Concept – Materiale Vs Immateriale
Il progetto sviluppa il tema “materiale Vs immateriale” identificando l’ambito d’azione in un triangolo ottenuto dall’unione dei terminali superstiti del ponte andato distrutto con la nuova passerella ciclo-pedonale collocata sull’asse di Via Navetta. Il percorso attraverso i lati del triangolo è reso evidente per mezzo dell’utilizzo di un solo materiale per la pavimentazione. In particolare, i tre lati contrappongono il “ponte virtuale”, dedicato al “ciò che è stato” (passato) attraverso la riorganizzazione e valorizzazione di ciò che è rimasto del ponte andato distrutto, al “ponte sospeso”, che vuole rappresentare il “ciò che è” (presente) esplicitando dichiaratamente la sua contemporaneità per forma e linguaggio in opposizione alle vecchie geometrie. I due percorsi sono posti in relazione tra loro con gli “archi della memoria”, una “terrazza narrativa sul torrente” dedicata al racconto di “ciò che è stato, di ciò che è e di ciò che sarà”, spazio di mediazione tra il vecchio e il nuovo ponte, tra componenti storiche e componenti contemporanee.
vista notturna della passerella e del ponte virtuale
© Exa Engineering srl . Published on July 28, 2015.
Il ponte virtuale – Il Passato
Il primo lato del triangolo di progetto è dedicato alla valorizzazione di ciò che è rimasto del ponte andato distrutto proponendo la costruzione di un “ponte virtuale” rievocato di notte attraverso una traccia luminosa del sedime e di giorno dalle spalle terminali recuperate.
Per fare in modo di non creare ostacoli eccessivi alla corrente in alveo e permettere il raccordo con le quote degli argini sopraelevati rispetto all’attuale livello, sarà necessario limitare le tracce materiali del vecchio ponte; per questa ragione la proposta prevede un’azione di rielaborazione dei resti architettonici piuttosto che un’azione puramente conservativa. L’idea è quella di recuperare le spalle terminali in laterizio del vecchio ponte, limitando a mezzo arco la struttura in alveo, e trasformandole in piccole terrazze gradonate affacciate sul torrente e dedicate normalmente alla sosta pedonale. Tali spazi saranno invece inaccessibili in presenza di allerta meteo segnalata tramite i Videowall interattivi inseriti negli “archi della memoria”.
La ricostruzione luminosa del sedime del vecchio ponte sarà ottenuta attraverso proiettori collocati in elementi stagni sulle testate delle terrazze affacciate sul torrente.
La soluzione proposta per il mantenimento di una porzione del vecchio ponte all’intero dell’alveo del fiume verrà eventualmente adattata in seguito a comprovate e prevalenti motivazioni di sicurezza idraulica.
concept progettuale: il triangolo passato, presente, memoria
© Exa Engineering srl . Published on July 28, 2015.
Il ponte virtuale – Il Passato
Il primo lato del triangolo di progetto è dedicato alla valorizzazione di ciò che è rimasto del ponte andato distrutto proponendo la costruzione di un “ponte virtuale” rievocato di notte attraverso una traccia luminosa del sedime e di giorno dalle spalle terminali recuperate.
Per fare in modo di non creare ostacoli eccessivi alla corrente in alveo e permettere il raccordo con le quote degli argini sopraelevati rispetto all’attuale livello, sarà necessario limitare le tracce materiali del vecchio ponte; per questa ragione la proposta prevede un’azione di rielaborazione dei resti architettonici piuttosto che un’azione puramente conservativa. L’idea è quella di recuperare le spalle terminali in laterizio del vecchio ponte, limitando a mezzo arco la struttura in alveo, e trasformandole in piccole terrazze gradonate affacciate sul torrente e dedicate normalmente alla sosta pedonale. Tali spazi saranno invece inaccessibili in presenza di allerta meteo segnalata tramite i Videowall interattivi inseriti negli “archi della memoria”.
La ricostruzione luminosa del sedime del vecchio ponte sarà ottenuta attraverso proiettori collocati in elementi stagni sulle testate delle terrazze affacciate sul torrente.
La soluzione proposta per il mantenimento di una porzione del vecchio ponte all’intero dell’alveo del fiume verrà eventualmente adattata in seguito a comprovate e prevalenti motivazioni di sicurezza idraulica.
inserimento fotografico
© Exa Engineering srl . Published on July 28, 2015.
La passerella sospesa – Il Presente
Il secondo lato del triangolo di progetto è dedicato alla nuova passerella ciclo-pedonale, proposta come landmark terminale di Via Navetta; la struttura principale del ponte si mostra come un sottile arco bianco fornendo un’immagine leggera e sospesa in netta contrapposizione a quella massiva dell’antico ponte.
La sezione dell’impalcato è a forma tubolare e prende ispirazione dall’antica funzione che aveva l’attraversamento sul fiume Baganza, vale a dire di canale di collegamento fra il torrente Cinghio e il centro città; infatti l’appellativo “Navetta”, con cui da sempre era stato designato il vecchio ponte, è di origine dialettale e significa appunto condotta d’acqua.
La leggerezza della sezione, costituita essenzialmente da una lamiera metallica piegata e opportunamente irrigidita, è stata possibile dalla soluzione adottata di ponte strallato. L’impalcato è infatti sorretto da 10 coppie di cavi disposti a ventaglio che formano delle selle attorno al profilo tubolare e quindi si collegano ad un pennone a V rovescia disposto lungo la sponda destra del fiume.
vista generale del progetto
© Exa Engineering srl . Published on July 28, 2015.
Anche il pennone, come l’impalcato del ponte, è realizzato in lamiera metallica ed è inclinato nella direzione dell’attraversamento; la sua deformazione naturale scaturita sia dalla geometria sia dal peso dovuto ai carichi del ponte è per la maggior parte contrastata da due ulteriori cavi che si intestano a tre quarti della sua altezza e si vanno a fondare in direzione opposta della passerella. Sia l’impalcato sia il pennone e gli stralli sono rifiniti con colore bianco per marcare ulteriormente la leggerezza strutturale che caratterizza l’opera. La sezione della passerella è quindi completata da un parapetto in lastre di vetro sormontato da un corrimano realizzato in lamiera piegata, unico elemento che mantiene una rifinitura metallica.
Le spalle su cui poggiano le strutture metalliche in elevato sono costituite da elementi in calcestruzzo armato gettato in opera ed entrambe presentano un imbotte che va ad accogliere la sezione tubolare di impalcato. Tutte e due le opere vengono fondate su pali che hanno lo scopo di trasferire i carichi in profondità cosicché gli argini del fiume non risultino sovraccaricati.
sezioni di dettaglio percorso della memoria
© Exa Engineering srl . Published on July 28, 2015.
Gli archi della memoria – Il Racconto
Il terzo lato del triangolo di progetto, ovvero lo spazio di raccordo tra la nuova passerella e il terminale in sponda destra del ponte andato distrutto, è stato dedicato al racconto di ciò che è stato, alla memoria del luogo e più in generale ai ricordi, ai sentimenti e alle speranze delle persone che hanno un qualsiasi legame con questo luogo.
La narrazione è affidata agli “archi della memoria”, margine materiale ed immateriale, pensato anche per proteggere visivamente lo spazio ciclo-pedonale dall’area esistente destinata a rotatoria e parcheggio, caratterizzato da sagome arcuate sottratte ad un muro di acciaio microforato. Gli “archi della memoria” ripropongono gli elementi costitutivi del vecchio ponte, ovvero gli archi stessi che ne determinavano la struttura e l’acqua che in origine trasportava, ragione stessa del ponte.
Il margine costruito in acciaio presenta una superficie microforata e ospita due Videowall interattivi intramezzati da archi d’acqua, fontane a getto verticale dall’alto verso il basso che alludono alla forza distruttrice dell’acqua, ma anche all’acqua trasportata dall’antico ponte e all’acqua come elemento fluido sospeso tra consistenza materiale ed immateriale.
Gli “archi della memoria” non vogliono essere solo un’opera scultorea bensì un’”opera partecipata” che non vuole affatto rievocare il tempo passato in forma passiva o nostalgica ma piuttosto ricercare un rapporto con il presente, il futuro e la vita della città. Un’opera “partecipata” nella quale le persone avvieranno un’azione spontanea di rivitalizzazione della memoria attraverso l’utilizzo di un moderno software di gestione immagini: un modo immateriale ma coinvolgente di “celebrare” la vittoria sul tempo e sulle avversità della natura attraverso l’utilizzo di due Videowall interattivi posti nei due archi laterali. Gli archivi famigliari, le raccolte di fotografie, semplici immagini nei cassetti, potranno come “dono” trasformarsi nella materia prima e luminosa dell’opera progettata per ricevere continuamente contenuti diversi e aggiornabili da “condividere” attraverso i sistemi di una rete informatica così da “partecipare”, con altri creatori immateriali, alla composizione dell’opera collettiva.
Il sistema tecnologico consta di due Videowall infrangibili collocati all’interno di contenitori stagni impermeabili e areati, ancorati all’interno degli archi ospitanti. Il sistema software, gestito da un computer-regia in remoto, consentirà di filtrare e ridimensionare le fotografie pervenute per mezzo di un apposito sito internet, di aggiornare il loop di fotografie caricato sui lettori video e di attivare il flusso di immagini proiettate.
Un’opera dedicata al ricordo, un’opera che parte dal passato ma vuole guardare avanti, dedicata e ad uso, infatti di coloro che vivranno gli accadimenti ancora a venire. Poche parole legate alla fotografia, nomi di persone ritratte, aneddoti, stralci di lettere, affiorano da questi archi virtuali lasciando emergere i ricordi volendo ricordare le persone e l’importanza che questo luogo ha avuto per la città. L’opera, nella sua semplicità apparente, è pensata, infatti, per essere facilmente ampliabile, sempre aggiornabile. E’ stata progettata per dare la possibilità a chiunque lo voglia, di aggiungere il proprio contributo.
Gli “archi della memoria” sono un’opera di arte pubblica non solo perché abitano lo spazio pubblico, ma anche e soprattutto perchéè fatta dei ricordi di tutti. Più che un’opera in senso tradizionale, è uno strumento per la condivisione della memoria collettiva di una comunità che si offre al servizio di tutti. Racconta la Storia attraverso le storie dei singoli, un affresco sempre in divenire.
In questi tempi di tecnologia pervasiva e dirompente, abbiamo pensato di utilizzare strumenti e linguaggi moderni, per riprendere possesso di accadimenti passati, di visioni future e, infine, di uno spazio fisico. Inoltre tale strumento potrà essere utilizzato come sistema di segnalazione degli eventi meteorologici fornendo un importante servizio per la comunità locale.
sezione tipo della gradinata realizzata sui resti del ponte crollato
© Exa Engineering srl . Published on July 28, 2015.
Vincoli ed interferenze
Il progetto s’interfaccia con le quote dell’argine riportate nel bando di concorso e perciò si raccorda sia con la viabilità attuale (le piste ciclabili di via Navetta e di via Baganza) sia con le future piste ciclo-pedonali che saranno realizzate sui nuovi argini conseguenti alla risistemazione idraulica del Torrente Baganza. Con il mantenimento del “ponte virtuale” e la realizzazione di quello nuovo sul prolungamento dell’asse di via Navetta, non si ha alcuna interferenza con lo scarico presente alla base della spalla destra del vecchio impalcato (che verrà in parte mantenuto, salvo avverse considerazioni che dovessero emergere in fase esecutiva), così come non ci saranno interferenze con il parcheggio della rotatoria limitrofa. Per quanto riguarda l’attraversamento pedonale su via Baganza, esso è stato mantenuto e sarà accessibile sia con una scalinata che con una rampa ciclo-pedonale che raccorda il ponte alla pista ciclabile attuale, a quota inferiore rispetto all’argine
prospetto della passerella
© Exa Engineering srl . Published on July 28, 2015.
Sul ponte verso il percorso della memoria
© Exa Engineering srl . Published on July 28, 2015.
prospetto del ponte pedonale
© Exa Engineering srl . Published on July 28, 2015.
Sezione longitudinale
© Exa Engineering srl . Published on July 28, 2015.
il percorso della memoria
© Exa Engineering srl . Published on July 28, 2015.
prospetto della parete della memoria
© Exa Engineering srl . Published on July 28, 2015.
sezione trasversale ponte
© Exa Engineering srl . Published on July 28, 2015.
Accesso al ponte
© Exa Engineering srl . Published on July 28, 2015.