Il progetto ha come obiettivo di definire un nuovo “evento urbano” capace di dare riconoscibilità al luogo e identità al quartiere. La localizzazione del lotto di progetto ha l’affaccio principale su via fratelli bandiera, margine e bordo, oggi impermeabile (un muro invisibile) fra città giardino e città industriale.
Prospetto Est
© NAT OFFICE - christian gasparini architetto . Published on June 14, 2013.
La città giardino, con i suoi spazi aperti, in cui vengono costruiti singoli edifici residenziali, secondo un’idea di tessuto aperto e disaggregato, è legata solo a un disegno di arterie di viabilità interna, capaci di individuare lotti simmetrici affacciati sulla strada come prospetto principale e confinanti sul retro tramite uno spazio aperto a giardino. La città industriale con i suoi volumi giustapposti a creare un tessuto compatto con alcuni spazi aperti come luoghi di servizio alla produzione è un bordo continuo e spesso sordo alla città. L’estrinsecazione di quest’idea segregativa e funzionalista della città degli anni 60-70-80 è accentuata ed amplificata dalla grande arteria di traffico, che taglia in due, dal punto di vista percettivo e fisico, i due spazi della città.
Vista da nord - via f.lli Bandiera
© NAT OFFICE - christian gasparini architetto . Published on June 14, 2013.
Il progetto crede in una vocazione urbana per entrambi i tessuti, con un’identità precisa e distinta, ma che permetta di creare connessioni e legami almeno dal punto di vista percettivo. La città industriale separa la città giardino dal mare; l’idea è che dalla residenza con la sua altezza e le sue bucature si possa traguardare il tessuto industriale fino al mare, come possibilità per gli utenti di collocarsi e identificarsi, non solo, tramite il lotto fisico inserito nella città giardino, ma anche tramite il “paesaggio urbano” circostante.
Prospetto sud
© NAT OFFICE - christian gasparini architetto . Published on June 14, 2013.
Il progetto tenta di trasferire all’edificio tracce e segni evidenziati dal contesto: l’elemento predominante qui è sicuramente l’idea di margine, bordo, limite tra città giardino e città industriale: la residenza si costruisce per composizioni di bordi, intesi non come margini invalicabili, ma come cornici aperte di quadri interni (le camere) affacciate sulla città.
Prospetto ovest
© NAT OFFICE - christian gasparini architetto . Published on June 14, 2013.
Il bordo si pone come connessione mediazione fra verticale e orizzontale, andando a riquadrare in modo variato le camere su ogni prospetto. Esso costituisce anche una distinzione molto precisa fra piano terra, urbano, aperto e orizzontale e piani superiori più composti, opachi e verticali nella loro totalità.
Prospetto nord
© NAT OFFICE - christian gasparini architetto . Published on June 14, 2013.
Questa distinzione riflette il meccanismo di definizione del programma, che posiziona al piano terra tutti gli spazi di servizio comuni e più“pubblici”, sfumando (in pianta) da est a ovest la gradazione della privacy, dalla sala riunioni, palestra fitness, sala tv proiezioni, sala lettura relax, sala studio biblioteca fino ad arrivare alle camere.
Fotoinserimento da nord
© NAT OFFICE - christian gasparini architetto . Published on June 14, 2013.
Si sottolinea altresì che il basamento staccato e indipendente agisce su tre prospetti, quelli più legati comunque al contesto urbano, inteso come via fratelli bandiera e il suo controviale interno, mentre sul quarto lato (ovest), quello più interno e privato, la residenza si appoggia direttamente a terra, sia dal punto di vista della composizione architettonica che funzionale d’uso.
Planivolumetrico di progetto
© NAT OFFICE - christian gasparini architetto . Published on June 14, 2013.
Il basamento poi, è un elemento rivestito in acciaio corten, che dà un’alterità e un carattere, rispetto al contesto, costituendosi come elemento urbano. Il bordo dunque costruisce i prospetti come rete, maglia architettonica (reiterazione di una figura sempre variata), che corrisponde a una modalità di interpretazione della città. Tale modalità viene ricostruita anche all’interno del fabbricato, dove le tipologie di alloggi variano in funzione della flessibilità di divisione e adattabilità futura e della accessibilità/adattabilità per i portatori di handicap.
Fotoinserimento da ovest
© NAT OFFICE - christian gasparini architetto . Published on June 14, 2013.
Le tipologie di alloggio costruiscono un network composito corrispondente agli spazi disponibili in pianta ed in profondità nel corpo di fabbrica e ai prospetti dell’edificio. Questo network è definito da una serie di cornici sovrapposte e giustapposte, che modulano pieni e vuoti, e costruiscono una variazione di scansioni verticali e orizzontali di pieni e vuoti componendo un edificio dinamico e poliedrico, capace di diventare condensatore e polo attrattore dal punto di vista urbano.
Fotoinserimento da est
© NAT OFFICE - christian gasparini architetto . Published on June 14, 2013.
Fotoinserimento da sud
© NAT OFFICE - christian gasparini architetto . Published on June 14, 2013.