Il tema del nuovo plesso scolastico è stato trattato partendo innanzitutto dal rapporto tra il sito prescelto dall’amministrazione comunale ed il suo contesto, sia nel suo ambito locale sia in modo più generale al contesto padano-prealpino. Alcune regole della costruzione del paesaggio sono visibili già sulla carta regionale che riassume alcuni caratteri geografici. Le giaciture dei campi e i loro confini, forse memori di antiche centuriazioni, tracciano un segno regolare ed una sorta di guida alla costruzione del nuovo paesaggio, che si perde solamente nella parte più centrale del paese, dove la medievalizzazione dell’impianto è ancora visibile. L’area di progetto occupa in questo senso una posizione strategica e, quasi fosse il baricentro di questi due sistemi, urbano ed extraurbano. La presenza di un collegamento viario diretto tra il centro (e quindi il municipio) e l’area della scuola (Via San Martino, Via Forlì) avvicina concettualmente questi due edifici pubblici. L’area non ha particolari connotati altimetrici o presenze architettoniche tali da richiedere un adattamento dell’impianto a situazioni particolari; per contro, la scarsa definizione in termini di disegno urbano di questa zona ci porta ad optare per un progetto molto caratterizzato formalmente, che porti con se una sorta di vocazione “fondativa”. L’edificio scolastico, in quanto sede della conoscenza e luogo dove una persona inizia la sua formazione culturale, porta con sé l’idea di essere luogo aperto e flessibile, massima espressione dei valori “civici” di un luogo. Queste premesse introducono la scelta tipologica che ha caratterizzato il progetto, ovvero la riflessione sulla tipologia a corte, legata oltre che al territorio anche alla tipologia edilizia della scuola. La nostra corte, che concettualmente può essere sintetizzata dal quadro di Piet Mondrian presente sulle tavole di progetto, si evolve in una “crociera”, per metà occupata dagli spazi comuni, amministrativi e palestra e per l’altra metà dagli spazi per la didattica, divisi sui due piani (elementari al piano terra e medie al primo piano). La crociera presenta due cortili nella parte occupata dalle aule ed è divisa in due parti, nella direzione nord/sud da una “faglia” che raccorda funzionalmente le due parti.
© Nicola Mastalli . Published on June 04, 2015.
L’ingresso principale è posto sul lato nord/est, allineato con l’asse viario che conduce al centro del paese. Tra il cancello d’ingresso e l’edificio l’area libera offre la possibilità sia di svolgere attività di vario genera all’aperto e di lasciare all’esterno il parcheggio che può essere quindi utilizzato in orari extrascolastici. Il disegno delle sistemazioni esterne riassume i diversi allineamenti presenti, articolando i diversi ingressi divisi per tipologia (carraio, pedonale, pedonale e ciclabile). Salvo le verifiche dovute a questioni legate alla sicurezza, si potrebbe ipotizzare la realizzazione del percorso ciclabile attraverso il lotto e attorno all’edificio scolastico fino a ricollegarsi con la viabilità locale, per dare a questa zona verde una maggior fruibilità ad esempio nei mesi estivi quando la scuola non svolge attività didattica. Entrando nell’edificio dall’ingresso principale, l’utente all’interno di uno spazio molto articolato, a doppia altezza, con la parte centrale vuota che funge da piazza coperta. In questo luogo l’orientamento è molto semplice in quanto sia i percorsi che la dislocazione degli spazi risulta semplice e lineare. La parte “direzionale” della scuola occupa il primo settore, con gli uffici divisi sui due piani (elementari e medie). La palestra, sull’altro lato, consente al piano terreno la vista sul campo da gioco. Il terrazzo da cui si può assistere allo svolgimento delle varie discipline possiede un ingresso dalla piazza coperta ma può essere fruito anche da un ingresso indipendente, utile per manifestazioni extrascolastiche. In luogo del terrazzo potrebbero essere collocate delle piccole tribune, che non interferiscono col funzionamento degli spogliatoi collocati al piano inferiore. La palestra è dotata di vetrate che permettono un contatto visivo con la piazza coperta. L’altro elemento che caratterizza lo spazio d’ingresso è la scala che collega al primo piano che si allarga fino a formare una vera tribuna. In questo luogo, una sorta di aula magna aperta, possono essere organizzate proiezioni, eventi musicali ed altro ancora. I collegamenti tra le due parti della scuola al piano terreno avvengono direttamente oltrepassando la “faglia” centrale che rappresenta il limite della zona della didattica, al primo piano attraverso la detta tribuna oppure tramite un percorso aereo che permette di cogliere lo spazio per intero. Le aule come detto sono collocate attorno a due cortili interni. L’orientamento delle aule rispetta l’asse ottimale per questo tipo di attività (nord/sud), con un’articolazione degli spazi che prevede l’inversione del rapporto corridoio/aula nella parte occupata dalle aule delle elementari (piano terra) e biblioteca (primo piano). Questi spazi ricevono aria e luce dal piccolo patio che li divide dalla parte a doppia altezza. Il calcolo degli spazi segue quanto richiesto dalla normativa vigente. La scuola elementare possiede aule di tipo normale e aule interciclo. Nella scuola media le aule normali sono tutte disposte lungo l’asse nord/sud, lasciando gli spazi orientati diversamente ai laboratori e/o alle aule speciali. La mensa è collocata nella parte sud dell’edificio ed è divisa su due livelli per evitare la confusione dovuta alla presenza di alunni di età diversa. La cucina (o zona di distribuzione a secondo del tipo di scelta che si vorrà seguire) è collocata al piano terreno, dotata di ingresso di servizio, scala interna e montacarichi di collegamento al piano superiore e alla dispensa posta nell’interrato (dove trovano spazio altri locali tecnici oltre all’archivio e ai magazzini). Nel lato sud/ovest le aule sono protette da un portico abbastanza profondo al piano terra e dal ballatoio del primo piano che collega direttamente le aule alle scale di sicurezza.
© Nicola Mastalli . Published on June 04, 2015.
Le scelte strutturali e di materiali denunciano il carattere dell’edificio e le suggestioni che hanno generato il progetto. Il modulo regolare su cui si basa la maglia strutturale permetterà una razionalizzazione del cantiere e conseguenti risparmi sui costi ma deriva in primo luogo dall’idea di riproporre gli allineamenti presenti nei terreni circostanti stabiliti dall’andamento delle coltivazioni e dalla tradizione rurale locale. L’edificio prevede una struttura in cls armato (in parte prefabbricato, ad esempio nella palestra e in alcuni elementi strutturali quali i solai) coibentato all’interno. Le partizioni interne saranno in muratura tradizionale, la copertura piana (anch’essa prefabbricata). Lo schema strutturale può tuttavia adattarsi a diverse tecnologie costruttive, a seconda della disponibilità economica della committenza. Rispetto alla sostenibilità dell’edificio si sottolinea la possibilità di introdurre una serie di accorgimenti relativi alle fonti rinnovabili (fotovoltaico e/o solare termico sulla copertura), recupero delle acque meteoriche ad uso irriguo, impiantistica di tipo innovativo (geotermico), domotica e quant’altro. Il progetto ha previsto alcune “zone calde” lungo i corridoi della scuola e viceversa alcune zone protette con frangisole in legno. Altre parti dell’edificio possono contare sulla protezione data nelle stagioni calde dallo sporto di gronda del lato sud ed est. A grado di progetto non è prevista alcuna analisi più specifica, essendo noi sprovvisti di dati precisi. Per quanto riguarda la possibilità di costruire l’edificio in due diversi lotti funzionali, si rimanda alla prima tavola (planimetria) ove è presente uno schema esemplificativo su come si intende suddividere la costruzione, dando un primo lotto funzionale con la scuola media e poi completando la costruzione con i rimanenti lati delle corti.
© Nicola Mastalli . Published on June 04, 2015.
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