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FARM SOLIDARITY - Ardielli Associati

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The living units and the spaces dedicated to the young guests’ community converge radially. They are arranged within a continuum surrounded by an enclosure, at the end of which are a teaching farm, a playground and a playing field.

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Ardielli Associati. FARM SOLIDARITY 02

All’interno di un unico recinto, un nucleo centrale riunisce in una disposizione a raggiera gli spazi abitativi e quelli per la comunità dei giovani ospiti. Ai due estremi dell’area si trovano una zona agricola con funzione di fattoria didattica, e una serie di attrezzature ludiche e per lo sport.

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Ardielli Associati. FARM SOLIDARITY 03

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Ardielli Associati. FARM SOLIDARITY 01

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Ardielli Associati. FARM SOLIDARITY 07

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Ardielli Associati. FARM SOLIDARITY 08


OFF-GRID HOUSING - Ardielli Associati

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To live off-grid: a challenge for a sustainable future. Taking mobile homes as a model, these living units are self-sufficient in terms of energy and water supply, waste disposal system, etc. The metallic structures of the living units are raised from the ground, highlighting their essential nature and their characteristics in terms of sustainability.

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Ardielli Associati. OFF-GRID HOUSING 01

Abitare senza reti: è questa la sfida del modello proposto, che mutua dalle case mobili l’autosufficienza relativa ai normali fabbisogni di energia, acqua, reflui, connettività, ecc. Una serie di volumi a struttura metallica sollevati dal suolo dichiara tale autonomia anche in termini morfologici.

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Ardielli Associati. OFF-GRID HOUSING 02

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Ardielli Associati. OFF-GRID HOUSING 03

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Ardielli Associati. OFF-GRID HOUSING 05

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Ardielli Associati. OFF-GRID HOUSING 06

Piazza Vittorio Veneto a Somma Lombardo - Katia Accossato, Luigi Trentin

GOLF APARTMENTS ENHANCING - Ardielli Associati

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The idea took shape by revisiting the residential buildings of “Talponia”: a semicircular holiday residence built on the side of a hill, opening up on a meadow. The proportions of the brick towers are intended as a visual link between the buildings and the natural landscape.

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Ardielli Associati. GOLF APARTMENTS ENHANCING 01

Una rivisitazione della “Talponia” olivettiana per un insediamento di residenze turistiche, che appoggiandosi alla balza del terreno formano un crescent aperto sul verde. I volumi rivestiti in mattoni delle torrette misurano il rapporto tra la dimensione artificiale del costruito e il paesaggio.

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Ardielli Associatti. GOLF APARTMENTS ENHANCING 02

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Ardielli Associati. GOLF APARTMENTS ENHANCING 03

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Ardielli Associati. GOLF APARTMENTS ENHANCING 04

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Ardielli Associati. GOLF APARTMENTS ENHANCING 05

Casa F/H - studiomobile

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The apartment is a typical model of flat built in the 60s in the North of Italy. The design concept is driven by the willing to unify the space, creating a luminous environment strictly connected with the terrace surrounding the flat. The living room is designed as an open space allowing the natural light to enter. The enlarged windows offer a continuous dialogue with the external space. The materials are natural wood, white wood and insertions in natural iron. The contradictions among these elements create graphic details that characterized the space.

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CITY OF LEARNING - Ardielli Associati

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The new campus intends to be the core of all teaching and learning activities, grouping together the school buildings of the area. It brings to life a complex architectural system that possesses a “labyrinthine clarity” and is open to programmatic growth in time and space.

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Ardielli Associati. CITY OF LEARNING 01

Il nuovo polo riunisce gli edifici scolastici sparsi nel territorio in una cittadella dell’istruzione, un sistema articolato e complesso improntato a una visione di “chiarezza labirintica”. L’impianto è programmaticamente aperto nel tempo e nello spazio e consente una realizzazione per singoli comparti.

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Ardielli Associati. CITY OF LEARNING 02

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Ardielli Associati. CITY OF LEARNING 08

STONE INDUSTRY - Ardielli Associati

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The new headquarters of a marble manufacturing international brand put together all the different functions and needs of the firm: management offices, manufacturing plant, showroom. The modernity of the firm and its system of values are highlighted by the glass façade and the diaphanous, translucent structure suspended in midair.

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Ardielli Associati. STONE INDUSTRY 01

La nuova sede aziendale di un brand internazionale della lavorazione del marmo riunisce gli spazi produttivi, quelli direzionali e lo showroom. La grande facciata vetrata su strada, dalla quale aggetta un diafano volume metallico sospeso, interpreta i valori di immagine e modernità dell’azienda.

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Ardielli Associati. STONE INDUSTRY 07

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Ardielli Associati. STONE INDUSTRY 08

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Ardielli Associati. STONE INDUSTRY 09

Il Borgo Medievale - Fabrizio Vallero, Ferdinando Fagnola, Stefano Trucco

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l progetto ha inteso ricreare, per quanto possibile, la configurazione architettonica antecedente il 1948. Le funzioni di “Ristorante delle tradizioni regionali” e “Ristorante di livello superiore”, i loro servizi e dotazioni, hanno trovato ubicazione a P.T. di casa Ozegna, ex Salone San Giorgio, P.T. di casa Malgrà e Mondovì. dove si sono restaurate decorazioni murarie e affreschi. La funzione di “Bar-Gelateria”è stata ubicata al P.T. nella casa di Mondovì e casa di Pinerolo. Nel “locale bar” si sono previste il restauro di decorazioni murarie, soffitto e “nuovo portico Nigra”. L’intervento di restauro ha tenuto conto della stratificazione storica in modo da non eliminare le fasi storiche succedutesi e stratificatesi nel tempo sul manufatto, compatibilmente con le nuove funzioni inserite nel complesso e con le normative vigenti in materia sicurezza e di locali pubblici. Lo studio delle peculiarità, dei materiali e degli elementi costituenti l’apparato decorativo è stato fondamentale nel determinare le linee guida per il restauro del complesso San Giorgio. Dopo una valutazione più approfondita delle problematiche di degrado e un’analisi dei materiali utilizzati nelle diverse fasi, è stato possibile determinare più dettagliatamente le operazioni necessarie per la conservazione di quei manufatti. Si è tenuto conto che il Borgo Medievale è stato costruito alla fine dell’ottocento e che le pitture e gli apparati decorativi contenuti in esso non sono “di alta epoca” ma sono state comunque, con il restauro, trattate come tali nel rispetto del monumento che nel tempo è stato oggetto di richiamo e ispirazione per artisti e architetti. Al momento è stato realizzato il primo lotto relativo al restauro dell’ex Ristorante San Giorgio e della caffetteria, nonché il restauro delle facciate esterne.

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C.D.IFNI SPORTHALL - Carlos+Gonzalo Diaz-Recasens

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Emergency work in a existing pavilion founded with 25 meters deep piles on the old riverbed Guadaira, with a heavy double leaf walls brick and added stairs with an independent foundation.

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1. Demolition of affected sections of ceramic cladding, stairwells with load-bearing walls, and service towers at the ends of the bleachers. 2. Reinforcement of the pile caps of piles in the foundation with a beam secured to the existing strapping, fastening with metal crosses of the pillars of the facade sections operated. 3. New stairs inside the ends of the stands, resolving the issues raised by the various foundations and structures. 4. Replacing the ceramic enclosure by a double aluminum layer, capable of deforming and wrinkling when there are new building movements. At the high level the aluminium is changed for a polyglass surface that illuminates with northlight the whole interior of the sporthall 5. Trust in the culture of use and the know how for taking care of things. In the book of instructions for use and maintenance, these observations are collected as “modus operandum”, being aware that the building is not a final image but a living structure involved in long time process.

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Jelena Ivanisevic Urban Stop - Jelena Ivanisevic

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Urban Stop at Balkans Architecture Biennale was designed as an eco friendly pavilion, completely made of recycled materials. It is constructed of 64 pieces of used crates collected from the market. As the pavilion has no foundations, in the lowest crate in each of the four pillars are bricks that hinder construction. The crates are stack on top of each other, with metal anchors and tied to each other with galvanized wire. The roof of the pavilion is constructed of crates connected with galvanized wire. As the crates were with different colors, the pavilion has been partially painted.

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Urban stop

Made by: Jelena Ivanisevic, architect

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Work in progres

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Urban Stop

Interventi di riqualificazione funzionale dell’area muro paraonde Molo Generale Malta e Banchina Cortese – Porto di Vibo Marina - Michele Palamara, ing Giuseppe Palamara, ing. Ranieri Velini, ing. Ivan Palamara, arch. Demetrio Amadeo, ing. Antonello Codraro

Sedia CLIP - Gianluca Lanfredi

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La SEDIA CLIP, una seduta ”in & outdoor” realizzata in lamiera verniciata a polvere, nata dal concetto base della clip-molletta per capelli e disponibile con imbottitura in 9 differenti colori. Il suo aspetto finale è quello di un tulipano colorato.

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PISCINA - Carla Ducoli

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PISCINA AI RONCHI_ Riva di Solto, un piccolo borgo caratteristico in provincia di Bergamo, è dal punto di vista paesaggistico in una posizione privilegiata: si affaccia sul lago d’Iseo e gode di una splendida vista su Montisola e sul Monte Corna Trentapassi.

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La piscina, ricavata in un giardino di tipo “domestico” annesso all’edificio residenziale, è inserita in un pendio che si affaccia sul lago, ha una struttura in cemento armato e tecnologia di tipo a sfioro con griglia a fessura in pietra studiata ad hoc.

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In uno spazio più appartato, protetto da quinte murarie, è stato ricavato “l’angolo dei servizi”: una doccia solare e un lavamani di pietra.

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Le linee geometriche della composizione, l’omogeneità del materiale scelto per i pavimenti e i rivestimenti murari, l’attenzione per i dettagli, permettono a questa ”piccola architettura” all’aperto di inserirsi in modo armonioso nel contesto.

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Concorso Dyson - Gianluca Lanfredi

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Il concorso internazionale di design promosso dalla James Dyson Foundation, dedicato a giovani designer e ingegneri capaci di risolvere problemi di tutti i giorni, proponendo soluzioni innovative. Il concorso, promosso in 18 paesi a livello mondiale, celebra: l’istintività, la creatività e la progettazione sostenibile. Il JDA mira a ispirare i giovani talenti nel pensare fuori dalle regole e inventare.

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NEW YORK TIMES STYLE MAGAZINE – SEEING THE LIGHT Exhibition - Migliore+Servetto Architects

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The New York Times Style Magazine and the International Herald Tribune Style Magazine hosted a special event to kick off Seeing the Light, a special exhibition curated by T Magazine.

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The installation unfold from the corridor of the Bulgari Hotel where seven Flos Superarchimoon lamps cast a spotlight on the iconic T graphic, printed on aluminum sheeting.

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Arranged outside in the hotel’s manicured gardens 12 installations, housed in oversized wooden cargo-like crates and marked with the T graphic on their sides. The boxes are open on one side to reveal upholstered and neon-light trimmed interiors, showcasing objects by some of the design world’s most influential names, including illuminated vases by Serralunga, Rosenthal and Emu; glass pieces by La Murrina; chairs by Bonaldo, Kartell, Edra, Moroso and Driade; lamps by Artemide; Glo-balls by Flos; a lit-up sofa by Mario Bellini for Meritalia; and a glowing Swing Lamp by BCXSY.

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2011 honorable mention XXII ADI COMPASSO D’ORO 2009 RED DOT DESIGN AWARD winner COMMUNICATION DESIGN 2009 FX INTERNATIONAL INTERIOR DESIGN AWARD winner MUSEUM OR EXHIBITION SPACE CATEGORY

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Nuova biblioteca municipale. Setúbal - Stefano Seneca, Marco Prestini

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L’edificio progettato si pone a quinta della piazza come conclusione naturale dello spazio di Largo Josè Alfonso. La biblioteca è il luogo della cultura, è il luogo dell’aggregazione, è lo scrigno dei libri e dei pensieri, dove le persone si nutrono di conoscenza, leggendo, studiando, il passato, il presente e il futuro.

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Una piazza può essere un luogo della formazione, non solo del consumo “materiale”, ma del consumo “intellettuale e spirituale”. L’edificio della biblioteca di Setubal vuole esprimere tutto questo e vuole presentarsi come un’architettura lontana dalle influenze linguistiche attuali e ben radicata alla matrice culturale del luogo in cui s’inserisce. Posto su un quadrato urbano costituito da un perimetro preciso fortemente “condizionato” dalla presenza della struttura scenica dell’anfiteatro, Largo Josè Alfonso è ai margini della città storica lungo il perimetro della cinta muraria, non più visibile, ma ricordata dai vincoli monumentali, che ne evidenziano la presenza ipogea.

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La filosofia del progetto coglie questo principio, confrontarsi con la presenza impegnativa dell’anfiteatro connotato da una scala urbana di dimensioni importanti . La proposta riflette la scelta consapevole di creare una cortina terminale alla piazza costituita da una composizione massiva, un bastione, sul quale è possibile salire attraverso un percorso che porta alla copertura, una nuova piazza tridimensionale utilizzabile dalla cittadinanza, evocatrice di un’immagine “visionaria” di biblioteca pubblica .

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Così prende forma una struttura che si snoda a est con la gradonata “teatro” sino alla parte più alta dell’edificio che ha un rapporto urbano preciso, dove i percorsi urbani di attraversamento della piazza vengono mantenuti, a est come vicolo di attraversamento e a ovest, come grande portico loggiato costituito dai due archi asimmetrici contenenti lo spazio del pronao d’ingresso separato dal patio triangolare. L’impianto della nuova biblioteca di Setubal sembra essere un brano, come illustrato nella planimetria in scala 1/10.000 e nel concept di progetto, del forte di Sao Filipe, come contrappunto all’anfiteatro una reinterpretazione del nuovo millennio dell’architettura Manuelita.

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A un primo impatto la geometria dal perimetro irregolare potrebbe apparire un formalismo ingiustificato, al contrario la sua genesi è costituita dalla sommatoria di condizionamenti, a sud allineata al lotto di progetto e a nord “ritagliata” dai vincoli, anche la composizione volumetria è coerente con le preesistenze, in particolare con l’anfiteatro aperto che unitamente alla curva di rispetto degli alberi monumentali e il limite di rispetto della cinta muraria, forniscono gli allineamenti le diagonali e il raggio, matrici del progetto. L’edificio, compatto, introverso è aperto al suo interno con il cortile trapezioidale di m.11 x h 11,50 .

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Ogni facciata disegna uno skyline dinamico, sempre diverso su ogni lato, pensato per avere le migliori prestazioni energetiche. Organizzato come un involucro passivo, con la massima riduzione d’utilizzo di aria condizionata e lo sfruttamento dell’energia solare nelle stagioni più fredde. La facciata sud è disegnata dalle forature dei piccoli oblò con diametro di m. 0,20 che immettono una luce naturale negli spazi con una ritmica casuale, l’unica finestra è il nastro degli uffici, al piano terra la muratura è bucata dall’arco d’ingresso al magazzino e sulla parte terminale della scalinata dove la facciata si abbassa il grande arco ribassato collega la piazza.

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Il prospetto ovest è composto dai due grandi archi svasati rivestiti da azulejos, vero portico di aggregazione e di ritrovo, in prossimità della caffetteria della biblioteca luogo di riparo dal caldo sole estivo e dalla pioggia, Il prostetto nord è un fronte concavo con un dislivello di 14 m. dal punto più alto del parapetto di copertura sopra l’arco d’ingresso arriva a zero in corrispondenza del primo gradino della nuova piazza che porta in copertura, generando un effetto plastico e dinamico di grande espressività, su questa facciata un grande apertura si affaccia verso l’anfiteatro, un bow window che assolve all’esigenza funzionale di una illuminazione naturale da nord con una balconata su largo Josè Alfonso.

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La pianta dell’edificio si articola con una forma organica che volendo può rimandare a qualche pesce marino, o ad un aquilone o a qualche antica fortezza Manuelita, uno spazio interno misurato è il cortile sul quale tutti gli ambienti si affacciano, al piano terra, sotto la scalinata è contenuto e custodito il magazzino librario, in corrispondenza dell’imngresso a sud si trova il bar caffetteria, accessibile direttamente anche attraverso la struttura dell’arco, così come la sala polifunzionale posta nella manica curva a nord e anch’essa accessibile direttamente dalla struttura dell’arco. L’ingresso vero e proprio della biblioteca coincide con il cortile coperto sul cui vertice c’è l’accoglienza con il bancone . Le funzioni

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modello di studio

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modello di studio

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Luce in movimento - Gianluca Lanfredi

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Il concept del concorso può essere riassunto in due parole Luce e Spazio; il concorso invita giovani designer non solo a disegnare lampade, ma a “pensarle” inserite nell’architettura di un ambiente, che verrà suggerito di volta in volta dal tema del concorso.

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Luce in movimento - Gianluca Lanfredi

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28/11/2005 – Luce e Spazio. Questo il tema del concorso dal titolo “Luce in movimento” rivolto ai giovani designer di qualsiasi nazionalità che al 2 marzo 2006 non abbiano compiuto il 36° anno di età. Il concorso è organizzato da DiTre Group e da Verbus Editrice in collaborazione con il Poli.Design di Milano.

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Concorso Pircher - Gianluca Lanfredi

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Nel dicembre 2006, Pircher lancia la prima edizione del Concorso di Design “Oasi in Giardino”, destinato a professionisti e studenti. Designer, architetti, studenti e creativi, di qualsiasi età e nazionalità, hanno saputo interpretare il legno e le sue infinite possibilità di utilizzo in chiave innovativa, anche in combinazione con altri materiali, per creare prodotti di design dedicati all’arredo esterno.

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madeinmacef - Gianluca Lanfredi

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Il concorso internazionale di design lanciato con l’obiettivo di permettere a designer di tutto il mondo di esplorare il tema del made in Italy, proiettandosi verso i trend futuri, ha richiesto la progettazione e realizzazione di un oggetto di design originale che possa rappresentare il Made in Italy.

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Mobile libreria contenitore, SOSOFT nasce dalla volontà di trasformare a piacere l’aspetto statico dell’oggetto contenitore e espositore a cui si è abituati. La forma di SOSOFT permette all’utente finale di interagire personalmente con esso, modificandone a piacere l’aspetto originario, e di apprezzarlo e utilizzarlo più a lungo.

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