“Non esiste vento favorevole per un marinaio che non sa dove andare” così Lucio Anneo Seneca, filosofo e drammaturgo latino, offre una metafora efficace a chi è chiamato per il ruolo che assolve, sia esso un progettista, un rappresentante delle istituzioni o un normale cittadino, a fornire giustificazioni e significati che possano innescare processi di trasformazione positivi della realtà che ci circonda.
Il progetto di architettura deve raggiungere un risultato che sintetizzi le soluzioni di diverse questioni, urbane e architettoniche, sociali e culturali, politiche e paesaggistiche. Deve dare risposte a delle domande attuali e indicazioni sulle strategie che possano rispondere alle esigenze delle future generazioni. La lettura delle relazioni e delle caratteristiche dei luoghi, spesso di non facile rinvenimento, riconsegna intrecci apparentemente inestricabili o addirittura vuoti di significato, da utilizzare come spunti di partenza nei processi di rinnovamento e di aspirazione alla contemporaneità.
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© Antonio Provenzani . Published on July 17, 2015.
L’intenzione precisa della proposta progettuale è quella di recuperare e riformulare il milieu del luogo ridisegnando una nuova e definita identità quale risultato del ritrovato equilibrio delle relazioni tra il costruito e il non costruito.
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© Antonio Provenzani . Published on July 17, 2015.
La soluzione progettuale proposta può essere descritta come un complesso architettonico-urbanistico costituito da tre grandi elementi imprescindibilmente interconnessi tra loro, anche se diversi formalmente e tipologicamente, ed inseriti univocamente nella morfologia propria dell’area oggetto dell’intervento:
l’edificio a torre;
il sistema dei due edifici con la piazza verde che li unisce;
il nuovo parco urbano sull’area dell’ex campo Romagnoli.
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© Antonio Provenzani . Published on July 17, 2015.
L’edificio a torre su Piazza Savoia e i due edifici che si sviluppano lungo la direzione di via Duca di Genova costituiscono le costruzioni destinate ad accogliere gli uffici del personale dipendente, amministrativo e istituzionale della Regione Molise secondo le effettive esigenze funzionali indicate nel bando. Questi edifici, che assecondano le altimetrie del luogo, sono tipologicamente diversi tra loro.
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© Antonio Provenzani . Published on July 17, 2015.
L’edificio su Piazza Savoia si erge, sull’area prima destinata all’ex Hotel Roxy, secondo una tipologia a torre ed è costituito da sette elevazioni fuori terra oltre due piani basamentali. Si caratterizza per due grandi corpi principali, che si fronteggiano specularmente creando dei prospetti che si relazionano in maniera equivalente, sia sulla Piazza Savoia, a ovest, che sulla nuova piazza realizzata dal progetto, ad est, costituendo di fatto due prospetti principali.
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© Antonio Provenzani . Published on July 17, 2015.
I due corpi sono collegati tra loro da un ampio atrio centrale a tutta altezza che collega funzionalmente e spazialmente i vari piani. La facciata denuncia fortemente la sua contemporaneità con le finestrature leggermente arretrate rispetto al filo del prospetto e caratterizzate da ampie fasce dall’andamento sinuoso che ne disegnano il suo perimetro.
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© Antonio Provenzani . Published on July 17, 2015.
La parte basamentale ha un aspetto solido e regolare sottolineato una grande apertura centrale, che al piano terreno conduce sull’atrio principale, e delle finestrature sui quattro prospetti dalle forme geometriche regolari distribuite secondo un motivo ritmato e ripetuto che detta la regola anche per i prospetti a nord e a sud delle altre due costruzioni oltre il suddetto edificio.
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© Antonio Provenzani . Published on July 17, 2015.
L’obiettivo che si è voluto perseguire è stato quello di progettare un’architettura che restituisse, in chiave contemporanea, l’essenza e le caratteristiche neoclassiche che caratterizzano Piazza Savoia e i palazzi su di essa prospicienti.
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© Antonio Provenzani . Published on July 17, 2015.
I due edifici costruiti ad est seguendo la direttrice di via Duca di Genova, sono costituiti rispettivamente da quattro e cinque elevazioni fuori terra. Come due grandi braccia si staccano dall’edificio a torre assecondando la diversa altimetria del suolo, estendendosi in lunghezza piuttosto che in altezza. I loro prospetti interni si fronteggiano trasmettendo ai potenziali fruitori suggestioni riconducibili, parafrasando Italo Calvino, alla leggerezza e alla rapidità. Leggerezza dettata dalla imponente presenza di prospetti vetrati e rapidità per l’efficacie distribuzione degli spazi serventi che permettono di raggiungere qualsiasi punto del complesso architettonico, sia all’interno che all’esterno. La cerniera che lega i tre edifici è rappresentata dal tetto-giardino, un ampio spazio all’aperto che può essere raggiunto da chi proviene dall’ingresso di Piazza Savoia attraversando il grande atrio a cielo aperto e da chi proviene dalla direzione dell’ex-campo Romagnoli. La quota di calpestio del suddetto giardino è la stessa del piano dell’edificio prospiciente Piazza Savoia. Tale spazio racchiude diversi significati. Rappresenta un luogo di aggregazione e di incontro tra la comunità e l’istituzione. E’ giunto il tempo di chiudere definitivamente con i cosiddetti palazzi della politica realizzati con architetture spesso introverse e tese a sottolineare un’incolmabile distanza tra cittadini e istituzione.
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© Antonio Provenzani . Published on July 17, 2015.
L’agorà-verde costituisce il nuovo esempio di paesaggio urbano del ventunesimo secolo: agorà, termine con il quale nell’antica Grecia si indicava la piazza principale della polis e dove oggi si ritorna a sancire il libero scambio di opinioni e idee tra elettori ed eletti; verde, perché, oltre all’esigenza di ritrovare più frequentemente il contatto con la natura, riconduce al concetto di sostenibilità ovvero del luogo dove le idee, le visioni e le scelte politiche e amministrative vengono intraprese nell’ottica di soddisfare le esigenze delle generazioni attuali senza compromettere quelle delle generazioni future.
Prospettiva aerea
© Antonio Provenzani . Published on July 17, 2015.
Questa agorà verde è la copertura della grande aula del Consiglio Regionale del Molise. L’aula segue il profilo del terreno adagiandosi fino alla quota più bassa dell’area oggetto dell’intervento. Il prospetto principale, che affaccia ad est, si caratterizza come una grande quinta trasparente che sottolinea la rinnovata volontà di trasparenza dell’azione di governo. Non più solo uno slogan ma una concreta intenzione di tradurre nell’architettura dell’edificio, che costituisce il cuore decisionale della politica, gli ideali di lealtà, crescita democratica e partecipazione.
Prospettiva aerea
© Antonio Provenzani . Published on July 17, 2015.
Dal punto di vista della destinazione d’uso e della distribuzione dei vari ambienti è stato utilizzato un criterio generale che ha naturalmente tenuto conto dell’illuminazione e dell’esposizione dei vari piani e che può essere sintetizzato nel seguente modo.
Due piani sono stati ricavati al di sotto della quota zero: nella parte interrata al livello -1 (-3,80 m) sono ubicati tutti i magazzini e gli spazi tecnici mentre al livello -2 (-6,90 m), completamente interrato, sono ubicati tutti i parcheggi coperti per il personale.
Sezione longitudinale
© Antonio Provenzani . Published on July 17, 2015.
I livelli superiori dal piano zero al piano settimo sono destinati agli uffici del personale dipendente mentre l’ultimo piano agli uffici di gabinetto di assessori e presidente. Tutti gli spazi comuni e quelli destinati alla caffetteria sono invece ubicati al piano terra e si estendono a est, dove il tetto dell’edificio più a nord, diventa terrazza calpestabile che si affaccia sull’agorà e sul parco urbano.
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© Antonio Provenzani . Published on July 17, 2015.
Sull’area dell’ex-campo Romagnoli è stato progettato un parco urbano, volontà collettiva di attribuire significati nuovi al vuoto spaziale e di interesse che vi si è creato. Il tema del giardino è stato plasmato per approfondire contenuti diversi che, non limitandosi solo alle consuete attività di svago e divertimento, stimolino occasioni di riflessione e conoscenza, tipiche di un parco didattico. Un grande asse viario Nord –Sud attraversa centralmente il parco e crea un strada di percorrenza pedonale che collega con l’agorà verde e divide lo stesso in due parti: a nord la parte del parco con valenza didattica e a sud il parco verde, destinato allo svago e al divertimento e sottolineato da una grande vasca fitodepurativa.
Planimetria
© Antonio Provenzani . Published on July 17, 2015.
Il parco didattico è stato realizzato utilizzando e accentuando la rappresentazione orografica del terreno che crea un profilo con andamento nord-sud. Sulla scorta del paesaggio tipico esistente nella provincia di Campobasso, si è determinata una disposizione delle essenze arboree di due tipi: nel versante esposto a sud si è pensato alla presenza di elementi vegetali di tipo mediterraneo, mentre sul versante nord si è fatto ricorso a una vegetazione indicata per condizioni climatiche più fresche. La creazione del sistema a zolla è stato congeniato creando dei percorsi, ortogonali all’asse principale nord- sud, con delle pareti di sostegno del terreno rivestite con acciaio Corten. Quest’ultimo materiale crea un dialogo percettivo molto raffinato con la vegetazione, perché poco dopo la sua esposizione agli agenti atmosferici vira al color ruggine, quindi al colore della terra, che ben si fonde con gli elementi del paesaggio sia rurale che urbano in esame.
Pianta piano terra
© Antonio Provenzani . Published on July 17, 2015.
La parte a sud dell’asse principale che divide il parco si caratterizza per ampi spazi verdi destinati allo svago e al divertimento e si contraddistingue per la presenza della grande vasca che oltre a rappresentare un elemento esteticamente qualificante diventa filtro visivo con l’asse viario ed i nuovi spazi destinati al parcheggio delle automobili.
Sviluppo profilo sui tre fronti
© Antonio Provenzani . Published on July 17, 2015.
La progettazione di tutti gli edifici facenti parte del complesso architettonico è stata finalizzata per il raggiungimento di un’alta efficienza energetica oltre che di un’ottima sostenibilità ambientale. Grande attenzione è stata posta al sistema di coibentazione e isolamento. Il rivestimento perimetrale delle pareti del prospetto è stato realizzato con l’impiego del sistema a facciata ventilata costituita dalla camera ventilata che consente la circolazione naturale dell’aria tra il rivestimento e la parete di tompagnamento, mentre l’isolamento continuo di tutte le superfici disperdenti (pareti, tetti ecc) permetterà di avere tutti gli edifici completamente privi di discontinuità e ponti termici. Tutti gli infissi saranno realizzati con superfici vetrate basso emissive. L’atrio centrale a cielo aperto che si erge per tutta l’altezza dell’edificio a torre, l’ampia vetrata che costituisce la parete est della sala consiliare, le aperture distribuite per i vari prospetti degli edifici, le chiostrine vetrate poste a piano terra, sono tutti elementi che attraverso la loro corretta esposizione rispetto all’andamento solare garantiscono un’illuminazione naturale abbondante negli spazi serventi e diffusa nei vari ambienti di lavoro e riunione. Questo consentirà di ottenere un comfort visivo elevato con il minimo utilizzo possibile della luce artificiale nelle ore diurne. La scelta dei colori chiari per la tinteggiatura delle facciate consente buoni livelli di riflessione delle radiazioni solari evitando il surriscaldamento. L’ampio prospetto vetrato che si affaccia a sud dell’edificio prospiciente il parco urbano, è caratterizzato da ombreggiamenti importanti ottenuti con l’impiego del sistema a brise-soleil.
Piante dei vari livelli
© Antonio Provenzani . Published on July 17, 2015.
Altro importante studio è stato condotto per la scelta degli impianti tecnici da alimentare con energia rinnovabile. In tal senso sfruttando il favorevole orientamento degli edifici si è progettato un impianto fotovoltaico integrato in copertura. Dai calcoli di verifica e dal rapporto tra la superficie disponibile e la potenziale energia ricavabile, si prevede una produzione di energia elettrica che coprirà una abbondante quota del fabbisogno dell’edificio. Inoltre attraverso un sistema di impianto di trattamento delle acque nere-grigie tramite de grassatore e depuratore a fanghi attivi, verranno riutilizzate le acque depurate per le cassette dei wc e per l’irrigazione degli spazi verdi, abbattendo notevolmente il consumo idrico dell’edificio. Quindi, grazie anche ad un’adeguata raccolta e stoccaggio delle acque meteoriche con l’impianto di trattamento delle acque grigie-nere si potrà incidere in minima parte sui problemi idrogeologici dell’area non aumentando il peso di scarico sulle fognature. Infine preme sottolineare che come già ampiamente trattato, la scelta di adattarsi in gran parte all’andamento del terreno ha consentito che la realizzazione del progetto limiterà in maniera sostanziale e significativa il movimento terra e quindi i costi che ne derivano anche in relazione all’assetto geologico dell’area in oggetto.
Vista interna
© Antonio Provenzani . Published on July 17, 2015.
Vista interna
© Antonio Provenzani . Published on July 17, 2015.
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© Antonio Provenzani . Published on July 17, 2015.