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Appartamento Via Cassia - Roma - Francesca Chirurgi Architetto

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La ristrutturazione riguarda un appartamento di 250mq distribuito su due livelli, al piano terra è presente la zona giorno mentre al piano primo è prevista la zona notte. L’oggetto di intervento è una ristrutturazione completa con nuovi impianti e materiali architettonici, la particolarità dell’intervento è l’apertura dell’ambiente cucina verso la sala pranzo, creando un ambiente unico all’occorrenza, ma eventualmente separato da grosse vetrate scorrevoli (Rimadesio).

Francesca Chirurgi Architetto — Appartamento Via Cassia - Roma

La sala da pranzo è caratterizzata da un lampadario originario in stile inglese e la sua importanza viene sottolineata dal controsoffitto curvo disegnato in modo da mettere in risalto la sua impetuosità a contrasto con tutto l’arredamento moderno.

Francesca Chirurgi Architetto — Appartamento Via Cassia - Roma

Nel salone è stata realizzata una libreria su misura, ed è stata progettata per nascondere un pilastro portante; realizzata con una struttura in cartongesso con sportelli in legno laccati. Ogni altro ambiente è stato progettato e realizzato nei minimi dettagli come il piccolo bagno di servizio dove l’illuminazione è stata realizzata mediante dei piccoli controsoffitti con dei faretti ad incasso.

Francesca Chirurgi Architetto — Appartamento Via Cassia - Roma

Francesca Chirurgi Architetto — Appartamento Via Cassia - Roma


Caffetteria Calicantus - Luca Trabattoni, Arcò società cooperativa, Eleonora Ariano, Diego Torriani, Valerio Marazzi, Alessio Dionigi Battistella, Carmine Chiarelli, Alberto Alcalde

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l castello sforzesco è uno dei monumenti più importanti della città di Milano. I muri possenti in mattoni definiscono un panorama di corti e prospettive organizzate in un sistema equilibrato e rigoroso. All’interno di quel rigore si trovano inoltre momenti di leggerezza compositiva, come la corte del palazzo Ducale dominata dal portico dell’Elefante e dal paesaggio verde nel giardino a questo prospiciente.

Luca Trabattoni, Arcò società cooperativa, Eleonora Ariano, Diego Torriani, Valerio Marazzi, Alessio Dionigi Battistella, Carmine Chiarelli, Alberto Alcalde — Caffetteria Calicantus

L’intervento del moderno in un contesto culturalmente ed esteticamente così forte è indubbiamente un operazione estremamente delicata. Il progetto dei BBPR propone proprio nella corte ducale una pavimentazione ordinata, geometricamente riconoscibile nella sua organizzazione modulare, e al contempo facilmente identificabile come opera moderna, e quindi altra dal contesto storico, proprio in funzione della minuziosa regolarità degli elementi. Le lastre quadrate in pietra occupano lo spazio suggerendo un sistema di percorsi alternativi nel vuoto prospiciente la linearità massiccia del castello. L’insegnamento del gruppo milanese, parla dell’umiltà del progettista, di fronte all’equilibrio delle preesistenze, senza però rinunciare a dichiarare l’identità, anche temporale, dell’architettura costruita.

Luca Trabattoni, Arcò società cooperativa, Eleonora Ariano, Diego Torriani, Valerio Marazzi, Alessio Dionigi Battistella, Carmine Chiarelli, Alberto Alcalde — Caffetteria Calicantus

Il progetto del nuovo chiosco del castello, in accordo con quanto richiesto dal bando di gara, si propone di seguire la via del gruppo Milanese proponendo un’architettura contemporaneamente invisibile e presente. L’area di progetto è una porzione dello spazio verde che separa la corte Ducale dal blocco della Rocchetta. La scelta insediativa principale vuole ottimizzare e valorizzare quanto il sistema percorsuale e spaziale esistente già offrono. Si è voluto quindi di affiancare il percorso principale che dalla corte maggiore del castello sforzesco esce verso il parco Sempione, ponendo il nuovo intervento lontano dalla muratura storica, utilizzandolo quindi come un filtro visivo che, oltre ad accompagnare i flussi dei visitatori, senza occultare alla vista il castello, si inserisca in quel sistema di corti, sfruttando e valorizzando lo spazio che lo separa dalla Rocchetta.

Luca Trabattoni, Arcò società cooperativa, Eleonora Ariano, Diego Torriani, Valerio Marazzi, Alessio Dionigi Battistella, Carmine Chiarelli, Alberto Alcalde — Caffetteria Calicantus

L’edificio sarà lungo 16 metri e largo 6,5 e ; sarà appoggiato al terreno con una piastra di acciaio composta da una griglia metallica facilmente removibile. L’intero manufatto è pensato e progettato come un oggetto temporaneo, facilmente montabile in breve tempo (maniera rapida) e altrettanto facilmente smontabile. L’estetica del manufatto è intrinsecamente legata ai suoi principi costruttivi. Al fine di ottenere un effetto di trasparenza maggiore si è innanzi tutto cercato di limitare gli elementi strutturali, ridotti a 6 portali rettangolari posizionati con ritmo simmetrico, 4-2-4-2-4. e alti 3,80 mt. Questi portali in acciaio verniciato scandiscono il ritmo principale dell’architettura, che viene poi rivestita con un volume vetrato. Le superfici verticali e orizzontali sono finite con serramenti in acciaio, verniciato dello stesso colore dei portali, e vetro, così da rendere l’edificio completamente trasparente alla vista, ma percepibile attraverso la lettura dei suoi profili. Anche la copertura sarà vetrata, per enfatizzare la percezione dell’esterno dall’interno, e saranno utilizzati dei tendaggi bianchi per la gestione e regolazione della luce naturale

Luca Trabattoni, Arcò società cooperativa, Eleonora Ariano, Diego Torriani, Valerio Marazzi, Alessio Dionigi Battistella, Carmine Chiarelli, Alberto Alcalde — Caffetteria Calicantus

Gli unici elementi che verranno posizionati all’interno di questa scatola di vetro saranno gli arredi fissi, ovvero il bancone del bar, in vetro bianco opaco, e un “cubo” di servizi per i dipendenti anch’esso completamente bianco. L’obiettivo di questa architettura evanescente è quello di valorizzare l’edificio in quanto soglia prospettica oltre che come luogo di sosta temporanea all’interno del castello. L’unico elemento caratterizzato da un’impronta materica importante è l’attacco a terra. Sia le pedane di accesso che la pavimentazione interna del chiosco saranno realizzati in legno, con una tonalità scura ( posata flottante , per garantirne una facile smontabilità) facilmente identificabile dai passanti sia come luogo di sosta da cui ammirare la corte ducale e le murature imponenti della rocchetta, che come facile passaggio verso lo spazio riparato della nuova corte della caffetteria.

Luca Trabattoni, Arcò società cooperativa, Eleonora Ariano, Diego Torriani, Valerio Marazzi, Alessio Dionigi Battistella, Carmine Chiarelli, Alberto Alcalde — Caffetteria Calicantus

Luca Trabattoni, Arcò società cooperativa, Eleonora Ariano, Diego Torriani, Valerio Marazzi, Alessio Dionigi Battistella, Carmine Chiarelli, Alberto Alcalde — Caffetteria Calicantus

Luca Trabattoni, Arcò società cooperativa, Eleonora Ariano, Diego Torriani, Valerio Marazzi, Alessio Dionigi Battistella, Carmine Chiarelli, Alberto Alcalde — Caffetteria Calicantus

Luca Trabattoni, Arcò società cooperativa, Eleonora Ariano, Diego Torriani, Valerio Marazzi, Alessio Dionigi Battistella, Carmine Chiarelli, Alberto Alcalde — Caffetteria Calicantus

Luca Trabattoni, Arcò società cooperativa, Eleonora Ariano, Diego Torriani, Valerio Marazzi, Alessio Dionigi Battistella, Carmine Chiarelli, Alberto Alcalde — Caffetteria Calicantus

Luca Trabattoni, Arcò società cooperativa, Eleonora Ariano, Diego Torriani, Valerio Marazzi, Alessio Dionigi Battistella, Carmine Chiarelli, Alberto Alcalde — Caffetteria Calicantus

Luca Trabattoni, Arcò società cooperativa, Eleonora Ariano, Diego Torriani, Valerio Marazzi, Alessio Dionigi Battistella, Carmine Chiarelli, Alberto Alcalde — Caffetteria Calicantus

Luca Trabattoni, Arcò società cooperativa, Eleonora Ariano, Diego Torriani, Valerio Marazzi, Alessio Dionigi Battistella, Carmine Chiarelli, Alberto Alcalde — Caffetteria Calicantus

Luca Trabattoni, Arcò società cooperativa, Eleonora Ariano, Diego Torriani, Valerio Marazzi, Alessio Dionigi Battistella, Carmine Chiarelli, Alberto Alcalde — Caffetteria Calicantus

Luca Trabattoni, Arcò società cooperativa, Eleonora Ariano, Diego Torriani, Valerio Marazzi, Alessio Dionigi Battistella, Carmine Chiarelli, Alberto Alcalde — Caffetteria Calicantus

Luca Trabattoni, Arcò società cooperativa, Eleonora Ariano, Diego Torriani, Valerio Marazzi, Alessio Dionigi Battistella, Carmine Chiarelli, Alberto Alcalde — Caffetteria Calicantus

Luca Trabattoni, Arcò società cooperativa, Eleonora Ariano, Diego Torriani, Valerio Marazzi, Alessio Dionigi Battistella, Carmine Chiarelli, Alberto Alcalde — Caffetteria Calicantus

Concorso Internazionale per la riqualificazione di Piazza della Scala. Milano - Arch. Lara Vandoni

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L’idea progettuale vuole valorizzare la fluidità degli spazi pubblici fulcro di attività civiche, commerciali, artistiche e culturali di questa zona di Milano attraverso un gesto semplice ma efficace come una pensilina leggera sospesa tra terra e cielo. Un intervento di basso impatto ambientale ma di forte effetto visivo. La proposta si basa sulla suddivisione ideale in piazze prospicienti gli edifici storici perimetrali come parte integrante del disegno di un’unica piazza dallo sviluppo concentrico. La leggera e colorata passerella che la percorre, ne unisce e divide le spazialità e insieme al disegno della pavimentazione ne sottolinea i diversi spazi contribuendo a definire un prolungamento sull’esterno urbano dei palazzi che vi si affacciano, rendendoli fulcro della socialità. Lungo la passerella sono previste sedute, alternate a pannelli (per comunicazione, informazione o esposizioni temporanee) che possono essere rimossi qualora si richieda la piazza sgombra da arredi.

Arch. Lara Vandoni — Concorso Internazionale per la riqualificazione di Piazza della Scala. Milano

Schema dinamiche progettuali

Un altro livello è dato dalla pavimentazione. Partendo dall’esistente la si interpreta al fine di dare una armonia che rispetti il carattere storico della piazza, il suo disegno classico mono centrico, gli edifici monumentali che vi si affacciano, le sue esigenze di sicurezza ed accessibilità ed anche il disegno più moderno dato dal progetto proposto. Si utilizzano quindi materiali storici della tradizione milanese in parte già presenti per dare a questa piazza il sapore antico e abbia un andamento dinamico e moderno ma anche classico e strutturato.

Arch. Lara Vandoni — Concorso Internazionale per la riqualificazione di Piazza della Scala. Milano

Dettaglio pavimentazione in corrispondenza della pensilina

Un terzo livello è definito dall’illuminazione che accompagna il disegno della pavimentazione lungo il perimetro della piazza e la pensilina, sia a terra con faretti ad incasso nella pavimentazione che in cielo, lungo i traversi che la strutturano. L’illuminazione fa della piazza un Landmark luminoso e di forte identità, senza al contempo invadere visivamente le presenze storiche che la caratterizzano.

Arch. Lara Vandoni — Concorso Internazionale per la riqualificazione di Piazza della Scala. Milano

Prospetto laterale pensilina - schema -

La pavimentazione prevede l’utilizzo degli stessi materiali in tutta l’area (compresa parte della strada carrabile) e sarà complanare ai marciapiedi esistenti per dare l’impressione di un unico ambiente a prevalenza pedonale. Le vie a destra e a sinistra di palazzo Marino, avranno dissuasori a scomparsa per permettere il traffico solo ai mezzi autorizzati. Il punto BIKE MI viene collegato alla pista ciclabile di via Verdi che si prevede di prolungare fino al largo Mattioli dove è situato, per poi farla proseguire verso il centro. Gli spazi a lato del Teatro alla Scala diventeranno una piazza unica con la passerella che, disegnando spazi frammentati ma collegati, darà una visione unitaria definendone l’uso come piazza pedonale. L’accessibilità a tutte le utenze è garantita dalla complanarità delle superfici orizzontali, dal possibile uso dei diffusori sonori per informazioni, da percorsi larghi con ampia visuale, dall’assenza di barriere architettoniche. I materiali sono prevalentemente naturali o provenienti da percorsi di riciclo, con costi ridotti e manutenzione ridotta al minimo.

Arch. Lara Vandoni — Concorso Internazionale per la riqualificazione di Piazza della Scala. Milano

Sezione pensilina - schema -

Caffetteria a Mestre (Ve) - Andrea Viviani

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A little space opened inside the Candiani Center gallery.

Andrea Viviani — Caffetteria a Mestre (Ve)

Counter, walls, doors and floor are covered with large plates of “laminam”, moka color.

Andrea Viviani — Caffetteria a Mestre (Ve)

The false ceiling is coverde with aluminium plates painted in dark color. An array of real ceramic dishes and cups, joined to the plates, form a dramatic upside down effect.

Andrea Viviani — Caffetteria a Mestre (Ve)

Some cups are transformed in custom led lights.

Andrea Viviani — Caffetteria a Mestre (Ve)

Andrea Viviani — Caffetteria a Mestre (Ve)

"RIASSETTO DEI COLLEGAMENTI STRADALI E FERROVIARI INTERNI". PORTO DI NAPOLI. - Giancarlo Scognamiglio, Silvana Scarati

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L’intervento per l’area portuale oggetto della gara è di fondamentale rilevanza sia dal punto di vista urbanistico,architettonico e paesaggistico sia da quello delle dotazioni infrastrutturali, per tale motivo è rivolto non solo ad accrescere ed ottimizzare il potenziale di generazione dei flussi di merce e gli spostamenti veicolari prodotti, ma è volto anche a dare priorità alla realizzazione degli interventi sulle reti infrastrutturali di accesso. Le nostre proposte migliorative sono fortemente caratterizzate dalla scelta di modalità costruttive con l’uso di tecnologie avanzate, attraverso l’impiego di materiali innovativi non tradizionali, volti al risparmio energetico e soprattutto alla mitigazione del rischio connesso alla tipologia di infrastruttura da realizzarsi.

Giancarlo Scognamiglio, Silvana Scarati —  "RIASSETTO DEI COLLEGAMENTI STRADALI E FERROVIARI INTERNI". PORTO DI NAPOLI.

Il nuovo tracciato viario proposto si presenta in tutti i suoi aspetti “smart” per l’impiego di materiali e tecnologie di nuova generazione. Per quanto riguarda gli aspetti tecnico-funzionali si è data particolare attenzione alla definizione di una serie di proposte che nell’insieme migliorino le prestazioni del sistema sia sotto il profilo strettamente tecnologico che sotto il profilo delle caratteristiche prestazionali, quali la durabilità, la manutenzione e la sicurezza di esercizio dell’opera.

Giancarlo Scognamiglio, Silvana Scarati —  "RIASSETTO DEI COLLEGAMENTI STRADALI E FERROVIARI INTERNI". PORTO DI NAPOLI.

Dal punto di vista trasportistico, invece, si è inteso risolvere le criticità relative alla sicurezza ed al comfort stradale dell’infrastruttura abbassando i livelli di rischio. Le proposte migliorative relative al pregio estetico e paesaggistico si basano sulla ripetizione di elementi modulari che risolvono quella disomogeneità del territorio portuale migliorandolo anche dal punto di vista dell’impatto ambientale; un elemento architettonico, dunque, che diventa un continuum spaziale segnato da un’alternanza di vuoti e pieni divenendo muro di recinzione , poi pannello acustico ancora una volta elemento architettonico che caratterizza i varchi doganali e poi di nuovo muro che nasconda o che esalti di volta in volta le caratteristiche del sito in cui si inserisce. Attraverso un unico ed elegante disegno di semplice modularità l’elemento proposto diventerà il leit-motif dell’intero progetto, un segno architettonico che caratterizzerà fortemente l’intera area portuale.

Giancarlo Scognamiglio, Silvana Scarati —  "RIASSETTO DEI COLLEGAMENTI STRADALI E FERROVIARI INTERNI". PORTO DI NAPOLI.

La nostra proposta migliorativa lascia i tracciati viari inalterati come previsti nel progetto a base di gara e presenta migliorie sostanziali dal punto di vista della funzionalità, della sicurezza e del comfort, senza trascurare il carattere architettonico e l’inserimento paesaggistico e ambientale degli interventi proposti.

Giancarlo Scognamiglio, Silvana Scarati —  "RIASSETTO DEI COLLEGAMENTI STRADALI E FERROVIARI INTERNI". PORTO DI NAPOLI.

Il disegno architettonico delle rotatorie è studiato in modo da evidenziare la presenza di un’intersezione, con il fine di ottenere un elevato livello di sicurezza e ridurre le velocità operative dei veicoli. La realizzazione di una “collinetta” sull’isola centrale consente una maggiore percezione del percorso rotatorio, interrompendo la linearità visiva delle strade rettilinee e garantendo al tempo stesso velocità di ingresso meno elevate a causa della non completa visibilità su tutta l’area d’intersezione. Il risultato finale di tale proposta per le rotatorie è dunque quello di conferire al nodo stradale una maggiore funzionalità nella guida, una maggiore percezione della sicurezza e un maggior comfort. Al fine di garantire un buon livello di percezione, leggibilità, e visibilità delle rotatorie si è proceduto, inoltre, ad un’attenta scelta della tipologia di impianto di illuminazione, del numero di sorgenti luminose da impiegare e della loro disposizione. La sistemazione di tale impianto, oltre a rendere evidente la discontinuità del percorso lineare, si inserisce nel contesto della rotatoria, integrandosi nell’ambiente circostante come arredo urbano. Infine, gli apparecchi illuminanti a LED che si propongono realizzano un’illuminazione in grado di consentire un elevato controllo e una riduzione dei consumi energetici. Abbiamo considerato, per i punti critici nel tratto dell’innesto, linee di luce costituite da LED ad incasso solari 100% autonomi così come anche la segnaletica stradale è a LED 100% autonoma

Giancarlo Scognamiglio, Silvana Scarati —  "RIASSETTO DEI COLLEGAMENTI STRADALI E FERROVIARI INTERNI". PORTO DI NAPOLI.

Parco per la Balneazione “Torre Pali” - Salvatore Mininanni architetto e urbanista

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Con la denominazione scelta – parco per la balneazione – si attribuisce alla proposta progettuale una connotazione forte e specifica, i cui contenuti implicano principalmente: 1. l’uso pubblico dell’intera area attrezzata; 2. il libero accesso e il libero uso della fascia costiera e delle aree di balneazione; 3. la rigenerazione ambientale anche mediante la diffusione della naturalità; 4. la riqualificazione e la valorizzazione dell’area e del contesto più in generale; 5. l’organizzazione di un confortevole sistema di servizi e attrezzature per la balneazione e più in generale per il tempo libero e lo svago, capaci di generare soprattutto benessere nei visitatori (benessere fisico ed emozionale), costituito da strutture reversibili, anche se con carattere permanente, a basso impatto ambientale, realizzate con materiali prevalentemente naturali e tecniche non invasive.

Salvatore  Mininanni architetto e urbanista — Parco per la Balneazione “Torre Pali”

L’idea di progetto implica, più in generale, la realizzazione di un ambiente inedito, originale, con ampia disponibilità di aree naturali verdi lambite dal canale e ampie zone sabbiose prospicienti il mare, dietro cui trovano posto i “grandi ombrelloni”: ampi ripari ombreggiati costruiti a forma di grande guscio che favoriscono la sosta e il relax.

Salvatore  Mininanni architetto e urbanista — Parco per la Balneazione “Torre Pali”

Le opere sinteticamente descritte saranno ubicate in parte lungo la fascia retrodunale e in parte a monte del canale, immerse nel verde del giardino mediterraneo, contornate dagli orti, disposte in modo da non compromettere la rigenerazione della macchia mediterranea e delle dune.

Salvatore  Mininanni architetto e urbanista — Parco per la Balneazione “Torre Pali”

Salvatore  Mininanni architetto e urbanista — Parco per la Balneazione “Torre Pali”

Salvatore  Mininanni architetto e urbanista — Parco per la Balneazione “Torre Pali”

Salvatore  Mininanni architetto e urbanista — Parco per la Balneazione “Torre Pali”

Salvatore  Mininanni architetto e urbanista — Parco per la Balneazione “Torre Pali”

Salvatore  Mininanni architetto e urbanista — Parco per la Balneazione “Torre Pali”

Skyscape - RZAPS

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Skyscape is the design proposal by RZAPS for Courtland Street/Ralph McGill Boulevard Bridge in Downtown, Atlanta. The city of Atlanta has long been considered a horizontal landscape of autonomous neighborhoods distributed over a large metropolitan area. The central core of the city is experienced by many via Interstate 75/85 (Atlanta Connector). With the ongoing transformation that has brought in an influx of new residents and businesses, increasingly the freeways are not just for circulating within the greater metropolitan area but also to access the streets and neighborhoods of Downtown Atlanta. The bridge enhancement program can effectively communicate to a very broad audience the arrival of Downtown as a diverse and vital urban distinct. With the 20th Anniversary of the American Institute of Architects’ Legacy Project, an improvement of the bridge will continue the tradition of providing an architectural addition of lasting value affirming the city’s aspirations to improve its core for the 21st century and make it a better place to live and work. The idea of Skyscape sprang from an awareness that of primary importance was the need to redefine the existing relation of the large irregular geometries of the bridge to its surrounding context. Skyscape “smoothes out” the uneven edges creating a three-dimensional “facade” on the bridge for both those on the bridge and those below on the freeway.

RZAPS — Skyscape

View from the highway

Skyscape is a complex geometry designed using a computer-assisted parametric process. The development of geometrically complex structures is iterative, from analysis to modeling, computation and modifications, seamless between design and construction. Technical feasibility and costs are the most important influencing constraints that can be studied via the parametric process. The derivation of forms is the result of surface triangulation (based on a 3D Delaunay algorithm) that optimizes the quantity of material used and minimizes structure. The same geometrical model is brought into another computational process in order to define costs and prepare for the fabrication. All supporting structure and surfaces, including cladding and joints, are derived this way.

RZAPS — Skyscape

Assembly

Skyscape is a “kit of parts” comprised of metallic triangular panels that are held by a frame. Inspired by the safety fencing used on overpass bridges, the material is common and relatively low-cost; consisting of three self-framing structures comprised of a steel-tube supporting frame with roll-formed panels and steel attachments. Using the triangle, the most stable form in nature, allows the elements to be oriented along three directions creating a structure reminiscent of a cloud.

RZAPS — Skyscape

View from the overpass

The structure is derived from 3D-Delaunay triangulation, a mathematics and computational geometry, where the smallest angles are maximized to provide a frame of great stability and highly stress resistant joints. The surface perforations respond to three circumstances: providing rain/sun protection while underneath, viewing the freeway below and the city beyond, and for the motorist looking up from below.

RZAPS — Skyscape

View from the overpass

At street level, the project area includes three zones of Folk Art Park: Homage to St. EON’S Pasaquan, Rolling Hills of Georgia, and Windmills. The park originally was intended to enliven these highly visible, unused public spaces by displaying some of the state’s folkloric art and currently is in need of improvements. Folk art expresses cultural identity by conveying shared community values and aesthetics.

RZAPS — Skyscape

Site Plan

The art form encompasses a range of utilitarian and decorative media often using whatever materials the artist is able to acquire. The artwork, experienced in the context of a cloud, will be doubly felt as a culmination of imagination. A writer recently described American folk art as providing all the “benefits of a grandmother: it weaves beautiful tapestries, tells elaborate legends which creep into your dreams and are equally precious to your heart from childhood to adulthood.” The Cloud provides the context within which generations can build memories of their city and dreams for its future. The Cloud may also become a metaphor of infinite associations: everything from the literary history of the South, with its unique use of language to convey landscape, to cloud computing – an association to Atlanta’s fast-growing tech business sector.

RZAPS — Skyscape

Shape morphogenesis

The Cloud can be a delightful and unexpected gift to the visitor to Folk Art Park as well as to the busy motorist who momentarily will find beauty and perspective by just looking up.

STADIO SAN PAOLO | Napoli - Giancarlo Scognamiglio, Silvana Scarati

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L’ipotesi di elaborazione di un progetto complessivo di ristrutturazione dello stadio, nasce dall’improrogabile esigenza di ammodernare l’impianto sportivo per le seguenti ragioni: - necessità di adeguamento funzionale e normativo agli standard europei - far fronte alle attuali condizioni fatiscenti delle finiture e degli impianti dello stadio - necessità di riqualificazione delle aree urbane circostanti.

Giancarlo Scognamiglio, Silvana Scarati — STADIO SAN PAOLO | Napoli

In sintesi, l’ipotesi di progetto, che prevede la conservazione degli elementi essenziali della struttura originale, sarà articolata in tre macro-aree di intervento: I – interventi nell’ area interna dell’arena, consistenti in: 1. nuova gradonata in continuità con l’anello superiore, prevedendo, la realizzazione di una nuova pista di atletica destinata agli atleti delle società sportive e non alle competizioni, con un sensibile miglioramento della visibilità; 2. sostituzione dell’attuale copertura in policarbonato e della struttura in acciaio , con un nuovo anello piano (membrana in tetrafluoroetilene, tipo Tefzel–Etfe utilizzata all’Allianz Arena), parzialmente intradossato, prolungato verso la parte centrale in maniera da coprire tutti i posti a sedere; 3. eliminazione dell’anello superiore in acciaio e realizzazione di un nuovo anello “sky box” che possano comodamente ospitare circa quindici persone ognuno; servite da ascensori accessibili direttamente dai parcheggi sotterranei. 4. ampliamento ed adeguamento spogliatoi, palestre e servizi nell’area interrata a ridosso del campo da gioco. II – interventi nell’ area sottostante le gradonate, con la realizzazione di nuove volumetrie che potranno contenere: 5. complesso multifunzionale con attività commerciali, ricettive, di svago, per il tempo libero, culturali e di servizio; 6. centro sportivo con palestre, piscina, centro benessere; 7. aree di ristorazione e servizi per il pubblico degli incontri di calcio, indipendenti e direttamente accessibili dall’arena; 8. museo della squadra, shop ufficiale e uffici della Società. III– interventi nell’ area esterna allo stadio, che prevedono la realizzazione di: 9. Sistema di parcheggi interrati su due livelli; 10. Razionalizzazione degli accessi e dei percorsi carrabili e pedonali; 10. Riqualificazione delle aree circostanti con la realizzazione di un Parco Urbano attrezzato, ad uso pubblico, con percorsi per jogging, piste ciclabili e aree tematiche dedicate a giochi bambini, skate park, pista di pattinaggio, integrato con la Mostra d’Oltremare.

Giancarlo Scognamiglio, Silvana Scarati — STADIO SAN PAOLO | Napoli

L’intervento nel suo complesso, costituisce un importante opera di riqualificazione urbana e paesaggistica, che avrà il merito di recuperare uno spazio esistente, oggi sottoutilizzato e destinato inevitabilmente al degrado, con costi di manutenzione altissimi ed enormi difficoltà di gestione. Al contempo si eviterà il consumo di altri suoli liberi per la costruzione di un eventuale nuovo stadio.

Giancarlo Scognamiglio, Silvana Scarati — STADIO SAN PAOLO | Napoli

La sistemazione esterna, inoltre, restituirà alla città una immensa area pubblica, che costituirà un grande polmone verde ed un’area di parcheggi e servizi che si integra con il contesto urbano esistente e con gli interventi in atto (Piazzale Tecchio, Mostra d’Oltremare, ecc.) Particolare attenzione sarà posta ai temi del rispetto ambientale, della eco- compatibilità e dell’utilizzo di energie rinnovabili; attraverso un metodo di progettazione e realizzazione innovativo, certificabile secondo il protocollo LEED. In particolare: -In copertura saranno collocati pannelli fotovoltaici in grado di rendere energeticamente autosufficiente l’intero complesso - Un sistema di raccolta e recupero delle acque superficiali che saranno riutilizzate per irrigazione, lavaggio, servizi igienici, ecc. - Idonei sistemi di coibentazione, di ventilazione passiva per il raffrescamento dei volumi interni, al fine di ridurre al minimo l’utilizzo di impianti di aria condizionata. - Sarà privilegiato l’utilizzo di lampade a risparmio energetico LED.

Giancarlo Scognamiglio, Silvana Scarati — STADIO SAN PAOLO | Napoli

Giancarlo Scognamiglio, Silvana Scarati — STADIO SAN PAOLO | Napoli

Giancarlo Scognamiglio, Silvana Scarati — STADIO SAN PAOLO | Napoli


The Jesolo apartment - Andrea Viviani

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At the 9th floor of a luxury tower of 20 we have customized this 100 sqm. flat.

Andrea Viviani — The Jesolo apartment

In the main bedroom we have created a freestanding glass table with a jewelry secret cabinet.

Andrea Viviani — The Jesolo apartment

Along the corridor the half recessed bookshelf in white painted iron and old hardwood.

Andrea Viviani — The Jesolo apartment

In the living room the steel kitchen and a transforming cabinet, wall paper covered, built around few pipelines and a structural pillar.

Andrea Viviani — The Jesolo apartment

In the balcony a custom sofa with the frame in cedar wood and the outdoor secret lift table.

Andrea Viviani — The Jesolo apartment

Andrea Viviani — The Jesolo apartment

Andrea Viviani — The Jesolo apartment

Casa GR - Studio Tecnico Rimondi, Marco Rimondi

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Il complesso progetto di restauro conservativo interessa un antico convento edificato nel millecinquecento, a breve distanza dall’antica cinta muraria di Bologna. L’edificio ha subito nel corso degli anni numerosi trasformazioni e modifiche, fino al secolo scorso, periodo durante il quale era stato destinato all’uso agricolo. L’obbiettivo del progetto di restauro è stato quello di riportare alla luce la sostanza originaria dell’ex convento, nascosta sotto diversi strati di materiale, convertendo l’edificio ad una nuova funzione residenziale.

Studio Tecnico Rimondi, Marco Rimondi — Casa GR

Soggiorno

Le quattro unità abitative ottenute hanno riportato alla luce e mantenuto le antiche strutture portanti verticali, in laterizio misto a pietra: dove possibile sono state lasciate a vista le porzioni di parete originali, insieme alle numerose volte (a botte ed a crociera) in laterizio presenti in vari ambienti.

Studio Tecnico Rimondi, Marco Rimondi — Casa GR

Soppalco

Anche i collegamenti verticali originali, in cotto e in laterizio, sono stati mantenuti e valorizzati. Proprio l’elemento architettonico della scala è uno dei protagonisti principali di questo progetto: sono stati mantenuti i livelli originali dei diversi ambienti e di conseguenza ogni ambiente si trova ad una quota diversa dal precedente. In questo modo il passaggio da un vano ad un altro viene sempre sottolineato da una rampa di scale o da alcuni gradini.

Studio Tecnico Rimondi, Marco Rimondi — Casa GR

Particolare della parete restaurata

Le scale stesse sono state valorizzate in maniera differente all’interno della stessa unità: come detto, dove possibile sono stati mantenuti il cotto e il laterizio originali, mentre altre rampe sono state rivestite in resina, mentre le nuove rampe (necessarie per accedere ai soppalchi) sono state realizzate in acciaio.

Studio Tecnico Rimondi, Marco Rimondi — Casa GR

Scala in acciaio

Studio Tecnico Rimondi, Marco Rimondi — Casa GR

Bagno giorno

Studio Tecnico Rimondi, Marco Rimondi — Casa GR

Bagno notte

Studio Tecnico Rimondi, Marco Rimondi — Casa GR

Scala in acciaio

Studio Tecnico Rimondi, Marco Rimondi — Casa GR

Scala in cotto e laterizio

Studio Tecnico Rimondi, Marco Rimondi — Casa GR

Scala in resina

Studio Tecnico Rimondi, Marco Rimondi — Casa GR

Pianta piano terra

Studio Tecnico Rimondi, Marco Rimondi — Casa GR

Pianta piano primo

Studio Tecnico Rimondi, Marco Rimondi — Casa GR

Pianta piano secondo

Riqualificazione urbanistica della cava "Batano" - CECCHINI CHIANTELLI & PARTNERS

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Il progetto prevede la riqualificazione urbanistica dell’area della Cava “Batano” a Balbano, a seguito del ripristino ambientale.

CECCHINI CHIANTELLI & PARTNERS — Riqualificazione urbanistica della cava "Batano"

Concept

La proposta progettuale intende ricomporre la lacerazione del paesaggio mediante una soluzione architettonica che coniughi gli elementi morfologici esistenti e riattivi l’energia originaria del luogo in rapporto con lo spazio progettato, confermando l’aura del sito e rafforzando le sinergie potenziali dei tracciati naturali esistenti.

CECCHINI CHIANTELLI & PARTNERS — Riqualificazione urbanistica della cava "Batano"

Cava di "Batano". Stato dei luoghi. Balbano, Lucca

L’opportunità di ricomporre il territorio ci ha indotto a concepire un progetto volumetrico integrato nel profilo della collina, immaginando di ricostituire idealmente il pendio con una composizione ipogea per amalgamarlo col territorio circostante.

CECCHINI CHIANTELLI & PARTNERS — Riqualificazione urbanistica della cava "Batano"

I caratteri del luogo

L’intervento si pone l’obiettivo di attuare un progetto pilota che realizzi un’organica gestione delle risorse naturali, con l’adozione di tecnologie bioclimatiche e prevede al suo interno l’integrazione fra abitazione e spazi di lavoro, che noi immaginiamo attinenti allo studio e alla sperimentazione delle discipline per la gestione armonica delle risorse naturali, con spazi di aggregazione per il tempo libero e servizi Nella progettazione sono stati utilizzati criteri che rispettano i principi della bioedilizia, con particolare attenzione all’inserimento organico nell’ambiente e agli effetti che le costruzioni possono avere nei confronti di chi le abita, con l’utilizzo di materiali e tecniche costruttive innovative e sostenibili e con l’individuazione di aree di pertinenza private all’interno di un intervento omogeneo. La realizzazione di uno specchio d’acqua fornisce un valore aggiunto ambientale al progetto e offre la possibilità di stabilizzare il microclima locale, ma soprattutto costituisce un accumulo idrico e un volano termico, utilizzato per integrare la gestione complessiva delle esigenze energetiche e idriche necessarie.

CECCHINI CHIANTELLI & PARTNERS — Riqualificazione urbanistica della cava "Batano"

Planivolumetrico

Si prevede di destinare il complesso ad un’utenza medio-elevata, di alto livello di scolarizzazione, che desidera vivere a contatto con la natura in un ambiente incontaminato, ma al tempo stesso apprezza la possibilità di aree di relazione e aggregazione, sia per ragioni sociali che per motivi di sicurezza. In tal modo si è voluto individuare una proposta immobiliare rivolta a una nicchia di mercato in crescita (vedi i recenti interventi attuati nel Nord Italia e in Europa), che attualmente non trova risposte sul territorio.

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Studio dell'edificato

Il progetto prevede spazi per uffici e laboratori di ricerca e studio attigui alla residenza e la gestione condominiale del verde e dei servizi comuni. All’ingresso del Complesso le automobili sono indirizzate attraverso i percorsi seminterrati nelle aree di parcheggio in prossimità delle residenze e degli ambienti di lavoro. All’esterno un circuito di percorsi pedonali consentono di collegarsi con i sentieri esistenti verso il mare e i Monti Pisani. Un centro servizi collocato sull’acqua, baricentrico al complesso e dotato di parcheggio seminterrato, accoglie un bar ristorante, un’area fitness con palestra e piscina e spazi polivalenti di aggregazione. Le abitazioni sono organizzate in rapporto alla loro posizione rispetto alla conformazione morfologica del territorio e si possono classificare sostanzialmente in due diverse tipologie: casa a gradoni e casa a patio. In entrambi i casi sono corredate di pertinenze esterne a verde privato che si rapporta col verde condominiale e sono collegate organicamente alle aree parcheggio sottostanti.

CECCHINI CHIANTELLI & PARTNERS — Riqualificazione urbanistica della cava "Batano"

Studio dei percorsi

Il progetto adotta i principi dell’architettura ecologica che persegue la riduzione dell’impatto ambientale e dei consumi energetici con il ricorso a fonti di energia rinnovabile, con l’adozione di tecniche naturali di gestione dei fabbricati e con la scelta dei materiali non inquinanti o riciclabili. Per conseguire tali obiettivi si prevede l’esteso ricorso a innovazioni tecnologiche e impiantistiche, sostenute dalla sperimentazione costruttiva e verificate dalla ricerca applicata. L’adozione della copertura ecologica, tetto verde, permette la riduzione del costo di realizzazione degli impianti e della complessiva gestione energetica del complesso, riducendo il consumo globale estivo e invernale di energia attraverso l’isolamento termico e l’incremento della massa superficiale con lo strato di terra posato sui tetti. I prospetti sud degli edifici saranno realizzate col sistema Blue Building, che comprende soluzioni innovative frutto della recente ricerca tecnologica, basato sulla facciata interattiva e sul soffitto a pannelli radianti. La facciata interattiva è composta da due vetrate assolutamente trasparenti che consentono la massima illuminazione naturale degli spazi interni; una tenda scende automaticamente nell’intercapedine tra le due vetrate quando è necessario schermare i raggi solari diretti; l’intercapedine è continuamente ventilata dal passaggio dell’aria estratta dall’ambiente che assorbe il calore solare accumulato dalle tende.

CECCHINI CHIANTELLI & PARTNERS — Riqualificazione urbanistica della cava "Batano"

Concept distributive

I punti qualificanti del progetto sono: · qualità dell’intervento in un settore che subisce una degradazione progressiva del nuovo edificato; · inserimento organico nell’ambiente; · eliminazione delle auto dal paesaggio con l’adozione di parcheggi e percorsi meccanizzati interrati; · collegamenti pedonali interni e con i sentieri esistenti nel territorio circostante; · integrazione delle residenza con spazi di lavoro e di svago; · centro servizi con bar ristorante palestra fitness e piscina · efficienza energetica adozione di criteri bioclimatici; · gestione organica delle risorse; · gestione unitaria del verde, con valenze agricole, orti e pertinenze private; · applicazione di nuove tipologie di sviluppo edilizio e stili di vita, al fine di attrarre la richiesta di una nicchia di mercato in crescita, che non trova risposta sul territorio.

CECCHINI CHIANTELLI & PARTNERS — Riqualificazione urbanistica della cava "Batano"

Vista prospettica

CECCHINI CHIANTELLI & PARTNERS — Riqualificazione urbanistica della cava "Batano"

Realizzazione specchio d'acqua

CECCHINI CHIANTELLI & PARTNERS — Riqualificazione urbanistica della cava "Batano"

Tavola di concorso_I

CECCHINI CHIANTELLI & PARTNERS — Riqualificazione urbanistica della cava "Batano"

Tavola di concorso_II

Busengo Maternity - ASA studio, studio tamassociati

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The idea for the proposal is to tailor the standard MoH/Global fund scheme to the physical constraints of the available site in Busengo, and include minor improvements/modifications to both the layout, size, and distribution of the required rooms.

ASA studio, studio tamassociati — Busengo Maternity

Busengo Maternity - Exteriors

Specifically, in an effort to maximize available resources, the overall building footprint is kept to a maximim of 297 sqm. What we feel is very important is to connect, both physically and visually, the new maternity block with the existing buildings.

ASA studio, studio tamassociati — Busengo Maternity

Busengo Maternity - Bird View

The close proximity with the wing of the old health centre, where the maternity is currently located, allows to create an outdoor covered porch space, which opens up to the stunning views of the landscape. The relationship with the exisiting block vis-a-vis is established through a exterior paving.

ASA studio, studio tamassociati — Busengo Maternity

Busengo Maternity - Exteriors

In terms of architectural solution which can increase the staff and patients comfort, we have developed a central light well which allows for natural lighting and cross ventilation, and in general, trying to maximize the relationship with exterior spaces.

ASA studio, studio tamassociati — Busengo Maternity

Busengo Maternity - Floor Plan

ASA studio, studio tamassociati — Busengo Maternity

Busengo Maternity - Exteriors and Facade Detail

ASA studio, studio tamassociati — Busengo Maternity

Busengo Maternity - Section and Diagram

ASA studio, studio tamassociati — Busengo Maternity

Busengo Maternity - Construction Phase

Fidalga 505 - Candida Tabet

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This space in the neighborhood of Vila Madalena, São Paulo, Brazil used to be composed of two residential apartments on top of a wood shop warehouse. Slowly Vila Madalena became the perfect place for photographers, artists and architects to establish their workspace as neighbourhoods became more urban and new uses for old buildings begun appearing over time. As I entered what seemed to be a secret area, with no direct interface with the street, I fell immediately in love. Only a small and ordinary entry door connected the street and the inside space. This door opened up to a long 20 steps stairway leading to a fragmented concrete slab with two apartments above the wood shop where the owners/brothers lived. To transform this space into our new office, Candida Tabet Arquitetura, we removed all of the interior walls and dropped ceiling tiles; we closed a few windows and substituted other ones with frameless glass sheets. After completely opening up the space, the only elements allowed to interrupt its continuity were the restrooms with their slightly diminished height in order to allow a complete view of the newly exposed roof structure, composed by lovely wood scissor trusses under classic ceramic roof tiles, pointing to a new vocation of pure and simplistic finishes and solutions. The wood board slab above the restrooms became a small mezzanine connected to the space below by a stair made from stacked solid wood beams. The larger area and what I call the creative laboratory were separated by a cozy double sided fireplace. Our new door was beautifully composed of solid rustic Garapeira wood slabs and opened up to the stairwell that leads you to our unexpected space. The door knob is made with a large playful sphere that reminds us of a clown’s nose communicating the space´s new vocation. Fixed onto the roof rafters, are bare lamps distributed around the ambiances. Nothing is tinted. Elements are light or dark, white or black. Only the ceramic tiles carry a color that is inherited from the base material they are made from.

Candida Tabet — Fidalga 505

Candida Tabet — Fidalga 505

Candida Tabet — Fidalga 505

Candida Tabet — Fidalga 505

Candida Tabet — Fidalga 505

Candida Tabet — Fidalga 505

Candida Tabet — Fidalga 505

Candida Tabet — Fidalga 505

Candida Tabet — Fidalga 505

Candida Tabet — Fidalga 505

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Candida Tabet — Fidalga 505

Candida Tabet — Fidalga 505

Candida Tabet — Fidalga 505

Floor plan and sections

Nuova sede della Regione Molise - Diego Toluzzo, Vincenzo Spreafico, Giulia Torregrossa, Ing. Armando Russo, Carlo Magni, Massimo D'Onofrio

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La morfologia dell’area ha determinato la soluzione della proposta progettuale alle richieste di un bando di concorso che ha avuto un travagliato percorso nato quattro anni fa. Considerando il lotto, una edificazione con forme compatte è stata ritenuta ottimale rispetto al contesto e adeguata da un punto di vista bioclimatico per massimizzare il potenziale dell’area. L’idea di collegare la P.zza Savoia con le sedi viarie a valle hanno creato uno sdoppio dell’edificio che individua, anche funzionalmente, le sue parti:  un corpo quasi totalmente “amministrativo” un corpo per la direzione e i politici dimensionati sia come altezze sia come ingombri in funzione delle esigenze. Il collegamento avviene passando sotto la parte a ponte tra i due blocchi e consente divise accessibilità agli stessi. Il nuovo edificio emerge come un nuovo landmark, un segno capace di ridefinire il paesaggio circostante che diverrà fondo sul quale si proietterà la silhouette del nuovo edificio oggetto del concorso. Alla base del volume il parco occupa la restante del lotto e si inserisce all’interno del contesto urbano legandolo anche agli spazi collettivi dell’edificio. Su quest’ultima considerazione – la visione della città storica mediata dalla nuova edificazione –è fondata la soluzione proposta e l’edificio riprende l’idea della GIRAFFA di Gino Marotta che viene riproposta in un pannello nel doppio volume dell’atrio d’ingresso. La scelta della tipologia a torre, per la parte “amministrativa” corrisponde alla volontà di creare un segno verticale che segnali il baricentro dell’area urbana. Area urbana che, con la soluzione progettuale proposta, si estende sino alle pendici della città e con il nuovo parco ne ridisegna il limite e lo configura verso la “campagna”. Il progetto risponde a diverse sollecitazioni urbane e paesaggistiche, integrandosi alla città esistente e divenendo catalizzatore di quella che sarà la funzione dell’edificio sia nel contesto cittadino sia come rappresentatività dell’Ente Regione. L’intento è quello di realizzare un’icona fondativa e uno spazio a misura d’uomo, fruibile liberamente. Abbiamo configurato un progetto dall’elevato valore simbolico e generoso verso la città in termini di offerta funzionale e sociale attraverso un modello caratterizzato da una progressiva densificazione di funzioni che genera un continuum tra la dimensioni “pubbliche” della città, dell’edificio, del parco e delle ulteriori strutture previste. Seguendo l’altimetria dell’area dalla piazza si scende all’interno di un podium ipogeo che dialoga per forma e dimensione con gli isolati urbani limitrofi e contiene tutti quegli spazi a parcheggio, sia per gli addetti sia per quanto di extraistituzionale è necessario, gestendo l’accesso all’edificio. Le due parti dell’edificio si mantengono ad un’altezza equilibrata in modo che la parte più bassa si contrapponga agli edifici residenziali esistenti senza problemi e la parte che ospita la sala plenaria e le sale conferenze diventa visibile, anche nel periodo notturno grazie all’illuminazione che ne segna l’attività, dalle sedi viabili ed è posta nella zona a ponte in modo che anche pedonalmente sia percepibile quasi a riproporre la trasparenza che ne devono avere i provvedimenti e l’attività stessa effettuata nella sala consiliare. Il roof-top diviene un giardino panoramico e spazio flessibile per eventi pubblici. Sono stati configurati spazi lavorativi “orizzontali e flessibili” adatti ad ospitare nuove organizzazioni dinamiche con una serie di moduli/ufficio realizzati con pareti movibili attrezzate in modo da poter dare diverse dimensionalità e funzionalità e poter avere,su ogni piano sia uffici singoli, doppi, open space, salette riunioni e uffici (con maggior superficie) per dirigenti e responsabili oltre a blocchi archivio, zona copie/piccolo ristoro in alcuni casi fruenti di logge coperte e dek.

Diego Toluzzo, Vincenzo Spreafico, Giulia Torregrossa, Ing. Armando Russo, Carlo Magni, Massimo D'Onofrio — Nuova sede della Regione Molise

vista notturna

Il progetto prevede una facciata che combina l’uso di una parete ventilata in lastre di corian e frangisole creando trasparenza sul lato completamente aperto verso il parco mentre il retro, sulla città, avrà limitate aperture diversificate in modo da riprenderne la stratificazione modificativa degli edifici stessi attorno, in un corretto rapporto tra tradizione e contemporaneità. La trasparenza materica è trasparenza nei confronti della città, chiarezza di intenti, responsabilità verso le risorse del territorio. Il progetto si fa interprete del tema della “porosità urbana” configurando un luogo in equilibro tra la socialità della piazza, gli spazi per le attività lavorative nell’edificio pubblico e il tempo libero. La visione che il progetto propone è quella di un’architettura delle responsabilità, portatrice di valori come il benessere interno, la sostenibilità ambientale e l’utilizzo dell’energia rinnovabile. La Nuova Sede della Sala Consiglio e Giunta Regionale del Molise si pone con una doppia valenza: da un lato come progetto in grado di incidere sul riassetto urbanistico e socioeconomico di Campobasso, dall’altro come nuova centralità in grado di riverberare la propria presenza ben oltre i propri confini. L’edificio compatto nella sua forma, oltre al blocco “alto” (amministrativo), è costituito da una parte “bassa” con una facciata esterna che riprende quella della parte “alta” sul lato nord ed, all’interno, ha un patio gradonato che illumina dall’alto gli spazi più interni e li collega visivamente, quasi in un pozzo vetrato, frammezzandosi con terrazze a verde a spazi di relax privilegiati. Razionalizzare la costruzione e allo stesso tempo garantire la massima flessibilità degli spazi di lavoro è divenuto quindi possibile utilizzando un sistema che consenta ampie luci da assemblare per una struttura multi modulare che può essere utilizzata secondo le esigenze di progetto. I punti di snodo corrispondono ai blocchi scale e ascensori verticali. Lungo la facciata nord, grandi finestre per l’assunzione di energia in inverno sono messe in atto con una sporgenza che fornisce ombra in estate ed è costituita dai ballatoi esterni per la manutenzione della facciata su cui sono agganciati i brise soleil. A est e ovest, l’edificio “alto”è completamente chiuso mentre il blocco “basso”è completamente vetrato verso tutti i suoi lati esterni con lo stesso sistema della facciata nord del blocco “alto”. Uno zoccolo murario cucirà le parti fuori terra con i blocchi in elevazione; in parte sarà rivestito con verde verticale in modo da raccordare la costruzione con il parco e con le aree verdi esterne; piccole fresate nella parte di cemento, colorata all’impasto con colore grigio scuro, conterranno le aperture dei locali interni. Le entrate principali dell’edificio, nella galleria sotto la parte a ponte, saranno grandi zone vetrate incassate nello zoccolo che verrà staccato, rispetto ai blocchi superiori, da scarto di facciata per la ventilazione della stessa. La copertura dello zoccolo sarà a verde che, verso il parco, diverrà giardino pensile con vasca d’acqua, servita da una lama cadente dalla quinta muraria su cui vi è l’insegna della Sede Regionale e che sarà il totem esterno indicativo, sul parco, della funzione dell’edificio. Dalla vasca a pelo d’acqua, dividente la sottostante parte di parco, scenderà piccola cascata sino all’ulteriore vasca posta nella parte centrale pavimentata del parco, zona questa che, grazie alla gradonata che la circonda, potrà diventare anche zona per manifestazioni ed eventi. La continuità tra interno ed esterno, tra edificio e parco, tra edificio e cittàè l’elemento fondante così come lo è stata l’idea che il “naturale” entrasse nell’edificio e che è stata un’altra delle scelte progettuali fondamentali. Agli ingressi del percorso, che collega P.zza Savoia con via Duca di Genova, vi saranno due panche/insegna in acciaio riportanti la scritta Regione Molise e segneranno il limite della pertinenza dello spazio per gli uffici regionali.

Diego Toluzzo, Vincenzo Spreafico, Giulia Torregrossa, Ing. Armando Russo, Carlo Magni, Massimo D'Onofrio — Nuova sede della Regione Molise

planimetria

Comfort e flessibilità L’attenzione al comfort termico, acustico e visivo sono stati combinati insieme con tutti i concetti più avanzati per ottenere una sorta di benessere sociale per i propri dipendenti. Notevole attenzione è stata data ad alcuni servizi e spazi comuni per promuovere la socializzazione. Quanto al progetto dello spazio di lavoro, è necessario programmare la possibilità che le caratteristiche e le dimensioni degli spazi potrebbero cambiare con il tempo. Massima flessibilitàè stata studiata per quanto riguarda la struttura della maglia e la modularità in modo che ci possa essere una ragionevole distribuzione di impianti che consentano una futura variabilità alle disposizioni degli uffici, senza ulteriori costi di attuazione.

Diego Toluzzo, Vincenzo Spreafico, Giulia Torregrossa, Ing. Armando Russo, Carlo Magni, Massimo D'Onofrio — Nuova sede della Regione Molise

piante dei piani

Aspetti tecnici La struttura dell’edificio è in parte in c.a. ed in parte metallica e composta da un nocciolo che comprende i vani scala, mentre perimetralmente i carichi vengono ripresi da colonne in acciaio integrate nel pacchetto di rivestimento della facciata. Le solette in calcestruzzo armato hanno uno spessore di 25 cm mentre la struttura degli interrati è completamente in c.a. (muri e pilastri) con solai tipo predalles. Le caratteristiche di prestazione energetica dell’edificio, ottenute attraverso una forma ottimizzata per migliorare le funzionalità del sito, un rapporto superficie / volume e una accurata scelta dei materiali da costruzione, e dei pacchetti, con un conseguente progettazione integrata, hanno portato ad un risultato di co-impianto tecnologico ordinato e progettato per garantire condizioni di comfort interno e raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico e, in particolare, la sostenibilità ambientale adottando il requisito di emissioni di CO2 pari a 0. L’analisi del sito, ha propeso per un impianto basato sulla scelta di utilizzare l’energia geotermica in combinazione con sistemi a pompa di calore reversibili, e il calore solare. Il sistema impiantistico dell’edificio è distribuito attraverso l’uso di solai, strutture opache attive aventi caratteristiche termiche tampone di ritardo termico ottimizzato per ottenere il massimo comfort ambientale e ventilazione naturale garantito dall’analisi tecnica dei gradienti di temperatura e gestito e controllato dal sistema domotico distribuito. Intervallo di tempo e massa termica è utilizzata nei piani per contenere i picchi di domanda di energia termica attiva. Così limitando il potenziale di impianti di condizionamento che sono caratterizzate da un funzionamento costante durante l’arco giornaliero stagionale, assicurando alti rendimenti produttivi. Il sistema di involucro prevede elementi frangisole in lamiera e un tamponamento di interpiano a elevato isolamento termoacustico. Le pareti perimetrali, non strutturali, sono rivestite in corian con una parete ventilata isolata. L’appoggio perimetrale e assicurato da elementi speciali termo-isolanti. Lo sviluppo di concetti innovativi nel rispetto delle esigenze di sostenibilità, comfort e risparmio energetico sono state le idee fondanti. In sintesi, l’edifico è governato da un sistema di automazione che controlla e supervisiona gli impianti di riscaldamento, condizionamento, ventilazione, oltre a tutti i sottosistemi presenti. Le centrali di riscaldamento/raffreddamento e di ventilazione sono situate nei locali tecnici integrati sia sul piano di copertura che nell’interrato. La distribuzione del caldo e del freddo negli ambienti di lavoro avviene tramite pannelli radianti a bassa temperatura, installati a soffitto, coadiuvati da un sistema di trattamento aria. I pannelli integrano i corpi illuminanti (con regolatore automatico dell’intensità luminosa in funzione dell’apporto di luce esterna), i materassini fonoassorbenti, i rilevatori di presenza e l’impianto sprinkler.

Diego Toluzzo, Vincenzo Spreafico, Giulia Torregrossa, Ing. Armando Russo, Carlo Magni, Massimo D'Onofrio — Nuova sede della Regione Molise

prospetti e sezioni

Il parco urbano Il disegno delle aree attorno all’edificio e del parco urbano è molto semplice e mantiene quasi tutte le preesistenze; unica innovazione è lo spostamento della sede viaria che unisce via Gazzani alla nuova rotonda sopra la linea ferroviaria, ciò consente di rendere più agevole il traffico e nel contempo di ampliare la zona a verde a fianco della ferrovia ottenendo così un vero parco ed una zona “giardino”; le due aree sono comunque interconnesse e costituiscono un valore ambientale unico. Attraverso il parco si potrà raggiungere P.zza Savoia direttamente uscendo in una ulteriore area verde, sedime ex Roxy, di fronte alla Villa de Capoa ove, la Piazza stessa, risistemata e pavimentata creerà un unicum/nuovo spazio urbano su cui affaccerà l’edificio della Regione ed il nuovo collegamento passante sotto la costruzione. Nella piazza liberata, con il disegno della pavimentazione, consentirà spazio per 40 posti auto, oltre 400 saranno nel parcheggio interrato, in aggiunta a quelli pertinenti all’edificio (75) mentre altri ne saranno a servizio degli addetti a cui si sommeranno quelli pubblici per un totale di oltre 620 posti auto e circa 50 posti moto.

Diego Toluzzo, Vincenzo Spreafico, Giulia Torregrossa, Ing. Armando Russo, Carlo Magni, Massimo D'Onofrio — Nuova sede della Regione Molise

dettaglio

Diego Toluzzo, Vincenzo Spreafico, Giulia Torregrossa, Ing. Armando Russo, Carlo Magni, Massimo D'Onofrio — Nuova sede della Regione Molise

interni

Diego Toluzzo, Vincenzo Spreafico, Giulia Torregrossa, Ing. Armando Russo, Carlo Magni, Massimo D'Onofrio — Nuova sede della Regione Molise

galleria ingressi

Diego Toluzzo, Vincenzo Spreafico, Giulia Torregrossa, Ing. Armando Russo, Carlo Magni, Massimo D'Onofrio — Nuova sede della Regione Molise

rendering

Diego Toluzzo, Vincenzo Spreafico, Giulia Torregrossa, Ing. Armando Russo, Carlo Magni, Massimo D'Onofrio — Nuova sede della Regione Molise

vista diurna

Mugobwa Refugee Camp Pre-Primary - ASA studio

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The proposal for a new Pre-Primary school in Mugombwa – Gisara district – is part of a series of pilot projects that aim to set a standard for Education Facilities inside Refugee Camps across Rwanda. Economic feasibility and sustainable architectonical solutions are the main features characterising the complex of buildings.

ASA studio — Mugobwa Refugee Camp Pre-Primary

Mugobwa Camp Pre-Primary / Costruction Phase

The overall dimensions of the rooms are the same, but modifications are introduced by placing a clearstory window in the metal roof section in order to increase daylight in the space. Also a covered open space is placed between every second classroom in order to provide for sheltered outdoor teaching place. Furthermore, all spaces are eventually connected by the exterior porch.

ASA studio — Mugobwa Refugee Camp Pre-Primary

Mugobwa Camp Pre-Primary / The buildings & UNHCR refugee camp

The RC load bearing structure ensures safety against hazards, meanwhile elevations are easily constructed by using cement blocks . The interior reed ceiling provides aesthetic quality to the space improving the acoustic and climatic comfort while the roof skylight allows for enough daylight. The compound is thought of as self-enclosed fenced block, with three blocks of four classrooms each, two covered spaces per block, two toilet blocks and a kitchen.

ASA studio — Mugobwa Refugee Camp Pre-Primary

Mugobwa Camp Pre-Primary / General Plan

ASA studio — Mugobwa Refugee Camp Pre-Primary

Mugobwa Camp Pre-Primary / The buildings & UNHCR refugee camp

ASA studio — Mugobwa Refugee Camp Pre-Primary

Mugobwa Camp Pre-Primary / Exteriors

ASA studio — Mugobwa Refugee Camp Pre-Primary

Mugobwa Camp Pre-Primary / Costruction Phase

ASA studio — Mugobwa Refugee Camp Pre-Primary

Mugobwa Camp Pre-Primary / Details

ASA studio — Mugobwa Refugee Camp Pre-Primary

Mugobwa Camp Pre-Primary / Sections and Elevations

ASA studio — Mugobwa Refugee Camp Pre-Primary

Mugobwa Camp Pre-Primary / False Ceiling Detail

ASA studio — Mugobwa Refugee Camp Pre-Primary

Mugobwa Camp Pre-Primary / Exteriors

ASA studio — Mugobwa Refugee Camp Pre-Primary

Mugobwa Camp Pre-Primary / Costruction Phase

ASA studio — Mugobwa Refugee Camp Pre-Primary

Mugobwa Camp Pre-Primary / Exteriors

ASA studio — Mugobwa Refugee Camp Pre-Primary

Mugobwa Camp Pre-Primary / Exteriors

ASA studio — Mugobwa Refugee Camp Pre-Primary

Mugobwa Camp Pre-Primary / Soil Works

ASA studio — Mugobwa Refugee Camp Pre-Primary

Mugobwa Camp Pre-Primary / Panoramic View, exteriors

ASA studio — Mugobwa Refugee Camp Pre-Primary

Mugobwa Camp Pre-Primary / Panoramic view, multipurpose hall


CONCORSO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA E FUNZIONALE DEL COMPARTO DI PIAZZA DELLA REPUBBLICA - Diego Toluzzo, Giorgio Melesi, Giuditta Melesi, Ing. Armando Russo, Daniele Melesi

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PREMESSA Per l’area del “Teatro” si prevedono una serie di interventi/edifici, tutti nuovi, con funzioni plurime, diversificate e necessitanti di autonomia ma che devono risultare legate con il contesto urbano diversamente dalla ex-caserma soggetta a mera ristrutturazione.

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vista notturna

ORGANIZZAZIONE DELL’AREA L’area, quasi nella sua interezza, dovrà diventare pedonale lasciando accesso veicolare solo per carico e scarico e a tal fine fa gioco il dislivello con il mapp. 156 in uso che per essere ricompreso avrà sistemazioni in ribassamento e ciò crea un ulteriore spazio all’aperto come seconda “sala” (una interna ed una esterna) con lo stesso palco e macchina scenica rendendo più funzionale, diversificata ed estesa la stagione teatrale. Una serie di sistemazioni d’arredo attorno organizza spazi pubblici (di riposo, di gioco, etc.) connessi al sistema di accesso, filari di alberi andranno a segnare le linee di percorso che con panche creeranno angoli suggestivi per la nuova percezione dell’intero intervento. La riappropriazione all’intera cittadinanza dell’area, sino a qualche decennio fa, zona mercatoria è il fine. Varese come anche città d’acqua è ripresa da due vasche di cui una a segnare l’ingresso del teatro con fontana a lama d’acqua riportante l’insegna del nuovo teatro (o come lo si vorrà chiamare) retroilluminata, e altra nella piazzetta retrostante.

Diego Toluzzo, Giorgio Melesi, Giuditta Melesi, Ing. Armando Russo, Daniele Melesi — CONCORSO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA E FUNZIONALE DEL COMPARTO DI PIAZZA DELLA REPUBBLICA

planimetria

TEATRO Il nuovo teatro sarà un landmark nel centro cittadino la cui immagine dovrà commisurarsi con l’intorno considerando le caratteristiche volumetriche ed altimetriche dell’edificio ordinate in una scatola geometrica, allineata parallelamente all’andamento degli edifici esistenti sfrangiata da uno zoccolo edificato contenente le parti tecniche, accessorie in un fronte urbano su via Bizzozero. Due forme: una semplificata (scatolare) per il teatro, una orlata per parti accessorie. Due materiali: rivestimento in formelle che riprende lo stemma di Varese (in ceramica translucida opalinata per il teatro e in pietra di Cuasso per la sala polifunzionale) ed in pannelli di GRC con graniglia sempre in pietra di Cuasso, per lo zoccolo del teatro, per le lamelle (brise soleil) e quindi due colori (bianco ed il rosato della pietra) Il blocco del teatro è sollevato da terra ed è vetrato in modo da consentire ai passanti la vista dell’interno e con vetrine per esporre costumi di scena. Dall’interno la caffetteria ha la stessa possibilità quasi come un ulteriore loggione.

Diego Toluzzo, Giorgio Melesi, Giuditta Melesi, Ing. Armando Russo, Daniele Melesi — CONCORSO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA E FUNZIONALE DEL COMPARTO DI PIAZZA DELLA REPUBBLICA

piante teatro

Il soffitto del porticato e del teatro sono una “nuvola” in telo ignifugo ed acustico a riprendere l’idea del cielo. A quota piazza vi è l’ingresso, il foyer e la biglietteria (filtro con l’esterno) si raggiunge la platea e gli spazi per disabili previsti sul corsello centrale mentre la scala principale collegherà i piani soprastanti. Le scale e le relative uscite di sicurezza sono laterali e danno direttamente all’esterno. I 1.500 posti nella platea, nella galleria ed in due gruppi di palchetti laterali così come la “macchina” teatro hanno organizzazione semplice. Carico e scarico, caffetteria che potrà funzionare non solo per il teatro, accedono dalla via Bizzozero così come gli uffici, la direzione e la compagnia di scena, assieme a camerini, locali degli addetti. Attenzione è stata posta al rispetto delle norme vigenti a partire dalla compartimentazione tra spazio per il pubblico e quello per il palcoscenico, dimensionamenti sedute, inclinazioni per la visibilità, soluzioni per l’acustica in funzione dei vari tipi di spettacolo (unità assorbenti, riverberazioni, assorbimento del suono nei materiali, effetti plastici della luce……) La proposta, seppur utilizzando schemi classici, trova nella “nuvola” soluzione innovativa rigorosa e rispettosa.

Diego Toluzzo, Giorgio Melesi, Giuditta Melesi, Ing. Armando Russo, Daniele Melesi — CONCORSO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA E FUNZIONALE DEL COMPARTO DI PIAZZA DELLA REPUBBLICA

piante comparto

EDIFICIO ASL / COMMERCIALE / DIREZIONALE La soluzione prevede un patio interno a giardino mentre un sistema di gallerie distribuisce i negozi che sono soppalcati e collegati, ogni piano, direttamente con l’esterno e con la scalinata che divide dalla sala polifunzionale.

Diego Toluzzo, Giorgio Melesi, Giuditta Melesi, Ing. Armando Russo, Daniele Melesi — CONCORSO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA E FUNZIONALE DEL COMPARTO DI PIAZZA DELLA REPUBBLICA

prospetti e sezioni

SALA POLIFUNZIONALE Ingloba i “reperti” vincolati, al piano terra vi sono i vani tecnici per gli impianti, la scalinata è luogo di passeggio (non solo di passaggio) ed è ulteriore elemento qualificante.

Diego Toluzzo, Giorgio Melesi, Giuditta Melesi, Ing. Armando Russo, Daniele Melesi — CONCORSO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA E FUNZIONALE DEL COMPARTO DI PIAZZA DELLA REPUBBLICA

PARCHEGGIO INTERRATO Le altezze interne (2.40+solai) consentono un piano in più; la rampa esistente verrà tagliata all’accesso del 1° interrato che avrà copertura a verde ed un “belvedere”.

Diego Toluzzo, Giorgio Melesi, Giuditta Melesi, Ing. Armando Russo, Daniele Melesi — CONCORSO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA E FUNZIONALE DEL COMPARTO DI PIAZZA DELLA REPUBBLICA

la sala e la nuvola

EDIFICIO RESIDENZIALE / TERZIARIO La “residenza” è negli ultimi due piani con alloggi in duplex e netta separazione dagli uffici. Verso monte il ballatoio diventa luogo di incontro e nella zona centrale vi è spazio comune per gli addetti o per chi vuole un luogo diverso di riunione.

Diego Toluzzo, Giorgio Melesi, Giuditta Melesi, Ing. Armando Russo, Daniele Melesi — CONCORSO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA E FUNZIONALE DEL COMPARTO DI PIAZZA DELLA REPUBBLICA

vista d'insieme

Studio Medico di Fisioterapia - Valeria Ingrao

Espaço de Leitura - Candida Tabet

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This conceptual installation uses old wooden train tracks as an homage to a time past. It represents marks, wrinkles and infinite stories that are compiled in literary records gathered in the “Acacias” where “not even the sky is the limit”. It is then further complemented with the pleasure of the idleness found in simple and comfortable hammocks.

Candida Tabet — Espaço de Leitura

Candida Tabet — Espaço de Leitura

Candida Tabet — Espaço de Leitura

Candida Tabet — Espaço de Leitura

Candida Tabet — Espaço de Leitura

Candida Tabet — Espaço de Leitura

Candida Tabet — Espaço de Leitura

Candida Tabet — Espaço de Leitura

FOOD & WELLNESS CLUB - Alberto Suardi, Sara Galeazzi

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CONTEST Bologna has grown randomly around its original centre: the core enfolded by the ancient wall belt. This new suburbs created the new city as it happened in other cities within Pianura Padana, where the site resides. The area is a former industrial district which is characterized by regular buildings distributed along a regular grid.

Alberto Suardi, Sara Galeazzi — FOOD & WELLNESS CLUB

CONCEPT The context suggests the need of giving the area a new meaning which takes into account the urban fabric and the origin of the city itself. As a consequence, the concept of podium gives a valid mean to generate an indoor intimate space which is also a suburb-scale object: a step further to increase the quality of the area. The initial movement is the interpreter between the site and the new function: above it, several volumes characterize the SPA and include the SPA itself, the private suites and the pool collateral spaces. The building is then a quote of the city environment and its complexity in elevation. Moreover, the surroundings hosts a high quality element which distance itself from the critical aspects an restore what is in proximity.

Alberto Suardi, Sara Galeazzi — FOOD & WELLNESS CLUB

ARCHITECTURE In conclusion, the project is defined by two main elements: a podium at a lower level above which several volumes characterize the space. The first includes semi-public functions such as the entrance, the cafeteria and Aqua Zone. The latter houses more private space, though. The volume which define the border of the new spa is finished with polished concrete. As a result, the building emphasizes its bearing role and relationship with the context with simplicity and elegance to create a relaxing atmosphere.

Alberto Suardi, Sara Galeazzi — FOOD & WELLNESS CLUB

Alberto Suardi, Sara Galeazzi — FOOD & WELLNESS CLUB

Alberto Suardi, Sara Galeazzi — FOOD & WELLNESS CLUB

Alberto Suardi, Sara Galeazzi — FOOD & WELLNESS CLUB

Hall

Alberto Suardi, Sara Galeazzi — FOOD & WELLNESS CLUB

Yoga Room

Alberto Suardi, Sara Galeazzi — FOOD & WELLNESS CLUB

Swimming Pool

Studio Chofakian - Atelier Branco

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Showroom for the new brand of Sarah Chofakian, located at the heart of São Paulo.

Atelier Branco — Studio Chofakian

Atelier Branco — Studio Chofakian

Atelier Branco — Studio Chofakian

Atelier Branco — Studio Chofakian

Atelier Branco — Studio Chofakian

Atelier Branco — Studio Chofakian

Atelier Branco — Studio Chofakian

Atelier Branco — Studio Chofakian

Atelier Branco — Studio Chofakian

Atelier Branco — Studio Chofakian

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