L’area di progetto è ora in condizioni critiche di degrado e abbandono non solo per le strutture esistenti, ormai in disuso, ma anche per l’uso selvaggio degli spazi di risulta attorno al campo come parcheggio. Questo ne fa, di fatto, il “retro”di viale Regina Elena, completamente avulso dalla trama della città. La nostra proposta vuole promuovere un intervento di ricucitura nel tessuto urbano esistente e rivalorizzazione degli spazi nell’area di progetto, ridando dignità a quello che può essere uno spazio urbano e verde di qualità, oltre che una porta d’accesso alla città.
© Nicola Isetta . Published on July 20, 2015.
Il progetto si compone di due elementi principali: Il volume della SEDE REGIONALE si sviluppa a forma di L ad angolo ottuso che piega da via Trivisonno verso piazza Savoia, dove ora c’è la facciata principale dell’Hotel Roxy. L’edificio diventa il tassello per ricucire il tessuto urbano che si sviluppa a nord e sud di via Trivisonno. Il nuovo PARCO ROMAGNOLI, sostituendo lo stadio, ripristina l’orografia originale del terreno, a salire verso sud-ovest, ora compromessa per dare spazio al campo da calcio.
© Nicola Isetta . Published on July 20, 2015.
Punto centrale dell’idea progettuale è la creazione di un nuovo sistema di spazi pedonali, escludendo completamente le auto dalla superficie dell’area. Per questo motivo si è scelto di supplire alla soppressione dei numerosi posti auto presenti con un parcheggio pubblico/privato interrato sotto il parco di circa 300 posti. Pur mantenendo un discreto numero di posti auto, questo intervento è volto a incoraggiare l’uso dei trasporti pubblici. Il progetto prevede inoltre la parziale pedonalizzazione di Piazza Savoia e la chiusura di via Giacinto Albino; includendo, di fatto, l’area nel sistema di piazze pedonali e giardini che ora si sviluppa lungo viale Regina Elena, a partire da piazza Vittorio Emanuele II, passando per piazza Bernardino Musagna fino ai giardini di Villa De Capoa. Da piazza Savoia si scende al PARCO ROMAGNOLI con un percorso pedonale che costeggia a nord la nuova SEDE REGIONALE, mentre a sud della stessa si scende attraverso un percorso a gradoni in una piazza che si sviluppa all’interno della L del nuovo volume. Questa piazza si affaccia su via Trivisonno e ne asseconda la pendenza con una serie di terrazzamenti verdi che salgono verso ovest, raccordandosi con il cortile sul retro della palazzina residenziale adiacente.
© Nicola Isetta . Published on July 20, 2015.
In merito agli aspetti viabilistici la proposta progettuale mira ad ottenere un più razionale assetto della viabilità. In quest’ottica appare importante individuare una soluzione che permetta una corretta accessibilità alle nuove aree garantendo nel contempo migliori standard di sicurezza. Il viale principale, via Trivisonno, attualmente a senso unico, è caratterizzato da una sezione trasversale molto ampia in cui gli spazi non sempre appaiono adeguatamente sfruttati. Tale viale costituisce il collegamento tra due nodi principali dell’area, quello ad est con via Manzoni e quello ad ovest con l’accesso a Piazza Savoia. L’attuale schema di circolazione prevede un sistema di sensi unici che ruotano in senso antiorario attorno al perimetro dell’area. Con la proposta di riqualificazione urbanistica s’intende modificare lo schema attuale che impone, di fatto, l’obbligo di percorsi molto lunghi per l’accesso alle varie zone. Il progetto prevede, infatti, la creazione di due rotatorie nei due nodi principali sopra citati e un collegamento tra le stesse, attraverso la via Trivisonno, con una viabilità a doppio senso di marcia e una separazione centrale con aiuola sistemata a verde tra le due direzioni. Questa nuova configurazione ha lo scopo di realizzare una migliore permeabilità verso le aree che si attestano su via Trivisonno, compreso l’accesso alla nuova SEDE REGIONALE e al suo parcheggio interrato di 75 posti, garantendo nel contempo un accorciamento dei tragitti e un miglioramento degli standard di sicurezza, permettendo unicamente le svolte a destra dalle strade laterali e concentrando i cambi di direzione alle due estremità sulle rotatorie. Con questo schema viabilistico si ottiene anche una riduzione dei flussi circolanti attorno al quartiere di nuova previsione poiché gli utenti potranno transitare su via Trivisonno evitando la circolazione sulle strade a senso unico prima citate. Questo aspetto può influire anche sulla eventuale possibilità di tutelare maggiormente dal traffico alcune aree che in previsione possono essere dedicate all’utenza debole come ad esempio Piazza Savoia. Il tracciato di via Monsignor Bologna viene rivisto addolcendo la scomoda doppia curva a nord, verso l’incrocio con via Gazzani. Nel tratto più a nord di via Monsignor Bologna è previsto l’accesso al nuovo parcheggio pubblico/privato interrato sotto il parco.
© Nicola Isetta . Published on July 20, 2015.
Il nuovo volume della SEDE REGIONALE asseconda l’orografia del terreno: più alto su piazza Savoia e degradante verso il nuovo PARCO ROMAGNOLI. In questo modo raggiunge massimo 4 piani fuori terra, sia verso il parco sia verso la piazza. Sulla piazza ha la sua facciata istituzionale con l’ingresso pedonale principale, integrandosi con le altre sedi regionali e uffici pubblici che si trovano lungo viale Regina Elena. Sulla nuova piazza interna a livello inferiore c’è l’ingresso diretto alla sala consigliare. Il volume degli uffici si sviluppa su una manica da 18 m, che permette di sfruttare a pieno l’affaccio verso l’esterno con spazi flessibili e relegare alla fascia centrale tutti gli spazi accessori quali: servizi, scale, ascensori, aree pausa, sale riunioni e altri. Nelle piante inserite in tavola, proponiamo un layout possibile con uffici chiusi da due o una persona, ma mediante l’utilizzo di un sistema di partizioni mobili esso può variare, a seconda delle esigenze, permettendo anche uffici più grandi o open-space. Al piano terra la manica da 18 m si allarga per dare spazio alla sala consigliare e relativi servizi.
© Nicola Isetta . Published on July 20, 2015.
I livelli della SEDE REGIONALE sono in totale 6. Il livello più basso si attesta a quota 699 m slm ed è seminterrato. Comprende i 75 parcheggi dedicati alla regione sotto la piazza interna e spazi tecnici, archivi e magazzini sotto l’edificio. A est invece, sfruttando il declivio del terreno, si riesce ad avere un affaccio verso il parco che permette di inserire uffici anche a questo piano. Il piano terra si attesta a quota 702,5 m slm ed ha una sagoma a L “allargata”. Comprende, oltre agli uffici, la sala consigliare con i suoi spazi accessori e un ampio atrio che funge da foyer alla sala. Verso ovest, dove il terreno sale e non permette l’affaccio, sono previsti spazi tecnici. Dal piano primo al quarto si trovano gli uffici, in particolare abbiamo previsto quelli di rappresentanza di consiglieri e assessori verso piazza Savoia e in tutto il piano quarto. Il piano primo, che si attesta a quota 707 m slm, è accessibile direttamente da piazza Savoia. Al piano terzo la superficie diminuisce, eliminando l’ala est. Il quarto e ultimo piano è rientrato di 2 metri su tutto il perimetro, creando una terrazza che da esclusività agli uffici di rappresentanza.
© Nicola Isetta . Published on July 20, 2015.
Il nuovo PARCO ROMAGNOLIè caratterizzato da un tessuto di percorsi interconnessi che creano un disegno del verde e delle alberature, contemporanea reinterpretazione dei giardini urbani ottocenteschi. Al disotto del parco si sviluppa il parcheggio pubblico/privato interrato di circa 300 posti, con uscita pedonale principale su via Albino.
© Nicola Isetta . Published on July 20, 2015.
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© Nicola Isetta . Published on July 20, 2015.
© Nicola Isetta . Published on July 20, 2015.