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Concorso per la progettazione architettonica della Corte d'appello di Wroclaw - Luigi Milano, Uberto Siola & Partners srl, PIW PAW Architetti - Danzica, Uberto Siola

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L’oggetto del concorso è stato quello di sviluppare un concetto di architettura per la costruzione di un nuovo edificio della Corte d’appello di Wroclaw. Il Concorso di architettura deve tener conto del Piano di Sviluppo Locale.

Luigi Milano, Uberto Siola & Partners srl, PIW PAW Architetti - Danzica, Uberto Siola — Concorso per la progettazione architettonica della Corte d'appello di Wroclaw

Tavola 1

Luigi Milano, Uberto Siola & Partners srl, PIW PAW Architetti - Danzica, Uberto Siola — Concorso per la progettazione architettonica della Corte d'appello di Wroclaw

Tavola 2

Luigi Milano, Uberto Siola & Partners srl, PIW PAW Architetti - Danzica, Uberto Siola — Concorso per la progettazione architettonica della Corte d'appello di Wroclaw

Tavola 3

Luigi Milano, Uberto Siola & Partners srl, PIW PAW Architetti - Danzica, Uberto Siola — Concorso per la progettazione architettonica della Corte d'appello di Wroclaw

Tavola 4

Luigi Milano, Uberto Siola & Partners srl, PIW PAW Architetti - Danzica, Uberto Siola — Concorso per la progettazione architettonica della Corte d'appello di Wroclaw

La nuova Corte d'Appello di Wroclaw

Luigi Milano, Uberto Siola & Partners srl, PIW PAW Architetti - Danzica, Uberto Siola — Concorso per la progettazione architettonica della Corte d'appello di Wroclaw

Rendering di interni

Luigi Milano, Uberto Siola & Partners srl, PIW PAW Architetti - Danzica, Uberto Siola — Concorso per la progettazione architettonica della Corte d'appello di Wroclaw

Sezioni e dettagli


Bldg. H-001 Research Laboratory - Piero Speranza, Corinne Piera Speranza, Giulia Speranza, sas&a - Studio di Architettura Speranza Associati

TICHEL House - architecten de vylder vinck taillieu

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Kavel Tichelrei 4
House T is one of four houses in a Kavel ensemble which have to deal with a bizarrely tapering site due to the adjacent party walls, reaching a point at the bottom of the garden. House T is at the right side of the ensemble. A rear wall which retreats on each successive storey and a roof disconnected from the party wall of the house on the right may form the most explicit implementation of designing in the section. This design lets the light penetrate everywhere, so turning the tapering plot shape to advantage.

architecten de vylder vinck taillieu — TICHEL House

The ambitions of AG SOB (Ghent Urban Development Corporation) go further than developing new urban districts and redrawing, in broad gestures, the existing urban fabric. Their Kavel project is an exercise in the precision implementation of small-scale housing following unconventional principles. The corporation seeks opportunities within the urban fabric – arising if necessary through demolition – to build new homes, either individually or in groups ranging from two or three to seven or eight. They do not manage everything themselves. Instead they offer the site to a young or otherwise suitable family, selected from a number of candidates, as a package complete with a selected architect, on highly advantageous terms. The deal is also bound by stringent conditions for financing and programme requirements: a high grade of sustainability is required on a practically impossible budget.

architecten de vylder vinck taillieu — TICHEL House

Four plots, or to be precise four families, declare themselves. Four houses are drawn. One of them is Tichelrei. At first sight four identical houses, but none of them is exactly the same. Not only are the plots different but the families too. Actually they may really be four different problem situations. Like any other assignment, they have nothing to do with one another. Or maybe they do.

architecten de vylder vinck taillieu — TICHEL House

One thing these houses have in common is that they were designed in section rather than in the plan. That is certainly the approach taken to each of these houses, as it was for many preliminary studies. It was not only the families that had to put in an application for these projects; so did the architects. The candidate architects first received an imaginary project to design. The exercise conformed to the real parameters of developing on inner city sites: narrow but deep, and of course multiple floors.

architecten de vylder vinck taillieu — TICHEL House

Another aspect that the houses share is the attempt to deal with the demands of the situation; but not just with the narrow, deep plan. Two of the four houses were faced with additional irregularities. In one case, the walls of the adjacent properties force the plot to taper practically to a point; in the other, the plot is so irregular that the house gains what could be described as a third facade.

architecten de vylder vinck taillieu — TICHEL House

Despite the impossible financial conditions, the house explores the margins of a certain brutalism, but with a certain precision – in the same way as coal and diamond are chemically the same. Although sustainability (low energy consumption) is there, it is there in the way cement is in a brick wall: indispensible but scarcely telling a story. Sustainability is never a story. It is a form of economy as it should be, incontrovertible but not discussed.

architecten de vylder vinck taillieu — TICHEL House

The way the houses relate to the city. What living in the city is like. What living is like. That’s what it is about.

architecten de vylder vinck taillieu — TICHEL House

architecten de vylder vinck taillieu — TICHEL House

architecten de vylder vinck taillieu — TICHEL House

architecten de vylder vinck taillieu — TICHEL House

architecten de vylder vinck taillieu — TICHEL House

architecten de vylder vinck taillieu — TICHEL House

architecten de vylder vinck taillieu — TICHEL House

architecten de vylder vinck taillieu — TICHEL House

architecten de vylder vinck taillieu — TICHEL House

architecten de vylder vinck taillieu — TICHEL House

Alps Villa - Camillo Botticini

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Alps Villa al “passo del Cavallo” La casa si dispone in una radura tra gli alberi a 700 metri di quota, in prossimità del ”Passo del Cavallo”, vicino ad una strada che connette Valtrompia e Valsabbia su un terreno in forte pendenza, con una valle aperta verso sud verso una cornice di montagne verdi con creste di dolomia a nord. In un luogo ancora vicino al rumore dell’urbano ma al tempo stesso lontano, dove il profumo delle erbe di montagna e le pecore al pascolo sembrano avere fermato il tempo e determinando quale condizione fondativa una relazione primaria tra l’intervento come artifici e la naturalità del sito. La relazione con il suolo e con il paesaggio sono i materiali che costruiscono il progetto: Con il suolo il progetto opera un principio definibile di radicamento verso la pendenza a nord, dove la casa sembra mordere la montagna e di “emancipazione“ a sud, con uno sbalzo che la proietta verso la valle.

Camillo Botticini — Alps Villa

A nord, una corte aperta verso il monte consente di guardare il profilo delle guglie di dolomia che a 1200 m di quota proseguono il piano verde inclinato chiudendo virtualmente il quarto lato della casa. A sud una grande finestra strombata media tra interno del soggiorno e paesaggio, la luce proviene da sud continua con una vetrata verso il patio a nord. Leggerezza, integrazione al luogo, apertura e chiusura, carattere oggettuale senza esibizionismi, connessione al principio fondativo generato dall’andamento del suolo e l’organizzazione interna dello spazio, producono un idea di domesticità che propone una contemporaneità dell’abitare sensibile al sito. Sono questi gli elementi che compongono l’insieme con una volontà di armonia e di tensione, alla ricerca di una forte intensità espressiva della forma architettonica, ma allo stesso tempo di equilibrio e radicamento nell’uso di materiali naturali come il rame ossidato e il legno.

Camillo Botticini — Alps Villa

Fotoinserimento

La casa presenta un impianto irregolare a “C” con un patio dove il quarto lato è costituito da un piano verde che inquadra la struttura planimetrica che struttura gli spazi della casa, generando tre corpi con un’altezza variabile crescente a partire da nord-ovest dove il volume scompare integrandosi nel suolo. Il primo corpo presenta tre camere di cui due (ed un bagno) con vetrate rivolte verso il patio, mentre la terza presenta uno scavo che apre la camera principale ed il relativo bagno ad ovest verso la radura.

Camillo Botticini — Alps Villa

Pianta Piano Primo

A sud il secondo corpo con un altezza tra i 3,50 e 4,50 metri presenta il soggiorno, uno spazio sospeso e aperto tra il patio ed il paesaggio. Il lato chiuso si caratterizza per la presenza di un camino che chiude con la stessa misura la finestra a sud. Il soggiorno continua con la zona pranzo e con il corpo ad est a doppia altezza. Al soggiorno è connessa la zona pranzo in uno spazio continuo e caratterizzato da una copertura dall’andamento articolato in piani triangolari all’interno del quale si incassa il sistema di illuminazione continuo. La parte più alta nel corpo est è caratterizzata da un soppalco sotto il quale si dispone la cucina che si apre verso il patio mentre sopra si trova uno spazio per lo studio. Si genera uno spazio integrato e fluido aperto verso l’esterno e simultaneamente protetto, quasi chiuso sui lati est e ovest (dove si aprono come uno scavo la finestra di camera e bagno).

Camillo Botticini — Alps Villa

Pianta piano terra

Importanti i livelli di accesso. Il principale, coperto dallo sbalzo di tre metri del soggiorno è posto nell’angolo a sud-est. Entrando ha inizio una rampa parallela ad una grande sala. Qui una scala connette al livello della sala pranzo e poi al soppalco, dove lucernaio apre verso il cielo a nord L’accesso dalla strada presenta due possibilità. Una carrabile con una rampa coperta che porta le macchine all’autorimessa interrata, a un livello sotto il piano di accesso, mentre una scala lineare in acciaio con una bussola coperta, dalla strada porta al livello di accesso. Un ascensore connette il livello dell’autorimessa con quello del soggiorno. Spazi tecnici e di servizio sono collocati nei piani interrati. La casa appare così nel suo rapporto primario con il paesaggio senza altri elementi artificiali che non siano la scala sospesa che taglia il prato in pendenza. Impianto geotermico, sistemi con pompa di calore, murature che si aprono a generare una ventilazione naturale, e si chiudono con murature profonde (65 cm) a proteggere dal freddo e dal caldo (oltre la classe A cened) a costruire una casa dai costi di riscaldamento ridottissimi quasi a consumo ed inquinamento zero.

Camillo Botticini — Alps Villa

Sezione

Si è voluta una casa ecologica nei materiali da costruzione e di isolamento, dotata di rivestimenti con pareti ventilate ma soprattutto una casa sostenibile nell’equilibrio insediativo con il paesaggio. Il verde dei prati e degli alberi incorniciano il rame ossidato ondulato del rivestimento esterno e il legno Accoya (brevetto di legno indeformabile da abete neozelandese di foreste ripiantate), unici elementi che con il vetro camera triplo delle aperture costruiscono l’artificio in contrappunto dialogante con la natura. La parete ventilata di rame si modula con una leggera plissettatura a far vibrare la luce sulla superficie non riflettente. Il legno della grande strombatura riflette la luce che da sud si rifrange. Il patio con il pavimento in legno di iroko, le grandi vetrate apribili integrate al rame di rivestimento definiscono uno spazio che è arricchito da un acero verde che riporta all’interno un frammento della natura circostante, vero materiale centrale su cui si orienta la casa. All’interno i pavimenti sono in resina color sabbia, le pareti sono in cartongesso tinteggiato di bianco con i soffitti tagliati dalle luci ad incasso nell’innesto parete solaio, i parapetti di vetro, i serramenti di ferro verniciato hanno come unico obiettivo di esaltare lo spazio e la sua continuità, favorendone l’integrazione al sito.

Camillo Botticini — Alps Villa

Camillo Botticini — Alps Villa

Camillo Botticini — Alps Villa

Camillo Botticini — Alps Villa

Camillo Botticini — Alps Villa

Camillo Botticini — Alps Villa

Camillo Botticini — Alps Villa

Camillo Botticini — Alps Villa

Camillo Botticini — Alps Villa

Camillo Botticini — Alps Villa

Ampliamento plesso di Carpiano (MI) - bc studio _ Ilaria Bizzo Stefano Cornacchini

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La presente attività progettuale, di livello definitivo, è stata sviluppata nell’ambito della procedura di gara per Appalto integrato di progettazione ed esecuzioni. Il Comune di Carpiano, centro abitato del sud Milano al confine con la Provincia di Lodi, ha infatti individuato la necessità di ampliare la propria dotazione di aule per creare nuovi spazi sinergici alle attuali attività didattiche e potenzialmente utilizzabili, indifferentemente, dai due gradi di insegnamento presenti nel plesso: scuola dell’infanzia e primaria. Il nuovo edificio risulta essere collegato sia alla scuola elementare che hai percorsi di distribuzione da e per lo spazio di refezione. La nuova volumetria insiste su una attuale zona verde.

bc studio _ Ilaria Bizzo Stefano Cornacchini — Ampliamento plesso di Carpiano (MI)

Foto zenitale

V-Lodge - Reiulf Ramstad Architects

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This all-year cabin is well suited for a family of five and designed to accommodate a change in family composition and a mix of generations in years to come. The cabin is gently placed on the slight slope of the site, where the volume creates small microclimate zones with beneficial sun conditions for outdoor activities and easy access from the interior.
size / value: 120 m2

Reiulf Ramstad Architects — V-Lodge

Reiulf Ramstad Architects — V-Lodge

Reiulf Ramstad Architects — V-Lodge

Reiulf Ramstad Architects — V-Lodge

Reiulf Ramstad Architects — V-Lodge

Reiulf Ramstad Architects — V-Lodge

Reiulf Ramstad Architects — V-Lodge

Reiulf Ramstad Architects — V-Lodge

Reiulf Ramstad Architects — V-Lodge

Reiulf Ramstad Architects — V-Lodge

Reiulf Ramstad Architects — V-Lodge

Reiulf Ramstad Architects — V-Lodge

Reiulf Ramstad Architects — V-Lodge

Casa CR - Davide Petronici

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interior design per una residenza urbana.

Davide Petronici — Casa CR

Davide Petronici — Casa CR

Davide Petronici — Casa CR

Davide Petronici — Casa CR

Davide Petronici — Casa CR

Davide Petronici — Casa CR

Davide Petronici — Casa CR

Davide Petronici — Casa CR

Davide Petronici — Casa CR

Davide Petronici — Casa CR

Davide Petronici — Casa CR

Davide Petronici — Casa CR

Davide Petronici — Casa CR

Davide Petronici — Casa CR

Davide Petronici — Casa CR

Davide Petronici — Casa CR

Davide Petronici — Casa CR

Davide Petronici — Casa CR

Absence - Atelier X, ilaria egidi

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The space for the memorial uses a language that can be understood by everyone. It delivers emotions through the creation of a space of light and nature designed for the people.

Atelier X, ilaria egidi — Absence

The islands The different islands connected by bridges will create a peculiar landscape park. The new atoll will be an escape from the city while being within the city. The grassy islands will provide a quite space perfect to accommodate ceremonies or even picnics while the forest central island will create shade and the perfect habitat for birds. The atolls will be made, like Amsterdam, by land reclaimed from water.

Atelier X, ilaria egidi — Absence

Void and fracture The central island (memorial island) will be a forest cut in two by a stream of water. This cut symbolises the fracture left by this tragedy but the water flowing continuously brings peace and tranquillity. The water will then fall into the circular central void with 2 big waterfalls. In the void there will be a pool collecting the water and around it all the spaces for the memorial (bar, multifunctional room, offices etc). The pool will reflect the sky and through the sound of falling water and the colours of the surrounding forest above the space will take life. Viewers will find a space that celebrates life and remembrance; a space where absence is made visible. The central void will also act as a connecting element that will join the two halves of the forest island. The views can easily access the pool level by a ramp and other stairs and walk around the space. The new memorial atoll will become a sacred place celebrating the life-affirming power of nature.

Atelier X, ilaria egidi — Absence

Atelier X, ilaria egidi — Absence

Atelier X, ilaria egidi — Absence

Atelier X, ilaria egidi — Absence

Atelier X, ilaria egidi — Absence


BB Home - H&P Architects

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In Vietnam, the natural phenomena are severe and various: storm, flood, sweeping floods, landslides, drouhgt, etc… The damage every year, which is considerable compared to the world scale, takes away about 500 persons and 1.2%-GDP-equally assets and reduces the involved areas’ development. One solution to houses and homes for millions of these people is the goal of this BB (Blooming Bamboo) home.

H&P Architects — BB Home

From the bamboo module of φ8-φ10cm & φ4-φ5cm diameter and 3.3m or 6.6 length, each house is simply assembled with bolting, binding, hanging, placing… This pulled monolithic architecture is strong enough to suffer from phenomena like 1.5m-high flood. Currently, H&P Architects is experimenting the model to suffer 3m-high flood. The space is multifuntional such as House, Educational, Medical and Community Center and can be spreaded if necessary.

H&P Architects — BB Home

From the fixed frame using φ8-φ10cm bamboo, the house cover can be finished according to its local climate and regional materials (φ4-φ5cm small bamboo, bamboo wattle, fiberboard, coconut leaf…) in order to create vernacular architecture. The users can build the house by themselves in 25 days. Besides, it can be mass produced with modules and the total cost of the house is only 2500$. Therefore, the house can warm people in the most severe conditions and help them control activities in the future, also remarkably contribute to ecological development as well as economic stabilization. This will give condions for self-control process and create connection between vernacular culture and architecture.

H&P Architects — BB Home

H&P Architects — BB Home

H&P Architects — BB Home

H&P Architects — BB Home

H&P Architects — BB Home

H&P Architects — BB Home

H&P Architects — BB Home

H&P Architects — BB Home

H&P Architects — BB Home

H&P Architects — BB Home

H&P Architects — BB Home

H&P Architects — BB Home

H&P Architects — BB Home

H&P Architects — BB Home

H&P Architects — BB Home

H&P Architects — BB Home

H&P Architects — BB Home

H&P Architects — BB Home

H&P Architects — BB Home

H&P Architects — BB Home

H&P Architects — BB Home

BES pavilion - H&P Architects

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BES pavilion is a service space for an open community, focusing on the aspects of art and culture. Located in the central Ha Tinh city, BES (Bamboo + Earth + Stone) is set up from local materials and traditional building methods which based on the idea of centralizing the users.

H&P Architects — BES pavilion

The cluster includes a various of separated spaces which were arranged freely around the center courtyard in order to create a numerous of views as well as the interaction of light and shadow. Those will help to erase the bound between inside and outside space.

H&P Architects — BES pavilion

The building’s users will have a great chance to approach and to be educated from the functions and effects of the building toward the nature and local community. The best way to learn is to do it! Joining in the building process to create their own specific space is an effective practicing condition. The solutions of the pavilion’s design themselves become some useful lesions: Aerodynamics (ventilation), Physics (light diffusion), Biology (photosynthesis, planting)…Those will help to direct the users’ behaviors in the future – for a greener living environment.

H&P Architects — BES pavilion

H&P Architects — BES pavilion

H&P Architects — BES pavilion

H&P Architects — BES pavilion

H&P Architects — BES pavilion

H&P Architects — BES pavilion

H&P Architects — BES pavilion

H&P Architects — BES pavilion

H&P Architects — BES pavilion

H&P Architects — BES pavilion

H&P Architects — BES pavilion

H&P Architects — BES pavilion

H&P Architects — BES pavilion

H&P Architects — BES pavilion

H&P Architects — BES pavilion

H&P Architects — BES pavilion

H&P Architects — BES pavilion

H&P Architects — BES pavilion

H&P Architects — BES pavilion

H&P Architects — BES pavilion

H&P Architects — BES pavilion

The Observatory - Feilden Clegg Bradley Studios

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Mobile artists’ residence ‘The Observatory’ installed in first location on the South Downs

A mobile Artist Studio and Workshop, designed by four architecture graduates at FCBStudios, have been installed in their first location at the Winchester Science Centre on the South Downs. The structures sit on rotating bases that allow the artist and audience to frame the surrounding landscapes at changing viewpoints of their choice.
Providing space for artists in residence for up to two months at a time, The Study and The Workshop will move to three different locations in England’s South coast over the next two years.

Feilden Clegg Bradley Studios — The Observatory

Inspired by Sol Le Wit and St Jerome in His Study, The Observatory consists of two volumetric beacons which sit lightly within the landscape to house multidisciplinary artists in residence for up to two months at a time. The two structures, The Study and The Workshop, are responsive to the landscape in which they sit by rotating on steel framed mechanisms, allowing the structures to act as shifting framing devices to the landscape beyond. They also encourage the artist and audience to interact by blurring the boundaries between public and private domains.

Feilden Clegg Bradley Studios — The Observatory

The design aspires to articulate the collaborative process, between architecture and art, which epitomizes this competition’s ethos, with a highly crafted and distinctive proposal for The Observatory. The team took an aesthetic approach that is informed by the natural beauty of sustainable materials, the unique characteristics of the sites and the tripartite narrative between the resident artist, general public and wider landscape. With rigorous research, attention to detail and continued inter-disciplinary collaboration, the design team have realised a project of exceptional design quality that creates moments of meaningful engagement between everyone that has a chance to look upon, into or out of The Study and The Workshop.

Feilden Clegg Bradley Studios — The Observatory

The Observatory will spend six months in four varied and stunning locations: Winchester Science Centre (South Downs), Lymington Salt Marshes, South Dorset Ridgeway and the River Tamar (Devon and Cornwall). Twelve artists with a broad range of disciplines will be invited to occupy The Observatory for two months each throughout the programme.

Feilden Clegg Bradley Studios — The Observatory

The two structures were pre-fabricated off site and built within an 11 week construction programme. Both The Study and The Workshop were designed to sit on a 2×10 m flatbed truck which transports them from each location every six months. The bespoke, rotating stainless steel bases are integrated into the structural timber frame of both cabins, which are powered manually by a wheel. The cabins are now complete and located at the first site, by the Winchester Science Centre.

Feilden Clegg Bradley Studios — The Observatory

The design team is made up of four architectural assistants from FCBStudios (Charlotte Knight, Ross Galtress, Mina Gospavic and Lauren Shevills) in collaboration with Devon-based artist Edward Crumpton.

Locations Winchester, South Downs National Park, UK, Lymington Salt Marshes, Black Forest National Park, UK, Dorset Ridgeway, Dorset, UK, Tamar Valley, UK
Completion January 2015

Feilden Clegg Bradley Studios — The Observatory

Feilden Clegg Bradley Studios — The Observatory

Feilden Clegg Bradley Studios — The Observatory

Feilden Clegg Bradley Studios — The Observatory

Feilden Clegg Bradley Studios — The Observatory

Feilden Clegg Bradley Studios — The Observatory

Feilden Clegg Bradley Studios — The Observatory

Feilden Clegg Bradley Studios — The Observatory

Feilden Clegg Bradley Studios — The Observatory

Feilden Clegg Bradley Studios — The Observatory

Feilden Clegg Bradley Studios — The Observatory

Feilden Clegg Bradley Studios — The Observatory

Feilden Clegg Bradley Studios — The Observatory

TOIGETATION - H&P Architects

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“Ensure environmental sustainability” included improving sanitation facilities is one of the eight “Millennium Development Goals” by United Nations. According to that, from 2000 to 2015, the number of people without access to basic sanitation will decrease by 50%. The access has been recognized as a human right. All over the world currently there are about 2.5 billions people lacked of that access and more than a billion people (15% of the world population) are still defecating outdoors. The uncontrolled waste water discharge would also be an environmental disaster, because it harms human health (every year 1.7 billion people suffer from diarrhea and 760000 children die for cholera, typhoid, hepatitis, etc…). Lacking of sanitary equipment and facilities also cause economical damage tremendously (according to World Bank, in India that condition costs this country more than 53 billions USD every year, accounting for nearly 6% of its GDP).

H&P Architects — TOIGETATION

In Vietnam, it is popular to see the lack of toilet or clean toilet in schools across the country. Currently 88% of schools in countryside have no toilet meeting criteria by the National Ministry of Health and a quarter do not have toilet completely.

H&P Architects — TOIGETATION

Son Lap Commune, Bao Lac, Cao Bang Province has 257 households/ 1,700 inhabitants with 98% of the minority ethnic H’Mong and Dao. As an extremely poor area with more than 70% of the population living in poverty, people have to live a life without electricity, infrastructure, road, market, telecommunication network… Following the shifting cultivation of wandering hill tribes, they have destroyed forests and keep backward habits such as having many children in a family, of whom only few could go to school.

H&P Architects — TOIGETATION

Son Lap School has a total of 485 students from kindergarten to secondary levels with more than 10 classes at the main school, 4 branch schools and some staff housings. None of them meets the minimum standards, specifically in terms of sanitary and washing facilities.

H&P Architects — TOIGETATION

Thus, a space including toilet + washing area + vegetation is very urgent to the school here in particular and in Vietnam countrysides in general. Being named Toigetation, the project has been designed based on three objectives: quick construction, low cost and widely-applied ability.

H&P Architects — TOIGETATION

Solution: Inspired by the iconic image of a large tree with wide canopy giving shade for the space below and within, Toigetation humbly blends into the slope at the foot of Phja Da mount. It includes a thick layer of vegetation (trees and herbs) on its four sides and the surrounding terraced garden. The vegetation layer helps regulating indoor climate, reinforcing the load bearing structure, supplying food and at the same time creating an implied boundary between inside and outside. Toigetation is created by local human resources (teachers, students, people) & local materials (bamboo, brick, reused sewers) with simple construction method (dig/fill proportion of 1/1; handcraft methods: pin, tie, hang) which makes the structure anchored, tied to resist natural disasters. The project has fully natural ventilation and lighting. In addition, we also use solar panels for producing energy and reuse waste water and running water.

H&P Architects — TOIGETATION

Users can learn and be educated from the dialogue between the project, nature and local community. The construction methods would be useful teaching materials such as Geology and Hydrology (water), Physics (light diffusion), Aerodynamics (ventilation), Biology (photosynthesis, vegetable planting), Agriculture… All of these will affect the future actions of the people, contributing to the development of the local ecological balance and stable economy.

H&P Architects — TOIGETATION

With the ability of wide application, people from across the country can quickly build a Toigetation by themselves within 3 weeks with 3000 USD cost. We hope the Toigetation could considerably improve human rights in Vietnam.

H&P Architects — TOIGETATION

H&P Architects — TOIGETATION

H&P Architects — TOIGETATION

H&P Architects — TOIGETATION

H&P Architects — TOIGETATION

H&P Architects — TOIGETATION

H&P Architects — TOIGETATION

H&P Architects — TOIGETATION

H&P Architects — TOIGETATION

H&P Architects — TOIGETATION

H&P Architects — TOIGETATION

H&P Architects — TOIGETATION

H&P Architects — TOIGETATION

H&P Architects — TOIGETATION

H&P Architects — TOIGETATION

H&P Architects — TOIGETATION

architettura di interni appartamento in roma - Roberto De Sanctis

Casa di cura "Quisisana" - Alessandro Strozzi, Valentina Anselmi, Luca Farinelli, Maria Chiara Santi, Giovanni Paolazzi

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Il progetto prevede il restauro e la rifunzionalizzazione di un edificio storico, l’adeguamento agli standard normativi di alcune camere del piano terra della sede, lo spostamento di alcuni ambulatori nel fabbricato recuperato, e il riutilizzo di alcuni locali per la creazione di una palestra per attività fisioterapica e di riabilitazione, oltre che il riordino e razionalizzazione di alcuni vani e funzioni tecniche presenti nella corte interna. Il collegamento con la casa di cura sarà garantito al piano primo dal tunnel sopraelevato.

Alessandro Strozzi, Valentina Anselmi, Luca Farinelli, Maria Chiara Santi, Giovanni Paolazzi — Casa di cura "Quisisana"

Simulazione tunnel di collegamento

VinCi - geza

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L’idea è di creare un progetto che cerchi di capire i desideri e le necessità delle persone, che cerchi di capire chi vorrà vivere qui, in questo nuovo luogo. Senza capire questi bisogni si costruiscono solo scatole, muri di separazione e porte una vicino all’altra. Vogliamo invece creare un luogo in cui le persone si riconoscano, si possano incontrare, una comunità in cui siano felici: persone che desiderano vivere in città, senza i problemi del centro storico e con i comfort della periferia e della campagna.

geza — VinCi

Housing_Park entrance

Sono persone che cercano il VILLAGGIO IN CITTA’, che desiderano andare in un luogo particolare, appartenere a una comunità in cui identificarsi. Vogliono le qualità della campagna, le viste panoramiche, la natura attorno alla propria famiglia, lo spazio aperto privato e protetto. Desiderano la facilità di accesso e di parcheggio, la vicinanza dei servizi e delle reti urbane.

geza — VinCi

Sketch

Vogliamo creare un luogo con una nuova IDENTITA’. Vogliamo unire il luogo con maggiore identità del centro storico della città con una situazione completamente diversa, portarlo nella natura e sospenderlo sugli alberi di un bosco. L’idea è di creare un insieme di “NIDI” per una nuova comunità che avrà cosi: identità, centralità, viste, natura, indipendenza, privacy, sicurezza, qualità delle relazioni, collegamenti attraverso il sistema del verde del centro città, facilità di accesso, parcheggi privati e di relazione, sostenibilità e tecnologia non esibite, attenzione all’ambiente e ai costi di gestione, flessibilità dello spazio, possibilità di scelta con 35 tipologie aggregabili, personalizzazione e “su misura” ad ogni livello.

geza — VinCi

Nuovo VUOTO URBANO

Piazza San Giacomo, la piazza più rappresentativa della città, è il riferimento per le nuove residenze, con le sue qualità ideali ma anche dimensionali e proporzionali. Lo schema della piazza viene trasformato, aperto al sole, collegato, orientato alle viste, e soprattutto alzato a sei metri da terra, per godere di tutte le caratteristiche positive dell’intorno e dimenticare tutte quelle negative.

geza — VinCi

Vuoto urbano come nuova opportunità

Si abiterà in alto, ci si sentirà di appartenere al centro città, e tutti i percorsi di accesso e gli spazi aperti saranno collegati in modo fluido e riferiti sempre al grande parco delle betulle che crea il centro del nuovo insediamento. Il parco continua sotto agli edifici nel grande portico, creando così un luogo di relazione coperto, una loggia, affacciato su un piano terra completamente libero e verde. Gli edifici sono trasformati in edifici residenziali contemporanei, con flessibilità e personalizzazione tali incontrare i differenti desideri di ognuno. Sono arricchiti da grandi terrazze, logge coperte e serre bioclimatiche, in modo da offrire la qualità che solo lo spazio aperto privato, affacciato su un grande parco di betulle e con viste panoramiche per tutti, può garantire a una casa in città.

geza — VinCi

L'intervento si articola su un vuoto, un nuovo parco a disposizione della città

Il risultato sarà la creazione di un nuovo LUOGO, con una IDENTITA’ strettamente connessa al centro storico della città di Udine, con in più una ricchezza di comfort tipici della vita in campagna. VinCi, Un nuovo VILLAGGIO IN CITTA’.

geza — VinCi

Il volume edificato viene variato e spezzato in altezza, in modo da farsi percepire come diversi elementi accostati

geza — VinCi

geza — VinCi

Sistema di facciata

geza — VinCi

Pianta piano secondo


APPALTO INTEGRATO B13 - Ing. Salvatore Mannu, ING. PASCAI MARCO, ING. STRINA PIERO FRANCESCO, ING JR ANTONIO PEDDIS, ING STEFANO PENNISI, GEOM. ALESSANDRO STRINA

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L’oggetto del presente intervento sono quelli che Azienda Regionale Edilizia Abitativa “A.R.E.A”in base all’accordo di programma del 02/04/2004, sottoscritto dallo I.A.C.P. della Provincia di Cagliari con il Comune di Carbonia, è stata incaricata di realizzare le opere residenziali e accessorie per gli immobili di sua proprietà ricadenti all’interno del perimetro del Contratto di Quartiere 2. A seguito del protocollo di intesa sottoscritto in data 31/03/2007 tra il Ministero Infrastrutture e Trasporti, Regione Sardegna, Comune di Carbonia e AREA, si definivano le opere finanziate; tra queste, quelle di competenza di AREA, secondo la classificazione del piano finanziario, sono: 1. Recupero edilizio del camerone “9999” 2. Realizzazione di n° 12 nuovi alloggi 3. Recupero edilizio dei “cameroni operai” L’investimento complessivo è ripartito tra il Ministero Infrastrutture e Trasporti, la Regione Autonoma della Sardegna, AREA e il Comune di Carbonia. Contratto di quartiere 2 – Programma innovativo in ambito urbano “Via Sicilia – Monte Rosmarino”– Opera B13– Costruzione di n° 12 alloggi in “Via Sicilia – MonteRosmarino”

Ing. Salvatore Mannu, ING. PASCAI MARCO, ING. STRINA PIERO FRANCESCO, ING JR ANTONIO PEDDIS, ING STEFANO PENNISI, GEOM. ALESSANDRO STRINA — APPALTO INTEGRATO B13

APPARTAMENTO AR1 - Chiara Angioli

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1. Tipologia d’intervento Intervento di rimodellazione degli spazi abitativi di un alloggio preesistente, sito in un fabbricato di civile abitazione, attuata tramite un leggero spostamento dei tramezzi esistenti e creazione di un secondo bagno. I materiali di finitura, gli elementi di arredo e i colori sono stati selezionati per amalgamarsi con la struttura architettonica dell’alloggio e metterne in evidenza la ricca spazialità interna. Allo stato attuale l’alloggio, avente una superficie lorda complessiva di circa 110 mq, si compone di un comparto giorno localizzato nella porzione rivolta a nord-est del corpo di fabbrica e di un comparto notte nella porzione rivolta a sud-ovest. Il primo si articola intorno ad un disimpegno posto in posizione baricentrica che connette la cucina abitabile dotata di portafinestra e veranda di servizio, ed una sala adibita a pranzo, soggiorno e studio, illuminata da due portefinestre che immettono nel balcone principale dell’appartamento. Il secondo risulta composto da bagno e due camere da letto, di cui una dotata di guardaroba e bagno proprio. In fase progettuale sono previsti una serie di interventi di ridistribuzione interna e di manutenzione straordinaria, volti all’ammodernamento e ad una migliore fruizione dell’unità immobiliare in oggetto, che possono essere sintetizzati nei seguenti punti: demolizione dell’attuale unico bagno dell’alloggio e realizzazione di due nuovi bagni sul sedime del preesistente infatti viene creato un tramezzo con presa di luce che collega il bagno cieco a quello areato ed illuminato naturalmente dalla finestra esistente. Il secondo bagno (privo di finestra esterna) viene dotato di aspirazione meccanica collegato con l’impianto di illuminazione e con smaltimento dell’aria in facciata o dove sia possibile. Uno dei bagni viene attrezzato con lavabo, wc, vasca, doccia, l’altro con lavabo, wc, bidet e doccia. 2. Descrizione opere edili ed impiantistiche Demolizione degli attuali tramezzi in mattoni forati colleganti il vano bagno con il vano camera matrimoniale e vano ripostiglio e realizzazione con spostamento di nuovi tramezzi in mattoni forati con applicazione di intonaco civile e/o di piastrelle di rivestimento pareti bagno. Rifacimento, in tutto l’appartamento tranne i balconi, del massetto dove necessario e del piano di posa per il nuovo pavimento (con battiscopa) di qualsiasi natura (ceramica, legno, gres, etc), in linea o a rombo. Rimozione delle piastrelle della cucina e del bagno e rifacimento dello schienale della cucina con elementi in grès o ceramica mentre il resto del locale verrà pitturato. Preparazione delle superfici (pareti e soffitto) dell’intero appartamento, porzione della veranda e lato interno del parapetto murato del balcone principale mediante raschiatura, stuccatura, rasatura, carteggiatura, fondo fissante e uniformante; applicazione di intonaco civile e successiva pittura, tinteggiatura, velatura e/o spazzolatura eseguite in maniera uniforme con tempera e/o idropittura lavabile oppure altro materiale adeguato. Realizzazione di controsoffitto alla stessa quota della trave emergente esistente con gola luminosa e faretti sul disimpegno. Smontaggio di finestre e porte esistenti; compresa smuratura del controtelaio e posa in opera di controtelai per sostituzione, comprensiva dell’intonacatura del telaio, di tutte le porte interne con porte tipo scrigno per i bagni e quelle a un’anta a battente per le camere e cabina armadio. Allargamento porta cucina con demolizione di porzione della parete e realizzazione di porta scorrevole. Sostituzione della serratura e del rivestimento del portone di ingresso all’unità immobiliare. Opere di sostituzione degli infissi esterni con nuove finestre a trasmittanza termica “U” inferiore rispetto alle esistenti. Demolizione di porzione del pavimento esistente in piastrelle di graniglia compreso il sottofondo di colla e cemento, parte del massetto e del battiscopa per creazione di tracce a terra per la realizzazione degli impianti. Eliminazione del vecchio impianto elettrico esistente e sua sostituzione per messa a norma con installazione dei nuovi impianti elettrico, domotico, adsl, etc…in traccia e o su canaline. A tale scopo si procederà con l’apertura di tracce; fornitura e posa di corrugati e cassette; chiusura tracce; infilaggio cavi; fornitura e posa in opera di frutti (es.: prese, interruttori, tv), cavi a pavimento, parete e a soffitto (es.: cappa cucina, applique, luce specchio bagno) ed installazione di quadri elettrici. Sostituzione del citofono esistente con realizzazione del videocitofono. Interventi di adeguamento dell’impianto idro-termo sanitario in relazione alla realizzazione dei due bagni e della modifica della cucina esistente (rimozione dei sanitari, realizzazione impianto di distribuzione e di scarico dell’acqua, montaggio dei nuovi sanitari) e all’integrazione dei corpi scaldanti con lo spostamento di alcuni e relativo prolungamento delle tubazioni dalla vecchia alla nuova posizione Messa a norma della rete di distribuzione del gas dei locali cucina e veranda con installazione di tubazioni in traccia incamiciata. Realizzazione di attacco acqua fredda con vaschetta sul balcone principale e attacco lavatrice più vaschetta nella veranda. Nella veranda verrà installato uno scalda acqua con camera stagna. Realizzazione caminetto a bioetanolo e griglia di ventilazione ib basso per smaltimento monossido di carbonio. Tutti gli impianti saranno eseguiti in traccia o canaline esterne. Le sopraccitate opere saranno eseguite a regola d’arte ed in conformità alle norme di riferimento vigenti.

Chiara Angioli — APPARTAMENTO AR1

Chiara Angioli — APPARTAMENTO AR1

Chiara Angioli — APPARTAMENTO AR1

Chiara Angioli — APPARTAMENTO AR1

Chiara Angioli — APPARTAMENTO AR1

Chiara Angioli — APPARTAMENTO AR1

Chiara Angioli — APPARTAMENTO AR1

Chiara Angioli — APPARTAMENTO AR1

Chiara Angioli — APPARTAMENTO AR1

The plug - Paolo Venturella

LA POLVERIERA - Domenico Petruzzi

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Il progetto, completamente immerso nel verde della campagna pugliese, si articola in una serie di spazi nei quali, la struttura storica realizzata in pietra, si fonde con il bianco delle parti nuove. La magia di questi spazi risiede nella continua alternanza tra internità ed esternità dove, accoglienti pergolati in legno permettono di godere di magnifici momenti di relax. Un ruolo fondamentale ha avuto il progetto di lighting design che, insieme con la progettazione del verde, permette di individuare immediatamente gli spazi e le relative percorrenze, inserendo il complesso in una cornice suggestiva. Il progetto di recupero ha avuto come obiettivo principale quello di rifunzionalizzare la struttura dei trulli riportandoli al loro antico splendore, senza però tralasciare la modernità. La nuova funzione è sicuramente quella ricettiva, garantendo il massimo comfort climatico. La ristrutturazione ha seguito da vicino le tecniche e i materiali della zona, avvalendosi di maestranze locali. Particolarmente interessante l’intervento sui coni per i quali è stata prevista la sostituzione delle “chiancarelle”. Si è scelto di mantenere la pavimentazione originale interna realizzata con chianche in pietra la quale è stata poi successivamente ripresa, nelle forme e nel disegno, anche negli spazi esterni e nei camminamenti. La piscina, un vero e proprio specchio d’acqua, costituisce il fulcro di tutta la composizione, senza però per questo, risultare d’impatto.

Domenico Petruzzi — LA POLVERIERA

Domenico Petruzzi — LA POLVERIERA

Domenico Petruzzi — LA POLVERIERA

Domenico Petruzzi — LA POLVERIERA

Domenico Petruzzi — LA POLVERIERA

Domenico Petruzzi — LA POLVERIERA

Domenico Petruzzi — LA POLVERIERA

Domenico Petruzzi — LA POLVERIERA

Domenico Petruzzi — LA POLVERIERA

Domenico Petruzzi — LA POLVERIERA

RND - geza

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Il tema della casa di vacanza a Lignano Pineta ha interessato ed affascinato molti architetti fra gli anni ‘60 e ‘70. Su questa tradizione, e su un lotto straordinario conservatosi libero nel disegno organico della spirale di D’Olivo, si inserisce il progetto di una casa unifamiliare e di una bifamiliare. Il lavoro svolto si può descrivere innanzitutto come un attento disegno di suolo dovuto all’inserimento del progetto fra i pini marittimi e su un gioco di dislivelli dovuto alle dune di sabbia.

geza — RND

Villa monofamiliare

I due volumi, pur appartenendo allo stesso Cliente, ed evidentemente apparentati nel linguaggio di alcuni elementi architettonici, sono diversi fra loro sia in pianta che in alzato. Conservano una omogeneità in sezione, con un piano nobile che “galleggia” sospeso sulla pineta, ed un livello seminterrato che disegna a terra un articolato sistema di luoghi privati e patii aperti. Essendo case di vacanza, il progetto delinea alcuni elementi originali: una extraroom passante che diventa giardino d’inverno; solarium e pranzo all’aperto fra i pini; una inaspettata piscina all’aperto sul tetto della casa bifamiliare.

geza — RND

The theme of holiday residences in Lignano Pineta appealed to several architects between the 1960s and 1970s. Based on this tradition, the project deals with a detached house and a semi-detached house on an extraordinary parcel left clear in the spiral-shaped plan of the area designed by architect Marcello D’Olivo. The work was essentially based on a careful study of the urban plan, because the volumes were to be inserted among maritime pines and on grounds of variable pitch due to the presence of sand dunes.

geza — RND

Although the two buildings are owned by the same Client and they obviously share some architectural elements, they differ in plan and elevation. They preserve homogeneity in section, with a top floor “floating” above the pine trees and a basement outlining an articulated system of private areas and open patios. Because these are holiday residences, they feature a few original elements: an extra-room which doubles up to become a winter garden; a solarium and open dining area amidst the pine trees and an unexpected outdoor pool on top of the roof of the semi-detached house.

geza — RND

geza — RND

geza — RND

geza — RND

Villa bifamiliare

geza — RND

geza — RND

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