IL PROGETTO
L’idea che ha guidato il nostro lavoro è stata da un lato riuscire a tradurre nell’immagine e nelle funzioni dell’edificio quei contenuti di organizzazione della conoscenza e del metodo di lavoro che caratterizzano l’azienda, dall’altro sviluppare gli stessi contenuti rispetto al valore della sostenibilità con un approccio integrato alla progettazione.
Questo impone che allo studio, anche preliminare dell’edificio, concorrano tanto l’architettura intesa come traduzione di un contenuto in immagine, quanto la tecnologia del processo di produzione dell’edificio stesso guidata dal contributo dell’ingegnerizzazione dell’edificio fornita da strutturisti e impiantisti.
Per questa ragione, la proposta nasce con la collaborazione di Re Enginering partner di Arcotecnica, che ha una esperienza specifica nella progettazione e realizzazione di tutti i sistemi impiantistici e strutturali.
L’approccio integrato alla progettazione, permette di affrontare in modo compiuto la sfida per la realizzazione di un edificio che contenga in sé tutto quello che un committente maturo e consapevole si aspetta, non solo sotto l’aspetto formale ma anche sotto il profilo funzionale e dell’impatto tanto dei consumi che della qualità del vivere, da un luogo di lavoro e di formazione.
La richiesta del committente lasciava spazio alla scelta sia di riutilizzo dell’edifico esistente che di sostituzione dello stesso.
Il primo approccio è stato quindi quello della valutazione sulla modalità di intervento.
Modello architettonico - stampa 3d
© Moretti Giovanni . Published on April 03, 2015.
In questo ci hanno guidato diversi temi:
il primo è stato quello legato all’uso del suolo;
il secondo quello della possibilità di trasformazione dell’involucro sotto il profilo non solo estetico ma anche energetico;
il terzo la relazione dell’edificio con gli altri tre presenti nel complesso;
l’ultimo il trattamento della copertura dell’edificio considerato che anche questa sia rispetto agli altri edifici del complesso che di quelli in contorno, non è neutrale.
Vista da via Enrico fermi
© Moretti Giovanni . Published on April 03, 2015.
L’uso del suolo.
Attualmente gli spazi interni del complesso appaiono piuttosto angusti rispetto alle dimensioni degli edifici e le relazioni tra gli stessi non valorizzano le singole peculiarità.
A questo si aggiunge la necessità di parcheggi giustamente proposta tra gli obbiettivi.
Ci si è proposti pertanto di liberare più spazio possibile a livello del suolo, sia per ricavare degli spazi a parcheggio, sia per offrire al visitatore, una migliore sensazione della fruibilità della corte e attraverso piccoli spazi attrezzati ed anche creando nuovi angoli di visuale verso gli edifici di pregio, quali sono sia il Gardella ed il Gardellino che la torre, oggi poco godibili dall’interno.
Vista da via Enrico Fermi
© Moretti Giovanni . Published on April 03, 2015.
L’involucro.
La struttura esistente per le caratteristiche delle murature e dei serramenti e della struttura portante, richiede interventi radicali per essere adattata alle funzioni richieste dal progetto.
Le criticità che abbiamo rilevato interessano poi in modo più specifico la difficoltà a inserire le nuove funzioni all’interno della maglia strutturale. In modo particolare le altezze ove si persegua la scelta di liberare spazio al suolo come sopra richiamato, costringerebbero a creare ambienti vincolati in modo rigido dalla presenza degli shed e dalle conseguenti differenze di quote. Inoltre l’edificio esistente, non permette di valorizzare il lato lungo il Viale Enrico Fermi il cui impatto, a livello di immagine, risulta di fondamentale importanza.
Vista interna
© Moretti Giovanni . Published on April 03, 2015.
Le relazioni tra edifici.
La progettazione deve tenere conto delle relazioni dell’edificio rinnovato con gli altri presenti nel complesso.
Poichè anche il nuovo PGT del Comune di Milano prevede che gli eventuali nuovi edifici abbiano uno sviluppo sul confine del lotto per completare la cortina edilizia, si è deciso di intervenire su piccola scala considerando tutte le componenti che intervengono anche su scala maggiore. Si è decido di “svuotare” l’interno del lotto realizzando una piccola area verde che faccia da baricentro ai quattro edifici (Gardella, Gardellino, Torre e nuovo edificio) come se fosse una piccola piazza.
In questo senso si è considerata la possibilità di migliorare il rapporto tra gli spazi interni, prendendo in considerazione il sedime esistente del fabbricato oggetto di intervento e le sue possibilità di trasformazione.
Anche le altezze e la sagoma del fabbricato sono entrate in questo senso in discussione valutando le possibilità offerte a questo proposito dalla sostituzione rispetto alla conservazione dell’esistente.
Gli edifici progettati da Gardella sono un patrimonio dell’architettura e della città di Milano e il distacco del nuovo edificio permetterebbe di modificare il rapporto fra i vuoti e i pieni dando il giusto risalto a tutti gli edifici.
Le nuove distanze fra i fabbricati creeranno diverse prospettive che verranno utilizzate per migliorare l’immagine dell’intero complesso senza intervenire direttamente sugli edifici. Infatti la realizzazione di una quinta verde verso l’edificio a sud o la copertura a verde non hanno una sola lettura considerando che possono essere percepite ad esempio sia dal piano di ingresso sia dagli uffici della torre.
Oltre alla relazione architettonica con edifici di pregio, si è considerato altrettanto importante che il nuovo edificio si metta in contatto diretto attraverso un percorso coperto in elevazione (passerella) con lo show-room nel caso in cui particolari cliente debbano essere accompagnati alla zona tecnica.
Vista interna notturna
© Moretti Giovanni . Published on April 03, 2015.
La copertura.
L’uso e le funzioni della copertura, sono un argomento che si presta a varie considerazioni, sia sotto il profilo tecnologico per le sue funzioni di protezione e termoregolazione, che per il suo impatto estetico e paesaggistico.
La conservazione di quella esistente, se da un lato poteva offrire un interessante tema di valorizzazione dell’archeologia industriale, dall’altro poneva vincoli severi quanto alla possibilità di miglioramento funzionale e ambientale.
Vista interna
© Moretti Giovanni . Published on April 03, 2015.
Il Progetto.
La razionalizzazione dell’uso del suolo tramite demolizione e ricostruzione con differente sagoma permette sia la disponibilità di posti auto che la godibilità da parte del visitatore. Uno dei temi della sostenibilità di un progetto riguarda la possibilità di liberare spazio al suolo da restituire alla fruibilità da parte degli utenti.
Per ragioni di convenienza economica e di maggiore sicurezza, si è escluso, dati gli spazi esistenti, di realizzare un parcheggio interrato.
Le relazioni nella nuova corte cambiano in modo importante, l’allontanamento dal Gardellino del fabbricato amplifica i modesti spazi interni ed offre migliori affacci e coni d’ombra meno invasivi tra i fabbricati. Modificando gli spazi di manovra si ottiene inoltre la possibilità di intervenire in modo discreto ma significativo per introdurre elementi di arredo del cortile esistente.
La copertura con la nuova sagoma, come anticipato, permette una innovazione nelle soluzioni di schermatura e una ricerca della finitura con una cura sotto il profilo paesaggistico che il mantenimento dell’esistente non offrirebbe.
Vista interna
© Moretti Giovanni . Published on April 03, 2015.
Il livello 1 è raggiungibile attraverso un vano scala completo di ascensori, mentre il livello 2 è accessibile, oltre che dal nuovo corpo scale, con un passerella che collega il nuovo fabbricato al Gardellino.
Quest’ultima permette di accedere al livello 2 che è quello che accoglie la sala principale e la zona catering anche dai corpi del Gardellino e del Gardella.
Piano terra
© Moretti Giovanni . Published on April 03, 2015.
La trama della facciata lungo la Viale Fermi viene sottolineata dall’ossatura portante e il reticolo generatore si rivela attraverso un sistema di schermature ottenute con lamiere microforate con diverse percentuali di trasparenza così da rendere cangiante e regolato da diversi registri il volume dell’edificio.
Il gioco delle trasparenze cambierà l’immagine dell’edificio a seconda della stagione e dell’ora del giorno in cui verrà osservato l’edificio e rivelerà i contenuti del volume dell’edificio, gli spazi di lavoro o gli spazi a verde che si alternano sulla facciata, offrendo una nuova immagine urbana dell’edificio che comunica, in particolare verso la Viale Fermi, il proprio carattere di segno della vocazione dell’azienda, proiettata con la propria tecnologia alla costruzione di una relazione tra naturale ed artificiale che sia sempre più sostenibile.
Piano primo
© Moretti Giovanni . Published on April 03, 2015.
E proprio il tema del rapporto tra naturale ed artificiale diventa filo conduttore di tutto il progetto, a partire dalle sistemazioni del suolo, per arrivare alle zone operative e fino alla copertura.
A livello del suolo il progetto, allargando gli spazi della corte, veste l’ambiente interno con un arredo verde che costituisce un filtro per i visitatori rispetto alla zona riservata al parcheggio delle auto, risolvendo così quella sensazione di spazio di risulta e marginale che rischia di avere una zona che ospita un parcheggio.
Il percorso pedonale viene differenziato con materiali e quote differenti rispetto a quello veicolare per favorire l’accesso dell’ospite, mentre la parete di fondo che si viene a creare dal distacco del nuovo corpo dal Gardellino, viene attrezzata con verde verticale per rafforzare quel rapporto naturale artificiale che rimane il filo conduttore.
Piano secondo
© Moretti Giovanni . Published on April 03, 2015.
Raggiunto il primo livello, uno spazio a verde incluso nell’edificio dove affaccia una piccola area break riprende il tema del mix fra artificiale e naturale e permette l’illuminazione naturale delle aree di passaggio.
Al primo livello trovano spazio le aule tecniche e pratiche (n.2 aule da 200mq e n.1 aula da 150 mq) tutte dotate di illuminazione naturale oltre ad alcune aree di servizio necessarie per la gestione come spazi archivio e deposito e i servizi igienici.
La distribuzione su due livelli delle funzioni non è casuale ma dettata sia da esigenze similari che possono avere le aule tecniche e pratiche ma anche da un’attenta valutazione degli utilizzi nell’arco della settimana permettendo un contenimento dei costi di gestione per la climatizzazione e l’illuminazione.
Copertura
© Moretti Giovanni . Published on April 03, 2015.
Al secondo livello, la scala sbarca in una piccola hall che permette di organizzare il ricevimento dei visitatori che usufruiscono della sala principale con 200 posti e divisibile attraverso pareti mobili integrate in ulteriori due sale con una capienza minore ma con spazi altrettanto fruibili. In questa sala non viene privilegiata l’ illuminazione naturale perché pensata per l’uso di incontri in cui le proiezioni saranno una delle componenti principali delle riunioni. In ogni caso il sistema costruttivo della parete sulla Viale Enrico Fermi permetterebbe anche in un secondo momento di intervenire per modificare le esigenze di illuminazione secondo le esigenze della committenza.
Lo spazio verde del primo livello fa irruzione con una zona a doppia altezza nella hall del secondo livello. A questo si aggiunge un secondo spazio verde incluso nell’edificio che è usufruibile come spazio esterno dell’area catering.
L’area catering si affaccia completamente verso lo spazio verde e ne gode visivamente oltre che poterne usufruire direttamente. L’area catering è dotata anche di spazi funzionali all’attività svolta considerando le normative locali e nazionali per un servizio che, seppur privato, è soggetto ad una disciplina abbastanza ferrea.
Lo spazio verde a doppia altezza è pensato come serra e giardino d’inverno, funzionale sia come spazio fumatori che come elemento regolatore della climatizzazione naturale degli ambienti. L’apertura e la chiusura della copertura vetrata saranno pertanto gestite automaticamente attraverso un software di gestione per le funzioni di accumulo di calore e ventilazione degli ambienti interni.
Esploso assonometrico
© Moretti Giovanni . Published on April 03, 2015.
Per evitare il surriscaldamento estivo delle facciate a ovest e della copertura oltre ad evitare fenomeni di abbagliamento, la facciata a ovest è dotata di lamelle frangisole fisse la cui lunghezza e distanza verranno calcolate per ottenere la massima illuminazione durante i mesi invernali con il sole più basso all’orizzonte e evitare l’abbagliamento durante i mesi estivi. In ogni caso l’edificio sarà dotato di tende a rullo regolabili per massimizzare il comfort termico e visivo.
Sezione AA
© Moretti Giovanni . Published on April 03, 2015.
sezione BB
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Sezione CC
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