Riempire un vuoto urbano, come si legge nell’introduzione al concorso per la “progettazione per lavori di costruzione di una scuola materna e di una scuola primaria”, rappresenta per i tecnici una sfida interessante e raccogliere tale sfida pone una serie di problemi riguardo all’articolazione degli interventi, i quali devono stabilire nuove gerarchie e attribuire nuovo significato all’edificato, senza però compromettere l’identità dell’insediamento esistente.
Il contesto di intervento rappresentato dalla vasta area che racchiude l’Istituto Comprensivo, è privo di coerenza architettonica e necessità di una progettazione organica dei plessi scolastici. Scuola elementare e scuola media esistenti appartengono ad epoche di realizzazione differenti perciò non sono frutto di uno studio complessivo ma episodi isolati oggetto nel tempo di trasformazioni disomogenee.
Corte
© Francesco Cossu . Published on June 19, 2014.
Alla luce di questo il presente bando appare come un occasione unica per riuscire riqualificare l’intero complesso scolastico.
Il filo conduttore che ha guidato le scelte progettuali è certamente improntato alla linearità e semplicità costruttiva che conferisce a tutto l’intervento pulizia costruttiva e una distribuzione degli spazi semplice e chiara.
Le tavole di progetto mostrano volumi squadrati e netti molto luminosi e questo li pone in forte contrasto con le cromie scure e poco qualificanti dei fabbricati preesistenti.
È chiaro che voler dialogare con tali preesistenze senza interventi progettuali sugli stessi risulta poco probabile come pure il voler improntare la progettazione dei nuovi fabbricati basandosi su un contesto privo di qualità architettoniche. Ecco quindi che i volumi sono bianchi e semplici contro le forme a volte troppo contorte e dai colori scuri della scuola media. In questo senso l’utilizzo di grandi facciate trasparenti e percorsi esterni riparati dalle intemperie e dal forte soleggiamento, vuole portare ad un maggior rapporto tra interno ed esterno il quale come è visibile dalle viste di progetto, è stato riqualificato e messo a disposizione degli utenti. Gli ambienti sono quindi aperti, luminosi e si espandono facilmente verso l’esterno e verso le zone comuni spesso utilizzate per le attività libere come è il caso della scuola materna, in cui le tre aule principali si aprono attraverso pareti mobili verso un ampio corridoio vetrato.
La luminosità del bianco dei volumi è interrotta in numerosi episodi da campiture di giallo e arancio che si ripresentano in entrambe le scuole a voler sottolineare un filo comune che lega tra loro i due fabbricati sebbene distinti per forma e funzione. Tali colori si ritrovano all’ingresso delle aule didattiche o degli spazi di gioco, o anche all’esterno come nel caso della facciata ovest della nuova scuola primaria, in cui gli stipiti delle finestre delle aule sono di colore arancio ottenuto con l’uso di carter metallici verniciati o le porzioni di muratura che esternamente delimitano gli spazi destinati alle sezioni nella scuola materna. L’arancio e il giallo, indicano gli ambienti scolastici e rimarcano i principali percorsi a terra.
La semplicità si ritrova anche nella tecnologia di questi fabbricati.
L’ossatura degli stessi è composta di materiali semplici, tipici e fortemente legati alle tecnologie di uso più comune in tali zone, senza andare a perseguire obbiettivi architettonici troppo ambizioni e per questo slegati dal tema del bando. Ciononostante, la pelle che costituisce tutti i corpi di fabbrica sebbene si presenti con una superficie dall’aspetto familiare riserva comunque sorprese, nascondendo una stratificazione muraria altamente tecnologica e performante. Infine i percorsi ben evidenziati nelle tavole di progetto specie nelle piante in scala 1:500 e nei render schematici che evidenziano la volontà di garantire percorsi i più brevi possibili e per questo diretti vista anche la vastità dell’area. Questi sono gli assi generatori del progetto che si ripropongono sia al piano terra che al piano primo mettendo in comunicazione tra loro tutti i fabbricati scolastici.
Atrio
© Francesco Cossu . Published on June 19, 2014.
Scuola primaria
© Francesco Cossu . Published on June 19, 2014.
L’area interessata dal concorso in cui è stato previsto l’ampliamento della Scuola Primaria è stata occupata fino al 2009 da un complesso di cui facevano parte oltre al fabbricato esistente, due corpi di fabbrica ora demoliti, a causa della presenza di amianto.
La superficie residua in seguito alla demolizione è risultata pari a circa 1800 mq.
Scopo del progetto è riempire tale vuoto prevedendo un insieme coordinato di interventi di riqualificazione che principalmente consistono in un ampliamento della scuola con un nuovo edificio e la riorganizzazione degli spazi di pertinenza esterni da rendere fruibili agli scolari, sia per attività di svago, sia per attività didattiche.
La scelta progettuale è orientata allo scopo di separare fisicamente l’edificio esistente dall’ampliamento, pur mantenendo le connessioni necessarie, per creare una corte interna completamente permeabile, alla quale possano accedere sia gli scolari che utilizzano gli spazi didattici nuovi, sia quelli posti nell’edificio esistente; un luogo che si immagina possa essere di gioco e di svago per bambini durante il bel tempo.
Come conseguenza di questa scelta si è optato per riorganizzare anche l’accesso al plesso scolastico, in modo da spostare l’ingresso alla Scuola nel nuovo fabbricato, attraverso un foyer in doppia altezza che con una grande vetrata schermata dai raggi solari si affaccia verso la nuova corte. Attraverso l’utilizzo del passaggio soprelevato e chiudendone la sua proiezione a terra si sono collegati tutti gli edifici facenti parte del comprensorio, sia al piano terra, sia al piano primo. La chiusura del cortile con una parete vetrata sul lato nord e con un muro sul lato sud permette inoltre di separare fisicamente lo spazio esterno dedicato alla Scuola Media da quello dedicato alla Scuola Primaria. In questo senso lo spazio di gioco alberato che si viene a creare, resta un luogo esclusivo e sicuro dedicato ai bambini della Scuola Primaria.
Architettonicamente il nuovo corpo di fabbrica in ampliamento è un parallelepipedo regolare, il cui lato lungo corre parallelamente alla prosecuzione di Via Svizzera, in perfetto allineamento con l’edificio ospitante la Scuola Media. Lungo i lati corti sono state posizionate le uscite e le scale di sicurezza, e il vertice sud è posizionato in corrispondenza del punto in cui il passaggio soprelevato cambia direzione per collegare la scuola media con la primaria.
Si è data molta importanza ai percorsi sia interni che esterni, e la scelta di avere un volume semplice permette di organizzarli in maniera chiara e intuitiva, anche per i bambini. Le pavimentazioni interne realizzate in resina, così come la scala, avranno una colorazione diversa per caratterizzare i percorsi dagli altri spazi, ed esternamente delle pensiline guideranno i bambini, ma anche insegnanti e genitori, all’interno della scuola al di sotto di una copertura utile sia nelle giornate calde, sia in quelle di pioggia. Il disegno degli spazi esterni, sia a terra con diversi materiali (cemento dilavato e ghiaia) per definire percorsi principali e secondari, sia in quota con leggere pensiline di collegamento in acciaio, andranno a creare un filtro che, seppur permeabile, indica chiaramente la funzione “speciale” del cortile. Nelle giornate di pioggia inoltre nel nuovo edificio si potrà utilizzare l’atrio come luogo di giuoco e socializzazione per i bimbi e spazio di sosta ed attesa per i genitori.
L’assistente, nella bidelleria subito all’ingresso, potrà facilmente avere un controllo sugli ingressi alla Scuola ed indicare a chi entra dove sono localizzate le funzioni principali degli edifici collegati tra loro. Sebbene nell’edificio esistente sia in progetto la realizzazione di un ascensore, si è scelto di realizzarne un altro all’ingresso del nuovo fabbricato per non allungare troppo i percorsi dei disabili che fruiranno degli spazi didattici.
Il blocco aule corre longitudinalmente all’edificio e affaccia nel lato ovest in modo che la luce diretta, particolarmente fastidiosa nei mesi piu caldi, si presenti all’interno degli ambienti solamente in tarda mattinata. La ripartizione della facciata ovest, effettuata per mezzo di aperture verticali, strette e alte, permette di oscurare ancora di piu il sole dalle ore 12:00 sino al primo pomeriggio. In tal modo si riesce a fornire prevalentemente luce diffusa agli ambienti didattici, scelta consigliabile sia per non affaticare la vista e migliorare la qualità dell’irraggiamento luminoso interno, sia per ovvi fattori climatici.
© Francesco Cossu . Published on June 19, 2014.
Scuola materna
© Francesco Cossu . Published on June 19, 2014.
La scuola materna è invece situata nell’area posta a sud prospiciente via Civitavecchia.
In questo lotto, che attualmente è un retro inutilizzato della scuola media, si è scelto di inserire l’edificio in maniera baricentrica, sia per mantenere, come da normativa, le distanze minime dagli altri edifici che dai confini, sia per circondare la materna di spazi esterni verdi, didattici e di gioco.
Gli accessi alla scuola saranno entrambi su via Civitavecchia. Quello a sinistra sarà l’ingresso principale alla scuola e quello a destra un ingresso secondario per mezzi di soccorso, o più semplicemente per i mezzi dei manutentori del verde e dell’edificio stesso.
Il corridoio di ingresso non è altro che la prosecuzione del percorso che attraversa longitudinalmente tutto il comprensorio scolastico, unendo le tre scuole: materna, elementare, media. Da questo corridoio si accede longitudinalmente al blocco servizi, composto da: una stanza per gli assistenti, situata di fronte all’ingresso per poter controllare meglio l’afflusso di persone all’interno dei locali scolastici, i bagni per il personale e per gli insegnanti, spazio mensa, aule laboratorio, lavanderia e un locale tecnico.
Il blocco sezioni invece, posto ortogonalmente al precedente, si dispone al centro dell’area di progetto. Le sezioni sono organizzate in base a una semplice e pratica aggregazione delle funzioni secondo un chiaro schema geometrico facilmente leggibile da bambini e insegnanti. Dal corridoio si entra in uno spazio spogliatoio arredato con armadietti e contenitori individuali per vestiti, scarpe. Dallo spogliatoio si può passare direttamente nelle aule oppure entrare nei servizi igienici per lavarsi le mani e prepararsi alle attività della giornata.
Il lungo corridoio di accesso alle sezioni affaccia e prende luce dall’orto didattico. Qui i bambini possono imparare la coltura di ortaggi veri, piantare i semi e vederli gradualmente trasformarsi in piante imparando ad osservare la natura, i suoi ritmi lenti e perfetti, il ciclo delle stagioni ed a raccogliere i frutti di questo lavoro. In questo modo possono cimentarsi in un’attività manuale che li stimola a sperimentare e sviluppare nuove abilità e attitudini, scoprire il mondo delle piante, fare esperienze concrete e sul campo, che si rivelano rilassanti e istruttive, lavorare in gruppo, coinvolgendo anche i bambini diversamente abili.
Architettonicamente l’edificio è pensato come un grande padiglione vetrato; le pensiline aggettanti sono l’elemento esterno di spicco; esse coprono le terrazze e i camminamenti, creano luoghi di meditazione e mediazione tra esterno ed interno, poiché con le loro ombre smaterializzano le pareti dando una sensazione di galleggiamento dei tetti. L’aggetto delle coperture, di circa 2 metri di profondità garantisce un buon ombreggiamento estivo e un riparo dalla pioggia, un “ombrello protettivo” che concorre a determinare il carattere accogliente dell’edificio.
Tutte le zone della Scuola, sia interne che esterne sono facilmente sorvegliabilii dagli insegnanti; in particolare dalle grandi vetrate delle aule si possono tenere d’occhio tutte le aree gioco esterne, abbastanza grandi perché i bambini non si sentano mai isolati o rinchiusi; per i mesi primaverili ed estivi, ma in generale durante tutte le belle giornate durante l’anno, le finestre vetrate che corrono attorno al cortile rimangono completamente aperte, annullando il classico confine fra interno ed esterno. In una scuola del genere non si registreranno episodi di bullismo perché la struttura aperta impedisce ai bambini di essere separati e isolati. Non ci sono angoli nascosti o posti senza via di fuga, dove può accadere qualcosa che sfugge al controllo degli insegnanti.
Altra peculiarità del progetto è rappresentata dallo studio delle varie destinazioni d’uso degli spazi presenti e di come questi ben si relazionino con lo spazio esterno con i quali dialogano non solo visivamente ma anche fisicamente. Tutti gli ambienti sia quelli destinati ad attività didattiche che non, sono ampi e luminosi e realizzati in molti casi anche con misure abbondanti rispetto alle prescrizioni minime stabilite dalle norme tecniche di settore. La scuola materna organizzata in 3 sezioni di 24 alunni ciascuno è dotata oltre che di mensa coi relativi servizi anche di 2 aule didattiche destinate a laboratorio informatico e aula di inglese ormai materie obbligate nelle scuole materne. Una peculiarità di questo fabbricato è che alcuni di questi spazi risultano modulabili dimensionalmente attraverso l’utilizzo di parete mobili fonoisolate. È il caso proprio del laboratorio informatico dell’aula di inglese e della mensa che possono esser facilmente unite a formare un ambiente unico da destinarsi a piccole manifestazioni dei bambini come recite o altro.
© Francesco Cossu . Published on June 19, 2014.
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© Francesco Cossu . Published on June 19, 2014.
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