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House W at R - BURO II & ARCHI+I

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This site is in an agricultural area. In terms of volume, scale and shape, the plan provides for an archetypal farmyard typology as a stepping-stone towards optimum contemporary integration. The existing farm building is converted into a home, while the two outbuildings are replaced and used as a pool house and as storage space for garden tools.

BURO II & ARCHI+I — House W at R

The buildings will be given a warm look and feel by the bricks, rugged reddish-brown crafted masonry and roofing tiles with a weathered appearance. Large wooden windows in afrormosia, amply proportioned and cleverly directed towards the surroundings, will lend the buildings a contemporary character. The plateau will be an element that binds the three buildings. The positioning of the buildings in a U-shape and their construction in the same materials will be instrumental in helping the plateau to resemble a ‘farmyard/courtyard’. The three buildings present themselves as a strongly defined single entity, highlighting the contrast between the built-up and the countryside. All physical relationships with the surrounding countryside will be makeable only via the courtyard. The garden will be laid as a ‘sunken lawn’ in the plateau. This approach will allow make the plateau a point of reference that sets the scale of the buildings in the open countryside. The furnishing of the surroundings will be confined to planting astutely spaced poplar trees around the buildings. This almost compelling intervention will be another valorisation of the contrasting co-existence of the artificial and the natural. The new dwelling will have a surface area of 228 m² and the volume of 1195 m³

BURO II & ARCHI+I — House W at R

BURO II & ARCHI+I — House W at R

BURO II & ARCHI+I — House W at R

BURO II & ARCHI+I — House W at R

BURO II & ARCHI+I — House W at R

BURO II & ARCHI+I — House W at R


Concorso di idee per l'arredo urbano del percorso storico di collegamento tra "Ate" e "Tixa" - Gaspare Ing.Vassallo

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I temi che caratterizzano principalmente il presente progetto riguardano: la compatibilità degli interventi con il costruito e il rispetto dell’identità dei luoghi, la relazione tra verde, illuminazione e pavimentazione, la fruibilità dei luoghi che vengono concepiti come agorà, spazi di relazione e d’incontro, luoghi aperti ma coperti, attraverso la realizzazione di un sistema di coperture leggere e colorate e di un sistema di sedute modulabili, la particolare attenzione alle relazioni tra viabilità e spazi pedonali.

Gaspare Ing.Vassallo — Concorso di idee per l'arredo urbano del percorso storico di collegamento tra "Ate" e "Tixa"

Gli interventi previsti sono volti al rispetto dei luoghi e alla valorizzazione dei percorsi e degli scorci urbani di grande valenza simbolica ed evocativa, prestando particolare attenzione a realizzare interventi innovativi e sostenibili che non intacchino o interferiscano con la storicità e l’identità dei luoghi. Lo spazio pubblico è fortemente caratterizzato dalla presenza di aiuole ed essenze arboree autoctone, concepite come occasione per aumentare la presenza di natura in città e migliorare la qualità percettiva dell’ambiente costruito. Le strade saranno, infatti, costeggiate da filari di alberi e aiuole che hanno lo scopo di creare una cornice verde ed ecologica.

Gaspare Ing.Vassallo — Concorso di idee per l'arredo urbano del percorso storico di collegamento tra "Ate" e "Tixa"

Sedute modulari e componibili.

E’ stato ideato un sistema di sedute ed aiuole modulari e modulabili, avente forma cubica che, a seconda delle esigenze, possono essere assemblate per creare sistemi continui o puntiformi. La particolarità del sistema consiste quindi nella continua possibilità di variazione dell’assetto dell’arredo urbano, che è totalmente flessibile alle esigenze della comunità. In occasione del mercato settimanale, infatti, tutti gli arredi, possono essere spostati e disposti in modo da favorire il normale svolgimento del mercato, senza dover apportare modifiche alla consueta collocazione degli stalli.

Gaspare Ing.Vassallo — Concorso di idee per l'arredo urbano del percorso storico di collegamento tra "Ate" e "Tixa"

La pavimentazione viene mantenuta inalterata come da progetto, attenendosi alle indicazione del bando di concorso. L’illuminazione predilige sistemi a led a basso consumo, che prevede la ricerca di forme e soluzioni innovative per l’arredo urbano, consentendo la fruibilità dei luoghi anche durante le ore serali e notturne.

Gaspare Ing.Vassallo — Concorso di idee per l'arredo urbano del percorso storico di collegamento tra "Ate" e "Tixa"

I luoghi di progetto sono intesi come agorà, luoghi di aggregazione, di incontro e condivisione; questo aspetto è favorito dalla realizzazione di coperture colorate, realizzate con vetri fotocromatici che cambiano tonalità al variare dell’intensità e della condizioni di luce che vi sono riflesse, automaticamente. Le coperture consentono di agevolare la fruibilità degli spazi, che vengono coperti dalle intemperie o dall’eccesivo soleggiamento, dando la possibilità agli utenti di sostare nei nuovi “salotti” della città.

Gaspare Ing.Vassallo — Concorso di idee per l'arredo urbano del percorso storico di collegamento tra "Ate" e "Tixa"

QUALITÀ FUNZIONALE. Il progetto pone particolare attenzione agli aspetti funzionali, in quanto deve essere garantita, oltre alla realizzazione di soluzione esteticamente gradevoli, anche la definizione di soluzioni funzionalmente efficaci. Viene mantenuta la distinzione tra aree pedonali e carrabili, che devono assolvere a funzioni diverse ma che, in talune circostanze, possono essere trasformate in agorà e salotti urbani.

Gaspare Ing.Vassallo — Concorso di idee per l'arredo urbano del percorso storico di collegamento tra "Ate" e "Tixa"

Ciòè favorito dalla presenza di arredi quali sedute, aiuole, cestini che consentono di fruire del centro storico con i suoi spazi adibiti al relax e al tempo libero. Elemento di grande rilevanza nella definizione funzionale dei luoghi sono le coperture, costituite da un gran numero di vetri colorati, che, oltre ad arredare e ad abbellire il centro urbano, hanno la funzione di riparare gli abitanti e i turisti di Atessa dalle intemperie o dall’eccessivo soleggiamento, in modo che possano godere dei salotti nuovi della città, strategicamente definiti in scorci di particolare bellezza. Altro aspetto sul quale è stata posta grande attenzione è il mercato settimanale di Piazza Garibaldi. L’arredo (sedute e aiuole) sono totalmente movibili, in modo da consentire il normale svolgimento del mercato. E’ stato previsto un progetto di arredo urbano nel caso in cui si svolga il mercato, in cui è indicata la collocazione dei vari arredi. Inoltre la copertura prevista in Piazza Garibaldi è collocata in modo da coprire gli stalli nel caso in cui si svolga il mercato, assolvendo alla funzione di copertura e protezione.

Gaspare Ing.Vassallo — Concorso di idee per l'arredo urbano del percorso storico di collegamento tra "Ate" e "Tixa"

FATTIBILITÀ E SOSTENIBILITÀ ECONOMICA DELLA PROPOSTA. L’intervento proposto ha costi contenuti, sia per quanto concerne le spese di realizzazione che per le spese di mantenimento. La valutazione economica della proposta è stata elaborata attraverso la determinazione del costo di costruzione dei vari elementi che costituiscono il progetto: sistemi di copertura a celle fotovoltaiche colorate, elementi cubici modulari mobili (contenenti piante in vaso), elementi cubici modulari mobili (costituenti le sedute), sistemi di illuminazione a basso consumo con luci a led. La fattibilità dell’opera è immediata e di facile realizzazione in quanto gli elementi che costituiscono il progetto sono facilmente reperibili in commercio a costi contenuti: gli elementi cubici e modulari utilizzati sia come moduli all’interno dei quali alloggiare le piante che come sedute, sono reperibili presso varie aziende di design e arredo in diversi materiali e colori; un’attenzione particolare deve essere posta alla ricerca di prodotti riciclabili, che possano contribuire all’idea progettuale basata sul rispetto dell’ambiente e sull’attenzione all’ecologia. Gli elementi aventi connotazione tecnologica – la copertura a celle fotovoltaiche colorate e i sistemi di illuminazione a basso consumo – favoriscono lo sfruttamento di risorse rinnovabili e il risparmio energetico; proprio per questo, consentono non soltanto di mantenere bassi i consumi, ma anche di risparmiare e utilizzare l’energia solare per produrre energia e alimentare i sistemi di illuminazione.

Gaspare Ing.Vassallo — Concorso di idee per l'arredo urbano del percorso storico di collegamento tra "Ate" e "Tixa"

USO DI MATERIALI INNOVATIVI E SOSTENIBILI. Il progetto prevede la scelta di arredi, realizzati con materiali plastici riciclati e riciclabili, che rispettano i concetti di ecologia e sostenibilità, nell’ottica di una progettazione intelligente e innovativa. In commercio esistono già modelli in polipropilene trattato anti-UV e colorato in massa, realizzati con la tecnica dello stampaggio ad iniezione, ideali per esterni, leggeri e facilmente spostabili, perfetti per il caso in oggetto.

Gaspare Ing.Vassallo — Concorso di idee per l'arredo urbano del percorso storico di collegamento tra "Ate" e "Tixa"

Altro aspetto di grande rilevanza dal punto di vista dell’innovazione tecnologica del progetto, riguarda l’utilizzo di vetri fotocromatici che assumono un diverso aspetto e assolvono ad una diversa funzione, a seconda delle esigenze. Infatti, in presenza di una quantità di luce elevata, assumono una colorazione definita e hanno la funzione di schermare dai raggi solari; in presenza di scarsa luminosità, consentono il passaggio dei raggi luminosi e garantiscono una maggiore illuminazione. Tecnicamente, questo avviene grazie ad un nuovo materiale che modifica dinamicamente la qualità e la quantità di luce che attraversa i vetri e che si trasforma in calore rendendo intelligenti i vetri installati.

Gaspare Ing.Vassallo — Concorso di idee per l'arredo urbano del percorso storico di collegamento tra "Ate" e "Tixa"

Il tutto associato ad un sistema di copertura fotovoltaica integrata, che contente di sfruttare l’energia solare incidente per produrre energia elettrica, utilizzando moduli e componenti speciali, sviluppati per integrarsi e sostituire gli elementi architettonici. Attraverso questo sistema viene coniugata la funzione di impianto fotovoltaico con quella di copertura edilizia.

Gaspare Ing.Vassallo — Concorso di idee per l'arredo urbano del percorso storico di collegamento tra "Ate" e "Tixa"

Planimetria generale e piante di progetto delle zone 1,2,3,4.

Meno di 31 - Stefano Banfi, Leonardo Chironi, Giacomo Panico

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Il progetto nasce da un’idea molto chiara. L’archetipo della capanna primitiva viene duplicato, sovrapposto e allineato alla pendenza del terreno del contesto fino ad ottenere una nuova configurazione. Il volume che nasce da questa operazione è compatto, con due falde lunghe una il doppio dell’altra e diviso trasversalmente in tre parti di uguali dimensioni.

Stefano Banfi, Leonardo Chironi, Giacomo Panico — Meno di 31

Questo procedimento risponde a precise volontà progettuali. L’allineamento al dislivello del terreno permette di creare due livelli differenti in comunicazione con il contesto, uno principale e uno posteriore di servizio in collegamento con i percorsi carrabili esistenti nella tenuta. La lunga falda inclinata consente invece di inserire un terzo livello per la camera patronale limitando così l’altezza totale del volume affinché si inserisca con armonia nel contesto naturale della tenuta.

Stefano Banfi, Leonardo Chironi, Giacomo Panico — Meno di 31

In planimetria il progetto è diviso longitudinalmente da una fascia ridotta di spazi serventi a nord-est e una fascia di spazi serviti a sud-ovest. Tra gli spazi serventi e quelli serviti si inserisce una fascia di distribuzione interna ai cui estremi si trovano i due ingressi all’abitazione. Trasversalmente invece è frazionato in tre parti uguali che distinguono tre grandi stanze. Queste disposizioni planimetriche generano inoltre la griglia strutturale dell’edificio. La tripartizione, sia in pianta che in sezione, divide la zona giorno, la zona notte e il deposito.

Stefano Banfi, Leonardo Chironi, Giacomo Panico — Meno di 31

Il volume presenta un solo scavo in corrispondenza dell’ingresso principale dell’edificio sul quale si affaccia una grande apertura ad angolo. Questa apertura ad angolo è un grande occhio che dalla cucina si rivolge verso l’ingresso della tenuta. Il fronte a nord-est è disegnato da poche e piccole aperture e si presenta dunque più chiuso e compatto in rapporto con la villa storica. Il fronte a sud-ovest è più aperto ed è disegnato da una parete interamente finestrata in soggiorno, alla quale corrisponde anche un’eventuale area esterna, e dalle due aperture delle camere, uguali ma sfalsate.

Stefano Banfi, Leonardo Chironi, Giacomo Panico — Meno di 31

Per quanto riguarda i materiali è stato scelto un rivestimento unico in laterizio chiaro che possa liberamente invecchiare e acquisire nuove sfumature e colori per entrare col tempo in armonia con la natura circostante. Con questo obbiettivo è stato pensato inoltre un sistema di rivestimento in laterizio anche in copertura affinché l’edificio sembri un masso tra gli alberi che muta con il passare del tempo.

Stefano Banfi, Leonardo Chironi, Giacomo Panico — Meno di 31

L’edificio ha una struttura classica composta da un telaio in cemento armato e solai in latero-cemento per limitare in costi di costruzione. Per ridurre i costi inoltre il rivestimento di facciata è stato pensato con listelli sottili di mattone, più economici del mattone tradizionale.

ELLE - Simone Barnabei

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Elle is a new approach given to bookshelves in a period of rapid development, when everything changes so fast and people continuously discover new needs and wishes. So why furnishing should stay static? ELLE is a modular and mobile bookshelf that can be rearranged in many compositions and variants by owner’s will, needs and creativity. Thanks to strong magnets the L shelves can be disposed in several combinations, creating a new furniture object whenever you want.

Simone Barnabei — ELLE

Elle is a new approach given to bookshelves in a period of rapid development, when everything changes so fast and people continuously discover new needs and wishes. So why furnishing should stay static? ELLE is a modular and mobile bookshelf that can be rearranged in many compositions and variants by owner’s will, needs and creativity. Thanks to strong magnets the L shelves can be disposed in several combinations, creating a new furniture object whenever you want.

Simone Barnabei — ELLE

Simone Barnabei — ELLE

Stream of Knowledge - [A+M]² Architects

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“Percepiamo il costruito come un recinto, entro il quale il gioco deve essere libero ed inibito, gli spazi devono essere scoperti come fossero forme che non emulano la natura ma anzi si generano in modo incontrollato”. Louis I. Kahn, Perspecta 9|1965

[A+M]² Architects — Stream of Knowledge

Una nuova biblioteca 2.0, uno spazio delimitato dalla staticità del permanere dell’involucro esterno, quale forma assoluta e antropica, che si aggiunge alla struttura urbana esistente riprendendone le giaciture e direttrici principali. Una geometria identitaria, espressione del linguaggio contemporaneo, si inserisce nell’alternanza tra antico e nuovo dello skyline di Kobenhavn istituendo così relazioni e tensioni con la città stessa, attraverso una permeabilità dettata da calibrate aperture in punti ben definiti.

[A+M]² Architects — Stream of Knowledge

Uno spazio del sapere come evoluzione del tipo architettonico che fino ad oggi è stato utilizzato nella concezione di edifici destinati a biblioteca, in grado di assorbire ed adattarsi alle contingenti evoluzioni del mezzo per la conoscenza: non più una rigida distinzione tra spazio del libro e spazio dell’uomo, ma piuttosto uno spazio senza limiti, senza bordi, senza confini nel quale possono incontrarsi e confrontarsi menti diverse, incrementando il sapere mediante il repentino scambio di idee.

[A+M]² Architects — Stream of Knowledge

In questo senso la pianta, così come afferma Le Corbusier in Vers une Architecture, diventa di fondamentale importanza nella definizione della struttura compositiva della nuova biblioteca, basata su due principi ordinatori: il recinto e lo spazio protetto.

[A+M]² Architects — Stream of Knowledge

La massa dell’involucro esterno, dalla liscia superficie in cemento, lascia spazio – delimitandola – alla volontà nomade e trasformista dell’interno, che muta di assetto e consistenza assecondando le tensioni sperimentali del tempo: un interno capace di svolgersi, accartocciarsi, scomporsi, dilatarsi e protendersi, nel suo continuo procedere, guidato da gesti essenziali che rovesciano i caratteri di uno spazio tradizionale, attuando una declinazione contemporanea della torre libraria, pur mantenendo solide e riconducibili le proprie radici.

[A+M]² Architects — Stream of Knowledge

L’analisi di casi studio emblematici nella storia della tipologia architettonica di biblioteca, a partire dal XVI secolo, individua gli elementi cardine che fino ad oggi hanno caratterizzato questi edifici, per poi evolverne i sistemi in accordo con la trasformazione dei mezzi divulgativi per la conoscenza.

[A+M]² Architects — Stream of Knowledge

La schematizzazione di una biblioteca 1.0 riassume in sé queste caratteristiche: l’antica tipologia ad aula della Biblioteca Laurenziana di Michelangelo, lo spazio fluido del Rolex Learning Center di Sanaa, l’impianto centrale della Biblioteca civica di Stoccolma di Asplund e gli spazi affacciati su un vuoto centrale di Exeter, lavorano qui intersecandosi confluendo l’uno nell’altro alla ricerca di una continuità che mira al raggiungimento di una nuova tipologia che prevede una consequenzialità funzionale e spaziale, legata ad una sempre diversa fruizione degli spazi stessi.

[A+M]² Architects — Stream of Knowledge

[A+M]² Architects — Stream of Knowledge

Nuova area umida per la fitodepurazione - Architettura e Paesaggio

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La formazione della una nuova area umida si sviluppa all’interno della riqualificazione del torrente Seniga e in generale della acque superficiali che scolano dall’area agricola a sud dell’abitato di San Paolo d’Argon. Gli obiettivi generali della riqualificazione del Seniga e del riordino del paesaggio agricolo circostante individuano nella realizzazione dell’area umida e nelle potenzialità depurative e naturalistiche di questa una soluzione importante alle problematiche che affliggono il sistema fluviale e le aree agricole connesse. Fra gli obiettivi principali che si pone la nuova zona palustre sono la depurazione delle acque reflue provenienti dalle lavorazioni agricole principalmente intensive orticole (serre a tunnel) mediante la tecnologia verde della fitodepurazione. Inoltre, un altro obiettivo è riqualificare l’area eliminando il degrado ambientale e paesaggistico determinato da attività estranee al territorio rurale (deposito imprese edili, discarica, ecc.).

Architettura e Paesaggio — Nuova area umida per la fitodepurazione

[EN] The formation of the new wetland area develops inside the restoration of the stream Seniga and, in general, of the superficial waters which drain from the agricultural area to the south of the inhabited area of San Paolo d’Argon. The general objectives of the Seniga restoration and of some surrounding agricultural landscape rearranging, recognize in this wetland area and in its depurative and naturalistic potentialities, an important solution to the problems related to agricultural and river areas in the proximities.Among the principal objectives of the new marshy zone there are the purification of the waters reflue coming from the horticultural intensive agricultural workmanship (tunnel greenhouses) through the green technology of phyto treatment. Besides, another objective is retraining the area eliminating the environmental and landscape degrade caused by activities which are extraneous to the rural territory (deposit building enterprises, dump, etc.)

Architettura e Paesaggio — Nuova area umida per la fitodepurazione

Architettura e Paesaggio — Nuova area umida per la fitodepurazione

BAR [DA] RIGO - CLAB architettura

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Paesaggio di Pietra. Blocchi accatastati e lastre appoggiate l’una sulla’altra si alternano per dimensioni forma e colore dando vita ad un paesaggio unico, rude e silenzioso, ma sincero.

CLAB architettura — BAR [DA] RIGO

CLAB architettura — BAR [DA] RIGO

CLAB architettura — BAR [DA] RIGO

CLAB architettura — BAR [DA] RIGO

CLAB architettura — BAR [DA] RIGO

CLAB architettura — BAR [DA] RIGO

CLAB architettura — BAR [DA] RIGO

CLAB architettura — BAR [DA] RIGO

CLAB architettura — BAR [DA] RIGO

Progetto - Annalisa Tronci, Claudio Nardi Architects

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Flaminio Un area vasta, ricca, complessa; sarebbe molto bello e interessante donarla alla contemporaneità, ad un riuso articolato, vario, intelligente, sensibile, che, come sappiamo, oggi chiede una città che vuole svilupparsi e migliorarsi e non soltanto crescere, senza cancellare del tutto spessore, storia, storie… L’area presenta alcune condizioni molto favorevoli, come la facilità e la molteplicità degli accessi e dei collegamenti, ma anche la qualità interessante di alcuni manufatti architettonici, una presenza che potrebbe aggiungere significato all’intero intervento ed anche valore, che andrebbe sicuramente a compensare una probabile appena maggiore complessità dell’intervento, rispetto all’ipotesi di una totale tabula rasa. L’intervento nel suo complesso potrebbe dare spazio ad una varietà di approcci sia dal punto di vista formale che da quello tecnico, questo aiuterebbe molto nella creazione di una nuova parte di città che cresce anche sulle e attraverso le stratificazioni, come da sempre è accaduto nelle nostre città nel passato e quindi non soltanto cancellazione e sostituzione. Immaginiamo i temi funzionali principali, Hotel,Città della Scienza, Residenze, Commercio, Social Housing, Attrezzature Pubbliche, creati seguendo logiche costruttive e materiali diversi, nel rispetto delle necessità linguistiche di ogni funzione e con grande attenzione alle connessioni, l’obiettivo non è fare dell’area una collezione di “oggetti” ma una vera nuova area urbana, eccezionale ma anche “normale”, accogliente.

Annalisa Tronci, Claudio Nardi Architects — Progetto

Città della Scienza

Città della Scienza L’edificio piu importante, quello della città della Scienza, potrebbe presentarsi come una grande piastra, solida e profonda, sospesa e aggettante verso gli spazi aperti, quelli importanti e centrali nell’area, che la connettono conla viabilità principale e visivamente con il MAXXI. L’edificio si potrebbe sviluppare su 4 livelli, interrato, seminterrato ( come uno spazio che si connette alla piazza a livelli diversi, e due livelli piu in alto, il tutto coperto da uno velo d’acqua che si tuffa nei piccoli cortili che danno luce all’interno delle sale. Hotel Sulla testa da via Guido Reni l’accesso per gli ingressi di servizio al museo e quello che l’hotel, che abbiamo pensato, moderno, leggero (acciaio, metalli cangianti, cristallo, ) sospeso e affacciato sullo specchio d’acqua che copre il museo, con una serie di punti di vista panoramici anche verso l’area nel suo insieme e verso il quartiere e il MAXXI

Annalisa Tronci, Claudio Nardi Architects — Progetto

Sezione

Residenze L’area delle vecchie officine, cuore e memoria dell’intervento, da conservare, trasformare, ampliare attraverso sopraelevazioni e interventi di Ri-Architettura, residenze di qualità, profondità il sapore delle aree ex industriali che si trasformano e che diventano, come è avvenuto in Europa, America, il cuore pulsante di nuove bellissime e vivaci realtà urbane. il tutto integrato con spazi nuovi e trasformati, dedicati al tessuto commerciale. La trasformazione degli edifici esistenti potrebbe avvenire facilmente attraverso l’addizione di strutture in acciaio per poter aggiungere due piani in elevazione e il rivestimento delle nuove volumetrie e delle coperture dell0esistente con pannelli di zinco titanio scuro, per mantenere il mood industriale originale.. E poi vetrate, terrazze pensili, verde, coperture fotovoltaiche. Attrezzature pubbliche, Verde, Collegamenti, parcheggi Da viale Vignola l’accesso al parcheggio interrato e al parco con padiglioni per le attrezzature pubbliche

Annalisa Tronci, Claudio Nardi Architects — Progetto

Museo

Housing sociale edifici più alti, 5/6 piani, con un linguaggio più libero, dinamico, e costruiti con tecnologia Xlam, veloce, economica, ecologica, e con prestazioni eccezionali dal punto di vista della durabilità e della manutenzione

Annalisa Tronci, Claudio Nardi Architects — Progetto

Parco e residenze sociali

Collegamenti interni Un percorso carrabile permette il collegamento completo dell’area partendo da via Guido Reni e proseguendo a margine dei confine Est, Sud e Ovest per ricollegarsi infine a Ovest con la stessa viabilità. Lungo il percorso sono previsti numerosi parcheggi in superficie. Un percorso pedonale attraversa tutta l’area e connette tutte le funzioni fino a collegarsi a Nord con il MAXI e a Sud con Piazza Melozzo da Forlì.

Annalisa Tronci, Claudio Nardi Architects — Progetto

Residenze sociali


Triamant Haspengouw Velm - BURO II & ARCHI+I

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‘Care for Life’, the client, has developed an innovative vision regarding living and care in our modern society. The development of a residential care campus in Velm (Limburg) is their pilot project. The idea of living and caring flowing seamlessly into each other is spatially translated in the masterplan for the site. The masterplan reiterates the central position of the existing castle complex, which acts as a beacon in the surrounding landscape. The historical castle and the boarding school wing are to be renovated. The remaining school buildings are to be demolished and replaced by new high-quality buildings. The complex houses various functions and residential typologies. The inner courtyard will function as a meeting place for the residents of both the campus and the town of Velm.

BURO II & ARCHI+I — Triamant Haspengouw Velm

BURO II & ARCHI+I — Triamant Haspengouw Velm

BURO II & ARCHI+I — Triamant Haspengouw Velm

BURO II & ARCHI+I — Triamant Haspengouw Velm

BURO II & ARCHI+I — Triamant Haspengouw Velm

Progetto per una villa a Dorno (PV) - M'ARCH'INGEGNO arch.tti ass.ti Bonfiglio e Gabrielli

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Progetto per una villa a Dorno (PV)

M'ARCH'INGEGNO arch.tti ass.ti Bonfiglio e Gabrielli — Progetto per una villa a Dorno (PV)

Render

M'ARCH'INGEGNO arch.tti ass.ti Bonfiglio e Gabrielli — Progetto per una villa a Dorno (PV)

Plastico

M'ARCH'INGEGNO arch.tti ass.ti Bonfiglio e Gabrielli — Progetto per una villa a Dorno (PV)

Plastico

M'ARCH'INGEGNO arch.tti ass.ti Bonfiglio e Gabrielli — Progetto per una villa a Dorno (PV)

P1

M'ARCH'INGEGNO arch.tti ass.ti Bonfiglio e Gabrielli — Progetto per una villa a Dorno (PV)

SezA

M'ARCH'INGEGNO arch.tti ass.ti Bonfiglio e Gabrielli — Progetto per una villa a Dorno (PV)

SezB

M'ARCH'INGEGNO arch.tti ass.ti Bonfiglio e Gabrielli — Progetto per una villa a Dorno (PV)

SezC

M'ARCH'INGEGNO arch.tti ass.ti Bonfiglio e Gabrielli — Progetto per una villa a Dorno (PV)

Assonometria

M'ARCH'INGEGNO arch.tti ass.ti Bonfiglio e Gabrielli — Progetto per una villa a Dorno (PV)

Render

Piazza Togliatti - Architettura e Paesaggio

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L’area verde urbana, leggermente depressa rispetto all’intorno, necessitava di nuove e diverse relazioni anche con gli edifici circostanti e di un nuovo rapporto fisico e visuale con l’ampio parcheggio pubblico. Colmare la depressione, (non solo fisica, ma anche percettiva) in cui si trovava il giardino, eliminare la “barriera” rappresentata dalla siepe e salvaguardare gli alberi monumentali sono gli obiettivi principali perseguiti dal progetto. Una nuova piazza è l’idea qualificante sia in ordine funzionale che spaziale. La piazza diventa nuova occasione di incontro per la comunità e nel contempo ricuce i diversi caratteri presenti nel contesto urbano, restituendo carattere ad un luogo oggi certo marginale rispetto alla vita dalla comunità.

Architettura e Paesaggio — Piazza Togliatti

[EN] The urban green area, slightly depressed compared to the surrounding, needed new and different connections with the adjacent buildings and a new real and visual link with the ample public parking lot. The main objectives of the project are filling up the depression, (not only physics, but also perceptive) of the garden, eliminating the”barrier” represented by the hedge and safeguarding the monumental trees. A new square is the qualifying idea in functional and spatial order. The square represents for the community a new occasion of meeting and, at the same time,of re-connecting the different elements situated in the urban context, giving back character to a marginal place of the community life.

Architettura e Paesaggio — Piazza Togliatti

Architettura e Paesaggio — Piazza Togliatti

Architettura e Paesaggio — Piazza Togliatti

Trasformazione della vasca di accumulo in stagno - Architettura e Paesaggio

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Il rio Seniga e le aree perifluviali sono state negli anni recenti spazio dedicato all’agricoltura, accogliendo sulle sponde scarichi, depositi e in generale quelle attrezzature necessarie alle coltivazioni intensive. L’intervento in esame interessa una vasca di accumulo dell’acqua ai fini agricoli. Detta vasca, con forma rettangolare e le sponde in plastica, diviene spunto per realizzare una piccola area umida, preziosa dal punto di vista della biodiversità in un contesto fortemente antropizzato. Il progetto, mediante modesti movimenti di terra, prevede un nuovo disegno più naturalistico dello specchio d’acqua, realizzando tre piccoli specchi circondati dalla vegetazione palustre. Lo stagno, alimentato solo dalla pioggia, è pensato per gli anfibi che, con le diffuse bonifiche del secolo scorso, hanno visto restringersi gli habitat indispensabili alla sopravvivenza.

Architettura e Paesaggio — Trasformazione della vasca di accumulo in stagno

[EN] Rio Seniga and the areas near the rivers have recently been considered a space devoted to the agriculture, welcoming on the banks unloads, deposits and in general equipments necessary to the intensive cultivations. The intervention in examination interests a tub of accumulation of the water for agricultural purposes. This tub, with rectangular shape and the banks in plastics, becomes an idea to realize a small damp area, precious from the biodiversity point of view in a strongly man-made context. The project, through modest movements of earth, foresees a new naturalistic sketch of the mirror of water, with the realization of three small mirrors surrounded by the marshy vegetation. The pond, fed only by the rain, is thought for the amphibians that have seen to shrink the habitats essential to the survival, because of the diffused environmental funds of last century.

Architettura e Paesaggio — Trasformazione della vasca di accumulo in stagno

Architettura e Paesaggio — Trasformazione della vasca di accumulo in stagno

Architettura e Paesaggio — Trasformazione della vasca di accumulo in stagno

Planimetria di progetto

Architettura e Paesaggio — Trasformazione della vasca di accumulo in stagno

Planimetria dello stato di fatto

Cross-Laminated-Timber Cottage - Paul Kariouk

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Design Challenge:

Paul Kariouk — Cross-Laminated-Timber Cottage

The site for this project is a remote, private lake beside which for more than seventy years existed a family’s cottage. When the land passed from mother to son, the decision was made to reinvigorate the home; ultimately, because the home had already reached such an advanced state of decay, it was decided to have it removed and to build a new cottage. For sentimental reasons, the new home was to be the exact dimensions of the former and it was to sit in the exact same location. Aside from those requirements though, a far more open spatial arrangement was desired. The cottage was only intended for three-season use (the Manhattan couple for whom this was being built intended to spend winters in warmer climates). The house design was simplified because significant insulation was not required, however, construction intentions were complicated by the fact that the remote location meant that the cost of labor “commuting” from the city would be extremely costly.

Paul Kariouk — Cross-Laminated-Timber Cottage

Design Solution:

Paul Kariouk — Cross-Laminated-Timber Cottage

In order to minimize the cost of workers on the construction site while simultaneously ensuring the highest quality of construction, the decision was made early on to pursue the use of prefabricated parts. Specifically, the material selected was CLT, which can be fabricated in panels as large as sixty feet by ten feet. A detailed computer model was generated for every surface that would comprise the cottage whereby every opening and cut needed for assembly, apertures, and services was indicated. This information was then sent to a computer controlled milling machine that produced the finished panels. These were brought to the site, where a steel-post foundation was installed the week before, and hoisted into place; the entire shell of the cottage was assembled in less than two days. While the technology to mill the CLT panels is “modern,” the cottage is in fact identical in construction and materiality to a traditional log home where fully milled elements are simply joined together.

Paul Kariouk — Cross-Laminated-Timber Cottage

Paul Kariouk — Cross-Laminated-Timber Cottage

Paul Kariouk — Cross-Laminated-Timber Cottage

Paul Kariouk — Cross-Laminated-Timber Cottage

Paul Kariouk — Cross-Laminated-Timber Cottage

Paul Kariouk — Cross-Laminated-Timber Cottage

Paul Kariouk — Cross-Laminated-Timber Cottage

Paul Kariouk — Cross-Laminated-Timber Cottage

Paul Kariouk — Cross-Laminated-Timber Cottage

Riqualificazione fluviale del Rio Seniga - Architettura e Paesaggio, Giambattista Rivellini, FABIO PLEBANI

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Il rio Seniga e le aree perifluviali sono state negli anni recenti spazio emarginato dalle attività umane accogliendo sulle sponde scarichi, depositi e in generale quelle lavorazioni emarginate dai centri abitati. Pertanto il recupero del rio Seniga è stato affiancato da un altrettanto importante impegno dal punto di vista urbanistico teso a tutelare quei rapporti fra corso d’acqua e territorio circostante, rilevando le parti ancora conservate e le contraddizioni da risolvere. Il tema del miglioramento ambientale del corso d’acqua è stato affrontato mediante interventi tesi a ripristinare una naturalità perduta, migliorando gli elementi lineari (corsi d’acqua, siepi, ecc) e areali (boschi, laghi, ecc.) della rete ecologica che interagisce e si confronta con il sistema infrastrutturale artificiale dell’uomo. Gli interventi di riqualificazione fluviale sono il risultato di un’approfondita indagine nella quale si sono rilevate quelle condizioni di degrado che necessitano di interventi. Alcuni di questi interventi sono specifici, cioè risultano necessari per il Seniga mentre altri appartengono al alcuni principi comuni che si stanno diffondendo sia a livello scientifico sia a livello normativo.

Architettura e Paesaggio, Giambattista Rivellini, FABIO PLEBANI — Riqualificazione fluviale del Rio Seniga

[EN] Rio Seniga and areas near the rivers have recently been considered a space marginalized by the human activities presenting on their banks deposits, wastes and in general those manifactures marginalized by the inhabited centers So, the Rio Seniga restoration has been supported by the urbanistic task to protect the relationships between the course of water and the surrounding territory, noticing the preserved parts and the contradictions to be resolved. The theme of the Rio Seniga environmental improvement has been faced through interventions aiming to restore the lost natural beauty, the linear elements (course of water hedges, etc) areal elements (woods, lakes, etc.) of the ecological net that interacts with the artificial infrastructural system of the man. The river restoration interventions are the result of a deepened investigation in which the conditions of degrade to improve have been put in evidence. Some of these interventions have been specific for the Rio Seniga, while others are common principles spread both to scientific level and normative one.

Architettura e Paesaggio, Giambattista Rivellini, FABIO PLEBANI — Riqualificazione fluviale del Rio Seniga

Architettura e Paesaggio, Giambattista Rivellini, FABIO PLEBANI — Riqualificazione fluviale del Rio Seniga

Appartamento per un sommelier - Massimo Fiorido, Monica Bracci


Westboro Home - Paul Kariouk

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DESIGN CHALLENGE: The site for this home was a narrow lot in a downtown neighborhood, which carried with it extensive code limitations on side windows. A further challenge was negotiating the difference in grade between the two neighbouring lots: an already steeply sloping site, the neighbours to the West raised their rear yard an additional 1.5m, ultimately creating a difference in neighbouring lot heights of approximately 2.5m

Paul Kariouk — Westboro Home

DESIGN RESPONSE: The design of the home revolves around a two storey, light-filled raised garden courtyard. The garden takes a “bite” out of the tight, permissible building area, however it allowed for an extensive amount of glass that otherwise, due to restrictive building code requirements, would not be possible. The courtyard’s lot-line side remains open, while its three interior sides are filled with windows and bring natural light into the heart of the home on both living floors. The courtyard is filled with ornamental plantings, and while it serves as a “daylight-magnet,” it also serves as a lush, visual focus for each of the primary living spaces of the home. Upon stepping into the foyer, one is immediately presented with a series of linked views that unite the very front of the home to the very back of the property. The opposing wall of the interior foyer is entirely glass and shows the exterior, raised garden courtyard; this view continues through the courtyard and joins the interior of the formal dining room; this view then extends to an exterior garden bridge over the lower rear yard that ultimately joins visually to the interior of a three-season reading pavilion set in the rear yard. A sense of privacy is created, despite the numerous and large windows that were achieved, as the main living areas begin a full-flight above street level; a slate and glass entry stair and walkway create a generous arrival point for visitors. Likewise, the entry stair/foyer volume is clad in white masonry in order to visually advance and welcome visitors towards the walkway (while the volume housing primary living spaces as well as the garage below is clad in black clapboard in order to recede from the sidewalk). A continuous visual and spatial gap cuts entirely through the home between the light and dark volumes; an open-riser stair is inserted into that void, set against the backdrop of the garden courtyard.

Paul Kariouk — Westboro Home

Paul Kariouk — Westboro Home

Paul Kariouk — Westboro Home

Paul Kariouk — Westboro Home

Paul Kariouk — Westboro Home

Paul Kariouk — Westboro Home

Paul Kariouk — Westboro Home

Paul Kariouk — Westboro Home

Paul Kariouk — Westboro Home

Paul Kariouk — Westboro Home

Paul Kariouk — Westboro Home

Paul Kariouk — Westboro Home

Paul Kariouk — Westboro Home

Paul Kariouk — Westboro Home

Paul Kariouk — Westboro Home

Paul Kariouk — Westboro Home

Paul Kariouk — Westboro Home

GUGGENHEIM HELSINKI MUSEUM - Emilio Razzino, Salvatore Rea, Luigi Scognamiglio

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Sostenibilità Edonistica è il motore concettuale intorno al quale da un po’ di tempo a questa parte, si sta sviluppando tutta la speculazione progettuale / Filosofica nei paesi Scandinavi. Un motore propulsivo fondato sul paradosso, che l’unico angolo di Mondo dove la Sostenibilità non viene ignorata ed anzi è il tema pregnante di tutta la produzione Architettonica Contemporanea è proprio la Scandinavia. Allora perché parlare di Sostenibilità Edonistica? L’”Edonismo” nell’antica Grecia rappresentava la ricerca immediata del piacere, bypassando la sofferenza, ed era un piacere fatto di emozioni istintive, figlie degli impulsi ricevuti attraverso i sensi. La stimolazione edonistica per immagini diventa gioco-forza la missione progettuale dell’Architettura Scandinava, restituire emozioni, emozioni plastiche, attraverso l’Architettura creare contenitori di luce che riportino colore, nuovi simboli di felicità nei quali riconoscersi, necessariamente proiettati verso un fine ancora più nobile migliorare la qualità della vita delle persone e quindi “Eudemonismo”. L’Eudemonismo è da sempre il nucleo centrale della filosofia Guggenheim, alla cui base vi è la “Filantropia” del suo capostipite S.R. Guggenheim, democratizzare la cultura, renderla accessibile a tutti, accendere la ragione attraverso le “Avanguardie”, creare tanti piccoli Magneti sparsi per il mondo capaci di attirare a sé un flusso continuo di occhi pronti a ricevere emozioni. Helsinki è solo l’ultimo di questi Magneti dove si tiene la sfida della ricerca di una Sostenibilità Edonistica. Viviamo in un epoca in cui la riflessione generale sulla condizione umana e societaria, è volta a ripensare l’esasperazione degli schemi della globalizzazione, rendendo necessaria una retromarcia verso la ri-scoperta dei simboli che raccontino L’identità e le Radici di un Popolo e della sua Cultura. Le Kantele sono uno strumento musicale a corde proprio della cultura Suomi ( i Sami rappresentano l’etnia indigena Finlandese) ancora oggi presente nei riferimenti culturali Finnici. Rapporto tra Contenitore e Contenuto, vista la progressiva marginalizzazione nel corso di questi anni del secondo, da Bilbao in poi è il contenitore l’attrazione stessa, ed è il valore del contenitore e riconferire pregio al contenuto.

Emilio Razzino, Salvatore Rea, Luigi Scognamiglio — GUGGENHEIM HELSINKI MUSEUM

L’approccio progettuale visto il contesto, quello di un water-front lungo la Baia di Helsinki, è mirato a catalizzare l’attenzione da un punto di vista interno ed esterno al contesto stesso, biglietto da visita per chi viene dal mare, punto d’arrivo per chi giunge dalla città. Questa duplicità logistica del sito, fa si che il concepimento stesso del progetto sia orientato in tal modo, un solo obiettivo letto sempre da due punti di vista. Abbiamo quindi un Design Positivo (dal mare per aprirsi a chi arriva) ed uno Negativo (dalla città, per custodire la cultura), alternanza tra Opaco e Trasparente. Alternanza tra vuoti e pieni, elementi apparentemente sospesi che in realtà sono appoggiati per creare uno spazio percorribile lungo X Y Z, che regali una sensazione di Vertigine. La Luce come motore attrattivo, che richiama a se, per poi donare se stessa alla città. La struttura portante è realizzata in Legno lamellare (con attenzione a quelli che sono i materiali della tradizione nordica), tutti i rivestimenti esterni sono realizzati con pannelli di lamiera di zinco tagliati (seguendo quello che è il layout Guggenheim da Bilbao in poi).

Emilio Razzino, Salvatore Rea, Luigi Scognamiglio — GUGGENHEIM HELSINKI MUSEUM

Emilio Razzino, Salvatore Rea, Luigi Scognamiglio — GUGGENHEIM HELSINKI MUSEUM

Emilio Razzino, Salvatore Rea, Luigi Scognamiglio — GUGGENHEIM HELSINKI MUSEUM

Emilio Razzino, Salvatore Rea, Luigi Scognamiglio — GUGGENHEIM HELSINKI MUSEUM

Emilio Razzino, Salvatore Rea, Luigi Scognamiglio — GUGGENHEIM HELSINKI MUSEUM

Emilio Razzino, Salvatore Rea, Luigi Scognamiglio — GUGGENHEIM HELSINKI MUSEUM

Emilio Razzino, Salvatore Rea, Luigi Scognamiglio — GUGGENHEIM HELSINKI MUSEUM

Emilio Razzino, Salvatore Rea, Luigi Scognamiglio — GUGGENHEIM HELSINKI MUSEUM

Emilio Razzino, Salvatore Rea, Luigi Scognamiglio — GUGGENHEIM HELSINKI MUSEUM

JD HOUSE - Romain Jamot , RD Factory

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The project is about an extension of an old house in a small village in south of France. After a first step of complete renovation, an extension should be realize. A new small box is standing over the terrace creating a new hole between the existing room and the extension.

Romain Jamot , RD Factory — JD HOUSE

Extension

This space can be used with the fillet. A big furniture library is standing against the wall and connecting the two levels.

MENO DI 31 - Andrea Falco

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Il progetto proposto per la costruzione di una residenza destinata a ospitare il custode da inserirsi all’interno del parco di Villa Belpoggio-Baciocchi a Bologna vuole rispondere alle necessità locali e alle necessità dei fruitori, sia della Villa e del Parco che della residenza stessa. Il progetto in questo senso vuole rispondere con un gesto semplice, senza interferire con la naturalezza del parco e la struttura della villa, un unico segno, un elemento lineare e monolitico.

Andrea Falco — MENO DI 31

OUTSIDE VISUALIZATION

Il concept nasce dall’indagine della tipologia residenziale identificando nella struttura una dimensione privata, preponderante nel progetto, e un luogo da intendersi come uno spazio pubblico da preservare. In questo senso l’edificio emerge nel parco, nella dimensione pubblica, solo con la parte diaria della residenza mentre si nasconde alla vista dei fruitori della villa nella sua parte più privata.

Andrea Falco — MENO DI 31

SKETCH

Rispetto del luogo e garanzia della dimensione privata sono le basi per un edificio che con un gesto pragmatico risolve la questione interrando parte di esso. Il custode della villa e la sua famiglia possono cosi godere di un ambiente naturale senza rinunciare alla privacy familiare e allo stesso modo i fruitori della parco possono identificare la naturalezza senza interferenze che vadano in disaccordo con le preesistenze.

Andrea Falco — MENO DI 31

BELBABO 03

Il progetto quindi si delinea con una forma lineare, un parallelepipedo bianco, una scultura semplice dove un taglio unico identifica ingresso e vetrate del piano terra. Un ponticiolo di collegamento e una piccola terrazza caratterizzano il volume e la circolazione del piano, dove magazzino, un servizio, il soggiorno, la cucina e il pranzo conformano lo spazio, illuminato da grandi lucernai. Scendendo le scale, la dimensione privata si completa con un corridoio che serve le due camere ed i bagni. Due corti interrate e verdi si celano nel parco diventando una zona esclusiva per la residenza, uno spazio che dialoga con le camere creando una quinta naturale privata. Il progetto si completa con un tetto verde ed una linearità volumetrica dove si propone una matericità semplice, un intonaco grossolano ed una finitura a vernice.

Andrea Falco — MENO DI 31

BELBABO 02

Pubblico e privato, naturale e artificiale, residenza e parco sono gli antagonisti ed i soggetti che assieme ai fruitori delineano il concept di questo progetto residenziale e pubblico.

Andrea Falco — MENO DI 31

BELBABO 01

Andrea Falco — MENO DI 31

DETAIL

Andrea Falco — MENO DI 31

FUNCTIONS

Andrea Falco — MENO DI 31

PLANS

Andrea Falco — MENO DI 31

ELEVATIONS

Andrea Falco — MENO DI 31

OUTSIDE VISUALIZATION

Andrea Falco — MENO DI 31

MAIN ENTRANCE SIDE VISUALIZATION

Andrea Falco — MENO DI 31

OUTSIDE VISUALIZATION

Andrea Falco — MENO DI 31

PATIO VISUALIZATION

Andrea Falco — MENO DI 31

BIRD-EYES VISUALIZATION

Andrea Falco — MENO DI 31

ROOFTOP VISUALIZATION

LA CONNESSIONE URBANA - Luca Buono

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L’ ISOLATO PRIVATO E GLI SPAZI PUBBLICI

Luca Buono — LA CONNESSIONE URBANA

ASSONOMETRIA LATO OVEST

Luca Buono — LA CONNESSIONE URBANA

ASSONOMETRIA LATO EST

Luca Buono — LA CONNESSIONE URBANA

ASSONOMETRIA LATO NORD

Luca Buono — LA CONNESSIONE URBANA

ASSONOMETRIA LATO SUD

Luca Buono — LA CONNESSIONE URBANA

VISTA LATO OVEST

Luca Buono — LA CONNESSIONE URBANA

VISTA LATO OVEST E SUD

Luca Buono — LA CONNESSIONE URBANA

VISTA D' INSIEME DA NORD

Luca Buono — LA CONNESSIONE URBANA

VISTA LATO SUD OVEST

Luca Buono — LA CONNESSIONE URBANA

IL FRONTE OVEST

Luca Buono — LA CONNESSIONE URBANA

VISTA LATO NORD E OVEST

Luca Buono — LA CONNESSIONE URBANA

IL FRONTE AD EST

Luca Buono — LA CONNESSIONE URBANA

IL MODELLO

Luca Buono — LA CONNESSIONE URBANA

GLI SPAZI A COMUNE DI RELAZIONE

Luca Buono — LA CONNESSIONE URBANA

L' INSERIMENTO URBANO

Luca Buono — LA CONNESSIONE URBANA

L' INESRIMENTO URBANO ; VISTA DA NORD

Luca Buono — LA CONNESSIONE URBANA

VISTA DEGLI SPAZI PUBBLICI A NORD

Luca Buono — LA CONNESSIONE URBANA

GLI SPAZI PUBBLICI ; VISTA A SUD

Luca Buono — LA CONNESSIONE URBANA

L' INERIMENTO URBANO

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