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Centro di produzione per cinema digitale - Pietro Pippo Pirozzi

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La risoluzione delle problematiche progettuali, prende l’avvio da una riflessione sulle modalità di intervento in uno specifico luogo, nonché sul significato di “tutela del paesaggio”; in particolare su quali valori salvaguardare e quali reinterpretare, lasciando inalterato il senso generale del contesto ed allo stesso tempo rispondendo alle esigenze funzionali e di rappresentazione simbolica del nuovo complesso previsto dal bando. Il rapporto di scambio e reciprocità con il territorio, è evidente nelle scelte architettoniche che si muovono nel rispetto del paesaggio e dell’ambiente, con un’avanguardistico approccio ecosostenibile, nonché nella ricerca di un rapporto armonico e dinamico con la tradizione, che riesce nel contempo a trovare soluzione alle peculiarità tecniche del digitale, applicate al campo dell’audiovisivo. La struttura polifunzionale, capace di accogliere Festival e manifestazioni a carattere specifico, genera un’evidente ricaduta in termini di indotto, con indubbi benefici in campo strettamente economico e l’emersione di nuove sensibilità e professionalità artistiche.

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Il dato di partenza, è la presenza di un manufatto edilizio senza particolare valore, né dal punto di vista architettonico né strutturale ma dotato di un forte senso materico e plastico, che lo lega indissolubilmente al contesto: un volume di pietra stereometrico ed introverso, tipico delle tradizioni e delle culture mediterranee. Similmente, le aree immediatamente adiacenti l’edificio, non presentano alcun aspetto rilevante, ma affascinano proprio per il carattere ostico ed essenziale degli elementi: la costa piatta, frastagliata ed inaccessibile; una zona semipaludosa, un’area sistemata a colture, la traccia di un corso d’acqua.

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TAVOLA 1

Obiettivi: Lasciare pressoché immutata la tipologia architettonica dell’edificio, elaborando con una serie di interventi puntuali la compatibilità delle soluzioni architettoniche sul manufatto e sull’aria vasta. Individuare tutta una serie di opzioni che consentano il funzionamento contemporaneo o con tempi molto ristretti di turn around dei principali blocchi funzionali.

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TAVOLA 2

I muri perimetrali sono chiusi con blocchi termo-fonoisolanti. Il rivestimento esterno, fino all’altezza di 4,5m, è in lastre di pietra calcarea locale di spess. 10cm. Le inercapedini sono ventilate o riempite con isolante cellulare in sughero, secondo l’orientamento. Il volume centrale, nella parte alta, è rivestito con pannelli traslucidi bianchi, illuminati con tecnologia LED, tali da formare anche immagini digitali, scritte, composizioni grafiche. La copertura è caratterizzata da un elemento modulare appositamente studiato per fungere da supporto per pannelli solari, camino di ventilazione e ove occorre, lucernaio per illuminazione naturale e/o artificiale. Le partizioni interne sono previste con sistemi mobili, vetrate bassoemissive, pannelli in griglia metallica per gli impianti. Il teatro di posa è stato studiato con particolare attenzione: è previsto un doppio isolamento per le pareti e la copertura, ed una serie di accorgimenti tecnologici per rendere lo spazio funzionale ed allo stesso tempo flessibile come richiesto dal bando. Sulle pareti sono previsti ballatoi tecnici in ferro e griglie metalliche, con balaustre idonee per gli alloggiamenti dell’illuminazione e dei “blue screen”. In copertura un piano “graticciato” mobile, funziona da supporto per le “americane” portafari e per i sistemi di movimentazione, con tiri manuali ed elettrificati, con armatura di rinvio direttamente fissata al solaio. Mediante una parete mobile insonorizzata, lo spazio può essere suddiviso in due sale, attrezzate per proiezioni o incontri con il pubblico.

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TAVOLA 3

STRATEGIE PROGETTUALI SOSTENIBILI Nella fase iniziale del progetto sono stati raccolti i dati climatici relativi alle medie mensili di: temperatura massima e minima, umidità relativa, eliofania, piovosità e venti dominanti, (vedi tabelle), indispensabili per orientare le strategie bioclimatiche adottate nel progetto: Strategie per il risparmio energetico L‘intervento prevede l’integrazione tra soluzioni di produzione energetica e di climatizzazione passive e attive orientato alla massima riduzione possibile dei consumi energetici richiesti per l’intero ciclo di vita della struttura.

Particolare_costruttivo_large

Orientamento Gli ambienti destinati a servizi e impianti, che non richiedono livelli elevati di illuminazione e di confort termico, sono stati posizionati a nord, in modo da attenuare le dispersioni termiche. In particolare, la zona con macchinari e impianti che producono calore, funge da cuscinetto termico in inverno e per favorire la dispersione del calore prodotto in estate. Isolamento L’edificio è chiuso da un involucro a doppia pelle (pietra calcarea e blocchi termo-fonoisolanti) che funge da cuscinetto termico tra interno ed esterno. I prospetti sono differenziati in funzione delle condizioni di esposizione: a sud-est una facciata ventilata, con bocchette manovrabili per raffrescare l’involucro in estate e creare uno spazio cuscinetto in inverno. A nord-ovest, esposti all’azione dei venti freddi dominanti in inverno, l’intercapedine è riempita con isolante cellulare a base di sughero, con laterizio specifico ad elevata inerzia che funge da massa termica, riducendo la dispersione verso l’esterno. Energie rinnovabili I dati relativi al soleggiamento hanno consentito di proporzionare i pannelli solari in un’ottica di massima efficienza energetica.

Sostenibilità_large

Il sistema impiantistico attivo è integrato con sistemi fotovoltaici disposti sulle coperture; i pannelli fotovoltaici semitrasparenti, oltre a convertire la radiazione solare incidente in energia elettrica, fungono da schermatura limitando il guadagno solare e riducendo, così, il rischio di surriscaldamento. Per la produzione di acqua calda e per il riscaldamento a pavimento a bassa temperatura, sono previsti pannelli solari termici a circolazione forzata. Il riscaldamento degli ambienti è regolato in relazione al numero delle persone e delle attività che li occupano. tra le proposte aggiuntive relative alle sistemazioni esterne, sono previste: una torre con sistemi fotovoltaici e sistema mini-eolico che trasformi l’energia solare e l’energia derivata dai venti, in energia elettrica utile ad alimentare tutti gli impianti delle aree esterne. Un sistema di coperture di ombreggiamento per l’area parcheggi, con superfici fotovoltaiche per alimentare eventuali veicoli elettrici. Sistemi di ventilazione passiva L’area di progetto è fortemente caratterizzata dal regime dei venti e ciò costituisce un’importante opportunità per proporre soluzioni di raffrescamento passivo nei mesi caldi con notevoli vantaggi per il comfort degli ambienti interni, in particolare per quelli che contengono attività ad elevato guadagno termico. E’ previsto un meccanismo di convogliamento delle brezze fresche estive in funzione delle direzioni di provenienza; la ventilazione naturale è favorita dalla presenza di aperture con lamelle regolabili in copertura (“effetto camino”) e di bocchette regolabili nella intercapedine di facciata e nei vespai, con gestione integrata mediante un sistema computerizzato centrale. Criteri di eco-efficienza nella scelta dei materiali e delle tecniche costruttive La scelta dei materiali e delle tecniche costruttive è stata effettuata in un’ottica di Life Cycle Design, valutando in sede progettuale l’impatto ambientale dell’intervento nell’intero ciclo di vita degli edifici: provenienza delle materie prime, eco-efficienza dei manufatti durante la loro vita utile, destinazione finale dei rifiuti della dismissione, reperibilità delle materie prime, peso energetico, biocompatibilità (effetti sulla salute dell’uomo) e riciclabilità dei materiali. Si è scelto di prediligere le tecniche costruttive a secco, che permettono una rapida messa in opera, facilitano la manutenzione, la disassemblabilità dei componenti ed il riciclo dei materiali, consentendo una flessibilità funzionale che prevede la possibilità di trasformare l’edificio secondo le esigenze. Gestione delle acque Il progetto relativo alle acque prevede il recupero delle acque piovane mediante sistemi di regimentazione e canalizzazione, per poi essere riutilizzate per i bagni, per l’irrigazione dei giardini e delle aree coltivate e per il lavaggio. Per quanto riguarda le acque di scarico è prevista la separazione con trattamento differenziato, tra acque grigie e nere. Gestione dei rifiuti, recupero dei materiali È prevista la raccolta differenziata dei rifiuti solidi; i materiali organici, non contaminati, ricavati dalle attività di ristorazione, sono trasformati in compost utilizzabile come fertilizzante per il verde coltivato. Per quanto riguarda i materiali edilizi è stato valutato il loro grado di rinnovabilità in modo da stabilire le correnti di riciclo in seguito alla dismissione. In un’ottica di “chilometro zero”, i materiali di risulta della demolizione degli edifici esistenti (tufo e calcestruzzo), ed il pietrame presente nell’immediato sottosuolo, potrà essere frantumato in situ e utilizzato nei sottofondi, per i conglomerati e per il drenaggio dei terreni. Uso bioclimatico della vegetazione La presenza della vegetazione può influire in maniera determinante sul microclima dei luoghi. Il progetto prevede l’inserimento di essenze autoctone, in grado di integrarsi in maniera meno invasiva possibile nel contesto circostante, ed il posizionamento di alberi in modo da produrre effetti di tipo bioclimatico, con ombreggiamento sugli edifici e sugli spazi aperti.

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SISTEMAZIONE A VERDE Per la sistemazione a verde, ed in particolare per la scelta delle essenze utilizzate, si è fatto riferimento al paesaggio circostante, privilegiando le specie che caratterizzano la vegetazione di fascia costiera ed alofite, ovvero resistenti agli stress salini dovuti agli aerosol provenienti dal mare. Dal punto di vista della progettazione paesaggistico-botanica è possibile suddividere l’area di progetto in 5 tipologie d’intervento: Filari di Olivi, nell’area sud-est, frammisti a singoli esemplari di Quercus ilex (Leccio), o di alberi da frutto tipici (Mandorlo e Ciliegio), in modo da creare un contrasto cromatico con le diverse tonalità di verde delle pagine fogliari delle due specie e mantenere viva l’area anche nella stagione invernale; Parcheggio con green-parking a sistema alveolare in HDPE riciclato, (Zoisia spp.e Paspalum vaginatum, specie macroterme utilizzate per la formazione di tappeti erbosi lungo la fascia costiera) e reti di copertura con rampicanti resistenti alla siccità ed adatte a terreni salini (ad es. Bouganvillea) di diverse tonalità cromatiche (B. glabra, di colore viola, B. spectabilis, rosa-magenta, B. bianca) alternate tra loro a creare fasce di differenti colori. Fascia Riparia intorno all’alveo del tratto di corso d’acqua recuperato, con impianti di specie palustri (Salicornia spp. e Juncus spp.), prelevate dalla zona in cui saranno allestite le “pedane” attrezzate, frammiste ad un canneto (Arundo spp. e Phragmites spp.) realizzato con la tecnica di Ingegneria Naturalistica del Trapianto di Cespi e Rizomi. Percorso sopraelevato in legno eco trattato, lungo la costa, all’interno dell’area paludosa integrato da specie alo-elofite (Salicornia spp. e Juncus spp.) prelevate in situ; Giardino sull’estremità nord-ovest dell’area di progetto, da aprire al pubblico per eventi o per intrattenimento, con essenze alotolleranti (Cineraria, Elicriso) miste ad esotiche naturalizzate come Agave spp. e Carpobrotus spp.

Riferimenti_large

RIFERIMENTI

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