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PAESAGGI MIRATI 2013 - Paolo Mestriner - studioazero, Massimiliano Spadoni Architetto, ERICA RODOLFI , michele corno, Guglielmo Comini, Ornella Bortolato

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Il laboratorio indaga il rapporto tra architettura e natura attraverso la progettazione di un piccolo manufatto inserito nel paesaggio, urbano, periurbano e territoriale. Una selezione di maquette di progetti, differenti per tipologia e localizzazione geografica, sono stati esposti in una corte attraverso un’installazione auto-costruita. Il duplice obiettivo è stato la riappropriazione di uno spazio disabitato e la ricerca di un rapporto dialettico con il luogo.

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Photo by Erica Rodolfi

Si parte dall’esperienza fisica dell’abitare, dal misurare il proprio corpo e lo spazio che lo contiene. Ci si accosta poi ai luoghi, al luogo che ci accoglie. Vuole dire anche avvicinarsi a qualcosa. Nell’avvicinamento troviamo la misura, la distanza. Ciò che sta tra. Un approccio inteso come primo contatto, come modo di procedere.

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Photo by Erica Rodolfi

Camminare. Fare esperienza del paesaggio. Che poi vuole dire abitarlo, indossarlo. Nel senso di abito. Indossare il paesaggio significa farlo proprio. Mettere un oggetto in relazione con il territorio vuole dire fare paesaggio, vuole dire farne parte, prenderne parte. Credo che mettere un oggetto – qualsiasi oggetto – sia cosa difficile perché quest’oggetto è paesaggio, diventa paesaggio, indossa o viene indossato dal paesaggio.

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Photo by Erica Rodolfi

Abito, ma anche abitudine come costume, o tradizione. Abitare come ri-siedere. Ecco allora che il primo atto è sedersi e far sedere. Sedersi come segno di appartenenza, come appropriazione e riappropriazione di uno spazio, di un luogo. Come gesto archetipo. Significa soprattutto misurarsi con le cose. Ecco perchéè così importante avere un contatto fisico con i luoghi e con la materia dei luoghi. Non c’è architettura senza corporeità, senza esperienza corporea. Che poi vuole dire conoscere e conoscersi incontrando la propria esperienza. Andare incontro a quella familiarità con le cose e con i luoghi che viviamo e che abbiamo dentro.

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Photo by Erica Rodolfi

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Photo by Erica Rodolfi

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Photo by Erica Rodolfi

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Photo by Francesco Lillo

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Photo by Francesco Lillo

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Photo by Francesco Lillo

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Photo by Paolo Minioni


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