L’area di progetto proposta dal bando di concorso si presenta oggi, conscia della sua originaria funzione industriale come un enclave all’interno del contesto urbano di Casinalbo. In prossimità del centro della frazione, si appropria di una posizione strategica del tessuto locale. Situato, a ridosso della ferrovia, tra Via Giardini Nord e la superstrada che collega Modena a Sassuolo questo nuovo “vuoto urbano” ha le potenzialità per diventare un polo attrattivo, un nuovo centro nevralgico per gli abitanti di casinalbo e limitrofi. Le nuove economie ed i nuovi processi produttivi hanno creato un vuoto urbano che oggi il progettista, in concerto con l’amministrazione comunale del Comune di Formigine (Modena) e la società Socedil S.p.A., sono chiamati a ripensare in una visione contemporanea.
Il futuro del centro abitato è imprescindibilmente legato a questa dinamica urbana, non solo per la posizione centrale, ma anche per le estese dimensioni che il progetto comporta, oltre che alle connessioni infrastrutturali presenti sul luogo.
Rendering
© David Morini . Published on May 15, 2013.
Il masterplan sviluppato instaura un rapporto di connessione con l’intorno, in particolare con le infrastrutture (ferrovia, strada carrabile, piste ciclabili, vie pedonali) e con le preesistenze storiche e di rilievo del contesto. Ponendo particolare attenzione al verde, fondamentale per un progetto che ha la pretesa di dichiararsi a misura d’uomo. Una grande piazza pavimentata crea in prima battuta una dualità con il sagrato della chiesa antistante, dando respiro al tessuto urbano di Casinalbo. Sulla piazza si affacciano gli edifici con prevalente destinazione pubblica e commerciale. Il tema della piazza è stato pensato per ridare alla frazione un vero luogo di aggregazione, un luogo dello stare e del fare pensato non solo per i giovani (che effettivamente manca) ma anche per tutte le varie iniziative del paese. (mercato, fiere, etc.). Verso sud, affacciate sul grande parco, le residenze trovano la giusta collocazione, lontano dalle vie di percorrenza automobilistica, ma vicine alla zona riservata a parcheggio dal bando, utilizzabili sia dalla cittadinanza che dai residenti dell’area. L’area è completamente pedonalizzata, le piste ciclabili già presenti sono state potenziate e i percorsi pedonali incrementati. La stazione ferroviaria fa ora parte del contesto, avendo una forte connessione con la piazza e la chiesa di Casinalbo. La visione globale che si viene a creare è un nuovo frammento di città progettato e connesso con il costruito del centro abitato, dove nuovi spazi prendono vita in una logica contemporanea e al tempo stesso attenta alle esigenze del cittadino.
Inquadramento territoriale
© David Morini . Published on May 15, 2013.
Inquadramento territoriale
La visione a grande scala dell’area compresa tra Modena e Sassuolo pone una questione di centralità per il comune di Formigine e per la frazione Casinalbo. Le grandi frange urbanizzate che si estendono sui corridoi infrastrutturali al di fuori dei grandi centri urbani raccordano i centri minori in un tessuto connettivo che caratterizza lo sviluppo del territorio antropizzato della pianura Padana. Il risultato di questa dinamica è la città policentrica, dove ogni centro abitato orbitante attorno alla grande città storica assume una valenza sempre più importante nell’ottica di una conurbazione futura. Rimane fondamentale saper progettare con una visione d’insieme del territorio e delle sue connessioni.
Formigine e Casinalbo si trovano proprio al centro del percorso da Modena a Sassuolo, e negli anni a venire assumeranno un ruolo sempre più rilevante. Le infrastrutture presenti sono principalmente direzionate nord-sud. La ferrovia che collega il capoluogo di provincia, il raccordo automobilistico Modena-Sassuolo e i percorsi pedonali e piste ciclabili sono la fitta rete presente nell’area in oggetto. Il tessuto connettivo tra il comune di Formigine e la sua frazione Casinalbo comunque non può trovare come unico referente il manufatto architettonico, oggi disseminato senza una logica d’insieme, ma bensì l’elemento caratterizzante dovrà essere lo spazio verde, inteso come zone agricole e parchi attrezzati. L’obbiettivo è il mantenimento dell’habitat naturale tradizionale della pianura Padana, in un ottica di conurbazione futura tra le frange urbanizzate. La completa connessione delle infrastrutture presenti e dei corridoi verdi sono i temi del masterplan progettato, una visione d’insieme caratterizzante del contesto abitativo.
Elementi del progetto
© David Morini . Published on May 15, 2013.
Il masteplan
A seguito di una valutazione tra le richieste del bando di concorso, delle esigenze della comunità locale e del sopralluogo agli spazi dell’ex salumificio Maletti si è deciso di procedere con un gesto radicale per quanto riguarda il
futuro dell’area. La conservazione dei luoghi industriali poco si confà alle reali necessità contemporanee; la soluzione adottata è la completa demolizione degli edifici esistenti, ormai logori dal tempo e senza un grande valore architettonico (se non come feticcio post-industriale) per lasciare posto a nuovi spazi fruibili e adatti alle reali esigenze della popolazione. L’unica costruzione da salvaguardare è l’edificio storico adibito ad abitazione (F.15 M.93) per la sua valenza autentica e decisiva per la storia locale. Una grande piazza pavimentata con l’affaccio su via Sant’Ambrogio crea un nuovo centro di aggregazione per il paese, oggi sprovvisto di un luogo simile. Tale piazza presenta delle superfici inclinate, che all’occorrenza possono rivelarsi come sedute, creando un disegno dello spazio pubblico che rimane però sempre fruibile. Prospiciente alla piazza vi è un edificio a corte (verso sud) disposto su tre livelli, dove si prevedono delle funzioni pubbliche come la biblioteca, le sale lettura e le sale civiche. Un edificio polifunzionale in pietra e vetro che vuole diventare, con le sue linee “classiche”, l’edificio di rappresentanza della frazione di Formigine.
Connessioni
© David Morini . Published on May 15, 2013.
Ad est sono presenti tre edifici. Quello più a nord, posto in angolo su via Sant’Ambrogio, è destinato a sale cinema e teatro. La punta vetrata che si colloca sulla cuspide dell’area è un invito visivo a proseguire sia per via Sant’Ambrogio sia per la pista ciclabile ed il camminamento pedonale che costeggia la ferrovia dove adesso la stazione ha uno “sbarco” su un polo attrattivo che funge anche da tessuto connettivo per l’intera frazione. L’edificio ad angolo con ingressi dallo stesso si sviluppa a tutt’altezza su vari livelli serviti da ascensori e raggiungibili tramite passerelle per i vari piani di ingresso ai cinema e teatri. La costruzione adibita a sale cinema e l’edificio sottostante sono interrotti da una via pedonale che collega idealmente e prospetticamente la stazione ferroviaria e il sagrato della chiesa di Casinalbo, creando così un taglio diagonale della piazza. Su questo taglio si apre un bar parte sud dell’ edificio diamante).
Schema degli elementi
© David Morini . Published on May 15, 2013.
Gli altri due edifici attigui, su due livelli, sono occupati da funzioni commerciali, una palestra, con zona spa e beauty farm e uffici al piano superiore in uno e nell’altro un ristorante. Tutti gli edifici pubblici, terziari e commerciali vengono trattati con gli stessi materiali cioè pietra e vetro. Risultando così trasparenti sugli affacci a piano terreno, più pubblici, così da dilatare lo spazio. A sud dell’edificio a corte si sviluppano le costruzioni per la residenza; grandi corti interrotte si traducono in corpi a C o a pettine; si crea in questo modo la tipologia ideale per l’insediamento abitativo. Sviluppati su tre livelli, gli edifici creano dei luoghi semi-pubblici verdi strettamente connessi con il grande parco urbano a ovest, dove la riqualificazione dell’area abbandonata crea un grande polmone naturale attrezzato per la comunità. Il sistema di distribuzione delle varie unitàè il ballatoio affacciato sulle corti. Le scale e gli ascensori di risalita sono posti in testa agli edifici.
Le tipologie di appartamento sono svariate: monolocali da 22mq, bilocali da 44,00 mq, trilocali da 66,00 mq e alcuni trilocali più ampi da 75,00 mq. Le diverse tipologie si adattano e si modificano all’interno della struttura degli edifici residenziali, andando a creare diversi spazi per l’uso residenziale. E’ da considerare che le varie tipologie possono in ogni caso accorparsi e diventare soluzioni abitative di diverse dimensioni anche su più livelli (duplex).
I percorsi pedonali garantiscono la piena fruibilità dei luoghi, gli accessi sono molteplici dalla via Sant’Ambrogio a nord, dal parcheggio a sud e dal camminamento parallelo alla linea ferroviaria ad est. Le piste ciclabili presenti sono potenziate ed è assicurata la piena percorribilità in tutte le direzioni. Spazi attuali per una nuova visione d’insieme del tessuto urbano consolidato donano servizi, superfici verdi e zone per la residenza all’avanguardia con il nostro tempo e futuri; l’intero progetto offre a Casinalbo una nuova centralità urbana per l’intera collettività.
Schema funzionale
© David Morini . Published on May 15, 2013.
Il parco
Nella parte sud dell’ area di progetto si sviluppa un parco che dialoga con la parte residenziale del masterplan. Un grande specchio d’acqua accompagna la pista ciclabile e crea un grande slargo pavimentato ipotizzando una zona di bike
rent e di sosta per i percorsi ciclabili. Vengono posizionati campi da gioco e cospicue alberature per la sosta e il relax degli abitanti della frazione. Questo parco instaura con quello presente nel centro di Formigine un sistema verde
collegato appunto dalla pista ciclabile.
Vista assonometrica d'insieme
© David Morini . Published on May 15, 2013.
Masterplan
© David Morini . Published on May 15, 2013.
Planimetria di progetto
© David Morini . Published on May 15, 2013.
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© David Morini . Published on May 15, 2013.
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