“Il Parco Centrale svolge il ruolo fondamentale di
elemento di connessione tra i diversi ed eterogenei
elementi che si affacciano lungo i suoi bordi…”.
Questo presupposto ha trasmesso sin dall’inizio il desiderio
di sviluppare un progetto che non si andasse
semplicemente a sommare a questo sistema di
elementi (il Bosco Verticale, l’Incubatore delle Arti,
ecc.), ma che rappresentasse realmente e formalmente
l’opportunità di dialogo tra la cittadinanza, il parco e il
nuovo intorno urbano. Un “catalizzatore” che fungesse
da filtro, attraverso il quale esprimere tutte le specifiche
vocazioni del Centro Civico, note nel DPP. Inoltre, la
ricerca progettuale, ha posto particolare attenzione al
tema dell’identità popolare ed operaia che ha
contraddistinto da sempre il quartiere Isola dal resto
della città. Qui storicamente si sono tessute le prime
trame della solidarietà’ operaia e delle cooperative.
Il Centro Civico vuole essere un luogo dove attualizzare
e rinnovare questo spirito di partecipazione e
condivisione.
© Marco Tanzilli . Published on June 16, 2014.
Il progetto si sviluppa attorno all’idea di attraversamento.
Questo concetto viene sintetizzato da una sola
direttrice ortogonale alla giacitura diagonale del lotto
(N), in direzione della principale via di collegamento
dell’area di progetto con il contesto urbano,
via De Castillia. Questa direttrice dilatandosi, divide il
volume estruso in due corpi, in cui andiamo a
raggruppare le funzioni espresse dal DPP in “pubbliche
e di servizio”.
-Volume A (W): spazi a servizio del cittadino
-Volume B (E): servizi offerti al cittadino
Questa separazione è netta solamente al piano terra,
mentre ai livelli superiori le due sfere entrano in
relazione quando opportuno, ricucendo il volume
dell’edificio in una forma compatta. La relazione
suddetta si traduce in ponti tra i due volumi, luoghi
al tempo stesso di connessione e dello “stare”, che
offrono scorci visivi tra interno ed esterno. Questi si
esprimono inoltre nella disposizione di doppie altezze e
affacci tra i vari piani. La distribuzione verticale si
caratterizza invece attraverso un nucleo unico all’interno
del volume B. Successivamente i volumi si aprono alla
dimensione del parco, in pianta e in alzato, ricercando
nell’apertura angoli visivi che sottraggono porzioni ai
volumi stessi. Queste operazioni definiscono in modo
naturale un’area che richiama immediatamente l’idea di
spazio civico, inteso come luogo d’incontro e scambio.
L’edifico funge da filtro tra città e parco, tra verde e
costruito e viceversa.
© Marco Tanzilli . Published on June 16, 2014.
L’attraversamento e l’apertura generano uno spazio in
grado di accogliere molteplici funzioni: comizi,
spettacoli, esposizioni, eventi e svago. Una parete per
arrampicata occupa uno dei fronti interni, passando
attraverso il vuoto sino al culmine dell’edificio. Negli
elaborati grafici, la sezione A-A’ lungol’attraversamento,
pone in evidenza la soluzione adottata per il
superamento di un dislivello di 1,20 m dall’accesso da
Via De Castillia sino al parco; pochi gradini ed una serie
di rampe, posizionate in corrispondenza della proiezione
a terra del volume A, permettono di superare il salto di
quota tra lo spazio civico e il parco, separando idealmente
gli ambiti delle due aree pubbliche; la gradonata, di
4 sedute, insieme al disegno della pavimentazione,
delimita quello spazio destinato ad accogliere le funzioni
precedentemente descritte.
© Marco Tanzilli . Published on June 16, 2014.
L’involucro esterno, per mantenere compattezza del
volume, è scandito da poche e opportune bucature e
con un rivestimento in mattoni vuole essere
testimonianza di ciò che era il quartiere Isola, con i
suoi stabilimenti industriali, prima di questa radicale
trasformazione urbanistica, e porsi in continuità con il
linguaggio urbano. Le partizioni verticali e orizzontali
esterne che racchiudono lo spazio civico, sono
caratterizzate da lamelle di legno, che si aprono a
favore di una luce diffusa o si chiudono, in
concomitanza delle pareti opache (Auditorium),
articolando l’attraversamento con movimenti di
rotazione delle stesse lungo il proprio asse verticale, e
richiamano una dimensione naturale in forte relazione
con il parco.
La copertura prevede un sistema di raccolta delle acque
piovane a favore dell’ottimizzazione delle risorse idriche,
mentre la porzione inclinata prevede un sistema di
pannelli fotovoltaici per captare le radiazioni solari.
La compattezza delle volumetrie e la distribuzione
verticale ottimizzata, denotano una scelta chiaramente
rivolta alla sostenibilità in termini economici. La scelta
di pareti ventilate all’esterno con le bucature disposte
lungo i fronti più adatti a ricevere il giusto apporto di
luce solare (EW), e il fronte compatto e termoisolato
rispetto ai venti freddi (N), sono alcune delle componenti
che mirano a contenere le dispersioni e gli accumuli
termici, con un sistema fondato sui canoni essenziali
della “buona architettura” piuttosto che sulla scelta di
complesse tecnologie con alti costi di manutenzione.
© Marco Tanzilli . Published on June 16, 2014.
© Marco Tanzilli . Published on June 16, 2014.
© Marco Tanzilli . Published on June 16, 2014.