01. PREMESSA
Il progetto si pone l’obiettivo di recuperare e ri-funzionalizzare l’area dell’Ex Cinema Ambra, esistente in Piazza Cavour, attraverso la realizzazione di interventi di demolizione e ricostruzione dell’immobile nel medesimo sito, il quale dovrà assolvere alla funzione di polo di riferimento e di attrazione per il nuovo sistema del centro urbano;
Particolare attenzione è stata inoltre data alla riqualificazione del sistema del “centro urbano” nel suo complesso, con relativa proposta di forme d’uso di spazi a supporto dello sviluppo culturale e sociale locale. La missione è quindi di recuperare attraverso le nuove idee di progetto l’originaria funzione di luogo di aggregazione sociale, specialmente per quanto riguarda Piazza Cavour.
Veduta del nuovo Centro Culturale Ambra da Piazza Cavour
© Matteo Chiariotti . Published on April 04, 2015.
02. STRATEGIE PROGETTUALI E DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI A LIVELLO URBANISTICO:
La pianificazione della proposta è guidata dall’esigenza di dotare le aree centrali di Martinsicuro di una vivibilità e rappresentabilità degli spazi ad oggi insufficienti.
In particolare appare evidente l’assenza, o la scarsa valorizzazione, di spazi da dedicare alla socializzazione e all’incontro. La strategia a livello urbano parte da questa lacuna, analizzandone le possibili cause, asseribili all’inadeguatezza della rete infrastrutturali e all’incompiutezza dei percorsi ciclo-pedonali, nonché all’assenza di punti di riferimento identitari e attrattivi che possano identificare spazi per attività ludiche o di ritrovo tra residenti e turisti.
Il sistema infrastrutturale ha una caratteristica non proprio ideale per un agglomerato urbano: il principale asse stradale di Martinsicuro, via Roma, taglia in due il centro cittadino, creando una forte cesura che separa la parte Est del Comune (che con il suo lungomare affaccia sull’Adriatico) con quella Ovest (in cui è presente la piazza principale e la chiesa). Di fatto questo squarcio sul tessuto, fa percepire Piazza Cavour ed in particolare la chiesa del Sacro Cuore di Gesù, come tangenziali ad un percorso viabilistico predominante. Queste preesistenze, con tali caratteristiche, non risultano quindi né identitarie né importanti dal punto di vista sociale. Residenti e turisti, potendo scegliere, si versano sul lungomare, che di sicuro risulta come uno spazio a misura di pedone, ma che al tempo stesso distoglie l’attenzione dalla vita di centro.
La proposta principale di progetto riguarda quindi la deviazione del traffico carrabile principale, da via Roma a via Tordino, via Flavio Gioia e, deviando verso Sud, a via Cesare Battisti. Questa strategia dà la possibilità di liberare le aree limitrofe a Piazza Cavour e alla chiesa del Sacro Cuore di Gesù, dalle congestioni e pericolosità derivanti dalla presenza dell’asse stradale. Il tracciato carrabile principale si reimmetterà su via Roma, mediante via Silone, per poi continuare verso Sud seguendo l’attuale assetto viabilistico. Di fatto via Cesare Battisti andrà a sostituire funzionalmente il tratto di via Roma compreso tra gli angoli con via Tordino e via Silone, diventando l’asse principale di smistamento all’interno dell’agglomerato urbano.
Si evidenzia che il traffico veicolare di autobus turistici, mezzi di trasporto, camper e roulottes provenienti dalla strada statale Adriatica interesserà esclusivamente le vie Leopardi e Bolzano.
È inoltre prevista la conversione di un tratto di via Roma (quello prospiciente alla Piazza Cavour e alla chiesa del Sacro Cuore di Gesù) e di tutta via Aldo Moro a Zona Traffico Limitato, con accesso riservato ai residenti e lavoratori lungo questi due tratti.
Di seguito saranno indicati degli stralci di approfondimento di questa strategia:
Masterplan di progetto con indicazione degli interventi effettuati a scala urbana per quanto riguarda il riassetto viabilistico, la rifunzionalizzazione di strade e spazi per la socialità, e l'arredo urbano.
Indicati inoltre alcuni stralci di approfondimento su alcuni interventi chiave.
© Matteo Chiariotti . Published on April 04, 2015.
il segmento di via Roma posto tra l’angolo con via Aldo Moro e l’angolo con via Gabriele D’Annunzio, sarà riconvertito in una vera e propria prosecuzione di Piazza Cavour. Il giardino della Villa Bernabei, di proprietà del Comune, sarà inoltre aperto ed accessibile al pubblico, come area verde e più intima della suddetta nuova piazza. Sarà quindi riqualificato uno spazio, quello posto tra la chiesa e la villa, prima utilizzato come via carrabile importante, ora rifunzionalizzato in nuovo spazio di aggregazione e socializzazione.
Veduta d'insieme del nuovo sistema Piazza Cavour - via Roma
© Matteo Chiariotti . Published on April 04, 2015.
Da esso si potrà direttamente accedere al nuovo Corso Aldo Moro, precedentemente anch’esso strada: un nuovo asse di connessione, interamente ciclopedonale, tra il centro della città e il mare. La cesura carrabile, obbligatoria se non si vuole stravolgere completamente le infrastrutture comunali, si è sì spostata sull’incrocio tra via Cesare Battisti e via Aldo Moro, ma sicuramente è meno importante di quella attuale, che sbilancia il baricentro della città tutto sul lungomare, sfavorendo Piazza Cavour.
La volontà di ridare importanza a queste superfici ad oggi sottovalutate, è anche coadiuvata dalla visione di un importante centro culturale, quello di progetto sito in Piazza Cavour, e alla volontà di farlo diventare un polo attrattore. Il nuovo Corso Aldo Moro sarà quindi ulteriormente avvalorato da un percorso espositivo/pubblicitario realizzato su pannelli leggeri orientabili con ancoraggio a terra lungo un asse rettilineo che si estende fino al lungomare. La volontàè quella di offrire a Martinsicuro un vero corso, ad oggi assente, che sia anche una prosecuzione di un percorso museale che inizia all’interno dell’edificio di progetto ex-Cinema Ambra. Le pavimentazioni previste sono in sanpietrini in porfido (in linea con Piazza Cavour), ed in travertino. Sia nella nuova Piazza Sacro Cuore di Gesù, che nel nuovo Corso A. Moro, è previsto il potenziamento del verde e dei filari alberati, implementati mediante delle composizioni a terra descritte graficamente negli stralci sottostanti.
Ai fini di reperire le dotazioni territoriali previste dalla legge (standard di parcheggio) sarà comunque consentito ai residenti in Via Aldo Moro, sprovvisti di posto auto interno alla propria pertinenza, la sosta lungo un lato dell’asse pedonale stesso. Inoltre, sul terreno pertinente e retrostante l’edificio Comunale, è prevista la costruzione di un parcheggio avente superficie di 1500 mq per un totale di 58 posti auto.
Veduta della nuova Piazza Sacro Cuore di Gesù con accesso libero al giardino di Villa Bernabei
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Importante è anche l’ultimo intervento a scala urbana: la riqualificazione del percorso pedonale parallelo a via Roma, che si accosta al lato Ovest di Piazza Cavour. I materiali proposti sono gli stessi di Piazza Cavour (sanpietrini in basalto e travertino) che seguono un andamento sinuoso e incrociato, accompagnato da sedute in pietra continue.
Il percorso consente un accesso ciclo-pedonale alle aree centrali: il parcheggio di progetto posto a Sud (160 posti per 4.068 mq) consente di lasciare le auto, noleggiare bici o risciò nell’area indicata in planimetria, ed arrivare in pochi minuti nei punti focali della città.
A tale riguardo si osserva che il Comune di Martinsicuro ha aderito con delibera di G.M. n. 89 del 23.07.2010 al progetto “Bike sharing e fonti rinnovabili” prevedendo la realizzazione di pensiline fotovoltaiche per la ricarica delle biciclette elettriche concesse in uso gratuito ai turisti della città oltre alla realizzazione di piste ciclabili di collegamento tra i centri urbani con il lungomare.
Veduta dell'asse ZTL di via A. Moro, collegamento ciclo-pedonale tra Piazza Cavour e lungomare
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02.1 SISTEMA INFRASTRUTTURALE– CRITICITA’ E STRATEGIE
La strada provinciale, che nell’ambito urbano prende il nome di via Roma, divide in due Martinsicuro. Tale asse è interessato da un forte congestionamento del traffico che nel periodo estivo subisce un incremento dovuto non solo al turismo, ma anche dal fatto che, essendo via Roma il collegamento diretto con i campeggi, è attraversato anche da mezzi quali camper e roulotte. Via Roma si pone come limite fisico alla libera fruizione di spazi pubblici quali piazza Cavour e via Aldo Moro, principale asse di collegamento con il mare.
Le strategie progettuali sono tese a razionalizzare la viabilità e la mobilità, anche con l’obiettivo di mitigare gli effetti negativi sull’ambiente. Sono quindi previste nuove aree parcheggio, limitrofe al centro, collegate ad esso attraverso un efficiente sistema di trasporto pubblico o da un percorso di mobilità dolce.
Si prevede inoltre la ridefinizione degli itinerari della viabilità di attraversamento del centro urbano più sensibili e l’individuazione di una ZTL in corrispondenza di quelle aree, più sensibili al traffico, dove il potenziale aggregativo è più alto.
Veduta del nuovo percorso ciclo-pedonale Nord-Sud
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02.2 SISTEMA URBANO– CRITICITA’ E STRATEGIE
Il sistema urbano è caratterizzato da varie problematiche. Uno è rappresentato dall’attraversamento stradale di Via Roma che, tangente il lato est di Piazza Cavour, crea una cesura urbana ed un limite fisico alla continuità del collegamento tra la piazza ed il mare. Vi è inoltre una scarsa qualità architettonica degli edifici ed una discontinuità di attività commerciali sui fronti di via Aldo Moro e di piazza Cavour. Questo probabilmente ha contribuito a rendere l’area d’intervento un luogo privo di identità e inadatto all’aggregazione sociale. Le strategie progettuali suggeriscono un disegno unitario del centro urbano attraverso la proposta di spazi a supporto dello sviluppo socio-culturale, restituendo nuova identità e nuovi spazi di aggregazione alla piazza. La ZTL permetterà la libera fruizione della piazza e di via Aldo Moro che diventeranno un sistema unico privo di interruzioni.
Al fine di rifunzionalizzare e di riqualificare il tessuto edilizio esistente lungo via A. Moro, in deroga alle vigenti NTA di PRG, il progetto viene integrato con interventi di riqualificazione urbana ed ambientale finalizzati alla trasformazione dei locali al piano terra degli edifici, con cambio di destinazione d’uso, in attività di servizio (commercio, ristorazione, ecc.).
Per l’attuazione dei previsti interventi dovrà essere predisposto uno strumento attuativo, Piano di Recupero (PdR), ai sensi e per le finalità di cui agli art.li 27 e 28 della Legge 457/78, i cui contenuti dovranno conformarsi a quanto previsto dal DM del 6 giugno 1977 (Dichiarazione di notevole interesse pubblico ai sensi della ex L.1497/39). Si rileva inoltre come detti interventi possano fruire del bonus previsto dal TUIR (Testo Unico delle Imposte su Redditi – Titolo I, capo I: Imposta reddito persone fisiche/disposizioni generali D.P.R. 22.12.1986 n° 917, Art. 16-bis(1) Detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici).
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02.3 SISTEMA DEL VERDE– CRITICITA’ E STRATEGIE
E’ stata riscontrata una inadeguatezza delle aree verdi di uso pubblico. Ad eccezione del lungo mare, dotato di filari alberati ed opportunamente attrezzato, e di un’area destinata a pista di pattinaggio, in prossimità del centro, non ci sono aree verdi per il gioco ed il tempo libero. Inoltre non vi è un’adeguata sistemazione dei viali principali della città, che, nonostante siano dotati di un’ampia sezione stradale, sono privi di arredo urbano e di filari alberati. Un percorso ciclo-pedonale si sviluppa in direzione nord-sud, parallelo a via Roma, e lambisce il lato ovest di piazza Cavour. Esso è una forte potenzialità, ma risulta inadeguato e privo di funzione anche per il suo carattere di discontinuità che lo contraddistingue. Il progetto prevede il recupero del suddetto percorso ciclo-pedonale. Questo sarà inoltre rafforzato da attività ricreative con l’inserimento di nuove funzioni (chiosco bar e noleggio bici-risciò). Necessario sarà l’abbattimento delle barriere architettoniche che oggi ne limitano la fruizione.
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03. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI ARCHITETTONICI SULL’AREA EX-CINEMA
Con la proposta progettuale si è voluto dotare Martinsicuro di un polo attrattore che faccia da volano per una riqualificazione più ampia di tutte le aree centrali. In particolare è apparsa subito evidente l’assenza in questa zona di una struttura per attività ricreativo-culturali e integrative, che doni alla piazza, e quindi anche alle aree limitrofe, un nuovo carattere identitario, innalzandosi a totem di riferimento.
Partendo da questa criticità, il progetto propone la realizzazione di un corpo fabbrica di cubatura inferiore a quella dell’attuale dismesso cinema Ambra, concettuale, simbolico e contemporaneo. Si è pensato che fosse necessario concentrare negli spazi di questo nuovo polo, destinazioni d’uso relative all’organizzazione di eventi culturali, anche per sopperire all’apatia dell’attività intellettuale (soprattutto giovanile) emersa dall’analisi di numerosi articoli di quotidiani locali.
Il nuovo Centro Culturale Ambra ospiterebbe tutte le funzioni, di dimensioni consoni al centro cittadino e all’utenza con cui dovrà relazionarsi, nonché una nomenclatura funzionale che garantisca la realizzazione di eventi culturali completi, (convegni, percorsi espositivi e laboratori didattici). E’ prevista anche la presenza di un ufficio amministrativo che possa ospitare la direzione di un evento, temporaneo o permanente che sia, da realizzare all’interno della struttura.
© Matteo Chiariotti . Published on April 04, 2015.
E’ prevista pertanto una sala congressi avente una platea gradonata da 252 posti, utilizzabile sia come cinema che come sala convegni o piccolo teatro per rappresentazioni di prosa che non esigano particolari meccanismi per lo scorrimento dall’alto della scenografia.
La sala congressi sarà posta al piano primo, ad una quota altimetrica che va da +3.80 a +7.03 m di altezza, seguendo l’andamento a gradoni della platea. Data la posizione di tale spazio al primo livello, particolare attenzione è stata posta nelle soluzioni antincendio: lo spopolamento del locale è garantito da 4 moduli (larghezza 120 cm) di scale (due di sicurezza esterne, e due interne principali), raggiungibile mediante altrettanti moduli da 120 cm (60 e 60) di uscite di sicurezza. La media è quindi di 63 spettatori per ogni uscita di sicurezza, dato abbondantemente rientrante nelle prescrizioni (soglia massima di 75 spettatori per uscita). Il palco della sala sarà dotato di una parete di fondo scorrevole atta a rendere versatile la scena: la stessa può dimezzarsi in caso di convegni o proiezioni da cinematografo, oppure, facendo scorrere il pannello fino alla parete di fondo, ospitare concerti e piccole rappresentazioni teatrali di prosa, o aventi piccole scenografie montabili direttamente in loco. Ne scaturisce quindi una sala di rappresentazione polifunzionale e versatile per diversi tipi di spettacolo, caratteristica particolarmente indicata per ospitare eventi culturali temporanei. Per le chiusure verticali della sala, è previsto l’utilizzo di pareti fono-isolanti e materiali fono-assorbenti di rivestimento (stesso discorso per il controsoffitto). Il collegamento verticale per i diversamente abili è consentito mediante un ascensore che dà accesso all’anticamera della sala convegni, nonché ad un’intera fila di poltroncine da essi accessibile.
Veduta da Piazza Cavour
© Matteo Chiariotti . Published on April 04, 2015.
Allo stesso livello è posizionato un camerino per artisti, posto nello spazio retrostante il palcoscenico, i servizi igienici (divisi per sesso, e garantiti anche per diversamente abili), un vano deposito, e gli spazi necessari per la disposizione del proiettore e per la cabina di regia.
Il foyer della sala polifunzionale, interpretato come area open-space, è posizionato al piano terreno: in esso sono inseriti una hall di accesso al centro culturale con info-point e biglietteria, un bookshop ed un bar, nonché i servizi igienici necessari per clienti e personale. Lo spazio è caratterizzato dalla presenza della grande scala di collegamento ai livelli superiori, lasciata a vista, e conformata come doppio modulo da 120 cm di larghezza con corrimano centrale e laterali.
Piante e sezione principale del nuovo Centro Culturale Ambra
© Matteo Chiariotti . Published on April 04, 2015.
La comunicazione con l’esterno si ha mediante due atri, uno più piccolo di accesso principale da Piazza Cavour, ed un altro che costituisce un vero e proprio slargo di via Colombo, al quale si è voluto dare più importanza in quanto in diretta prosecuzione dell’asse pedonale Est-Ovest del nuovo Corso Aldo Moro.
Prospetti del nuovo Centro Culturale Ambra
© Matteo Chiariotti . Published on April 04, 2015.
Superando il livello della sala convegni-cinema-teatro, si accederà ad un ambiente posto direttamente sopra ai camerini per gli artisti, quota +7.26 m, in cui è stato predisposto uno spazio polifunzionale da utilizzare come sala prove, laboratorio didattico, o sala per piccole esibizioni di musica da camera.
All’ultimo livello, il progetto prevede due ampie sale per esposizioni (presumibilmente temporanee, collegate con gli eventi ospitati nella struttura). Lo spazio è ulteriormente qualificato dalla presenza di un giardino pensile, e supportato da un’area ufficio, atta ad ospitare le associazioni culturali promotrici di eventi, e da un deposito.
Veduta interna del Bar nell'atrio d'ingresso (piano terra) del centro culturale
© Matteo Chiariotti . Published on April 04, 2015.
04. ANALISI DEL LINGUAGGIO ARCHITETTONICO
Veduta del Centro Culturale Ambra da via Colombo
© Matteo Chiariotti . Published on April 04, 2015.
Il fabbricato di progetto, che andrà ad occupare il sedime dell’attuale ex-cinema Ambra, è stato pensato come un elemento di forte impatto all’interno della fascia di prospetti in affaccio su Piazza Cavour. L’obiettivo è quello di voler imprimere un’immagine forte ad uno spazio che dovrebbe essere vissuto e valorizzato come luogo di aggregazione. Questa esigenza ha fatto scaturire la scelta di dotare il luogo di un’identità pura e minimalista.
La facciata del volume proposto, si posiziona, bianca e concettuale, all’interno di un tessuto residenziale multicolore e privo di regole compositive. La nuova presenza dona di fatto un nuovo carattere, più contemporaneo, allo spazio circostante, e si inserisce in esso con la volontà di scongiurare l’assenza (fatta eccezione della sola presenza della chiesa con il suo campanile) di punti di riferimento. Proprio per questo è stato pensato un prospetto quadrato e puro, interrotto soltanto da uno taglio che identifica l’accesso alla struttura. Un gioco di “sfondamenti” parietali al piano terreno e di feritoie trasparenti, realizzano una particolare composizione superficiale, che esalta le ombre ricadenti su di esse. L’intonaco bianco liscio di superficie, coadiuva questo gioco chiaroscurale e, in dialogo con il vetro delle bucature, conferisce una particolare e ricercata poetica ad ogni prospetto.
Veduta del prospetto principale del Centro Culturale Ambra da Piazza Cavour
© Matteo Chiariotti . Published on April 04, 2015.