L’area di studio, proposta dalla città di Leeuwarden per il concorso Europan 11, si colloca a sud del centro urbano consolidato lungo il Van Harinxmakanaal, segno territoriale fondamentale che con le sue diverse giaciture e diramazioni permea l’intera città e ne perimetra nettamente il centro storico e la sottostante parte edificata, separando quest’ultima dal territorio circostante.
Oltre il canale, alcuni interventi di edilizia residenziale s’innestano lungo tale percorso matrice liquido, alla ricerca di un equilibrio tra natura e artificio e del contatto diretto con l’acqua, il genius loci del paesaggio olandese, restando, però, sostanzialmente separati dalla parte consolidata di città che sorge sulla riva opposta. Tutt’intorno si estende la verde quadrettatura dei campi e dei canali.
© Alessandro Fracassi . Published on May 09, 2013.
L’area E11 si pone proprio nella zona sub-Van Harinxmakanaal, la Kanaalzone, ed essa, per quanto possa essere marginale rispetto al centro della città, risulta ben collegata a quest’ultimo grazie alle due importanti infrastrutture che ne delimitano longitudinalmente l’estensione:
• a est abbiamo l’N31-Overijsselselaan, grande arteria stradale, attrezzata anche con piste ciclo-pedonali che, innestandosi nel sistema viario principale, connette questa parte del territorio direttamente con il centro cittadino;
• a ovest si estende la linea ferroviaria che, superando il Van Harinxmakanaal, porta anch’essa nel centro città.
La presenza di queste due importanti vie di trasporto di terra, così come la presenza dell’elettrodotto, non hanno alterato il carattere distintivo naturale del luogo, rendendolo particolarmente adatto ad accogliere un’espansione sostenibile della città. Sono previsti, infatti, una serie d’interventi (lo spostamento del traffico pesante, la costruzione di piste ciclabili che portino in città, il potenziamento del trasporto pubblico su binari e su ruote) che rappresentano le giuste premesse infrastrutturali per uno sviluppo sostenibile della Kanaalzone e di tutta la parte sud della città destinate ad accogliere, nei prossimi 20 anni, i nuovi quartieri residenziali di Leeuwarden.
© Alessandro Fracassi . Published on May 09, 2013.
Il progetto urbano proposto per la Kanaalzone tende a conservare quanto più possibile il carattere rurale dell’area cercando di salvaguardare il rapporto diretto tra l’uomo e la natura circostante nelle sue diverse declinazioni: acqua, terra, cielo. Lo stesso disegno urbano è affidato all’elemento naturale per eccellenza, l’acqua, che rappresenta il principio guida dell’intero progetto.
Osservando attentamente l’area oggetto di concorso, che comprende anche parte del costruito che sorge lungo la riva opposta del Van Harinxmakanaal, è evidente come l’acqua da sempre abbia svolto un ruolo fondamentale nella strutturazione delle aree immediatamente adiacenti organizzandole in una serie di fasce parallele al canale. Come in una specie di codice a barre territoriale, porzioni longitudinali di territorio si giustappongono parallelamente al corso d’acqua principale suggerendo una lettura longitudinale del territorio: the Nijlan neighbourhood, Van Harinxmakanaal, the south bank, the boksumerdyk, i canali, l’elettrodotto, i campi separati tra di loro dalla rete di canali per l’irrigazione.
© Alessandro Fracassi . Published on May 09, 2013.
In coerenza con l’attuale assetto del territorio, il progetto ripropone un’organizzazione per fasce longitudinali, parallele al canale, sulle quali s’innesta il sistema della viabilità carrabile e, soprattutto, quello ciclo-pedonale che si collega ai percorsi ciclabili di futura realizzazione che condurranno direttamente in città.
Il Van Harinxmakanaal, aprendosi dei varchi in due punti lungo the south bank, permea completamente, con diversa intensità, tutto il progetto all’interno del quale l’alternanza di verde e acqua è predominante e il diretto contatto con essa viene sempre garantito sia negli ambiti pubblici sia in quelli privati.
© Alessandro Fracassi . Published on May 09, 2013.
Al fine di evitare la realizzazione dell’ennesima enclave residenziale ad uso e consumo dei soli residenti e seguendo la volontà di progettare un pezzo di Leeuwarden che possa essere sentito e vissuto come parte integrante della città esistente da tutti i cittadini, ampie porzioni di territorio sono state destinate a funzioni pubbliche capaci di attirare, ed accogliere, visitatori provenienti anche dalle altre parti della città, come nel caso del piccolo porto a ovest, con le annesse catering facilities, o della piccolo lago a est .
La separazione fisica tra la città consolidata e la sua espansione a sud dovuta alla presenza del Van Harinxmakanaal, viene superata ricorrendo ad un mix di funzioni pubbliche e private che renda attraente tutta la sponda sud e lo stesso canale, configurandosi come una via di trasporto alternativa a quella via terra, diventa un’ulteriore elemento di comunicazione tra le due rive.
© Alessandro Fracassi . Published on May 09, 2013.
PROGETTO URBANO
Il disegno urbano proposto parte dall’aver assunto il Van Harinxmakanaal come segno generatore del’intero progetto: l’acqua come principio di tutto.
L’area d’intervento è stata suddivisa in una serie di fasce longitudinali (ambiti longitudinali), parallele tra loro e al canale, aventi spessore e funzioni diverse.
L’organizzazione dell’area di concorso secondo fasce longitudinali parallele parte dall’individuazione di una prima fascia, dello spessore di 30 m, limitata superiormente dal Van Harinxmakanaal e definita dal bando di concorso come area which “has to be kept free of obstacles for safety reasons (calamities)”.
© Alessandro Fracassi . Published on May 09, 2013.
Questa lunga zona verde, piatta che si affaccia direttamente sul canale e guarda verso Leeuwarden, si pone come una sorta di fascia-filtro tra la città consolidata, densa e la nuova area residenziale.
La sua presenza evita che i nuovi edifici possano sorgere direttamente a ridosso del canale garantendo la presenza di un corridoio verde a diretto contatto con il canale principale.
La sua posizione strategica e il non avere al suo interno alcun elemento che ostacoli l’osservazione dell’ambiente circostante, la rende particolarmente adatta ad accogliere, nella parte inferiore (che è già all’interno del perimetro dell’area d’intervento) una serie di percorsi ciclo pedonali, piste per il jogging, aree di sosta e belvedere che consentono una visione diversa della città esistente dalla riva sud del canale.
Alla percezione distratta, veloce, “mediata” dell’attraversamento in macchina muovendosi lungo la N31 si sostituisce quella lenta, fatta di pause per osservare il paesaggio a diretto contatto con la natura.
© Alessandro Fracassi . Published on May 09, 2013.
Questa prima fascia, che si configura come un parco lineare pubblico che si snoda lungo il Van Harinxmakanaal, culmina a est in uno specchio d’acqua, circondato dal verde, che, grazie a sistemi di fitobiodepurazione, d’estate diventa una piscina naturale di 2400 m2, pubblica, ecologicamente sostenibile, mentre d’inverno si trasforma in una pista di pattinaggio su ghiaccio aperta a tutti.
Questa primo ambito longitudinale, a diretto contatto con l’acqua, è visibile e accessibile per tutti e accoglie al suo interno una serie di elementi, legati all’esperire la natura, capaci di fungere da poli d’attrazione per l’intera comunità avvicinando, così, a se la riva opposta.
Procedendo verso sud, le due fasce centrali sulle quali vengono costruiti gli edifici, pur conservando un andamento longitudinale, perdono la loro continuità e si frammentano in una serie di isole separate da specchi d’acqua e canali, interconnessi tra di loro, e collegate alla viabilità carrabile e ciclopedonale attraverso una serie di ponti levatoi (carrabili) e piccoli ponticelli.
© Alessandro Fracassi . Published on May 09, 2013.
Tale frammentazione non è casuale ma determinata da quanto accade lungo la riva opposta del canale che ricade all’interno della’area di studio; attualmente gli edifici che sorgono nella Nijlan zone guardando verso la riva opposta posso vedere una vasta e piatta distesa di campi che affianca la piatta distesa d’acqua del canale. Passare da un panorama così naturalistico ad uno fortemente urbano realizzando, lunga la riva opposta, una serie compatta di edifici che vada a chiudere completamente l’orizzonte, è impensabile.
Per evitare questo, ci si è mossi su due livelli:
1. urban design: si sono proiettate, oltre il canale, le traiettorie visive individuate dalla giacitura degli edifici esistenti; all’interno dell’area d’intervento le fasce longitudinali destinate ad accogliere le nuove case sono state interrotte in corrispondenza dei punti in cui gli ambiti longitudinali s’intersecano con le traiettorie visive.
2. urban density: lungo la fascia residenziale rivolta verso il canale si è preferito prevedere la realizzazione di detached houses e semi-detached houses alte al massimo due piani, separate tra di loro, circondate dal verde delle proprie aree pertinenziali. Questa previsone fa si che, dall’altra parte del canale, la prima fascia edificata visibile sia poco densa, ricca di verde, puntuale, a basso impatto visivo, compenetrata con la natura circostante.
Procedendo verso sud, l’edificato diventa via via sempre più denso e compatto: la fascia residenziale a sud che s’interfaccerà direttamente con la futura espansione di Leeuwarden, presenta un aspetto più urbano dato dalla maggior presenza presenza di edifici alti per appartamenti (max 6 piani + ground level) e di diversi blocchi di terraced houses (3 levels).
© Alessandro Fracassi . Published on May 09, 2013.
I vari edifici sono stati disposti secondo giaciture che consentano d’ottenere la migliore esposizione dei fronti ed interrompendo l’edificato il più frequentemente possibile, soprattutto in corrispondenza delle traiettorie visive provenienti dalla riva opposta.
In corrispondenza di particolari punti lungo la riva nord, la nuova area residenziale risulterà essere completamente permeabile allo sguardo e il posizionamento degli edifici alti e densi il più lontano possibile dalla riva permetterà di realizzare, all’interno dell’area d’intervento, un ambiente rural-urbano nel quale città e natura si fondono e collaborano.
Non sono state previste recinzioni o barriere tra le singole proprietà affinchè il suolo possa configurarsi come un continuum verde all’interno del quale s’inseriscono, armoniosamente, gli edifici.
© Alessandro Fracassi . Published on May 09, 2013.
L’alleggerimento della quinta edilizia avviene anche attraverso l’apertura di “finestre verdi”, vuoti destinati a aree di verde attrezzato, prati, parcheggi, aree gioco che si affacciano direttamente sui canali garantendo, così, la presenza di aree pubbliche a diretto contatto con l’acqua.
Tutte le unità residenziali, comprese le terraced houses, sono dotate di una propria area di pertinenza (available land) che si affaccia sui canali permettendo a tutti, quindi, di avere un proprio moletto privato.
L’intera area d’intervento è attraversata longitudinalmente da un percorso ciclo-pedonale collegato, mediante piccoli ponticelli, alle isole residenziali; tale percorso ricalca l’andamento della Boksumerdyk, an historical line in the landscape, ed esso fa parte dell’estesa rete di percorsi ciclo-pedonali (anche sopraelevati) che attraversa la Kanaalzone e che, connettendosi con le piste ciclo-pedonali di prossima realizzazione, immettono l’intera area nel sistema di collegamento urbano su due ruote.
L’acqua permea profondamente l’intero progetto, è preponderante, conquista spazio alla terra ferma, circonda completamente gli spazi residenziali, s’incunea e dilaga ovunque declinandosi in varie forme: canali, specchi d’acqua, piscine naturali, piccoli approdi, creando un ambiente urbano caratterizzato da una ricca presenza d’acqua accessibile per tutti i suoi abitanti e visitatori.
Il porto, collocato nella zona ovest dell’area d’intervento, in prossimità di uno dei due collegamenti del sistema di canali interno con il Van Harinxmakanaal, merita una riflessione particolare poiché rappresenta una componente preziosa del processo di costruzione di una nuova identità per quest’area della città che deve diventare “proprietà” di tutti i cittadini.
L’area del porto non è destinata soltanto all’ancoraggio delle barche; la presenza di catering facilities, di piattaforme in legno dove potersi fermare per un pic-nick, per prendere il sole e ammirare il paesaggio o ascoltare il concerto di una piccola orchestra stando anche nella propria barca, rendono la zona del porto non una zona di passaggio e periferica, ma una zona viva, attraente, meta preferita dei water lovers provenienti dall’intera città.
Piccoli approdi per le barche sono stati previsti anche nelle due estremità più a sud dell’area di studio a diretto contatto della fascia verde che delimita inferiormente l’area d’intervento e forma una zona cuscinetto verde tra la Kanaalzone, la strada e la futura edificazione.
In quest’area verde, attraversata anch’essa da canali e specchi d’acqua, potranno essere realizzati orti urbani destinati alle fasce sociali più deboli, vivai urbani necessari per mitigare l’inquinamento acustico ed atmosferico (basti pensare alla vicinanza della linea ferroviaria e della grande arteria stradale della N31), giardini, spazi verdi che fungano da polmoni verdi per tutta la città.
Come sottolineato più volte precedentemente, il progetto urbano della Kanaalzone prevede numerosi percorsi ciclo-pedonali che attraversano, servendosi anche di tratti sopraelevati, l’intera area di concorso. La viabilità carrabile è posta in secondo piano puntando soprattutto su mezzi di trasporto alternativi all’auto privata quali la bici, la barca, i mezzi pubblici.
La rete stradale perimetrale, di sezione piccola e riservata al traffico lento e sporadico dei residenti, si configura come un anello che, connettendosi a est con la N31, circonda l’intera zona residenziale; da esso si diramano i collegamenti con le isole residenziali al cui interno la viabilità interna si sviluppa a “cul de sac”.