Il progetto si sviluppa lungo l’intera Esplanade, sviluppando poi alcuni punti in particolare e costruendo, quindi, un sistema che è sia continuo sia discreto. Continuo perché l’intero percorso viene ripensato nei suoi elementi caratterizzanti (elemento di separazione dalla FDR Drive, arredo urbano, pavimentazione, illuminazione) nel tentativo di restituirne un’immagine unitaria; discreto perché alcuni luoghi in particolare vengono progettati ex novo diventando, con quelli già esistenti, delle tappe lungo il percorso, diverse a seconda delle possibilità e del carattere particolare delle singole aree. Le nuove aree attrezzate sono: 1. Il nuovo parco vicino al Queensboro Bridge: l’ampiezza delle superfici utilizzabili, difficilmente riscontrabile in altri tratti dell’Esplanade, permette qui la creazione di un vero e proprio parco urbano, in cui l’edificio esistente, dismesso, viene riutilizzato come spazio coperto polifunzionale, e integrato nel sistema dei percorsi. Viene proposta una torre panoramica in corrispondenza della E61st, che permetta di godere del paesaggio urbano dall’alto.
© AARCH-MI . Published on May 27, 2013.
2. I floating gardens. In un punto dove l’esplanade diventa un sottile percorso a ridosso della FDR Drive si è pensato di costruire dei veri e propri giardini pensili, che guadagnino lo spazio mancante aggettando sull’acqua, un’ampliamento del vicino parco esistente. Attraverso la formazione di specchi d’acqua protetti, sarà anche possibile la fruizione diretta del fiume attraverso l’uso di canoe e piccole imbarcazioni.
© AARCH-MI . Published on May 27, 2013.
3. Il percorso sospeso limitrofo al C. Schurz Park: questo è l’unico punto dove attualmente il percorso si allontana dall’acqua: si prevede quindi la creazione di un passaggio sospeso su piloni, che aggetti invece sull’acqua e che costituisca un’alternativa a quello interno.
© AARCH-MI . Published on May 27, 2013.
4. Nell’ansa di fronte al Mill Rock si prevede una sorta di scogliera artificiale, che consenta l’interruzione del parapetto lungo il percorso e l’avvicinamento, attraverso spazi diversificati, all’acqua. Si auspica che la parziale rinaturalizzazione controllata di quest’area, con il tempo, porterà anche alcuni volatili e pesci a sostare nei pressi.
© AARCH-MI . Published on May 27, 2013.
5. I moli dei pescatori, in realtà sono spazi che aggettano sul fiume, pensati per il relax di tutti i fruitori, ma sono strutturati in modo tale che anche i pescatori possano fruirne senza disturbare ed essere disturbati dai passanti.
© AARCH-MI . Published on May 27, 2013.
6. Il piccolo parco vicino al Kennedy Bridge, ricavato dagli spazi interstiziali vicino al raccordo stradale, costituisce il possibile termine del percorso.
© AARCH-MI . Published on May 27, 2013.
Lungo tutta l’esplanade, senza interruzioni, si snodano la pista ciclabile e il percorso pedonale, toccando le diverse tappe vecchie e nuove. La separazione dalla FDR Drive avviene mediante elementi verdi curvilinei, la cui altezza non supera mai gli 80 cm, strisce di prato ondulato che seguono tutto il percorso.