La soluzione progettuale proposta è frutto di una serie di analisi che indagano e cercano di armonizzare le molteplici criticità presenti sia a livello urbano che, nello specifico, nell’area di intervento. Allo stato attuale il sito oggetto della riqualificazione, in posizione strategica rispetto ai flussi di interesse e di mobilità dell’intera città, si presenta con una porzione urbanizzata (ex hotel Roxy) prospiciente Piazza Savoia (705.91 s.l.m.) di cui si prevede l’abbattimento, e un’area caratterizzata dalla presenza di un campo da calcio, ex stadio Romagnoli (695 s.l.m.) con relative gradonate nella parte sud in stato di degrado. Risulta evidente come una delle maggiori criticità progettuali riscontrate sia rappresentata dal cospicuo salto di quota presente all’interno dell’area (11 metri), e dalla volontà di rendere l’area, come espressamente richiesto dal bando di gara, nuovo centro della vita collettiva con destinazione principale a parco pubblico, essendo lambita da una strada con cospicui flussi di traffico come via Trivisonno. Uno dei primi temi a cui si è cercato di dare risposta è proprio la ricucitura percettiva e funzionale di via Trivisonno con il nuovo complesso: sono stati creati infatti, assecondando l’assetto orografico, dei volumi calpestabili piantumati a verde , al di sotto dei quali sono state posizionate una serie di funzioni (sala consiliare, la sala della giunta e parte degli uffici) strategiche sia per il nuovo palazzo della regione che per l’intera collettività. Tale scelta è frutto della volontà di “aprire” gli spazi della pubblica amministrazione rendendoli più vicini al cittadino anche in maniera visuale e percettiva, nonché organizzando tali spazi con la possibilità di renderli fruibili anche attraverso attività diverse dall’utilizzo precipuo.
© CONCREATELAB . Published on July 24, 2015.
L’idea progettuale oltre a dotare tale angolo della città di un luogo capace di ospitare una serie di attività ricreative all’aperto e al chiuso, vuole restituirle un “oggetto” architettonico riconoscibile, fortemente evocativo e “sospeso”. Il concetto di sospensione viene enfatizzato per contrasto: da un lato gli spazi ipogei di “raccordo” che hanno la funzione di creare un percorso pedonale fruibile anche da parte dei disabili che dal parco possono raggiungere agevolmente Piazza Savoia; dall’altro la scelta di tenere “in quota” la parte degli uffici dei dipendenti, attraverso un edificio a sviluppo longitudinale che domina e allo stesso tempo allude ad oggetto “fitomorfo”. L’idea del verde esplicata tautologicamente alla pelle dell’edificio attraverso l’utilizzo del colore nasce dalla voglia di “sdrammatizzare” l’edificio pubblico e renderlo, se possibile, un tassello “ludico” del sistema del parco più che un simbolo per la rappresentazione del “potere”. Inoltre l’idea primigenia in termini urbanistici e visuali nasce dalla volontà di collegare idealmente il nuovo parco oggetto del concorso con Villa De Capua, uno dei parchi pubblici più antichi della città, oggi oggetto di degrado e relativo abbandono. In questo scenario la verticalità della torre, dedicata agli uffici di rappresentanza, dona “riconoscibilità” di lungo raggio ad un edificio “simbolo” dello sviluppo della regione. Dal punto di vista funzionale l’innovazione ricercata risiede nella forte riconoscibilità delle singoli volumi funzionali e nella loro articolazione.
© CONCREATELAB . Published on July 24, 2015.
La Torre.
Nell’ambito del processo compositivo, dopo aver prioritariamente ricucito il salto di quota tra lo stadio Romagnoli e Piazza Savoia attraverso l’adozione di terrazzamenti calpestabili a copertura delle funzioni ipogee, e aver introdotto il nuovo asse visuale tra Villa de Capua e il nuovo parco urbano, la torre si erge a simbolo urbano riconoscibile. L’ingresso alla torre alta 10 piani avviene dalla quota di Piazza Savoia, attraverso l’atrio comune in relazione volumetrica con il corpo longitudinale dedicato agli uffici dei dipendenti. Dal punto di vista funzionale presenta un “service core” a nucleo portante in cui sono stati collocati i due ascensori principali, cavedi impianti e depositi, ed intorno spazi flessibili organizzati in uffici di circa 20 mq, sale riunioni, servizi igienici e archivi di piano. La torre, totalmente rivestita in vetro riciclato (opaco,lucido), presenta una grande nucleo di accumulo termico, esposto a sud ed una grande terrazza praticabile al 6 piano (+ 32 m)
© CONCREATELAB . Published on July 24, 2015.
La Stecca.
L’accesso al corpo longitudinale, nonché ingresso principale dell’intero complesso, avviene attraverso l’atrio creato su Piazza Savoia(+11,00) . Si presenta come un corpo a scheletro indipendente metallico, alto 3 piani, con passo strutturale radiale longitudinale costante (5 m)., lungo 85 m e largo 12 m. Tale forma, oltre a rispettare il vincolo delle aree edificabili, pone la sua concavità a sud; tale fronte infatti è stato immaginato come grande volume di accumulo termico invernale, rappresentato da un percorso preferenziale esterno a servizio degli uffici, luogo di sosta e di miglioramento della vita interna dell’edificio stesso.Tale spazio è schermato da vetri attivi (fotovoltaico integrato nel vetro) aumentando l’integrazione tecnologica dei sistemi attivi per la produzione di energia. Dal punto di vista strutturale, si immagina di lavorare con elementi modulari metallici e una trave reticolare per ottenere la snellezza dell’elemento portante puntiforme su cui poggia l’intero elemento ed in cui sono stati posizionati i collegamenti verticali principali. Per ogni piano sono stati creati spazi totalmente flessibili, proposti con uffici di 12 mq (2 persone) modulari, attraverso l’adozione di partizioni mobili per aumentarne al massimo la flessibilità. Nei tre livelli che caratterizzano il corpo di fabbrica sono stati ricavati circa 40 uffici a piano, archivi, depositi e servizi igienici e una grande sala riunioni presente sul fronte ovest di circa 90 mq. Il fronte nord, pensato come fronte prevalentemente chiuso e massivo al fine di evitare al massimo le dispersioni, articolato mediante finestrature apribili e pannelli colorati riciclati di dimensioni 1,15×1,15.
© CONCREATELAB . Published on July 24, 2015.
Gli spazi ipogei.
Tali spazi, collocati al piano campagna rappresentano il cuore funzionale dell’intervento, inteso come “interscambio” con la cittadinanza. Nello specifico sono state collocate la sala consiliare, la sala della giunta, uffici a supporto, archivi generali, e una grande hall di accesso dalla piazza (0.00). La hall di accesso oltre ad essere connessa con il corpo scale principale della torre, entra in relazione diretta con il Bar a servizio dell’interno complesso, posto alla quota (+4.00). La sala consiliare è stata pensata come grande sala conferenze (parlamentino 100 posti) e per una capienza globale di 250 posti utilizzabile per molteplici eventi, caratterizzata dall’elevata permeabilità visiva dal parco e dal terrazzamento superiore, da cui gode di accesso esclusivo (quota +4.00).
© CONCREATELAB . Published on July 24, 2015.
Il parco
E’ stato pensato come grande piazza verde, dominata dal “bruco” rappresentato dal corpo degli uffici dei dipendenti. L’articolazione spaziale e formale, nasce dalla voglia di ribadire la centralità della nuova piazza della regione, e nel ricercare la creazione di un “simbolo” capace di fare da sfondo ad un parco multi-funzione e capace di catallizare l’attenzione di fasce di età diversificate. Da un punto di vista orografico si riconnette la quota (+1.50) alla fine di via Albino, con la quota della piazza (0.00) creando un declivio naturale su cui sono state collocate delle sedute in muratura a formare degli ambiti allusi più che confinati. Tale scelta nasce dalla volontà di creare una piazza capace di ospitare eventi all’aperto organizzati e di rilevante entità, quali concerti e manifestazioni di ogni tipo.
© CONCREATELAB . Published on July 24, 2015.
© CONCREATELAB . Published on July 24, 2015.
© CONCREATELAB . Published on July 24, 2015.