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Fronte urbano - Fabian Testor, Maddalena Vedana, zandomenego luca

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OBIETTIVI Al fine di rendere parte della città l’area in esame, pare fondamentale agire sul sistema delle connessioni percettive e funzionali; operando sugli elementi connettivi esistenti e di progetto, si propone una continuità di fruizione tra il centro storico con i suoi elementi caratterizzanti ( le piazze, il sistema delle mura storiche, il rapporto con il fiume Natisone) e l’area della ex stazione. La ridefinizione del ruolo del parco esistente e del sistema del verde in generale, la rete dei percorsi ciclo-pedonali e delle aree funzionali, la revisione degli accessi e del transito carrabile nel centro, il rapporto tra le aree e gli elementi puntuali esistenti e di progetto hanno come obiettivo la generazione di una nuova unitarietà urbana, in cui l’area di progetto divenga parte della città. TEMI Il progetto prevede la definizione di un nuovo asse, nella forma di un boulevard ciclo-pedonale, che costituirà una sorta di “spina” alla quale si relazioneranno le funzioni; esso costituirà il nuovo limite del nucleo urbano, con livelli differenziati di permeabilità percettiva e funzionale e, al tempo stesso, fungerà da elemento connettivo tra le aree e gli oggetti dell’una dell’altra parte.

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Fronte Nord

La ex stazione sarà riqualificata a Museo storico della Prima Guerra Mondiale 1915/18 con la rifunzionalizzazione anche degli ambiti esterni, recuperando il sedime della ex banchina come piastra funzionale; l’area originariamente occupata dai binari manterrà la quota ribassata rispetto alla banchina e sarà il limite di un progettato spazio vuoto con funzione di filtro/distacco percettivo tra il nuovo museo e l’area urbanizzata a nord. La riqualificazione generale dell’ambito della ex stazione prevede la realizzazione di un parcheggio interrato multipiano in prossimità del principale svincolo viario sulla nuova Statale; la struttura sarà relazionata ai percorsi ciclabili, pedonali e alla prevista area di scambio auto/bici, elementi questi di connessione alla “spina strutturale” costituita dal boulevard. L’attuale parco sarà completamente ridefinito nel limite verso la ex stazione (futuro museo), favorendo la massima apertura visiva e relazionando i precorsi di fruizione ai passaggi di accesso il centro storico, allo scopo di garantire la continuità degli elementi. La parte sud del parco manterrà le attuali caratteristiche di ambito naturalistico più riservato, nel quale si prevede la ricollocazione del monumento ai caduti. Le due zone saranno divise da una nuova struttura per pubbliche rappresentazioni. Allo scopo di offrire ulteriori elementi di connessione tra l’ambito oggetto dello studio e il nucleo storico, si propone di riqualificare l’area in prossimità dell’accesso nord alla Fondazione Canussio, demolendo l’esistente fabbricato dismesso e riprogettando lo spazio aperto per valorizzare la porzione di antiche mura e l’accesso alla Fondazione. La definizione di tale ambito e la sua fruizione rispetterà i percorsi pedonali recentemente ripavimentati. Considerando i segni storici elementi fondamentali per la lettura di un territorio e del costruito, il progetto prevede di restituire la migliore visibilità alle porzioni di mura antiche presenti nell’ambito. Si propone l’eliminazione degli elementi di mitigazione della percezione visiva, naturali o costruiti che siano, e la valorizzazione dell’attacco a terra mediante l’utilizzo di idonei materiali di pavimentazione (acciottolato, verde, pietra piasentina). La definizione del percorso di attraversamento del parco da via Marconi verso via Liva vuole suggerire la “ricucitura” della cinta muraria tra il tratto di via Verdi, quello dirimpetto al parcheggio accessibile da via Liva e l’ambito murario di via Liva stessa. AREE DI INTERVENTOBoulevard I percorsi saranno definiti dall’uso differenziato dei materiali di pavimentazione, in particolare il porfido a cubetti per gli ambiti transitabili, l’acciottolato delimitato da cordoli in porfido a raso per gli elementi di partizione, la pietra piasentina in lastre per gli assi principali. Gli spazi verdi saranno a prato negli ambiti che determinano la definizione dei percorsi e delle aree, mentre con piantumazioni a fusto lungo i tratti lineari in prossimità della viabilità carrabile. La presenza di aree a verde elevate dal livello del boulevard delimitate da muretti in cls a vista ad altezze variabili, favorisce la percezione degli oggetti lungo l’asse, in particolare delle aree funzionali (ambito di scambio auto/bici, area del museo della Grande Guerra) e dell’innesto dei percorsi.

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Masterplan

Museo della Grande Guerra Il recupero dell’area ex stazione prevede la riconversione del fabbricato esistente a museo della Grande Guerra, da destinare a spazio museale e sala conferenze, e la realizzazione di un nuovo volume a destinazione servizi. Il corpo di fabbrica di progetto creerà una nuova quinta architettonica verso l’area di espansione a nord e la strada statale, caratterizzata da una evidente omogeneità formale, interrotta solo da feritoie (riferimento ad un ipotetico fronte difensivo) a scandire la geometria del rivestimento in lastre di acciaio corten. L’altezza, l’estensione e la collocazione del volume edilizio (possibile riferimento formale ad un convoglio ferroviario) genereranno il mascheramento degli elementi funzionali retrostanti, collocati sul piano dell’originaria banchina ferroviaria. Da contrappunto allo sviluppo orizzontale del blocco servizi, si prevede una torre panoramica per la percezione di quella che fu la linea difensiva sulla catena del Colovrat a nord, del centro storico a sud e della valle del fiume Natisone a est. Alla massiccia omogeneità della nuova quinta di progetto, si farà corrispondere il grande vuoto di una “piazza d’armi” estesa fino al limite della Strada Statale e che genererà un invaso verso l’edificio; il disegno della pavimentazione rispetterà geometrie regolari in relazione a quelle della quinta architettonica. Sarà utilizzata la pietra piasentina come materiale da pavimentazione ricercando come unico disegno le stonalizzazioni cromatiche del materiale lapideo; si ricaveranno delle trincee drenanti in ciottoli (riferimento alle massicciate ferroviarie) per il recupero delle acque di scolo e il loro utilizzo successivo per l’irrigazione delle aree a verde. Il volume di progetto sarà un’architettura vetrata, ad esclusione della facciata nord, connessa all’edificio esistente attraverso in corpo minore, relazionato alla geometria della facciata della ex stazione; la percezione da sud (visuale dal parco verso il museo) sarà caratterizzata dalla presenza in primo piano del fabbricato originario, mentre il nuovo corpo emergerà come quinta secondaria poco marcata, consideratone il volume interamente vetrato.

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Boulevard

Parco Uno degli obiettivi della presente proposta è quello di rendere il parco parte della città, svincolandolo dalla attuale condizione di area marginale relegata in uno spazio confinato; allo scopo si opererà per generare la massima apertura visiva e fruitiva verso il futuro museo della Grande Guerra, prevedendo aree verdi ad uso libero, debolmente attrezzate. La percezione dal fronte opposto dovrà altresì suggerire la continuità spaziale degli elementi, dal museo verso il verde, tra loro relazionati dal sistema dei percorsi e dal boulevard. A dividere l’ambito del parco in due zone sarà collocato un volume per spettacoli articolato in una struttura di copertura in legno su pilotis in acciaio, con annesso un corpo in cls facciavista; la platea sarà costituita da uno spazio pavimentato attrezzabile nel caso di eventi, con sedute fisse in pietra funzionali anche ad una fruizione quotidiana. La parte a sud del parco conserverà l’attuale vocazione naturalistica, con percorsi nel verde e tutela delle specie arboree principali; in tale spazio, più riservato e intimo, sarà ricollocato il monumento ai caduti. Il sistema dei percorsi si relazionerà alla viabilità principale esistente e di progetto, per generare una rete di collegamenti fisici e relazionali tra le parti di città, allo scopo di garantire una fruizione sostenibile e contemporanea dell’ambito e dei suoi elementi caratterizzanti.

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Il foyer del museo

Arredo urbano, materiali, illuminazione L’uso dei materiali sarà coerente con il contesto, privilegiando il porfido a cubetti e lastre per la pavimentazione dei percorsi e delle aree strutturate, la pietra piasentina per i camminamenti lungo gli assi principali e per la piazza; l’acciottolato si utilizzerà per gli ambiti non fruibili, nella tipologia di elementi legati a malta (divisori tra percorsi) o sciolti (trincee drenanti). Gli elementi d’arredo urbano saranno integrati nelle forme di progetto articolate a determinare gli spazi; i muretti in elevazione lungo i percorsi e nel parco saranno in cls facciavista, con ancorate sedute ad assi di legno; oggetti dalle forme elementari realizzati in cls lisciato bianco e pietra, posti nei vari ambiti, avranno un ruolo nella lettura percettiva degli spazi e saranno funzionali ad un libero utilizzo (seduta, appoggio, gioco). I materiali previsti e gli elementi di progetto in generale saranno adatti alle caratteristiche ambientali del luogo e non subiranno condizionamenti negativi, nell’ estetica e nella funzione, né dalle situazioni metereologiche né dall’usura. L’utilizzo consueto non richiederà interventi manutentivi particolari, se non l’ordinario mantenimento a garanzia delle caratteristiche prestazionali . L’ illuminazione dell’ambito di intervento dovrà essere oggetto di uno studio particolareggiato che consideri le specificità dei vari ambiti, le necessità di evidenziare determinati elementi e l’opportunità di creare idonei scenari ; si dovranno prevedere le opportune temperature colore della luce, la sostenibilità energetica del sistema e l’incidenza ambientale causata dall’illuminamento diffuso, con riferimento alle vigenti normative. Nel complesso l’omogeneità dei materiali e la razionalità delle forme renderà una continuità generale all’area di intervento, nella quale i singoli elementi si relazioneranno ad un unico sistema (asse generatore del boulevard) a sua volta connesso al tessuto urbano esistente.

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Il parco


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