Lo spazio pubblico urbano è il luogo privilegiato per la nascita e la vita di una comunità di cittadini capace di intraprendere programmi di medio e lungo periodo per la gestione dei beni comuni. Oggi più che mai il recupero del ruolo della piazza diventa fulcro di un processo collettivo in cui gli attraversamenti, la sosta, il dialogo, le cerimonie, le attività culturali, il divertimento e lo svago trovano ospitalità all’interno di un luogo privilegiato in cui verificare, oltre al proprio senso di appartenenza alla polis, la solidità dei legami sociali con il proprio territorio. Il progetto si pone come obiettivo rendere Piazza dello Spirito Santo un luogo di aggregazione sociale e culturale all’interno di un percorso cittadino che metta in relazione le diverse e contigue aree del centro storico di Pistoia e recuperi quelli che sono gli spazi pubblici della città del passato (la piazza, la strada, il verde) e elaborando al tempo stesso una reinterpretazione secondo criteri di semplicità, chiarezza ed eleganza valorizzando gli elementi insiti nella storia del luogo.
© Marco Giachetti architetto. Published on March 10, 2015.
Sotto il profilo funzionale si è scelto di sostituire l’attuale destinazione d’uso prevalente a parcheggio con una molteplicità di funzioni. L’area oggetto d’intervento, attualmente percepita come un unico spazio, viene suddivisa in due zone differenti per caratteristiche fisiche e funzionali. Questa scelta progettuale consente da un lato la ridefinizione dello “spazio fisico” urbano in favore di soluzioni che puntano a conferire qualità ai luoghi, e al contempo permette di arricchire lo “spazio delle relazioni” prestandosi a modi d’uso molteplici, interagendo con le dinamiche di vitalità della piazza e della strada.
© Marco Giachetti architetto. Published on March 10, 2015.
La parte est, costituita dal sagrato della Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola e dalla sua successiva espansione, viene destinata ad uso collettivo polivalente. Si presenta come un grande spazio aperto, libero da arredi fissi, che vengono posizionati nelle fasce laterali. L’idea di realizzare un nuovo piano inclinato, sul sedime di quello storico, permette di ritrovare un grande spazio collettivo adibito all’uso pubblico. Lo spazio così costituito, ritmato da sedute e alberi che ne delimitano la visione prospettica, trova il suo punto focale sulle gradinate di connessione tra le due zone.
© Marco Giachetti architetto. Published on March 10, 2015.
Posizionata a un livello leggermente più alto, la parte ovest, corrispondente alle storiche piazze del Baglione e del Mergugliese, si presenta come uno spazio racchiuso, intimo, denso. Mediante l’introduzione di una dimensione più contenuta, si ristabilisce un legame con i vecchi percorsi cittadini quali Via dell’Abbondanza e Via dei Baglioni e con gli elementi storici della palma e della statua del Cardinale Forteguerri. I fondi vuoti presenti potranno accogliere nuove attività, come ristoranti, bar, locali o simili. L’amministrazione potrebbe incentivarne lo sviluppo permettendo e agevolando la costruzione di piccole pensiline e dehor sul modello parigino, dando vita a una “terrazza urbana”, dalla quale ammirare la prospettiva di ciò che avviene al livello sottostante in un turbine di curiose percezioni sull’intorno.
La proposta progettuale prevede inoltre l’inserimento di elementi di “verde urbano” nel sistema lineare della piazza. Una fila di aceri campestri, specie tipica del pistoiese, oltre a creare giochi d’ombra e a segnare un filtro tra le sedute e i palazzi, apre una comunicazione ideale con il giardino pensile adiacente e con la palma della piazzetta del Baglione.
© Marco Giachetti architetto. Published on March 10, 2015.
Pur divise da punto di vista funzionale e articolate con una differenza di quota le due aree della piazza conservano il loro aspetto unitario grazie all’introduzione di alcuni elementi di continuità. Sul lato sud dell’invaso è presente un percorso trasversale privo di barriere architettoniche, pavimentato in pietra in continuità con le strade circostanti, che garantisce la connessione pedonale così come il transito eccezionale di veicoli per carico e scarico merci e l’accesso di mezzi di emergenza. Il manto stradale viene portato al livello dell’attuale marciapiede permettendo la continuità totale dello spazio.
© Marco Giachetti architetto. Published on March 10, 2015.
Nella zona centrale della piazza l’articolazione tra le due zone assume una complessità maggiore, per mezzo di tre aspetti fondamentali. Il primo riguarda il cambio di pavimentazione: si passa dal mattone rosso posato a lisca di pesce per la zona est alla pietra arenaria toscana disposta a lastre sfalsate per la zona ovest. Il secondo riguarda l’andamento del terreno che scende attraverso un leggero declivio da Via dell’Abbondanza verso Via de’ Rossi, un sistema di scale e gradoni incide il terreno e si inserisce nelle trasformazione del suolo ridisegnando l’immagine della piazza e facendo da “liaison” tra le zone. Le leggere pendenze (dislivello di 65 cm) accompagnano i visitatori all’appropriazione dello spazio urbano. Nuove prospettive e spazi di sosta creano un ambiente ideale per manifestazioni e avvenimenti culturali all’aperto. Terzo elemento che caratterizza questo passaggio tra le due aree della piazza è la sistemazione della zona adiacente alla statua del Cardinale Niccolò Forteguerri, la cui posizione viene mantenuta invariata. Il monumento viene dotato di un nuovo basamento che si integra con quello esistente sovrapponendosi ad esso, e che presenta una serie di sedute. Una piccola rampa farà da sponda ad una nuova fontana a vasca, in luogo dell’esistente, simbolo di vita e continuità con uno degli elementi storici più caratteristici delle piazze italiane.
© Marco Giachetti architetto. Published on March 10, 2015.
Tenendo conto degli spunti forniti dal documento sulla partecipazione si è scelto di limitare la presenza del mercato solamente alla zona est della piazza, prevedendo delle strutture specifiche che sostituiscano gli attuali banchi eliminando la presenza dei furgoni, per il parcheggio dei quali verrà riservata un’area vicina da parte dell’amministrazione. Il piccolo disagio provocato da questo cambiamento verrà compensato dalla presenza delle nuove infrastrutture, dotate di luce e attacchi elettrici, montate in loco dalla prima mattinata e smontate al termine del mercato o manifestazione.
Le panchine che fanno da quinta al sistema piazza avranno la funzione di deposito per questa struttura, contenendo tutto il necessario per il montaggio del mercato bisettimanale. Un semplice studio di innesti di pali e teli, come in un fanciullesco gioco, darà origine ai “tendalini” per il mercato o per altre manifestazione che ne faranno utilizzo, in modo da ottenere, una volta che tutte le strutture leggere saranno aperte, una configurazione spaziale continua che ospiti lo spazio del commercio. In questo modo la struttura del mercato, collocata all’interno delle panchine e fornita in questo caso dall’amministrazione pubblica diviene parte integrante della piazza, e può assumere una molteplicità di configurazioni.
© Marco Giachetti architetto. Published on March 10, 2015.
All’interno di questa cornice storica le strutture temporanee o parti di esse funzioneranno come integrazione scenografica degli eventi culturali e di aggregazione sociale, come cinema all’aperto, spettacoli di teatro, manifestazioni musicali, incontri, fiere, e simili aprendo così la piazza ad un uovo tipo di fruizione da parte della cittadinanza. Il percorso longitudinale stesso potrà diventare palco per le manifestazioni pubbliche ed istituzionali sulla piazza o, viceversa, tutto l’invaso della piazza potrà essere usato come scena, con il pubblico seduto sui gradoni della statua o sulle panchine sotto gli alberi e la manifestazione al centro sul tappeto rosso mattone.
A completare il progetto vengono previste alcune rastrelliere per biciclette e contenitori differenziati per i rifiuti urbani.
© Marco Giachetti architetto. Published on March 10, 2015.
Al tramonto l’illuminazione della piazza sarà garantita interamente attraverso luci lineari incassate ai piedi delle panchine, corpi illuminanti e in parte dall’illuminazione indiretta degli edifici circostanti. I dehor della zona più alta, e in generale i locali aperti durante le ore serali faranno da cornice a questo grande spettacolo e avranno oltre alla funzione di ristoro anche quello di aggregazione sociale all’interno di un unico concetto di fruibilità della piazza.
© Marco Giachetti architetto. Published on March 10, 2015.