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Edificio commerciale - Pallaoro Balzan e Associati, Michael Profaizer, Danilo Balzan, Michele Filippi

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L’intervento riguarda la costruzione di un nuovo edificio commerciale in affaccio sull’asse viario, commerciale di via Brennero, alle porte della città di Trento. La suddivisione in due parti dimensionalmente equivalenti, la necessità di spazi commerciali flessibili (vendita ed esposizione) al piano terra e di altri per attività direzionali al primo piano unitamente a quella del contenimento dei costi sono stati gli input progettuali che hanno guidato la progettazione.

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L’edificio si configura planimetricamente come un trapezio che asseconda la forma del lotto. L’accesso e l’uscita carrabili sono previsti separati, entrambi su via Brennero, collocati rispettivamente alle estremità sud e nord del lotto. I parcheggi necessari per le attività commerciali e direzionali sono quasi tutti coperti, ricavati in due piani d’autorimesse : il primo è seminterrato, parzialmente aperto su tre lati, il secondo è totalmente interrato. Entrambe le autorimesse sono raggiungibili a piedi, dall’esterno, attraverso rampe scala che fungono anche da via di fuga/uscita di sicurezza. L’accesso alle attivitàè previsto dall’atrio-galleria, posto in posizione baricentrica, e che costituisce quindi lo spazio comune di distribuzione sia alle attività commerciali del piano terra che a quelle direzionali del primo piano. Un unico impianto ascensore, collocato nell’atrio, collega i piani delle autorimesse con i due livelli della galleria. Il corpo a sud, si eleva parzialmente, con un volume, tutto cieco, dove sono stati collocati gli impianti tecnologici (locale caldaia e unità di trattamento dell’aria): tale volume assolve anche alla volontà di enfatizzare la presenza dell’edificio commerciale e di “raccordarlo formalmente” con la decisa maggiore dimensione del limitrofo edificio posto a sud.

I punti base del progetto possono sintetizzarsi: · nell’individuazione dell’atrio centrale con caratteristiche di luogo comune di distribuzione, ma anche di separazione/contrapposizione dei due corpi di fabbrica. I tamponamenti verso l’esterno a tutto vetro, i grandi lucernari e soprattutto la continuità formale delle facciate dei due corpi limitrofi verso l’interno e quella delle pavimentazioni in cubetti di porfido intendono individuare uno spazio dai caratteri urbani della “galleria” e di filtro fra l’esterno e l’ interno; · nella realizzazione dei due volumi contrapposti alla “galleria” dai caratteri formali omogenei e improntati ad una certa “massività”, ma che si svuotano di tanto in tanto per lasciar spazio ad ampie aperture alternate ad altre di dimensione più ridotta necessarie alla realizzazione di locali interni con caratteristiche di buona flessibilità funzionale; · nel sistema costruttivo semiprefabbricato adottato (Progress thermowand) costituito dalla giustapposizione di pareti ed architravi costituiti da pannelli coibentati, ciechi in calcestruzzo liscio di cassero metallico; · dalla volontà di esprimere un’architettura quasi elementare, dettata fortemente dal sistema costruttivo, e caratterizzata più che dalla morfologia dei suoi volumi, dalle geometrie dei suoi vuoti. In tal senso le vedute notturne appaiono privilegiate e la scelta del colore molto scuro per la muratura delle facciate contrapposto ai cromatismi vivaci scelti per i contorni di tutte le aperture sono punti essenziali alla realizzazione del concetto espressivo ricercato.


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