Manifesto:
© Anna Arioli . Published on August 14, 2013.
•L’Architettura a misura d’uomo deve ripartire dal Paesaggio. Lo spazio pubblico, come la piazza, è luogo di rappresentanza e identità, dell’inclusione e del calore civico mediterraneo. Il paesaggio, spazio di relazione con la natura e con la terra, con la memoria e il lavoro, luogo della percorrenza e della presenza umana, è prospettiva che amplifica la dimensione locale a uno sguardo aperto (al territorio, alla scala universale) e continuo nel tempo (ogni sviluppo futuro è ancorato alla riscoperta delle radici). •E’ necessario ripensare e mettere in relazione più e più isole di paesaggio (arcipelago) sostenibili da ogni punto di vista: sostenibilità estetica, etica, sociale, economica e ambientale. •Istituire rapporti armonici di scala che creino figure e forme riconoscibili, significati duraturi e spazi belli, altamente vivibili per l’uomo (sistema di relazioni fisiche e rimandi simbolici). •Sì all’ascolto dei ritmi e delle forme della natura: la città esce nella campagna e questa entra nel tessuto urbano (le tracce al suolo, l’acqua, le essenze, la terra, le zolle, gli orti, lo spazio), contaminando positivamente l’edificato, a partire dal margine verso l’interno e viceversa. •Lavoro per minimi gesti (Pixel), attraverso unità di rigenerazione dello spazio elementari: l’architettura e l’elemento naturale – integrati – sono pensati come minimi elementi di “occupazione del paesaggio”, strumenti per il suo riuso, presenze più compatte lungo i bordi (fascia del margine) e più rade verso lo spazio aperto (agricolo), in grado di riattivare le dinamiche sopite. Modularità costruttiva, assemblaggio semplificato, razionalità dei percorsi e delle funzioni, occupazione contenuta del suolo per “infill” / scambio graduale tra pieno e vuoto, per successivi stadi di riempimento (gradiente).
© Anna Arioli . Published on August 14, 2013.
Area di progetto:
© Anna Arioli . Published on August 14, 2013.
E’ una fascia periferica. Guardiamo alle aree di passaggio e residuali domandandoci che cosa potrebbero contenere, quali funzioni rigenerative attivare. E’ stimolante ripensare ai “vuoti residuali” come agli spazi privilegiati ed essenziali nei processi di riqualificazione urbana: sono i bordi che permettono la realizzazione di reti di connessione a più velocità e a più scale; sono gli spazi interclusi che consentono di ridisegnare porzioni urbane significative (i limiti della città e le sue porte d’ingresso); sono questi i luoghi che possono svolgere funzioni sovrapposte. Sono spazi attraverso i quali poter ripensare radicalmente lo spazio pubblico della contemporaneità, fino a rigenerare i territori che li circondano: da un lato la città che si disperde, dall’altro la campagna frammentata, o una seconda, terza, … ennesima periferia che diviene, poco a poco, paesaggio. La relazione dialettica città/campagna può ritrovare una sorta di sintesi estrema entro questi “lotti” e al loro interno può essere oggetto di sperimentazione, recuperare equilibri che paiono persi definitivamente: come un campione – un modello virtuoso – che, seppur drasticamente ritagliato, può essere caso operativo emblematico da cui far partire processi rigenerativi di lunga durata e ripetibili.
© Anna Arioli . Published on August 14, 2013.
Descrizione _ strategia progettuale:
© Anna Arioli . Published on August 14, 2013.
1. Le trame agricole della campagna intorno a Bellusco, divengono riferimento per la costruzione di una prima “rete” di progetto: verticali (fasce) ed orizzontali, originate dalle strade vicinali, dai limiti dei campi coltivati e dai canali irrigui, vengono riprese nello spazio del progetto e sono valorizzate dai nuovi segni (architetture, filari, percorsi, luci…) 2. Si concentra l’azione progettuale di “densificazione” lungo il bordo tra urbano e rurale, con un progressivo riempimento (gradiente) di volumi di supporto al parco sportivo e ricreativo collocati in corrispondenza dell’edificato già esistente, limitando l’occupazione disordinata di suolo ed integrando le nuove architetture con quelle già esistenti. 3. Paesaggi Aperti: la densità diminuisce progressivamente verso la campagna, lasciando un vasto spazio libero – non “vuoto” poiché si tratta di un parco agricolo ricco di segni, presenze, memoria, percorsi ed usi. Lo spazio aperto è protagonista del progetto, ne costituisce il cuore e il punto nevralgico, polo attrattore sia alla scala urbana (sarà il nuovo spazio pubblico di Bellusco), sia alla scala territoriale e regionale, costituendo un’eccellenza paesaggistico-ambientale attrezzata per lo sport e il tempo libero a contatto con la natura e con le tradizioni agricole. 4. Strategia a Pixel: un modulo base (10×10 mt) modulare e ripetibile per la costruzione delle relazione tra la città e lo spazio aperto del parco, questo modulo diventa misura emblematica nella costruzione sia dello spazio costruito che del paesaggio circostante con cui il progetto dialoga e costruisce sguardi, visuali e punti di ancoraggio. 5. Il paesaggio entra nel tessuto urbano, l’idea progettuale si pone come elemento ordinatore e generatore di nuove relazioni tra lo spazio agricolo del parco e la città stessa, attraverso la valorizzazione degli assi di accesso al parco e mediante la ridefinizione di una continuità visuale attraverso l’uso di grandi assi verdi di ricucitura paesistica. 6. L’ingresso al paesaggio esteso e gli accessi tematizzati ai luoghi: il sistema delle relazioni tra la città e il parco agricolo sono caratterizzati da quattro Porte Tematiche differenti, la porta degli ORTI, la porta dello SPORT, la porta del MURO e la porta del BENESSERE.
© Anna Arioli . Published on August 14, 2013.
L’inserimento di un grande segno di Land Art caratterizza l’intero intervento e diventa simbolo ed elemento di riconoscibilità anche alla scala paesistica. Attraverso la realizzazione di servizi e l’innesto di nuove funzioni si ridefinisce il margine urbano e si delinea il sistema di aree verdi di proprietà pubblica, rafforzando la rete del corridoio ecologico primario, definito nel PTCT come ambito di tutela e valorizzazione del paesaggio. Per garantire l’accessibilità, anche in relazione alla normativa di riferimento delle attività sportive insediate e/o insediabili, sono stati previsti, in aggiunta ai parcheggi esistenti 2500 mq di posti auto a servizio delle nuove funzioni. La porta dello SPORT identifica l’accesso alla nuova area dedicata alle attrezzature sportive, integrate a quelle esistenti, e alle aree adibite a servizi per la collettività. La nuova area sportiva comprende la realizzazione di un tennis club con campi da tennis e area ristoro, strutturati entrambi in relazione al principio dei pixel modulabili che garantiscono flessibilità e variazione d’uso. Il centro tennis, progettato con strutture di copertura mobili in legno, diventa uno dei fulcri di attrazione del parco, insieme all’inserimento di un percorso vita e di un maneggio.
© Anna Arioli . Published on August 14, 2013.
L’intero intervento si costituisce in modo tale da valorizzare il sistema agricolo esistente, potenziandone i caratteri peculiari e inserendo nuove alberature, riqualificando così il sistema degli spazi aperti, utilizzabili per attività libere anche di valenza sovra comunale. Il progetto è stato elaborato in un’ottica di sostenibilità ambientale, tutte le coperture degli edifici sono predisposte per l’innesto di sistemi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, mediante pannelli fotovoltaici, e di produzione di acqua calda sanitaria mediante collettori solari; in tal modo viene garantita la copertura di più del 50 % del fabbisogno di energia da fonti rinnovabili e si ha una riduzione dei consumi provenienti da fonti non rinnovabili. Inoltre è stata posta particolare attenzione al controllo del progetto del verde per garantire l’ abbattimento dell’inquinamento dell’area ed il miglioramento del microclima locale. Il sistema delle serre a nord dell’area, si caratterizza di serre botaniche e serre bioclimatiche, queste ultime diventano sistema di accumulo di calore nel periodo invernale e, nel periodo estivo, grazie a sistemi di schermatura come brie soleil e l’apertura delle pareti vetrate che assicurano una ventilazione naturale, si garantisce un miglioramento del comfort interno degli ambienti.
Le strutture degli edifici, smontabili e facilmente trasformabili grazie alla modularità del progetto, sono in materiali reperibili a livello locale e materiali biodegradabili (legno), materiali eco-compatibili che garantiscono il riuso ed il riciclo del materiale stesso, e di cui è possibile ipotizzare il ciclo di vita del materiale. Altro elemento fondamentale all’interno del progetto è il recupero e la riqualificazione dell’intero sistema agricolo, delle rogge e delle trame storiche, poiché la valorizzazione dei caratteri del luogo è per noi primaria per il miglioramento delle condizioni esistenti e per migliorare la sostenibilità dell’intervento. Si pre-Figura infine uno scenario possibile (evoluzione nel tempo) con l’inserimento di possibili attività economiche insediabili, che garantiscano la copertura dei costi di manutenzione e gestione dell’area. Si ipotizza la possibilità di inserire all’interno del sistema un’ agriturismo con centro benessere e una fattoria didattica con attività per le scuole; inoltre è stata pensata una quota rilevante di superficie coperta, lungo il margine verso la città, per lasciare aperta l’ipotesi di inserire anche altre funzioni ad uso sperimentale e a carattere misto, ad esempio residenze nel parco o alloggi per studenti.
Programma funzionale e temi:
1. Orti urbani, Ristoro e agricoltura Biologica -Mercato coperto prodotti a KM zero -Orticoltura urbana attrezzata (anche in affitto) -Ristorante biologico nel verde -Servizi e parcheggi di pertinenza
2. Attrezzature per lo sport (potenziamento) -Caffè e punti di sosta -Servizi e parcheggi di pertinenza -Potenziamento alberature -Recinzioni flessibili ECO
3. Centro Tennis (10.000 mq) -Campi da tennis + coperture -Strutture di servizio e percorsi alberati -Caffè e punti ristoro -Attrezzature soci (ristoro, area relax) -Recinzioni flessibili ECO
4. Servizi di gestione Parco -Porta simbolica al sistema parchi – LAND ART -Uffici, amministrazione, informazioni -Potenziamento alberature e punti di sosta
5. Chilometro Verde (visibilità sovra-urbana) -Centro BICI: noleggio e servizi per la percorrenza -Parcheggi coperti e servizi -Potenziamento alberature
6. Agriturismo nel parco (attivatore economico) -Fattoria didattica – attività per le scuole -Agriturismo e centro BENESSERE -Centro Equitazione – Escursioni -Punti ristoro e servizi
7. Parco agricolo tematico -Potenziamento agricoltura BIO -Percorsi attrezzati ciclo-pedonali e equestri -Osservatori: info-point e aree di sosta -Percorso Vita -Segno nel paesaggio e recinzione – LAND ART