — Ristrutturazione di un locale commerciale

Barbara De Liso — Ristrutturazione di un locale commerciale

Barbara De Liso — Ristrutturazione di un locale commerciale

Barbara De Liso — Ristrutturazione di un locale commerciale

Barbara De Liso — Ristrutturazione di un locale commerciale

Barbara De Liso — Ristrutturazione di un locale commerciale

Barbara De Liso — Ristrutturazione di un locale commerciale

grafica di Altea Uva

Barbara De Liso — Ristrutturazione di un locale commerciale

grafica di Altea Uva

Barbara De Liso — Ristrutturazione di un locale commerciale

Barbara De Liso — Ristrutturazione di un locale commerciale

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