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CONCORSO DI IDEE PER RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA DISMESSA DELLA VECCHIA STAZIONE FERROVIARIA A CIVIDALE DEL FRIULI - Domenico Francese

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Relazione Illustrativa. PREMESSA: In questa esperienza progettuale si è voluto sottolineare l’importanza del concetto identitario della spazio pubblico, non solo sotto l’aspetto del recupero dell’esistente ma soprattutto della sua integrazione con la città. L’obiettivo che si vuole raggiungere mira a riqualificare l’area di progetto con nuovi elementi simbolici, verde urbano ed elementi per il tempo libero sfruttando adeguatamente la stessa al servizio dei cittadini e di tutti i turisti, attribuendole una nuova centralità in cui riconoscersi, ritrovarsi, interagire e accentuando il ruolo di cerniera sociale ed urbanistica. Nello spazio pubblico si è passati da una concezione monumentale rappresentativa dello spazio urbano, ad una concezione più attiva/operativa.

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IDEA DI PROGETTO: Rivivere la storia nel presente attraverso una città attiva e dinamica, è questo che il progetto pone chiaramente in evidenza già dal motto, “Smart city Museum bike”. Cividale del Friuli come una “Smart City”, termine oggi molto in uso nell’urbanistica moderna, indica, in senso lato, un ambiente urbano in grado di agire attivamente per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini. Una città dinamica che ricerca nelle memorie del passato di far rivivere la storia che l’ha contraddistinta durante la Prima guerra mondiale, tema del bando in oggetto, in quanto ospitò il comando della II Armata rimanendo danneggiata da bombardamenti aerei; occupata dagli austro-tedeschi in seguito alla disfatta di Caporetto, la città venne riconquistata dagli italiani alla fine di ottobre 1918 dopo la vittoria sul Piave. L’area di progetto è fortemente caratterizzata da servizi pubblici e da altri che sono in fase avanzata di realizzazione evidenziando la sua importanza dettata anche dalla presenza di edifici di pregio essendo in prossimità del centro storico. Il 4 marzo 2008 è stato dismesso l’impianto originario dell’ex area stazione indicata dal bando per favorire il riassetto urbanistico dell’area dell’Italcementi. La nuova stazione è posta a circa cento metri più ad ovest della precedente ed è stata costruita assieme all’autostazione, per favorire l’interscambio tra servizi ferroviari e autobus. La vicinanza di queste due aree è stato uno degli elementi principali dello schema progettuale proposto decidendo che queste due aree avrebbero dovuto “comunicare fra loro” in un mixitè fra passato e presente. Il progetto propone di ripensare il sistema della accessibilità e mobilità e delle relazioni che si possono venire a creare fra città nuova e città antica; l’obiettivo è ristabilire quelle relazioni, funzionali e visive, con le aree vicine, che fino al 2008 vedeva nell’ex stazione di Cividale del Friuli un’importante polarità nello schema urbano. Il progetto parte dunque da questo punto fermo, non modificando le preesistenze, ma riorganizzando, attraverso diversi percorsi e nuovi volumi (rispettando le percentuali indicate dal concorso) l’area indicata dal bando.

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planivolumetrico, schemi, render - arch. Domenico Francese, coll arch. Manuela D'Andrea

GLI ELEMENTI DEL PROGETTO Come evidenziato dallo schema, gli elementi fondatori del progetto vengono individuati da due assi principali: il primo, segue il segno a terra dei vecchi binari dell’ex stazione collegandosi a quella nuova; il secondo è il prolungamento dell’asse di via Marconi che penetra nell’area interessata. Questo ultimo segno fra l’altro, attraverso la realizzazione della nuova strada indicata nella planimetria fornitaci dall’amministrazione, e dalla nuova sede della banca popolare di Cividale, diviene un nuovo asse di accessibilità della zona nord-ovest, mettendo cosi in connessione l’area di progetto con gli elementi appena descritti. Tenendo ben presente quanto precedentemente espresso, l’idea di progetto è quella di fornire alla città di Cividale del Friuli uno spazio pubblico fruibile in maniera continuativa all’interno di quella idea di “recupero e riuso” della vecchia stazione per l’installazione del Museo della Prima guerra mondiale. Come espresso nel bando, la prima operazione è stata quella di definire la viabilità veicolare e dei parcheggi, ma anche individuare nuovi possibili spazi pedonali e ciclabili in relazione alle connessioni verdi e agli elementi storici (Palazzi, mura antiche, etc..). Si sono elaborate ipotesi e strategie sulla mobilità cercando di valorizzare l’esistente soprattutto storico evitando il passaggio veicolare nella città antica e stimolando l’uso delle vie interne ad uso pedonale e ciclabile.Il motto Smart City Museum Bike traduce già in anticipo ciò che si vuole esprimere nel progetto. Un’ area museale attiva dove il vecchio concetto di stazione ferroviaria rievoca una moltitudine di volti e di vite che si intrecciano con mete diverse evidenziando una continuità di flussi. Nel progetto questi flussi diventano i nostri percorsi, differenti nella loro concezione ma univoci nella loro distribuzione: vivere l’area museale. Proprio per questo motivo la scelta è stata quella di innestare all’interno della zona d’intervento, il circuito ciclabile che, ad anello, permette un percorso continuo nelle aree storiche e nelle aree a servizio (centro storico, zona museo, area verde centrale).

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Vista ex stazione di cividale - arch. Domenico Francese, coll arch. Manuela D'Andrea

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pianta piano terra, sezioni - arch. Domenico Francese, coll arch. Manuela D'Andrea

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vista strada - arch. Domenico Francese, coll arch. Manuela D'Andrea

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Teca Aggiuntiva Museale - arch. Domenico Francese, coll arch. Manuela D'Andrea

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vista da terrazzo - arch. Domenico Francese, coll arch. Manuela D'Andrea

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Ingresso - arch. Domenico Francese, coll arch. Manuela D'Andrea


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