Quantcast
Channel: Divisare - Projects Latest Updates
Viewing all 11324 articles
Browse latest View live

Restauro e Interior design di edificio medievale - VITI MICHELE, Arch. Samuela Ristori

0
0

restauro architettonico, consolidamento strutturale e arredamento di edificio vincolato

VITI MICHELE, Arch. Samuela Ristori — Restauro e Interior design di edificio medievale

vista 01 con Sculture di Piero Viti

VITI MICHELE, Arch. Samuela Ristori — Restauro e Interior design di edificio medievale

vista 02

VITI MICHELE, Arch. Samuela Ristori — Restauro e Interior design di edificio medievale

vista 03

VITI MICHELE, Arch. Samuela Ristori — Restauro e Interior design di edificio medievale

vista 03

VITI MICHELE, Arch. Samuela Ristori — Restauro e Interior design di edificio medievale

vista 04


Stabilimento Farmaceutico - VITI MICHELE

0
0

progetto di un nuovo stabilimento produttivo

VITI MICHELE — Stabilimento Farmaceutico

planivolumetrico

VITI MICHELE — Stabilimento Farmaceutico

render

VITI MICHELE — Stabilimento Farmaceutico

prospettiva

Scenography for the Grand Music Award 2014 - Didzis Jaunzems

0
0

Scenography for the Grand Music Award 2014 ceremony is designed as an art installation that together with light and video projections creates overall playful atmosphere of the event. Musicians are integrated in artificial landscape of illusory depth. The stage depth of 20 meters has been doubled by accurately placing mirror wall at the back of the installation. It makes a visual trick of continuous perspective outside of opera house walls. The installation is made of 3000 small plastic balloon elements with different level of transparency that creates different light and color reactions.

Didzis Jaunzems — Scenography for the Grand Music Award 2014

overall view

Didzis Jaunzems — Scenography for the Grand Music Award 2014

flute in meadow

Didzis Jaunzems — Scenography for the Grand Music Award 2014

marimba in meadow

Didzis Jaunzems — Scenography for the Grand Music Award 2014

overall view

Didzis Jaunzems — Scenography for the Grand Music Award 2014

organ in meadow

Didzis Jaunzems — Scenography for the Grand Music Award 2014

choir

Didzis Jaunzems — Scenography for the Grand Music Award 2014

orchestra

Didzis Jaunzems — Scenography for the Grand Music Award 2014

overall view

Didzis Jaunzems — Scenography for the Grand Music Award 2014

installation elements

Didzis Jaunzems — Scenography for the Grand Music Award 2014

plan

Didzis Jaunzems — Scenography for the Grand Music Award 2014

section

PIAZZA MARTIRI DELLA LIBERTA' - NOVARA - Alessandro Bellesia, Paolo Filipazzi

0
0

La pedonalizzazione e la limitazione del traffico privato sono interventi che trasformano fortemente l’ambiente urbano. Ciò implica necessariamente un’attenzione particolare all’immagine, all’uso dei materiali e dei linguaggi, dialogando con il contesto delle emergenze architettoniche presenti, nell’ottica di valorizzarle il più possibile e di creare un ambiente scenograficamente attraente e coerente con l’immagine cittadina. Con la declinazione in forma contemporanea di materiali ed elementi già propri del linguaggio tradizionale urbano (guidane, pietra di luserna, porfido..) viene disegnato un sistema organico di 3 piazze (Martiri della Libertà, Puccini, Largo Costituente) sinergiche nella fruizione e nei percorsi, coordinate tra loro nel linguaggio e nei materiali, ma ognuna con una propria forte identità e riconoscibilità. Questo sistema coordinato andrà a comporre un unico grande spazio pubblico, senza salti di quota e barriere architettoniche su tutta la sua superficie, un grande plateau tendenzialmente pedonale come scenario comune per le molteplici attrattive presenti, relegando l’attraversamento veicolare ad un’eccezione occasionale

Alessandro Bellesia, Paolo Filipazzi — PIAZZA MARTIRI DELLA LIBERTA' - NOVARA

Alessandro Bellesia, Paolo Filipazzi — PIAZZA MARTIRI DELLA LIBERTA' - NOVARA

Alessandro Bellesia, Paolo Filipazzi — PIAZZA MARTIRI DELLA LIBERTA' - NOVARA

Alessandro Bellesia, Paolo Filipazzi — PIAZZA MARTIRI DELLA LIBERTA' - NOVARA

Sistemazione di Piazza Tarlati - VITI MICHELE, Roberto Remi

0
0

Sistemazione di Piazza Tarlati a Bibbiena (AR) con fontana e scultura di Roberto Remi

VITI MICHELE, Roberto Remi — Sistemazione di Piazza Tarlati

tavola di concorso

VITI MICHELE, Roberto Remi — Sistemazione di Piazza Tarlati

tavola di concorso

Customer Convention Centre - VITI MICHELE, Techniconsult Firenze Srl

0
0

sala per congressi e video conferenze da 120 posti

VITI MICHELE, Techniconsult Firenze Srl — Customer Convention Centre

vista 01

VITI MICHELE, Techniconsult Firenze Srl — Customer Convention Centre

vista 03

VITI MICHELE, Techniconsult Firenze Srl — Customer Convention Centre

vista 02

NUOVO POLO SCOLASTICO A CAIRATE - CONCORSO DI IDEE - Aldo Besate, Donatella Meucci, STUDIO DI INGEGNERIA ISOLA BOASSO & ASSOCIATI S.R.L., SOCIETÀ ITACA S.P.A. , Stefano Perelli, Vera Besate

0
0

Il progetto presta particolare attenzione alle criticità ambientali assumendo i seguenti principi direttori: A) l’accessibilità sarà interamente appoggiata alla viabilità esistente opportunamente riqualificata ed integrata, evitando la realizzazione di nuove strade; B) saranno valorizzate le opportunità esistenti quali la pista ciclabile da cui si sviluppa, in continuità, il percorso ciclabile in progetto; C) la nuova struttura è considerata come occasione di riqualificazione del margine urbano costituito dalla recente urbanizzazione di via Lucca, verso cui si rivolge l’accesso principale del polo scolastico con una piazza pedonale che costituisce il nodo di relazione tra la città e la scuola; C) la posizione della nuova struttura sarà la più vicina possibile al margine urbanizzato lasciando ad ovest ed a nord, verso il confine del parco agro-naturale, ampi spazi aperti trattati secondo un progetto di verde basato su elementi tipici del paesaggio agricolo locale.

Aldo Besate, Donatella Meucci, STUDIO DI INGEGNERIA ISOLA BOASSO & ASSOCIATI S.R.L., SOCIETÀ ITACA S.P.A. , Stefano Perelli, Vera Besate — NUOVO POLO SCOLASTICO A CAIRATE - CONCORSO DI IDEE

Fondamentale considerazione progettuale deriva dal DPP che richiede la realizzabilità autonoma (prima come tempi) della scuola secondaria inferiore; in base a questo requisito gli spazi comuni (atrio, direzione) andranno collocati in posizione baricentrica tra le due scuole, in modo da poter assicurare funzionalità e autonomia rispetto al futuro cantiere della scuola primaria; ulteriore requisito posto dal DPPè l’orientamento prevalente delle aule (nord, est, ovest) che genera condizioni di orientamento generale della struttura e di rapporto con il cospicuo volume della palestra (da prevedere con funzione prevalentemente scolastica ma rivolta anche ad utenze cittadine); tali condizioni sono risolte attraverso una impostazione generale che integra gli spazi esterni con i volumi edilizi secondo una articolazione con forte richiamo alla morfologia “a corte” presente nel tessuto urbano del nucleo di antica formazione della città; la palestra è prevista in un corpo separato (con accessi distinti per utenze) ove lo spazio di cerniera tra i due edifici è orientato quale ideale prosecuzione visiva della via San Martino. Il progetto propone un edificio articolato prevalentemente su un solo piano; soluzione che consente di offrire a tutti gli spazi didattici base le stesse opportunità di relazione con lo spazio esterno e che risponde in modo efficace ad un ulteriore requisito fondamentale dichiarato nel DPP, e cioè la previsione di uscite di sicurezza direttamente dalle aule

Aldo Besate, Donatella Meucci, STUDIO DI INGEGNERIA ISOLA BOASSO & ASSOCIATI S.R.L., SOCIETÀ ITACA S.P.A. , Stefano Perelli, Vera Besate — NUOVO POLO SCOLASTICO A CAIRATE - CONCORSO DI IDEE

La ricerca progettuale è stata rivolta al conseguimento della chiarezza formale compositiva dei corpi di fabbrica unitamente alla rappresentazione di un forte segno distintivo, caratterizzato anche dal colore, della presenza dell’edificio pubblico scolastico. La piazza su via Lucca è l’elemento principale che convoglia il flusso degli alunni verso l’ingresso al Polo Scolastico; dal grande atrio d’ingresso si diramano i due percorsi principali: a sinistra per la scuola primaria, a destra, per la scuola secondaria inferiore.

Aldo Besate, Donatella Meucci, STUDIO DI INGEGNERIA ISOLA BOASSO & ASSOCIATI S.R.L., SOCIETÀ ITACA S.P.A. , Stefano Perelli, Vera Besate — NUOVO POLO SCOLASTICO A CAIRATE - CONCORSO DI IDEE

L’ingresso alle singole aule viene caratterizzato tramite una pavimentazione diversificata quale “Anello” di percorrenza”. Le aule e gli spazi didattici si sviluppano attorno agli spazi di aggregazione della grande “Agorà” della scuola primaria e della “Agorà” di minori dimensioni; l’Agorà della scuola primaria potrà essere attrezzata con box rimuovibili facilmente utilizzabili per attività ricreative o di gruppo interclasse e, in considerazione delle sue dimensioni e dotazione di vie d’esodo, sarà utilizzata per lo svolgimento delle assemblee plenarie del corpo docenti; un alto grado di flessibilità nella suddivisione delle aule viene garantito utilizzando pannelli prefabbricati removibili e cablati, permettendo la modifica sia dello spazio sia della funzione anche dal punto di vista impiantistico; i pannelli removibili avranno colorazioni specifiche per ogni attività; la colorazione associata ad una specifica attività o aula ne permette una più immediata individuazione e il suo relativo accesso.

Aldo Besate, Donatella Meucci, STUDIO DI INGEGNERIA ISOLA BOASSO & ASSOCIATI S.R.L., SOCIETÀ ITACA S.P.A. , Stefano Perelli, Vera Besate — NUOVO POLO SCOLASTICO A CAIRATE - CONCORSO DI IDEE

Dati dimensionali di base, relativi all’edificio in generale: 1) Superficie coperta totale: mq 5.140; 2) Superficie lorda totale (Slp): mq 6.675 di cui mq 3.715 al piano terreno; mq 500 al piano terreno; mq 1.035 al piano interrato; mq 1.425 di pertinenza della palestra e relativi spogliatoi; 3) Altezza massima: ml 9,50; 4) Volume totale: mc 33.200. Dati dimensionali spazi scolastici (superficie pavimento): 1) Aule: mq 1.397 di cui mq 776 di pertinenza della scuola primaria e mq 621 della scuola secondaria, corrispondenti rispettivamente a 2,21 e 2,48 mq/alunno; 2) Laboratori: mq 287; 3) Connettivo: mq 945; 4) Agorà e mall: mq 715; 5) Servizi igienici: mq 150; 6) Mensa: mq 275; 7) Uffici: mq 150; 8) Spogliatoi palestra: mq 270; 9) Palestra (totale): mq 1.020; 10) Altri spazi (tecnici e vari): mq 635. Sono previste strutture in calcestruzzo ed acciaio, in particolare il calcestruzzo per fondazioni, parti interrate e solai, l’acciaio per le coperture e parte delle elevazioni. Le strutture in acciaio consentono di ottenere una maggiore leggerezza dell’insieme ed un disegno architettonico più caratterizzato, come nel caso delle coperture a shed delle aule e della copertura della palestra. Le strutture in calcestruzzo sono utilizzate per le parti ordinarie, ricorrendo per i solai alla tipologia delle piastre ortotrope, quindi solai piani a spessore costante con assenza di travi, che si sta rivelando la più idonea per le strutture antisismiche. Dal punto di vista impiantistico il concetto base è quello di avere un edificio a bilancio energetico quasi nullo mantenendo un elevato comfort interno grazie a: 1) un involucro edilizio fortemente isolato disegnato per sfruttare l’illuminazione naturale e anche la ventilazione naturale; 2) un impianto di climatizzazione che utilizza lo scambio diretto col terreno (impianto geotermico) in modo tale di ottenere apporti gratuiti di caldo e di freddo durante buona parte dell’anno; 3) il recupero entalpico del calore contenuto nell’aria di estrazione per pre-trattare l’aria di rinnovo; 4) l’utilizzo di energia elettrica fotovoltaica per l’alimentazione delle diverse utenze; 5) la produzione dell’acqua calda sanitaria effettuata in parte con pannelli solari termici e in parte con l’impianto geotermico; 6) l’utilizzo di un sistema di building automation che avrà come principali funzioni la gestione ottimale dell’impianto di climatizzazione, dell’illuminazione ed il monitoraggio continuo dei consumi termici ed elettrici E’ previsto un impianto di climatizzazione con pompe di calore geotermiche che sfrutti in modo ottimale lo scambio diretto con il terreno per realizzare free cooling nelle medie stagioni / estate e un preriscaldamento gratuito in inverno. L’impianto elettrico usufruirà dell’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici previsti sulla copertura delle scuole per alimentare prevalentemente le macchine che compongono l’impianto di climatizzazione e le pompe di rilancio dell’acqua piovana recuperata.

Aldo Besate, Donatella Meucci, STUDIO DI INGEGNERIA ISOLA BOASSO & ASSOCIATI S.R.L., SOCIETÀ ITACA S.P.A. , Stefano Perelli, Vera Besate — NUOVO POLO SCOLASTICO A CAIRATE - CONCORSO DI IDEE

Aldo Besate, Donatella Meucci, STUDIO DI INGEGNERIA ISOLA BOASSO & ASSOCIATI S.R.L., SOCIETÀ ITACA S.P.A. , Stefano Perelli, Vera Besate — NUOVO POLO SCOLASTICO A CAIRATE - CONCORSO DI IDEE

Aldo Besate, Donatella Meucci, STUDIO DI INGEGNERIA ISOLA BOASSO & ASSOCIATI S.R.L., SOCIETÀ ITACA S.P.A. , Stefano Perelli, Vera Besate — NUOVO POLO SCOLASTICO A CAIRATE - CONCORSO DI IDEE

OFF GRID CAFE' - meme exchange, Maria Cristina Garavelli, Elizabeth Francis, Elisa Greco, Lara Bissi, Cristina Bellini

0
0

Dis-connectedè la sperimentazione di un modello sociale, economico, culturale, tecnologico e sostenibile di riuso di spazi in abbandono della città contemporanea.

meme exchange, Maria Cristina Garavelli, Elizabeth Francis, Elisa Greco, Lara Bissi, Cristina Bellini — OFF GRID CAFE'

off grid café - vista notturna

Dis-connectedè il quarto esperimento di un percorso progettuale sul campo, con l’obiettivo di portare all’attenzione alcune possibili strategie per una riattivazione immediata di luoghi dismessi e per una veloce produzione di micro-reddito da parte di spazi diversamente fuori mercato.

meme exchange, Maria Cristina Garavelli, Elizabeth Francis, Elisa Greco, Lara Bissi, Cristina Bellini — OFF GRID CAFE'

off grid café - vista notturna

La tecnologia ’off-grid‘ può essere considerata una risposta immediata al recupero temporaneo di un sito, in quanto consente di supportare il funzionamento di un edificio rendendolo indipendente dalle reti (a livello energetico).

meme exchange, Maria Cristina Garavelli, Elizabeth Francis, Elisa Greco, Lara Bissi, Cristina Bellini — OFF GRID CAFE'

il modulo off grid box alimenta la pedana del café

Dis-connected presenta un modello in scala 1:1 di una sezione del prototipo progettato dal team di architetti dell’associazione meme exchange.

meme exchange, Maria Cristina Garavelli, Elizabeth Francis, Elisa Greco, Lara Bissi, Cristina Bellini — OFF GRID CAFE'

off grid café e off grid box

La pedana, realizzata in legno d’abete stratificato, rappresenta un supporto iniziale, su cui è installato un bancone bar-tavolo di lavoro, per l’occasione rinominato ‘off-grid café’.

meme exchange, Maria Cristina Garavelli, Elizabeth Francis, Elisa Greco, Lara Bissi, Cristina Bellini — OFF GRID CAFE'

off grid café - montaggio e collaudo

L’allestimento è stato supportato dall’unitàOFF GRID BOX® di Fabbrica del Sole (Arezzo), presente per esporre la propria tecnologia per la completa autosufficenza idrica, elettrica e termica.

meme exchange, Maria Cristina Garavelli, Elizabeth Francis, Elisa Greco, Lara Bissi, Cristina Bellini — OFF GRID CAFE'

off grid café - montaggio e collaudo

Seguendo il successo dei precedenti Esperimenti di Riuso Urbano che hanno scandito le tappe di riapertura, della messa in sicurezza e del coinvolgimento dello spazio della sede storica del Tiro a Segno in Darsena di città a Ravenna, Esperimenti di Riuso Urbano 4 è focalizzato sull’esposizione/ presentazione del progetto di una struttura temporanea in grado di rendere fruibile lo spazio anche per eventi di pubblico spettacolo.

meme exchange, Maria Cristina Garavelli, Elizabeth Francis, Elisa Greco, Lara Bissi, Cristina Bellini — OFF GRID CAFE'

off grid café - montaggio e collaudo

meme exchange, Maria Cristina Garavelli, Elizabeth Francis, Elisa Greco, Lara Bissi, Cristina Bellini — OFF GRID CAFE'

off grid café - montaggio

meme exchange, Maria Cristina Garavelli, Elizabeth Francis, Elisa Greco, Lara Bissi, Cristina Bellini — OFF GRID CAFE'

off grid café - montaggio

meme exchange, Maria Cristina Garavelli, Elizabeth Francis, Elisa Greco, Lara Bissi, Cristina Bellini — OFF GRID CAFE'

schema dell'allestimento della pedana rispetto al progetto dell'intero prototipo


I miei disegni in copertina. - Antonio Saporito

0
0

Immagini di copertina: I disegni e le foto sulle copertine dei due volumi si riferiscono alla Sedia sinuosa, ideata dall’arch. Antonio Saporito. Il modello della sedia è realizzato in legno di balsa, curvato e modellato opportunamente, incollato e pressato. E’ in scala 1:5. La caratteristica particolare di questa sedia è la sua forma sinusoidale (da cui il nome sinuosa), costituita da un unico pezzo verticale pensato idealmente in multistrato di faggio curvato, e da un sedile che può essere imbottito o rivestito. Il sedile, per la sua particolare forma in pianta, ricorda l’occhio umano. Una piastra di acciaio o in lega metallica di ridotto spessore a forma di Y, avvitata sotto e sopra alle parti in legno aumenta la stabilità. Questo particolare costruttivo crea con l’incavo del sedile una comoda presa per la mano per lo spostamento della sedia, ed è anche decorativo.

Antonio Saporito — I miei disegni in copertina.

I disegni e le foto sulle copertine dei due volumi si riferiscono alla Sedia sinuosa, ideata dall’arch. Antonio Saporito.

“Disegno 1 e Disegno 2 per la S.E.I. Società Editrice Internazionale p.A.”: http://seieditrice.com/disegno-dellavecchia/immagini-di-copertina/

Antonio Saporito — I miei disegni in copertina.

Il modello della sedia è realizzato in legno di balsa, curvato e modellato opportunamente, incollato e pressato. E’ in scala 1:5.

Antonio Saporito — I miei disegni in copertina.

Foto del modello in scala 1:5.

Antonio Saporito — I miei disegni in copertina.

Sedia sinuosa.

Antonio Saporito — I miei disegni in copertina.

Sedia sinuosa.

--- Article Removed ---

0
0
***
***
*** RSSing Note: Article removed by member request. ***
***

R.I.U.S.O. - Andrea Azzanesi, pls design, Maria Silvia Mascia, Mario Venneri, Luca Poiani, Tedisa Ismaili, Rando Profnasta, Livia Ballan, Rodolfo Roncella, Lorenzo Perini, Pasqualino Losanno

0
0

I LUOGHI DEL PROGETTO Il corso del torrente Albula è un segno importante e tangibile all’interno della città di San Benedetto del Tronto. Così come accade per molte aree della città contemporanea, esso costituisce ad oggi, uno spazio “residuale” inutilizzato, un tracciato che separa due porzioni di città. Rigenerare la foce del torrente Albula e ricucire la ferita che lacera il tessuto urbano: questo è l’obbiettivo che si pone il progetto. Come ogni luogo, anche il torrente Albula possiede delle potenzialità inespresse. Il suo elemento di forza consiste nella posizione strategica, posta a margine tra il centro storico ed il litorale costiero, che il progetto si propone di valorizzare. La strategia progettuale di rigenerazione del torrente Albula parte da un assunto fondamentale: per renderlo vitale esso deve inserirsi in una visione di intervento più ampia che lo riconnetta funzionalmente ai poli della vita cittadina, già presenti all’interno di San Benedetto. [...]

Andrea Azzanesi, pls design, Maria Silvia Mascia, Mario Venneri, Luca Poiani, Tedisa Ismaili, Rando Profnasta, Livia Ballan, Rodolfo Roncella, Lorenzo Perini, Pasqualino Losanno — R.I.U.S.O.

Tavola 1. Schemi e inquadramento

IL METAPROGETTO La proposta progettuale si articola in 3 interventi chiave : Riqualificazione dell’Albula. Consiste in un’operazione di negazione del torrente stesso: le sue sponde sono trasformate ed ampliate mediante l’inserimento di piastre attrezzate che ne occultano parzialmente la visuale, trasformando quella che ora è una porzione di città impraticabile, in un percorso lineare articolato secondo i flussi pedonali che scaturiscono dal tessuto urbano circostante. Riconversione del tracciato ferroviario. L’operazione, provocatoria, propone di interrarne una parte per permettere una continuità spaziale e visiva tra il torrente ed il mare . Quello che oggi rappresenta un elemento di criticità e di separazione fisica tra entroterra e costa diventa un “unicuum” con la pineta e con il parco cittadino, e va a ricucire questa porzione di tessuto urbano con i lidi posti a sud dell’Albula. Nuovo water-front. Operazione che coinvolge il tratto costiero ridefinendo la porta di accesso dal mare, cerniera tra la sponda nord del porto e la sponda sud detta “pennello”. [...]

Andrea Azzanesi, pls design, Maria Silvia Mascia, Mario Venneri, Luca Poiani, Tedisa Ismaili, Rando Profnasta, Livia Ballan, Rodolfo Roncella, Lorenzo Perini, Pasqualino Losanno — R.I.U.S.O.

Tavola 2. Zoom alveo

Andrea Azzanesi, pls design, Maria Silvia Mascia, Mario Venneri, Luca Poiani, Tedisa Ismaili, Rando Profnasta, Livia Ballan, Rodolfo Roncella, Lorenzo Perini, Pasqualino Losanno — R.I.U.S.O.

Tavola 3. Zoom foce

la casa sulla casa - Raimondo Guidacci

0
0

Il progetto riguarda l’ampliamento di una casa unifamiliare a Trofarello, in una zona caratterizzata dalla presenza di case unifamiliari all’interno di piccoli lotti. In corrispondenza del vecchio tetto a doppia falda è stato realizzato un nuovo volume destinato ad ospitare una camera da letto e un piccolo bagno. Il nuovo volume, completamente realizzato in legno di abete e rivestito in zinco al titanio, non occupa l’intera superficie dell’edificio sottostante, ma solo un piccola parte, dovendo, l’ampliamento, rispettare le distanze minime dagli edifici confinanti e dalla strada. La forma del nuovo volume scaturisce dunque da questi vincoli. Si tratta di una sorta di container in rheinzink, inclinato secondo la pendenza della vecchia falda di copertura: una casa sulla casa. Una scala interna lo collega all’edificio sottostante. Il rivestimento in rheinzink a doppia aggraffatura lo avvolge completamente, anche lungo le pareti verticali, che si aprono sui due terrazzi laterali. Due finestre a nastro mettono in relazione il nuovo volume con lo spazio esterno.

Raimondo Guidacci — la casa sulla casa

foto beppe giardino

Raimondo Guidacci — la casa sulla casa

foto beppe giardino

Raimondo Guidacci — la casa sulla casa

foto beppe giardino

Raimondo Guidacci — la casa sulla casa

foto beppe giardino

Raimondo Guidacci — la casa sulla casa

foto beppe giardino

Raimondo Guidacci — la casa sulla casa

foto beppe giardino

Raimondo Guidacci — la casa sulla casa

foto beppe giardino

Raimondo Guidacci — la casa sulla casa

foto beppe giardino

Raimondo Guidacci — la casa sulla casa

foto beppe giardino

Raimondo Guidacci — la casa sulla casa

foto beppe giardino

Raimondo Guidacci — la casa sulla casa

foto beppe giardino

Raimondo Guidacci — la casa sulla casa

foto beppe giardino

Raimondo Guidacci — la casa sulla casa

foto beppe giardino

Raimondo Guidacci — la casa sulla casa

foto beppe giardino

Raimondo Guidacci — la casa sulla casa

Raimondo Guidacci — la casa sulla casa

Raimondo Guidacci — la casa sulla casa

REALIZZAZIONE DI EDIFICI SCOLASTICI TEMPORANEI (EST) - Cooperstudio

0
0

La proposta progettuale individua un edificio apparentemente unitario, organizzato spazialmente in due parti distinte: una identificata nella scuola primaria, l’altra in quella secondaria. Ogni porzione edilizia assume una vita didattica autonoma. La distribuzione planimetrica è organizzata su allineamenti ortogonali, paralleli alla maglia urbana (tessuto edilizio aggregato per isolati). Gli orientamenti dei corpi edilizi (di altezza diversa) e gli assi di collegamento interni all’edificio definiscono idealmente un microisolato. La finalità di edificazione persegue la prassi di formazione storica e stratificazione edilizia della città consolidata, con prevalente collocazione delle parti edificate (pieni) nei fronti perimetrali dei lotti e la collocazione di aree non edificate adibite a patio o giardino (vuoti) nelle parti centrali. L’unitarietà della scuola viene rotta internamente da un percorso ortogonale (in parte coperto), che oltre a migliorare la circolazione interna degli alunni, garantisce un importante collegamento in relazione ai plessi edilizi interni al polo scolastico. Un riferimento tipologico corretto porta a identificare una Scuola a strada vista la presenza di un asse distributivo centrale integrato e la volontà di portare la trama urbana all’interno dell’edificio, di fatto l’obbiettivo perseguito risulta quello di definire una scuola aperta alla città. L’edificio scolastico presenta una distribuzione interna chiara e razionale, in quanto viene una diversa articolazione nell’aggregazione degli spazi e delle funzioni per la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado. I blocchi destinati alle attività didattiche presentano altezze uniformi, mentre il corpo centrale di servizio presenta un’altezza maggiore funzionale alla forma architettonica ed alla destinazione interna ricreativa dello spazio.

Cooperstudio — REALIZZAZIONE DI EDIFICI SCOLASTICI TEMPORANEI (EST)

Cooperstudio — REALIZZAZIONE DI EDIFICI SCOLASTICI TEMPORANEI (EST)

Planimetria generale

Cooperstudio — REALIZZAZIONE DI EDIFICI SCOLASTICI TEMPORANEI (EST)

Pianta edificio scolastico

Cooperstudio — REALIZZAZIONE DI EDIFICI SCOLASTICI TEMPORANEI (EST)

Prospetto Nord e Sud

Cooperstudio — REALIZZAZIONE DI EDIFICI SCOLASTICI TEMPORANEI (EST)

Vista tridimensionale della proposta progettuale

Cooperstudio — REALIZZAZIONE DI EDIFICI SCOLASTICI TEMPORANEI (EST)

Pianta piano terra e primo Laboratori - Segreteria

Cooperstudio — REALIZZAZIONE DI EDIFICI SCOLASTICI TEMPORANEI (EST)

Sezione scuola AA - BB

Cooperstudio — REALIZZAZIONE DI EDIFICI SCOLASTICI TEMPORANEI (EST)

Sezioni laboratori AA-BB

Cooperstudio — REALIZZAZIONE DI EDIFICI SCOLASTICI TEMPORANEI (EST)

Rendering edificio scolastico

Cooperstudio — REALIZZAZIONE DI EDIFICI SCOLASTICI TEMPORANEI (EST)

Cooperstudio — REALIZZAZIONE DI EDIFICI SCOLASTICI TEMPORANEI (EST)

Cooperstudio — REALIZZAZIONE DI EDIFICI SCOLASTICI TEMPORANEI (EST)

Cooperstudio — REALIZZAZIONE DI EDIFICI SCOLASTICI TEMPORANEI (EST)

Il cantiere

Cooperstudio — REALIZZAZIONE DI EDIFICI SCOLASTICI TEMPORANEI (EST)

Particolare

EMULFIT IBERICA - FRANCONI ARCHITECTS, Rodrigo González

0
0

Se trata de una reforma para una nave industrial. En el solar existe un complejo de naves industriales adosadas: un volumen irregular que se proyecta dentro de los márgenes máximos que entreguen la normativa para su parcela. Al interior de dicho complejo se distinguen ocho naves de dimensiones y forma variables. La nave “C” es la porción objeto de este proyecto; se encuentra inscrita en el volumen total y tiene forma regular, con los dos lados largos (las medianeras) casi paralelos. La reforma de interiores en cuestión prevé la construcción de unos volúmenes interiores a la nave que contengan los espacios necesarios para la producción y a la gestión de la actividad. Estos volúmenes se conciben como unos bloques longitudinales translucidos, adosados a la pared medianera del lado de la entrada. Gracias a una sutil piel transparente de policarbonato que reviste los volúmenes se logra que luz natural que penetra desde la cubierta de la nave pueda fluir libremente al interior de las zonas de trabajo y producción, garantizando de esta forma un ambiente agradable, no “cerrado”, y un consistente ahorro energético. La misma piel translucida que reviste las paredes de los volúmenes gira y se convierte en cubierta inclinada, creando una continuidad entre cerramientos verticales y cubierta, y estableciendo una relación armoniosa y simbiótica con la sección de la nave industrial existente. La distribución en planta es sencilla y funcional. Al interior de los volúmenes se ubican en batería la zona de administración, la zona de servicios y la zona de producción y los espacios auxiliares. Los volúmenes tienen dimensión proporcionalmente variable, tanto en planta como en sección, según la función que se le instala adentro. En el lado opuesto respecto a los volúmenes se coloca la zona de almacenaje, constituida por estanterías que también quedan adosadas a la pared.

FRANCONI ARCHITECTS, Rodrigo González — EMULFIT IBERICA

FRANCONI ARCHITECTS, Rodrigo González — EMULFIT IBERICA

FRANCONI ARCHITECTS, Rodrigo González — EMULFIT IBERICA

FRANCONI ARCHITECTS, Rodrigo González — EMULFIT IBERICA

FRANCONI ARCHITECTS, Rodrigo González — EMULFIT IBERICA

FRANCONI ARCHITECTS, Rodrigo González — EMULFIT IBERICA

FRANCONI ARCHITECTS, Rodrigo González — EMULFIT IBERICA

FRANCONI ARCHITECTS, Rodrigo González — EMULFIT IBERICA

FRANCONI ARCHITECTS, Rodrigo González — EMULFIT IBERICA

FRANCONI ARCHITECTS, Rodrigo González — EMULFIT IBERICA

FRANCONI ARCHITECTS, Rodrigo González — EMULFIT IBERICA

FRANCONI ARCHITECTS, Rodrigo González — EMULFIT IBERICA

FRANCONI ARCHITECTS, Rodrigo González — EMULFIT IBERICA

FRANCONI ARCHITECTS, Rodrigo González — EMULFIT IBERICA

PROGETTO FLAMINIO - Lorenzo Rossi Architetti, Marco Paleco, Sara Rossi, Pierfrancesco Zinelli, Monica Stranieri, Rossella Venezia

0
0

L’area di concorso, situata nel quartiere Flaminio di Roma, è occupata attualmente da un complesso industriale militare dismesso e in stato di degrado. Questo rappresenta una cesura nel contesto urbano in cui si trova ed elemento di contraddizione rispetto alle intuizioni, che nel corso della storia più recente della città hanno permesso al quartiere di mettere a sistema grandi e medie strutture destinate ad eventi socio-culturali, non solo di scala locale ma anche urbana. Un sistema aperto e ben connesso da un’urbanizzazione progettata, che tutt’oggi ritrova le sue basi solide nel piano regolatore del 1909.

Lorenzo Rossi Architetti, Marco Paleco, Sara Rossi, Pierfrancesco Zinelli, Monica Stranieri, Rossella Venezia — PROGETTO FLAMINIO

Il principio, che ha guidato sin dall’inizio l’idea progettuale, è stato considerare l’area di concorso votata a recepire questo spirito di apertura alla trasformazione. Si propone, quindi, la completa demolizione delle fabbriche per dare spazio ad un grande parco che ospiti le funzioni richieste dal bando, al fine di generare un sistema di rapporti col MAXXI e con l’intero quartiere. L’idea di città a cui il progetto si ispira è quella in cui le superfici verdi prevalgono sulle altre superfici, un ambiente urbano in cui i manufatti edilizi sono collegati tra loro da uno spazio ricco di vegetazione, in cui i percorsi pedonali e ciclabili non subiscono l’interferenza del traffico veicolare.

Lorenzo Rossi Architetti, Marco Paleco, Sara Rossi, Pierfrancesco Zinelli, Monica Stranieri, Rossella Venezia — PROGETTO FLAMINIO

Il progetto propone di disporre la funzione residenziale, turistico ricettiva e commerciale, nella parte ovest dell’area con un affaccio su via Reni e uno su via Vignola, la Città della Scienza nella parte est. Fulcro del progetto è una grande piazza, dalla quale si snodano i percorsi e sulla quale affacciano le principali funzioni. Posta centralmente al lotto a ridosso di via Reni, la piazza si offre come naturale estensione dell’offerta di spazio aperto ai fruitori del MAXXI.

Lorenzo Rossi Architetti, Marco Paleco, Sara Rossi, Pierfrancesco Zinelli, Monica Stranieri, Rossella Venezia — PROGETTO FLAMINIO

L’edificazione nella zona ovest è organizzata a partire da un basamento-piastra verde, che in parte è terrapieno e in parte ospita funzioni legate alla residenza e funzioni commerciali. Queste ultime si affacciano su corti interne e su una larga via pedonale (una mall a cielo aperto) che collega via Vignola a via Reni confluendo nella piazza centrale. La piastra verde è concepita come un paesaggio ed è piantumato, accessibile e fruibile come un parco e dotato di percorsi pedonali. La funzione di ombreggiamento estivo verrà garantita dall’inserimento di specie arboree a latifoglie inserite tra l’edificato e negli spazi aperti dove è prevista la sosta, mentre altre piantumazioni più intensive saranno usate come schermo rispetto al traffico veicolare . Al di sopra di questo elemento orizzontale sono organizzati dei volumi allungati di diverse altezze che ospitano residenze, funzioni ricettive e residenze sociali. La disposizione di questi elementi è guidata da studi legati ad un orientamento e un affaccio ottimale, ma anche a considerazioni specificatamente architettoniche, come la generazione di una dinamica tra i volumi stessi e più in generale come la creazione di relazioni sia visive che funzionali. In particolare si è pensato ad un’edificazione densa e in parte anche sviluppata in altezza, disposta in modo da avere affacci sul verde e che sia schermata dalla vegetazione.

Lorenzo Rossi Architetti, Marco Paleco, Sara Rossi, Pierfrancesco Zinelli, Monica Stranieri, Rossella Venezia — PROGETTO FLAMINIO

L’area delle attrezzature pubbliche di quartiere è costituita dalla piazza centrale, dalla via pedonale commerciale e da un parco pubblico attrezzato posto a prolungamento della piazza, di fronte alla Città della Scienza. L’intera area di progetto è dotata di un’alta percentuale di superficie a verde e tutti i percorsi al suo interno sono pedonali. i parcheggi sono ricavati nel sottosuolo nella zona residenziale, con accesso da via Reni e da via Vignola, e al di sotto della Città della Scienza, con ingresso da via Reni. Altri parcheggi per la sosta limitata saranno ricavati lungo i bordi dell’area. La Città della Scienza, come specificato nel bando di concorso, viene individuata nella sua posizione dell’area e nel suo ingombro. Si ipotizza un’articolazione del volume in modo da privilegiare il suo rapporto con la piazza e lo spazio pubblico antistante. Il complesso si inserisce nel contesto urbano in cui è situato, ma nel contempo reagisce articolandosi e tramite una semicorte (eventualmente coperta o schermata) si apre al resto dell’area e genera una serie di relazioni.

Lorenzo Rossi Architetti, Marco Paleco, Sara Rossi, Pierfrancesco Zinelli, Monica Stranieri, Rossella Venezia — PROGETTO FLAMINIO

Lorenzo Rossi Architetti, Marco Paleco, Sara Rossi, Pierfrancesco Zinelli, Monica Stranieri, Rossella Venezia — PROGETTO FLAMINIO

Lorenzo Rossi Architetti, Marco Paleco, Sara Rossi, Pierfrancesco Zinelli, Monica Stranieri, Rossella Venezia — PROGETTO FLAMINIO


Agriturismo a Falerone - Livio Valentini

Modular resort house in Druskininkai (LT) - Nerijus Sadauskas

0
0

Modular cotage type house project born in a reasearch of:

Nerijus Sadauskas — Modular resort house in Druskininkai (LT)

Composition No.1

1) traditional Lithuanian architecture style,

Nerijus Sadauskas — Modular resort house in Druskininkai (LT)

Composition No.2

2) simple design with strong character,

Nerijus Sadauskas — Modular resort house in Druskininkai (LT)

Composition No.3

3) multiple use of a project in site planning and adaptability to site configuration variety.

Nerijus Sadauskas — Modular resort house in Druskininkai (LT)

Composition No.4

Nerijus Sadauskas — Modular resort house in Druskininkai (LT)

Composition No.5

Nerijus Sadauskas — Modular resort house in Druskininkai (LT)

Ground floor plan

Nerijus Sadauskas — Modular resort house in Druskininkai (LT)

Mancarde floor plan

Nerijus Sadauskas — Modular resort house in Druskininkai (LT)

Facade 1

Nerijus Sadauskas — Modular resort house in Druskininkai (LT)

Facade 2

Nerijus Sadauskas — Modular resort house in Druskininkai (LT)

Facade 3

Nerijus Sadauskas — Modular resort house in Druskininkai (LT)

Section

Residential house in Dzūkija (LT) - Nerijus Sadauskas

Padiglione della Colombia ad Expo 2015 - Marco Francesco Bianchi, Marcello Vecchi, Gioacchino Pirrello, Simone Riccomi, Paolo Banti

LE PRIME RETI A DOGHE IN PLASTICA - MOOD25

0
0

MOOD25 presenta ufficialmente – e con grande piacere – l’innovativa gamma di reti a doghe in plastica per letti. Dopo due anni di studio, progettazione e affinamento, i modelli ONE e ONE-S sono oggi disponibili per l’acquisto e pronte a soddisfare le esigenze del miglior dormire dei propri clienti. Sviluppate pensando in primis al benessere nel letto, le reti a doghe in plastica MOOD25 sono in grado di massimizzare la portanza anatomica ed ortopedica del letto per garantire la migliore risposta alle sollecitazioni sullo stesso.

MOOD25 — LE PRIME RETI A DOGHE IN PLASTICA

Reti letto a doghe in plastica One & One-S di MOOD25

Stile, comfort e alte prestazioni

Nell’ottica di offrire un prodotto che sia realmente valido MOOD25 ha sviluppato un letto in grado di esprimere un design innovativo nella massima solidità e funzionalità. Studiato per durare a lungo il letto MOOD25 con reti a doghe in plastica viene prodotto con un esclusivo tubolare bombato in acciaio certificato che dona all’intera struttura uno stile unico ma anche una grandissima capacità di lavoro nelle migliori condizioni per chi dorme. Le doghe in plastica, infatti, lavorano in simbiosi con il telaio stesso performando al meglio la distribuzione del peso e ritornando una risposta elastica pertinente alla richiesta del corpo.

Le grandi qualità: elasticità, igiene, ecologia

Le doghe in plastica MOOD25 guardano avanti e rispettano l’ambiente: nessun albero viene abbattuto per la loro produzione, e l’intera rete è completamente igienica, atossica e riciclabile al 100%. Allo stesso tempo maggiore accortezza per il mondo può significare anche prodotto superiore: durano infatti mediamente 5 volte di più rispetto alle doghe tradizionali in legno ed offrono un’elasticità nettamente maggiore capace di lavorare sempre al meglio sia con le persone più pesanti così come con quelle più leggere.

Due versioni: ONE e ONE-S

La rete a doghe è la parte più importante del letto: è la base, il primo mattone, le fondamenta: se la rete a doghe non lavora correttamente il materasso – persino il migliore, il più costoso – fatica a sostenere correttamente la nostra colonna vertebrale. Ma non tutti siamo uguali e non tutti i materassi lavorano allo stesso modo. Per questo motivo il progetto reti a doghe in plastica MOOD25 sviluppa una doppia gamma di prodotto: per centrare le esigenze dei clienti. I modelli ONE presentano una struttura a doghe “tradizionale” da 68 mm proponendo una rete a doghe in plastica in cui l’effetto ortopedico viene massimizzato e l’appoggio è ottimale per la gran parte dei materassi. I modelli ONE-S invece, presentano una struttura avanzata, in cui le doghe in plastica sono più piccole, 38 mm, e vengono inserite in degli appositi sostegni in Advanced Sebs che consente di far lavorare il piano letto in maniera maggiormente anatomica, sfruttando una combinazione di movimenti ammortizzati sia in orizzontale che in verticale.

Uscire dagli schemi: il colore della rete

Nascendo come un prodotto di design, il letto con rete a doghe in plastica MOOD25è un diamante che si pone al centro del gioiello che è la camera da letto. La camera è silenzio, notte, sonno… ma è anche vita, amore, gioia e niente più di questo è rappresentato dall’esplosione di colori del nostro animo. Così le reti a doghe in plastica MOOD25 offrono diverse soluzioni di colore per rendere la camera da letto, la notte ed il giorno, ancora più vivi e desiderabili. Dal tradizionale nero al bianco, dal giallo all’azzurro, dal verde al rosa, con il rosso a portare un accento in più, perché dormire deve essere sempre una gioia.

Made in Italy e Qualità

Progettate e prodotte interamente in Italia, le reti a doghe in plastica MOOD25 utilizzano esclusivamente materiali di prima qualità e lavorazioni atossiche.

www.dogheinplastica.it

Viewing all 11324 articles
Browse latest View live




Latest Images